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Emissione N° 290
PICCOLA BOTTEGA CORALE DI SCIENZA E ARTE
IL CASTELLO ZUM PA-PA'
EGEA SMALL
8015948001639
SCA 163
DELUXE DIGIPACK
2010
BAMBINI
Una storia di canzoni, musica e misteri: questo è Il Castello Zum - papà, operina musicale
prodotta da DIRE e FARE, con la direzione artistica di Paolo Scatena. Una favola musicale
in cui la fantasia trasporta i bambini in un magico regno sospeso, sorretto da enormi
pentagrammi. Nel castello vivono il Re Chiave di Basso, la Regina Chiave di Violino, e molti
altri personaggi come il Pesce Pausa che rappresentano valori e note musicali. La vita nel
regno scorre felice, nel segno della pace e dell'armonia fino a che, un giorno, i pentagrammi
che sorreggono il castello vengono rubati. Nove canzoni originali si alternano a narrazioni e
recitativi. Personaggi strampalati e strumenti inventati animano questo piccolo giallo
musicale che accompagna i bambini alla prima conoscenza del codice musicale. L'Operina è
una produzione originale DIRE e FARE, realizzata in collaborazione con Egea Small,
etichetta discografica di Perugia dedicata all’infanzia, e Scienza e arte, struttura
specializzata in progetti e produzioni musicali per la prima infanzia.
CAMPUS FILOMENA
JESTER OF JAZZ
SAM PRODUCTIONS
8015948090329
SAM 9032
JEWEL BOX + SLIPCASE
2011
JAZZ
Cantante jazz, regista teatrale e docente universitaria, Filomena Campus vive a Londra dal
2001 dove ha fondato la compagnia Theatralia. Molto nota nella sfera del jazz sperimentale
e dell’improvvisazione free, ha collaborato tra gli altri con musicisti di fama internazionale
come Evan Parker, Orphy Robinson, Guy Barker, Jean Toussaint, Byron Wallen, Cleveland
Watkiss, Antonio Forcione, Andreas Schmidt, Tony Kofi e la London Improvisers Orchestra,
con cui ha registrato live il CD Improvisations For George Riste. Nel 2009 Campus ha creato
il primo progetto a suo nome ‘Filomena Campus Quartet‘, con Steve Lodder al piano, Dudley
Phillips al contrabbasso, Winston Clifford alla batteria. Il quartetto ha avuto come special
guests Cleveland Watkiss e Antonio Forcione ai Riverside Studios di Londra. Nel 2010 e’
nato il progetto originale ‘JESTER OF JAZZ’, un raffinato mix di puro jazz contaminato da
surreali invasioni felliniane attraverso brevi testi di Stefano Benni, Franca Rame, Maria Carta
e altri autori. La performance di Campus e’ una esplorazione del ruolo della cantante jazz
che gioca con le note e i diversi ritmi e colori come un clown: interpretazione influenzata da
personaggi della commedia dell’arte, del circo, delle maschere sarde, del teatro dell’assurdo
e ispirata in particolare ad alcuni straordinari personaggi come Dario Fo, Franca Rame, Pina
Bausch, Augusto Boal, Federico Fellini, Samuel Beckett, Grazia Deledda e Maria Carta. I
brani sono originali con testi di Filomena Campus e musiche di Steve Lodder e Dudley
Phillips, oltre a un particolarissimo arrangiamento di un brano della tradizione sarda, ‘No
Potho Reposare’ di Phillips. Il titolo dell’album si riferisce al significato originario del termine
‘giullare’ ed e’ ispirato alla motivazione del Premio Nobel a Dario Fo: “che nella tradizione dei
Una favola musicale in cui la fantasia
trasporta i bambini in un magico regno
sospeso,
sorretto
da
enormi
pentagrammi.
Nove canzoni originali si alternano a
narrazioni
e
recitativi.
"IL
CASTELLO
ZUM
PA-PA'"
è
un'operina realizzata per la prima
infanzia.
Filomena Campus: artista a 360 gradi:
cantante jazz, regista teatrale e docente
universitaria.
I brani sono originali con testi di
Filomena Campus e musiche di Steve
Lodder
e
Dudley
Phillips.
Special guests: Jean Toussaint al sax
Rowland Sutherland al flauto. Le note di
copertina
sono
di
Paolo
Fresu.
La sua interpretazione è influenzata da
personaggi della commedia dell’arte
come Dario Fo, Franca Rame, Pina
Bausch, Augusto Boal, Federico Fellini, e
molti
altri.
giullari medievali fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati”. Il testo del brano Queen
of Clowns e’ stato scritto insieme a Franca Rame, mentre il testo recitato dell’introduzione e’
la poesia ‘Perche’ con Franca’ di Stefano Benni dedicata a Franca Rame. Special guests del
CD Jester of Jazz: Jean Toussaint al sax Rowland Sutherland al flauto. Le note di copertina
sono di Paolo Fresu.
