federfarma, no a distributori automatici

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14 luglio 2007-
FARMACI
FEDERFARMA, NO A DISTRIBUTORI AUTOMATICI
Roma- "Non ci piace assolutamente, le farmacie non sono call center". E' un 'no' secco quello
di Franco Caprino, segretario nazionale di Federfarma, all'ipotesi di allestire nelle farmacie
distributori automatici di farmaci, contenuta nel primo schema del decreto Turco approvato
ieri in Consiglio dei Ministri. "Il paziente - fa notare Caprino - in questo modo non e' tenuto ad
interpellare il farmacista, puo' mettere i soldi e prendersi il suo farmaco. E come si fa per i
minori di 12 anni? Chi controlla se si comprano una medicina vietata? E' una cosa assurda ribadisce Caprino - non si tratta di preservativi, si tratta di farmaci". Secondo Federfarma, con
i distributori automatici si perderebbe il rapporto farmacista paziente: "Siamo a contatto con
persone che ormai conosciamo - spiega Caprino - con anziani, con gente che ha bisogno di
consigli. Con il distributore questo rapporto che fine fa?". Il decreto Turco, che il Ministro della
Salute dovra' adottare entro il 31 dicembre, prevede anche la possibilita' per i farmacisti di
vendere farmaci all'ingrosso. Anche su questo, la federazione dei farmacisti non nasconde le
perplessita': "E' una forma di liberalizzazione - sottolinea Caprino - che non ci convince: uno o
fa il farmacista o fa il grossista". Mentre viene accolta con favore l'ipotesi di vendita del
farmaco senza ricetta in caso di urgenza, anche se, avverte Caprino, "c'e' da tenere un
registro dove si annotano tutti i casi di urgenza, che sia controllabile dai Nas e dalle Asl. Cosi'
pero' il farmaco diventa non rimborsabile, e' una cosa che si puo' applicare solo in casi di
estrema emergenza".
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