Conversione di energia nella cellula Schema generale del metabolismo energetico Gli organismi eterotrofi traggono energia ossidando nutrienti/molecole organiche. L’ossidazione delle molecole organiche avviene per tappe discrete con reazioni accoppiate a produzione di ATP processo controllato →energia non dispersa come calore ma “intrappolata” sottoforma di molecole con alta energia potenziale Le ossidazioni biologiche implicano la rimozione sia di e- che di H+ e sono fortemente esoergoniche (dG <0). Il sistema ATP-ADP conserva e mette a disposizione energia per la cellula. •Condizioni anaerobie o ↓O2→fermentazioni → ATP •Condiz. aerobie (organismi aerobi)→ →respirazione: gli elettroni strappati ai nutrienti vanno a finire sull’ossigeno → ATP (+CO2 e H2O) Produzione di molecole con elevato potenziale di trasferimento del P Luce solare fototrofi ATP Ossidazione nutrienti chemiotrofi Oltre all’ATP, durante le fasi di ossidazione possono prodursi anche altre molecole con alto potenziale di trasferimento di P Energia per la vita Schema generale del metabolismo energetico Produzione di molecole con elevato potenziale di trasferimento di elettroni Durante le ossidazioni (reazioni redox) gli e- sono trasferiti dal substrato a molecole trasportatrici di e- che in seguito, in reazioni esoergoniche, tendono a cedere questi elettroni ad altri accettori I coenzimi sono piccole molecole organiche che funzionano insieme agli enzimi, come trasportatori di e- (es NAD) o di piccoli gruppi funzionali. Il NAD in particolare accetta e- nelle ossidazioni del legame C-C Flavin adenin dinucleotide (FAD) Anche il FAD funziona da cofattore/coenzima redox negli enzimi che ossidano i nutrienti/le molecole organiche Durante la tappa1 varie molecole organiche sono demolite in molecole più semplice che possono poi entrare nella glicolisi e/o nel ciclo di krebs Es: Processo della β-ossidazione. Degradaz. Trigliceridi → glicerolo+acidi grassi Nella matrice mt β-ossidazione Ad ogni ciclo •Ossidazione del C in β •Rimozione sequenziale di 2C dalla catena sotto forma di Acetil-CoA •Produzione di energia come NAD e FAD ridotti Grassi:forma di max immagazzinamento energia in forma anidra, +ricchi di energia degli zuccheri, riserva a lungo termine Proteine come fonte energia proteine→ →proteolisi →peptidi →peptidasi →AA liberi →rimozione gruppo aminico per transaminazione o deaminazione ossidativa (NAD ridotto)→ → → intermedi del TCA α-cheto-acido Tutti gli Aa possono andare incontro a transamminazione, ma solo pochi possono venir deamminati ossidativamente. La glicolisi è una via centrale del metabolismo energetico cellulare Polisaccaridi monosaccaridi glicolisi Gli zuccheri semplici sono scissi per produrre piruvato (tappa 2 dell’estrazione energia) GLICOLISI •Glu catabolizzato a piruvato→ →ATP e NADH (10 tappe) •Enzimi localizzati nel citosol L’ossidazione del glucosio è fortemente esoergonica, ma è accoppiato alla produzione di ATP per cui nell’organismo non avvengono significative modificazioni della temperatura. Il catabolismo del glucosio produce molta più energia in presenza di ossigeno che in sua assenza. In assenza di O2 fermentazione produce lattato o EtOH e CO2 Ci sono organismi aerobi, anaerobi, facoltativi. Fermentazione lattica Fermentazione alcolica Legame fosfoanidridico Durante la glicolisi l’ATP è prodotta mediante “fosforilazione a livello del substrato” Questa produzione di ATP è distinta dalla fosforilazione ossidativa innescata dal movimento di è- dai coezimi ridotti all’O2 Il distacco del gruppo P è fortemente