Focus R&S sul settore TV (2010-2015) Elaborato dalla R&S-Ricerche e Studi S.p.A. (Area Studi Mediobanca) Analisi sui maggiori operatori del settore televisivo italiano Liberamente scaricabile da www.mbres.it Milano, 22 dicembre 2015 Premessa Caratteristiche del focus Analisi delle dinamiche dei principali cinque operatori televisivi italiani attraverso i loro conti nel periodo 2010-2014, incluso il primo semestre 2015 Mercato concentrato: I primi tre Gruppi detengono congiuntamente quasi il 90% dei ricavi totali televisivi nazionali Azionariato: a parte la RAI, a controllo statale, Mediaset e LA7 sono parte di Gruppi italiani quotati in Borsa (rispettivamente Fininvest e Cairo Communication), mentre Sky Italia e Discovery Italia fanno capo a due multinazionali (rispettivamente Sky Plc. -il cui 39% del capitale è detenuto dalla global media company americana 21st Century Fox- e Discovery Communications Inc.) Share: nel loro insieme i cinque operatori considerati raggiungono oltre l’86% delle quote di ascolto nel giorno medio Oltre confine: confronto fra il Gruppo Rai e i principali peers europei 2 Sommario 1. Quadro generale e protagonisti del settore televisivo italiano 2. Principali dati economico-patrimoniali 3. Quote di ascolto 4. I maggiori operatori europei nel servizio pubblico radiotelevisivo 5. Aggiornamento al primo semestre 2015 3 Quadro generale e protagonisti del settore televisivo italiano Sezione 1 4 Il settore radio televisivo italiano AGCOM –Autorità per le garanzie nelle comunicazioni In Italia il giro d’affari del settore radio televisivo è stimato in 8,5 miliardi di euro nel 2014, in calo dell’1,5% rispetto al 2013. Così suddiviso: -3,3% TV gratuita (4,5 mld nel 201), +1,4% TV a pagamento (3,4 mld) e -2,8% radio (0,6 mld) Il settore radio televisivo incide, nel suo insieme, per lo 0,5% del PIL nazionale nel 2014 Negli ultimi anni il settore TV è stato interessato da importanti trasformazioni tecnologiche, connesse al potenziamento del processo di digitalizzazione, che hanno favorito la nascita di nuovi operatori e l’arricchimento dell’offerta di contenuti audiovisivi. Anche nel 2014 è proseguito, pur se con un’intensità leggermente inferiore rispetto agli anni precedenti, il trend di redistribuzione delle quote di ascolto: le reti generaliste hanno continuato a perdere quote di ascolto a vantaggio soprattutto dei canali specializzati Internet si sta progressivamente sostituendo alla TV come protagonista nella fornitura di contenuti di intrattenimento e informazione Secondo l’AGCOM, permane la congiuntura negativa: “le imprese del settore, oltre ad essere colpite dalla crisi economica e finanziaria, sono nel complesso attraversate da una crisi strutturale, poiché si chiudono spazi di crescita nella fornitura di servizi maturi, mentre si affermano nuove opportunità di sviluppo connesse alla diffusione di Internet.” 5 Dinamica dei ricavi: si riduce il divario TV gratuita e a pagamento AGCOM –Autorità per le garanzie nelle comunicazioni “Distinguendo i due ambiti di mercato della televisione gratuita e a pagamento, si osserva come la TV in chiaro produca tuttora la parte più consistente degli introiti (4,5 miliardi di euro), anche se il divario rispetto alla payTv è andato riducendosi negli ultimi anni (da una differenza di 2,2 mld nel 2010 a una di 1,1 mld nel 2014), soprattutto a causa dell’andamento fortemente negativo registrato dalla TV gratuita.” 