studio acustica ambientale

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1
RELAZIONE TECNICA
VALUTAZIONE PREVISIONALE
DI
CLIMA ACUSTICO
V .P. C. A.
STUDIO DELLA CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA DEL
TERRITORIO ANTE OPERAM IN ACCOMPAGNAMENTO
ALLA VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO
ACUSTICO
GREEN ENERGY SOLUTIONS SRL
INSEDIAMENTO DI CENTRALE TERMOELETTRICA
ALIMENTAZIONE A BIOMASSE VEGETALI OLEOSE
POTENZA DI 37 MWE
ART. 6 E ART. 8 COMMA 2, COMMA 3, COMMA 4, COMMA 5, COMMA 6
LEGGE QUADRO
26.10.95)
SULL’INQUINAMENTO
ACUSTICO
N.°
447
DEL
ART. 16, COMMA 10, 14 MODIFICHE E INTEGRAZIONI L. R. REGIONE
PUGLIA DEL 12.02.2002 N. 3
●●●●
2
Legge 447/95 Art. 6. (Competenze dei comuni)
1. Sono di competenza dei comuni, secondo le leggi statali e regionali e i
rispettivi statuti:
d) il controllo, secondo le modalità di cui all'articolo 4, comma 1, lettera d), del
rispetto della normativa per la tutela dall'inquinamento acustico all'atto del
rilascio delle concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture
adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi
commerciali polifunzionali, dei provvedimenti comunali che abilitano alla
utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture, nonché dei provvedimenti
di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive;
e) l'adozione di regolamenti per l'attuazione della disciplina statale e regionale
per la tutela dall'inquinamento acustico;
2. Al fine di cui al comma 1, lettera e), i comuni, entro un anno dalla data di
entrata in vigore della presente legge, adeguano i regolamenti locali di igiene e
sanità
o
di
polizia
l'inquinamento
contenimento
municipale,
acustico,
e
con
prevedendo
particolare
all'abbattimento
delle
apposite
riferimento
emissioni
norme
al
sonore
contro
controllo,
derivanti
al
dalla
circolazione degli autoveicoli e dall'esercizio di attività che impiegano sorgenti
sonore
Legge 447/95 Art. 8. (Disposizioni in materia di impatto acustico)
1. I progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale ai sensi dell'articolo
6 della legge 8 luglio1986, n. 349, ferme restando le prescrizioni di cui ai
decreti del Presidente del Consiglio dei ministri10 agosto 1988, n. 377, e
successive modificazioni, e 27 dicembre 1988, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 4 del 5 gennaio 1989, devono essere redatti in conformità alle
esigenze di tutela dall'inquinamento acustico delle popolazioni interessate.
3
2. Nell'ambito delle procedure di cui al comma 1, ovvero su richiesta dei
comuni, i competenti soggetti titolari dei progetti o delle opere predispongono
una documentazione di impatto acustico relativa alla realizzazione, alla
modifica o al potenziamento delle seguenti opere:
a) aeroporti, aviosuperfici, eliporti;
b) strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade
extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di
quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al decreto
legislativo 30 aprile 1992. n. 285, e successive modificazioni;
c) discoteche;
d) circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti
rumorosi;
e) impianti sportivi e ricreativi;
f) ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.
3. E' fatto obbligo di produrre una valutazione previsionale del clima acustico
delle aree interessate alla realizzazione delle seguenti tipologie di insediamenti:
a) scuole e asili nido;
b) ospedali;
c) case di cura e di riposo;
d) parchi pubblici urbani ed extraurbani;
e) nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui al comma 2.
4. Le domande per il rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti
ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a
postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei provvedimenti comunali che
abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture nonché le
domande di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive
devono contenere una documentazione di previsione di impatto acustico.
5. La documentazione di cui ai commi 2, 3 e 4 del presente articolo è resa,
sulla base dei criteri stabiliti ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera l), della
presente legge, con le modalità di cui all'articolo 4della legge 4 gennaio 1968,
n. 15.
6. La domanda di licenza o di autorizzazione all'esercizio delle attività di cui al
comma 4 del presente articolo, che si prevede possano produrre valori di
4
emissione superiori a quelli determinati ai sensi dell'articolo 3, comma 1,
lettera a), deve contenere l'indicazione delle misure previste per ridurre o
eliminare le emissioni sonore causate dall'attività o dagli impianti. La relativa
documentazione deve essere inviata all'ufficio competente per l'ambiente del
comune ai fini del rilascio dei relativo nullaosta.
5
COMMITTENTE: GREEN ENERGY SOLUTIONS SRL
SEDE LEGALE : SS 16 TRANI-BARLETTA – KM. 2,6
C. F. E NUMERO REA : 06633560724 REGISTRO IMPRESE BARI
LOCALITA’ : TRANI VIA ANDRIA
OGGETTO : INSTALLAZIONE DI CENTRALE TERMOELETTRICA
ALIMENTATA A OLIO VEGETALE
POTENZA 37 MWe
STUDIO ACUSTICA AMBIENTALE
ING. SERGIO CASTALDO, TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA.
SPECIALIZZATO IN ACUSTICA AMBIENTALE E ARCHITETTONICA
FACOLTA’ DI INGEGNERIA UNIVERSITA’ DI FERRARA
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QUADRO DEI RIFERIMENTI NORMATIVI

D.P.C.M. 27.12.1988, “NORME TECNICHE PER LA REDAZIONE DEGLI
STUDI DI IMPATTO AMBIENTALE E LA FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO DI
COMPATIBILITA’

LEGGE 8.7.1986, N.° 349;

D.P.C.M. 10.08.1988 N.° 377;

LEGGE QUADRO SULL’INQUINAMENTO ACUSTICO N.° 447 DEL 26.10.95;

D.P.C.M. 14.11.1997;

D.M. 16.3.1998;

D. LGS. 277/91;

D.P.C.M. 1.3.1991;

LINEE GUIDA EVENTUALI REGIONALI
DOCUMENTI DI IMPATTO ACUSTICO;

D.P.C.M. 5.12.1997;

D.P.R.30.3.2004 N.° 142;

DIRETTIVA 2002/49/CE;

LEGGE REGIONALE REGIONE PUGLIA 12.02.2002 N.° 3 E MODIFICHE E
INTEGRAZIONI;

