CONTROTEMPO #5 CONTROTEMPO FESTIVAL DI MUSICA CONTEMPORANEA QUINTA EDIZIONE 1-15 FEBBRAIO 2014 L’ Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta dall’1 al 15 febbraio 2014 la quinta edizione di Controtempo. Il festival, ormai riconosciuto a livello internazionale, continua l’esplorazione delle ultime tendenze della musica contemporanea, senza per questo precludersi incursioni in un passato che viene riattualizzato. Anche quest’anno il festival presenta alcuni dei compositori e degli interpreti più innovativi della scena contemporanea. Protagonista assoluto dell’edizione 2014 di Controtempo è il quartetto d’archi, che da sempre rappresenta un vero e proprio “laboratorio” per la creazione musicale, con cui si sono confrontati i più grandi compositori: Haydn, Beethoven, Schoenberg, Debussy o ancora Lachenmann e Boulez. Nel quartetto d’archi, i quattro strumenti (violini I e II, viola e violoncello) simili e complementari, si combinano in modo da diventare un unico “strumento” a 16 corde. Tutte le sfaccettature della musica contemporanea possono essere messe in gioco nel quartetto d’archi: le relazioni con il repertorio, la frammentazione, la possibilità di ripensare la forma. Sotto la direzione artistica di Yann Robin, in passato borsista dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Controtempo propone otto programmi eccezionali che permettono di ascoltare i quartetti di compositori contemporanei ma anche quelli di Beethoven e di Schoenberg, in una serie di Face à Face. Il festival dedica un’attenzione particolare ai percorsi di ricerca di borsisti ed ex borsisti, come Bruno Mantovani, Laurent Durupt, Mauro Lanza, Raphaël Cendo, Daniel d’Adamo, Thierry Blondeau, compositori di cui vengono presentate alcune opere per la prima volta in Italia. 5 Il festival rafforza i legami con la scena musicale romana, attraverso le collaborazioni con l’Accademia Filarmonica Romana e l’Auditorium Parco della Musica. Controtempo rinnova il partenariato con il Gmem (Groupe de Musique Expérimental de Marseille), che anche quest’anno segue la parte elettronica dei concerti. Il festival, inoltre, si è associato alla Wigmore Hall, all’Auditorium du Louvre, alla Philarmonie du Luxembourg e al Festival di Aix-en-Provence per i lavori commissionati a Bruno Mantovani e a Laurent Durupt. I concerti sono accompagnati da incontri con i compositori invitati. Inoltre, quest’anno il festival accoglie su proposta di Emmanuel Carlier, borsista a Villa Medici, un “laboratorio di archetteria” dedicato alla musica contemporanea. Controtempo va anche incontro ai più giovani attraverso un atelier pedagogico sulla musica elettronica ideato e condotto dal compositore Laurent Durupt, anch’egli borsista a Villa Medici, e rivolto a due classi romane. Éric de Chassey, Direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Yann Robin, Direttore artistico del festival Controtempo 6 calendario SABATO 1 FEBBRAIO ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI ore 19.30: incontro con Bruno Mantovani ore 20.30: Face à Face 1 – Quintetto György Ligeti / Bruno Mantovani / Alberto Posadas Quartetto Tana / Alain Billard / Garth Knox LUNEDÌ 3 FEBBRAIO ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI ore 19.30: incontro con Laurent Durupt e Mauro Lanza ore 20.30: Face à Face 2 – Super8 Raphaël Cendo / Laurent Durupt / Mauro Lanza / Francesca Verunelli Quartetto Tana / Quartetto Qvixote MARTEDÌ 4 FEBBRAIO ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI ore 14.00: Laboratorio di archetteria con Victor Bernard / Emmanuel Carlier / Blaise Emmelin / Daoudi Hassoun / Robert Pierce ore 20.30: Face à Face 3 – Plier-Déplier Thierry Blondeau e Daniel D’Adamo Quartetto Béla GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO ORE 20.30 ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA Face à Face 4 – Beethoven / Boulez / Schoenberg (Programma 1) Ludwig Van Beethoven / Pierre Boulez / Arnold Schoenberg Quartetto Diotima 8 VENERDÌ 7 FEBBRAIO ORE 20.30 ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI Face à Face 5 – Beethoven / Boulez / Schoenberg (Programma 2) Ludwig Van Beethoven / Pierre Boulez / Arnold Schoenberg Quartetto Diotima / Donatienne Michel-Dansac SABATO 8 FEBBRAIO ORE 20.30 ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI Face à Face 6 – Beethoven / Boulez / Schoenberg (Programma 3) Ludwig Van Beethoven / Pierre Boulez / Arnold Schoenberg Quartetto Diotima DOMENICA 9 FEBBRAIO ORE 18.00 ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA Face à Face 7 – Beethoven / Boulez / Schoenberg (Programma 4) Ludwig Van Beethoven / Pierre Boulez / Arnold Schoenberg Quartetto Diotima SABATO 15 FEBBRAIO ORE 21.00 AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, TEATRO STUDIO Face à Face 8 – Scodanibbio / Radulescu Stefano Scodanibbio / Horatiu Radulescu Quartetto Arditti / PMCE Parco della Musica Conteporanea Ensemble / Elementi della JuniOrchestra dell’Accademia di Santa Cecilia / Quartetto Sincronie 9 programma SABATO 1 FEBBRAIO Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon ore 19.30: incontro con Bruno Mantovani ore 20.30: concerto Face à Face 1 – Quintetto BRUNO MANTOVANI [25’] Quintetto – Per quartetto d’archi e viola (2011) Coproduzione di: Auditorium du Louvre, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Wigmore Hall, Philharmonie du Luxembourg Prima italiana GYÖRGY LIGETI [23’] Métamorphoses nocturnes, Quartetto per archi n. 1 (1954) ALBERTO POSADAS [18’] Del Reflejo della Sombra – Per quartetto d’archi e clarinetto basso (2010) Prima italiana QUARTETTO TANA ANTOINE MAISONHAUTE e CHIKAKO HOSODA, violini I e II