PMJO, GIAMMARCO MAURIZIO
OPEN ON SUNDAY
PARCO DELLA MUSICA
8015948303016
MR 026 CD
2 CD JEWEL BOX
2010
JAZZ
Il nuovo disco della Parco della Musica Records “Open on Sunday” testimonia la grande
avventura dell’orchestra jazz residente dell’Auditorium Parco della Musica, la PMJO Parco
della Musica Jazz Orchestra diretta da Maurizio Giammarco. Un’avventura che ha visto
esibirsi la PMJO per quattro stagioni in due concerti domenicali al mese e un concerto serale
dando vita a numerosi progetti speciali e produzioni originali collaborando con band leader
internazionali e facendo conoscere al pubblico il repertorio classico della storia del jazz e
alcuni tra i migliori arrangiamenti per Big Band della storia. Open on Sunday è un disco
doppio che raccoglie tutte le composizioni originali concepite per l’orchestra da Maurizio
Giammarco, Mario Raffaele Corvini, Raffaele Scoccia, Claudio Cesar Corvini, Giuseppe
Iodice, Gianni Savelli. Unico standard presente è “It Don’t Mean A Thing” di Duke Ellington e
Irving Mills. Ensemble di grande qualità, ma anche collettivo “stimolante e ospitale”, la PMJO
Parco della Musica Jazz Orchestra, l’orchestra jazz residente dell’Auditorium Parco della
Musica, ha realizzato oltre 100 concerti e più di 50 progetti originali collaborando fino a oggi
con i più importanti artisti della scena internazionale (Martial Solal, Mike Stern, Kenny
Wheeler, Norma Winstone, Horacio “El Negro” Hernandez, Uri Caine, Karl Berger, Ingrid
Serto, Nguyen Lê, Maria Schneider, Bill Holman, Riccardo Del Frà, Dee Dee Bridgewater,
Irene Grandi, Paolo Fresu, Mike Gibbs, Maria Pia de Vito, Perico Sambeat, Michel Portal,
Bob Brookmeyer, George Lewis, Amii Stewart) ed esibendosi in Spagna, Francia, Germania,
Austria, Argentina, Messico.
POHJOLA VERNERI
AURORA
ACT
0614427902726
ACT 9027-2
DIGIPACK
2009
Pohjola è un nome molto conosciuto in Finlandia. È infatti il nome della Terra del Nord, luogo
in cui è ambientato il poema epico nazionale Kalevala, ma è anche il cognome di una delle
più note famiglie di jazzisti del Paese. Il trombettista Verneri Pohjola, figlio di leggenda del
jazz nazionale Pekka Pohjola, continua oggi la sua prestigiosa tradizione familiare con il suo
album di debutto intitolato “Aurora”. Già nominato nel 2004 “Young Artist of the Year” al Pori
Jazz Festival e “Best Trumpeter and Musician of the Year” dalla critica nazionale, con questo
suo lavoro Vernieri ha conquistato anche nel 2009 il “Best Jazz Album Award”. Quando il
trombonista Nils Landgren ha sentito l’album di debutto di Pohjola ne è stato subito
affascinato. Ha invitato il trombettista al Jazz Festival di Berlino del 2010 e lo ha fatto
conoscere a Siggi Loch, produttore dell’etichetta tedesca ACT, che ha deciso
immediatamente di prenderlo sotto la sua ala. L’album “Aurora” deve il suo titolo alla dea
dell’alba della mitologia romana e tutto il disco è permeato di un’atmosfera onirica,
affascinante e misteriosa. Suoni ariosi e toni profondi si alternano a momenti di intensa
espressività emotiva, così come una rigida scrittura si alterna a frammenti di libera
improvvisazione. Elementi diversi convivono e dialogano in un quadro complesso ricco di
colori e sfumature grazie anche alla partecipazione di ben quindici musicisti che si alternano
“Open on Sunday” testimonia la grande
avventura dell’orchestra jazz residente
dell’Auditorium Parco della Musica.
Un doppio disco che raccoglie tutte le
composizioni originali concepite per
l’orchestra da Maurizio Giammarco,
Mario Raffaele Corvini, Raffaele Scoccia,
Claudio Cesar Corvini, Giuseppe Iodice,
Gianni
Savelli.
QUESTO E' UN GRAN BEL DISCO!
“Best Jazz Album Award” in Finlandia.
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Akvavit
Three
Askisto
Boxer
Diesel
Spirit
Of
S
Colossus
Concierto De Aranjuez Amour
At The End Of This Album
For
Suoni ariosi e toni profondi si alternano
a momenti di intensa espressività
emotiva!
JAZZ
ACT
0614427950123
ACT 9501-2
DIGIPACK
2011
JAZz
GALILEO MUSIC
tra le varie tracce. Pohjola ha composto tutti i pezzi fatta eccezione per il suo arrangiamento
del celebre Concierto de Aranjuez di Joaquín Rodrigo, e nelle sue composizioni si può
apprezzare una straordinaria inventiva e ricchezza di soluzioni stilistica unita ad un raffinato
gusto per la melodia.