DECRETO MINISTERIALE 1.4.2004

DECRETO Lgs. 30.4.1992 n.° 285

DECRETO
DEL
MINISTRERO
DELL’AMBIENTE
SULL’APPLICAZIONE DEL CRITERIO DIFFERENZIALE

CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE 06.09.2004
PER
LA
REDAZIONE
DI
11.12.1996
7
GENERALITA’
LA DOCUMENTAZIONE DI VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA
ACUSTICO
Per clima acustico si intendono le condizioni sonore esistenti in una
determinata porzione di territorio, derivanti dall’insieme di tutte le sorgenti
sonore naturali e antropiche.
La valutazione è finalizzata a evitare che il sito in cui si intende
realizzare un insediamento sensibile al rumore, sia caratterizzato da condizioni
di rumorosità, o da livelli di rumore ammissibile, non compatibili con l’utilizzo
dell’insediamento stesso e ferma restando la conformità allo strumento
urbanistico della destinazione d’uso del sito prescelto con la tipologia
dell’insediamento da realizzare.
La valutazione di clima acustico è una ricognizione delle condizioni
sonore abituali e di quelle massime ammissibili in una determinata area.
La valutazione di clima acustico deve pertanto fornire gli elementi
per la verifica della compatibilità del sito prescelto per l’insediamento con i
vincoli necessari alla tutela di quest’ultimo, mediante l’individuazione e la
descrizione delle sorgenti sonore presenti nel suo intorno, la caratterizzazione
del clima acustico esistente, l’indicazione dei livelli sonori ammessi dalla
classificazione acustica comunale e dai regolamenti di esecuzione che
disciplinano l’inquinamento acustico originato dalle infrastrutture dei trasporti,
di cui all’art. 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (Legge quadro
sull’inquinamento acustico) per il sito destinato all’insediamento oggetto di
valutazione.
In merito ai regolamenti sopra richiamati, occorre notare che, in
sostanza, essi stabiliscono l’obbligo per le infrastrutture esistenti di risanare i
ricettori
esistenti,
ma
che
la
mitigazione
dei
insediamento è a carico di chi realizza questi ultimi.
ricettori
di
successivo
8
Sulla base della valutazione di clima acustico devono essere
progettati e realizzati gli interventi di mitigazione eventualmente necessari,
dimensionati
con
classificazione
riferimento
acustica del
ai
limiti
e
agli
obblighi
territorio, dal D.P.C.M. 14
risultanti
dalla
novembre 1997
(Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore) e dai regolamenti di
esecuzione
che
disciplinano
l’inquinamento
acustico
originato
dalle
infrastrutture dei trasporti.
La presente Valutazione Previsionale di Clima Acustico, V.P.C.A.,
viene redatta quale documento preparatorio ed in accompagnamento alla
relazione Previsionale di Impatto Acustico, V.P.I.A..
La relazione di valutazione previsionale di clima acustico viene
presentata allo scopo di delineare la caratterizzazione acustica del territorio in
esame, ovvero dei dati e parametri acustici delle sorgenti sonore specifiche
presenti nell’area di intervento, delle condizioni di trasmissione e propagazione
delle onde sonore e del modo con cui si delineano e conformano le curve di
isolivello di pressione sonora, in guisa che la stima della particolarizzazione
acustica della zona in oggetto, ovvero la stima della rumorosità presente
nell’area di intervento, possa essere confrontata con le modificazioni del
quadro di impatto acustico previsionali all’intervento di insediamento della
attività produttiva di seguito descritta.
In tal modo si avranno a disposizione i dati acustici comparativi utili
a valutare la compatibilità ambientale con la natura e tipo di insediamento da
realizzare, controllare e verificare il rispetto dei limiti acustici imposti per la
zona
in
esame
provvedimenti
dopo
inerenti
l'edificazione,
e
l’adozione
misure
di
infine
decidere
ed
sulle
interventi
mitigazione e piani di risanamento acustico ivi da attuare.
di
eventuali
bonifica,
9
DOCUMENTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO
CONTENUTI, CRITERI, PRINCIPI GENERALI DELLA RELAZIONE
La legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447 del 26 ottobre
1995 richiede una valutazione previsionale di clima acustico per quelle aree
destinate a ospitare categorie di insediamenti particolarmente sensibili al
rumore.
La documentazione di valutazione previsionale di clima acustico
consenta la valutazione dell'esposizione al rumore dei recettori la cui
collocazione è prevista nelle aree interessate alla realizzazione di strutture
produttive, comunque a caratterizzare la situazione acustica della zona
dell’insediamento produttivo.
Il clima acustico viene inteso pertanto come una valutazione dello
stato dei valori di rumore presenti sul territorio, prima che venga realizzata
l’opera, al fine di verificare l'ottemperanza di detti valori con quelli definiti dal
D.P.C.M. del 14 novembre 1997,"Determinazione dei valori limite delle sorgenti
sonore", relativamente alla classe d’uso del territorio.
Per la redazione della valutazione si sono tenuti in considerazione
tutti gli elementi che analizzano la specifica tipologia di insediamento.
DEFINIZIONI
Area di ricognizione: l’area di ricognizione è la porzione di territorio
entro la quale sono ricomprese le sorgenti sonore che determinano effetti
acustici non trascurabili sull’insediamento oggetto della valutazione di clima
acustico.
10
L’estensione dell’area di ricognizione è individuata in modo empirico
sulla base di ipotesi cautelative esplicitate nella documentazione presentata.
Per le altre definizioni si richiamano la legge n. 447/1995 la legge
regionale in materia acustica e i provvedimenti ad esse connessi.
MODALITÀ TECNICHE DI MISURA DEL CLIMA ACUSTICO
Per la redazione della documentazione di valutazione del clima
acustico si fa esplicito ed specifico riferimento e per l’esecuzione delle misure si
dovrà fare riferimento al D.M. Ambiente 16 marzo 1998 (Tecniche di
rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico), nonché ai criteri di
buona tecnica previsti per la descrizione dei livelli sonori nell’ambiente
prescritti dalla norma UNI 9884 e le ISO 1996.
Si è tenuto conto e si riporta la classificazione acustica e la relativa
zonizzazione acustica del territorio in cui è da realizzare l’insediamento
produttivo,
quale
strumento
indispensabile
per
la
valutazione
della
documentazione da parte degli enti preposti al permesso di costruire.
CONTENUTI SPECIFICI
La relazione tecnica
estimativa del clima acustico si avvale dei
seguenti allegati elaborati grafici, il cui elenco è riportato al termine della
presente relazione.
Inquadramento generale della zona di intervento con planimetrie:
11
1. Planimetria relativa alla delimitazione dell’area complessiva del lotto di
insediamento del nuovo impianto con individuazione della ubicazione
delle principali sorgenti sonore specifiche che influenzano il clima
acustico della zona, ed inoltre individuazione dei ricettori sensibili,(cfr.
allegato 3,6,7)
2. Tipo
mappale
della
zona
con
identificativi
catastali
dell’area
di
insediamento, (cfr. allegati 5 e 8);
3. Stralcio rilievo planimetrico (cfr. allegato 6);
4. Mappale
con
identificazione
delle
sorgenti
specifiche
presenti
nel
territorio circostante l’area di intervento, (cfr. allegati 3 e 8);
5. LAY-OUT DELL’IMPIANTO, (cfr. allegato 4);
6. Mappatura del clima acustico previsionale diurno e notturno in formato
A0, A1, A3, con veduta aerea della zona di insediamento e territorio
circostante, (cfr. allegati 10 A DIURNO , 10 B DIURNO , 10 C DIURNO ,
10 A NOTTURNO, 10 B NOTTURNO, 10 C NOTTURNO, 10 D VISTA
AEREA);
7. File in formato excel dei rilevamenti di flussi di traffico, (cfr. allegato 9);
8. Foto postazioni di misura, (cfr. allegato 1);
9. Certificazione urbanistica delle particelle di costituzione del lotto di
insediamento, con norme di attuazione e dichiarazione di zona non di
protezione speciale ZPS, (cfr. allegato 2);
12
10.
Report
delle
misure
fonometriche
del
9.05.08,
29.05.08
e
30.05.08, (cfr. allegati 12 – Formato CD);
11.
Tabella sintetica dei rilievi fonometrici, (cfr. tabella allegata nella
relazione pag. 47 della presente relazione)
TABELLE D.P.C.M. 01.03.1991 E D.P.C.M. 14.11.1997
Si
riportano
qui
di
seguito
la
tabella
di
definizione
della
classificazione acustica del territorio, la tabella dei valori limite assoluti di
immissione, di emissione, di qualità.
Tabella A: classificazione del territorio comunale (art.1 D.P.C.M. 14.11.1997)
CLASSE I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree
nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione:
aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree
residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.
CLASSE II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in
questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare
locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività
commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali
CLASSE III - aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane
interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità
di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata
presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali
interessate da attività che impiegano macchine operatrici
13
CLASSE IV - aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree
urbane
interessate
da
intenso
traffico
veicolare,
con
alta
densità
di
popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza
di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e
di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole
industrie.
CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree
interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.
CLASSE VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree
esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti
abitativi.
Tabella B: valori limite di emissione - Leq in dB(A) (art. 2 D.P.C.M.
14.11.1997)
classi di destinazione d'uso del
territorio
tempi di riferimento
diurno (06.00-22.00)
notturno (22.0006.00)
I aree particolarmente protette
45
35
II aree prevalentemente
residenziali
50
40
III aree di tipo misto
55
45
IV aree di intensa attività
umana
60
50
V aree prevalentemente
industriali
65
55
VI aree esclusivamente
industriali
65
65
Tabella C: valori limite assoluti di immissione - Leq in dB (A) (art.3
D.P.C.M. 14.11.1997)
14
classi di destinazione d'uso del
territorio
tempi di riferimento
diurno (06.00-22.00)
notturno (22.0006.00)
I aree particolarmente protette
50
40
II aree prevalentemente
residenziali
55
45
III aree di tipo misto
60
50
IV aree di intensa attività
umana
65
55
V aree prevalentemente
industriali
70
60
VI aree esclusivamente
industriali
70
70
Tabella D: valori di qualità - Leq in dB (A) (art.7 D.P.C.M. 14.11.1997)
classi di destinazione d'uso del
territorio
tempi di riferimento
diurno (06.00-22.00)
notturno (22.0006.00)
I aree particolarmente protette
47
37
II aree prevalentemente
residenziali
52
42
III aree di tipo misto
57
47
IV aree di intensa attività
umana
62
52
V aree prevalentemente
industriali
67
57
VI aree esclusivamente
industriali
70
70
Tabella 2 : valori dei limiti massimi del livello sonoro equivalente
relativi alla classi di destinazione d’uso del territorio
15
classi di destinazione d'uso del
territorio
tempi di riferimento
diurno (06.00-22.00)
notturno (22.0006.00)
I aree particolarmente protette
50
40
II aree prevalentemente
residenziali
55
45
III aree di tipo misto
60
50
IV aree di intensa attività
umana
65
55
V aree prevalentemente
industriali
70
60
VI aree esclusivamente
industriali
70
70
Tabella : limiti di accettabilità art. 6 D.P.C.M. 01.03.1991
DESCRIZIONE DELL’AREA DI INSEDIAMENTO INDUSTRIALE
L’area ove si realizzerà il nuovo insediamento si estende su un
territorio dall’andamento altimetrico regolare, costantemente pianeggiante.
E’ ubicata fuori del perimetro urbano del comune di Trani e
attualmente costituisce un terreno a destinazione agricola.
Si estende in prossimità di una arteria di intenso traffico veiolare
quale la strada provinciale Andria-Trani.
16
La zona circostante è sede di numerosi insediamenti industriali
costituiti essenzialmente dalla lavorazione e taglio di pietre e marmi, che
sfruttano la risorsa del territorio ricco di cave.
FORMALIZZAZIONE DELLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE
Con il presente Progetto Definitivo la Società Green Energy Solutions
Srl, chiede, sulla base del D.Lgs 387 del 29/12/03, di essere autorizzata ad
insediare nell’area su Sua Proprietà individuate all’interno del foglio di mappa
n° 30 con le particelle n° 67-79-68-49-145-132-109-110-70-111 ricadenti in
zone in parte Agricole (Zona Rurale) e in parte Industriali (Zona D2e –
produttiva intensiva di completamento), di pertinenza del Comune di
Trani, un impianto per la produzione di energia elettrica mediante la
combustione di biomassa vegetale vergine oleosa (spremitura di olio di palma,
colza, jatropha, girasole, brassica).
IDENTIFICATIVI CATASTALI ED ESTENSIONE AREA DEL LOTTO DI
INSEDIAMENTO INDUSTRIALE
Il terreno costituente il lotto di insediamento del nuovo impianto
industriale è individuato nel N.C.T. del Comune di Trani.
Gli identificativi catastali sono i seguenti :
FOGLIO 30
PARTICELLA
SUPERFICIE
145
4.600
132
8.130
FOGLIO 30
FOGLIO 30
17
109
4.660
110
2.480
70
3.448
111
3.392
67
2.384
79
2.326
68
2.300
49
200
FOGLIO 30
FOGLIO 30
FOGLIO 30
FOGLIO 30
FOGLIO 30
FOGLIO 30
FOGLIO 30
FOGLIO 30
33.920
TOTALE
Si allega il certificato di destinazione urbanistica approvato con D.M.
LL.PP. n. 3900 del 10.08.1971, norme tecniche di attuazione del Piano
Urbanistico Generale P.U.G., adottato con delibera C.C. n. 29 del 26.7.2006,
inerente le particelle 132 – 109 – 110 – 70 – 111 – 145 – 49 – 67 – 68 - 79
del lotto, con attestazione che l’area non risulta compresa nell’elenco dei siti di
importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea ai sensi
della direttiva 92/43/cee e nell’elenco delle zone di protezione speciale Z.P.S.
classificate tali ai sensi della direttiva 79/409/CEE.
18
DESCRIZIONE
DEL
TIPO
DI
INSEDIAMENTO
INDUSTRIALE,
COMPONENTI DELL’IMPIANTO, LAYOUT E CICLO PRODUTTIVO.
DESCRIZIONE DELLA CENTRALE AD OLIO VEGETALE
La centrale elettrica alimentata ad olio vegetale vergine viene
realizzata con l’installazione di due motori Diesel WARTSILA, di potenza
complessiva pari a 34 MWE: si tratta di motori di derivazione navale, a basso
numero di giri (500 rpm), elevata durata nel tempo grazie alla bassa potenza
specifica, con ottime caratteristiche di rendimento, affidabilità, rapidità di
messa in marcia e modulabilità.
Per incrementare l’efficienza elettrica complessiva, mantenendo la
capacità cogenerativa dell’impianto, si è previsto un ulteriore modulo di
generazione elettrica per sfruttare il calore disponibile nei fumi di scarico.
Questo modulo di recupero termico realizza una configurazione di
centrale a ciclo combinato, un’applicazione con caratteristiche innovative
basata su una tecnologia ormai matura e consolidata.
Il turbo alternatore O.R.C. genera circa 3 MWE aggiuntivi senza
alcun consumo di carburante, portando il rendimento complessivo di centrale a
valori superiori al 50%.
In aggiunta ai generatori elettrici, la centrale è dotata di tutti i
sistemi
ed
impianti
necessari
per
i
raffreddamenti,
la
gestione
del
biocombustibile, l’interfaccia elettrica con la rete, i sistemi di monitoraggio e
controllo.
19
COMPONENTI DI PROCESSO DELLA CENTRALE
Per la realizzazione della centrale sono necessari i seguenti
macchinari:

n°2 motogeneratori alternativi a ciclo Diesel a 500 rpm WARTSILA
18W46 da 17 MWE;

