Segnali e Sistemi (Ingegneria Informatica) Lezione 5 last update Oct 22, 2004 c 2004 Finesso, Pavon, Pinzoni 1 MODELLO MATEMATICO DEI SISTEMI (da lezione 2) Un sistema è una mappa Σ : X −→ Y x(·) → y(·) = Σ[x(·)] dove X ed Y sono insiemi di segnali. Un sistema è dunque una funzione che ha per dominio e codominio insiemi di funzioni. In matematica Σ si dice operatore. 2 Terminologia - Notazioni - Convenzioni (da lezione 2) Spesso si rappresenta un sistema con x(t) - Σ y(t) - Si noti l’abuso di notazioni x(t) ed y(t) qui rappresentano sia i segnali che i loro valori. x(t) è detto ingresso, y(t) è detto uscita. (X, Y ) segnali a tempo continuo ⇒ sistema a tempo continuo (X, Y ) segnali a tempo discreto ⇒ sistema a tempo discreto (X, Y ) tempo continuo e tempo discreto ⇒ sistema ibrido 3 ESEMPI DI SISTEMI Sistema meccanico: Massa–molla con forza esterna applicata. Se x(t) = forza esterna, ed y(t) = elongazione molla, my (t) + ky(t) = x(t), Legge di Newton. Sistema elettrico: Resistenza R attraversata da corrente. Il legame ingresso-uscita è fornito dalla legge di Ohm Se x(t) = tensione ai capi di R ed y(t) = corrente attraverso R, 1 x(t), y(t) = R Legge di Ohm. Sistema finanziario: Conto corrente bancario Se x(n) = depositi − prelievi al mese n-esimo ed y(n) = saldo 1 di punto, al mese n-esimo, ed il tasso di interesse mensile è di 12 allora 1 y(n) = 1 + y(n − 1) + x(n), Bilancio di massa. 12 4 INTERCONNESSIONI DI SISTEMI – Cascata Connettere sistemi è un buon modo per ottenere nuovi sistemi. Cascata di sistemi x(t) - Σ1 w(t)- Σ2 y(t) - L’uscita di Σ1 è l’ingresso di Σ2. La relazione ingresso/uscita è y(t) = Σ2(w(t)) = Σ2((Σ1 (x(t))) In matematica: cascata di sistemi = composizione di operatori. Attenzione: la cascata non è necessariamente commutativa. In generale Σ1Σ2 = Σ2Σ1. Abbiamo già visto che UT R = RUT . Attenzione informatici: La cascata ΣΣ è il primo passo di una funzione ricorsiva! 5 Interconnessioni di sistemi – Parallelo vedi lezione 6 Interconnessioni di sistemi – Feedback al prof. Beghi 7 SISTEMI NOTEVOLI Sistemi statici Un sistema è statico se esiste una funzione f (x, t) tale che y(t) = Σ[x(·)] = f (x(t), t). y(t) può dipendere da x(t) e t, ma non da x(τ ) per τ = t. Si dice anche sistema algebrico, o istantaneo, o senza memoria. Ognuno di questi termini suggerisce una naturale interpretazione. Esempio: y(t) = (t + 1) x(t). Controesempio: y(t) = t x(t + 1). Esempio fisico: tensione e corrente in una resistenza ideale. 8 Sistemi statici – II Cosa è un sistema costante ? Abbiamo definito un sistema come una mappa Σ : X −→ Y x(·) → y(·) = Σ[x(·)] dove X ed Y sono insiemi di segnali. Se esiste una funzione f (t) tale che, per ogni x(·) ∈ X, risulta y(t) = f (t) allora diremo che il sistema è costante. L’uscita è sempre la stessa funzione, non necessariamente una funzione costante! Esempio: y(t) = sin(ωt). ω Hz) quando È il fischio che si sente alla radio (la portante a 2π il modulatore del trasmettitore è guasto. 