MAXIME DESERT, viola JEANNE MAISONHAUTE, violoncello GARTH KNOX, viola ALAIN BILLARD, clarinetto basso 13 I l calcio d’inizio della quinta edizione del festival viene dato dal Quartetto Tana. Questo quartetto d’archi proveniente da Bruxelles accoglie per l’occasione due importanti solisti: il clarinettista Alain Billard e il violista Garth Knox. Il Quartetto Tana apre la serata insieme a Garth Knox con il Quintetto di Bruno Mantovani, opera commissionata da Musée du Louvre, Wigmore Hall, Philharmonie du Luxembourg e Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Il Quintetto è, come Mantovani ci ha abituato, un’opera spettacolare, di un virtuosismo estremo e di grande impatto, in cui circolano le energie dei cinque musicisti. Garth Knox lascia il palco al clarinettista Alain Billard in Del Reflejo della Sombra, quintetto del compositore spagnolo Alberto Posadas che funziona come un’“opera completamente indipendente”, ma che può diventare la parte finale di un ciclo composto da un quintetto con voce, un quartetto ad archi e due brevi transizioni, brani che possono essere eseguiti senza continuità nello stesso concerto. Questo quintetto si presenta come un’estensione del quartetto, a cui si aggiunge uno strumento, il clarinetto basso, che si unisce agli archi differenziandosi nettamente da essi. 14 QUARTETTO TANA Pag. 19 ALAIN BILLARD Diplomato al Conservatoire National Supérieur di Lione, Alain Billard riceve numerosi premi internazionali, come il premio ARD di Monaco di Baviera. Solista dell’Ensemble intercontemporain dal 1995, ha lavorato con P. Boulez, L. Berio, K. Stockhausen, P. Dusapin e B. Mantovani. Si esibisce come solista con orchestre prestigiose, dirette da P. Eötvös, P. Boulez, S. Mälkki. Esplora le possibilità del clarinetto e sviluppa tecniche strumentali per metterle a servizio dei compositori, che gli dedicano numerose opere. Lavora in stretta collaborazione con l’Ircam e con l’azienda francese Selmer, produttrice di strumenti musicali. Membro fondatore del Trio Modulations, è anche professore di clarinetto basso al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi. GARTH KNOX Garth Knox, violista sperimentatore di origini scozzesi e irlandesi, è considerato tra i musicisti più ricercati della scena internazionale. Mostra il suo virtuosismo in ambiti diversi, dalle musiche medievali e barocche al repertorio contemporaneo e all’improvvisazione, fino alla musica tradizionale. È il violista del Quartetto Arditti dal 1990 al 1997 e, invitato da P. Boulez, nel 1983 si unisce all’Ensemble intercontemporain, con cui crea numerose opere come solista. Collabora con G. Ligeti, G. Kurtag, L. Berio o ancora K. Stockhausen, in particolare per HelikopterStreichquartett. Dal 1998 estende la sua ricerca a diversi ambiti artistici, come il teatro o la danza. Con la viola d’amore esplora il repertorio barocco e dà origine a un nuovo corso. Insegna al Royal Northern College of Music di Manchester e alla Royal Academy of Music di Londra. È anche compositore. 15 LUNEDÌ 3 FEBBRAIO Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon ore 19.30: incontro con Laurent Durupt e Mauro Lanza ore 20.30: concerto Face à Face 2 – Super8 LAURENT DURUPT [8’] Super8 – Per ottetto d’archi (2013) Coproduzione di: Académie du Festival international d’art lyrique di Aix-en-Provence e Accademia di Francia a Roma – Villa Medici / Prima italiana FRANCESCA VERUNELLI [20’] Unfolding – Per quartetto d’archi ed elettronica live (2011-2012) / Prima italiana MAURO LANZA [12’] Der Kampf zwischen Karneval und Fasten – Per ottetto d’archi (2012) / Prima italiana RAPHAËL CENDO [10’] Substance – Per quartetto d’archi (2013) / Prima italiana QUARTETTO TANA ANTOINE MAISONHAUTE e CHIKAKO HOSODA, violini I e II MAXIME DESERT, viola JEANNE MAISONHAUTE, violoncello QUARTETTO QVIXOTE DANIEL CUBERO e MARÍA SANZ, violini I e II BERNAT BOFARULL, viola AMAT SANTACANA, violoncello 17 CHARLES BASCOU e JÉRÔME DECQUE (Gmem), realizzazione musicale I l Quartetto Tana e il Quartetto Qvixote si confrontano nei due ottetti in programma per la seconda serata di Controtempo dopo aver suonato insieme in occasione dell’Académie 2013 al Festival di Aix-en-Provence, coproduttore di Super8 di Laurent Durupt, attualmente borsista a Villa Medici. Super8 è un omaggio al compositore e poeta Giacinto Scelsi. Il brano fa emergere la fascinazione per il numero 8 che accomuna i due compositori e le virtù della ripetizione in musica. Laurent Durupt afferma: “Il mondo sonoro di Super8 è quello di un meccanismo immaginario, circolare, ripetitivo, che disegna degli 8 nello spazio e nel tempo.” L’ottetto di Mauro Lanza Der Kampf zwischen Karneval und Fasten fa riferimento al celebre dipinto di Pieter Bruegel (oltre che a un testo anonimo del XIII secolo e a una Ballade del poeta Eustache Deschamps), che raffigura la battaglia tra abbondanza e digiuno, inverno e primavera, fracasso e silenzio, taverna e chiesa. Unfolding di Francesca Verunelli si presenta come un dispiegamento del discorso musicale, una traiettoria continua lungo la quale gli oggetti si auto-digeriscono, fino a sparire nel loro stesso movimento. Raphaël Cendo, invece, è uno dei pionieri della corrente estetica chiamata courant de la saturation (corrente della saturazione). Il principio generale è quello di “spingere alla saturazione” alcuni fenomeni acustici, fisici o meccanici come il timbro, lo spazio frequenziale, l’intensità, lo spazio architetturale o perfino il tempo… Substance è un diluvio di timbri inauditi e di gesti al limite del possibile. Questo quartetto d’archi è uno spettacolo per l’udito come per la vista. QUARTETTO