SIMCOCK GWILYM
GOOD DAYS AT SCHLOSS ELMAU
Gwilym Simcock
ragazzo
Nel 2005, quando aveva solo 24 anni, il pianista Gwilym Simcock ha vinto il premio Rising
Star dei BBC Jazz Awards. Un anno più tardi è stato nominato “BBC Radio 3 New
Generation Jazz Artist”, titolo che ha mantenuto per due anni. Nel 2007 è stato insignito del
titolo di "Jazz Musician of the Year" ai British Parliamentary Jazz Awards. Il suo album di
debutto del 2008, “Perception”, è stato acclamato dalla stampa internazionale. Chick Corea
lo ha definito "un originale, un genio creativo", mentre Jamie Cullum, la stella indiscussa del
jazz britannico, ha dichiarato: "Egli è il nostro miglior giovane pianista". L’etichetta tedesca
ACT, come sempre attenta alla scoperta e valorizzazione di nuovi talenti, presenta “Good
Days at Schloss Elmau”, il nuovo lavoro in piano solo di questa stella emergente del jazz
europeo. Come suggerisce il titolo il disco è stato registrato presso il “rifugio culturale” di
Schloss Elmau tra le Alpi bavaresi e consiste in otto brani che portano tutti la firma dello
stesso Simcock. In queste composizioni è facile riconoscere la formazione classica del
pianista gallese, che ha studiato al celebre Trinity College of Music di Londra e poi alla
Chetham’s School di Manchester prima di dedicarsi allo studio del jazz presso la Royal
Academy of Music. Talento prodigioso e precoce, Simcock dimostra di aver fatto proprie le
innumerevoli sfaccettature della storia della musica. Ascoltando attentamente le sue
composizioni si possono scoprire suoni che ricordano Mozart, Bach, Chopin, Ravel,
Gershwin o Ligeti, così come George Shearing, Thelonious Monk, Bill Evans, Oscar
Peterson e Keith Jarrett. Tutto ciò espresso con una coerenza e maturità stilistica a dir poco
rara per un musicista della sua età.
Ha già collezionato nomerosi premi ed è
stato insignito del titolo di "Jazz
Musician of the Year" ai British
Parliamentary
Jazz
Awards.
FEI SCHO
UNGRANTIG
I FEI SCHO interpretano in modo
originale la musica tradizionale Landler e
Zwiefacher con il bandoneon, lo djembe
o altri strumenti provenienti da culture
musicali
differenti.
Sin dalla loro formazione nel 2003 i FEI SCHO hanno proposto attraverso la loro musica
quello che più tardi sarebbe stato più tardi riconosciuto a livello internazionale come il vero
spirito della World Music. Vale a dire, sviluppare in modo naturale le proprie tradizioni libere
da stereotipi, avendo la necessaria consapevolezza di sé da poter integrare elementi stilistici
moderni e stranieri, alleati naturali delle proprie radici. I FEI SCHO interpretano in modo
originale la musica tradizionale Landler e Zwiefacher con il bandoneon, lo djembe, o altri
strumenti provenienti da culture musicali differenti. Con uno stile unico i FEI SCHO praticano
e rinnovano il canto tradizionale bavarese, attenti a conservare il proprio dialetto, così che
finalmente anche la Baviera possa apparire nella mappa della world music. Il loro nuovo CD
"Ungrantig" mostra lo stato d'animo allegro e il lato divertente della cultura bavarese in
contrasto con l’immagine tipica che se ne ha all’etero. I cinque musicisti che compongono i
FEI SCHO hanno un background molto ricco di esperienza in campo musicale avendo
collaborato per anni in altri ensemble della Baviera come i "Modern Roots" o insieme a
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8.
These
Are
è
considerato un
prodigio!
The
Plain
Northern
Can
We
Still
Wake
Elmau
Good Days
Mezzotint
Gripper
Song
Smiles
Be
Friends?
Up
Call
Tage
La sua musica è espressa con una
coerenza e maturità stilistica a dir poco
rara per un pianista della sua età.
Il loro nuovo CD "Ungrantig" mostra lo
stato d'animo allegro e il lato divertente
della
cultura
bavarese.
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Monaco
Da
Arme
Oben
Kleine
Aug’m
Seppi
Summa
Edelknab
Circo
Drehleier
Berg
4250095800429
GMC 042
DIGIPACK
2010
WORL MUSIC
formazioni illustri quali: i Massel Tov, Les Derhosn, Babba e Zittu, Cordon Blech o l’orchestra
d’archi Fraunhofer. "Ungrantig" è un CD di composizioni originali e raffinate, sorprendenti e
semplicemente superbe. Canzoni pop anni venti, musica funk, flauto magico bretone o suoni
orientali di meditazione, vengono miscelati in chiave ironica alla tradizione bavarese creando
un mix unico e assolutamente originale. Tutto questo fa di "Ungrantig" un documento
musicale importante che testimonia l’inizio di una nuova epoca musicale della Baviera.
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Sehnsucht
Fur
Zwe
I
Bourree
Landler
In
Paradise
Russbacher
Tanze
A
Viereckats
Wieserl
Boarisch
Duadl
Ungrantig
Swinglandler
Da Summa – Somerhit 2010
"Ungrantig" è un CD di composizioni
originali e raffinate, sorprendenti e
semplicemente
superbe.
GALILEO MUSIC
4250095820014
BAY 001
DIGIPACK
2008
WORLD MUSIC
VARIOUS ARTISTS
OBACHT! MUSIK AUS BAYERN (VOL. 1)
Musica divertente e emozionante della
Baviera!