6 TV versus altri mezzi informativi Mezzi per informarsi (%): Italia, USA e UK “In Italia, come all’estero, la televisione risulta ancora, di gran lunga, il mezzo più utilizzato dai cittadini per informarsi; crescente è il ruolo di Internet, oramai seconda fonte di informazione, avendo scavalcato i quotidiani.” Fonte: AGCOM –Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – dati YouGov per il Reuters Institute for the Study of Journalism 7 I maggiori operatori del settore televisivo italiano Fatturato 2014 (milioni di euro) 3.374 Mediaset è l’unico gruppo a respiro internazionale: nel 2014 ha realizzato quasi un terzo dei propri ricavi all’estero (pari a 1 mld), essenzialmente in Spagna dove Mediaset España Communicacion si colloca al primo posto per quota di ascolto nel 2014 (32,9% share medio intera giornata) 2.690 2.450 Considerando solo i ricavi realizzati In Italia, il primo operatore a livello nazionale sarebbe SKY Italia, seguita dal Gruppo RAI, con Mediaset al terzo posto Il sesto operatore TV, in ordine di fatturato 2014, è la QVC Italia s.r.l. (Gruppo QVC Inc.) che ha fatturato 104 milioni. Gestisce il canale QVC, specializzato in vendite tramite la rete televisiva. Si tratta di un canale retailer i cui ricavi derivano in massima parte dalla vendita di prodotti “L’insieme delle TV locali rappresenta la quarta forza del comparto televisivo nazionale dopo SKY, RAI e Mediaset”. “I primi tre Gruppi detengono congiuntamente quasi il 90% dei ricavi totali televisivi nazionali” (AGCOM) Mediaset (Gruppo) SKY Italia RAI (Gruppo) 8 166 111 Discovery Italia LA7 Rallenta ma prosegue la flessione generale dei ricavi… Variazione % 2014/10 e 2014/13 – Maggiori cinque operatori televisivi italiani 15,3 L’insieme dei ricavi televisivi nel 2014 è sceso al di sotto dei 9 mld (di cui 1 mld all’estero, essenzialmente in Spagna), dopo essersi mantenuto attorno ai 9-10 miliardi nei precedenti quattro anni: 10,1 mld nel 2010, 9 mld nel 2013 e 8,8 mld nel 2014 di cui -3% in Italia e +9,8% in Spagna 0,5 -2,7 -4,1 -3,0 Discovery Italia: -3,5 -3,5 operativa dal maggio 2011 -7,4 -13,0 Flessione dei ricavi televisivi: -2,7% nel 2014, inferiore al -3,9% del 2013 e al -6,9% del 2012 -16,5 -20,7 di cui -27,6% in Italia e +2,4% in Spagna Aggregato Mediaset (Gruppo) RAI (Gruppo) Variazione % ricavi 2014/2010 SKY Italia Variazione % ricavi 2014/2013 9 LA7 Discovery Italia …i ricavi pubblicitari calano più di quelli da canone nel 2014/10… Variazione % 2014/10 ricavi – Maggiori cinque operatori televisivi italiani Il fatturato aggregato è caduto del 13%, penalizzato soprattutto dalla flessione della raccolta pubblicitaria (-21,7%) e in misura minore da quella del canone Rai (-5,5%), mentre sono risultati in leggero rialzo i proventi da servizi a pagamento (+1,8%) 14,1 4,1 1,8 -0,6 -5,5 -5,5 -19,8 -21,7 Scorporando la raccolta pubblicitaria radiofonica da quella televisiva, il calo della pubblicità