LIBANO QUADRO ECONOMICO E ANALISI DEL COMMERCIO ESTERO 2013 & PRIMI 6 MESI 2014 Ottobre 2014 Andamento Economico Il calo dell'attività del settore privato nella seconda metà del 2013 ha influenzato le aspettative degli economisti e degli uomini d'affari. Il Purchasing Managers’ Index (che riflette le aspettative del settore privato) elaborato dalla Blom Bank per il Libano (BLOM PMI), indica un deterioramento delle condizioni di mercato nella seconda metà dell'anno scorso. L’indice relativo alle PMI è rimasto sotto i 50 punti per 6 mesi consecutivi nel 2013, tendenza che è continuata nel primo mese del 2014. Turismo, costruzione e vendite al dettaglio sono stati i settori economici più colpiti dal rallentamento dell’economia. Indubbiamente l’economia libanese risente fortemente dell’instabilità politica e dei problemi legati alla sicurezza e, in mancanza di un’inversione di tendenza di queste variabili, si paventa da più parti una crisi economica. La guerra civile in Siria e le sue ricadute sul Libano stanno condizionando la situazione a livello sia politico che economico e deprimendo le aspettative di investitori e consumatori. Tuttavia la recente costituzione del nuovo Governo, anche se in presenza di molte debolezze, rappresenta un fattore incoraggiante, che potrà aiutare a migliorare la fiducia e a stimolare l'attività economica. La seguente analisi dei principali dati economici dimostra che, anche se il 2014 si manterrà un anno difficile sia per il settore pubblico sia per quello privato, la situazione resterà tuttavia gestibile. Per il settore privato il 2013 è stato un anno di adattamento, che ha visto l’adeguamento al rallentamento della domanda interna. Il 2014 si presenta invece più difficile per il settore pubblico, che deve affrontare l’espansione del deficit di bilancio e il rapporto negativo debito/ PIL. L'evoluzione del settore estero dimostra la capacità dell'economia libanese di continuare a finanziare sia il settore pubblico sia quello privato. Tra il 2007 e il 2010, la bilancia dei pagamenti (BdP) ha realizzato un surplus complessivo di US$ 16,7 miliardi, generando una liquidità molto al di sopra della capacità di assorbimento dell'economia. Il disavanzo registrato nei tre anni successivi, pari complessivamente a US$ 4,7 miliardi, ha comunque lasciato il settore estero con un avanzo netto complessivo di US$ 12 miliardi. Il Paese ha quindi ancora sufficienti riserve per finanziare l'economia, come testimoniano i tassi di interesse relativamente bassi e gli indici di liquidità del settore bancario, che si mantengono su livelli elevati. LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 1 - Da notare inoltre che il risultato negativo della BdP, che ha registrato nel 2013 un disavanzo di US$ 1,1, è principalmente dovuto al deterioramento del saldo delle partite correnti, mentre si stima che l’afflusso netto di capitale sia rimasto in positivo. Il – cronico deficit commerciale è, infatti, aumentato di US$ 500 milioni e il numero di turisti diminuito del 7% lo scorso anno. Nonostante l’andamento negativo della bilancia dei pagamenti negli ultimi tre anni, il settore bancario è stato in grado di finanziare sia il settore pubblico che quello privato grazie alla liquidità accumulata durante il periodo precedente. L’elevata liquidità del sistema ha dimostrato di essere un fattore di stabilità e di tenuta nel recente periodo di instabilità politica e di