Asma Il termine asma rappresenta un insieme di sintomi vale a dire che non si tratta propriamente di una malattia bensì di una sindrome. L'elemento fondamentale è la difficoltà al passaggio dell'aria attraverso i bronchi in particolare nella fase di espirazione. Questo per il paziente significa soprattutto "mancanza di respiro" ma anche tosse, difficoltà a far fuoriuscire il catarro o il muco che si forma nei bronchi, respiro sibilante o fischiante. Per lo specialista la diagnosi d'asma comporta concordanza di molti elementi poiché esistono anche altre malattie che possono causare gli stessi sintomi come ad esempio lo scompenso cardiaco, l'enfisema e la bronchite. Chiunque può ammalarsi d'asma e in qualsiasi momento della vita anche se avviene con maggior frequenza durante l'infanzia, la prima maturità e la terza età. Circa il 5% della popolazione nei paesi industrializzati è affetto da asma. In Italia si calcola che vi siano circa tre milioni di soggetti asmatici e fra di loro molti sono bambini e adolescenti. L'allergia è causa del 50% delle forme d'asma . Tuttavia l'asma colpisce solo quelle persone che hanno una iper-reattività bronchiale, coloro cioè le cui cellule muscolari bronchiali presentano una certa sensibilità Sia la condizione allergica sia la fragilità bronchiale possono essere parzialmente ereditate. genitori asmatici non generano sempre figli asmatici e l'asma può comparire anche in famiglie in cui non si era mai manifestata prima. Allo stato attuale esistono numerosi ed efficaci trattamenti in grado di curare l'asma o di controllarne i sintomi. Se usati in modo corretto possono prevenire o diminuire gli eccessi o ridurne la frequenza. Tuttavia non esistono ancora cure mediche che possono sconfiggere in modo certo e definitivo la malattia Non bisogna dimenticare che una corretta terapia dell'asma può permettere nella stragrande maggioranza dei casi una vita perfettamente normale. Attacco di asma L'elemento che caratterizza l'attacco d'asma è la difficoltà al passaggio dell'aria attraverso i bronchi, cioè l'ostruzione bronchiale. Tre sono i fattori che possono causare questo fenomeno: 1. I muscoli che avvolgono i bronchi si contraggono e si accorciano sin quasi a strozzarli; 2. La mucosa dei bronchi si gonfia per accumulo di liquido fuoriuscito dai vasi bronchiali; 3. Nello spazio interno ai bronchi si accumula catarro abbondante prodotto dalle ghiandole bronchiali che ostruisce ulteriormente il passaggio d'aria. In queste condizioni respirare è veramente difficile. L'aria fa molta fatica ad entrare ed uscire dagli alveoli, compare tosse continua nel tentativo di eliminare il catarro e il respiro diventa sempre più affannoso accompagnato da sibili e fischi. Questi sono i sintomi caratteristici di un attacco d'asma. Durante la crisi d'asma il polmone è paragonabile ad un palloncino che non riesce a svuotarsi; pertanto il paziente cercherà di introdurre più aria possibile. Ne risulta che il diaframma si abbassa e il torace si dilata al massimo. La paura e l'affanno aumentano le difficoltà e la fame d'aria. Non appena i muscoli bronchiali si rilasciano, il catarro viene rimosso e le pareti dei bronchi si svuotano del liquido accumulato, il respiro torna regolare e tutti i sintomi descritti scompaiono. Principali forme e fattori scatenanti Asma professionale - Viene definita così quando è causata da sostanze che vengono utilizzate o che, comunque sono presenti nel luogo di lavoro. Essa rappresenta il 5-10% di tutte le forme d'asma ed è forse la più frequente causa di malattia professionale polmonare nel mondo. Le crisi possono sorgere sul luogo di lavoro oppure sopraggiungere a distanza di tempo, per esempio la sera a casa. Per questo è difficile collegare subito l'asma con il lavoro. Tra le forme più conosciute ricordiamo: L'asma da PVC (polivinilcloruro), usato nella lavorazione delle materie plastiche L'asma da TDI (Toluen-Di-Isocianato) usato nella verniciatura dei mobili, nell'industria calzaturiera L'asma dei panettieri, dovuta ad una allergia alle farine o agli acari L'asma da lattice con