QVIXOTE Il Quartetto Qvixote, creato nel 2006, ha ricevuto gli insegnamenti di C. Casals, G. Kurtag, R. Diltiens, J. Degen, K. Moretti, J. Klusson. Vincitore del premio Montserrat Alavedra, del premio Josep Mirabent i Magrans e del premio Thomastik Infeld per il migliore ensemble di musica da camera all’Accademia di Praga-Vienna-Budapest, si impone come uno dei quartetti spagnoli emergenti più attivi della sua generazione. È membro dello European Chamber Music Academy (ECMA). Si esibisce in concerto in Spagna, in Europa, ma anche in America del Sud e in Algeria. Nel 2008 viene invitato dal direttore J. A. Abreu a collaborare al Sistema di orchestre giovanili e infantili del Venezuela; si esibisce in concerto e partecipa a master class in varie città. QUARTETTO TANA Fondato da Antoine Maisonhaute durante una missione in Madagascar, la cui capitale Antananarivo viene chiamata Tana, il Quartetto Tana beneficia dell’insegnamento di maestri riconosciuti, quali A. Brendel o G. Takacs. Legato alle tradizioni del quartetto, la sua insaziabile curiosità lo porta ad esplorare le molteplici ricchezze della creazione: la sua singolarità risiede nel repertorio, innegabilmente originale e contemporaneo. Vincitore HSBC dell’Académie du Festival di Aix-en-Provence, dell’Académie du Festival de Verbier, del Prix Fuga, è apprezzato dai più importanti festival e sale da concerto, tra cui i festival di Aix-en-Provence, Vevey-Montreux, Ars Musica, BOZAR, l’Auditorium du Louvre, il Wigmore Hall. È l’unico ensemble europeo a suonare su materiale elettronico, per questo è un partner privilegiato dei centri di ricerca, e presenta le opere per il pubblico più giovane ritrasmettendo l’immagine del concerto su grande schermo. GMEM - CNCM - MARSEILLE Pag. 23 18 19 MARTEDÌ 4 FEBBRAIO Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon ore 20.30 Face à Face 3 – Plier-Déplier THIERRY BLONDEAU e DANIEL D’ADAMO [50’] Plier-Déplier – Per quartetto d’archi ed elettronica (2012) Prima italiana Commande d’État QUARTETTO BÉLA JULIEN DIEUDEGARD e FRÉDÉRIC AURIER, violini I e II JULIAN BOUTIN, viola LUC DEDREUIL, violoncello CHARLES BASCOU e JÉRÔME DECQUE (Gmem), realizzazione musicale 21 “P iegare-dispiegare non significa più semplicemente tendere-distendere, contrarre-dilatare, ma avviluppare-sviluppare, involgere-evolvere. L’organismo si definisce per la sua capacità di piegare le sue parti all’infinito e di spiegarle, non all’infinito, ma fino al grado di sviluppo concesso alla specie”. Gilles Deleuze, La piega Plier-Déplier si basa su un progetto di composizione raro e singolare: un lavoro a quattro mani di Thierry Blondeau e Daniel D’Adamo, ex borsisti a Villa Medici, che in quest’opera per quartetto d’archi ed elettronica non si affrontano a suon di spade ma di matite. L’incontro delle loro scritture rivela delle differenze, dei punti di attrito creativo. I due compositori fondono le rispettive inclinazioni, uno per quanto riguarda il tempo, l’altro per la materia, in una composizione omogenea. I loro lavori si piegano, si dispiegano attraverso una serie di brani intrecciati. L’intreccio avviene nel corso del concerto, dove la musica dell’uno, attraverso una successione di ripiegamenti, lascia spazio a quella dell’altro; dove lo spazio estetico e sonoro dell’uno si apre verso quello dell’altro, mentre lo spazio del concerto, irradiato dagli altoparlanti disposti secondo uno schema allargato, si ripiega progressivamente su quello occupato dal quartetto sul palco. L’opera si chiude con l’esecuzione del quartetto in acustica ed elettronica simultaneamente. Il lavoro ha debuttato alla Biennale Musique en Scène 2012 il 13 marzo 2012, nell’esecuzione del Quartetto Béla (coproduzione di GRAME, Césaré e Gmem). 22 QUARTETTO BÉLA Il Quartetto Béla viene creato nel 2006 da quattro musicisti usciti dai Conservatori Superiori Nazionali di Musica, con la volontà di difendere il repertorio del XX secolo e la creazione. Il Quartetto Béla si esibisce in Francia e nel resto del mondo su palchi quali la Cité de la musique a Parigi, il Festival di Aix-en-Provence, il Market Theatre a Johannesburg, Les Musiques a Marsiglia. Lavora alla creazione di opere di J. Combier, F. Filidei, F. Pattar, AF-B. Mâche, P-R. Tessier, F. Sarhan. Il Quartetto Béla, incuriosito dalle diversità della creazione musicale contemporanea, si unisce regolarmente a figure artistiche emblematiche: l’improvvisatore e performer Jean-François Vrod, il cantante rock Albert Marcœur, il poeta-cantore Moriba Koïta, il trio di jazz radicale Jean Louis. Nel 2013 pubblica due dischi, uno dedicato a G. Ligeti, l’altro all’opera firmata da T. Blondeau e D. D’Adamo. GMEM - CNCM - MARSEILLE Il Gmem, fondato nel 1972 a Marsiglia dal compositore Georges Boeuf, dal 1997 fa parte della casa discografica del Centre National de Création Musicale ed è diretto da Christian Sebille dal 2011. Le sue missioni sono definite in un documento del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese e si basano sulla produzione, la creazione musicale, la diffusione, la trasmissione e la ricerca. Il Gmem promuove la scrittura di nuove opere e ne accompagna la realizzazione. 