insicurezza, durante il quale l'economia non è stata in grado di attirare grandi importi di IDE e un alto numero di turisti. Sia i depositi totali che i prestiti al settore privato sono più che raddoppiati negli ultimi sette anni. I depositi sono passati da US$ 67,3 miliardi nel 2007 a US$ 136,2 miliardi a fine 2013: economicamente parlando i depositi ammontano a 3,2 volte il PIL. Per quanto riguarda i prestiti al settore privato, questi sono aumentati da US$ 17,7 miliardi nel 2007 a US$ 41,5 miliardi di dollari, ossia oltre il 95% del PIL, alla fine dell'anno passato. Le riserve in valuta accumulate dalla Banca Centrale hanno anche evitato pressioni speculative sulla lira libanese e consentito di mantenere il cambio fisso rispetto al dollaro statunitense. Per quanto riguarda il settore pubblico, il rischio risiede nel crescente disavanzo e nel deterioramento del rapporto debito/PIL. Il 2013 è stato il primo anno in cui il governo ha registrato un deficit primario nel bilancio. Il rapporto debito/PIL ha invertito la tendenza dal 2012, dopo cinque anni in cui risultava in diminuzione. Questo è stato il risultato di una combinazione di fattori. In primo luogo, la flessione della crescita economica si è tradotta in minori entrate e maggiori uscite in termini di indennità. A questo fattore si è aggiunto l’aumento del minimo salariale, che ha aumentato la spesa pubblica. Inoltre la bassa inflazione e i bassi tassi di crescita hanno portato ad un aumento del PIL nominale inferiore all'aumento nel debito pubblico. In conseguenza, il rapporto debito/PIL è passato dal 135% nel 2011 ad oltre il 142% nel 2013. LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 2 - Il settore privato continuerà ad affrontare le sfide del 2013, ma qualsiasi miglioramento sul fronte della sicurezza darà un grande impulso al settore, soprattutto per il turismo e le vendite al dettaglio. Gli investitori sono preoccupati che il contenimento del deficit fiscale e del debito pubblico non sembri rappresentare una priorità del governo, che appare più concentrato sulle questioni politiche e di sicurezza. Questo potrebbe comportare la riluttanza del settore privato e a finanziare il settore pubblico pur avendo la capacità e la liquidità necessaria per farlo. In questo contesto, un orientamento del nuovo Governo ad includere le questioni fiscali fra le sue priorità, avrà sicuramente un impatto positivo sui comportamenti degli investitori. In sintesi, il 2014 si presenta come un anno difficile, anche se gestibile, con un tasso di crescita economica reale previsto dall’IFI Istituto della Finanza Internazionale) tra l’1% e il 2%, e potrà raggiungere anche il 5% se le scadenze politiche locali verranno rispettate e le condizioni di sicurezza nel Paese miglioreranno. Commercio Estero La bilancia commerciale libanese ha per tradizione un saldo negativo a causa della forte incidenza dell’import e della limitata contribuzione dell’export. Nel 2013 Il valore totale degli scambi è stato di circa US$ 25,2 miliardi, di cui US$ 21,2 miliardi di importazioni (in calo del 0,2% rispetto al 2012) e US$ 4 miliardi di esportazioni (con una flessione del 12,2%). L’import resta quindi eccendentario e caratterizza il mercato libanese, ad alta vocazione mercantile e testa di ponte verso l’area mediorientale. Negli ultimi due anni, tale ruolo è stato tuttavia ostacolato dal conflitto siriano, passaggio obbligato per le merci esportate