n°2 caldaie a recupero per la valorizzazione del calore dei fumi;

impianto
di
conversione
elettrica
del
calore
dei
fumi
mediante
turboalternatore O.R.C. da 3 MWE;

centrale elettrica BT/MT allaccio alla sottocentrale elettrica MT/AT;

centrale elettrica e distribuzione per gli ausiliari dell’impianto;

edificio insonorizzato per il contenimento delle macchine;

sala controllo;

officina manutenzione;

uffici e locali per il personale;

impianto di stoccaggio degli oli vegetali (8.000 tons);

impianto di raffinazione meccanica degli oli vegetali;

impianto di riscaldo del combustibile;

impianto di pompaggio del combustibile;

sistema di abbattimento del C0 nei fumi, mediante catalizzatore
ossidante;

sistema di abbattimento degli NOx mediante reattore catalitico selettivo
a soluzione acquosa di urea;
20

impianto di monitoraggio automatico ed in continuo delle emissioni;

camini con silenziatori;

circuiti di raffreddamento dei motori con dissipatori a secco;

circuiti evaporativi per il raffreddamento dell’intercooler dei motori;

circuito evaporativo per lo smaltimento termico del turboalternatore
O.R.C.;
stoccaggio e movimentazione dell’olio lubrificante fresco ed esausto;

sistemi anti incendio;

impianto di pompaggio del calore alle utenze termiche (acqua calda o
surriscaldata);
sistemi di monitoraggio e controllo centralizzato e remotabile.
IL LAYOUT DELLA CENTRALE
La centrale sorgerà su un’area di 33.920 mq. e richiederà la
costruzione di un capannone insonorizzato di circa 2500 mq per alloggiare i
motoalternatori, la centrale elettrica, gli impianti ed i locali di servizio. I
21
serbatoi di stoccaggio del combustibile verranno costruiti accanto alla centrale
con apposita viabilità di servizio e logistica.
Gli edifici ed i serbatoi avranno un’altezza massima compatibile con
quanto richiesto dal regolamento urbanistico.
CIMINIERA
E’ previsto un unico punto d’ emissione, con forma rettangolare,
comprendente al proprio interno le due ciminiere dei motori.
I camini saranno tinteggiati con gradazione di colore richiamante
l’azzurro del cielo, a minor impatto visivo diurno.
Il punto d’emissione, sarà munito del sistema di rilevazione delle
emissioni in atmosfera e della predisposizione all’inserimento dei sistemi di
rilevamento, degli organi preposti alle verifiche analitiche.
Le caratteristiche sono:
Altezza da terra
Spessore medio
Diametro delle ciminiere dei motori cad.
Altezza delle ciminiere oltre la struttura unica portante
30.000
6/8
1.620
2.000
mm
mm
mm
mm
La restante area è dedicata agli ausiliari di centrale, i bacini di
contenimento dei serbatoi, impianto di trattamento dell’olio, i dissipatori di
calore, la viabilità interna, gli spazi di rispetto ed alcune zone a verde.
22
LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA
La centrale è stata progettata per la potenza elettrica resa di 37.000
KWE totali ed un esercizio annuo non inferiore alle 8.000 ore annue. La
Produzione elettrica annua totale sarà di 296.000.000 KWh.
LO STOCCAGGIO DEL COMBUSTIBILE
E’ in fase di sottoscrizione un accordo con la Capitaneria di Porto di
Barletta per l’attracco di navi omologate per il trasporto di olio vegetale grezzo
ed il suo successivo scarico e stoccaggio in area portuale.
La sottoscrizione di tale accordo conferirà alta competitività e valore
alla centrale elettrica poiché consentirà una gestione logistica a basso impatto
ambientale.
Nell’area della centrale verranno costruiti serbatoi adatti allo
stoccaggio di almeno 8.000 tonnellate di biomassa oleosa vergine.
23
IL RECUPERO TERMICO
I gas di scarico di ciascun motore, previo l’abbattimento dei
composti inquinanti con sistemi dedicati ed altamente efficienti,
sono
convogliati ad una caldaia a recupero per alimentare un unico turboalternatore
Organic Rankine Cycle (O.R.C.) in grado di incrementare ulteriormente la
generazione elettrica (ciclo combinato).
(VEDUTA AEREA DEL SITO IN VIA ANDRIA DI 33.920 mq.)
DATI GENERALI DELL’IMPIANTO
La Società Green Energy Solutions, chiede, sulla base del D.Lgs
387 del 29/12/03, di essere autorizzata ad insediare in un’area industriale di
24
pertinenza del Comune di Trani (BA), area dettagliatamente individuata nei
documenti progettuali,un impianto per la produzione di energia elettrica
mediante la combustione di biomassa vegetale vergine oleosa (spremitura di
olio di palma o olio di colza), per una potenza nominale elettrica pari a 37
MWe.
Quanto contenuto nel presente documento si riferisce a tale
contesto.
Ragione sociale
Green Energy Solutions SrL
Ubicazione dello
stabilimento
Trani via Andria
Legale Rappresentante
Marco Loporchio
Partita IVA e C.F.
Coordinate geografiche
06633560724
41°15’49.28’’N
16°22’21.49’’ E
UBICAZIONE DELL’IMPIANTO
L’impianto oggetto dell’intervento è ubicato in Trani alla via Andria in
un’area nella piena disponibilità di GREEN ENERGY SOLUTIONS s.r.l. (soggetto
che sarà titolare anche del nuovo sistema di generazione in progetto).
INTERVENTO PREVISTO
25
È prevista l’installazione delle seguenti macchine:
n. 2 motori endotermici alimentato a olio vegetale, accoppiato ad un
generatore sincrono trifase (17,1 MVA) destinato alla produzione di energia
elettrica
n. 1 turbogeneratore basato su ciclo Rankine organico (ORC), con
generatore sincrono trifase (3.56 MVA), sistema inserito sui circuiti di recupero
dell’energia termica resa disponibile dai motori endotermici.
Di seguito sono riportate le caratteristiche tecniche generali del
nuovo impianto di generazione:
- potenza nominale dell’impianto di generazione: n. 2 generatori
sincroni 21,34 MWA (17,19 x 2 MWe), n. 1 generatore sincrono 3.56 MVA
(2850 kW)
- producibilità annua netta attesa: 279225 MWh
- ore di funzionamento annue previste: 8.000
DATI DI PROGETTO
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL SISTEMA ELETTRICO
Di seguito sono riportate le caratteristiche principali del sistema
elettrico descritto e le prescrizioni conseguenti da rispettare nella scelta delle
apparecchiature (livello di isolamento):
Tipo di alimentazione
Stato del neutro e delle masse
Corrente di cortocircuito massima
trifase simmetrica nel punto d’origine
Tipologia delle utenze elettriche
Alternata trifase, 150/6/0.4 kV, 50 Hz
Sistema TN-S
12.5 kA (livello 150 kV)
Generatori sincroni, motori asincroni
26
Condizioni ambientali
•
Temperatura ed umidità normali
Sistema 150 kV
tensione nominale del sistema
tensione massima per il componente
frequenza
tensione nominale di tenuta:
a frequenza industriale di breve durata
ad impulso atmosferico
stato del neutro della rete
•
275 kVeff
650kVpicco
a terra (lato Distributore)
Sistema 6 kV
tensione nominale del sistema
tensione massima per il componente
frequenza
tensione nominale di tenuta:
a frequenza industriale di breve durata
ad impulso atmosferico
corrente nominale di breve durata
stato del neutro della rete
•
150kVeff
170 kVeff
50Hz
6kVeff
7.2 kVeff
50Hz
20 kVeff
60 kVpicco
50 kA (1 s)
a terra tramite resistenza
Sistema 0.4 kV
tensione nominale del sistema
corrente nominale di breve durata
stato del neutro della rete
0.4kVeff
40kA (1 s)
francamente a terra
DESCRIZIONE
TECNICA
GENERALE
ELETTRICI DELLA NUOVA CENTRALE
DEI
PRINCIPALI
SISTEMI
27
SISTEMA DI GENERAZIONE : GENERALITÀ
L’impianto per la produzione di energia elettrica verrà installato in
apposito edificio, contenente, oltre ai generatori, tutti i dispositivi e le
apparecchiature necessarie al funzionamento dell’intero sistema.
In particolare:
Il motore previsto in n. 2 unità, di costruzione WARTSILA (modello
18V46C2), è del tipo Diesel a 4 tempi, sovralimentato, con 18 cilindri disposti a
V. La velocità di rotazione è di 500 rpm e l’avviamento è ad aria compressa.
La potenza elettrica nominale (a livello del mare e in regime
continuativo) è di 17119 kW. Il rendimento elettrico è pari a 47,3%.
Il motore è accoppiato ad un alternatore con tensione di uscita pari a
6 kV. E’ prevista una sezione di trasformazione 6/150 kV per la connessione e
l’immissione in rete dell’energia prodotta;
Il turbogeneratore ORC, marca Turboden, consiste di un gruppo
montato su un solo telaio contenente tutte le apparecchiature che consentono
al turbogeneratore di funzionare, ovvero scambiatori di calore, tubi, pompa di
alimentazione del fluido di lavoro, turbina, generatore elettrico, sistema di
controllo e interruttore di parallelo.
Il generatore elettrico è del tipo sincrono, trifase, 6000 V, 3.56 MVA
(2850 kW).
Il funzionamento del sistemare basa sul ciclo Rankine organico
(ORC), un ciclo simile a quello utilizzato da una tradizionale turbina a vapore,
ad eccezione del fluido di lavoro che, in questo caso, è un fluido organico con
elevata massa molecolare.Il fluido di lavoro organico viene vaporizzato
mediante l'utilizzazione di una sorgente di calore nell'evaporatore.
28
Il vapore del fluido organico si espande nella turbina e viene quindi
condensato utilizzando un flusso di acqua in uno scambiatore di calore di tipo
shell-and-tube.
Il
liquido
condensato
viene
pompato
nell'evaporatore
chiudendo così il ciclo termodinamico.
Le sorgenti di calore e di raffreddamento non sono direttamente in
contatto con il fluido di lavoro né con la turbina.
Nei punti successivi sono riportate le caratteristiche tecniche
principali del motore endotermico, dell’accoppiato generatore sincrono e del
trasformatore di macchina nonché del sistema ORC.
Motore endotermico (n. 2 unità)
Marca e tipo:
Combustibile:
Ciclo:
Temperatura aria aspirata di riferimento:
Avviamento:
Velocità rotazione albero:
N° cilindri:
Carico motore:
Potenza Meccanica:
Consumo combustibile:
Produzione elettrica:
P.F.:
Emissioni inquinanti (post catalizzatore):
successive modifiche/integrazioni
Energia termica da circuiti HT:
Energia termica da circuiti LT:
Condizioni ambientali di riferimento:
altitudine 100 mt da livello mare
Temperatura ambiente dell’aria 25°C
Umidità relativa 60%
WARTSILA, mod. 18V46C2
Olio vegetale
Diesel 4 tempi
25°C
ad aria compressa
500 giri/min
18 a V
100%
17550 kW
190,3 g/kWh
17199 kW
0,8
conforme al D.P.R. n. 203/88 e
4660 kW
3805 kW
Generatore sincrono (n.2 unità)
Marca e tipo:
Tipologia :
a poli salienti
Potenza nominale:
P.F.:
ABB
macchina sincrona, trifase, brushless,
21345 kVA
0,80
29
Tensione nominale:
Range di variazione tensione:
Frequenza:
Velocità:
Sovravelocità
Classe di isolamento:
Classe di temperatura:
Tipo di raffreddamento:
Protezione:
x”d:
6000 V
±5%
50 HZ
500 giri/min
600 giri/min
F
F/F
IC0A1
IP23
0,221 p.u
Sistema ORC
I principali dati tecnici del sistema ORC sono riportati in All. RT-5. Le
caratteristiche essenziali del generatore sincrono:
Marca e tipo:
Tipologia :
salienti
Potenza nominale:
P.F.:
Tensione nominale:
Range di variazione tensione:
Frequenza:
Velocità:
Classe di isolamento:
Classe di temperatura:
Tipo di raffreddamento:
Protezione:
x”d:
ABB
macchina sincrona, trifase, a poli
3560 kVA
0,80
6000 V
±5%
50 HZ
1500 giri/min
F
F/F
ad aria
IP23
0,16 p.u
Stazione di allacciamento alla RTN e di trasformazione AT/MT
Dati tecnici e condizioni ambientali
Le caratteristiche e le prestazioni funzionali della stazione elettrica
risulteranno
conformi
alle
prescrizioni
contenute
nei
documenti
TERNA
applicabili. Per riguarda le condizioni ambientali, saranno rispettati (quando
applicabili) i valori limite dei campi elettrici e magnetici imposti dal DPCM
23/04/92, dal DPCM 08/07/03 nonché dal Dlgs. n°257 del 19 novembre 2007
mentre per il rumore acustico si farà riferimento a quelli più severi tra quelli
30
riportati nel DPCM del 1 marzo 1991, nel DPCM del 14 novembre 1997 e nella
legge quadro sull’inquinamento acustico n°477 del 26 ottobre 1995.
Di seguito sono riportate le caratteristiche principali del sistema
elettrico e le prescrizioni conseguenti da rispettare per la scelta delle
apparecchiature:
tensione nominale del sistema
tensione massima per il componente
frequenza
tensione nominale di tenuta:
a frequenza industriale di breve durata
ad impulso atmosferico
corrente nominale di breve durata (1 s)
corrente nominale sbarre
corrente nominale stalli di linea
stato del neutro della rete ENEL
corrente monofase per guasto a terra
linea di fuga isolatori
150 kVeff
170 kVeff
50Hz
275 kVeff
650 kVpicco
31,5 kA
2000 A
1250 A
franco a terra
16 kA
normale (16 mm/kV)
Le apparecchiature AT dovranno essere posizionate secondo la
norma CEI 11-1 impiegando le prescritte distanze di guardia e di vincolo. In
particolare:
altezza minima da terra delle parti in tensione:
distanza tra l'asse fasi per le apparecchiature:
1300 mm
1300 mm
I dati ambientali riferiti al luogo in cui saranno installati gli impianti
sono i seguenti:
clima
temperatura ambiente
altitudine
velocità del vento
umidità relativa massima
temperato
-15°C,+35°C
<1000 m s.l.m.
120 Km/h
90%
PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E DI LEGGE
ATTIVITÀ SISMICA
31
Le prove sismiche, le modalità di prova, la scelta delle assegnate
severità dei componenti e del macchinario di stazione saranno rispondenti alla
Norma CEI EN 60068-3-3 “Prove climatiche e meccaniche fondamentali Parte
3: Guida- Metodi di prova sismica per apparecchiature”.
RUMORE
In merito alla emissione di rumore, verranno rispettati i limiti più
severi tra quelli riportati al DPCM del 1 marzo 1991, al DPCM del 14.11.1997 e
secondo le indicazioni della legge quadro sull’inquinamento acustico (legge
n.447 del 26/10/1995).
EFFETTO CORONA E COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA
Si applicheranno le prescrizioni riportate al par. 3.1.6. ed al il par.
8.5 della Norma CEI 11-1, nonché gli ulteriori suggerimenti illustrati all’art.
13.6 della Guida CEI 11-37.
CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI, RADIOFREQUENZE
Saranno rispettati i limiti di campo magnetico ed elettrico indicati dal
DPCM del 8/07/03 e successive modifiche ed integrazioni, nonché dal Dlgs.
n°257 del 19 novembre 2007.
MACCHINARIO, DISPOSITIVI E APPARECCHIATURE
La sezione AT della stazione sarà composta dalle apparecchiature
aventi le caratteristiche principali descritte nel seguito, le cui quantità e
32
disposizioni
impiantistiche
sono
riportate
preliminarmente
nella
schema
elettrico allegato.
SCARICATORI AT
Gli scaricatori AT saranno idonei a proteggere gli impianti dalle
sovratensioni di origine atmosferica e saranno altresì garantire un corretto
coordinamento degli isolamenti, secondo i requisiti prescritti dalla norma IEC
99-4 e dagli applicabili documenti TERNA.
TRASFORMATORI DI TENSIONE CAPACITIVI (TVC)
Ciascun TVC dovrà essere possedere i seguenti requisiti generali:

idoneità all’installazione per esterno

inserzione tra fase e terra in impianto trifase con neutro
francamente a terra

elevata stabilità della precisione in tutte le condizioni di
esercizio

assenza di scariche parziali

realizzazione antirisonante
Le caratteristiche tecniche essenziali saranno rispondenti a quanto
prescritto dalle norme CEI 38-2, IEC 186/A14 e dagli applicabili documenti
TERNA.
TRASFORMATORI DI CORRENTE (TA)
33
Ciascun TA avrà i seguenti requisiti generali:

idoneità all’installazione per esterno

elevata stabilità della precisione in tutte le condizioni di
esercizio
Le caratteristiche tecniche essenziali saranno rispondenti a quanto
prescritto dalle norme CEI 38-1, IEC 185/A1 e dagli applicabili documenti
TERNA.
SEZIONATORI TRIPOLARI
Le
principali
caratteristiche
tecnico-funzionali
dei
sezionatori
saranno:

manovra di chiusura a tre colonne e verticale a pantografo,
con bracci in rotazione su un piano orizzontale

lame di terra: manovra manuale ed elettrica

lame di linea: manovra manuale ed elettrica

interblocco meccanico tra lame di linea e di terra

blocco elettrico lame di linea

contatti progettati per resistere ad elevate sollecitazioni di
cortocircuito e adatti a funzionare in presenza di ghiaccio

disponibilità di contatti ausiliari di posizione per lame di terra e
lame di linea

presenza di resistenza di riscaldamento
34
Le caratteristiche tecniche essenziali saranno rispondenti a quanto
prescritto dalle norme CEI relative e dagli applicabili documenti TERNA.
INTERRUTTORI TRIPOLARI
L’interruttore tripolare avrà i seguenti requisiti generali:

mezzo di estinzione dell’arco: SF6

elevata tenuta del gas SF6

manovra simultanea dei tre poli

comando di manovra tripolare: a molla

comando in grado di realizzare il ciclo completo nominale di
manovra O-CO-CO anche in caso di mancanza di tensione
ausiliaria sui motori;

protezione di tutte le parti in movimento
Le caratteristiche tecniche essenziali saranno rispondenti a quanto
prescritto dalle norme CEI 17-1 e dagli applicabili documenti TERNA.
TRASFORMATORE DI POTENZA 150/6 KV (TR-1)
Di seguito sono riportate le principali caratteristiche elettriche e
costruttive del trasformatore di potenza (di connessione alla RTN):
Potenza nominale [MVA]
Tensione primaria (a vuoto) [kV]
Tensione secondaria (a vuoto) [kV]
Collegamenti e gruppo
Tensione di cortocircuito (comm. su presa principale) [%]
Commutatore
Sovraccaricabilità [p.u.]
Sovratemperatura massima ambiente [°C]
40 (ONAN)
53 (ONAF)
150(8x1,5%)
6.4
YnD11
16.5
Sottocarico
1.5IN
40
35
Sovratemperatura massima olio [°C]
Sovratemperatura massima avvolgimenti [°C]
Sovratemperatura massima nucleo [°C]
60
65
75
AT: 550
MT: 95
AT: 230
MT: 38
AT: 2xVn
MT: conseg.
Tensioni di prova ad impulso 1,2 / 50 s [kV]
Prova di tensione applicata [kV]
Prova di tensione indotta [kV]
SISTEMA DI PROTEZIONE, MONITORAGGIO, COMANDO E CONTROLLO
Il sistema di protezione, controllo ed automazione della stazione,
sarà realizzato in rispondenza al documento TERNA DRRPX02003 “Criteri di
automazione delle stazioni elettriche A.T. a tensione uguale o superiore a 120
kV”.
Il sistema impiegherà apparati principali di tipo digitale (protezioni
distanziometriche, differenziali, convertitori di misura, apparti di acquisizione e
trasmissione automatica delle perturbazioni, ecc.) di ultima generazione e di
provata affidabilità.
Gli apparati di protezione saranno conformi a quanto prescritto nel
documento
TERNA
DRRPX02002
“Specifica
funzionale
per
apparati
di
protezione rete di tipo digitale”. Il loro impiego ed integrazione nel sistema
sarà tale da assicurare quanto indicato dalle prescrizioni tecniche applicabili
TERNA.
SERVIZI AUSILIARI
36
L’edificio comandi, protezioni e servizi ausiliari ospiterà anche le
apparecchiature di alimentazione dei servizi ausiliari c.c. 110 V, costituite da 2
batterie di accumulatori 110 V-500 Ah, del tipo ermetico al piombo installate in
appositi armadi, due raddrizzatori caricabatteria del tipo per funzionamento in
tampone e dai quadri principali 110 V c.c..
Il progetto dell’intero sistema dei servizi ausiliari e generali della
stazione, sarà effettuato nel rispetto delle norme CEI vigenti.
Inoltre, nell’edificio comandi e servizi ausiliari sono previsti i
seguenti impianti interni:

impianto di terra

illuminazione e forza motrice

riscaldamento elettrico

climatizzazione (sala comandi)

rilevazioni incendi
A completamento, l’area esterna di stazione sarà dotata di un
impianto di illuminazione notturno, costituito da n.1 torre faro a colonna mobile
e proiettori con lampade a vapore di sodio ad alta pressione.
CARATTERISTICHE DEL COMBUSTIBILE
L’impianto per la produzione di energia elettrica sarà dotato di un
sistema di alimentazione dei motori funzionanti a olio vegetale, derivato, in
generale, da due sistemi di serbatoi, uno di stoccaggio principale ed uno di
stoccaggio giornaliero.
Entrambi i serbatoi conterranno elusivamente olio vegetale ed è
pertanto escluso l’impiego di qualsiasi altra forma di combustibile.
37
INDIVIDUAZIONE DELL’AREA DI RICOGNIZIONE PER LA MAPPATURA
DEL CLIMA ACUSTICO
L’area di ricognizione che delimita l’insediamento del sito industriale
è stata opportunamente scelta in maniera da considerare le possibili fonte di
rumore e della relativa correlazione con le distanze dalla zona in oggetto.
Pertanto,
in
dipendenza
della
attenuazione
per
divergenza
geometrica e tenendo in debito conto le ulteriori attenuazioni fisiche nel calcolo
della stima previsionale del clima acustico della zona, si è valutato di
considerare ai fini della significatività dei livelli sonori una zona di ampiezza di
circa 0,50 km2. .
Tale zona è più propriamente definita, con l’uso di diverse
colorazioni, dagli allegati grafici riportanti le linee di isolivello acustico.
Nello specifico gli allegati, per il clima revisionale diurno sono :
 GRAFICO
MAPPATURA
CLIMA
ACUSTICO
DIURNO
FORMATO
A0
CLIMA
ACUSTICO
DIURNO
FORMATO
A1
CLIMA
ACUSTICO
DIURNO
FORMATO
A3
ALLEGATO 10 A DIURNO

