CONTROTEMPO #5
CONTROTEMPO
FESTIVAL DI MUSICA CONTEMPORANEA
QUINTA EDIZIONE
1-15 FEBBRAIO 2014
L’
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta dall’1 al 15 febbraio 2014 la quinta edizione
di Controtempo. Il festival, ormai riconosciuto a livello
internazionale, continua l’esplorazione delle ultime tendenze della musica contemporanea, senza per questo
precludersi incursioni in un passato che viene riattualizzato. Anche quest’anno il festival presenta alcuni dei
compositori e degli interpreti più innovativi della scena
contemporanea.
Protagonista assoluto dell’edizione 2014 di Controtempo
è il quartetto d’archi, che da sempre rappresenta un vero
e proprio “laboratorio” per la creazione musicale, con cui
si sono confrontati i più grandi compositori: Haydn, Beethoven, Schoenberg, Debussy o ancora Lachenmann e
Boulez.
Nel quartetto d’archi, i quattro strumenti (violini I e II,
viola e violoncello) simili e complementari, si combinano
in modo da diventare un unico “strumento” a 16 corde.
Tutte le sfaccettature della musica contemporanea possono essere messe in gioco nel quartetto d’archi: le relazioni con il repertorio, la frammentazione, la possibilità di
ripensare la forma.
Sotto la direzione artistica di Yann Robin, in passato borsista dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici,
Controtempo propone otto programmi eccezionali che
permettono di ascoltare i quartetti di compositori contemporanei ma anche quelli di Beethoven e di Schoenberg, in una serie di Face à Face. Il festival dedica
un’attenzione particolare ai percorsi di ricerca di borsisti
ed ex borsisti, come Bruno Mantovani, Laurent Durupt,
Mauro Lanza, Raphaël Cendo, Daniel d’Adamo, Thierry
Blondeau, compositori di cui vengono presentate alcune
opere per la prima volta in Italia.
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Il festival rafforza i legami con la scena musicale romana,
attraverso le collaborazioni con l’Accademia Filarmonica
Romana e l’Auditorium Parco della Musica. Controtempo
rinnova il partenariato con il Gmem (Groupe de Musique
Expérimental de Marseille), che anche quest’anno segue
la parte elettronica dei concerti. Il festival, inoltre, si è associato alla Wigmore Hall, all’Auditorium du Louvre, alla Philarmonie du Luxembourg e al Festival di Aix-en-Provence
per i lavori commissionati a Bruno Mantovani e a Laurent
Durupt.
I concerti sono accompagnati da incontri con i compositori invitati. Inoltre, quest’anno il festival accoglie su
proposta di Emmanuel Carlier, borsista a Villa Medici, un
“laboratorio di archetteria” dedicato alla musica contemporanea. Controtempo va anche incontro ai più giovani
attraverso un atelier pedagogico sulla musica elettronica ideato e condotto dal compositore Laurent Durupt,
anch’egli borsista a Villa Medici, e rivolto a due classi
romane.
Éric de Chassey,
Direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Yann Robin,
Direttore artistico del festival Controtempo
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calendario
SABATO 1 FEBBRAIO
ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI
ore 19.30: incontro con Bruno Mantovani
ore 20.30: Face à Face 1 – Quintetto
György Ligeti / Bruno Mantovani / Alberto Posadas
Quartetto Tana / Alain Billard / Garth Knox
LUNEDÌ 3 FEBBRAIO
ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI
ore 19.30: incontro con Laurent Durupt e Mauro Lanza
ore 20.30: Face à Face 2 – Super8
Raphaël Cendo / Laurent Durupt / Mauro Lanza /
Francesca Verunelli
Quartetto Tana / Quartetto Qvixote
MARTEDÌ 4 FEBBRAIO
ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI
ore 14.00: Laboratorio di archetteria
con Victor Bernard / Emmanuel Carlier / Blaise Emmelin /
Daoudi Hassoun / Robert Pierce
ore 20.30: Face à Face 3 – Plier-Déplier
Thierry Blondeau e Daniel D’Adamo
Quartetto Béla
GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO ORE 20.30
ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA
Face à Face 4 – Beethoven / Boulez / Schoenberg
(Programma 1)
Ludwig Van Beethoven / Pierre Boulez /
Arnold Schoenberg
Quartetto Diotima
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VENERDÌ 7 FEBBRAIO ORE 20.30
ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI
Face à Face 5 – Beethoven / Boulez / Schoenberg
(Programma 2) Ludwig Van Beethoven / Pierre Boulez /
Arnold Schoenberg
Quartetto Diotima / Donatienne Michel-Dansac
SABATO 8 FEBBRAIO ORE 20.30
ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI
Face à Face 6 – Beethoven / Boulez / Schoenberg
(Programma 3)
Ludwig Van Beethoven / Pierre Boulez /
Arnold Schoenberg
Quartetto Diotima
DOMENICA 9 FEBBRAIO ORE 18.00
ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA
Face à Face 7 – Beethoven / Boulez / Schoenberg
(Programma 4)
Ludwig Van Beethoven / Pierre Boulez /
Arnold Schoenberg
Quartetto Diotima
SABATO 15 FEBBRAIO ORE 21.00
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA,
TEATRO STUDIO
Face à Face 8 – Scodanibbio / Radulescu
Stefano Scodanibbio / Horatiu Radulescu
Quartetto Arditti / PMCE Parco della Musica
Conteporanea Ensemble / Elementi della JuniOrchestra
dell’Accademia di Santa Cecilia / Quartetto Sincronie
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programma
SABATO 1 FEBBRAIO
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon
ore 19.30: incontro con Bruno Mantovani
ore 20.30: concerto
Face à Face 1 – Quintetto
BRUNO MANTOVANI [25’]
Quintetto – Per quartetto d’archi e viola (2011)
Coproduzione di: Auditorium du Louvre,
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici,
Wigmore Hall, Philharmonie du Luxembourg
Prima italiana
GYÖRGY LIGETI [23’]
Métamorphoses nocturnes,
Quartetto per archi n. 1 (1954)
ALBERTO POSADAS [18’]
Del Reflejo della Sombra – Per quartetto d’archi
e clarinetto basso (2010)
Prima italiana
QUARTETTO TANA
ANTOINE MAISONHAUTE e CHIKAKO HOSODA,
violini I e II
MAXIME DESERT, viola
JEANNE MAISONHAUTE, violoncello
GARTH KNOX, viola
ALAIN BILLARD, clarinetto basso
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I
l calcio d’inizio della quinta edizione del festival viene
dato dal Quartetto Tana. Questo quartetto d’archi
proveniente da Bruxelles accoglie per l’occasione due
importanti solisti: il clarinettista Alain Billard e il violista
Garth Knox.