TV è stato del 32,9%, mentre quello della radio del 51,2% Aggregato Variazione % ricavi pubblicitari 2014/2010 -23,1 -34,4 RAI (Gruppo) Mediaset (Gruppo) Variazione % servizi a pagamento 2014/2010 10 SKY Italia LA7 Variazione % ricavi da canone 2014/2010 …cala il peso dei ricavi pubblicitari, sale quello dei servizi a pagamento e del canone Composizione % del fatturato aggregato – Maggiori cinque operatori televisivi italiani 9,5 7,7 28,8 33,7 Nonostante la perdita di peso sul totale, la pubblicità rappresenta ancora la maggiore fonte di finanziamento per il mezzo televisivo; di poco inferiore è l'incidenza delle offerte a pagamento la cui quota, in progressiva crescita dal 2010, risulta sempre più vicina a quella della raccolta pubblicitaria 45,3 40,8 16,4 17,8 Aggregato 2010 Aggregato 2014 Altri Servizi a pagamento 11 Pubblicità Canone Inversione di tendenza nell’ultimo anno Variazione % 2014/13 ricavi – Maggiori cinque operatori televisivi italiani 19,7 Il fatturato aggregato ha segnato nel 2014 una flessione pari al 2,7%, essenzialmente a causa dei mancati introiti da canone Rai (‐9,7%); la pubblicità e i servizi a pagamento (abbonamenti e pay per view) hanno tenuto. A livello nazionale il mercato pubblicitario ha chiuso il 2014 con una contrazione del 2,7% Scorporando la raccolta pubblicitaria radiofonica da quella televisiva, il calo della pubblicità radio è stato del 18%, mentre la pubblicità TV si è incrementata dello 0,3% 0,9 0,6 0,2 0,1 -1,0 -2,0 -2,9 -9,7 -9,7 -11,8 Aggregato SKY Italia Variazione % ricavi pubblicitari 2014/2013 LA7 RAI (Gruppo) Variazione % servizi a pagamento 2014/2013 12 Mediaset (Gruppo) Discovery Italia Variazione % ricavi da canone 2014/2013 Composizione dei ricavi televisivi Composizione % dei ricavi nel 2014 – Maggiori cinque operatori televisivi italiani 2,3 11,3 8,4 12,0 8,1 0,0 0,0 16,0 64,0 89,9 88,0 91,9 72,7 27,6 7,8 Mediaset (Gruppo) SKY Italia Altro RAI (Gruppo) Canone Rai/Abbonamenti/Pay per view 13 LA7 Pubblicità Discovery Italia Principali dati economico-patrimoniali Sezione 2 14 Composizione della forza lavoro Composizione % della forza lavoro nel 2014 – Maggiori cinque operatori televisivi italiani 5,7 4,2 1,3 5,5 7,2 9,0 1,6 13,1 2,5 75,3 77,3 81,6 83,2 73,9 86,9 12,8 Aggregato 12,9 14,6 SKY Italia RAI (Gruppo) 8,3 Mediaset (Gruppo) altri dirigenti impiegati 15 giornalisti 23,1 LA7 Discovery Italia Ridimensionamento della forza lavoro Variazione % 2014/10 forza lavoro – Maggiori cinque operatori televisivi italiani Le minori vendite hanno lievemente inciso sull’occupazione che segnala un modesto calo sia nel quinquennio che nel 2014 (entrambi -0,8%) Nel 2014-13 riducono la forza lavoro Mediaset (-2,9%, di cui -3% in Italia e -2,6% in Spagna), Rai (-0,8%) e LA7 (-0,5%); in controtendenza Discovery (+31,3%) e Sky (+2,3%) di cui -5,4% in Italia e +15,4% in Spagna -0,8 -1,5 8,6 8,5 -1,7 -3,3 -3,5 -6,8 Aggregato 17,6 Mediaset (Gruppo) Totale SKY Italia di cui giornalisti 16 RAI (Gruppo) -6,3 LA7 La produttività Produttività, costo del lavoro e CLUP pro-capite 2014– Maggiori cinque operatori televisivi italiani La produttività segnala un leggero miglioramento nel 2014, dopo