Se vuoi prodotti più sicuri e di qualità servizi più efficienti tariffe più trasparenti alimenti più sani un ambiente più pulito la tutela dei tuoi diritti… anno XVII ( numero #' ( &6 aprile #%%$ Sped in abb post D L /$//#%%/ (conv in L +'/#%%+) art & comma # DCB Roma Se vuoi un’informazione più obiettiva che sia un valido strumento di autodifesa… Entra nella nostra associazione iscriviti all’Adiconsum Via G M Lancisi #$ %%&'& ( Roma Tel %' ++&,%#& ( Fax %' ++&,%#/% E(mail: adiconsum@adiconsum it Web: www adiconsum it Adiconsum dalla parte del consumatore Progetto cofinanziato dal Ministero delle Attività Produttive Con particolari approfondimenti sulla nutrizione nell’adolescenza e sugli abusi di alcol grassi dolci ed integratori alimentari La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Testi a cura di Claudio Lucchetta TEST noi consumatori anno XVII numero aprile Direttore: Paolo Landi • Direttore responsabile: Francesco Guzzardi • Comitato di redazione: Paolo Landi' Angelo Motta' Fabio Picciolini • Progetto grafico e impaginazione: Claudio Lucchetta • Copertina: Daniele Lucchetta • Amministrazione: Adiconsum' Via Lancisi ' Roma • Registrazione Tribunale di Roma n. / del 0.. • Spedizione in abbonamento postale D.L. //// (conv. in L. 4/4) art. ' comma ' DCB Roma • Stampa: Arti Grafiche S. Lorenzo' Via dei Reti /' Roma • Finito di stampare in aprile Associato all’Unione Italiana Stampa Periodica Prefazioni Promuovere nelle giovani generazioni uno stile di vita sano significa an che dar loro le indicazioni corrette su come adottare comportamenti alimen tari consapevoli. L’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Udine' che ha a cuore la formazione dei ragazzi alla cultura della qualità della vita' ha dun que colto con entusiasmo l’opportunità di collaborare con l’Adiconsum' sem pre impegnata in questo tipo di attività a beneficio dei cittadini' con un oc chio di riguardo ai più giovani: con l’iniziativa “La salute a tavola – Guida all’alimentazione responsabile” potremo pertanto lavorare sulla conoscenza e la valorizzazione delle sane abitudini tra i ragazzi' passando attraverso la redazione di un vademecum e di un seminario' che approfondiscano la cam pagna informativa. Con questo progetto potremo spiegare ai ragazzi quali sono le necessità del fisico' qual è il corretto fabbisogno energetico e quali sono le buone abitudini alimentari. E contribuire' così' a farli divenire consa pevoli delle loro scelte. Perché imparare a scegliere come e che cosa mangiare significa fondare le basi per una crescita in salute. Paride Cargnelutti Assessore all’Istruzione della Provincia di Udine Le recenti indagini conoscitive rivolte ai giovani friulani sui consumi ali mentari' motivazioni e bisogni' modalità di consumo' tipologia di prodotti usati' grado di conoscenza degli effetti e di consapevolezza dei rischi' ci han no indotto a promuovere un’iniziativa dedicata all’educazione alimentare fi nalizzata ad implementare una carente cultura nutrizionale di base. Il progetto nasce dalla consapevolezza che sempre più giovani associano a cattive abitudini alimentari l’uso' e talvolta l’abuso' di integratori alimentari e dietetici. La campagna di educazione alimentare ha l’obiettivo di aumenta re il livello di consapevolezza e di informazione che consenta ai giovani di: • apprendere nozioni di consumo attento alla sicurezza dei prodotti ed alla propria salute; • imparare a preferire un comportamento alimentare corretto' rispetto al l’assunzione di “correttivi” artificiali; • conoscere le reali caratteristiche delle diverse categorie di integratori ed i loro principi attivi' la loro potenziale efficacia ed i potenziali effetti dan nosi per la salute. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 3 Il progetto ha previsto la pianificazione di una serie di attività tra cui: • una campagna informativaformativa con la divulgazione di una Guida pratica ed in un prossimo futuro di un CDRom multimediale; • un corso di formazione specialistico per gli insegnanti con dispense monotematiche a carattere scientifico; • la predisposizione di materiali informativi e di strumenti didattici che sa ranno utilizzati in occasione degli incontri con gli studenti e dagli inse gnanti a scuola nell’attività educativa dei ragazzi: CDRom sui temi' etc.; • presso la sede di Adiconsum Udine sarà organizzato un desk informativo per fornire ai consumatori friulani consulenza e assistenza in materia di qualità e sicurezza dei prodotti alimentari' biologici' dietetici ed integratori alimentari.. Il Responsabile territoriale del settore Alimentazione prof. Saverio de Ruggiero di Adiconsum Udine sarà a disposizione del pubblico' in giorni ed orari predefiniti. Raimondo Gabriele Englaro Segretario generale Adiconsum Udine e prov. 4 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Introduzione Col progredire delle conoscenze scientifiche nel campo dell’alimentazio ne' risulta sempre più evidente la stretta connessione fra nutrizione e salute. Sebbene connessioni di questo tipo siano ancora da accertare per un certo numero di patologie specifiche' il concetto di base resta comunque valido' e le indagini epidemiologiche hanno confermato che gli squilibri nutrizionali assumono un ruolo di fondamentale rilievo fra le cause delle malattie cardiovascolari e di alcuni tumori' ossia proprio di quelle che sono le principa