Il Quartetto Tana apre la serata insieme a Garth Knox
con il Quintetto di Bruno Mantovani, opera commissionata da Musée du Louvre, Wigmore Hall, Philharmonie
du Luxembourg e Accademia di Francia a Roma – Villa
Medici. Il Quintetto è, come Mantovani ci ha abituato,
un’opera spettacolare, di un virtuosismo estremo e di
grande impatto, in cui circolano le energie dei cinque
musicisti.
Garth Knox lascia il palco al clarinettista Alain Billard in Del
Reflejo della Sombra, quintetto del compositore spagnolo
Alberto Posadas che funziona come un’“opera completamente indipendente”, ma che può diventare la parte
finale di un ciclo composto da un quintetto con voce,
un quartetto ad archi e due brevi transizioni, brani che
possono essere eseguiti senza continuità nello stesso
concerto. Questo quintetto si presenta come un’estensione del quartetto, a cui si aggiunge uno strumento, il
clarinetto basso, che si unisce agli archi differenziandosi
nettamente da essi.
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QUARTETTO TANA
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ALAIN BILLARD
Diplomato al Conservatoire National Supérieur di Lione,
Alain Billard riceve numerosi premi internazionali, come il
premio ARD di Monaco di Baviera. Solista dell’Ensemble
intercontemporain dal 1995, ha lavorato con P. Boulez,
L. Berio, K. Stockhausen, P. Dusapin e B. Mantovani. Si
esibisce come solista con orchestre prestigiose, dirette
da P. Eötvös, P. Boulez, S. Mälkki. Esplora le possibilità
del clarinetto e sviluppa tecniche strumentali per metterle
a servizio dei compositori, che gli dedicano numerose
opere. Lavora in stretta collaborazione con l’Ircam e con
l’azienda francese Selmer, produttrice di strumenti musicali. Membro fondatore del Trio Modulations, è anche
professore di clarinetto basso al Conservatoire National
Supérieur de Musique di Parigi.
GARTH KNOX
Garth Knox, violista sperimentatore di origini scozzesi e
irlandesi, è considerato tra i musicisti più ricercati della
scena internazionale. Mostra il suo virtuosismo in ambiti
diversi, dalle musiche medievali e barocche al repertorio
contemporaneo e all’improvvisazione, fino alla musica
tradizionale. È il violista del Quartetto Arditti dal 1990 al
1997 e, invitato da P. Boulez, nel 1983 si unisce all’Ensemble intercontemporain, con cui crea numerose opere
come solista. Collabora con G. Ligeti, G. Kurtag, L. Berio
o ancora K. Stockhausen, in particolare per HelikopterStreichquartett. Dal 1998 estende la sua ricerca a diversi
ambiti artistici, come il teatro o la danza. Con la viola
d’amore esplora il repertorio barocco e dà origine a un
nuovo corso. Insegna al Royal Northern College of Music
di Manchester e alla Royal Academy of Music di Londra.
È anche compositore.
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LUNEDÌ 3 FEBBRAIO
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon
ore 19.30: incontro con Laurent Durupt e Mauro Lanza
ore 20.30: concerto
Face à Face 2 – Super8
LAURENT DURUPT [8’]
Super8 – Per ottetto d’archi (2013)
Coproduzione di: Académie du Festival international d’art
lyrique di Aix-en-Provence e Accademia di Francia
a Roma – Villa Medici / Prima italiana
FRANCESCA VERUNELLI [20’]
Unfolding – Per quartetto d’archi ed elettronica live
(2011-2012) / Prima italiana
MAURO LANZA [12’]
Der Kampf zwischen Karneval und Fasten – Per ottetto
d’archi (2012) / Prima italiana
RAPHAËL CENDO [10’]
Substance – Per quartetto d’archi (2013) / Prima italiana
QUARTETTO TANA
ANTOINE MAISONHAUTE e CHIKAKO HOSODA,
violini I e II
MAXIME DESERT, viola
JEANNE MAISONHAUTE, violoncello
QUARTETTO QVIXOTE
DANIEL CUBERO e MARÍA SANZ, violini I e II
BERNAT BOFARULL, viola
AMAT SANTACANA, violoncello
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CHARLES BASCOU e JÉRÔME DECQUE (Gmem),
realizzazione musicale
I
l Quartetto Tana e il Quartetto Qvixote si confrontano
nei due ottetti in programma per la seconda serata
di Controtempo dopo aver suonato insieme in occasione dell’Académie 2013 al Festival di Aix-en-Provence,
coproduttore di Super8 di Laurent Durupt, attualmente
borsista a Villa Medici.
Super8 è un omaggio al compositore e poeta Giacinto
Scelsi. Il brano fa emergere la fascinazione per il numero
8 che accomuna i due compositori e le virtù della ripetizione in musica. Laurent Durupt afferma: “Il mondo
sonoro di Super8 è quello di un meccanismo immaginario, circolare, ripetitivo, che disegna degli 8 nello spazio
e nel tempo.”
L’ottetto di Mauro Lanza Der Kampf zwischen Karneval
und Fasten fa riferimento al celebre dipinto di Pieter
Bruegel (oltre che a un testo anonimo del XIII secolo e
a una Ballade del poeta Eustache Deschamps), che
raffigura la battaglia tra abbondanza e digiuno, inverno e
primavera, fracasso e silenzio, taverna e chiesa.
Unfolding di Francesca Verunelli si presenta come un
dispiegamento del discorso musicale, una traiettoria continua lungo la quale gli oggetti si auto-digeriscono, fino a
sparire nel loro stesso movimento.
Raphaël Cendo, invece, è uno dei pionieri della corrente
estetica chiamata courant de la saturation (corrente della
saturazione). Il principio generale è quello di “spingere alla
saturazione” alcuni fenomeni acustici, fisici o meccanici
come il timbro, lo spazio frequenziale, l’intensità, lo spazio
architetturale o perfino il tempo… Substance è un diluvio
di timbri inauditi e di gesti al limite del possibile. Questo
quartetto d’archi è uno spettacolo per l’udito come per
la vista.