un calo negli anni precedenti 190,5 Tra il 2010 e il 2014 solo LA7, che da inizio maggio 2013 è controllata dal Gruppo Cairo, segna un incremento della produttività, passando dai 19mila ai 42mila euro 111,6 106 75,4 94 74,0 67,6 86 74 48,2 77 220 114 80 139 100 Aggregato Discovery Italia Valore aggiunto netto pro-capite (migliaia di euro) (A) Mediaset (Gruppo) Sky Italia 69 RAI (Gruppo) Costo del lavoro pro-capite (migliaia di euro) (B) 17 42 LA7 CLUP (B/A in %) La redditività operativa migliora nel 2014 rispetto al 2013 MON in % del fatturato - Maggiori cinque operatori televisivi italiani 19,3 12,3 11,5 7,5 7,6 1,2 4,5 0,5 3,1 1,2 2,6 -0,7 -4,4 -5,3 -18,5 -15,0 Anche per la redditività operativa nel 2014 il quadro d’insieme è in miglioramento, ma l’arco temporale 2010-14 è in complessivo peggioramento -50,7 Aggregato Discovery Italia Mediaset (Gruppo) 2010 2013 18 2014 Sky Italia RAI (Gruppo) LA7 Redditività netta negativa ma… Risultato netto cumulato nel quinquennio (in milioni di euro) 323 Il Gruppo Mediaset ha chiuso solo il 2012 in perdita (-287 milioni, in buona parte motivato da svalutazioni straordinarie) 86 3 Perdite cumulate nel quinquennio: 319 milioni, ma nel 2014 l’aggregato torna in utile (+90 milioni), dopo due anni consecutivi in rosso (rispettivamente -821 e -58 milioni) -287 -319 -444 Aggregato Discovery Italia Mediaset (Gruppo) 19 Sky Italia RAI (Gruppo) LA7 …in miglioramento rispetto al 2013 Risultato netto 2013 e 2014 (milioni di euro) 47 24 Nel 2014 LA7 (che ha sempre chiuso in rosso nel quinquennio) ha ridotto la perdita a -10 milioni 24 9 5 5 -7 -10 -10 Il Gruppo Rai ha chiuso il 2014 con un utile netto di 47 milioni (segnando il ROE più elevato: 15,9%), influenzato dalla plusvalenza sul collocamento in Borsa del 34,9% di Rai Way, pari a 236 milioni di euro, senza la quale si sarebbe registrata una perdita netta -55 RAI (Gruppo) Mediaset (Gruppo) Sky Italia 2013 20 2014 Discovery Italia LA7 Tasso di investimento in costante diminuzione Tasso di investimento (in %) Mediaset (Gruppo) Sky Italia RAI (Gruppo) LA7 Nel quinquennio tutti i Gruppi hanno progressivamente ridimensionato il tasso di investimento Il peso delle immobilizzazioni materiali sul totale attivo della Discovery è irrilevante (0,5% nel 2014), non avendo studi televisivi per la produzione in proprio di programmi Il Gruppo Rai segnala mediamente il tasso di investimento più basso. 2010 2011 2012 2013 2014 Mediaset (Gruppo) 9,6 9,4 4,9 2,1 1,5 Sky Italia 16,4 12,4 8,7 8,3 6,6 RAI (Gruppo) 4,5 5,9 4,1 2,6 2,5 LA7 14,8 13,7 8,3 2,4 1,2 21 Struttura finanziaria mediamente solida, con eccezioni Debiti finanziari in % del capitale netto Nel 2014 LA7 e Discovery non hanno debiti finanziari SKY Italia ha assottigliato l’esposizione finanziaria e ha rafforzato la dotazione patrimoniale Il Gruppo Mediaset ha diminuito il capitale netto soprattutto per la distribuzione di dividendi superiore agli utili cumulati, ma ha ridimensionato in misura proporzionalmente più elevata i debiti finanziari La struttura finanziaria del Gruppo Rai si è progressivamente indebolita nel quinquennio: il capitale netto si è ridotto a causa delle perdite (dai 531 milioni