esoergonico perché la molecola del piruvato diventa allora libera di assumere la forma chetonica più stabile (a bassa E) Riassunto glicolisi Glu+NAD+ + 2ADP + 2Pi 2 piruvato + 2 ATP + 2 NADH Il destino del piruvato dipende dall’organismo e dalla disponibilità di O2 (condizioni aerobie e anaerobie, organismo aerobio o meco). a) Deidrogenazione per dare AcCoA ossidazione si completa nel ciclo di Krebs b) Fermentazione lattica (Molte cellule animali, muscolo e batteri in condizioni anaerobiosi (prodotti caseari, yogurt) c) Fermentazione alcolica (Cellule vegetali, lieviti, microorganismi; fermentazioni per la produzione di pane, vino, birra) Altre vie fermentative (batteri): • fermentazione propionica (formaggio svizzero) • Fermentazione butilen-glicolica (deperimento degli alimenti) Elemento comune: riossidazione del NADH a NAD necessario per glicolisi Catabolismo dei carboidrati attraverso la via glicolitica. Il glucosio e il fruttosio sono i monosaccaridi che entrano più direttamente, perché la loro conversione richiede solo la fosforilazione del C6 catalizzata dall’enzima chinasi. Ma anche altri zuccheri, monodisaccaridi e polisaccardi entrano nella glicolisi Scissione fosforolitica dei polisaccaridi di deposito (amido o glicogeno). Le unità terminali di Glu rilasciate come Glu 1P La glicolisi è controllata a livello di 3 enzimi che catalizzano tappe esoergoniche La regolazione dell’attività enzimatica avviene mediante modulazione allosterica (inibizione a feedback) e meccanisimi di modificazione covalente In generale ogni via metabolica ha “tappe di comando” PFK-2 (fosfofruttochinasi) è una diversa forma dell’enzima PFK-1 (glicolitico) ruolo dell’enzima fosfofruttochinasi-2 (PFK-2) e di fruttosio 2,6-bifosfato sull’attività dell’enzima chiave PFK. La PFK-2 è un enzima bifunzionale con 2 ≠ attività catalitiche: PFK-2 e F2,6BPasi Nella forma defosforilata PFK-2 catalizza la P del fruttosio 6P a Fru 2,6 biP stimola PFK Nella forma fosforilata catalizza l’idrolisi a Fru 6P livello di fosforilazione dipende dal glucagone (cAMP): glucagone→cAMP↑ → P PFK2 → ↑glicolisi e ↓gluconeogenesi Fru 2,6 biP è •attivatore allosterico della PFK (↑glicolisi) •Inibitore allosterico di fru-1,6 bifosfatasi (↓gluconeogenesi) Il ruolo del mitocondrio nella respirazione •Sede produzione principale di ATP •Piruv e acidi grassi→ →acetilCoA •Ciclo TCA → riduzione di NAD e FAD •Trasporto e- abbinato a pompaggio H+ •Gradiente elettrochimico sfruttato per produrre ATP (fosforilazione ossidativa) Accettore finale di e- è O2 (H2O), respiraz. aerobica ma anche S (H2S), H+ (H2O), Fe 3+ (Fe 2+ ) nella respirazione anaerobia di molti batteri (ruolo ecologico) Struttura mitocondriale •Ha doppia membrana , la m.m.i. è selettiva e impermeabile •Sistema creste→ →aumento superficie;↑contenuto proteico (trasporto, ATPsintesi e complessi respiratori) •Matrice: enzimi (TCA e β ox), DNA cromosomale, ribosomi, tRNA •Organello geneticamente semiautonomo •Nei procarioti citosol e membrana plasmatica hanno funzioni analoghe Particolare della membrana interna Funzioni della membrana int •Trasporto selettivo metaboliti •Trasporto elettroni •Sintesi ATP→ATP sintasi complessi F0F1 La membrana mt è molto ricca di proteine respirazione→ → stadi 1. Glicolisi (citosol) → fosf substrato(ATP) e coenzimi ridotti (NADH) mt 2. Decarbossilazione ossidativa di Piruv AcetilCoA 3. Ciclo TCA → coenzimi ridotti (NADH, FADH2) e GTP o ATP 4. Trasporto e- →ossidazione dei coenzimi e riduz accettore finale e5. Sintesi di ATP (fosforilazione ox) Nella matrice