Quello che conosciamo della musica folk bavarese è spesso uno stereotipo privo di
sfaccettature. Molti artisti mescolano il vero folk bavarese con la cosiddetta "Volkstümliche
Musik", una miscela di musica popolare con alcuni elementi tradizionali. Non molte persone
sanno quanto varia, divertente, emozionante e commovente possa essere la vera musica
della Baviera. In collaborazione con il giornalista Ulrike Zöller, che è un vero esperto di
musica tradizionale della Baviera, l’etichetta Galileo Music presenta la raccolta "Obacht!
Musica della Baviera". Obacht è un'espressione bavarese che significa attenzione e
sicuramente merita attenzione questo affascinante documento sulla ricca cultura musicale
della Baviera, che si rivolge soprattutto a coloro che vogliono scoprire o approfondire la
conoscenza di questa tradizione musicale.
OBACHT! MUSIK AUS "BAYERN (VOL.
1)" è un'affascinante documento di
questa
ricca
cultura
musicale.
1 Blaskapelle Osckar Sattler: Hoderlum Zwiefacher
2 Allgäuer Vierermusik: Häch oba-Jodler
3
Plammerbergmuse:
O-Polka
4 Pongauer Vielgesang: Der meineidige
Bauer
5 Dreyschlag: Seibiser Schottisch
6 Familienmusik Hoffmann: Tröpferlbad
7 Familienmusik Hoffmann: Weiß-BlauMarsch
8 Blaskapelle Josef Pfeffer: Lercherl Zwiefacher
9 Ruaßkuchlmusi: Pfeiferl + Zwiefacher
10 David Trio: Polka von den Winkler
Schrammeln
Zeisei
11
Geschwistern
Estner:
12 Fritz Mayr: W.A. Mozart KV 15b,
Maultrommel
Portativ
13 Roaner Sängerinnen: Im Feld singt die
Lerch
14 Sepp Eibl und Freunde: Halbwalzer
Partie
I
15 Kraudn Sepp: Ja meine Liabn Leitl
16 Alfred Einsiedel: Dreher (Konzertina)
17
Familie
Raith:
Bist
a
dou
18
Dellnhauser
Musikanten:
Hopfenschmeisser
19 Familie Sommereiner: Mei Vater is a
Weber
20 Münchner Bassetthorntrio: ungarisher
Polka
21 Martin Kerber: Barcia de Bonaparte
22
Roaner
Sängerinnen:
Der
Hollensteiner
Jodler
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Raffelemusik:
Hüttlinger-Milz
24 Brander Viergsang: Es letzte Löidl
25 Die Tanzgeiger: Alle meine Katzen
26
Cordon
Blech:
Na
endlich
GILLESPIE DIZZY
A PORTRAIT OF DUKE ELLINGTON
ESSENTIAL JAZZ CLASSICS
8436028697397
EJC 55456
JEWEL BOX
2011
JAZZ
Quando il giovane Dizzy Gillespie stava iniziando la sua carriera alla fine degli anni Trenta,
Duke Ellington era già una star che aveva registrato decine di album. Duke aveva raggiunto
una straordinaria celebrità come direttore d'orchestra, e stava lentamente conquistando una
meritata fama anche come compositore. Negli anni Quaranta, Insieme a Charlie Parker, Diz
rivoluzionò il mondo del jazz con l'affermazione del bebop. Ellington era uno di quei geni
creativi sempre pronto ad apprezzare nuovi musicisti e sonorità emergenti. Non è un caso
quindi che Ellington volle Gillespie per il suo disco del 1959 “Jazz Party” per l’etichetta
Columbia. L’anno successivo Gillespie rese omaggio al grande maestro con l’album qui
riproposto “A Portrait Of Duke Ellington”. Per il suo tributo, Dizzy ha scelto di utilizzare una
strumentazione molto diversa da quella del suo quintetto abituale di quel periodo con Bennie
Green al trombone, Robert de Dominica al flauto, Stan Webb, Paul Richie, John Murtaugh e
Ernest Bright al sax, Richard Berg, Ray Alonge e Joe Singer al corno francese, John
McAllister alla tuba, George Devens al vibrafono, Hank Jones al pianoforte, George Duvivier
al basso e Charlie Persip alla batteria. Questo ha creato un nuovo suono che si adatta
perfettamente le composizioni di Ellington, senza cadere nei suoni più familiari del quintetto
di Diz o della band di Duke. All’album originale sono stati aggiunti come bonus tracks tre
brani registrati da Gillespie con il suo quintetto al Newport Jazz Festival dello stesso anno.
Un tributo che Dizzy Gillespie volle fare
al grande maestro Duke Ellington come
riconoscimento alle loro collaborazioni.
All’album originale sono stati aggiunti
come bonus tracks tre brani registrati da
Gillespie con il suo quintetto al Newport
Jazz Festival dello stesso anno.
01.
In
A
Mellow
Tone
3:46
02. Things Ain’t What They Used To Be
4:55
03.
Serenade
To
Sweden
4:24
04.
Chelsea
Bridge
2:37
05. Upper Manhattan Medical Group 3:07
06. Do Nothin’ Till You Hear From Me
2:40
07.
Caravan
5:22
08.
Sophisticated
Lady
3:21
09.
Johnny
Come
Lately
3:39
10.
Perdido
4:52
11.
Come
Sunday
3:01
12.
Lorraine
4:24*
13.
14.