GRAFICO
MAPPATURA
ALLEGATO 10 B DIURNO
 GRAFICO
MAPPATURA
ALLEGATO 10 C DIURNO
Per il clima revisionale notturno sono:
 GRAFICO MAPPATURA CLIMA ACUSTICO NOTTURNO FORMATO A0
ALLEGATO 10 A NOTTURNO
38
 GRAFICO MAPPATURA CLIMA ACUSTICO NOTTURNO FORMATO A1
ALLEGATO 10 B NOTTURNO
 GRAFICO MAPPATURA CLIMA ACUSTICO NOTTURNO FORMATO A3
ALLEGATO 10 C NOTTURNO
Inoltre è allegata la :
 VEDUTA AEREA DELLA ZONA
10 D
L’area in considerazione comprende la presenza delle sorgenti
sonore più significative così individuate, ovvero la fonte del rumore di traffico
veicolare, proveniente dalla arteria provinciale Andria-Trani e le ulteriori
sorgenti sonore specifiche costituite dagli impianti di lavorazione e taglio del
marmo e della pietra, sorgenti già in precedenza individuate, le quali, come già
riferito, sono attività industriali di estrazione poste in essere dalla presenza di
preesistenti cave naturali.
INDIVIDUAZIONI
DELLE
SORGENTI
SPECIFICHE
PRESENTI
SUL
TERRITORIO DEL NUOVO INSEDIAMENTO INDUSTRIALE
IMPIANTI PRESENTI
Nella zona circostante il sito di intervento industriale vi sono
numerosi insediamenti industriali che sfruttano la presenza di cave di marmo
che si estendono all’incirca ai margini del tracciato stradale della arteria
provinciale.
L’attività industriale pertanto è costituita dalla lavorazione e taglio
del marmo e degli altri tipi di pietra.
39
Gli spostamenti dei materiali sono consentiti dai carri ponte installati
nel sito di lavorazione.
Alcuni di questi impianti sono:Europa Marmi; Marmi Di Leo;
Una di queste cave è nelle vicinanze del sito del nuovo insediamento
industriale e la presenza della attività lavorativa, “ C.B. Marmi “, è evidenziata
nelle planimetrie allegate con la dicitura segheria, segnalando con tale
denominazione le operazioni di taglio appunto dei materiali.
Tale tipo di attività non costituisce un rumore continuo, costante e
stazionario, ma le condizioni sonore sono caratteristiche di un disturbo di tipo
intermittente e/o fluttuante.
Le condizioni di propagazione e le distanze comportano comunque
una prevalenza del rumore provocato dal flusso di traffico veicolare che si
svolge sulla strada provinciale.
TRAFFICO STRADALE
Una sorgente specifica particolarmente rilevante è costituita dalla
arteria stradale della strada provinciale Andria –Trani.
Essa è costituita da un nastro stradale ad una carreggiata e due
sensi di marcia ed è caratterizzato da volumi di traffico significativi ed intensi,
particolarmente sostenuti durante le ore diurne, al primo mattino e nel
pomeriggio inoltrato.
Il traffico veicolare si riferisce particolarmente agli spostamenti che
coincidono con i turni lavorativi di uffici e fabbriche.
Per caratterizzare adeguatamente il rumore prodotto dal traffico
veicolare sono stati eseguiti rilievi fonometrici nel corso di due giornate:
40

periodo diurno del 09.05.2008;

periodo diurno del 30.05.2008

periodo notturno del 30.05.2008
Il tempo di misura adottato, sia per il periodo diurno che notturno,
è stato TM = 10’.
La scelta è stata dettata dalla osservazione e relative analisi sulle
condizioni e regime sonore della zona in oggetto:
Infatti è stato accertato che la sorgente specifica che maggiormente
caratterizza le condizioni del disturbo sonoro complessivo dell’area, anche di
particolare rilevanza circa le modalità di propagazione, è partitamene il traffico
veicolare che si svolge lungo l’arteria provinciale Andria-Trani.
I flussi di traffico sono risultati nell’arco del tempo di misura adottato
complessivamente costanti nell’arco del periodo diurno e parimenti per il
periodo notturno e pertanto la rappresentatività del fenomeno sonoro per
l’area in oggetto, rientra nell’arco temporale adottato.
Per quanto concerne le vie di comunicazioni, come è verificabile dalle
planimetrie allegate, la zona in oggetto è delimitata sul lato est dalla strada
provinciale, mentre su gli altri lati di contorno del sito di insediamento sono
ubicate stradine vicinali, di tipo interpoderale di traffico veicolare praticamente
esiguo, atteso che la zona è destinata attualmente ad attività agricola e a parte
un immobile
residenziale, villa, non vi sono
insediamenti a carattere
residenziale ed inoltre la zona è ben distante dal perimetro urbano della città di
Trani.
RILEVAMENTO FLUSSI DI TRAFFICO PER LA CALIBRAZIONE DEL
PROGRAMMA DI PREVISIONE CADNA A
41
Dai rilievi di traffico effettuati nelle varie ore del periodo diurno,
orario antimeridiano e pomeridiano, ed inoltre nel periodo notturno, si può
affermare che i flussi di traffico massimi siano approssimativamente costanti e
stimati, per la fascia oraria antimeridiana dalle ore 7,00 alle ore 13,00, in circa
550 passaggi/ora;
per la fascia oraria pomeridiana dalle ore 16,00 alle ore
20,00, in circa 900 passaggi/ora; per la fascia notturna oltre le 22,00 la punta
massima registrata è di 300 passaggi/ora.
La tabella allegata riporta i suddetti flussi veicolari distinti per veicoli
leggeri e pesanti e tali dati sono stati introdotti nel programma previsionale di
rilevamento del clima acustico della zona.
Per la determinazione della calibratura del software di stima del
clima acustico della zona in oggetto, i dati traffico sono utilizzati corrispondono
ai valori massimi registrati nei periodi di osservazione e relativi a giornate
feriali.
I flussi di traffico utilizzati sono i seguenti :

Flusso diurno 900 veicoli/ora

Percentuale veicoli pesanti 10

Flusso notturno 300 veicoli/ora

Percentuale veicoli pesanti 4
Pertanto per il calcolo previsionale dei livelli sonori diurni si è
utilizzata la condizione più penalizzante per il periodo diurno, (6,00-22,00),
ovvero 900 passaggi/ora e 300 passaggi/ora per il periodo notturno, (22,0006,00).
I flussi di traffico rilevati si riferiscono al rilievo compreso tra il
30.05.08 e il 03.06.08 e sono indicati in allegato 9 e riportati qui di seguito:
ALLEGATO 9 :
42
DATA 30 MAGGIO 2008
ORA
DALLE 7:00
ALLE 7:10
DALLE 10:00
ALLE 10:10
AUTO
CAMION
MOTO
21
10
1
32
11
2
39
9
1
98
14
2
55
12
5
35
12
3
DALLE 13:00 ALLE 13:10
DALLE 16:00 ALLE 16:10
DALLE 20:00 ALLE 20:10
DALLE 23:00 ALLE 23:10
DATA 31 MAGGIO 2008
ORA
DALLE 7:00
ALLE 7:10
DALLE 10:00
ALLE 10:10
AUTO
CAMION
MOTO
39
19
3
69
24
7
62
16
3
92
16
6
100
0
2
27
0
1
DALLE 13:00 ALLE 13:10
DALLE 16:00 ALLE 16:10
DALLE 20:00 ALLE 20:10
DALLE 23:00 ALLE 23:10
DATA 01 GIUGNO 2008
ORA
DALLE 7:00
ALLE 7:10
DALLE 10:00
ALLE 10:10
DALLE 13:00 ALLE 13:10
AUTO
CAMION
MOTO
26
3
1
42
4
3
41
6
6
43
DALLE 16:00 ALLE 16:10
DALLE 20:00 ALLE 20:10
DALLE 23:00 ALLE 23:10
58
0
4
194
2
2
36
0
1
DATA 02 GIUGNO 2008
ORA
DALLE 7:00
ALLE 7:10
DALLE 10:00
ALLE 10:10
DALLE 13:00 ALLE 13:10
DALLE 16:00 ALLE 16:10
DALLE 20:00 ALLE 20:10
DALLE 23:00 ALLE 23:10
AUTO
CAMION
MOTO
22
4
0
118
4
7
68
5
9
49
0
1
54
2
4
38
3
2
AUTO
CAMION
MOTO
79
9
1
91
11
0
36
8
2
85
15
1
64
11
6
35
4
2
DATA 03 GIUGNO 2008
ORA
DALLE 7:00
ALLE 7:10
DALLE 10:00
ALLE 10:10
DALLE 13:00 ALLE 13:10
DALLE 16:00 ALLE 16:10
DALLE 20:00 ALLE 20:10
DALLE 23:00 ALLE 23:10
44
STRUMENTAZIONE CATENA FONOMETRICA UTILIZZATA E MODALITA’
DI ESECUZIONE
Le misure sono state condotte nelle fasce orarie (08.00-19.30),
posizionando un fonometro Brüel & Kjær mod. 2260 Investigator,a un’altezza
di 1,5 m dai punti scelti per il rilevamento, diretto verso la sorgente in
modalità di acquisizione frontale.
Le misure, la successiva elaborazione e la rappresentazione grafica
dei risultati sono state eseguite utlizzando la seguente strumentazione:
Le misure, la successiva elaborazione e la rappresentazione grafica
dei risultati sono state eseguite utilizzando la seguente strumentazione:

Analizzatore sonoro modulare di precisione BRUel & KJAER tipo 2260
Investigator - matricola 1772311