QUARTETTO QVIXOTE
Il Quartetto Qvixote, creato nel 2006, ha ricevuto gli insegnamenti di C. Casals, G. Kurtag, R. Diltiens, J. Degen,
K. Moretti, J. Klusson. Vincitore del premio Montserrat
Alavedra, del premio Josep Mirabent i Magrans e del premio Thomastik Infeld per il migliore ensemble di musica
da camera all’Accademia di Praga-Vienna-Budapest, si
impone come uno dei quartetti spagnoli emergenti più
attivi della sua generazione. È membro dello European
Chamber Music Academy (ECMA). Si esibisce in concerto in Spagna, in Europa, ma anche in America del
Sud e in Algeria. Nel 2008 viene invitato dal direttore J.
A. Abreu a collaborare al Sistema di orchestre giovanili e
infantili del Venezuela; si esibisce in concerto e partecipa
a master class in varie città.
QUARTETTO TANA
Fondato da Antoine Maisonhaute durante una missione
in Madagascar, la cui capitale Antananarivo viene chiamata Tana, il Quartetto Tana beneficia dell’insegnamento
di maestri riconosciuti, quali A. Brendel o G. Takacs.
Legato alle tradizioni del quartetto, la sua insaziabile
curiosità lo porta ad esplorare le molteplici ricchezze della
creazione: la sua singolarità risiede nel repertorio, innegabilmente originale e contemporaneo. Vincitore HSBC
dell’Académie du Festival di Aix-en-Provence, dell’Académie du Festival de Verbier, del Prix Fuga, è apprezzato
dai più importanti festival e sale da concerto, tra cui i
festival di Aix-en-Provence, Vevey-Montreux, Ars Musica,
BOZAR, l’Auditorium du Louvre, il Wigmore Hall. È l’unico
ensemble europeo a suonare su materiale elettronico, per
questo è un partner privilegiato dei centri di ricerca, e presenta le opere per il pubblico più giovane ritrasmettendo
l’immagine del concerto su grande schermo.
GMEM - CNCM - MARSEILLE
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MARTEDÌ 4 FEBBRAIO
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon
ore 20.30
Face à Face 3 – Plier-Déplier
THIERRY BLONDEAU e DANIEL D’ADAMO [50’]
Plier-Déplier – Per quartetto d’archi ed elettronica (2012)
Prima italiana
Commande d’État
QUARTETTO BÉLA
JULIEN DIEUDEGARD e FRÉDÉRIC AURIER, violini I e II
JULIAN BOUTIN, viola
LUC DEDREUIL, violoncello
CHARLES BASCOU e JÉRÔME DECQUE (Gmem),
realizzazione musicale
21
“P
iegare-dispiegare non significa più semplicemente tendere-distendere, contrarre-dilatare, ma
avviluppare-sviluppare, involgere-evolvere. L’organismo
si definisce per la sua capacità di piegare le sue parti
all’infinito e di spiegarle, non all’infinito, ma fino al grado
di sviluppo concesso alla specie”.
Gilles Deleuze, La piega
Plier-Déplier si basa su un progetto di composizione raro
e singolare: un lavoro a quattro mani di Thierry Blondeau e Daniel D’Adamo, ex borsisti a Villa Medici, che
in quest’opera per quartetto d’archi ed elettronica non si
affrontano a suon di spade ma di matite. L’incontro delle
loro scritture rivela delle differenze, dei punti di attrito creativo. I due compositori fondono le rispettive inclinazioni,
uno per quanto riguarda il tempo, l’altro per la materia, in
una composizione omogenea. I loro lavori si piegano, si
dispiegano attraverso una serie di brani intrecciati. L’intreccio avviene nel corso del concerto, dove la musica
dell’uno, attraverso una successione di ripiegamenti,
lascia spazio a quella dell’altro; dove lo spazio estetico
e sonoro dell’uno si apre verso quello dell’altro, mentre
lo spazio del concerto, irradiato dagli altoparlanti disposti
secondo uno schema allargato, si ripiega progressivamente su quello occupato dal quartetto sul palco.
L’opera si chiude con l’esecuzione del quartetto in acustica ed elettronica simultaneamente. Il lavoro ha debuttato alla Biennale Musique en Scène 2012 il 13 marzo
2012, nell’esecuzione del Quartetto Béla (coproduzione
di GRAME, Césaré e Gmem).
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QUARTETTO BÉLA
Il Quartetto Béla viene creato nel 2006 da quattro musicisti usciti dai Conservatori Superiori Nazionali di Musica,
con la volontà di difendere il repertorio del XX secolo e
la creazione. Il Quartetto Béla si esibisce in Francia e nel
resto del mondo su palchi quali la Cité de la musique a
Parigi, il Festival di Aix-en-Provence, il Market Theatre a
Johannesburg, Les Musiques a Marsiglia. Lavora alla creazione di opere di J. Combier, F. Filidei, F. Pattar, AF-B.
Mâche, P-R. Tessier, F. Sarhan. Il Quartetto Béla, incuriosito dalle diversità della creazione musicale contemporanea, si unisce regolarmente a figure artistiche emblematiche: l’improvvisatore e performer Jean-François Vrod, il
cantante rock Albert Marcœur, il poeta-cantore Moriba
Koïta, il trio di jazz radicale Jean Louis. Nel 2013 pubblica
due dischi, uno dedicato a G. Ligeti, l’altro all’opera firmata da T. Blondeau e D. D’Adamo.
GMEM - CNCM - MARSEILLE
Il Gmem, fondato nel 1972 a Marsiglia dal compositore
Georges Boeuf, dal 1997 fa parte della casa discografica del Centre National de Création Musicale ed è diretto
da Christian Sebille dal 2011. Le sue missioni sono definite in un documento del Ministero della Cultura e della
Comunicazione francese e si basano sulla produzione,
la creazione musicale, la diffusione, la trasmissione e la
ricerca. Il Gmem promuove la scrittura di nuove opere e
ne accompagna la realizzazione.