mitocondriale Il complesso enzimatico Piruvato deidrogenasi decarbossila il piruvato e produce FAD ridotto e Acetil CoA Il TCA inizia quindi con l’ingresso dell’acetato sotto forma di Acetil-CoA (trasportatore di acili) Ciclo degli acidi tricarbossilici (TCA) o ciclo di Krebs 8 reazioni 4 ossidazioni 2 decarbossilazioni 2 C del piruvato entrano come acetilCoA Produz di NADH, FADH2, CO2, GTP e rigenerazione dell’ossalacetato Ciclo dei TCA e regolazione Il ciclo è regolato in base ad esigenze energetiche della cellula a livello di tappe comando Molecole ridotte e ATP inibiscono il ciclo ADP e cofattori ossidati lo attivano Regolaz allosterica e a feedback NB: Ciclo dei TCA non è solo via catabolica ma anche anabolica in q fornisce precursori vie sintesi Aa →natura anfibolica del ciclo! Centralità del ciclo TCA nel metabolismo energetico e non solo Con la catena di trasporto di elettroni e la fosforilazione ossidativa sta per iniziare la maggiore produzione di energia sottoforma di ATP Sistema trasporto elettroni (ETS) Trasferimento di e- dai coenzimi ridotti all’accettore finale Processo a tappe, ↑esoergonico 5 diversi tipi di trasportatori di è•Flavoproteine (FAD o FMN) •Proteine Fe-S (centri Fe-S complessati con Cys) •Citocromi (diversi tipi di eme = gruppo prostetico) •Citocromi con Cu (legato al Fe dell’eme) •Chinoni (Coenzima Q, natura non proteica) •Funzionano in serie •Tutti associati a membrana mt int (eccetto Cyt C: associato debolmente) come complessi respiratori (4 complessi) L’eme è il gruppo prostetico presente nei citocromi b, c, e c1. Eme A è presente nei citocromi a1 e a3. L’eme dei citocromi c e c1 è legato covalentemente alla proteina. Forma ossidata e ridotta del Coenzima Q. •È liposolubile •Trasporta e- e H+ →contributo diretto a formaz. gradiente protonico I trasportatori di elettroni funzionano in una sequenza determinata dai loro potenziali di riduzione Il potenziale di riduzione, E, è una misura dell’affinità per gli elettroni posseduta dalla forma ossidata di una coppia redox (=2 molecole tra loro interconvertibili per perdita o acquisizione di e-) Per una coppia redox, il fatto di avere un E’ positivo significa che la forma ossidata ha un’elevata affinità per gli e- ed è perciò un buon accettore di e-! Quindi la forma ridotta di qualsiasi coppia con E’ negativo ridurrà spontaneamente la forma ossidata di qualsiasi coppia con E’ meno negativo di essa o positivo! Gli e- fluiscono spontaneamente lungo gradiente da E bassi ad E alti: da livelli energetici alti vs livelli più bassi I componenti dei 4 complessi respiratori e loro potenziali redox E -0.32 NADH E -0,18 FADH2 E O2 +0.816 La reazione è esoergonica Gli e- fluiscono dal NADH all’O2 spontaneamente attraversando i centri redox dei vari complessi Il flusso di e- attraverso i 4 complessi è accoppiato alla traslocazione di protoni dalla matrice vs spazio inter-membrana (modello chemiosmotico, Mitchell) Il gradiente protonico sfruttato per sintesi di ATP: fosforilazione ossidativa Complesso I trasfer di e- dal NADH al coenzima Q Complesso III gli e- fluiscono dal coenzima Q al CitC Complesso IV tappa finale: gli e- trasferiti all’O2 i complessi I -III e IV funzionano come pompe protoniche il trasferimento graduale degli elettroni ha permesso di trasformare l’energia potenziale degli e- in un gradiente protonico (H+ accumulati nello spazio intermembrana) Vari veleni bloccano flusso di e- alivello di spcifici complessi usati per studio catena respiratoria gradiente elettro-chimico Secondo l’HP chemiosmotica il flusso di e- è