23 GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO Accademia Filarmonica Romana, Sala Casella ore 20.30 Face à Face 4 – Beethoven / Boulez / Schoenberg (Programma 1) LUDWIG VAN BEETHOVEN [38’] Quartetto n. 12 in mi bemolle maggiore op. 127 (1824) PIERRE BOULEZ [8’] Livre pour quatuor, parties I a & I b (1948-49, rivisto nel 2011-12) Intervallo ARNOLD SCHOENBERG [46’] Quartetto n. 1 in re minore op. 7 (1904-05) QUARTETTO DIOTIMA YUN-PENG ZHAO e GUILLAUME LATOUR, violini I e II FRANCK CHEVALIER, viola PIERRE MORLET, violoncello Presentazione del programma e degli interpreti: pag. 29-30 25 VENERDÌ 7 FEBBRAIO SABATO 8 FEBBRAIO Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon ore 20.30 ore 20.30 Face à Face 5 – Beethoven / Boulez / Schoenberg (Programma 2) Face à Face 6 – Beethoven / Boulez / Schoenberg (Programma 3) ARNOLD SCHOENBERG [30’] Quartetto n. 2 in fa diesis minore op.10 (1907-08) Testi di Stefan George tratti da Der siebente Ring (1907) ARNOLD SCHOENBERG [30’] Quartetto n. 3 op. 30 (1927) PIERRE BOULEZ [18’] Livre pour quatuor, parties III a-c & V (1948-49, rivisto nel 2011-2012) PIERRE BOULEZ [12’] Livre pour quatuor, partie II (1948-49, rivisto nel 2011-2012) Intervallo Intervallo LUDWIG VAN BEETHOVEN [48’] Quartetto n. 13 in si bemolle maggiore op. 130 e Große Fuge op. 133 (1825 e 1826) QUARTETTO DIOTIMA YUN-PENG ZHAO e GUILLAUME LATOUR, violini I e II FRANCK CHEVALIER, viola PIERRE MORLET, violoncello DONATIENNE MICHEL-DANSAC, soprano LUDWIG VAN BEETHOVEN [40’] Quartetto n. 14 in do diesis minore op. 131 (1826) QUARTETTO DIOTIMA YUN-PENG ZHAO e GUILLAUME LATOUR, violini I e II FRANCK CHEVALIER, viola PIERRE MORLET, violoncello Presentazione del programma e degli interpreti: pag. 29-30 Presentazione del programma e degli interpreti: pag. 29-30 26 27 DOMENICA 9 FEBBRAIO Accademia Filarmonica Romana, Sala Casella ore 18.00 Face à Face 7 – Beethoven / Boulez / Schoenberg (Programma 4) ARNOLD SCHOENBERG [32’] Quartetto n. 4 op. 37 (1936) PIERRE BOULEZ [7’] Livre pour quatuor, partie VI (1948-49, rivisto nel 2011-12) Intervallo LUDWIG VAN BEETHOVEN [45’] Quartetto n. 15 in la minore op. 132 (1825) QUARTETTO DIOTIMA YUN-PENG ZHAO e GUILLAUME LATOUR, violini I e II FRANCK CHEVALIER, viola PIERRE MORLET, violoncello 28 Q uesto ciclo di quattro concerti nasce per ricreare l’abbinamento che Arnold Schoenberg aveva immaginato in occasione del debutto del suo quarto quartetto a Los Angeles nel 1937 con un ensemble leggendario: il Quartetto Kolisch. Schoenberg intendeva collegare i suoi quartetti con quattro degli ultimi scritti da Ludwig van Beethoven. Questa scelta non è priva di importanza: riflette infatti la volontà di Schoenberg di sviluppare la sua musica in continuità con la storia della musica tedesca. Schoenberg ha dovuto lottare per tutta la sua vita d’artista per provare che non aveva “ucciso” o “snaturato” l’idea di musica. L’universo singolare degli ultimi quartetti di Beethoven, una musica “eternamente contemporanea” come sosteneva Igor Stravinsky, fa eco alle preoccupazioni di Schoenberg in modo sorprendente, ma se si pensa alla loro inventiva formale sembra piuttosto normale. Con questa serie di quattro concerti il Quartetto Diotima rende omaggio al Quartetto Kolisch, che rappresenta un modello per il suo impegno a favore della musica della sua epoca e per le straordinarie registrazioni degli ultimi quartetti di Beethoven. A questo ciclo viene aggiunto un elemento contemporaneo: la scelta di Pierre Boulez si è imposta per ragioni estetiche, ma anche perché il suo Livre pour quatuor permette di eseguire separatamente i sei movimenti di cui si compone. Il Quartetto Diotima ha lavorato diversi anni con Pierre Boulez, e insieme a lui ha rivisto l’intera partizione. Il 7 febbraio il quartetto accoglie la soprano Donatienne Michel-Dansac per il quartetto con soprano di Arnold Schoenberg, su un poema di Stefan Georges, un brano fondamentale della storia della musica, felice incontro tra lied e quartetto. 29 QUARTETTO DIOTIMA Il Quartetto Diotima, il cui nome è un omaggio all’opera di L. Nono Fragmente-Stille an Diotima, si propone di unire la musica contemporanea alla tradizione classica e romantica del quartetto, senza trascurare per questo L. van Beethoven o J. Brahms. È il partner privilegiato di numerosi compositori, tra cui H. Lachenmann, B. Ferneyhough, T. Hosokawa, e commissiona regolarmente opere a A. Posadas, G. Pesson, E. Nunes e J. Dillon. Si esibisce nelle principali sale e nei festival più importanti d’Europa, degli Stati Uniti, dell’America del Sud e dell’Asia. Registra numerosi dischi, premiati dalla stampa musicale. Questa stagione il quartetto è in residenza a Royaumont (Voix Nouvelles) e a Taiwan. DONATIENNE MICHEL-DANSAC Donatienne Michel-Dansac intraprende gli studi di violino e pianoforte al Conservatorio di Nantes per poi entrare alla Maîtrise dell’Opéra a 10 anni. Ottiene il Prix de Chant al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi. A 21 anni interpreta Laborintus II di L. Berio sotto la direzione di P. Boulez. Quest’incontro le farà scoprire una passione per il repertorio contemporaneo. Con lei debutta Sextuor di G. Aperghis nel 1992, brano per cui nutre un forte attaccamento. È interprete di musica barocca, classica, e si è esibita in recital con V. Leterme. Per il cinema ha girato film di finzione e documentari. Fa delle letture ed è invitata in numerosi musei per delle performance di arte contemporanea. Insegna in Francia e nel resto del mondo. Durante i suoi concerti indossa abiti della maison Chanel. SABATO 15 FEBBRAIO Auditorium Parco della Musica, Teatro Studio ore 21.00 Face à Face 8 – Scodanibbio / Radulescu STEFANO SCODANIBBIO My new address – Per violino solo (1986-88) Canción Mixteca (2005) Bésame mucho (2004) HORATIU RADULESCU Quartetto n. 4 opus 33 (1976/84) Infinite to be cannot be infinite, infinite anti-be could be infinite – Per nove quartetti d’archi Prima italiana QUARTETTO ARDITTI IRVINE ARDITTI e ASHOT SARKISSJAN, violini I e II RALF EHLERS, viola LUCAS FELS, violoncello PMCE PARCO DELLA MUSICA CONTEMPORANEA