li cause di mortalità nel nostro Paese. Le cattive abitudini alimentari' inoltre' sono annoverate tra le cause del l’ipertensione' dell’osteoporosi' delle patologie cronicodegenerative' delle allergie e delle intolleranze alimentari' di alcune malattie del ricambio (dia bete' uricemia). La mancanza di una cultura nutrizionale di base è sicuramente una delle principali cause del progressivo peggioramento delle nostre abitudini alimen tari. Del resto le attività finora realizzate nel settore dell’educazione alimen tare si sono rivelate insufficienti ed inadeguate' sia a causa di un’inspiegabile carenza delle risorse destinate a tale scopo' sia per la mancanza di coordina mento delle iniziative che pertanto risultano disarticolate ed eterogenee per quanto riguarda contenuti' mezzi ed obiettivi. All’insufficienza ed alla mancanza di sinergismo delle attività di informa zione alimentare di fonte pubblica dobbiamo ancora aggiungere l’inesistenza di adeguati programmi di insegnamento specifico nella scuola e l’enorme mole di messaggi pubblicitari' spesso direttamente rivolti ad un target di ragazzi ed adolescenti' che quotidianamente ci disinformano esaltando oltre misura i prodotti alimentari reclamizzati. Scopo di questa modesta monografia è quello di dare un contributo alla divulgazione di alcuni principi generali di educazione alimentare. Ciò che ab biamo cercato di ottenere è un testo sintetico ma completo' pratico e chiaro. Una guida ad uso didattico che' attraverso un linguaggio semplice ed imme diato' fornisca agli insegnanti utili spunti per attirare l’attenzione degli stu denti su una materia che' sebbene ancora sottovalutata e poco conosciuta' può aiutare i ragazzi e le loro famiglie a recuperare la saggezza delle nostre tradizioni alimentari mediterranee grazie ad un rapporto consapevole e re sponsabile con il cibo. Claudio Lucchetta Settore sicurezza degli alimenti e nutrizione Adiconsum nazionale La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 5 Sommario Prefazione ................................................................................................ 3 Introduzione ............................................................................................ 5 Le necessità del nostro corpo ............................................................... 9 Fabbisogno plastico .................................................................................................... Fabbisogno idrico ........................................................................................................ Fabbisogno bioregolatore .......................................................................................... Dentro gli alimenti ................................................................................ 11 Le proteine .................................................................................................................... Gli zuccheri .................................................................................................................. I grassi .......................................................................................................................... / Grassi saturi' monoinsaturi e polinsaturi .................................................................. 4 Le vitamine .................................................................................................................. 4 I sali minerali ............................................................................................................... L’acqua ......................................................................................................................... Impariamo a scegliere ......................................................................... 18 I cinque gruppi di alimenti ......................................................................................... Primo gruppo: cereali e tuberi ................................................................................... 0 Secondo gruppo: frutta' ortaggi e legumi freschi ................................................... Terzo gruppo: latte e derivati .................................................................................... Quarto gruppo: carne' pesce' uova' legumi secchi .................................................. Quinto gruppo: grassi da condimento ..................................................................... 4 La salute a tavola .................................................................................. 26 Una buona dieta ......................................................................................................... La distribuzione dei pasti nell’arco della giornata ................................................... F Cereali' legumi' ortaggi e frutta: i cibi della salute ................................................. Perché variare ............................................................................................................. 0 Non eccedere con il sale ............................................................................................ / Controllare il proprio peso .................................................................. 32 Sovrappeso e sottopeso .............................................................................................. / Mantenere il peso forma ............................................................................................ // L’importanza dell’attività fisica ................................................................................. /4 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 7 Come valutare il proprio peso .................................................................................... / I limiti dei criteri di valutazione basati sull’IMC ....................................................... / Alcol, grassi, dolci: moderiamone il consumo ................................... 39 Le bevande alcoliche ................................................................................................... /0 I grassi ......................................................................................................................... 4 I dolci ........................................................................................................................... 4 Una dieta per l’adolescenza ................................................................. 44 I fabbisogni alimentari degli adolescenti ................................................................. 44 Mode e “vizi alimentari” ............................................................................................ 4 Sport e integratori alimentari ................................................................................... 4F La sicurezza a tavola ............................................................................. 50 Le tossinfezioni alimentari ........................................................................................ I batteri ........................................................................................................................ Prevenire le tossinfezioni alimentari ........................................................................ Come avviene la contaminazione .............................................................................. La manipolazione domestica degli alimenti ............................................................. / Cosa acquistare ........................................................................................................... 4 Gli effetti della luce ..................................................................................................... L’importanza del freddo ............................................................................................. Congelamento e surgelamento ................................................................................. Scongelare gli alimenti ............................................................................................... F I tempi di conservazione degli alimenti surgelati .................................................... Mangiare fuori casa: come stimare l’affidabilità di un ristorante? ........................ 0 Attenzione al locale e al personale ............................................................................ 0 Le norme da rispettare e le violazioni più frequenti .............................................. L’autodifesa del consumatore .................................................................................... Chi risponde delle irregolarità? ................................................................................ Chi deve vigilare? ....................................................................................................... 8 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Le necessità del nostro corpo I l cibo e le bevande sono i mezzi con cui il nostro organismo si procura le sostanze di cui ha bisogno per svolgere le sue attività vitali. Possiamo suddividere le necessità del nostro corpo in quattro gruppi: fabbisogno energetico' fabbisogno plastico' fabbisogno idrico' fabbisogno bioregolatore. Fabbisogno energetico Il nostro organismo svolge durante tutta la sua esistenza una serie di atti vità sia controllate dalla volontà che indipendenti da essa. Sono attività vo lontarie' ad esempio' camminare' svolgere lavori fisici o mentali' praticare sport' ecc.; sono invece involontarie tutte quelle attività compiute ininter La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 9 rottamente' anche durante il riposo' fondamentali per la vita: il battito car diaco' le contrazioni dei muscoli respiratori' il lavoro connesso con la dige stione' con il mantenimento della temperatura corporea' ecc.. L’energia ne cessaria per queste attività è attinta dagli alimenti' in particolare dagli zuc cheri (detti anche glucidi o carboidrati)' dai grassi (o lipidi) e' in misura mino re' dalle proteine. Fabbisogno plastico Il nostro corpo è continuamente soggetto ad un processo di rinnovamen to che coinvolge cellule e tessuti. Questa incessante opera di demolizione e di ricostruzione deve essere sostenuta' oltre che con l’introduzione di energia di cui abbiamo già parlato' anche con l’approvvigionamento di materie prime adatte alla fabbricazione delle cellule e dei tessuti. A questa esigenza rispon dono gli alimenti ricchi di proteine e di alcuni grassi particolari. Fabbisogno idrico Il corpo umano è costituito per il I di acqua. Essa è il componente prin cipale dei fluidi corporei (sangue' linfa) che trasportano tutte le sostanze di cui abbiamo bisogno a tessuti e cellule dell’organismo. L’acqua inoltre partecipa alla totalità delle reazioni chimiche che avven gono nelle nostre cellule' facilita la digestione dei cibi e contribuisce a mante nere costante la temperatura corporea. È quindi importantissimo che l’acqua persa con le urine' col sudore e con le feci venga continuamente reintrodotta attraverso alimenti che ne siano particolarmente ricchi (latte' frutta' verdu ra) e bevendo. Fabbisogno bioregolatore Tutte le complesse reazioni chimiche che avvengono nelle nostre cellule e nei nostri tessuti non potrebbero aver luogo senza l’intervento dei così detti “bioregolatori”. Tra i bioregolatori un ruolo fondamentale spetta alle vitamine ed ai sali minerali' che ingeriamo soprattutto con gli alimenti di origine vegetale. 