Software per l’analisi sonora BZ 7201

Microfono prepolarizzato da ½ tipo 4189 matricola 1820609

Calibratore di livello sonoro BK 4231 – matricola 1780506

Stampante grafica a colori

Computer portatile FUJITSU-SIEMENS modello Amilo
Il sistema di misura soddisfa le specifiche di cui alla classe 1 delle
norme EN 60651/1994 e EN 60684/1994; i filtri le norme EN 61260/1995; il
microfono le norme EN 61094-1/94, EN 61094-2/93, EN 61094-3-4/95; il
calibratore le norme CEI 29-4.
La catena del sistema di misura ed il calibratore sono stati sottoposti
a taratura dal Centro SIT n.° 71/E ; i relativi certificati n.° 02.0672-F e n.°
02.0672-C datati 08.07.2002, sono in possesso del sottoscritto.
La calibrazione del sistema è stata eseguita prima e dopo la misura,
secondo quanto previsto dalla norma IEC 942:1988, riscontrando una
variazione di 0.01 dB..
45
I
dati
sono
stati
memorizzati
su
computer
portatile
e
successivamente graficizzati al fine di rappresentare lo spettro in frequenza, le
curve cumulative e di distribuzione di livello, con costante di tempo fast,
impulse, max e min, ed inoltre il livello continuo equivalente ponderato “A”,
“LAeq”.
Inoltre è stata condotta la misura del livello di rumore residuo o di
fondo nella stessa posizione di misura adottata per la misura del livello di
rumore ambientale.
Sono state eseguite regolarmente le operazioni preliminari di
calibrazione all’inizio del ciclo di misura ed inoltre la calibrazione finale.
Le operazioni di registrazione e memorizzazione dei dati sono
eseguite con l’indicazione degli orari delle misure.
L’acquisizione dei dati avveniva ad ogni secondo con ponderazione
temporale in modalità fast.
A tali misure, come precisato,
è stato associato un conteggio dei
veicoli divisi per categoria, senso di marcia e velocità media.
Sono state inoltre effettuate misure notturne lungo l’arteria a cui è
attribuito il maggior traffico di attraversamento.
L'acquisizione dei dati e la registrazione è stata effettuata su una
scheda di memoria. Il report delle misure è allegato alla presente relazione.
I dati acquisiti sono stati scaricati su PC e analizzati successivamente
con il software "Brüel & Kjær Evaluator 7820".
Questo
software
ha permesso
di
epurare
i suoni
di natura
eccezionale registrati durante le misure, quali per esempio il passaggio di
ambulanze a sirene accese o altri eventi che non dipendono dal traffico in
senso stretto e dei quali non è possibile tenere conto in fase di simulazione.
46
POSTAZIONI DI MISURA ADOTTATE E RILEVAMENTO DEI LIVELLI
SONORI UTILIZZATI PER LA CALIBRAZIONE DEL PROGRAMMA DI
PREVISIONE CADNA A
Le postazioni di misura che sono state adottate per la calibrazione e
taratura del programma di previsione di caratterizzazione acustica della zona in
oggetto risultano indicate nella planimetria che riporta la perimetrazione del
terreno di insediamento industriale ed inoltre nella fotografia della veduta
aerea.
L’estensione del terreno, di mq. 33.920, è costituita da una
poligonale di 6 lati di lunghezza a partire la lato posto in prospicienza
dell’ingresso della villa, rispettivamente di ml. 96,4; ml. 193,5; ml. 164; ml.
108,5; ml. 119,3.
Una ulteriore porzione di terreno, di forma circa rettangolare, attigua
e contigua a tale poligonale, e con estensione verso la strada provinciale, di
area mq. 7.010, verrà utilizzata in prosieguo presumibilmente per costituire
una barriera di vegetazione ed alberature di protezione ai rumori.
I punti di misura sono stati scelti in corrispondenza degli spigoli della
poligonale, (part. 145,132,109,110,70,111,49), e della porzione attigua, di
forma trapezoidale, (part. 67, 79,68), sono indicati con la numerazione dal 1 al
7 e A, B, C, ivi comprendendo la postazione di misura posta in fregio al
cancello di ingresso della villa privata.
Le postazioni di misura adottate per la calibrazione del software
sono indicate nell’allegato 13.
La tabella seguente riassume i dati fonometrici raccolti.
47
CALIBRAZIONE DEL SOFTWARE DI PREVISIONE DEL CLIMA ACUSTICO
TABELLA SINTETICA DEL PARAMETRO LEQ,A
POSTAZIONE DI
MISURE DEL
MISURE DEL
MISURE DEL
MISURA
09.05.08
30.05.08
30.05.08
PERIODO
PERIODO
PERIODO
DIURNO
DIURNO
NOTTURNO
LEQ,A (dB(A)
LEQ,A (dB(A)
LEQ,A (dB(A)
1
44,7
44,5
40,9
7
43,9
44,1
40,8
6
47,8
46,6
41,2
5
50,9
49,0
46,6
4
47,3
47,0
44,1
3
47,2
47,0
41,3
2
42,1
47,5
41,2
A
-
53,5
48
B
-
47,0
40,8
C
-
46,8
41,8
48
IDENTIFICAZIONE DEI RICETTORI SENSIBILI PRESENTI NELL’AREA DI
INTERVENTO
L’agglomerato residenziale ai limiti del perimetro urbano della città
di Trani dista dal sito di intervento circ 2,5 km.
Pertanto, tenuto conto della legge di attenuazione per divergenza
geometrica, dalle condizioni morfologiche del sito che determinano condizioni
di
direttività
tipiche
di
propagazione
nell’atmosfera,
all’aperto
e
conseguentemente in campo libero , delle ulteriori attenuazioni delle onde
sonore determinate dalla impedenza acustica dell’aria, dell’assorbimento
acustico dell’aria medesima durante la propagazione del suono, dell’effetto del
suolo, oltre che delle barriere acustiche naturali determinate dalla presenza di
vegetazione e alberature, cespugli, fogliame, anche considerando condizioni
meteo climatiche avverse che comunque tendono a limitare la trasmissione del
suono, per formazione di zona d’ombra, durante le ore del giorno, gradiente
negativo di temperatura, e ad accentuarla per inversione termica durante il
periodo notturno, e per fenomeni ventosi sottovento, si può affermare che i
livelli di immissioni assoluti e altrettanto per quelli differenziali di immissione,
come risulta dall’andamento delle curve di isolivello acustico del programma
previsonale, risultano inferiori al limite fissato per la classe VI Prevalentemente
Industriale.
Ulteriori
casolari
presenti
sul
territorio
fuori
della
zona
di
insediamento sono utilizzati esclusivamente come supporto e deposito della
attività agricola.
Esiste un solo ricettore sensibile, costituito dalla presenza di villa che
è ubicata a distanza di circa m. 92 dal punto più vicino della poligonale di
delimitazione del lotto di insediamento dell’impianto.
49
Come mostrano le carte previsionali, in riferimento al periodo diurno
e notturno, si può affermare che nello stato attuale, il ricettore in oggetto è
interessato ad un livello di pressione sonora di circa 38 dB(A) per il periodo
diurno e circa 36 dB(A) per quello notturno.
CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELL’AREA DEL NUOVO INSEDIAMENTO
Il sito di nuovo insediamento industriale è attualmente classificato
come territorio agricolo, ma fuori del perimetro urbano della città di Trani.
Pertanto si applicano per tale territorio i limiti assoluti di immissione
secondo i limiti di accettabilità desunti dall’art. 6, comma 1, del D.P.C.M.
01.03.1991, a riguardo di tutto il territorio nazionale, ovvero 70 dB(A) per il
periodo diurno e 60 per il periodo notturno.
Va precisato che l’impianto da insediare è del tipo a ciclo produttivo
continuo, così come definito dall’art. 2, comma a), del decreto del Ministero
dell’Ambiente del 11.12.1996, e che ovviamente trattasi di impianto di nuova
realizzazione.
Pertanto, in base all’art. 3, comma 2 e 3 del su indicato Decreto,
sono da rispettare e da applicare i limiti di immissione differenziali e i
conseguenti criteri.
L’involucro edilizio dell’impianto sarà realizzato con materiali delle
partizioni verticali e della copertura in maniera da assicurare il potere
fonoisolante idoneo per il rispetto dei limiti di immissione assoluti e
differenziali.
Va precisato che l’attenuazione per divergenza geometrica assicura
una diminuzione delle condizioni di rumore variabili tra un minimo di 19,6
dB(A) ad un massimo di 39,2 dB(A).
50
CLASSIFICAZIONE P.R.G. DELLA ZONA DI INSEDIAMENTO
Come riportato nel paragrafo degli identificativi catastali del terreno
oggetto di insediamento, le particelle interessate del foglio 30 del N.C.. del
Comune di Trani, sono: 145, 132,109,110,70,111,,49,67,79,68.
Per la verificare della destinazione urbanistica, norme di attuazione
delle particelle del lotto si rimanda all’allegato 2.
FASCE DI RISPETTO DELLE INFRASTRUTTURE DEI TRASPORTI
Con riferimento al Decreto del Presidente della Repubblica del 30.
marzo 2004, n. 142, inerente le disposizioni per il contenimento e la
prevenzione dell’inquinamento acustico derivante da traffico veicolare, a norma
dell’art. 11 della legge 25.10.1995 n. 447, con riferimento all’art. 1e 2,
riportanti le definizioni adottate, l’arteria provinciale Andria-Trani può essere
considerata una strada extraurbana secondaria, essendo ad unica carreggiata e
a due sensi di marcia.
Pertanto è classificata di tipo “ C ”; i limiti di cui all’allegato 1, tabella
2, (strade esistenti ed assimilabili), tipo Cb, per tutti i tipi di ricettori, (ad
esclusioni di ospedali e scuole non presenti nella zona), sono di 70 dB(A)
diurno e 60 dB(A) notturno, relativamente alla fascia A di rispetto pari a m.
100; 65 dB(A) diurno e 55 dB(A) notturno, relativamente alla fascia B di
rispetto pari a m. 50.
La postazione “5” , punto di misura più prossimo alla strada
provinciale, dista dal suo limite all’incirca 72 ml. ; pertanto tale postazione fa
51
parte della fascia di rispetto rientrante nei primi 100 metri; i limiti sopra