rilevante frequenza ed importanza negli operatori sanitari Asma da sforzo - Lo sforzo fisico può causare crisi asmatiche specialmente nei bambini (che eseguono facilmente sforzi fisici più intensi e duraturi degli adulti). Gli sport che provocano l'asma più facilmente sono quelli che determinano un aumento rapido ed intenso della respirazione. Anche se il nuoto è uno degli sport meno asmigeni è talvolta sconsigliato negli asmatici perché un eccesso di cloro contenuto nell'acqua delle piscine può scatenare una vera crisi d'asma. Il luogo in cui avviene lo sforzo può inoltre condizionare la comparsa dei sintomi. In particolare la corsa in un parto per un allergico alle graminacee può determinare la somma di due stimoli: aspecifico e allergico. Asma da reflusso gastroesofageo - Non bisogna dimenticare che una concomitanza tra reflusso gastroesofageo e asma rientra nella normalità. Se però tale episodio avviene con eccessiva frequenza e si protrae troppo a lungo, diventa patologico . In questi casi è possibile che si scatenino riflessi nervosi o che addirittura parte del contenuto gastrico venga aspirato nei bronchi e causi delle crisi asmatiche. Asma da farmaci o asma da aspirina - Alcuni soggetti (circa il 10%) dei soggetti asmatici reagiscono con gravi crisi asmatiche all'assunzione di farmaci usati come antinfiammatori, antidolorifici, antifebbrili. Tipicamente i sintomi appaiono uno o due ore dopo l'assunzione del farmaco Altri farmaci possono dare gravi crisi asmatiche: tra questi i beta bloccanti solitamente utilizzati per l'ipertensione arteriosa ed il glaucoma. Asma da additivi alimentari - Nei cibi e nelle bevande, ma anche nei farmaci si trovano spesso delle sostanze chimiche (additivi) come residuo dei processi di lavorazione oppure aggiunte per prolungarne la conservazione e migliorarne l'aspetto (colore, densità, profumo ecc). Alcuni additivi in particolari pazienti possono determinare crisi asmatiche. In questi casi la diagnosi è estremamente complicata e spesso è necessario che all'assunzione dell'additivo si aggiunga un secondo stimolo: ad esempio lo sforzo fisico. Asma e gravidanza - In gravidanza il decorso dell'asma è imprevedibile. Può migliorare, peggiorare o rimanere invariato. Le possibili interferenze tra le due condizioni riguardano da un lato la possibilità che durante una crisi asmatica grave arrivi al feto sangue non sufficientemente ossigenato, dall'altro che i farmaci possano danneggiare il feto. Questi ultimi, però, se usati correttamente , hanno effetti collaterali molto ridotti. Per quanto riguarda l'influenza dell'asma sulla gravidanza e sulla crescita del feto, tutti gli studi fatti sono rassicuranti. Solo l'asma grave può creare problemi ad un normale decorso della gravidanza. I fattori che possono provocare l'Asma - E' opinione molto diffusa che l'asma sia sempre provocata da un allergia. In verità questo è vero solo nel 50% dei casi. I soggetti che vanno incontro a questa malattia sono spesso predisposti geneticamente (hanno parenti con manifestazioni allergiche) e manifestano precocemente reazioni allergiche (eczema, intolleranze alimentari, rinite ecc). Tuttavia l'ambiente gioca un ruolo determinante: i fattori ambientali possono infatti scatenare l'asma o indurre una sensibilizzazione allergica anche in soggetti non predisposti ereditariamente. Le sostanze di origine naturale in grado di scatenare allergie e asma sono: gli acari le muffe i derivanti epidermici degli animali domestici (saliva in particolare) i pollini (graminacee, parietaria, betulla, nocciolo, olivo, ambrosia, ecc…) alimenti in particolar modo il latte, l'uovo i crostacei, il merluzzo e alcune verdure anche alcuni additivi che servono per la conservazione degli alimenti possono scatenare una reazione allergica di tipo asmatico recentemente inoltre sta diventando sempre più diffusa una forma di allergia al latice, componente naturale dal quale si estrae la gomma. Può dare arrossamenti ed orticaria ma anche gonfiore diffuso alle labbra, al volto e a tutto il corpo e creare non pochi problemi a livello respiratorio