a fine 2010 ai 398 di fine 2014) e i debiti finanziari sono cresciuti da 153 a 445 milioni 181,6 111,8 94,7 65,1 56,8 53,0 45,0 28,8 Aggregato Mediaset (Gruppo) 2010 22 2014 SKY Italia RAI (Gruppo) Quote di ascolto Sezione 3 23 Redistribuzione delle quote di ascolto: dalle reti generaliste… Share nel giorno medio-reti generaliste 38,3 35,4 33,6 35,2 32,0 30,6 32,0 28,6 2010 2011 2012 Reti generaliste RAI 26,4 26,2 2013 2014 Reti generaliste Mediaset Fonte: Auditel 24 …ai canali tematici Share nel giorno medio-canali tematici 6,9 6,6 6,2 6,4 6,0 4,8 5,3 4,4 3,0 2,4 2010 2011 2012 Reti specializzate digitali RAI 2013 Reti specializzate digitali Mediaset Fonte: Auditel 25 2014 Share complessivi (specializzati e generalisti) Share nel giorno medio 41,3 40,2 39,8 38,6 37,6 37,5 36,4 33,9 2010 2011 RAI 2012 Mediaset 6,4 32,4 32,6 2013 2014 6,2 5,6 5,5 6,6 5,8 4,9 3,9 3,1 2011 3,7 2,8 2,4 2010 4,3 3,9 Sky 2012 Discovery Fonte: Auditel 26 LA7 2013 2014 Quote di ascolto: principali operatori televisivi Quote di ascolto nel giorno medio in % 38,6 Quote di ascolto in prima serata in % 40,0 37,5 39,3 32,4 32,6 33,8 33,7 6,2 6,6 Rai Mediaset SKY 2013 5,5 5,8 Discovery 6,9 7,3 4,3 5,4 3,7 LA7 Rai 2014 Mediaset SKY 2013 Fonte: Auditel 27 4,4 LA7 2014 3,7 4,1 Discovery Quote di ascolto: top10 canali televisivi Quote di ascolto nel giorno medio in % 17,8 17,3 14,9 15,2 7,3 6,7 6,8 6,6 6,5 6,0 5,0 4,8 3,8 3,2 Rai 1 Canale 5 (Mediaset) Rai 3 Rai 2 Italia 1 (Mediaset) Rete 4 (Mediaset) 2013 Fonte: Auditel 28 2014 La7 1,5 1,5 1,3 1,4 Real Time (Discovery) DMax (Discovery) 1,3 1,4 Rai Yo yo Quote di ascolto: top10 canali televisivi specializzati Quote di ascolto nel giorno medio in % Nella Top10 dei canali specializzati, Rai ne posiziona quattro, contro i tre di Mediaset, i due di Discovery e l’unico di Sky. Rai si distingue per essere l’editore con l’offerta gratuita di canali digitali più ampia in Italia (14 canali), mentre nel segmento pay del digitale terrestre il primo operatore è Mediaset 1,51 1,49 1,39 1,30 1,32 1,37 1,31 1,31 1,29 1,14 1,06 1,04 1,05 1,03 0,97 0,95 DMax (Discovery) Rai Yo yo Iris (Mediaset) 0,92 0,84 0,82 Real Time (Discovery) 0,95 Cielo (Sky) Rai Premium 2013 Fonte: Auditel 29 2014 Top Crime (Mediaset) Rai Movie Boing (Mediaset) Rai 4 Quote di ascolto: principali TG serali Quote di ascolto in % 23,1 23,7 Al primo posto per ascolti si conferma nel 2014 il TG1 della sera (23,7%), seguito dal TG5 con il 19,4% 18,9 La televisione in chiaro rappresenta la fonte principale dalla quale i cittadini reperiscono le notizie. Rai, in prima battuta, e Mediaset rappresentano ancora i due principali editori a informare i cittadini sull'attualità: nel 2014 i quattro telegiornali serali del Gruppo Rai (incluso il TGR) sono stati seguiti complessivamente dal 55,2% della popolazione, i tre del Gruppo Mediaset dal 30,9%; segue TG LA7 con il 5,7% 19,4 E’ comunque costante il declino di spettatori dei telegiornali: il TG1 serale è sceso da uno share del 26,9% nel 2010 al 23,7% nel 2014 (-3,2 p.p.), calo simile (-3 p.p.) per il TG5, dal 22,4% al 19,4% 14,0 12,5 12,3 10,5 8,7 8,5 7,0 7,0 7,2 5,7 5,1 4,5 0,2 TG1 (Rai) TG5 (Mediaset) TGR (Rai) TG3 (Rai) TG2 (Rai) 2013 Fonte: Auditel 30 2014 Studio Aperto (Mediaset) TG La7 TG4 (Mediaset) 0,2 Sky TG24 Quote di ascolto nella radio: principali operatori Quote di ascolto nel giorno medio in % Emittenti:Radio 105 Network, Radio Montecarlo e Virgin Radio 13,0 13,0 11,8 11,3 di cui 5,2% Radio Uno, 4% Radio Due e 2,1% Radio Tre 11,1 Emittenti Radio Deejay, Radio Capital e m2o 11,0 Nel peak time dalle 6.00 alle 9.00 del mattino il Gruppo Rai si colloca al primo posto con il 18,2% seguito dal Gruppo Finelco con il 13,3%. Nel 2014 il Gruppo Rai è l’unico ad essere presente anche nella radiofonia dove si colloca al secondo posto per ascolto medio giornaliero. Nel settembre 2015 anche il Gruppo Mediaset è entrato nella radiofonia acquisendo il controllo della Monradio (emittente di R101) dalla Mondadori. Gruppo Finelco Gruppo Rai 2013 Gruppo L'Espresso 2014 Fonte: Eurisko RadioMonitor 31 I maggiori operatori europei nel servizio pubblico radiotelevisivo Sezione 4 32 I protagonisti del settore radiotelevisivo pubblico in Europa In Europa si possono distinguere due modelli di gestione del servizio pubblico radiotelevisivo: il modello integrato in cui un unico operatore è attivo su più piattaforme (tv, radio, web) e su diverse aree di mercato (nazionale, regionale e internazionale) e il modello specializzato in cui più operatori sono attivi su diverse piattaforme e mercati. Italia, Regno Unito e Spagna hanno adottato un modello integrato (rispettivamente con Rai, BBC e RTVE), mentre Germania e Francia hanno optato per un modello specializzato. REGNO UNITO BBC: 10 canali TV 16 canali radio FRANCIA France Télévisions: 6 canali TV Radio France: 7 canali radio SPAGNA RTVE: 5 canali TV 5 canali radio Televisión Públicos Autonómicos (TPA) GERMANIA ARD-ZDF: 21 canali TV (di cui 13 ARD, 4 ZDF e 4 in joint venture) Deutschlandradio: 33 canali radio ITALIA Rai: 14 canali TV 7 canali radio 33 I ricavi e il canone dei maggiori operatori radiotelevisivi pubblici europei Fatturato 2014, di cui canone (milioni di euro) 6.910 85,0% 6.169 5.871 77,7% La RTVE non è finanziata da un canone (abolito a causa dell'alta evasione), ma da sovvenzioni governative e, per circa il 20% nel 2014, da tasse sui ricavi delle compagnie telefoniche e delle televisioni private 4.795 82,4% 3.018 2.486 2.450 64,0% 1.569 93,2% 835 Gruppo ARD (DE) Gruppo BBC (UK) Gruppo France Télévisions (FR) 34 Gruppo Rai (IT) 778 RTVE (ES) Flessione generalizzata dei ricavi (con l’eccezione tedesca) Var % 2014/13 del fatturato e del canone – Maggiori operatori radiotelevisivi pubblici europei 7,8 Var.% fatturato 2014-13 8,1 Var.% canone 2014-13 0,2 -0,5 -0,6 -1,2 -2,4 -5,2 -7,4 Gruppo ARD (DE) Gruppo BBC (UK) Gruppo France Télévisions (FR) 35 -9,7 Gruppo Rai (IT) RTVE (ES) Il “nodo” canone per la Rai: diminuisce in termini assoluti… Fatturato 2010 e 2014, di cui canone (milioni di euro) 2.934 I ricavi totali del Gruppo Rai sono diminuiti del 16,5% negli ultimi cinque anni (-484 milioni), di cui -5,5% la riduzione del canone (-92 milioni) e -34,4% il calo degli introiti pubblicitari (-354 milioni) 2.450 1.661 1.569 2010 2014 36 …ma aumenta il peso sul totale dei ricavi