ENSEMBLE FRANCESCO PEVERINI e FILIPPO FATTORINI, violini I e II LUCA SANZÒ e ALESSIO TORO, viole FRANCESCO SORRENTINO e ANNA ARMATYS, violoncelli ELEMENTI DELLA JUNIORCHESTRA DELL’ACCADEMIA DI SANTA CECILIA QUARTETTO SINCRONIE 30 31 Q uella di Stefano Scodanibbio, da poco scomparso, è stata una delle figure di rilievo della scena artistica italiana e internazionale. Irvine Arditti e il suo quartetto rendono omaggio a questo raffinato musicista attraverso le ultime opere dedicate alla sua patria di elezione: il Messico. Horatiu Radulescu, figura tra le più interessanti della musica cosiddetta “spettrale” e anche lui recentemente scomparso, ha impiegato undici anni per dare vita al suo capolavoro: Infinite to be cannot be infinite, infinite anti-be could be infinite. Nove quartetti d’archi (per la prima volta dal vivo) con le loro 144 corde intonate spettralmente contribuiscono alla realizzazione di un universo sonoro innovativo e sorprendente, una vera intonazione dello spazio infinito. Una marea fluttuante di corde sonore guidate dal più famoso quartetto di musica del Novecento. Coproduzione di: Fondazione Musica per Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Accademia di Francia a Roma – Villa Medici 32 QUARTETTO ARDITTI Fondato nel 1974, il Quartetto Arditti ha creato centinaia e centinaia di opere contribuendo all’arricchimento del repertorio per quartetto d’archi. Riconosciuto in tutto il mondo per l’eccezionale interpretazione del repertorio contemporaneo, collabora con numerosi compositori, tra cui J. Cage, M. Kagel, G. Kurtág, G. Ligeti, W. Rihm, K. Stockhausen o ancora J. Dillon. La sua impressionante discografia conta più di 170 dischi, tra cui la versione integrale dei quartetti di L. Berio o l’Helikopter-Streichquartett di K. Stockhausen, e per i quali riceve numerosi premi, come il Gran Premio del Disco in Germania e diversi Gramophone Award in Inghilterra. Il Quartetto Arditti partecipa a numerose master class e tutorati in tutto il mondo. Ha ricevuto diversi premi, tra cui il prestigioso premio Ernst von Siemens per l’insieme delle sue interpretazioni. PMCE PARCO DELLA MUSICA CONTEMPORANEA ENSEMBLE Diretto da Tonino Battista, il PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble è formato da musicisti capaci di interpretare e trasmettere la ricchezza della musica di oggi. Il progetto, nato e cresciuto nel corso delle diverse stagioni di musica contemporanea della Fondazione Musica per Roma presso l’Auditorium Parco della Musica, si è sviluppato sotto forma di un gruppo modulare di musi­cisti. Il PMCE ha dato vita a importanti progetti come la prima assoluta di Steve Reich di 2x5 nella versione integrale, la prima italiana di alcune opere di Elliott Carter e le prime esecuzioni assolute di Frank Zappa. 33 ELEMENTI DELLA JUNIORCHESTRA DELL’ACCADEMIA DI SANTA CECILIA La JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è la prima orchestra di bambini e ragazzi creata nell’ambito delle fondazioni lirico-sinfoniche italiane. Nata nel 2006 per volontà di B. Cagli, è attualmente composta da circa 260 strumentisti, suddivisi in quattro gruppi a seconda della fascia d’età. QUARTETTO SINCRONIE Il Quartetto Sincronie nasce nel 2011. Ha partecipato a corsi e master class tenuti dal Quartetto di Roma al Conservatorio di Musica Santa Cecilia e alla Scuola di Musica di Fiesole. Partecipa a festival e rassegne musicali in tutta Italia. Viene premiato nel 2013 al Concorso Internazionale di Interpretazione di musica contemporanea Fernando Mencherini (Cagli) e nel 2012 al Concorso Musicale Europeo Città di Filadelfia e al Premio Europeo della Musica Mendelssohn Cup (Taurisano). Attualmente frequenta il Corso per Quartetto d’Archi presso l’Accademia W. Stauffer e il Corso Speciale per Quartetto d’archi presso la Scuola di Musica di Fiesole. Il quartetto suona il Quartetto di strumenti Arnaldo Morano (1970), gentilmente prestato dalla Scuola di Musica di Fiesole. ATELIER PEDAGOGICO MERCOLEDÌ 29 GENNAIO Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Controtempo va incontro ai più giovani attraverso un atelier pedagogico sulla musica elettronica ideato e condotto dal compositore Laurent Durupt e rivolto a due classi di una scuola media romana. INCONTRI SABATO 1 FEBBRAIO / ORE 19.30 Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon incontro con Bruno Mantovani presentazione del Quintetto Ingresso libero LUNEDÌ 3 FEBBRAIO / ORE 19.30 Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon incontro con Laurent Durupt e Mauro Lanza presentazione di Super8 e Der Kampf zwischen Karnaval und Fasten Ingresso libero LABORATORIO D’ARCHETTERIA MARTEDÌ 4 FEBBRAIO / ORE 14.00 Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon con Victor Bernard / Emmanuel Carlier / Blaise Emmelin / Daoudi Hassoun / Robert Pierce Ingresso libero Emmanuel Carlier, archettaio attualmente in residenza a Villa Medici, propone un primo “laboratorio di archetteria” dedicato alla musica contemporanea. Poiché i limiti 34 35 dell’archetto tradizionale sono spesso raggiunti quando viene utilizzato nell’ambito di un’opera contemporanea, i musicisti esprimono la necessità di uno strumento più adatto. Per diverse settimane, cinque archettai hanno lavorato, senza confrontarsi, sulla base delle osservazioni e delle richieste dei membri del Quartetto Tana e dei compositori attualmente in residenza a Villa Medici, Laurent Durupt e Sebastian Rivas. Durante questo incontro aperto al pubblico, due archetti per violino, due archetti per viola e uno per violoncello vengono dati al Quartetto Tana, incaricato di utilizzarli nell’esecuzione, di compararli