verso Giordania, Iraq e Paesi del Golfo o in transito verso questi Paesi. Questo ha indubbiamente contribuito alla flessione dei volumi di scambio. Import Export Totale Interscambio Saldi 2011 2012 20.158 4.265 24.423 -15.893 21.280 4.483 25.763 -16.797 2013 21.228 3.936 25.164 -17.292 variazione % -0,2% -12,2% -2,3% 2,9% differenza in valore -52 -547 -599 495 (Valori in milioni US$, Fonte Dogane Libanesi) LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 3 - INTERSCAMBIO PER PAESI Esportazioni Gen - Dic Siria Sud Africa Arabia Saudita Emirati Arabi Iraq Turchia Svizzera Giordania Altri Totale 2011 215 673 308 322 198 276 515 127 1631 4.265 2012 294 864 359 352 211 157 547 142 1.557 4.483 2013 524 398 347 332 272 183 175 142 1.563 3.936 Quota di mercato 13,3% 10,1% 8,8% 8,4% 6,9% 4,6% 4,4% 3,6% 39,7% 100,0% Variazione 12/13 78,2% -53,9% -3,3% -5,7% 28,9% 16,6% -68,0% 0,0% 0,4% -12,2% (Valori in milioni US$, Fonte Dogane Libanesi) Nel 2013, le esportazioni libanesi sono diminuite del 12,2% (in valore circa US$ 600milioni in meno rispetto all’anno precedente) e sempre troppo deboli in termini assoluti. Si conferma anche l’orientamento prevalente dei flussi commerciali verso l’area mediorientale, con la sola eccezione dell’Africa del Sud e della Svizzera, Paesi con i quali intervengono importanti scambi di oro non lavorato. Causa principale dell’andamento negativo della bilancia commerciale è il deterioramento della situazione nella vicina Siria, che rappresenta, come si è già detto, un passaggio obbligatorio per i TIR libanesi diretti verso gli abituali mercati di sbocco del Libano (Turchia, Giordania, Iraq e Paesi del Golfo). La progressiva implementazione dell’accordo di associazione all’EU nel quadro euro mediterraneo può costituire una valida piattaforma verso una diversificazione dei flussi commerciali e per l’inserimento dei prodotti libanesi nei circuiti distributivi occidentali. L’andamento delle esportazioni resta limitato per valore (poco meno di US$ 4 miliardi) e destinazione (oltre il 35% verso i Paesi del Medio Oriente). Negli ultimi 30 anni la Svizzera ha conservato il posto di primo mercato di sbocco del Libano, ma negli anni 2011 e 2012 è stata superata dal Sud Africa, che occupava nel 2010 il quarto posto (dopo la Svizzera, gli Emirati Arabi e la Francia). Nel 2013 la Siria è risultata il primo Paese di sbocco delle merci libanesi, con esportazioni che ammontano a US$ 524 milioni, ossia il 13,3% del totale, e un aumento dell’ordine del 78,2% rispetto all’anno precedente. Ciò è dovuto all’inversione dei traffici diretti in Siria verso il Libano, a causa della situazione bellica, della pericolosità dei porti di Lattakia e Tartous e delle sanzioni internazionali a carico della Siria. LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 4 - Seguono il Sud Africa (10,1% delle totali esportazioni), l’Arabia Saudita (8,8%), gli Emirati Arabi (8,4%) e l’Iraq (6,9%). Va precisato che l’export verso il Sud Africa e la Svizzera è costituito quasi esclusivamente da rottami d’oro e oro usato destinati alla fusione e, nel caso della Svizzera, alla successiva re-importazione in Libano come lingotti d’oro per la fiorente industria orafa locale. L’Italia si trova al 20° posto nella graduatoria dei Paesi destinatari delle merci libanesi (era al 21° nel 2012 e al 24° nel 2011), con US$ 38 milioni ed una quota di appena circa l’1% dell’export totale del Libano. Pur