Composizione % del fatturato 2010 e 2014 – Gruppo Rai 8,3 8,4 -7,5 p.p. 27,6 35,1 Il canone di abbonamento è per il Gruppo Rai la principale fonte di reddito e sale al 64% nel 2014. +7,4 p.p. 64,0 56,6 Ricavi 2010 Ricavi 2014 Altri servizi Pubblicità 37 Canone Trend dei ricavi unitari del Gruppo Rai N.Indice 2010=100,0 105,4 100,0 100,0 101,1 102,9 102,9 85,9 93,1 76,2 72,0 2010 2011 Ricavo medio lordo (per abbonato) 2012 2013 2014 Ricavo medio pubblicitario (per minuto di pubblicità) 38 Il “nodo” canone per la Rai: il più basso in Europa… Canone: euro per abbonamento e in % del PIL pro-capite nel 2014 La Rai ha il canone più basso fra i maggiori Paesi europei. Rapportando il canone sul PIL pro-capite, l’indice risulta più alto in Germania, più basso in Italia e Francia, intermedio nel Regno Unito REGNO UNITO Canone: 175,3 euro in % del PIL pro-capite: 0,49% GERMANIA Canone: 215,8 euro in % del PIL pro-capite: 0,61% FRANCIA Canone: 133,0 euro in % del PIL pro-capite: 0,41% Il basso canone è parzialmente compensato dalla pubblicità in Italia, che invece manca nella BBC e nella RTVE ed è limitata per quantità e fasce orarie in Francia e Germania ITALIA Canone: 113,5 euro in % del PIL pro-capite: 0,43% 39 …ma con il maggiore tasso di evasione Livelli minimi in: Alto Adige 18% Friuli 20% Tasso di evasione in Italia nel 2014 NORD: 26% Milano: 42% Il tasso di evasione del canone in Italia ha il primato stimato del 30,5% nel 2014, mentre è di circa il 5% nel Regno Unito e praticamente assente in Francia e Germania (1%). In Italia, quindi, quasi una famiglia su tre non paga il canone Rai CENTRO: 29% Roma: 38% SUD: 37% Le province più virtuose sono: Ferrara (17%), Rovigo (18%) e Bolzano (25%). ISOLE: 40% Quelle con il più alto tasso di evasione sono: Crotone (56%), Napoli (55%) e Catania (53%) Fonte: Twig (http://www.twig.pro/canone-rai-la-mappa-dellevasione/) 40 Ipotesi: e se gli italiani fossero più virtuosi? La valorizzazione dell’evasione del canone è stimata in 600 milioni di euro di mancato introito per la Rai (*) Immaginando una riduzione dell’evasione fino al livello registrato nel Regno Unito (5%), la Rai diventerebbe il primo Gruppo per ricavi in Italia e, a livello europeo, si avvicinerebbe a France Télévisions, con circa 2,9 miliardi di fatturato. Il tema del canone Rai è tornato d’attualità con l’ultima legge di Stabilità che, proprio con l’obiettivo di abbattere l’evasione, stabilisce il pagamento del canone tramite la bolletta elettrica, riducendolo da 113,5 euro a 100,0 euro cad. Con un canone di 100,0 euro cad., in un’Italia con un tasso di evasione al livello di quello inglese, si stima che il Gruppo Rai potrebbe fatturare circa 2,8 miliardi, collocandosi al primo posto per ricavi in Italia e avvicinandosi, a livello europeo, a France Télévisions. (*) Fonte: Twig (http://www.twig.pro/canone-rai-la-mappa-dellevasione/) e dati di contabilità separata Rai 2014. 