10 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Dentro gli alimenti T utti gli alimenti che siamo soliti assumere' sia che provengano dal regno animale che da quello vegetale' sono costituiti di sostanze più semplici che appartengono a diverse classi di composti chimici e sono note col nome di nutrienti. I processi digestivi consistono appunto nel trasformare i cibi complessi estraendo le loro componenti più semplici ed elaborandole ancora fino a ren derle completamente assimilabili. Le proteine Le proteine costituiscono cir ca il 0I del nostro corpo' e sono coinvolte in tutte le attività vitali con svariate funzioni (enzimi' or moni' anticorpi ed altre). Rappre sentano gli elementi di base della costruzione dell’organismo' e pos sono fungere anche da fonte energetica secondaria. Tutte le proteine sono compo ste di unità strutturali chiamate aminoacidi' e sono soggette a ci cli di rinnovamento più o meno rapidi. Le proteine necessarie al no stro organismo sono reperibili nel latte e nei suoi derivati' nella car ne' nel pesce' nelle uova' nei le La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 11 gumi' nei cereali e negli oli vegetali. Non tutte le proteine' tuttavia' hanno lo stesso valore biologico: esso varia in rapporto alla loro composizione in aminoacidi. Tra i venti aminoacidi che' variamente combinati' danno origine a tutte le proteine' ve ne sono infatti ' detti aminoacidi essenziali' più pre ziosi degli altri poiché il nostro organismo non è in grado di fabbricarli da solo e deve necessariamente procurarseli col cibo. Le proteine di più alto valore biologico sono quelle contenute nella carne' nel pesce' nel latte e nei suoi derivati e nelle uova' poiché contengono tutti gli aminoacidi essenziali. Tuttavia un valido apporto proteico si può raggiungere anche assumendo altri alimenti' avendo la cura di combinarli insieme in maniera adeguata' così che le carenze dell’uno siano compensate dall’altro. Uno degli abbinamenti più efficaci in questo senso è quello “cerealilegumi”: piatti del tipo pasta e ceci' pasta e fagioli' riso e lenticchie' riso e piselli' ecc.' raggiungono un eleva to valore nutrizionale proprio perché riuniscono tutti gli aminoacidi necessa ri all’organismo. Gli zuccheri Gli zuccheri (detti anche carboidrati o glucidi) sono da sempre la più importan te sorgente di energia (I del fab bisogno) nella nostra dieta. Sono compo sti di unità strutturali dette monosaccaridi (glucosio e fruttosio sono i più comuni) che si combinano a formare i disaccaridi (ad esempio il saccarosio' meglio noto come zucchero da cucina' il maltosio ed il lattosio) ed i polisaccaridi (amido' fibra alimentare). La funzione principale dei carboidrati presenti nella nostra alimentazione è' come si è detto' quella di fornire energia' ad eccezione di quelli che vanno sotto il nome di fibra alimentare. A questa cate goria appartengono infatti degli zuccheri complessi (cellulosa' pectina' lignina' ecc.) che hanno in comune la peculiarità di non essere digeriti nello stomaco e nell’intestino umani. Pur non essendo digeribile' la fibra alimentare svolge tuttavia un impor tante ruolo di regolazione delle funzioni intestinali nonché dei livelli di glicemia e di colesterolemia; inoltre' dando un consistente contributo al volume del cibo ingerito' essa permette il raggiungimento di quel senso di sazietà che dovrebbe proteggerci dagli eccessi alimentari. 12 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile I glucidi più semplici (monosaccaridi e disaccaridi) si trovano prevalente mente nella frutta e nel latte; gli amidi sono reperibili nei cereali e nei loro derivati' nelle patate e nei legumi. Sono ricchi di fibra alimentare i cereali integrali ed i vegetali in genere. I grassi I grassi (o lipidi) entrano nella composizione del nostro corpo in una per centuale che oscilla dal I (negli uomini) al I (nelle donne)' e svolgo no tre funzioni di importanza vitale: . Funzione energetica: in una dieta equilibrata i grassi assicurano il /I dell’apporto calorico giornaliero' ma attenzione: un grammo di grassi' ani mali o vegetali che siano' fornisce più del doppio delle calorie sprigionate da un pari quantitativo di zuccheri (0 chilocalorie contro le 4 degli zuc cheri). Inoltre l’energia contenuta nei grassi non è di pronta utilizzazione' in quanto le reazioni biochimiche che portano alla sua liberazione sono piuttosto lunghe e complesse. Sempre dal punto di vista energetico' è im portante il ruolo di “accumulatori” di energia che svolgono i così detti lipidi di deposito' che immagazzinati sotto la cute ed intorno ad alcuni organi costituiscono la più importante riserva corporea di energia. . Funzione strutturale: i