migliorando la propria posizione, l’Italia rappresenta ancora un mercato assai marginale, a causa soprattutto della limitata offerta libanese. Importazioni Cina Italia Francia USA Germania Turchia Russia Egitto Altri Paesi Totale 2011 2012 1.624 1.868 1.510 1.990 1.140 840 514 942 9.730 20.158 1.772 1.830 1.541 2.376 1.202 966 423 841 8.317 21.280 2013 2.283 1.789 1.535 1.500 1.242 1.134 901 644 10.200 21.228 Quota di mercato 10,8% 8,4% 7,2% 7,1% 5,9% 5,3% 4,2% 3,0% 48,0% Variazione % 2013/2012 28,8% -2,2% -0,4% -36,9% 3,3% 17,4% 113,0% -23,4% 22,6% -0,2% (Valori in milioni US$, Fonte Dogane Libanesi) Nel 2013, le importazioni libanesi sono rimaste stazionarie (hanno registrato un leggero calo dello 0,2%), nonostante la presenza di oltre un milione di profughi siriani. Il settore estero, come si è detto nella parte congiunturale, è l’unico settore che non abbia risentito della crisi economica dovuta alla mancanza di potere esecutivo per quasi un anno (il Paese è rimasto senza governo da marzo 2013 a febbraio 2014). L’Italia mantiene la posizione di secondo Paese fornitore del Libano e di primo Paese europeo, con una quota di mercato dell’8,4% (contro l’8,6% nel 2012). Dato di rilievo, la crescita dell’export della Cina, che è diventata il primo fornitore del Libano nel 2013, con una quota di mercato del 10,8% ed esportazioni per un valore di US$ 2,3 miliardi. L’incremento delle esportazioni cinesi è stato del 28,8% (US$ 1,8 miliardi nell’2012). LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 5 - Importante è stata lo scorso anno anche la crescita della Russia, che ha più che raddoppiato il valore del suo export verso il Libano: il valore delle esportazioni russe si è attestato a US$ 901 milioni nel 2013, contro i US$ 423 milioni dell’anno precedente. In aumento costante negli ultimi anni le importazioni dalla Turchia, che interessano l’Italia per la concorrenza diretta con molte produzioni nazionali (macchinari, elettrodomestici, tessile). Gli USA, invece, hanno visto diminuire il valore delle proprie esportazioni verso il Libano del 37%, passando da US$ 2,4 miliardi nel 2012 a US$ 1,5 miliardi nel 2013. A livello europeo, all’Italia che si mantiene primo partner, seguono Francia e Germania con una quota di mercato rispettivamente del 7,2% e 5,9%. Anche le esportazioni francesi, come le italiane, hanno subito una leggera flessione, al contrario dell’export tedesco che risulta in crescita nell’ultimo triennio. INTERSCAMBIO PER SETTORI Esportazioni Hanno un valore di US$ 3,9 miliardi e sono composte da un ristretto gruppo di prodotti: oreficeria, macchinari, metalli e prodotti chimici. Si indirizzano prevalentemente nell’area mediorientale anche per difficoltà di inserimento e di competizione sui mercati più avanzati. Gennaio – Dicembre Gioielleria, oreficeria e argenteria Metalli e prodotti Macchine ed app. meccanici Alimentari/bevande Petrolio raffinato Prodotti chimici Prodotti vegetali Cartotecnica Plastica e Gomma Tessile abbigliamento Mezzi di trasporto Altri Totale 2011 1.492 525 519 380 35 384 161 217 134 129 37 287 4.265 2012 1.724 471 478 392 132 342 171 182 146 116 42 287 4.483 2013 770 527 507 453 357 329 216 175 144 121 35 302 3.936 Quota % 19,6% 13,4% 12,9% 11,5% 9,1% 8,4% 5,5% 4,4% 3,7% 3,1% 0,9% 7,7% Var. 12/11 -55,3% 11,9% 6,1% 15,6% 170,5% -3,8% 26,3% -3,8% -1,4% 4,3% -16,7% 5,2% -12,2% (Valori in milioni US$, Fonte Dogane