riportati, fascia A, sono ampiamente rispettati per il periodo diurno e notturno
e per la distanza considerata.
CARATTERISTICHE
DELLO
STRUMENTO
PREVISIONALE
E
DI
SIMULAZIONE
Quale strumento di previsione del clima acustico il modello di
simulazione CADNA A.
Il processo di calcolo di tale modello si basa su un metodo di
tracciamento inverso dei raggi di propagazione per la ricerca dei percorsi delle
onde sonore da un punto di ricezione all’insieme delle sorgenti di rumore.
Il calcolo acustico tiene conto dei seguenti parametri: potenza
sonora e direttività della sorgente, attenuazione per divergenza geometrica,
diffrazione dovuta a edifici e schermi, assorbimento e riflessione delle pareti
verticali, influenza del terreno, assorbimento atmosferico, topografia del sito.
I rilievi fonometrici effettuati hanno avuto lo scopo di caratterizzare
le sorgenti sonore presenti nell’area e consentire una validazione del processo
di calcolo applicato al caso specifico, osservando la correlazione tra i valori
calcolati dal modello in funzione delle variabili presenti nel sistema e i dati
misurati sperimentalmente (fase di calibrazione del modello).
Il criterio utilizzato nella scelta dei siti di misura è stato quello di
individuare e caratterizzare le principali fonti di rumore allo stato attuale.
Le sorgenti individuate sono state:
- traffico veicolare;
52
- rumore prodotto da insediamenti industriali e da impianti di
lavorazione della pietra.
DESCRIZIONE TECNICA SOFTWARE PREVISIONALE CADNA-A
CadnaA è un software previsionale per la simulazione propagazione
del rumore in ambiente esterno e per il controllo, la valutazione e la definizione
di soluzioni tecniche per l'abbattimento del rumore.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
- Importazione dati topografici 2D, 3D da file AtlasGis, ArcView, MapInfo, AsciiPoly, AutoCad-DXF. Compatibilità con software di modellizzazione acustica
come Lima-files, Mithra, Soundplan ecc.
-
Modulo sorgente Strade; implementa i seguenti Standard di calcolo: RLS90, DIN 18005, RVS 3.02, STL 86, Nordic Pred. Method, NMPB-Routes96, CRTN, TNM, Liberko.
-
Ai sensi della Direttiva Europea 2002/49/CE è raccomandato il metodo di
calcolo ufficiale francese NMPBRoutes-96.
- Modulo sorgente Ferrovie; implementa i seguenti Standard di calcolo: Schall
03, DIN 18005, ÖNORM S 5011, Semibel, CRN, SRM II. Ai sensi della Direttiva
Europea 2002/49/CE è raccomandato il metodo di calcolo ufficiale dei Paesi
Bassi SRM II pubblicato su Reken- en Meetvoorschrift Railverkeerslawaai ’96.
- Modulo sorgente Industrie (sorgenti puntiformi, lineari, superficiali orizzontali
e verticali); implementa i seguenti Standard di calcolo: VDI 2714 / 2720, ISO
53
9613, DIN 18005, ÖAL 28, Nordic Pred. Method, Environmental noise from
industrial plants, Ljud fran vindkraftverk,Harmonoise. Ai sensi della Direttiva
Europea 2002/49/CE è raccomandato il metodo di calcolo ISO 9613-2
- Modulo Aeroportuale; implementa i seguenti Standard di calcolo: Azb, ECAC
doc. 29, DIN 45684
- Possibilità di definire sulla mappa un numero illimitato di oggetti di arbitraria
complessità ed elaborazione dei risultati su un numero illimitato di PC in
parallelo.
- Possibilità di definizione dell’assorbimento del terreno e di tutti gli oggetti,
definizione dei parametri meteo (temperatura, umidità, intensità e direzione
del vento ecc.) definizione dell’ordine di riflessione (fino al 20esimo), diffrazioni
ecc.
- Possibilità di simulare ogni tipo di sorgente schematizzabile come puntiforme,
lineare, superficiale orizzontale, superficiale verticale. Propagazione da edifici
nota la potenza sonora interna e le caratteristiche dei materiali.
- Database interno al software, aggiornabile, comprendente i valori di potenza
sonora in bande d’ottava per numerose tipologie di macchinari ed impianti
industriali.
- Database interno al software, aggiornabile, comprendente le caratteristiche di
assorbimento e di trasmissione, in bande d’ottava, di svariati materiali di
impiego comune in acustica edilizia.
- CadnaA calcola i livelli sonori su tutte le facciate di tutti gli immobili di una
città, come livelli max, min o medi. Calcolo Lday, Levening, Lnight, Lden in
accordo con la Direttiva Europea 2002/49/CE.
- Calcolo della densità di popolazione, carico di rumore, fasce di esposizione,
mappe di conflitto in accordo con la Direttiva Europea 2002/49/CE.
54
- Possibilità di visualizzare gli ambienti e gli oggetti in 3D muovendosi
all'interno di scenari virtuali, per la verifica dell'impostazione del modello o la
presentazione del progetto; è anche possibile creare un file video.
- Possibilità di inserire barriere schermanti con abbattimenti in bande d’ottava
importabili dal database interno aggiornabile.
- Verifica dei limiti di immissione ed emissione in aree ad assegnabile
destinazione d’uso ai sensi della zonizzazione acustica comunale.
- Importazione/esportazione tabelle con dati relativi a sorgenti e ricettori.
- Aurelizzazione 3D delle sorgenti stradali, possibilità di generare percorsi con
filmati aerei
- Modulo APL per l’inquinamento atmosferico. Calcolo delle mappe degli
inquinanti aereodispersi generati da industrie e traffico stradale: PM 10
(particolato), NO2, NOx, benzene e SO2.
- Modulo SET per la previsione del rumore generato da macchinari industriali a
partire dalle caratteristiche e dai dati tecnici di funzionamento
- Gestione avanzata dei file formato immagine. Importazione di 40 formati
diversi file immagine
- Importazione esportazione dati su software previsionali per interni Bastian e
Cadna SAK
MODELLO DI SIMULAZIONE, E SUA CALIBRAZIONE PER IL CALCOLO
PREVISIONALE
Quale strumento di previsione del clima acustico il modello di
simulazione CADNA A.
55
Il processo di calcolo di tale modello si basa su un metodo di
tracciamento inverso dei raggi di propagazione per la ricerca dei percorsi delle
onde sonore da un punto di ricezione all’insieme delle sorgenti di rumore.
Il calcolo acustico tiene conto dei seguenti parametri: potenza
sonora e direttività della sorgente, attenuazione per divergenza geometrica,
diffrazione dovuta a edifici e schermi, assorbimento e riflessione delle pareti
verticali, influenza del terreno, assorbimento atmosferico, topografia del sito.
I rilievi fonometrici effettuati hanno avuto lo scopo di caratterizzare
le sorgenti sonore presenti nell’area e consentire una validazione del processo
di calcolo applicato al caso specifico, osservando la correlazione tra i valori
calcolati dal modello in funzione delle variabili presenti nel sistema e i dati
misurati sperimentalmente (fase di calibrazione del modello).
Il criterio utilizzato nella scelta dei siti di misura è stato quello di
individuare e caratterizzare le principali fonti di rumore allo stato attuale.
Le sorgenti individuate sono state:
- traffico veicolare;
- rumore prodotto da insediamenti industriali e da impianti ,
(impianti di lavorazione e taglio pietra e marmo che però costituiscono
insediamenti con rumore fluttuante e posti a distanza dal sito in studio).
Per caratterizzare adeguatamente il rumore prodotto dal traffico
veicolare sono stati eseguiti due tipi di rilievi di misure di 10’, nell’arco diurno e
notturno.
Le misure, sono state condotte, come già riportato, posizionando un
fonometro Brüel & Kjær mod. 2260 a un’altezza di 1,5 m dai punti scelti per il
rilevamento, diretto verso la sorgente in modalità di acquisizione frontale.
L’acquisizione dei dati avveniva ad ogni secondo con ponderazione
temporale in modalità fast.
56
A tali misure è stato associato un conteggio dei veicoli divisi per
categoria, senso dimarcia e velocità media.
Sono state inoltre effettuate misure notturne lungo l’arteria a cui è
attribuito il maggior traffico di attraversamento.
L'acquisizione dei dati ha riguardato misure di 10’.
I dati acquisiti sono stati scaricati su PC e analizzati successivamente
con il software "Brüel & Kjær Evaluator 7820".
Questo
software
ha permesso
di
epurare
i suoni
di natura
eccezionale registrati durante le misure, quali per esempio il passaggio di
ambulanze a sirene accese o altri eventi che non dipendono dal traffico in
senso stretto e dei quali non è possibile tenere conto in fase di simulazione.
CALIBRAZIONE DEL MODELLO DI SIMULAZIONE
Lo scenario simulato per la fase di calibrazione ha riguardato un’area
di circa 0,5 Km2, ottenuta digitalizzando una carta tecnica dell’area in esame.
L’elemento significativamente modellizzante la previsione del clima
acustico è maggiormente la propagazione sonora prodotta dal rumore da
traffico stradale, che pertanto, in considerazione dello scarso impatto prodotto
sull’area dalle altre sorgenti sonore specifiche, diventa la principale fonte di
disturbo acustico.
Per la simulazione dei livelli di potenza sonora delle sorgenti inserite
nello scenario attuale si sono utilizzati i seguenti metodi:
- caratterizzazione delle sorgenti da traffico con riferimento ai dati
rilevati durante le misure sperimentali orarie di rumore e ai dati morfologici
delle strade; il modello calcola automaticamente per ogni strada un livello di
potenza sonora per metro lineare (Lw/m);
57
- attribuzione di uno spettro di emissione sonora per le sorgenti fisse