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GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO
Accademia Filarmonica Romana, Sala Casella
ore 20.30
Face à Face 4 – Beethoven / Boulez / Schoenberg
(Programma 1)
LUDWIG VAN BEETHOVEN [38’]
Quartetto n. 12 in mi bemolle maggiore op. 127 (1824)
PIERRE BOULEZ [8’]
Livre pour quatuor, parties I a & I b
(1948-49, rivisto nel 2011-12)
Intervallo
ARNOLD SCHOENBERG [46’]
Quartetto n. 1 in re minore op. 7 (1904-05)
QUARTETTO DIOTIMA
YUN-PENG ZHAO e GUILLAUME LATOUR, violini I e II
FRANCK CHEVALIER, viola
PIERRE MORLET, violoncello
Presentazione del programma e degli interpreti:
pag. 29-30
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VENERDÌ 7 FEBBRAIO
SABATO 8 FEBBRAIO
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon
ore 20.30
ore 20.30
Face à Face 5 – Beethoven / Boulez / Schoenberg
(Programma 2)
Face à Face 6 – Beethoven / Boulez / Schoenberg
(Programma 3)
ARNOLD SCHOENBERG [30’]
Quartetto n. 2 in fa diesis minore op.10 (1907-08)
Testi di Stefan George tratti da Der siebente Ring (1907)
ARNOLD SCHOENBERG [30’]
Quartetto n. 3 op. 30 (1927)
PIERRE BOULEZ [18’]
Livre pour quatuor, parties III a-c & V
(1948-49, rivisto nel 2011-2012)
PIERRE BOULEZ [12’]
Livre pour quatuor, partie II
(1948-49, rivisto nel 2011-2012)
Intervallo
Intervallo
LUDWIG VAN BEETHOVEN [48’]
Quartetto n. 13 in si bemolle maggiore op. 130 e Große
Fuge op. 133 (1825 e 1826)
QUARTETTO DIOTIMA
YUN-PENG ZHAO e GUILLAUME LATOUR, violini I e II
FRANCK CHEVALIER, viola
PIERRE MORLET, violoncello
DONATIENNE MICHEL-DANSAC, soprano
LUDWIG VAN BEETHOVEN [40’]
Quartetto n. 14 in do diesis minore op. 131 (1826)
QUARTETTO DIOTIMA
YUN-PENG ZHAO e GUILLAUME LATOUR, violini I e II
FRANCK CHEVALIER, viola
PIERRE MORLET, violoncello
Presentazione del programma e degli interpreti:
pag. 29-30
Presentazione del programma e degli interpreti:
pag. 29-30
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DOMENICA 9 FEBBRAIO
Accademia Filarmonica Romana, Sala Casella
ore 18.00
Face à Face 7 – Beethoven / Boulez / Schoenberg
(Programma 4)
ARNOLD SCHOENBERG [32’]
Quartetto n. 4 op. 37 (1936)
PIERRE BOULEZ [7’]
Livre pour quatuor, partie VI
(1948-49, rivisto nel 2011-12)
Intervallo
LUDWIG VAN BEETHOVEN [45’]
Quartetto n. 15 in la minore op. 132 (1825)
QUARTETTO DIOTIMA
YUN-PENG ZHAO e GUILLAUME LATOUR, violini I e II
FRANCK CHEVALIER, viola
PIERRE MORLET, violoncello
28
Q
uesto ciclo di quattro concerti nasce per ricreare
l’abbinamento che Arnold Schoenberg aveva immaginato in occasione del debutto del suo quarto quartetto
a Los Angeles nel 1937 con un ensemble leggendario: il
Quartetto Kolisch.
Schoenberg intendeva collegare i suoi quartetti con quattro degli ultimi scritti da Ludwig van Beethoven. Questa
scelta non è priva di importanza: riflette infatti la volontà di
Schoenberg di sviluppare la sua musica in continuità con
la storia della musica tedesca. Schoenberg ha dovuto
lottare per tutta la sua vita d’artista per provare che non
aveva “ucciso” o “snaturato” l’idea di musica. L’universo
singolare degli ultimi quartetti di Beethoven, una musica
“eternamente contemporanea” come sosteneva Igor
Stravinsky, fa eco alle preoccupazioni di Schoenberg in
modo sorprendente, ma se si pensa alla loro inventiva
formale sembra piuttosto normale.
Con questa serie di quattro concerti il Quartetto Diotima
rende omaggio al Quartetto Kolisch, che rappresenta un
modello per il suo impegno a favore della musica della
sua epoca e per le straordinarie registrazioni degli ultimi
quartetti di Beethoven.
A questo ciclo viene aggiunto un elemento contemporaneo: la scelta di Pierre Boulez si è imposta per ragioni
estetiche, ma anche perché il suo Livre pour quatuor permette di eseguire separatamente i sei movimenti di cui
si compone. Il Quartetto Diotima ha lavorato diversi anni
con Pierre Boulez, e insieme a lui ha rivisto l’intera partizione.
Il 7 febbraio il quartetto accoglie la soprano Donatienne
Michel-Dansac per il quartetto con soprano di Arnold
Schoenberg, su un poema di Stefan Georges, un brano
fondamentale della storia della musica, felice incontro tra
lied e quartetto.
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QUARTETTO DIOTIMA
Il Quartetto Diotima, il cui nome è un omaggio all’opera
di L. Nono Fragmente-Stille an Diotima, si propone di
unire la musica contemporanea alla tradizione classica
e romantica del quartetto, senza trascurare per questo
L. van Beethoven o J. Brahms. È il partner privilegiato
di numerosi compositori, tra cui H. Lachenmann, B. Ferneyhough, T. Hosokawa, e commissiona regolarmente
opere a A. Posadas, G. Pesson, E. Nunes e J. Dillon.
Si esibisce nelle principali sale e nei festival più importanti d’Europa, degli Stati Uniti, dell’America del Sud e
dell’Asia. Registra numerosi dischi, premiati dalla stampa
musicale. Questa stagione il quartetto è in residenza a
Royaumont (Voix Nouvelles) e a Taiwan.
DONATIENNE MICHEL-DANSAC
Donatienne Michel-Dansac intraprende gli studi di violino e pianoforte al Conservatorio di Nantes per poi
entrare alla Maîtrise dell’Opéra a 10 anni. Ottiene il Prix
de Chant al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi. A 21 anni interpreta Laborintus II di L. Berio
sotto la direzione di P. Boulez. Quest’incontro le farà scoprire una passione per il repertorio contemporaneo. Con
lei debutta Sextuor di G. Aperghis nel 1992, brano per
cui nutre un forte attaccamento. È interprete di musica
barocca, classica, e si è esibita in recital con V. Leterme.
Per il cinema ha girato film di finzione e documentari. Fa
delle letture ed è invitata in numerosi musei per delle performance di arte contemporanea. Insegna in Francia e
nel resto del mondo. Durante i suoi concerti indossa abiti
della maison Chanel.