lipidi sono i costituenti essenziali di tutte le nostre membrane cellulari' ed hanno un’importanza fondamentale quali compo nenti strutturali del cervello e delle fibre nervose in genere. /. Ruolo funzionale: i lipidi sono la materia prima indispensabile al nostro organismo per la fabbricazione di alcuni ormoni ed inoltre rendono possi bile l’assorbimento delle vitamine “liposolubili” (vit.A' vit.D' vit.E' vit.K). Oltre alle tre funzioni elencate' i grassi possiedono una quarta importante peculiarità: essi regolano i centri cerebrali della fame' in modo da far avverti re' al termine di un pasto' quella sensazione di sazietà che ci suggerisce di non continuare a mangiare. Dobbiamo ancora aggiungere che anche fra i grassi esistono delle moleco le “essenziali” (acidi grassi essenziali) che l’organismo non è in grado di fab bricare per proprio conto' e che devono quindi essere necessariamente intro dotte con la dieta' pena l’insorgere di disturbi da carenza. Sono acidi grassi essenziali l’acido linoleico' l’acido linolenico e l’acido arachidonico; l’acido linoleico (il più importante dei tre) e l’acido linolenico si trovano negli oli vegetali' l’acido arachidonico si trova invece nei grassi di origine animale. Non vi è dubbio' dunque' che la presenza dei grassi è indispensabile in una dieta equilibrata; il consumo' tuttavia' non deve essere eccessivo' dato che le quantità in esubero vengono accumulate sia nelle normali sedi di deposito' dando origine ad adiposità o ad obesità' sia nel fegato e nella milza causando ne l’ingrossamento e compromettendone la corretta funzionalità. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 13 Grassi saturi' monoinsaturi e polinsaturi Un approfondimento particolare merita l’ormai diffuso luogo comune se condo cui i grassi vanno suddivisi in “buoni” (monoinsaturi e polinsaturi) e “cattivi” (saturi). Nell’analisi dei reali termini del problema la moderna scienza dell’alimen tazione fa riferimento alla composizione in grassi del corpo umano. È indiscutibile' infatti' che quanto più le quantità relative dei diversi grassi in trodotti con la dieta sono in rapporto proporzionale a quelle dei grassi che compongono l’organismo' tanto più l’apporto che questo ne riceve può con siderarsi razionale e funzionale. Sulla base di tali premesse' attualmente si considera adeguata la dieta in cui le tre categorie di lipidi siano presenti in rapporto paritetico. Se infatti i monoinsaturi (di cui è particolarmente ricco l’olio di oliva) ed i polinsaturi (pesce) sono importanti per proteggere le arterie riducendo il rischio di aterosclerosi e di infarto' nonché per costruire l’impalcatura delle membrane cellulari' i grassi saturi (carne' uova' formaggi) costituiscono la riserva energetica del nostro corpo e l’isolante che ci protegge dal freddo. Infine non è da sottovalutare la funzione di sostegno che i grassi saturi offrono a molti organi vitali quali il cuore' il fegato' i reni e l’intestino avvolgendoli e proteg gendoli. Le vitamine Le vitamine sono dei nutrienti essenziali' cioè non sintetizzabili dal nostro organismo' ma da assumere attraverso gli alimenti talquali o in forma di pre cursori' la cui funzione è esclusivamente bioregolatrice. Esse infatti non for niscono energia né materiale plastico' tuttavia sono indispensabili in quanto partecipano alla regolazione delle reazioni chimiche che avvengono in tutte le nostre cellule rendendo possibile la nostra vita. Quello delle vitamine è un gruppo di sostanze piuttosto eterogeneo' che si usa suddividere in liposolubili ed idrosolubili. Le vitamine liposolubili (vit.A' vit.D' vit.E' vit.K) sono trasportate dai grassi' ed all’interno dei tes suti grassi possono anche essere accumulate' in certa misura. Le vitamine idrosolubili (vit.C' B ' B ' B ' B ' B ' PP' H ed acido folico) sono invece trasportate dall’acqua e non possono essere accumulate in alcun modo. Per questo motivo le vitamine idrosolubili debbono continuamente essere introdotte con la dieta. La natura provvede generosamente a tutte le vitamine di cui abbiamo bi sogno (frutta' verdura' latte)' purché la nostra alimentazione sia sufficiente mente variata ed equilibrata. Tuttavia un problema col quale si debbono fare i conti è quello della labilità strutturale delle vitamine; infatti nei trattamenti di preparazione e di conservazione degli alimenti' sia a livello industriale che familiare' si verifica spesso una consistente perdita del contenuto vitaminico 14 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile dovuta alle temperature ele vate' all’esposizione all’aria ed alla luce' ai lavaggi. È consigliabile quindi' per un minore spreco' scegliere pro dotti freschi e di stagione' evitare di conservarli troppo a lungo' non lasciare le ver dure a bagno ma lavarle in tempi brevi e senza usare bi carbonato' limitare al massi mo i tempi di cottura e pre ferire la cottura al vapore. I sali minerali Tutti gli alimenti conten gono sali minerali in diverse quantità; soprattutto essi sono reperibili nelle verdure' nel latte e nei suoi derivati' nel pesce' nel miele grezzo. Il calcio è il minerale più diffuso nel nostro organismo' ed è distribuito per la maggior parte nelle ossa e nei denti. Esso interviene comunque anche nei processi di coagulazione del sangue e di contrazione muscolare. Ricchi di que sto elemento sono il latte' i formaggi' la frutta secca e molti