Anatomia della tiroide • Due lobi congiunti da un istmo • Situata anteriormente rispetto alle cartilagini della laringe e della trachea, riccamente vascolarizzata Arterie tiroidee superiore e inferiore 5 ml/gr/ min La tiroide La palpazione della tiroide è facile. Difficile apprezzarla quando è di dimensioni normali LA TIROIDE AL MICROSCOPIO capillari colloide c. follicolari c. parafollicolari Cosa è necessario per produrre gli ormoni tiroidei? Fonti Acqua Alimenti: iodio pesce, sale marino latte, uova, carne, verdure Composti contenenti iodio: Farmaci, coloranti, conservanti, prodotti per l’igiene personale ipotalamo ipofisi TRH TSH + - tiroide Iodine is a fundamental micronutrient for thyroid function 8,000 mg of iodine 8,850 mg of iodine recettore del TSH Na/I symporter iodio Normality Iodine deficiency and/or genetic defects in hormone biosynthesis - TRH IPOTALAMO + - IPOFISI TSH 99.5% + T4 TIROIDE T3 T3 Thyroxine binding globulin TBG T4 T3 liberi legati sangue T4 T4G T4S rT3S Bile, urine rT3 T3 T2 T1 T0 T-Rec T3s Effetti Tessuti periferici Gli ormoni tiroidei I I O I H C H2 I HO I COO- O I NH3+ I HO Tiroxina (T4) H C H2 Triiodotironina (T3) I O I HO I H C H2 NH3+ Triiodotironina inversa (RT3) COO- NH3+ COO- Effetto degli ormoni tiroidei Effetti dello iodio • Per la produzione di T3 e T4 è necessaria la presenza di Inella dieta (almeno 150 µg/die) • La riserva di tireoglobulina nella colloide sopperisce a carenze di iodio per alcuni mesi • La mancanza transiente di iodio induce la produzione di T3 anziché T4 a livello tiroideo • La mancanza cronica di iodio produce una sindrome ipotiroidea (cretinismo endemico) • L’eccesso di iodio plasmatico ne inibisce transientemente l’utilizzo da parte della tiroide Ciclo di produzione degli ormoni tiroidei Metabolismo degli ormoni tiroidei • Liberati (soprattutto T4) nel plasma sanguigno • Legati a livello plasmatico da TBF (Thyroxin-binding globulin) , transtiretina e albumina • T4 ha lunga emivita plasmatica (6-8 giorni) e viene convertita in T3 o RT3 a livello tissutale dalle iodotironina deiodinasi (DI) • Vi sono tre forme di DI: due (tipo I e tipo II) producono T3 e RT3, mentre la tipo III produce solo RT3 • La DI tipo I (isoforma epatica e renale) contiene selenocisteina Feedback ipotalamo-ipofisario Regolazione della produzione degli ormoni tiroidei Effetti biologici degli ormoni tiroidei Crescita e maturazione tissutale Fondamentale per lo sviluppo del SNC nella vita fetale (cretinismo) Dopo la nascita contribuisce allo sviluppo del SNC e del Tiroide fetale dalla 11a settimana di gestazione ) sistema scheletrico (cretinismo,ipoevolutismo Produzione di calore Agiscono sul consumo di O2 Sistema cardiovascolare Regolano la frequenza e la contrattilità Sistema pilifero Ricambio di tutti i substrati essenziali Mantengono la temperatura corporea e regolano l’adattamento al freddo Essenziali per lo sviluppo dei peli non sessuali (capelli ciglia sopracciglia) Sintesi proteica Gluconeogenesi e glicogenolisi Sintesi, mobilizzazione, e catabolismo del colesterolo Anabolico a concentrazioni fisiologiche Catabolico a concentrazioni elevate Ruolo metabolico degli ormoni tiroidei • Gli ormoni tiroidei producono un aumento generalizzato del metabolismo • hanno azione lenta (giorni) • mantengono l’omeostasi di fronte a lenti cambiamenti nelle necessità dell’organismo (es. crescita, digiuno prolungato) o delle condizioni ambientali (es. ciclo stagionale) • Sono necessari per un corretto sviluppo ma non indispensabili alla sopravvivenza Diagnostica