ADDERLEY NAT, MONTGOMERY WES
WORK SONG
ESSENTIAL JAZZ CLASSICS
8436028697489
EJC 55481
JEWEL BOX
2011
JAZZ
Nato a Tampa, Florida, il 25 Novembre 1931, Nat Adderley ha sempre visto la sua fama di
trombettista un po' oscurata da quella di suo fratello, il sassofonista Julian "Cannonball"
Adderley. Entrambi i musicisti sono diventati protagonisti dei generi hard bop e soul jazz, e
Nat è stato un membro del quintetto di suo fratello per molti anni. Oltre a registrare come
sideman per altri leader (tra cui suo fratello), Nat ha realizzato anche vari album a suo nome
negli anni Cinquanta e Sessanta. “Work Song” è stato uno dei suoi album di maggior
successo (anche grazie alla splendida title track che è diventata presto uno standard jazz).
Registrato nel 1960 “Work Song” rappresenta il sesto album di Nat come leader dopo “That’s
Nat” (1955), “Introducing Nat Adderley” (1955), “To the Ivy League” (1956), “Branching Out”
(1958) e “Much Brass” (1959). “Work Song” rappresenta inoltre la seconda collaborazione di
Nat con il chitarrista Wes Montgomery. I due musicisti avevano in precedenza suonato
insieme nell’album del cantante Jon Hendricks “A Good Git Together” (1959), ma non
avrebbero registrare di nuovo insieme dopo “Work Song”. Come bonus album di questa
pubblicazione è stato aggiunto l’album di Wes Montgomery “Movin’ Along” (Riverside 9342)
con James Clay (flauto, sax), Victor Feldman (piano), Sam Jones (bass) e Louis Hayes
(batteria).
Due
A
Norm’s
Night
LP
Nat
Adderley
"Cannonball"
In
in
Norm
Tunisia
5:14*
9:58*
questo
CD!
fratello
di
Julian
Adderley.
01
Work
Song
4:16
02
Pretty
Memory
3:54
03 I’ve Got A Crush On You 2:56
04
Mean
To
Me
5:02
05
Fallout
4:55
06
Sack
Of
Woe
4:28
07
My
Heart
Stood
Still
6:26
08 Violets For Your Furs 3:50
09
Scrambled
Eggs
3:20
10
Movin’
Along
5:40*
11
Tune-Up
4:29*
12 I Don’t Stand A Ghost Of A Chance
5:03*
13
Sandu
3:27*
14
Body
And
Soul
7:20*
15
So
Do
It!
6:06*
16
Says
You
5:01*
Come bonus di questa pubblicazione è
stato
aggiunto
l’album
di
Wes
Montgomery
“Movin’
Along”.
ESSENTIAL JAZZ CLASSICS
8436028697496
EJC 55487
JEWEL BOX
2011
JAZZ
BRUBECK DAVE
BRUBECK PLAYS BERNSTEIN (+ JAZZ IMPRESSIONS OF
JAPAN)
Per
la
prima
volta
su
L’album del 1960 “Brubeck Plays Bernstein” (Columbia CS8257), che appare qui per la
prima volta su un unico cd, è una miscela di jazz e musica classica in cui Brubeck rende
omaggio al celebre compositore e direttore d'orchestra. Leonard Bernstein (1918-1990) non
solo ha diretto la New York Philharmonic per molti anni, ma ha anche composto le musiche
per numerosi spettacoli di Broadway. Entrambi questi aspetti della sua produzione artistica
(musica classica e musical) sono testimoniati in questo album. Nella prima parte il quartetto
di Dave Brubeck – con Paul Desmond (sax), Eugene Wright (basso) e Joe Morello (batteria)
- esegue una composizione in quattro parti scritta da Howard Brubeck (fratello maggiore di
Dave) accompagnato dalla New York Philharmonic diretta da Leonard Bernstein. Nella
seconda parte invece il quartetto propone le sue interpretazioni di cinque brani tratti dai
“West Side Story” e “Wonderful Town”. Come bonus a questa edizione è stato aggiunto nella
sua interezza l’album “Jazz Impressions of Japan” (Columbia CS9012), registrato dal Dave
Brubeck Quartet nello stesso anno.
01 Dialogues For Jazz Combo
Orchestra
(I)
:
Allegro
02 Dialogues For Jazz Combo
Orchestra (Ii): Andante-Ballad
03 Dialogues For Jazz Combo
Orchestra (Iii): Adagio-Ballad
04 Dialogues For Jazz Combo
Orchestra
(Iv):
Allegro-Blues
05
Maria
06
I
Feel
Pretty
07
Somewhere
08
A
Quiet
Girl
09
Tonight
10
Tokyo
Traffic
11
Rising
Sun
12
Toki’s
Theme
13
Fujiyama
14
Zen
Is
When
15
The
City
Is
Crying
16
Osaka
Blues
17
Koto
Song
CD!
Un omaggio al celebre compositore e
direttore d'orchestra Leonard Bernstein.
And
5:54
And
5:12
And
4:50
And
5:38
3:17
5:11
4:16
2:23
3:46
5:54*
4:43*
2:11*
5:06*
2:55*
6:04*
5:12*
3:02*
Come bonus a questa edizione è stato
aggiunto nella sua interezza l’album
“Jazz
Impressions
of
Japan”.