accoppiato alla sintesi di ATP in quanto il flusso secondo gradiente dei protoni attiva i complessi ATPsintasi Sostanze che permeano la membrana mt interna dissipando il gradiente protonico disaccoppiano il flusso di e- dalla sintesi di ATP La termogenina è proteina disaccoppiante naturale tipica di grasso bruno di animali ibernanti: sviluppo di calore piuttosto che sintesi di ATP! Secondo il modello della variazione conformazionale (Boyer) il passaggio degli e- modifica la conformazione dei trasportatori modulandone proprietà acido-base ai 2 lati della membrana I complessi responsabili della sintesi di ATP sono stati purificati dalla membrana mt interna Dissociazione e ricostituzione del sistema mitocondriale di sintesi dell’ATP. Unità funzionale F0F1 •F0 canale traslocatore di protoni: capta E dal flusso •F1 attività ATPsintasi: svolge sintesi •Pompe simili si trovano anche nei cloroplasti e in generale gradienti protonici sono sfruttati per produrre Energia in cellule animali, vegetali e batteriche La produzione di ATP mediante fosforilazione ossidativa dipende dall [ADP] Riassunto dinamica della respirazione mt •Il flusso esoergonico di e- accoppiato a formazione gradiente •Gradiente trascina sintesi di ATP da parte di subunità F1 La membrana mt interna ha vari sistemi di trasporto per molecole necessarie ad espletare fosforilazione ossidativa Principali sistemi di trasporto nella membrana mt interna •Cotrasporto piruvato-protoni •Acidi organici (secondo grad) •Scambiatore ATP-ADP •Scambiatore P e OHParte del gradiente protonico è sfruttato in questo modo Sistema navetta del glicerolo-3P per veicolare potere riducente dal citosol al mt Dal NADH al glicerolo, dal G3PDH al FAD membrana mt int→ → catena trasporto Si riproducono da mitocondri preesistenti Matrice mitocondriale Mitocondri Origine simbiontica dei mitocondri Si riproducono da mitocondri preesistenti Matrice mitocondriale Mitocondri Origine simbiontica dei mitocondri Particolare della membrana interna Funzioni della membrana int •Trasporto selettivo metaboliti •Trasporto elettroni •Sintesi ATP→ATP sintasi complessi F0F1 La membrana mt è ricca di proteine Mitocondri Centrale energetica della cellula Ossidazione delle molecole organiche ATP Struttura • Dimensioni di un batterio ( Ø 0.5 µm, lungh. 1;2-10 µm Al microscopio elettronico: Nella matrice elettrondensa: • n° variabile (decine di migl. in ovociti), la •Granuli di strutt. paracristallina > parte cell.: 500 - 1000 • si muovono liberam. nel citoplasma •sali di calcio •ribosomi simili a quelli dei batteri DNA mitocondriale • Trasmesso per via materna •rRNA, mRNA, RNA 4S f.come tRNA • DNA mit. Mammiferi •DNA circ. lungh. 5 µm (copie multiple) Mutazioni 10 v. sup.del nucleare Accumulo di mutaz. con l’età •Piante: DNA 10-150 v. più grande Malattie mitocondriali Mutazioni Mitocondri Enzimi per Membrana interna • Duplic. DNA • Assenza di colesterolo cardiolipina (Fosfolipide acido) • Trascrizione Nello spessore : • Traduzione • pr. trasporto: permeasi Pi, ac. carbossilici •proteine trasp. H e di e• Ciclo di Krebs • p. catena respiratoria Le proteine sono codificate in •Citocromi a, a3, b, c, c1, FeS-proteine, flavoproteine min. parte sul DNA mitoc. • sistema scambiatore ATPext. ADP int. Sono localizzate nella parte int. delle creste Faccia membr. int. verso la matrice Membrana esterna •Simile alla membr. plasm. •Presenta poricostituitida porine (attrav.da molecola di peso max 10.000 D) Ricoperta di sferule = •Complesso FoF1ATPasi •Fo sensibile all’oligomicina; •F1 sintesi di ATP Mitocondri