tiroidea Dosaggio del TSH (ultrasensibile) Per la misurazione della funzione ghiandolare Dosaggio frazioni libere T3 e T4 Scintigrafia (tecnezio o iodio radioattivi) Ecografia Esame citologico su agoaspirato con ago sottile Per l’identificazione delle cause di una disfunzione tiroidea Ricerca anticorpi antitiroidei: antiperossidasi per la tiroiditi autoimmuni anti recettori del TSH per il M. di Basedow Dosaggio I urinario, calcitonina, tireoglobulina IPOTIROIDISMO “Condizione clinica che consegue ad un deficit di ormoni tiroidei” Le manifestazioni variano a seconda del periodo d’insorgenza della patologia: -periodo fetale/postnatale cretinismo (1:4000) -periodo peripuberale nanismo disarmonico, infantilismo sessuale, alterazioni neuropsichiche -età adulta (prevalenza 0.6-0.8 %) manifestazioni cliniche dipendenti da: Più frequente : causa dell’ipotiroidismo nelle donne durata “ in età avanzata gravità “ nelle aree con carenza iodica Ipotiroidismo subclinico CAUSE DI IPOTIRODISMO IPOTIROIDISMO PRIMITIVO Perdita di tessuto tiroideo funzionante Tiroidite cronica linfocitaria (autoimmune) Forme iatrogene (terapia radiometabolica, terapia radiante, chirurgia, farmaci) Tiroidite subacuta, silente, post-partum (fase transitoria) Agenesia/disgenesia tiroidea Malattie infiltrative (amiloidosi, sarcoidosi, emocromatosi) Difetti della biosintesi di ormoni tiroidei Difetti congeniti (irresponsività TSH, difetti: trasporto I, organificazione, desiodasi, tireoglobulina, S. Pendred) Deficit di iodio (ma anche eccesso) Iatrogena (farmaci antitiroidei: litio, amiodarone, interferone) IPOTIROIDISMO CENTRALE -deficit di TRH (congenito, acquisito) -deficit di TSH (congenito acquisito) RESISTENZA AGLI ORMONI TIROIDEI -generalizzata -tissutale Tiroidite autoimmune (t. di Hashimoto) Predisposizione genetica Alterazioni del sistema immunitario Fattori ambientali Aggressione e distruzione delle cellule tiroidee da parte del sistema immunitario: si innesca un processo infiammatorio che determina la progressiva distruzione della ghiandola. Positività degli Anticorpi antitireoperossidasi La tiroidite autoimmune A malattie di altri organi endocrini: ● Pancreas diabete mellito Nella maggior parte dei casi ● Surrene m. di Addison rimane una ● Ovaio patologia isolata scomparsa delle mestruazioni Malattie di organi non endocrini: • Pelle e capelli: vitiligine, alopecia • Apparato digerente: celiachia, In una piccola percentuale gastrite cronica atrofica, epatite di casi autoimmune si può associare: • Altre malattie: miastenia grave, LES, artrite reumatoide, s. Sjogren Sintomi e segni dell’ipotiroidismo Quadro terminale: Coma mixedematoso Sospetto ipotiroidismo AUMENTATO FT4 ⇔ FT4 ⇓ DIMINUITO (o normale) NORMALE ⇔ ⇑ NO RESISTENZA IPOTIR. I IPERTIR II FT4 ⇓ IPOTIR. II Dose: 1,6 µg/Kg peso/die aumento graduale (25 µg⇒150 µg). Controllo periodico del TSH In gravidanza si deve ⇑ dosaggio Tireotossicosi AUMENTO DEGLI ORMONI TIROIDEI IN CIRCOLO Ipertiroidismo TIREOCOSSICOSI CON IPERFUNZIONE TIROIDEA Tireotossicosi 1) Associata ad iperfunzione tiroidea: Morbo di Basedow (gozzo diffuso tossico) Gozzo multinodulare tossico Adenoma tossico Da eccesso di iodio Fase di ipertiroidismo nella tiroidite di Hashimoto Adenoma ipofisario TSH secernente (secondario) Resistenza agli ormoni tiroidei (?) 