41 Redditività operativa e netta MON e risultato netto in % del fatturato 2014 – Maggiori operatori radiotelevisivi pubblici europei 1,2 1,9 0,6 -1,9 -1,3 -2,2 -2,6 Sul fronte della redditività operativa il Gruppo ARD è l’unico con un indice positivo -4,4 A livello di redditività netta, gli unici indici positivi sono quelli dei Gruppi ARD e Rai, quest’ultimo influenzato dalla plusvalenza sul collocamento in Borsa di Rai Way (pari a 236 milioni di euro), senza la quale si sarebbe registrata una perdita netta -16,6 Gruppo ARD (DE) Gruppo France Télévisions (FR) Gruppo BBC (UK) MON Gruppo Rai (IT) Risultato netto 42 -16,2 RTVE (ES) La produttività risente della congiuntura economica negativa Produttività, costo del lavoro e CLUP pro-capite 2014– Maggiori operatori radiotelevisivi pubblici europei Al primo posto per produttività si collocano i francesi che hanno anche il più elevato costo del lavoro 157,9 Tutti i Gruppi registrano un CLUP (costo del lavoro per unità di prodotto) superiore a 100, ovvero il costo del lavoro supera la produttività 104,6 108,3 104,0 111,6 91 78 78 77 60 87 75 72 69 38 Gruppo France Télévisions (FR) Gruppo ARD (DE) Costo del lavoro pro-capite (in migliaia di euro) (B) Gruppo BBC (UK) Gruppo Rai (IT) Valore aggiunto netto pro-capite (in migliaia di euro) (A) 43 CLUP (B/A in %) RTVE (ES) Struttura finanziaria Debiti finanziari e disponibilità liquide in % del capitale netto 2014 181,9 Sul fronte patrimoniale, il Gruppo ARD appare finanziariamente il più solido con debiti finanziari irrilevanti, davanti alla RTVE. Il Gruppo BBC è il più indebitato, ma anche il più liquido (seguono ARD e Rai). 111,8 69,3 42,6 32,8 32,4 8,3 6,2 0,6 Gruppo ARD (DE) Gruppo France Télévisions (FR) Gruppo BBC (UK) Debiti finanziari in % del capitale netto 44 Gruppo Rai (IT) Liquidità in % del capitale netto 0,4 RTVE (ES) Aggiornamento al primo semestre 2015 Sezione 5 45 Non cambia il trend nel primo semestre 2015 Dati di bilancio semestrali Dati I semestre 2014 in % sul fatturato 2015 in % sul fatturato Var % 2014-2015 Mediaset Fatturato (milioni di euro) 1.706 1.705 -0,1 MOL (milioni di euro) 669 39,2 668 39,2 -0,1 MON (milioni di euro) 110 6,4 138 8,1 25,5 Risultato netto (milioni di euro) -21 -1,2 24 1,4 pos/neg Numero dipendenti (medio) 5.734 5.610 -2,2 Fatturato (milioni di euro) 59 54 -8,5 MOL (milioni di euro) 5 8,5 -2 -3,7 neg/pos MON (milioni di euro) 4 6,8 -4 -7,4 neg/pos 8 13,6 o -0,4 neg/pos Editoria televisiva (Gruppo Cairo Communication) Risultato netto (milioni di euro) Numero dipendenti (medio) n.d. n.d. Relativamente all’andamento del primo semestre 2015 è possibile valutare solo i dati del Gruppo Mediaset e quelli del settore editoria televisiva del Gruppo Cairo Communication (LA7), unici due Gruppi quotati in Borsa che forniscono i dati semestrali, oltre a Sky Italia che ha chiuso l’ultimo esercizio a fine giugno 2015. In leggera flessione le vendite nel primo semestre 2015 per Mediaset; LA7 registra un calo più accentuato, in massima parte per il negativo andamento dei ricavi pubblicitari che influisce anche sulla redditività operativa rendendola negativa. Torna positivo il risultato netto del Gruppo Mediaset nel primo semestre 2015 (nel 2014 era stato gravato da 47 milioni di svalutazioni), mentre cala il numero medio dei dipendenti. 46 Ricerche e Studi S.p.A. R&S Milano, Foro Buonaparte 10 internet: www.mbres.it (l’indagine è liberamente scaricabile dal sito)