ma soprattutto di criticarli... Compositori, musicisti e archettai si confrontano sulle idee da sviluppare e riflettono sulle caratteristiche dell’“archetto contemporaneo”. EMMANUEL CARLIER Emmanuel Carlier è nato nel 1975. Dopo gli studi in storia, un apprendistato di liuteria e qualche anno in cui lavora come giornalista, è per lui decisivo l’incontro con l’archetteria. Si forma a Tours presso Gilles Duhaut, poi raggiunge la Maison Bernard a Bruxelles, dove sviluppa il suo gusto per i vecchi archetti e si perfeziona, in particolare nel restauro, al fianco di Pierre Guillaume. Nel 2010 si installa a Parigi. A partire dal 2011 la Fondazione Marcel Vatelot lo sostiene nello sviluppo del suo atelier. Riceve il primo e il secondo premio (viola e violoncello) al concorso internazionale di liuteria e di archetteria di Mittenwald nel 2010 e tre medaglie d’oro al concorso internazionale della Violin Society of America, a Cleveland, nelle categorie violino, violoncello e contrabbasso. 36 VICTOR BERNARD Victor Bernard è nato nel 1985. Formatosi alla Scuola internazionale di liuteria di Newark (Inghilterra), prosegue il suo apprendistato con Jean-Pierre Leclercq a Lille. Si diploma nel 2008 e si trasferisce a Bruxelles per specializzarsi in archetteria presso Pierre Guillaume. Nel 2012 è finalista del concorso di archetteria “violoncelle en seine”. Nel 2013 crea il suo atelier vicino a Parigi. BLAISE EMMELIN Blaise Emmelin è nato nel 1969 a Mulhouse. Svolge il suo apprendistato dal 1988 al 1991 presso Pierre Guillaume a Bruxelles. Nel 1995 apre il suo atelier a Ribeauvillé in Alsazia e poi si sposta a Tolosa, dove lavora con il liutaio Xavier Guillaume. Nel 2009 si unisce nuovamente all’Atelier Flagey, che aveva creato con Robert Pierce a Bruxelles. DAOUDI HASSOUN Daoudi Hassoun è nato nel 1984 in Francia (Charente). Si è diplomato nel 2008 alla Scuola internazionale di liuteria a Newark (Inghilterra). Nel 2009 si dedica all’archetteria presso Blaise Emmelin e Robert Pierce, con i quali lavora ancora oggi all’interno dell’Atelier Flagey, collaborando con il liutaio Catherine Janssens. ROBERT PIERCE Robert Pierce si è formato in archetteria a Londra e a New York, dopo essere stato per dodici anni violoncellista dell’Irish National Symphony Orchestra. Ha lavorato per Pierre Guillaume e, in seguito, ha aperto il proprio atelier a Bruxelles. Ha ricevuto due volte il premio per il miglior archetto allo Strad International Bowmaking Competition di Manchester. 37 compositori LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827) Ludwig van Beethoven è un compositore tedesco nato nel 1770. Il padre musicista lo avvia allo studio della musica ed egli diventa rapidamente un pianista e un compositore senza pari. Incontra così Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart. Diviene progressivamente sordo ma non rinuncia per questo alla musica. Liberandosi dalle regole classiche, apre nuove prospettive nella composizione musicale e getta le basi del romanticismo. Ha composto 9 sinfonie, fra le quali le celebri Eroica e Nona Sinfonia, 10 concerti, 16 quartetti per archi, 32 sonate per pianoforte, 10 sonate per pianoforte e violino, 5 sonate per pianoforte e violoncello, un’opera (Fidelio) e numerose serie di variazioni per pianoforte. Muore nel 1827 a Vienna. Immenso architetto musicale, è considerato uno dei più grandi compositori della storia. La sua opera eccelsa ha influenzato molti compositori. THIERRY BLONDEAU (1961) Thierry Blondeau studia musica e letteratura al Conservatorio di Parigi e alla Hochschule der Künste di Berlino. È borsista all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici dal 1994 al 1996 e vincitore del premio Villa Médicis horsles-murs nel 1998 per una collaborazione con il museo Tinguely di Basilea. Tra il 1998 e il 2002 è compositore in residenza all’Ecole nationale de musique di Brest, all’Akademie Schloss Solitude. Nel 2002 e 2003 viene invitato a Berlino dal DAAD (Deutsche Akademische Austausch���������� dienst Dienst) e nel 2006 dal Länder di Bassa Sassonia al Künstlerhof Schreyahn. Insegna composizione acustica ed elettroacustica all’università Marc Bloch di Strasburgo, ai conservatori di Aulnay-sous-bois e del Blanc-Mesnil. 41 PIERRE BOULEZ (1925) Compositore, direttore d’orchestra, direttore di istituzioni, pedagogo, teorico, Pierre Boulez è una figura fondamentale del paesaggio musicale contemporaneo. Allievo di Olivier Messiaen e René Leibowitz, si impone fin dai suoi primi componimenti come compositore di rilievo. Esplora il principio seriale, la nozione di opera aperta, o ancora la spazializzazione del suono. Riveste inoltre un ruolo importantissimo nell’evoluzione delle istituzioni musicali francesi: fonda il Domaine musical, insegna al Collège de France dal 1976 al 1995, collabora alla fondazione dell’Ensemble intercontemporain, dell’Ircam – che dirige fino al 1992 –, dell’Opéra Bastille e della Cité de la musique. Dirige la New York Philarmonic Orchestra ed è direttore permanente della BBC Symphony Orchestra; viene spesso invitato come direttore al festival di Bayreuth. Nel 2012 la Biennale di Venezia gli conferisce il Leone d’Oro alla carriera. RAPHAËL CENDO (1975) Raphaël Cendo studia pianoforte e composizione all’Ecole Normale de Musique di Parigi, al Conservatoire National Supérieur di Parigi e poi segue il corso di composizione e informatica musicale all’Ircam (Parigi), dove riceve gli insegnamenti di Fausto Romitelli e Philippe Manoury. Scrive opere per ensemble di fama internazionale, come Quartetto Diotima, Ensemble intercontemporain, musikFabrik, Münchner Rundfunkorcheste (Orchestra della Radio di Monaco). Le sue opere vengono eseguite nell’ambito di importanti manifestazioni come “Lille, Capitale europea della cultura” all’Opéra di Lille, il festival MiTo a Milano e la Biennale di Venezia. Dal 2009 al 2011 è borsista all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Riceve il premio Espoir dalla fondazione Francis e Mica Salabert, il premio Pierre Cardin dall’Académie des Beaux-Arts e il premio Hervé Dugardin dalla Sacem (Société des auteurs, compositeurs et éditeurs de musique). Vive e lavora a Berlino. 