9 Sistemi dinamici Un sistema non statico è dinamico. y(t) = Σ[x(·)] y(t) può dipendere dall’intero x(·). Si dice anche sistema con memoria. Attenzione: questa locuzione è fuorviante. Se t è il presente diciamo passato la semiretta (−∞, t), futuro la semiretta (t, ∞). La memoria del sistema può riferirsi alla dipendenza di y(t), l’uscita presente, dal solo passato, dal solo futuro, o da una mistura di passato e futuro del segnale di ingresso. Esempi dei tre tipi: y(·) = U−T [x(·)], y(·) = UT [x(·)], y(·) = (UT + U−T )[x(·)] 10 Sistemi causali y(t) = Σ[x(·)] = f ({x(τ ), τ ∈ (−∞, t]}) y(t) non dipende dal futuro di x(t). Esempio: y(t) = (t + 1)x(t − 1), Controesempio: y(t) = (t − 1)x(t + 1). Esempio fisico: Se x(·) è l’andamento temporale del livello del Po a Torino, U−48[x(·)] è l’andamento a Porto Tolle (t = ore). Nota: tutti i sistemi statici sono causali. 11 Sistemi anticausali y(t) = Σ[x(·)] = f ({x(τ ), τ ∈ [t, ∞)}) y(t) non dipende dal passato di x(t). Esempio: y(t) = (t − 1)x(t + 1), Controesempio: y(t) = (t + 1)x(t − 1). Esempio fisico: ?? Non credo ce ne siano a livello macroscopico. Si veda però la discussione sulla soluzione all’indietro delle EDO. Nota: tutti i sistemi statici sono anticausali. 12 Sistemi causali ed anticausali I sistemi statici sono contemporaneamente causali ed anticausali, ma in modo triviale. È più interessante notare che esistono sistemi dinamici che sono contemporaneamente causali ed anticausali. d x(t) dove X = C 1 (R), (vedi lezione). Esempio: y(t) = dt 13 Sistemi BIBO-stabili Un sistema è stabile se manda segnali limitati in segnali limitati. (BIBO = bounded input bounded output) Il segnale z(t) è limitato se: |z(t)| ≤ Mz < ∞, ∀t ∈ R, ovvero Mz := supt∈R |z(t)| < ∞. Formalmente un sistema è BIBO stabile se |x(t)| ≤ Mx < ∞, ∀t ∈ R =⇒ |y(t)| ≤ My < ∞, ∀t ∈ R < ∞ Si noti che: (a) non è imposto un legame tra Mx ed My , (b) non è imposto che supx(·)∈X supt∈R |y(t)| < ∞. Esempio: y(t) = ex(t), Controesempio: y(t) = tx(t) A lezione: d x(t), e y(t) = t y(t) = dt −∞ x(τ )dτ non sono BIBO-stabili. 14 Sistemi tempo-invarianti Un sistema è tempo-invariante se: Σ UT = UT Σ ∀T Interpretazione: Se all’ingresso x(t) corrisponde l’uscita y(t), allora all’ingresso x(t + T ) deve corrispondere l’uscita y(t + T ). Con metafora biologica diciamo che il sistema non invecchia. Esempio: y(t) = x(t + 1), Controesempio: y(t) = x(−t + 1). 15 Sistemi lineari Il sistema L è lineare se, ∀ x1(·), x2(·), x(·) ∈ X, a ∈ C valgono: • L[x1(·) + x2(·)] = L[x1(·)] + L[x2(·)] • L[ax(·)] = aL[x(·)] Questa definizione è equivalente a: ∀ x1(·), x2(·) ∈ X, a1, a2 ∈ C L[a1x1(·) + a2x2(·)] = a1L[x1(·)] + a2L[x2(·)] Esempio: y(t) = t2x(t), Controesempio: y(t) = tx2(t) Nota: Se L è lineare, allora L(0) = 0 (vedi lezione). A lezione: Se L è lineare e causale allora supp(y(·)) ⊂ supp(x(·)). 16