SABATO 15 FEBBRAIO
Auditorium Parco della Musica, Teatro Studio
ore 21.00
Face à Face 8 – Scodanibbio / Radulescu
STEFANO SCODANIBBIO
My new address – Per violino solo (1986-88)
Canción Mixteca (2005)
Bésame mucho (2004)
HORATIU RADULESCU
Quartetto n. 4 opus 33 (1976/84)
Infinite to be cannot be infinite, infinite anti-be could
be infinite – Per nove quartetti d’archi
Prima italiana
QUARTETTO ARDITTI
IRVINE ARDITTI e ASHOT SARKISSJAN, violini I e II
RALF EHLERS, viola
LUCAS FELS, violoncello
PMCE PARCO DELLA MUSICA CONTEMPORANEA
ENSEMBLE
FRANCESCO PEVERINI e FILIPPO FATTORINI,
violini I e II
LUCA SANZÒ e ALESSIO TORO, viole
FRANCESCO SORRENTINO e ANNA ARMATYS,
violoncelli
ELEMENTI DELLA JUNIORCHESTRA
DELL’ACCADEMIA DI SANTA CECILIA
QUARTETTO SINCRONIE
30
31
Q
uella di Stefano Scodanibbio, da poco scomparso,
è stata una delle figure di rilievo della scena artistica
italiana e internazionale. Irvine Arditti e il suo quartetto
rendono omaggio a questo raffinato musicista attraverso
le ultime opere dedicate alla sua patria di elezione: il Messico.
Horatiu Radulescu, figura tra le più interessanti della
musica cosiddetta “spettrale” e anche lui recentemente
scomparso, ha impiegato undici anni per dare vita al suo
capolavoro: Infinite to be cannot be infinite, infinite anti-be
could be infinite. Nove quartetti d’archi (per la prima volta
dal vivo) con le loro 144 corde intonate spettralmente
contribuiscono alla realizzazione di un universo sonoro
innovativo e sorprendente, una vera intonazione dello
spazio infinito. Una marea fluttuante di corde sonore guidate dal più famoso quartetto di musica del Novecento.
Coproduzione di: Fondazione Musica per Roma,
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
e Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
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QUARTETTO ARDITTI
Fondato nel 1974, il Quartetto Arditti ha creato centinaia
e centinaia di opere contribuendo all’arricchimento del
repertorio per quartetto d’archi. Riconosciuto in tutto il
mondo per l’eccezionale interpretazione del repertorio
contemporaneo, collabora con numerosi compositori, tra
cui J. Cage, M. Kagel, G. Kurtág, G. Ligeti, W. Rihm, K.
Stockhausen o ancora J. Dillon. La sua impressionante
discografia conta più di 170 dischi, tra cui la versione integrale dei quartetti di L. Berio o l’Helikopter-Streichquartett
di K. Stockhausen, e per i quali riceve numerosi premi,
come il Gran Premio del Disco in Germania e diversi Gramophone Award in Inghilterra. Il Quartetto Arditti partecipa a numerose master class e tutorati in tutto il mondo.
Ha ricevuto diversi premi, tra cui il prestigioso premio
Ernst von Siemens per l’insieme delle sue interpretazioni.
PMCE PARCO DELLA MUSICA CONTEMPORANEA
ENSEMBLE
Diretto da Tonino Battista, il PMCE Parco della Musica
Contemporanea Ensemble è formato da musicisti capaci
di interpretare e trasmettere la ricchezza della musica
di oggi. Il progetto, nato e cresciuto nel corso delle
diverse stagioni di musica contemporanea della Fondazione Musica per Roma presso l’Auditorium Parco della
Musica, si è sviluppato sotto forma di un gruppo modulare di musi­cisti. Il PMCE ha dato vita a importanti progetti
come la prima assoluta di Steve Reich di 2x5 nella versione integrale, la prima italiana di alcune opere di Elliott
Carter e le prime esecuzioni assolute di Frank Zappa.
33
ELEMENTI DELLA JUNIORCHESTRA
DELL’ACCADEMIA DI SANTA CECILIA
La JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia è la prima orchestra di bambini e ragazzi creata
nell’ambito delle fondazioni lirico-sinfoniche italiane. Nata
nel 2006 per volontà di B. Cagli, è attualmente composta
da circa 260 strumentisti, suddivisi in quattro gruppi a
seconda della fascia d’età.
QUARTETTO SINCRONIE
Il Quartetto Sincronie nasce nel 2011. Ha partecipato
a corsi e master class tenuti dal Quartetto di Roma al
Conservatorio di Musica Santa Cecilia e alla Scuola di
Musica di Fiesole. Partecipa a festival e rassegne musicali in tutta Italia. Viene premiato nel 2013 al Concorso
Internazionale di Interpretazione di musica contemporanea Fernando Mencherini (Cagli) e nel 2012 al Concorso
Musicale Europeo Città di Filadelfia e al Premio Europeo
della Musica Mendelssohn Cup (Taurisano). Attualmente
frequenta il Corso per Quartetto d’Archi presso l’Accademia W. Stauffer e il Corso Speciale per Quartetto d’archi
presso la Scuola di Musica di Fiesole. Il quartetto suona
il Quartetto di strumenti Arnaldo Morano (1970), gentilmente prestato dalla Scuola di Musica di Fiesole.
ATELIER PEDAGOGICO
MERCOLEDÌ 29 GENNAIO
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Controtempo va incontro ai più giovani attraverso un atelier pedagogico sulla musica elettronica ideato e condotto
dal compositore Laurent Durupt e rivolto a due classi di
una scuola media romana.
INCONTRI
SABATO 1 FEBBRAIO / ORE 19.30
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon
incontro con Bruno Mantovani
presentazione del Quintetto
Ingresso libero
LUNEDÌ 3 FEBBRAIO / ORE 19.30
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon
incontro con Laurent Durupt e Mauro Lanza
presentazione di Super8 e Der Kampf zwischen Karnaval
und Fasten
Ingresso libero
LABORATORIO D’ARCHETTERIA
MARTEDÌ 4 FEBBRAIO / ORE 14.00
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Grand Salon
con Victor Bernard / Emmanuel Carlier / Blaise Emmelin /
Daoudi Hassoun / Robert Pierce
Ingresso libero
Emmanuel Carlier, archettaio attualmente in residenza a
Villa Medici, propone un primo “laboratorio di archetteria” dedicato alla musica contemporanea. Poiché i limiti
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dell’archetto tradizionale sono spesso raggiunti quando
viene utilizzato nell’ambito di un’opera contemporanea,
i musicisti esprimono la necessità di uno strumento più
adatto.