Libanesi) LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 6 - Importazioni Tutte in aumento le principali voci dell’import, ad eccezione dei prodotti energetici raffinati (-15,3% in valore) e gioielleria, oreficeria e argenteria (-28,3%). Incrementi particolari sono stati registrati per i settori: macchine ed apparecchi meccanici, aumentati, in valore di oltre US$ 500 milioni (+24,9%); prodotti chimici (+ US$ 200 milioni circa e 11,4%); mezzi di trasporto (+ US$ 233 milioni e 15,4%). Gennaio – Dicembre Prodotti energetici raffinati Macchine ed app. meccanici Prodotti chimici Mezzi di trasporto Metalli e prodotti Alimentari/bevande Gioielleria, oreficeria e argenteria Prodotti del regno vegetale Prodotti del regno animale Plastica e gomma Tessile abbigliamento Altri prodotti Totale 2011 4.624 2.130 1.725 1.480 1.523 1.291 2.141 850 867 704 703 2.824 20.158 2012 6.035 2.073 1.739 1.513 1.528 1.403 1.585 868 824 762 752 2.198 21.280 2012 5.110 2.590 1.937 1.746 1.572 1.410 1.136 923 892 833 793 2.286 21.228 Quota % 24,1% 12,2% 9,1% 8,2% 7,4% 6,6% 5,4% 4,3% 4,2% 3,9% 3,7% 10,8% Var. 11/10 -15,3% 24,9% 11,4% 15,4% 2,9% 0,5% -28,3% 6,3% 8,3% 9,3% 5,5% 4,0% -0,2% (Valori in milioni US$, Fonte Dogane Libanesi) INTERSCAMBIO LIBANO – ITALIA Gen-Dic Totale Import dall’Italia Export verso l’Italia Saldi per il Libano 2011 1.905 1.868 37 -1.831 2012 1.867 1.830 37 -1.793 2013 1.827 1.789 38 -1.751 Var. 13/12 -2,1% -2,2% 2,7% -2,3% (Valori in milioni US$, Fonte Dogane Libanesi) La bilancia commerciale italo-libanese, del valore totale di US$ 1.789 milioni, presenta un saldo netto a favore dell’Italia, dovuto al forte export italiano e alla ridotta corrente di import, anche per mancanza di un’adeguata offerta libanese. L’andamento rispecchia le caratteristiche dei due paesi: l’Italia con uno spiccato orientamento verso il mercato libanese, con prodotti rispondenti ai gusti ed alle esigenze locali e con la tendenza a utilizzare il Libano anche come piazza commerciale e di triangolazioni verso mercati limitrofii. LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 7 - Lo scorso anno le esportazioni italiane sono calate del 2,2% in valore, ma rappresentano ancora una quota di mercato dell’8,4%, prevalente su quella degli altri paesi. Forte comunque la concorrenza della Francia, che si posiziona dietro di noi con il 7,2%. Quasi a pari merito seguono gli USA (7,1%) e, più distaccata, la Germania (5,9%). L’Italia mantiene così la seconda posizione nella graduatoria dei Paesi fornitori. Il ventaglio dell’export italiano è composito, con prevalenza dei seguenti gruppi di prodotti: petrolio raffinato, macchinari, prodotti chimici, metalli, tessile-abbigliamento, alimentari, materiale da costruzione, plastica e gomma, calzature e mezzi di trasporto. Gennaio – Dicembre Petrolio raffinato Macchinari Prodotti Chimici Metalli e Prodotti Tessile abbigliamento Alimentari, Bevande Materiale costruzione Altri prod. Ind. Manuf. Plastica e gomma Calzature, Pelletteria Mezzi di trasporto Altri prodotti Totale 2011 947 208 139 90 93 50 47 40 41 34 27 152 1.868 2012 891 193 129 111 87 49 46 49 42 33 48 152 1.830 2013 862 210 142 89 78 58 56 55 45 31 27 136 1.789 Quota % 48,2% 10,5% 7,0% 6,1% 4,8% 2,7% 2,5% 2,7% 2,3% 1,8% 2,6% 8,3% Var. 13/12 -3,3% 8,8% 10,1% -19,8% -10,3% 18,4% 21,7% 12,2% 7,1% -6,1% -43,8% -10,5% -2,2% Pochi e di scarso peso i prodotti d’importazione dal Libano, che sono ammontati nel 2013 ad appena