di rumore in base ai livelli di potenza sonora per banda rilevati nelle misure
svolte.
La caratterizzazione delle condizioni ambientali che influiscono sulla
propagazione del rumore viene simulata inserendo nel modello i dati di
temperatura, umidità relativa, regime anemologico, assorbimento del suolo,
relativi allo scenario esistente al momento delle misure sul campo.
Il processo di calcolo del modello CADNA A stato eseguito secondo i
criteri della normativa internazionale ISO 9613 e ha fornito nei punti indicati i
corrispondenti valori di Leq(A).
Il confronto tra i valori rilevati sperimentalmente, epurati delle
componenti dovute ad eventi di natura straordinaria, e i valori ottenuti con il
processo di simulazione ha fornito scarti che sono risultati sempre inferiori a 1
dB.
Per una valutazione del clima acustico che tenga conto nel modo più
completo possibile di tutti gli eventuali recettori, sono state create delle mappe
rappresentanti le isolinee di livello equivalente (espresso in dB(A) valutate alle
quote di 1,5 ).
VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA’ DELLO STATO ATTUALE CON I
LIMITI SONORI
Dalle mappe di previsione del clima acustico, presentate con curve di
isolivello di pressione sonora,
si evidenzia che i suddetti livelli di pressione
sonora, calcolati in curva di ponderazione A, risultano inferiori ai limiti assoluti
di immissione, fissati per la zona in esame.
58
PRESENTAZIONE DEI RISULTATI PREVISIONALI
Per una valutazione di clima acustico che tenga conto nel modo più
completo possibile di tutti gli eventuali recettori, sono state create delle mappe
rappresentanti le isolinee di livello equivalente (espresso in dB(A)) valutate alle
quote di 1,5 .
I risultati sono presentati in forma di curve di isolivello del livello di
pressione previsionale.
Per l’impostazione del calcolo previsionale si sono utilizzati i dati di
rilevamento diurni desunti come media energetica nelle postazioni di misura
adottati.
I dati del presente studio previsionale di clima acustico costituiscono
la base di calcolo per la relazione revisionale di impatto acustico della zona di
insediamento.
Nella tabella seguente vengono confrontati i valori di calibrazione
adottati per le postazioni di misura 1,2,3,4,5,6,7,A,B,C, considerati come
precisato come media energetica dei valori misurati, con i livelli di pressione
sonora previsionali.
59
TABELLA DI CONFRONTO LIVELLI DI CALIBRAZIONE E PREVISIONALI
NUMERO MISURA
LIVELLO DI
LIVELLO DI
CALIBRAZIONE
PREVISIONE
DISCOSTAMENTO
dB(A)
dB(A)
dB(A)
1
44,7
45
+0,3
7
44,0
45
+1
6
47,2
46
-1,2
5
50,0
51,5
+1,5
4
47,1
48
+1,1
3
47,2
46
-1,2
2
45,6
46
+0,4
A
53,5
52,5
-1
B
47,0
46
-1
C
46,8
46
-0,8
60
Dal suddetto confronto emerge che i di scostamenti, positivi e
negativi sono compresi nell’intervallo -1,2 ÷ +1,5 e pertanto in ragione della
estensione della zona di caratterizzazione acustica, sono da considerare
apprezzabilmente tecnicamente validi, estimativamente congrui e pertinenti.
Per tale osservazione tecnica si tenga in debita considerazione di
aver utilizzato dati di regimi di traffico veicolare massimi rispetto ai valori
medi, onde procedere ad una valutazione il più prudenziale possibile del clima
acustico.
TRANI, 04.07.2008
IL TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA
ING. SERGIO CASTALDO
61
ELENCO ALLEGATI
ALLEGATO N. 1
FOTO
A. FILE DSC00124.IPG : POSTAZIONE N. 3 DI MISURA FONOMETRICA
B. FILE DSC00125.JPG : POSTAZIONE N. 3 DI MISURA FONOMETRICA
C. FILE DSC00126.JPG : POSTAZIONE N. 6 DI MISURA FONOMETRICA
D. FILE DSC00127.JPG : POSTAZIONE N. 1 DI MISURA FONOMETRICA
ALLEGATO N. 2.
CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA DELLE PARTICELLE
COSTITUENTI IL LOTTO DI INSEDIAMENTO INDUSTRIALE
2A) 1.JPG : CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA APPROVATO
CON D.M. LL.PP. N. 3900 DEL 10.08.1971 INERENTE LE PARTICELLE 132 –
109 – 110 – 70 – 111 – 145 – 49 DEL LOTTO RECANTE LE NORME
TECNICHE DI ATTUAZIONE E ATTESTANTE CHE L’AREA NON RISULTA
COMPRESA NELL’ELENCO DEI SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA PER LA
REGIONE BIOGEOGRAFICA MEDITERRANEA AI SENSI DELLA DIRETTIVA
92/43/CEE E NELL’ELENCO DELLE ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE Z.P.S.
CLASSIFICATE TALI AI SENSI DELLA DIRETTIVA 79/409/CEE.
2B) 1.JPG : CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA APPROVATO
CON D.M. LL.PP. N. 3900 DEL 10.08.1971 INERENTE LE PARTICELLE 67 –
68 – 79 DEL LOTTO RECANTE LE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE E
ATTESTANTE CHE L’AREA NON RISULTA COMPRESA NELL’ELENCO DEI SITI
DI IMPORTANZA COMUNITARIA PER LA REGIONE BIOGEOGRAFICA
MEDITERRANEA AI SENSI DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE E NELL’ELENCO
DELLE ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE Z.P.S. CLASSIFICATE TALI AI
SENSI DELLA DIRETTIVA 79/409/CEE.
62
ALLEGATO N. 3
1. CARTOGRAFIA DEL TERRITORIO CON RETICOLO 500 X 500 ML. ED
INDICAZIONE DEL LOTTO DI INSEDIAMENTO INDUSTRIALE, DELLA
ARTERIA STRADA PROVINCIALE ANDRIA-TRANI – SEGHERIA E VILLA “
MANCINI “.
ALLEGATO N. 4
1. LAY-OUT DELL’IMPIANTO CON LEGENDA DELLA INSTALLAZIONE DEI
MACCHINARI ED APPARECHHIATURE INERENTI IL PROGETTO DELLA
CENTRALE TERMOELETTRICA ALIMENTATA AD OLIO VEGETALE
ALLEGATO N. 5
1. RILIEVO CON PICCHETTATURA DEI CONFINI PER LE PARTICELLE 145132-109-110-70-111-67-68-79
ALLEGATO N. 6
A. CARTOGRAFIA DEL TERRITORIO CON INDICAZIONE DELLA
DESTINAZIONE URBANISTICA E CLASSIFICAZIONE COME DA P.R.G.
APPROVATO CON DECRETO D.M. LL. PP. N. 3900 DEL 10.08.1971 E
P.U.G. ADOTTATO CON DELIBERA C.C. N. 29 DEL 26.7.2006
ALLEGATO N. 7
A. VISTA AEREA DEL LOTTO CON DELIMITAZIONE DELE PARTICELLE DEL
LOTTO N. 145-132-49-109-110-70-111-67-68-79
ALLEGATO N. 8
A. PLANIMETRIA DI DELIMITAZIONE DEL LOTTO COMPRENDENTE LE
PARTICELLE 145-132-49-109-110-70-111-67-68-79
63
ALLEGATO N. 9
1. TABELLE DI RILEVAMENTO DEL TRAFFICO VEICOLARE STRADA
PROVINCIALE ANDRIA-TRANI
ALLEGATO N. 10
A. CURVE DI ISOLIVELLO DEL CLIMA ACUSTICO PREVISIONALE IN
FORMATO A0 PER LA ZONA DI RICOGNIZIONE IN ESAME, (cfr. allegato
10/A DIURNO – 10/A NOTTURNO );
B. CURVE DI ISOLIVELLO DEL CLIMA ACUSTICO PREVISIONALE IN
FORMATO A1 PER LA ZONA DI RICOGNIZIONE IN ESAME, (cfr. allegato
10/B DIURNO – 10/B NOTTURNO )
C. CURVE DI ISOLIVELLO DEL CLIMA ACUSTICO PREVISIONALE IN
FORMATO A3 PER LA ZONA DI RICOGNIZIONE IN ESAME, (cfr. allegato
10/C DIURNO – 10/C NOTTURNO )
ALLEGATO N. 11
A. TABELLA SINTETICA DEI RILIEVI FONOMETRICI, (cfr. pag. 47 della
relazione);
ALLEGATO N. 12
A. REPORT MISURE FONOMETRICHE (C) 9.5.08
(A) 30 .5.08 (B)
30.05.08 IN FORMATO CD;
B. VISTA AEREA DELLA RICOGNIZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO, (cfr.
allegato 10/D);
ALLEGATO 13
1. PLANIMETRA DEL LOTTO COMPLESSIVO CON INDICAZIONE DELLE
POSTAZIONI DI MISURA;
64
ALLEGATO N. 1
A) FILE DSC00124.IPG : POSTAZIONE N. 3 DI MISURA FONOMETRICA
B) FILE DSC00125.JPG : POSTAZIONE N. 3 DI MISURA FONOMETRICA
65
C) FILE DSC00126.JPG : POSTAZIONE N. 6 DI MISURA FONOMETRICA
D) FILE DSC00127.JPG : POSTAZIONE N. 1 DI MISURA FONOMETRICA
66
ALLEGATO N. 2 A
67
68
69
70
71
ALLEGATO N. 2 B
72
73
74
75
76
77
78
ALLEGATO N. 3
79
ALLEGATO N. 4
80
ALLEGATO N. 5
81
ALLEGATO N. 6
82
ALLEGATO N. 7
83
ALLEGATO N. 8
84
ALLEGATO N. 9
DATA 30 MAGGIO 2008
ORA
AUTO
CAMION MOTO
DALLE 7:00
ALLE 7:10
21
10
1
DALLE 10:00
ALLE 10:10
32
11
2
DALLE 13:00
ALLE 13:10
39
9
1
DALLE 16:00
ALLE 16:10
98
14
2
DALLE 20:00
ALLE 20:10
55
12
5
DALLE 23:00
ALLE 23:10
35
12
3
DATA 31 MAGGIO 2008
ORA
AUTO
CAMION MOTO
DALLE 7:00
ALLE 7:10
39
19
3
DALLE 10:00
ALLE 10:10
69
24
7
DALLE 13:00
ALLE 13:10
62
16
3
DALLE 16:00
ALLE 16:10
92
16
6
DALLE 20:00
ALLE 20:10
100
0
2
DALLE 23:00
ALLE 23:10
27
0
1
DATA 01 GIUGNO 2008
ORA
AUTO
CAMION
MOTO
DALLE 7:00
ALLE 7:10
26
3
1
DALLE 10:00
ALLE 10:10
42
4
3
DALLE 13:00
ALLE 13:10
41
6
6
DALLE 16:00
ALLE 16:10
58
0
4
DALLE 20:00
ALLE 20:10
194
2
2
DALLE 23:00
ALLE 23:10
36
0
1
85
DATA 02 GIUGNO 2008
ORA
AUTO
CAMION
MOTO
DALLE 7:00
ALLE 7:10
22
4
0
DALLE 10:00
ALLE 10:10
118
4
7
DALLE 13:00
ALLE 13:10
68
5
9
DALLE 16:00
ALLE 16:10
49
0
1
DALLE 20:00
ALLE 20:10
54
2
4
DALLE 23:00
ALLE 23:10
38
3
2
DATA 03 GIUGNO 2008
ORA
AUTO
CAMION
MOTO
DALLE 7:00
ALLE 7:10
79
9
1
DALLE 10:00
ALLE 10:10
91
11
0
DALLE 13:00
ALLE 13:10
36
8
2
DALLE 16:00
ALLE 16:10
85
15
1
DALLE 20:00
ALLE 20:10
64
11
6
DALLE 23:00
ALLE 23:10
35
4
2
86
ALLEGATO N. 10 A DIURNO
87
ALLEGATO N. 10 A NOTTURNO
88
ALLEGATO N. 10 B DIURNO
89
ALLEGATO N. 10 B NOTTURNO
90
ALLEGATO N. 10 C DIURNO
91
ALLEGATO N. 10 C NOTTURNO
92
ALLEGATO N. 11
CALIBRAZIONE DEL SOFTWARE DI PREVISIONE DEL CLIMA ACUSTICO
TABELLA SINTETICA DEL PARAMETRO LEQ,A
POSTAZIONE DI
MISURE DEL
MISURE DEL
MISURE DEL
MISURA
09.05.08
30.05.08
30.05.08
PERIODO
PERIODO
PERIODO
DIURNO
DIURNO
NOTTURNO
LEQ,A (dB(A)
LEQ,A (dB(A)
LEQ,A (dB(A)
1
44,7
44,5
40,9
7
43,9
44,1
40,8
6
47,8
46,6
41,2
5
50,9
49,0
46,6
4
47,3
47,0
44,1
3
47,2
47,0
41,3
2
42,1
47,5
41,2
A
-
53,5
48
B
-
47,0
40,8
C
-
46,8
41,8
93
ALLEGATO N. 12 IN FORMATO CD
A) REPORT MISURE FONOMETRICHE (C) 9.5.08
(A) 30 .5.08 (B)
30.05.08;
B) VISTA AEREA DELLA RICOGNIZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO, (cfr.
allegato 10/D);
ALLEGATO N. 13
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