oli vegetali. Du rante l’adolescenza' tra i ed i F anni' quando è particolarmente rapido lo sviluppo dello scheletro e si registra quindi un notevole incremento della massa ossea' è raccomandata un’assunzione di calcio pari a circa . milligrammi al giorno. Un elevato fabbisogno di calcio si osserva ancora nella fascia tra i ed i 0 anni' età fino alla quale si protrae il processo di mineralizzazione delle ossa' e ancor di più nelle donne durante la gravidanza e l’allattamento. Il fosforo partecipa alla formazione delle ossa' ma si trova anche in altri tessuti' soprattutto in quelli nervosi. È reperibile nel latte' nella carne' nel pesce' nelle uova e nei legumi. Il ferro è estremamente importante perché entra nella composizione del l’emoglobina' la proteina dei globuli rossi che sfruttando la circolazione del sangue rifornisce di ossigeno tutti i tessuti del nostro corpo. Il maggior contenuto in ferro si trova in alimenti quali le frattaglie' i legumi secchi' il tuorlo d’uovo' la carne' il pesce' gli spinaci e la frutta secca. Il fabbisogno in ferro è compreso fra i ed i milligrammi al giorno' tuttavia durante l’ado lescenza' quando in relazione all’accelerazione di crescita di statura e peso il fabbisogno subisce un significativo incremento' si registrano spesso delle ca renze. In questa fascia d’età' infatti' l’incremento del patrimonio di ferro nel La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 15 l’organismo è stimato tra i / ed i / milligrammi l’anno. Inoltre nelle ra gazze con l’inizio delle perdite di sangue dovute alle mestruazioni' il bilancio tende ad essere ancora più precario. Per questi motivi si raccomanda l’assun zione di milligrammi di ferro al giorno negli adolescenti maschi e nelle ragazze non ancora mestruate' e di milligrammi nelle adolescenti mestruate. Durante la gravidanza invece è consigliato un apporto di ferro tra i ed i milligrammi al giorno. Il sodio svolge la sua fun zione principale nel nostro corpo come regolatore del bilancio idrico. L’eccessivo consumo dovuto all’uso del sale da cucina (cloruro di sodio) provoca però l’au mento della pressione arte riosa (ipertensione). Sarebbe dunque opportuno' essendo sufficiente al nostro fabbiso gno il sodio già naturalmen te presente negli alimenti' ridurre drasticamente od eli minare del tutto il sale da cucina presente nella dieta. Ancora importante per il bilancio idrico è il potassio potassio' presente nella frutta secca ed oleosa' nella farina di soia' nella melassa' nella carne' nel pesce' nella frutta fresca e negli ortaggi. Oltre ai minerali già citati' esiste poi la folta schiera dei così detti oligoelementi (dal greco “olìgos”N poco) presenti nel nostro organismo in piccolissime quantità. Tra essi citiamo il rame' lo zinco' lo iodio' il fluoro' il magnesio' lo zolfo ed il cobalto. Sebbene la loro presenza sia così limitata' regolano anch’essi funzioni molto importanti. L’acqua L’acqua è il costituente principale del corpo umano' con percentuali che variano dal FFI nel neonato al I nell’adulto (I nelle donne). Essa è contenuta in tutte le cellule e partecipa a tutte le reazioni; per questo motivo è importantissimo reintegrare le perdite fisiologiche giornaliere dovute al sudore' alla respirazione' alle urine ed alle feci' in quanto anche piccole alte razioni nel bilancio idrico possono compromettere il nostro stato di salute. Le funzioni più importanti dell’acqua nell’organismo consistono nel tra sporto di tutte le sostanze attraverso il sangue e la linfa' nel facilitare la dige 16 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile stione dei cibi' nel mantenere costante la temperatura corporea' nel parteci pare a tutte le funzioni metaboliche. Il nostro fabbisogno idrico può essere soddisfatto bevendo ogni qual volta ne avvertiamo il bisogno (la sensazione di sete si avverte quando l’acqua per sa raggiunge circa il I del peso corporeo)' ma anche mangiando frutta e verdura che' specialmente in estate quando la sudorazione è intensa' ci aiuta no a reintegrare' oltre all’acqua' anche i sali minerali. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 17 Impariamo a scegliere L a prima regola da imparare per nutrirsi in modo equilibrato e completo è che nessun alimento può soddisfare da solo tutte le nostre esigenze. Un’alimentazione monotona porta inevitabilmente a squilibri anche gravi' mentre la scelta ed il consumo di una grande varietà di cibi' assieme ad alcune piccole attenzioni relative alle combinazioni alimentari' ci assicura l’apporto di tutti i nutrienti necessari e ci aiuta a prevenire non poche malattie. I cinque gruppi di alimenti Allo scopo di facilitare scelte alimentari ade guate' si usa far riferimento ad un sistema di classificazione degli alimenti in cinque grup pi più o meno omogenei per apporto di nu trienti. L’utilizzazione dello schema è estre mamente semplice: è sufficiente far sì che ogni giorno compaia sulla nostra tavola almeno un alimento (ovviamente non sempre lo stesso) per ciascun gruppo. L’intercambiabilità degli alimen ti all’interno di uno stesso gruppo offre il vantaggio di variare con siderevolmente il menù giorna liero' tenendo conto delle di sponibilità stagionali (è sem pre preferibile orientarsi ver so prodotti freschi e di sta gione) e' perché no' anche dei gusti individuali. 