ESSENTIAL JAZZ CLASSICS
8436028697502
EJC 55488
JEWEL BOX
2011
JAZZ
ESSENTIAL JAZZ CLASSICS
8436028697519
EJC 55489
JEWEL BOX
2011
JAZ
PEPPER ART
GETTIN' TOGETHER!
Art Pepper accompagnato del primo
grande quintetto di Miles Davis.
“Art Pepper Meets the Rhythm Section” è stato il frutto della celebre sessione del 19
Gennaio 1957 in qui il sassofonista è stato accompagnato dalla sezione ritmica del primo
grande quintetto di Miles Davis (1955-1957), ovvero il pianista Red Garland, il bassista Paul
Chambers e il batterista Philly Joe Jones. La straordinaria alchimia del quartetto e la qualità
sublime della musica registrata in quella occasione, hanno probabilmente incoraggiato
Pepper a ripetere l'esperienza e registrare un secondo album con quella stessa formazione
tre anni dopo. Frutto di quella registrazione fu l’album “Gettin' Together” qui riproposto che
vede anche la partecipazione su tre tracce del trombettista Conte Candoli. Poco dopo questa
sessione Pepper sarebbe stato condannato alla reclusione con l'accusa di droga e inviato al
carcere di San Quentin, dove sarebbe rimasto fino al 1964. La reale riabilitazione di Pepper
avrebbe però richiesto ben più del suo periodo di detenzione. Dopo l’album “Intensity”
(registrato nel mese di Novembre del 1960), Pepper non avrebbe registrato una sessione in
studio a proprio nome fino al 1973. Pepper e Kelly non avrebbero più collaborato dopo
“Gettin 'Together!” (Kelly è morto nel 1971, prima della reale riabilitazione di Pepper).
Una
PEPPER ART
INTENSITY
L'ultimo album di Art Pepper come
leader prima della sua incarcerazione per
scontare una lunga pena detentiva per
droga.
L’album del 1960 “Intensity” (Contemporary S7607), vede il sassofonista Art Pepper come
unico fiato solista accompagnato da un trio composto da Dolo Coker al piano, Jimmy Bond al
basso e Frank Butler alla batteria. Questo sarebbe stato l'ultimo album Pepper's come leader
prima della sua incarcerazione per scontare una lunga pena detentiva per droga. Aveva già
trascorso quasi due anni (tra il 1953 e 1954) tra il carcere di Los Angeles e l'ospedale Forth
Worth, quando è stato arrestato di nuovo alla fine del 1960. Ritenuto erroneamente membro
di una grande organizzazione di spaccio di droga, Pepper è stato condannato a una lunga
pena e portato a San Quentin. Pepper è uscito brevemente di prigione su cauzione prima di
essere condannato definitivamente e in quel breve lasso di tempo ha registrato l’album qui
riproposto. Come bonus è stata aggiunta una sessione in studio integrale realizzata tre anni
prima di “Intensity”, con Pepper unico fiato solista accompagnato da Red Norvo al vibrafono,
Gerald Wiggins al piano, Ben Tucker al basso e Joe Morello alla batteria.
straordinaria
alchimia!
1.
Whims
Of
Chambers
7:00
2.
Bijou
The
Poodle
6:04
3.
Why
Are
We
Afraid?
3:40
4. Softly, As In A Morning Sunrise 7:00
5.
Rhythm-A-Ning
7:19
6.
Diane
5:08
7.
Gettin’
Together
6:59
8. The Way You Look Tonight 6:40
9. Gettin’ Together [Alt. Tk] 8:52 10. What
Is This Thing Called Love? 5:32*
11.
A
Foggy
Day
3:56*
12.
Diane-A-Flow
4:04*
13.
Zenobia
5:17*
Ritenuto erroneamente membro di una
grande organizzazione di spaccio di
droga.
1. I Can’t Believe That You’re In Love
With
Me
4:26
2.
I
Love
You
5:27
3. Come Rain Or Come Shine 4:48
4. Long Ago (And Far Away) 4:24 5. Gone
With
The
Wind
5:52
6. I Wished On The Moon 4:59
7. Too Close For Comfort 6:47
8.
Five
Points
11:36
9.
Pepper
Steak
3:50*
10. You’re Driving Me Crazy 5:08*
11.
Tenor
Blooz
5:01*
12.
Yardbird
Suite
5:45*
13.
Straight
Life
3:20*
Come bonus è stata aggiunta una
sessione in studio integrale realizzata tre
anni
prima.