2) Senza iperfunzione tiroidea Fase di tireotossicosi nelle tiroiditi subacuta (De Quervain) e silente Tiroidite da radiazioni 3) Tireotossicosi non di origine tiroidea Assunzione factitia di ormoni tiroidei Produzione da tessuto tiroideo ectopico (struma ovarico) Metastasi di tumori tiroidei (rarissimo) Segni e sintomi dell’ipertiroidismo 1. Manifestazioni cardiovascolari • Tachicardia • Angina pectoris per ⇓ riserva coronarica • ⇑ PA differenziale (differenza tra sistolica e distolica) 2. Manifestazioni diarrea vomito gastro-intestinali 3. Manifestazioni metaboliche ⇑ del metabolismo basale, calo ponderale ⇑ della produzione di calore (febbricola, intolleranza al caldo, ⇑ sudorazione) ⇑ catabolismo proteico 4. Manifestazioni neuropsichiche e neuromuscolari nervosismo, insonnia agitazione psico-motoria⇒ psicosi fini tremori astenia, facile stancabilità retrazione palpebra superiore Sospetta tireotossicosi AUMENTATO NORMALE NO FT4, FT3 ⇑ DIMINUITO FT4, FT3 ⇔ ⇑ IPERTIROIDISMO II RESISTENZA TIREOTOSSICOSI Scintigrafia tiroidea M. Di Graves o M. di Basedow Tireotossicosi associata a iperfunzione tiroidea Tiroide aumentata e con captazione aumentata e diffusa del tracciante Scintigrafia tiroidea Adenoma e gozzo multinodulare tossico Tireotossicosi associata a iperfunzione tiroidea La captazione è limitata al nodulo SCINTIGRAFIA TIROIDEA Tireotossicosi non associata a iperfunzione La tiroide non capta il tracciante Tiroidite subacuta Assunzione esterna di ormoni Malattia di Basedow (Morbo di Graves) 10 volte più frequente nella femmina più frequente 40-60 anni gozzo di dimensioni variabili 1-2% della popolazione Presenza di anticorpi anti recettori TSH Manifestazioni oculari Dermatopatia (mixedema pretibiale) Gozzo diffuso Tireotossicosi associata a iperfunzione tiroidea M. Di Graves o M. di Basedow Anticorpi tireostimolanti Oftalmopatia nel M. di Basedow • Semplice protusione bulbo (estetica) • Edema periorbitario • Congestione congiuntivale (arrossamento sensazione corpo estraneo, lacrimazione) • Fotofobia • Oftalmoplegia (paralisi dei movimenti oculari) • Retrazione palpebrale ⇑ pressione retrobulbare ⇒stasi venosa, neurite ottica, atrofia del nervo ottico • Dislocazione del bulbo (verso l’esterno) Si può arrivare alla riduzione o perdita della vista Terapia ipertiroidismo 1. Medica 2. Tireostatici: metimazolo, propiltiouracile Beta-bloccanti Cortisonici 2. Chirurgica Tiroidectomia totale o parziale possibili danni al nervo laringeo ricorrente o alle paratiroidi 3. Radiometabolica I131 determina progressiva distruzione delle cellule tiroidee iperattive GOZZO Aumento di volume della tiroide non associato a malattie infiammatorie o neoplastiche DIFFUSO Sintomatologia NODULARE NORMOFUNZIONANTE IPERFUNZIONANTE IPOFUNZIONANTE compressiva: Classificazione del gozzo Gozzo endemico (più del 5% della popolazione) ⇒Da carenza iodica (+ agenti gozzigeni) Gozzo sporadico (0.4-5% della popolazione) ⇒Da fattori genetici predisponenti (+agenti gozzigeni) Gozzo diffuso Gozzo nodulare Multinodulare Uninodulare Il gozzo semplice rappresenta un ingrandimento della tiroide non associato ad iperfunzione, né a patologie neoplastiche o infiammatorie • Grado 0: non gozzo • Grado I : gozzo palpabile • Grado II: gozzo visibile a collo iperesteso • Grado III: gozzo visibile a distanza CARENZA IODICA NELL’ADULTO In Italia nelle aree alpine e appenniniche la prevalenza del gozzo era del 25-40%, in quelle urbane del 5-10% GOZZO ENDEMICO IPOFISI T4 IPOFISI TSH IODIO TSH T4 IODIO Quando l’assunzione di iodio è ridotta la secrezione di T4 diminuisce e provoca progressivo aumento del TSH che determina accrescimento della ghiandola, prima diffuso poi nodulare Oltre al gozzo Se la carenza è: CRETINISMO IPOTIROIDISMO SEVERA LIEVE Può dare RIDUZIONE DEL Q.I. Come si può prevenire la carenza iodica Il metodo migliore per prevenire la carenza iodica nei paesi industrializzati è l’uso del sale fortificato con iodio. 