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Comunicato Stampa
In libreria da oggi
Le grandi avventure di Beppe Gulliver, marinaio ligure,
nel nuovo libro per ragazzi di Marco Aime,
I piccoli viaggi di Beppe Gulliver (EMI)
Bologna, 5 marzo 2014
Dopo Fiabe nei barattoli, Marco Aime, professore di Antropologia culturale
all’università di Genova, educatore, divulgatore scientifico e autore di molte
pubblicazioni, presenta il suo secondo libro di narrativa per ragazzi ma valido
per tutti, I piccoli viaggi di Beppe Gulliver (Editrice Missionaria Italiana,
pp. 112, euro 12,90, da oggi nelle librerie). Incentrato sulla figura di
Beppe Gulliver, marinaio ligure e pronipote del leggendario Lemuele
Gulliver, protagonista del classico di Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver, il
volume racconta gli incredibili viaggi di Beppe e i suoi incontri, talora bizzarri,
con popolazioni uniche. Grazie al sapiente uso di metafore e allegorie e
affidandosi a uno stile classico ma leggero, Aime dipinge uno spaccato
dell’Italia di oggi, con i suoi problemi e le sue contraddizioni.
Marinaio curioso ed intelligente, Bepin, come lo chiamano a Savona, ci
accompagna in prima persona nelle sue avventure, portandoci fino alla terra
di Krylien, dove scopriamo che tutti obbediscono a ciò che ordina la
televisione, o la terra di Persilios, i cui abitanti sono stati colonizzati da dei
«mercanti con i flauti» che ne hanno cancellato la memoria, condannandoli
all’oblio, poiché «non puoi avere futuro, se non hai un passato». Forse
più curiosa è Orbania, «il paese dell’uno», dove, in nome di ancestrali
tradizioni, tutto è unico, dal cibo alle bevande fino ai giornali, a dispetto del
fatto che tutto deve essere importato da fuori.
Il filo conduttore del libro è però l’incontro con lo straniero, che in molti casi
incute timore e viene spesso osteggiato. Ciascuna delle terre visitate dal nostro
marinaio ne è un esempio, rifiutando completamente l’incontro con l’altro o
aggrappandosi a salde e inamovibili radici. Motore è la paura di perdere la
propria identità, inventata o vera che sia, oppure il lavoro, come quando un
famoso capo tribù africano rammenta a Beppe che i bianchi si sono appropriati
anche delle loro leggende, come quella dove si narra dei «continui sbarchi
dei bianchi sulle coste dell’Africa», che toglievano lavoro agli africani.
Alla fine Bepin Gulliver, sempre spinto da una insaziabile curiosità, scoprirà che
un fantomatico paese del Terzo Mondo non è altro che la sua Italia e che,
talvolta, le lenti che inforchiamo per guardare la storia non sono altro che gli
occhiali di una buona propaganda «con cui si ottengono ottimi risultati … In
fondo fa comodo pensare di essere i migliori».
Un libro per ragazzi acuto e divertente, per allargare gli spazi della mente.
Marco Aime, I piccoli viaggi di Beppe Gulliver, Editrice Missionaria
Italiana, pp. 112, euro 12,90
In allegato la copertina del libro.
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