Per diverse settimane, cinque archettai hanno lavorato,
senza confrontarsi, sulla base delle osservazioni e delle
richieste dei membri del Quartetto Tana e dei compositori
attualmente in residenza a Villa Medici, Laurent Durupt e
Sebastian Rivas.
Durante questo incontro aperto al pubblico, due archetti
per violino, due archetti per viola e uno per violoncello
vengono dati al Quartetto Tana, incaricato di utilizzarli
nell’esecuzione, di compararli ma soprattutto di criticarli... Compositori, musicisti e archettai si confrontano
sulle idee da sviluppare e riflettono sulle caratteristiche
dell’“archetto contemporaneo”.
EMMANUEL CARLIER
Emmanuel Carlier è nato nel 1975. Dopo gli studi in
storia, un apprendistato di liuteria e qualche anno in cui
lavora come giornalista, è per lui decisivo l’incontro con
l’archetteria. Si forma a Tours presso Gilles Duhaut, poi
raggiunge la Maison Bernard a Bruxelles, dove sviluppa il
suo gusto per i vecchi archetti e si perfeziona, in particolare nel restauro, al fianco di Pierre Guillaume. Nel 2010 si
installa a Parigi. A partire dal 2011 la Fondazione Marcel
Vatelot lo sostiene nello sviluppo del suo atelier. Riceve il
primo e il secondo premio (viola e violoncello) al concorso
internazionale di liuteria e di archetteria di Mittenwald nel
2010 e tre medaglie d’oro al concorso internazionale
della Violin Society of America, a Cleveland, nelle categorie violino, violoncello e contrabbasso.
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VICTOR BERNARD
Victor Bernard è nato nel 1985. Formatosi alla Scuola
internazionale di liuteria di Newark (Inghilterra), prosegue
il suo apprendistato con Jean-Pierre Leclercq a Lille. Si
diploma nel 2008 e si trasferisce a Bruxelles per specializzarsi in archetteria presso Pierre Guillaume. Nel 2012 è
finalista del concorso di archetteria “violoncelle en seine”.
Nel 2013 crea il suo atelier vicino a Parigi.
BLAISE EMMELIN
Blaise Emmelin è nato nel 1969 a Mulhouse. Svolge il suo
apprendistato dal 1988 al 1991 presso Pierre Guillaume
a Bruxelles. Nel 1995 apre il suo atelier a Ribeauvillé in
Alsazia e poi si sposta a Tolosa, dove lavora con il liutaio Xavier Guillaume. Nel 2009 si unisce nuovamente
all’Atelier Flagey, che aveva creato con Robert Pierce a
Bruxelles.
DAOUDI HASSOUN
Daoudi Hassoun è nato nel 1984 in Francia (Charente). Si
è diplomato nel 2008 alla Scuola internazionale di liuteria
a Newark (Inghilterra). Nel 2009 si dedica all’archetteria
presso Blaise Emmelin e Robert Pierce, con i quali lavora
ancora oggi all’interno dell’Atelier Flagey, collaborando
con il liutaio Catherine Janssens.
ROBERT PIERCE
Robert Pierce si è formato in archetteria a Londra e a
New York, dopo essere stato per dodici anni violoncellista
dell’Irish National Symphony Orchestra. Ha lavorato per
Pierre Guillaume e, in seguito, ha aperto il proprio atelier
a Bruxelles. Ha ricevuto due volte il premio per il miglior
archetto allo Strad International Bowmaking Competition
di Manchester.
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compositori
LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
Ludwig van Beethoven è un compositore tedesco nato
nel 1770. Il padre musicista lo avvia allo studio della
musica ed egli diventa rapidamente un pianista e un
compositore senza pari. Incontra così Joseph Haydn e
Wolfgang Amadeus Mozart. Diviene progressivamente
sordo ma non rinuncia per questo alla musica. Liberandosi dalle regole classiche, apre nuove prospettive nella
composizione musicale e getta le basi del romanticismo.
Ha composto 9 sinfonie, fra le quali le celebri Eroica e
Nona Sinfonia, 10 concerti, 16 quartetti per archi, 32
sonate per pianoforte, 10 sonate per pianoforte e violino,
5 sonate per pianoforte e violoncello, un’opera (Fidelio)
e numerose serie di variazioni per pianoforte. Muore nel
1827 a Vienna. Immenso architetto musicale, è considerato uno dei più grandi compositori della storia. La sua
opera eccelsa ha influenzato molti compositori.
THIERRY BLONDEAU (1961)
Thierry Blondeau studia musica e letteratura al Conservatorio di Parigi e alla Hochschule der Künste di Berlino.
È borsista all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
dal 1994 al 1996 e vincitore del premio Villa Médicis horsles-murs nel 1998 per una collaborazione con il museo
Tinguely di Basilea. Tra il 1998 e il 2002 è compositore in
residenza all’Ecole nationale de musique di Brest, all’Akademie Schloss Solitude. Nel 2002 e 2003 viene invitato
a Berlino dal DAAD (Deutsche Akademische Austausch����������
dienst Dienst) e nel 2006 dal Länder di Bassa Sassonia al
Künstlerhof Schreyahn. Insegna composizione acustica
ed elettroacustica all’università Marc Bloch di Strasburgo,
ai conservatori di Aulnay-sous-bois e del Blanc-Mesnil.
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PIERRE BOULEZ (1925)
Compositore, direttore d’orchestra, direttore di istituzioni,
pedagogo, teorico, Pierre Boulez è una figura fondamentale del paesaggio musicale contemporaneo. Allievo di
Olivier Messiaen e René Leibowitz, si impone fin dai suoi
primi componimenti come compositore di rilievo. Esplora
il principio seriale, la nozione di opera aperta, o ancora
la spazializzazione del suono. Riveste inoltre un ruolo
importantissimo nell’evoluzione delle istituzioni musicali
francesi: fonda il Domaine musical, insegna al Collège
de France dal 1976 al 1995, collabora alla fondazione
dell’Ensemble intercontemporain, dell’Ircam – che dirige
fino al 1992 –, dell’Opéra Bastille e della Cité de la musique. Dirige la New York Philarmonic Orchestra ed è direttore permanente della BBC Symphony Orchestra; viene
spesso invitato come direttore al festival di Bayreuth. Nel
2012 la Biennale di Venezia gli conferisce il Leone d’Oro
alla carriera.