1. E’ usato da tutti 2. Accessibile facilmente per basso costo 3. Processo di addizione dello iodio è efficace ed economico La profilassi iodica in Italia è su base volontaria 1972: Monopolio di Stato autorizza la produzione di sale iodurato e la sua nelle zone endemiche. 1977: Liberalizzazione della produzione e distribuzione su tutto il distribuzione territorio nazionale 2005: il sale iodato deve essere disponibile nei bar e nei ristoranti e nell'ambito della ristorazione collettiva (mense aziendali, scolastiche, ecc.). Potrà essere anche usato nella preparazione e nella conservazione dei prodotti alimentari. Questionario sulle abitudini alimentari e uso sale iodato Quante famiglie fanno uso di sale iodato? • Regolarmente 57% 76 % • Saltuariamente 19% • Mai 23% Indicazioni OMS almeno il 90% delle famiglie dovrebbe fare uso di sale iodato Tireopatie in età pediatrica • Le più frequenti – Ipotiroidismo congenito – Ipotiroidismo acquisito • Tiroidite di Hashimoto 1/3000-4000 2-3 % dei soggetti in età scolare – Ipertiroidismo • Morbo di Graves – Gozzo 0,1 / 100.000 nel bambino; 3,0 / 100.000 nell’adolescente Ipotiroidismo • Rallentamento generale del metabolismo • mixedema (ispessimento della pelle) • accumulo di acqua, glicoproteine e mucopolisaccaridi a livello sottocutaneo • scarsa tolleranza del freddo • voce roca e lenta • gozzo (tranne nell’ipotiroidismo di origine ipofisaria) • rallentamento delle funzioni mentali, perdita di memoria Cretinismo L’ipotiroidismo nei bambini provoca nanismo, ritardo mentale, e in alcuni casi sordità e rigidità muscolare. Questa sindrome viene detta cretinismo A cosa servono gli screening neonatali? Riconoscere come malato un neonato apparentemente sano tra tanti sani Ipotiroidismo congenito Ipotiroidismo congenito permanente Dovuto ad anomalie tiroidee (ipotiroidismo primario) Difetti di sviluppo (disgenesia tiroidea) Agenesia tiroidea (atireosi) Ipoplasia tiroidea Ectopia tiroidea Errori congeniti della biosintesi degli ormoni tiroidei Dovuto ad anomalie extratirodee Difetti ipotalamo-ipofisari (ipotiroidismo terziario-secondario) Resistenza periferica agli ormoni tiroidei Resistenza generalizzata dei tessuti, extra ipofisaria o ipofisaria isolata Screening per l’Ipotiroidismo Congenito • prelievo di sangue da tallone in 4a-5a adsorbimento su carta bibula speciale • invio al Centro di Screening • dosaggio T4 e TSH • cut-off: T4 < 40 µg/l TSH > 25 U/l • richiamo presso il Centro di Nascita • dosaggio degli ormoni tiroidei su siero • invio cartoncino di controllo • Inizio terapia < 1 mese nel 90 % dei casi Frequenza, distribuzione per sesso ed etiologia 1 caso ogni 3047 nati M / F: 1 / 2,5 Agenesie 42% Ectopie 38% Ghiandole in sede 20% Relazione tra età di inizio della terapia (mesi) e QI <3 3-4 % Q.I. > 85 77 13 5-6 2 >7 0 Follow-up neuropsicologico Nei soggetti correttamente trattati il livello intellettivo finale risulta essere molto soddisfacente con normale QI Si possono comunque notare lievi disturbi del linguaggio, della area visivo-spaziale, della motricità fine, deficit selettivi dell’attenzione e della memoria La diagnosi precoce dell'ipotiroidismo congenito mediante screening neonatale è una condizione indispensabile per prevenire con un corretto trattamento sostitutivo il danno neurologico irreversibile causato dalla carenza postnatale di ormone tiroideo