con rinite ed asma anche di notevole gravità, Spesso chi è allergico al lattice lo è anche ad una pianta ornamentale molto diffusa, il ficus benjamin nonché ad alcuni alimenti tra cui le banane, le castagne, gli avocado il kiwi e le nocciole. I test cutanei o prove allergiche - Consistono nel mettere a contatto la parte sensibile della pelle del paziente con le sostanze verso cui si sospetta una sensibilizzazione (allergeni: test intradermico, PRICK test, PRICK BY PRICK. Diagnosi di Asma Bronchiale In presenza di uno o più sintomi fra quelli elencati nella è necessario rivolgersi immediatamente al proprio medico di base, il quale dopo una indagine accurata, valuterà se il paziente va sottoposto ad ulteriori accertamenti specialistici. In particolare lo pneumologo è lo specialista più indicato per una analisi globale della situazione il quale cercherà di arrivare ad una eventuale diagnosi d'asma seguendo il seguente percorso: 1. Attraverso la storia clinica, dalla quale si possono ottenere informazioni determinanti sulla storia familiare del paziente, sulla storia lavorativa, sulle abitudini di vita, sulle caratteristiche dei sintomi, sui fattori che si associano alla crisi asmatica 2. Attraverso un accurato esame fisico (uso del fonendoscopio) 3. Attraverso le prove del respiro (Spirometria e valori PEF) 4. Con il test di provocazione bronchiale (Attraverso stimoli di natura fisica o chimica (aria fredda, nebbia o test da sforzo)) Controllo dell’andamento dell’asma Attualmente sono disponibili alcuni oggetti portatili, semplici da usare e a basso costo che consentono ai pazienti e al medico una misurazione dell'ostruzione bronchiale sufficientemente precisa e attendibile: il misuratore di picco di flusso e gli spirometri portatili. Il monitoraggio del picco di flusso e la compilazione di un diario dei sintomi, rendono possibile una autovalutazione della malattia e forniscono al medico importanti informazioni. Il picco di flusso (PEF) è la misura della massima velocità con la quale si è in grado di espirare aria dai polmoni. Se i bronchi sono chiusi (asma) il passaggio di aria si fa più difficile e il PEF si abbassa. La misura del PEF va fatta almeno due volte al giorno e comunque tutte le volte che il paziente sente "mancanza di respiro", ripetendo la manovra 15/30 minuti dopo l'uso degli spray broncodilatatori. Ogni paziente ha il suo valore personale di riferimento. Alcune tabelle indicano valori di riferimento in base al peso e all'età del soggetto. Si considera comunque come riferimento il valore personale cioè il miglior valore che il paziente ottiene in una fase di stabilità clinica, ovvero quando non presenta sintomi caratteristici per asma e il suo respiro è buono. NB: la misurazione del mattino va effettuata al risveglio (prima delle abituali attività del mattino) Il diario dell'asmatico è utilissimo perché consente di rilevare 1. 2. 3. 4. i sintomi presenti durante la giornata il valore del PEF a varie ore la terapia osservazioni generali Cosa bisogna fare durante un attacco d'Asma Gli attacchi d'asma variano molto come intensità e durata e proprio per la variabilità e l'imprevedibilità che li caratterizza è necessario intervenire al primo insorgere dei sintomi, (tosse insistente, difficoltà del respiro) . Solo in questo modo sarà possibile controllare la crisi. Il trattamento al quale si ricorre genericamente in prima istanza è un beta-adrenergico spray. Il paziente dovrà comunque constatare un miglioramento dei valori del picco di flusso ed una regressione dei sintomi, dopo aver assunto i farmaci consigliati. Se ciò non avviene bisogna chiamare al più presto il medico o andare al pronto soccorso Valutazione dei valori di PEF Zona verde (asma lieve): 80-100% del valore personale migliore. Nessun sintomo d'asma è presente e l'eventuale terapia deve essere continuata tranquillamente. Zona Gialla (Asma moderato): 60-80% del valore personale migliore. L'asma non e' Completamente sotto controllo e possibili episodi asmatici richiedono l'aumento della Terapia. Rivolgersi al medico. Zona Rossa (Asma grave): al