RAPHAËL CENDO (1975)
Raphaël Cendo studia pianoforte e composizione all’Ecole
Normale de Musique di Parigi, al Conservatoire National
Supérieur di Parigi e poi segue il corso di composizione e
informatica musicale all’Ircam (Parigi), dove riceve gli insegnamenti di Fausto Romitelli e Philippe Manoury. Scrive
opere per ensemble di fama internazionale, come Quartetto Diotima, Ensemble intercontemporain, musikFabrik,
Münchner Rundfunkorcheste (Orchestra della Radio di
Monaco). Le sue opere vengono eseguite nell’ambito di
importanti manifestazioni come “Lille, Capitale europea
della cultura” all’Opéra di Lille, il festival MiTo a Milano e la
Biennale di Venezia. Dal 2009 al 2011 è borsista all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Riceve il premio
Espoir dalla fondazione Francis e Mica Salabert, il premio
Pierre Cardin dall’Académie des Beaux-Arts e il premio
Hervé Dugardin dalla Sacem (Société des auteurs, compositeurs et éditeurs de musique). Vive e lavora a Berlino.
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DANIEL D’ADAMO (1966)
Nato a Buenos Aires, Daniel D’Adamo si trasferisce in
Francia nel 1992. Studia composizione al Conservatoire
National Supérieur de Musique di Lione e segue il Cursus all’Ircam (Parigi). Borsista all’Accademia di Francia a
Roma – Villa Medici nel 1997-1999, crea il festival Musica
XXI. Co-fonda l’Ensemble XXI, di cui è direttore artistico
fino al 2009. È vincitore del premio Boucourechliev e del
Prix de Printemps de la Sacem (Société des auteurs,
compositeurs et éditeurs de musique) nel 2009. La sua
musica viene regolarmente suonata in Francia e nel resto
del mondo. Partecipa a numerosi festival, come Présences, Agora, Musica, Nuova Consonanza, Romaeuropa,
Traiettorie. Il suo lavoro musicale si caratterizza per la
ricerca di un linguaggio in cui la composizione del tempo
musicale ha un ruolo centrale. Esplora inoltre la scrittura
dello spazio sonoro come un parametro importante per
la composizione musicale. Attualmente è professore di
composizione musicale al Conservatorio di Reims.
LAURENT DURUPT (1978)
Musicista dalla formazione completa (sei premi e due
master al Conservatoire National Supérieur di Parigi),
vincitore di concorsi internazionali di composizione, pianoforte e musica da camera, Laurent Durupt si appassiona all’elettronica (Cursus I e II all’Ircam, Parigi) come
alla scrittura strumentale e all’interpretazione. Vivendo e
insegnando pianoforte a Parigi, con il fratello percussionista fonda il duo Links e poi l’ensemble Links, assieme ad
altri artisti con cui crea spettacoli che uniscono musica,
scenografia e video. Le sue opere, ispirate ai processi e
agli algoritmi informatici, ai concetti filosofici di Deleuze
e alle musiche improvvisate, vengono eseguite in tutto
il mondo (Parigi, Strasburgo, Londra, Valencia, Bogotá,
Manchester, San Pietroburgo, Vancouver, Dallas e New
York). Attualmente è borsista all’Accademia di Francia a
Roma – Villa Medici.
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MAURO LANZA (1975)
Mauro Lanza studia pianoforte al Conservatorio di Venezia e composizione con Brian Ferneyhough, Salvatore
Sciarrino e Gérard Grisey. Segue il corso di composizione
e informatica musicale all’Ircam (Parigi). È borsista alla
Fondazione Civitella Ranieri, poi all’Accademia di Francia
a Roma – Villa Medici nel 2007-2008. Le sue opere sono
il risultato di collaborazioni con ensemble e interpreti, tra
cui Klangforum, musiKFabrik, Divertimento, Quartetto
Arditti, Les Cris de Paris, Donatienne Michel-Dansac. Ha
una forte inclinazione per la pluridisciplinarità: collabora
con il coreografo Angelin Prejlocaj per l’Opéra di Parigi,
o ancora con l’artista plastico Jean-Michel Othoniel. La
sua scrittura mette insieme strumenti tradizionali, elettroacustica e una serie di giocattoli e di altre macchine
sorprendenti.
GYÖRGY LIGETI (1923-2006)
György Ligeti, influenzato da Béla Bartók durante i suoi
studi a Budapest, scopre la musica seriale, elettronica
e John Cage alla radio. Dopo la rivolta in Ungheria, si
trasferisce a Colonia nel 1956, dove studia le opere di
Karlheinz Stockhausen, Mauricio Kagel e Pierre Boulez. I
suoi brani orchestrali (come Apparitions e Atmosphères)
sono caratterizzati da una polifonia molto densa e danno
l’impressione di una corrente continua (Lux Aeterna, per
esempio). Negli anni 70, si orienta verso una polifonia
più trasparente (con la sua opera Le Grand Macabre,
tra le altre) prima di sviluppare una tecnica compositiva
a poliritmica complessa, influenzata dalla polifonia del XIV
secolo e della musica etnica. È il mentore di tutta una
generazione. Ha partecipato ai corsi estivi di Darmstadt, è
stato invitato come insegnante a Stoccolma e alla Hochschule für Musik di Amburgo.
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BRUNO MANTOVANI (1974)
Bruno Mantovani ottiene cinque primi premi al Conservatoire National Supérieur di Parigi e segue il corso di
informatica musicale dell’Ircam (Parigi). Dà inizio poi a
una carriera internazionale: le sue opere vengono eseguite alla Scala di Milano, alla Carnegie Hall di New York,
e ancora alla Cité de la musique e all’Opéra National di
Parigi. Collabora con prestigiosi solisti, direttori d’orchestra (Pierre Boulez, Sir Peter Eötvös, Susanna Mälkki),
ensemble (Accentus, Ensemble intercontemporain) e
orchestre. È borsista all’Accademia di Francia a Roma
– Villa Medici nel 2004-2005. Riceve numerosi riconoscimenti in concorsi internazionali e per le sue registrazioni discografiche. Direttore del Conservatoire National
Supérieur de Musique et de Danse di Parigi dal 2010, si
occupa anche della direzione dell’orchestra. Il suo lavoro
di composizione interroga regolarmente la storia della
musica occidentale e i repertori popolari (jazz, musiche
orientali).
ALBERTO POSADAS (1967)
Nato in Spagna, Alberto Posadas studia composizione
con Francisco Guerrero. È compositore residente all’Ircam (Parigi) dal 2006 al 2009 e poi nel 2012-2013, dove
lavora su opere multimediali che uniscono musica, danza
e video. La sua carriera si svolge soprattutto all’estero.