42 DANIEL D’ADAMO (1966) Nato a Buenos Aires, Daniel D’Adamo si trasferisce in Francia nel 1992. Studia composizione al Conservatoire National Supérieur de Musique di Lione e segue il Cursus all’Ircam (Parigi). Borsista all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici nel 1997-1999, crea il festival Musica XXI. Co-fonda l’Ensemble XXI, di cui è direttore artistico fino al 2009. È vincitore del premio Boucourechliev e del Prix de Printemps de la Sacem (Société des auteurs, compositeurs et éditeurs de musique) nel 2009. La sua musica viene regolarmente suonata in Francia e nel resto del mondo. Partecipa a numerosi festival, come Présences, Agora, Musica, Nuova Consonanza, Romaeuropa, Traiettorie. Il suo lavoro musicale si caratterizza per la ricerca di un linguaggio in cui la composizione del tempo musicale ha un ruolo centrale. Esplora inoltre la scrittura dello spazio sonoro come un parametro importante per la composizione musicale. Attualmente è professore di composizione musicale al Conservatorio di Reims. LAURENT DURUPT (1978) Musicista dalla formazione completa (sei premi e due master al Conservatoire National Supérieur di Parigi), vincitore di concorsi internazionali di composizione, pianoforte e musica da camera, Laurent Durupt si appassiona all’elettronica (Cursus I e II all’Ircam, Parigi) come alla scrittura strumentale e all’interpretazione. Vivendo e insegnando pianoforte a Parigi, con il fratello percussionista fonda il duo Links e poi l’ensemble Links, assieme ad altri artisti con cui crea spettacoli che uniscono musica, scenografia e video. Le sue opere, ispirate ai processi e agli algoritmi informatici, ai concetti filosofici di Deleuze e alle musiche improvvisate, vengono eseguite in tutto il mondo (Parigi, Strasburgo, Londra, Valencia, Bogotá, Manchester, San Pietroburgo, Vancouver, Dallas e New York). Attualmente è borsista all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. 43 MAURO LANZA (1975) Mauro Lanza studia pianoforte al Conservatorio di Venezia e composizione con Brian Ferneyhough, Salvatore Sciarrino e Gérard Grisey. Segue il corso di composizione e informatica musicale all’Ircam (Parigi). È borsista alla Fondazione Civitella Ranieri, poi all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici nel 2007-2008. Le sue opere sono il risultato di collaborazioni con ensemble e interpreti, tra cui Klangforum, musiKFabrik, Divertimento, Quartetto Arditti, Les Cris de Paris, Donatienne Michel-Dansac. Ha una forte inclinazione per la pluridisciplinarità: collabora con il coreografo Angelin Prejlocaj per l’Opéra di Parigi, o ancora con l’artista plastico Jean-Michel Othoniel. La sua scrittura mette insieme strumenti tradizionali, elettroacustica e una serie di giocattoli e di altre macchine sorprendenti. GYÖRGY LIGETI (1923-2006) György Ligeti, influenzato da Béla Bartók durante i suoi studi a Budapest, scopre la musica seriale, elettronica e John Cage alla radio. Dopo la rivolta in Ungheria, si trasferisce a Colonia nel 1956, dove studia le opere di Karlheinz Stockhausen, Mauricio Kagel e Pierre Boulez. I suoi brani orchestrali (come Apparitions e Atmosphères) sono caratterizzati da una polifonia molto densa e danno l’impressione di una corrente continua (Lux Aeterna, per esempio). Negli anni 70, si orienta verso una polifonia più trasparente (con la sua opera Le Grand Macabre, tra le altre) prima di sviluppare una tecnica compositiva a poliritmica complessa, influenzata dalla polifonia del XIV secolo e della musica etnica. È il mentore di tutta una generazione. Ha partecipato ai corsi estivi di Darmstadt, è stato invitato come insegnante a Stoccolma e alla Hochschule für Musik di Amburgo. 44 BRUNO MANTOVANI (1974) Bruno Mantovani ottiene cinque primi premi al Conservatoire National Supérieur di Parigi e segue il corso di informatica musicale dell’Ircam (Parigi). Dà inizio poi a una carriera internazionale: le sue opere vengono eseguite alla Scala di Milano, alla Carnegie Hall di New York, e ancora alla Cité de la musique e all’Opéra National di Parigi. Collabora con prestigiosi solisti, direttori d’orchestra (Pierre Boulez, Sir Peter Eötvös, Susanna Mälkki), ensemble (Accentus, Ensemble intercontemporain) e orchestre. È borsista all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici nel 2004-2005. Riceve numerosi riconoscimenti in concorsi internazionali e per le sue registrazioni discografiche. Direttore del Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse di Parigi dal 2010, si occupa anche della direzione dell’orchestra. Il suo lavoro di composizione interroga regolarmente la storia della musica occidentale e i repertori popolari (jazz, musiche orientali). ALBERTO POSADAS (1967) Nato in Spagna, Alberto Posadas studia composizione con Francisco Guerrero. È compositore residente all’Ircam (Parigi) dal 2006 al 2009 e poi nel 2012-2013, dove lavora su opere multimediali che uniscono musica, danza e video. La sua carriera si svolge soprattutto all’estero. La sua musica viene suonata in prestigiosi festival, come Musica a Strasburgo, il Festival d’Automne, Agora e ManiFeste a Parigi, Ars Musica a Bruxelles, Donaueschinger Musiktage a Donaueschingen, in Germania. Nel 2011 riceve il Premio Nacional de Música dal Ministero della Cultura spagnolo. Il suo lavoro è influenzato dai modelli matematici, dalla pittura e dall’architettura. Esplora inoltre i fenomeni acustici degli strumenti musicali a livello microscopico. Da qualche anno sviluppa la dimensione letteraria della sua musica scrivendo per la voce, ad esempio Tenebrae nel 2013. 