THIELEMANS TOOTS
THE SOUL OF TOOTS
ESSENTIAL JAZZ CLASSICS
8436028697526
EJC 55490
JEWEL BOX
2011
JAZZ
Nato il 29 Aprile 1922 a Bruxelles, Jean-Baptiste Frédéric Isidor Baron Thielemans, meglio
noto come "Toots" Thielemans, è considerato come uno dei più grandi suonatori di armonica
del 20° secolo ed è, probabilmente, l'unico interpr ete jazz di questo strumento ad avere
raggiunto una grande notorietà. Thielemans si è trasferito negli Stati Uniti nel 1952, dove ben
presto è diventato membro del gruppo di Charlie Parker e ha collaborato con Miles Davis e
Dinah Washington. Ha suonato e registrato con giganti come Ella Fitzgerald, Jaco Pastorius,
Peggy Lee, George Shearing Quintet, Quincy Jones, Oscar Peterson, Bill Evans, Paul
Simon, Billy Joel, Astrud Gilberto, Shirley Horn, Elis Regina e molti altri. Ha inoltre inciso
numerosi album a suo nome. L'album “The Soul Of Toots” (Signature SM6006) è stato
registrato da Thielemans nel 1959, sette anni dopo il suo trasferimento in America, e lo vede
accompagnato dal pianista Ray Bryant, dal contrabbassista Tommy Bryant e dal batterista
Oliver Jackson. come bonus all’album originale è stata aggiunte due sessioni in quartetto di
Thielemans del 1955 (Ray Bryant al piano, Wendell Marshall al basso e Bill Clark alla
batteria) e del 1957 (Hank Jones al piano, Doug Watkins al basso e Art Taylor alla batteria).
Jean-Baptiste Frédéric Isidor Baron
Thielemans, meglio noto come "Toots"
Thielemans, è considerato uno dei più
grandi suonatori di armonica del
ventesimo
secolo.
L'album “The Soul Of Toots” è stato
registrato da Thielemans nel 1959 e lo
vede accompagnato dal pianista Ray
Bryant, dal contrabbassista Tommy
Bryant e dal batterista Oliver Jackson.
01 You Are My Sunshine 5:17
02
Nuages
5:22
03
Five
O’clock
Whistle
4:35
04
Soul
4:56
05
Lonesome
Road
4:21
06
Misty
2:57
07
Confirmation
6:32
08 Les Enfants S’ennuient Le Dimanche
4:53
09
Brother
John
2:12
10
Don’t
Be
That
Way
4:39*
11 Scotch On The Rocks 2:50*
12
Diga
Diga
Doo
4:31*
13
Sonny
Boy
4:22*
14 In A Sentimental Mood 3:17*
15
Cool
And
Easy
2:57*
16
Tangerine
2:40*
17 Can’t Help Lovin’ Dat Man 3:03*
MIDNIGHT RECORDS
8436028696291
83759
JEWEL BOX
2011
ROCK
CASH JOHNNY
THE FABULOUS JOHNNY CASH (+ WITH HIS HOT AND BLUE
GUITAR)
Johnny Cash è stato il primo artista a
fondere le sonorità del country, del
gospel e del rockabilly con dei testi
straordinari!
Johnny Cash è stato il primo artista a fondere le sonorità del country, del gospel e del
rockabilly con dei testi straordinari creando una serie di successi indimenticabili testi e uno
stile inconfondibile. Ha scritto canzoni commoventi che parlavano con intensità di amore e
perdita, interpretandole con una voce unica che è diventata un patrimonio unico di tutta la
musica leggera. Questa pubblicazione raccoglie due delle sue più importanti registrazioni
dell’inizio della sua carriera, ovvero il suo album di debutto per la Sun Record Company,
“With His Hot and Blue Guitar” del 1957, e quello per la Columbia, “The Fabulous Johnny
Cash” del 1959. In queste registrazioni si possono ritrovare alcuni dei suoi brani più celebri,
tra cui "Folsom Prison Blues", "I Walk The Line" e "I Still Miss Someone". I due album sono
stati ri-masterizzati e riuniti insieme in questa edizione speciale che include anche 5 bonus
tracks registrate nello stesso periodo.
Due LP: “With His Hot and Blue Guitar”
del 1957 e “The Fabulous Johnny Cash”
del
1959.
01
Rock
Island
Line
2:11
02 (I Heard That) Lonesome Whistle 2:25
03
Country
Boy
1:53
04 If The Good Lord's Willing 1:43
05
Cry
Cry
Cry
2:27
06 Remember Me (I'm The One Who
Loves
You)
2:01
07 So Doggone Lonesome 2:36
08 I Was There When It Happened 2:16
09
I
Walk
The
Line
2:45
10 Wreck Of The Old’97 1:48
11
Folsom
Prison
Blues
2:49
12
Doin'
My
Time
2:37
13 Run Softly, Blue River 2:24
14
Frankie
And
Johnny
2:19
15
That's
All
Over
1:56
16
The
Troubadour
2:18
17
One
More
Ride
2:03
18
That's
Enough
2:43
19
I
Still Miss
Someone
2:37
20 Don't Take Your Guns To Town 3:05
21 I'd Rather Die Young 2:32
22
Pickin'
Time
2:02
23 Shepherd Of My Heart 2:14
24
Supper-Time
2:53
25
Hey
Porte*r
2:13
26
Get
Rhythm*
2:15
27
Oh,
What
A
Dream*
2:09
28
Mama’s
Baby*
2:22
29
Walkin’
The
Blues*
2:11
BLAND BOBBY "BLUE"
LITTLE BOY BLUE
Negli anni Cinquanta e agli inizi degli anni Sessanta, Bobby "Blue" Bland è stato uno dei
principali artefici del moderno soul-blues. Insieme con artisti come Sam Cooke, Ray Charles,
e Junior Parker, Bland ha sviluppato un sound che miscela con gospel, blues e R & B.