La sua musica viene suonata in prestigiosi festival, come
Musica a Strasburgo, il Festival d’Automne, Agora e
ManiFeste a Parigi, Ars Musica a Bruxelles, Donaueschinger Musiktage a Donaueschingen, in Germania. Nel 2011
riceve il Premio Nacional de Música dal Ministero della
Cultura spagnolo. Il suo lavoro è influenzato dai modelli
matematici, dalla pittura e dall’architettura. Esplora inoltre
i fenomeni acustici degli strumenti musicali a livello microscopico. Da qualche anno sviluppa la dimensione letteraria della sua musica scrivendo per la voce, ad esempio
Tenebrae nel 2013.
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HORATIO RADULESCU (1942-2008)
Nato in Romania, Horatio Radulescu studia violino con
Nina Alexandrescu. Segue gli insegnamenti di musica
contemporanea di Mauricio Kagel e Luc Ferrari, e partecipa ai corsi estivi di Darmstadt con John Cage, Iannis
Xenakis, Karlheinz Stockhausen e György Ligeti. Segue
inoltre alcuni stage di composizione assistita da computer e di psicoacustica all’Ircam (Parigi). Nel 1983 fonda
con il Quartetto Arditti, Pierre-Yves Artaud e altri musicisti, l’ensemble di solisti European Lucero con cui si esibisce in tutto il mondo. Vive e compone a San Francisco,
Venezia e nel 1988-1990 anche a Roma, grazie al premio
Villa Médicis hors les murs. Nel 1991 inaugura a Parigi il
festival e le master class Lucero per la musica contemporanea. Getta le basi della tecnica spettrale di composizione. Il suo repertorio comprende più di cento opere
interpretate in tutto il mondo.
FRANCESCA VERUNELLI (1979)
Studia composizione con Rosario Mirigliano e pianoforte
con Stefano Fiuzzi presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, e poi con Azio Corghi presso l’Accademia
Santa Cecilia. Segue il Cursus I e II all’Ircam (Parigi). Le
sue opere vengono eseguite durante i festival Manifeste
dell’Ircam, Milano Musica, Musiques en Scène, all’Auditorium di Roma, alla Cité de la musique, e interpretate
da formazioni prestigiose, come l’Orchestra filarmonica di Radio France, l’Ensemble intercontemporain o il
Quartetto Arditti. La sua composizione per orchestra En
mouvement (espace double) viene premiata con il Leone
d’Argento alla Biennale di Venezia. Nel 2012 riceve l’Art
Mentor Foundation Lucerne Award for Young Composers. Serial Sevens, lavoro per teatro musicale commissionata dal NeueVocalsolisten Stuttgart e dalla Biennale di
Venezia, debutta nel 2012 a Stuttgart.
ARNOLD SCHÖNBERG POI ARNOLD SCHOENBERG
(1874-1951)
Arnold Schoenberg, padre della Seconda scuola di
Vienna con Alan Berg e Anton Webern, occupa un posto
determinante nella storia della musica del XX secolo.
Musicista principalmente autodidatta, inizialmente viene
influenzato dal romanticismo. In seguito la sua musica
conosce un’importante evoluzione: egli libera la musica
dalla tonalità, esplora la dodecafonia e il serialismo. Sviluppa così il serialismo dodecafonico, vera e propria rivoluzione del linguaggio musicale occidentale che elimina
ogni tipo di gerarchia tra i 12 suoni della scala cromatica.
Nel corso della sua vita intraprende inoltre una feconda
carriera di pedagogo e teorico. Musicista visionario e
senza compromessi, ha notevolmente influenzato la
musica.
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YANN ROBIN (1974)
Direttore artistico del festival Controtempo
Yann Robin studia al Conservatoire National de Musique di
Parigi e all’Ircam. Nel 2011 riceve il Grand Prix de la Musique symphonique dalla Sacem (Société des Auteurs, Compositeurs et Editeurs de musique). Le sue opere vengono
suonate presso istituzioni prestigiose, come il Muziekgebouw (Amsterdam), il KKL (Lucerna), il Lincoln Center e
il Metropolitan Museum of Art (New York), il Konzerthaus
(Vienna), i festival Manifeste a Parigi, Musica a Strasburgo,
la Biennale di Venezia. Il Festival di Aix-en-Provence, l’Ircam, l’Orchestra Filarmonica di Radio France, la New York
Philharmonic Orchestra e la Casa Da Musica a Porto gli
commissionano vari brani. Il disco dedicato al suo ciclo Art
of Metal (Kairos) con l’Ensemble intercontemporain sotto
la direzione di S. Mälkki riceve numerosi riconoscimenti.
Fondatore e direttore artistico dell’Ensemble Multilatérale,
nel 2009-2010 è borsista all’Accademia di Francia a Roma
– Villa Medici, dove avvia il festival Controtempo. Nel 2013
la sua opera per orchestra Monumenta debutta al Festival
Musica di Strasburgo nell’interpretazione della SWR Sinfo������
nieorchesters Baden-Baden und Freiburg.
INFORMAZIONI
Per i concerti dell’1, 3, 4, 7 e 8 febbraio
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Tariffe: 10E (intero) - 5E (ridotto)
Prevendita su Point Ticket (www.pointticket.it) e presso
Villa Medici negli orari d’apertura della biglietteria (da martedì a domenica 10.30-12.30 | 14.00-17.30)
Nei giorni dei concerti la biglietteria apre alle ore 19.30
Incontri prima del concerto e laboratorio: ingresso libero
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Viale Trinità dei Monti, 1 – 00187 Roma
T. 06 67611
www.villamedici.it
Per i concerti del 6 e 9 febbraio
Accademia Filarmonica Romana
Tariffe: 10E (intero) - 5E (ridotto)
Prevendita su Vivaticket (www.vivaticket.it)
Accademia Filarmonica Romana
Via Flaminia, 118 – 00196 Roma
T. 06 3201752
www.filarmonicaromana.org
Per il concerto del 15 febbraio
Auditorium Parco della Musica
Tariffa: 15E (posto unico)
Biglietteria 892982
Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro de Coubertin, 30 – 00196 Roma
T. 06 80241281
www.auditorium.com
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Referente per le attività musicali:
Anouck Avisse
Redazione dei testi del programma:
Yann Robin e Anouck Avisse
Prossimi appuntamenti:
18-21 giugno 2014 festival Villa Aperta
Ottobre 2014 festival Autunno in Musica
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Viale Trinità dei Monti, 1
00187 Roma
www.villamedici.it