di sotto del 60% del valore personale migliore. Inalare subito un farmaco beta-2-adrenergico (Salbutamolo, Fenoterolo, ecc.) e chiamare immediatamente il medico se il PEF non ritorna ai valori della zona verde o gialla. Cosa si può fare contro l'Asma Il paziente asmatico ha un ruolo determinante nel controllo e nella gestione della sua malattia. Egli può infatti contribuire ad evitare le cause dell'asma attraverso : l'attuazione di essenziali norme igieniche di prevenzione il monitoraggio della malattia la prevenzione dei sintomi e la cura con i farmaci Le misure igieniche ambientali di prevenzione L'acaro della polvere di casa è un minuscolo organismo che vive nella polvere ed è una delle più importanti cause di rinite ed asma allergico. Evitare l'esposizione agli acari è difficile ma si può senz'altro limitarne la diffusione. In casa il primo bersaglio della profilassi ambientale deve essere la camera da letto. 1. Arredare la camera con mobilio semplice, indispensabile, a superfici lisce 2. Eliminare tutti gli oggetti che possono trattenere polvere (peluche, tappeti , tendaggi, moquette, imbottiture) 3. Il materasso e il cuscino devono essere nuovi e di materiale sintetico e devono essere aspirati regolarmente una o due volte alla settimana 4. É utile avvolgere i materassi e i cuscini con fodere di materiale non poroso (antiacari) che si trovano in commercio 5. Le coperte devono essere facilmente lavabili e devono essere esposte all'aria e al sole a lungo 6. Aerare la stanza almeno 20 minuti al giorno 7. Lavare tutta la biancheria del letto con acqua molto calda almeno una volta alla settimana 8. Se il paziente è un bambino preferire giocattoli facili da pulire (di legno, gomma o metallo. Eventuali giocattoli di pezza devono essere regolarmente lavati in acqua calda. 9. Il paziente non deve sostare in locali mentre vengono fatte le pulizie e usare sempre un aspirapolvere dotato di filtri efficaci 10. Mantenere il tasso di umidità al si sotto del 40-50%. Può essere controindicato l'umidificatore mentre può essere indicato l'uso del condizionatore d'aria. I pazienti allergici alle muffe dovrebbero evitare di soggiornare in ambienti umidi o in aree dove le muffe si sviluppano abbondantemente (zone in ombra, mucchi di foglie ecc.) e ricordarsi di arieggiare bene le stanze chiuse da molto tempo Non dimenticate che anche la polvere di casa può contenere una grande quantità di spore di muffe. Altrettanto importanti sono le misure di profilassi in soggetti allergici ai pollini. La conoscenza dei calendari pollinici permette, infatti, di evitare il soggiorno nelle zone più a rischio e nei momenti di massima pollinazione. Esiste una terapia medica efficace per la cura dell'Asma? Esistono tuttavia numerosi ed efficaci trattamenti in grado di curare l'asma o di controllare i sintomi. L'obiettivo della terapia dell'asma è quello di consentire al paziente il mantenimento di uno stato di benessere con condizioni di vita il più possibile normali, compresa una normale attività lavorativa e la pratica di un'attività sportiva. La terapia va proseguita per tutta la vita anche se non necessariamente questo comporta l'assunzione di farmaci ma solo l'attuazione di semplici accorgimenti nello stile di vita. I farmaci utilizzati per la cura dell'asma si dividono in tre categorie: farmaci attivi sulla malattia e cioè antinfiammatori, (cortisone) farmaci attivi sui sintomi a lunga durata d'azione (betastimolanti a lunga durata d'azione, e teofillinici a lento rilascio) farmaci attivi sui sintomi a rapido effetto (betastimolanti, anticolinergici e teofillina). Non tutti i farmaci sono somministrabili per aerosol e in qualche caso è necessario ricorrere ad altre vie, ma la regola di privilegiare la via inalatoria è sempre valida. Il tipo e la dose dei farmaci sono scelti in base alla gravità dell'asma. La regola generale è che si devono utilizzare i farmaci necessari per ridurre al minimo i sintomi nel più breve tempo possibile, diminuendo poi gradualmente la terapia fino ai minimi dosaggi in grado di mantenere sotto controllo l'asma.