Questo stile unico era caratterizzato da sonorità che si avvicinava a quelle delle big band e
risentiva dell’influenza dei riff di chitarra di BB King. Questa compilation raccoglie 22 brani
che Bland ha inciso per l'etichetta Duke tra il 1952 e il 1959. Questa pubblicazione
rappresenta una possibilità imperdibile per chi voglia riscoprire i migliori momenti della
discografia di Bobby Bland. Questo è il materiale su cui Bland costruì la sua reputazione e il
suo successo, facendo conoscere a tutti la sua voce intensa ed espressiva che lo portarono
ad essere descritto dal critico musicale Dave Marsh della rivista Rolling Stone come “the
black Sinatra”.
HOODOO RECORDS
8436028697359
263377
JEWEL BOX
2011
R&B
Bobby "Blue" Bland è stato uno dei
principali artefici del moderno soulblues.
“The
Uno
black
Sinatra”.
stile
unico!
01
You
Did
Me
Wrong
2:37
02
No
Blow,
No
Show
3:01
03
I
Don’t
Believe
2:39
04 Farther Up The Road 3:00
05
I
Smell
Trouble
2:33
06 You Got Me (Where You Want Me)
2:29
07 Loan A Helping Hand 2:28
08
Last
Night
2:54
09 You’ve Got A Bad Intentions 2:33
10
Little
Boy
Blue
2:33
11
It’s
My
Life,
Baby
2:39
12
Time
Out
2:51
13 I Learned My Lesson 2:47
14
Bobby’s
Blues
2:21
15 Teach Me (How To Love You) 2:11
16 I Lost Sight On The World 2:37
17
Woke
Up
Screaming
2:47
18 Don’t Want No Woman 2:40
19
Lost
Lover
Blues
2:38
20 I Can’t Put You Down Baby 2:39
21
Army
Blues
2:42
22
Wishing
Well
2:33
Questa compilation raccoglie 22 brani
che Bland ha inciso tra il 1952 e il 1959.
HOODOO RECORDS
8436028697328
263385
JEWEL BOX
2011
R'N'R
BROWN RUTH
ROCK & ROLL (+ MISS RHYTHM)
Brown Ruth considerata la regina del
Rock
&
Roll!
Ruth Brown è stata una delle cantanti più importanti di ogni tempo. Se il rock & roll avesse
conservato nel tempo la diffusione dei suoi anni d’oro, Ruth Brown sarebbe conosciuta oggi
come la "Regina del Rock & Roll". La sua voce era intensa, appassionate e profonda, ed ha
continuato ad essere così fino alla sua scomparsa nel 2006. Conosciuto anche come "Miss
Rhythm", il suo repertorio musicale andava dal più allegro R&B all’intensità del soul e
l’esuberanza del jazz. Questa pubblicazione raccoglie due dei suoi album incisi per
l’etichetta Atlantic: “Rock & Roll” (1957) e “Miss Rhythm” (1959). Alle registrazioni originali
sono state aggiunte 4 tracce bonus realizzate nello stesso periodo. L'elevata qualità del
materiale proposto fanno di questa pubblicazione un prodotto indispensabile per tutti gli
ammiratori di Ruth Brown e in generale per gli appassionati di R&B e rock & roll. Inoltre
queste registrazioni vedono la partecipazione di alcuni dei migliori musicisti di quel tempo tra
cui King Curtis, Budd Johnson, Hank Jones, Willis Jackson, Jimmy Cleveland, Eddie
Condon, Al Caiola, Clyde McPhatter, Joe Marshall e Connie Kay.
Due LP : “Rock & Roll” (1957) e “Miss
Rhythm”
(1959).
01
Lucky
Lips
2:12
02 As Long As I’m Moving 2:44
03 Wild Wild Young Men 2:33
04
Daddy
Daddy
2:56
05
Mambo
Baby
2:43
06 Teardrops From My Eyes 2:55
07
Hello
Little
Boy
2:38
08 Mama, He Treats Your Daughter Mean
2:56
09
5-10-15
Hours
3:15
10 It’s Love Baby (24 Hours A Day) 2:44
11
Sentimental
Journey
2:37
12
Old
Man
River
2:15
13
So
Long
2:41
14
Oh
What
A
Dream
2:55
15 This Little Girl’s Gone Rockin’ 1:51
16
Just
Too
Much
2:29
17 I Hope We Meet (On The Road
Someday)
2:43
18
Why
Me
2:25
19 Somebody Touched Me 2:27
20 When I Get You Baby 2:10
21
Jack
O’diamonds
2:32
22 I Can’t Hear A Word You Say 2:30
23
One
More
Time
2:40
24
Book
Of
Lies
2:33
25 I Can See Everybody’s Baby 3:02
26
Show
Me
2:38
27 Ever Since My Baby’s Been Gone
2:47*
28
Shine
On
2:54*
29
I
Gotta
Have
You
2:18*
30
I
Don’t
Know
2:53*
Grazie dell’attenzione e cordiali saluti da EGEA Records & Distribution.
Silvia Valderrama
Ufficio Stampa - EGEA Music
C.so Mazzini, 12 - 12037 SALUZZO (CN)
Tel. +39 0175 217323
Fax. +39 0175 475154
E-Mail: [email protected]
Skype: silvia valderrama
http://www.egeamusic.com
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