45 HORATIO RADULESCU (1942-2008) Nato in Romania, Horatio Radulescu studia violino con Nina Alexandrescu. Segue gli insegnamenti di musica contemporanea di Mauricio Kagel e Luc Ferrari, e partecipa ai corsi estivi di Darmstadt con John Cage, Iannis Xenakis, Karlheinz Stockhausen e György Ligeti. Segue inoltre alcuni stage di composizione assistita da computer e di psicoacustica all’Ircam (Parigi). Nel 1983 fonda con il Quartetto Arditti, Pierre-Yves Artaud e altri musicisti, l’ensemble di solisti European Lucero con cui si esibisce in tutto il mondo. Vive e compone a San Francisco, Venezia e nel 1988-1990 anche a Roma, grazie al premio Villa Médicis hors les murs. Nel 1991 inaugura a Parigi il festival e le master class Lucero per la musica contemporanea. Getta le basi della tecnica spettrale di composizione. Il suo repertorio comprende più di cento opere interpretate in tutto il mondo. FRANCESCA VERUNELLI (1979) Studia composizione con Rosario Mirigliano e pianoforte con Stefano Fiuzzi presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, e poi con Azio Corghi presso l’Accademia Santa Cecilia. Segue il Cursus I e II all’Ircam (Parigi). Le sue opere vengono eseguite durante i festival Manifeste dell’Ircam, Milano Musica, Musiques en Scène, all’Auditorium di Roma, alla Cité de la musique, e interpretate da formazioni prestigiose, come l’Orchestra filarmonica di Radio France, l’Ensemble intercontemporain o il Quartetto Arditti. La sua composizione per orchestra En mouvement (espace double) viene premiata con il Leone d’Argento alla Biennale di Venezia. Nel 2012 riceve l’Art Mentor Foundation Lucerne Award for Young Composers. Serial Sevens, lavoro per teatro musicale commissionata dal NeueVocalsolisten Stuttgart e dalla Biennale di Venezia, debutta nel 2012 a Stuttgart. ARNOLD SCHÖNBERG POI ARNOLD SCHOENBERG (1874-1951) Arnold Schoenberg, padre della Seconda scuola di Vienna con Alan Berg e Anton Webern, occupa un posto determinante nella storia della musica del XX secolo. Musicista principalmente autodidatta, inizialmente viene influenzato dal romanticismo. In seguito la sua musica conosce un’importante evoluzione: egli libera la musica dalla tonalità, esplora la dodecafonia e il serialismo. Sviluppa così il serialismo dodecafonico, vera e propria rivoluzione del linguaggio musicale occidentale che elimina ogni tipo di gerarchia tra i 12 suoni della scala cromatica. Nel corso della sua vita intraprende inoltre una feconda carriera di pedagogo e teorico. Musicista visionario e senza compromessi, ha notevolmente influenzato la musica. 46 47 YANN ROBIN (1974) Direttore artistico del festival Controtempo Yann Robin studia al Conservatoire National de Musique di Parigi e all’Ircam. Nel 2011 riceve il Grand Prix de la Musique symphonique dalla Sacem (Société des Auteurs, Compositeurs et Editeurs de musique). Le sue opere vengono suonate presso istituzioni prestigiose, come il Muziekgebouw (Amsterdam), il KKL (Lucerna), il Lincoln Center e il Metropolitan Museum of Art (New York), il Konzerthaus (Vienna), i festival Manifeste a Parigi, Musica a Strasburgo, la Biennale di Venezia. Il Festival di Aix-en-Provence, l’Ircam, l’Orchestra Filarmonica di Radio France, la New York Philharmonic Orchestra e la Casa Da Musica a Porto gli commissionano vari brani. Il disco dedicato al suo ciclo Art of Metal (Kairos) con l’Ensemble intercontemporain sotto la direzione di S. Mälkki riceve numerosi riconoscimenti. Fondatore e direttore artistico dell’Ensemble Multilatérale, nel 2009-2010 è borsista all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, dove avvia il festival Controtempo. Nel 2013 la sua opera per orchestra Monumenta debutta al Festival Musica di Strasburgo nell’interpretazione della SWR Sinfo������ nieorchesters Baden-Baden und Freiburg. INFORMAZIONI Per i concerti dell’1, 3, 4, 7 e 8 febbraio Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Tariffe: 10E (intero) - 5E (ridotto) Prevendita su Point Ticket (www.pointticket.it) e presso Villa Medici negli orari d’apertura della biglietteria (da martedì a domenica 10.30-12.30 | 14.00-17.30) Nei giorni dei concerti la biglietteria apre alle ore 19.30 Incontri prima del concerto e laboratorio: ingresso libero Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Viale Trinità dei Monti, 1 – 00187 Roma T. 06 67611 www.villamedici.it Per i concerti del 6 e 9 febbraio Accademia Filarmonica Romana Tariffe: 10E (intero) - 5E (ridotto) Prevendita su Vivaticket (www.vivaticket.it) Accademia Filarmonica Romana Via Flaminia, 118 – 00196 Roma T. 06 3201752 www.filarmonicaromana.org Per il concerto del 15 febbraio Auditorium Parco della Musica Tariffa: 15E (posto unico) Biglietteria 892982 Auditorium Parco della Musica Viale Pietro de Coubertin, 30 – 00196 Roma T. 06 80241281 www.auditorium.com 48 49 Referente per le attività musicali: Anouck Avisse Redazione dei testi del programma: Yann Robin e Anouck Avisse Prossimi appuntamenti: 18-21 giugno 2014 festival Villa Aperta Ottobre 2014 festival Autunno in Musica Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Viale Trinità dei Monti, 1 00187 Roma www.villamedici.it