US$ 38 milioni, e relativi, soprattutto, a rottami metallici (US$ 14 milioni), prodotti chimici (US$ 10 milioni), e prodotti vegetali (US$ 5 milioni) che equivalgono a oltre il 76% dell’export libanese verso l’Italia. L'interscambio bilaterale nei primi 6 mesi del 2014, l'Italia, con un export di US$ 932 milioni ed una quota del 9% circa, si è posta in seconda posizione dopo la Cina le cui esportazioni sono ammontate a US$ 1,3 miliardi (12% di quota). Seguono USA (US$ 711 milioni e 7% di quota), Francia (US$ 689 milioni e 6,7% di quota), Russia (US$ 366 milioni e 3,5% di quota) e Turchia (US$ 342 milioni e 3,3% di quota). Nel periodo in questione, l'Italia ha esportato prevalentemente prodotti petroliferi raffinati (48%), macchinari (12%), prodotti chimici (8%), metalli ed articoli in metallo (4%), tessile abbigliamento (4%), alimentari, laterizi e articoli in plastica (3% per ciascuna voce). Nello stesso periodo, le importazioni italiane dal Libano si confermano esigue (US$ 14 milioni). LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 8 - OSSERVAZIONI Da un esame dettagliato dei dati resi noti dalle dogane libanesi per il primo semestre 2014 si rileva che il nostro export è aumentato dell'11,7% rispetto al primo semestre del 2013 mentre quello cinese ha registrato un rilevante aumento (+32,9%). Sono in calo, invece, le esportazioni degli altri principali fornitori del Libano (USA, Francia, Germania, Turchia e Russia). LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 9 - SINTESI GRAFICA COMMERCIO ESTERO LIBANO / RESTO DEL MONDO Valori in US$ milioni Elaborazione ICE Beirut su dati Dogane Libanesi 2011 > 2013 – INTERSCAMBIO Imp 25.000 Exp Saldi 20.000 15.000 10.000 5.000 0 11 20 -5.000 -10.000 12 20 13 20 -15.000 -20.000 2011 > 2013 – PRINCIPALI PAESI FORNITORI 2011 2.400 2.200 2012 2013 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 Cina Italia Francia USA Germania Turchia Russia Egitto 2013 – QUOTA DI MERCATO DEI PRINCIPALI PAESI FORNITORI LIBANO. Principali Paesi Fornitori 2013 Cina 10,8% Altri Paesi 48,0% Italia 8,4% Francia 7,2% USA 7,1% Egitto Russia Turchia 5,3% 3,0% 4,2% Germania 5,9% LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 10 - 2013 – IMPORT PER GRUPPI DI PRODOTTI Petrolio macchinari Prod. Chimici Mezzi di trasporto metalli Alimentari, bevande, tabacco oreficeria/gioielleria Prod. Vegetali Prod. Animali Plastica e gomma tessile abbigliamento mat. costruzione prod. Ind. Manifatt. carta e cartotecnica ottica, app. medicali prod. Legno Olii e grassi calzature prod. pelli e cuoio Arm e munizioni Lavori d'arte - 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500 5.000 5.500 COMMERCIO ESTERO LIBANO / ITALIA Valori in US$ milioni Elaborazione ICE Beirut su dati Dogane Libanesi 2011 > 2013 – INTERSCAMBIO 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 -200 -400 -600 -800 -1.000 -1.200 -1.400 -1.600 -1.800 -2.000 Import dall’Italia Export Saldi per il Libano 2012 2013 2011 2013 - IMPORT DALL’ITALIA PER GRUPPI DI PRODOTTI (Escluso petrolio raffinato) Macchinari Prodotti Chimici Me ta lli e Prodotti Tessile a bbiglia mento Alime ntari, Bevande Materiale costruzione Altri prod. Ind. Manuf. Pla stica e gomma Calza ture, Pe lletteria Mezzi di trasporto Altri prodotti 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 210 220 LIBANO. Ottobre 2014. Quadro Economico 2014 e Analisi del Commercio Estero2013 e primi 6 mesi 2014 - 11 -