18 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Naturalmente se da una parte è molto semplice seguire queste prati che indicazioni' per contro è assai improbabile che con questo criterio si possa comporre una dieta giornaliera che risponda con esattezza mate matica alle necessità dell’organismo in termini di nutrienti: una tale preci sione non sarebbe possibile neanche preparando i propri pasti in laborato rio. Tuttavia il problema non sussiste' in quanto il nostro corpo è in grado di tollerare ragionevoli variazioni nell’apporto dei vari nutrienti' purché carenze ed eccessi non siano sempre gli stessi e non si protraggano per periodi di tempo troppo lunghi. Primo gruppo: cereali e tuberi Gli alimenti contenuti in questo gruppo sono tutti i derivati del grano e del granoturco' il riso' l’avena' l’orzo' il farro' le patate e gli altri tuberi. Il loro apporto più significativo è dato dai carboidrati e riguarda soprattut to l’amido e la fibra alimentare (quest’ultima nelle patate e nei cereali integrali)' ma contengono anche proteine di medio valore biologico (po vere di alcuni aminoacidi essenziali)' alcune vitamine del gruppo B (in particolare vit.B) e vitamina PP. Si tratta dunque di alimenti prevalente mente energetici' indispensabili per l’espletamento di tutte le attività vo lontarie (lavoro' movimento' attività sportive' ecc.) ed involontarie (bat tito cardiaco' attività dei muscoli respiratori' digestione' mantenimento della temperatura corporea' ecc.). Per quanto riguarda l’apporto proteico' come si è già detto esso è limitato dalla carenza di alcuni aminoacidi essenziali' ed in particolare dell’aminoacido lisina. Tuttavia la carenza di questo aminoacido è compensabile completando i piatti che vedono protagonisti gli alimenti di questo gruppo con l’aggiunta di legumi (ad esempio pasta e ceci' pasta e fagioli' riso e piselli' ecc.). I legumi' infatti' presentano ugualmente delle carenze' ma l’aminoacido essenziale di La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 19 cui sono particolarmente poveri non è la lisina' bensì la metionina. Pertan to in pietanze quali quelle elencate' le rispettive carenze vengono reci procamente compensate' assicuran do così anche un adeguato apporto di proteine' completo di tutti gli ami noacidi essenziali. Avendo a che fare con alimenti dal le funzioni prevalentemente energeti che' le quantità da ingerire natural mente sono variabili a seconda del tipo di attività svolta. Per un livello di atti vità medio si consigliano tre o quattro porzioni al giorno delle quantità ripor tate nella tabella. Secondo gruppo: frutta' ortaggi e legumi freschi Costituiscono una fonte molto importante di fibra alimentare' di vitami ne –in particolare betacarotene o provitamina A e di vitamina C– di sali mine rali e di sostanze antiossidanti. Il gruppo comprende una larghissima varietà di alimenti' che in relazione al loro apporto in provitamina A e vitamina C possono essere ulteriormente suddivisi in due sottogruppi. • Ortaggi e frutta di colore gialloarancione o verde scuro. Fanno parte di que sto gruppo: albicocche' cachi' melone giallo' carote' zucca gialla' peperoni gialli e verdi' spinaci' bieta' broccoletti' cicoria' cicorione' broccoli siciliani' agretti' ecc.. Tutti questi alimenti for niscono considerevoli quantità di vi tamina A (nella forma del suo precur sore' il carotene) e di fibra alimenta re' nonché' in alcuni casi' di vitamina C. Nella dieta giornaliera si consiglia di inserire almeno due porzioni' una per ciascuno dei pasti principali' di verdura cotta o cruda' ed almeno due porzioni di frutta fresca. Nella tabel la riportiamo per alcuni alimenti di questo sottogruppo il quantitativo re lativo ad una porzione che garanti sca l’apporto di 4 milligrammi di vitamina A. 20 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile • Ortaggi a gemma e frutta acidula. La distinzione fra gli alimenti del grup po precedente' ricchi di vitamina A' e tra quelli di questo gruppo' ricchi di vitamina C' non è poi molto netta' visto che il regno vegetale ci offre un cospicuo numero di pro dotti ricchi di entrambi questi nutrienti. Tuttavia si annoverano nel VII gruppo broccoletti' broc coli' cavolfiori' cavoli' cavolini di Bruxelles' ca volo cappuccio e da ta glio' patate novelle' pe peroni' radicchio verde' spinaci' arance' limoni' mandarini' pompelmi' fragole' lamponi' more' ananas. A causa dell’ac centuata labilità della vi tamina C' la quale viene alterata dall’ossigeno atmosferico' dalle variazioni di acidità' dalla luce e dal calore' gli agrumi grazie alla loro buccia spessa che esercita un’efficace funzione protettiva risultano essere i più adatti alla conservazione di que sto nutriente. Tutti gli altri alimenti del gruppo' invece' vanno consumati freschissimi' prima che la vitamina C in essi contenuta vada perduta com pletamente. Il lavaggio e la cottura in acqua degli ortaggi' inoltre' provo cano una perdita di vitamina C che varia dal 4 al I del contenuto iniziale. Si raccomanda pertanto di la vare le verdure in tempi brevi' evitan do di lasciarle a bagno per ore' e di cuocerle il minimo indispensabile ed in poca acqua (meglio se a vapore). Per quanto riguarda le quantità con sigliate' vale quanto detto per il grup po precedente: verdura cruda o cot ta due volte al giorno' e frutta fresca a volontà. Nella tabella riportiamo le porzioni necessarie per fornire mil ligrammi di vitamina C. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 21 Terzo gruppo: latte e derivati Gli alimenti di questo gruppo si caratterizzano prin cipalmente per il loro contenuto in calcio: nessun altro alimento è in grado di fornire questo elemento in quan tità paragonabili a quelle del latte e dei suoi derivati. Il contenuto in calcio varia comunque da un alimento al l’altro all’interno del gruppo' ed è maggiore nei formaggi stagionati ( volte più calcio rispetto al latte ed allo yogurt) dove si concentra soprattutto nella scorza. A questa vantaggiosa caratteristica dei formaggi stagio nati si accompagna però lo svantaggio dell’elevato con tenuto in grassi' soprattutto saturi' che si aggira intor no al /I del peso totale. Latte e derivati forniscono anche un buon apporto di proteine di alto valore bio logico e di vitamine del gruppo B (in particolare vi tamina B). Nella tabella sono riporta te le quantità di latte e deri vati sufficienti a garantire' con l’assunzione di una o due porzioni al giorno' un adegua to apporto di calcio. Tuttavia' a causa del grande dispendio di calcio provocato dalla gra vidanza e dall’allattamento' le porzioni destinate alle gestan ti ed alle nutrici debbono es sere raddoppiate. Quarto gruppo: carne' pesce' uova' legumi secchi Oltre a fornire un elevato quantitativo di proteine ricche in aminoacidi essenziali' gli alimenti di questo gruppo sono preziosi anche per il loro conte nuto in ferro ed in vitamine del gruppo B. Anche in questo gruppo' come in quello della frutta e degli ortaggi' alcune significative differenze nell’apporto di proteine' vitamine ed oligoelementi permettono l’individuazione di due sottogruppi. • Carne' pesce e uova. Questi alimenti forniscono proteine di alto valore biologico' ferro' rame' zinco e vitamine del gruppo B (tra cui vitamina B' assente negli alimenti di origine vegetale). Il ferro' in particolare' è pre 22 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile sente nella forma meglio assimilabile dal nostro organismo: il gruppo eme dell’emoglobina. I vari tipi di carne' pesce e le uova si differenziano tra loro oltre che per il diverso contenuto in proteine (le percentuali' a secon da dell’alimento' variano dal al I)' anche per quanto riguarda i gras si' sia dal punto di vista della quantità che da quello della qualità (grassi saturi' monoinsatori e polinsaturi). È consigliabile pertanto variare mol to' introducendo il pe sce (anche surgelato) almeno due volte a settimana' limitando il consumo di uova a non più di / a settima na' usando modera zione anche nel con sumo di salumi e frat taglie. Per quanto ri guarda le porzioni' nel la tabella riportiamo le quantità' riferite ai sin goli alimenti del grup po' necessarie a garan tire l’apporto di una ventina di grammi di proteine. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 23 • Legumi secchi. Appartengono a questo sottogruppo fagioli' lenticchie' ceci' fave' piselli e soia. Tutti questi alimenti sono ricchi in ferro (presente però in forme meno assimilabili rispetto al gruppo eme)' in vitamine del grup po B (specialmente vit.B) ed in fibra alimentare. La caratteristica più im portante' tuttavia' consiste nell’elevato contenuto in proteine' paragonabile a quello degli alimenti dell’altro sottogruppo. Come abbia mo già avuto modo di vedere' si tratta di proteine di medio valore biologi co' povere dell’aminoacido essenziale metionina; tuttavia conosciamo già an che il rimedio: sarà sufficiente accompa gnare i legumi con pane' pasta' riso ecc. per garantire al nostro organismo tutti gli aminoacidi essenziali di cui ha biso gno. Nella tabella riportiamo le quantità di legumi secchi necessarie per fornire cir ca grammi di proteine. Quinto gruppo: grassi da condimento Il gruppo comprende qualsiasi tipo di grasso animale e vegetale: lardo' strutto' pancetta' guanciale' burro' panna' margarina' olio di oliva' oli di semi (di mais' di girasole' di ara chidi' di soia' ecc.). L’impor tanza di questo gruppo risie de nell’apporto di grassi' ivi compresi gli acidi grassi es senziali' ma anche di vitami na A (burro e panna) ed E (olio di oliva vergine). Gli oli di semi e l’olio di oliva non vergine' però' subiscono per la loro preparazione tratta menti industriali che li impo veriscono del loro contenu to vitaminico. È quindi consigliabile il consumo di olio di oliva ver gine' mentre per quanto ri guarda gli oli di semi' biso gnerebbe ricorrere a quelli spremuti a freddo reperibili nei negozi di alimentazione naturale. L’olio di semi spremuto a freddo è altamente deperibile' e quindi una volta aperto va conservato in frigorifero. 24 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Anche per questo gruppo si raccomanda il consumo variato' scegliendo sia prodotti di origine animale che vegetale' visto il loro diverso contenuto in acidi grassi' evitando comunque di esagerare nelle quantità (è opportuno ricordare che molti altri alimenti estranei a questo gruppo contengono già per proprio conto quantità di grassi anche notevoli). Si consiglia inoltre di limitare al massi mo il consumo di cibi fritti' in quanto tutti i grassi di condimento' quando vengo no usati per friggere' subiscono delle alterazioni e liberano delle sostanze nocive che favoriscono l’insorgere di tumori. A chi non volesse eliminare del tutto i fritti dalla proprio dieta si raccomanda comunque di friggere usan do esclusivamente olio di semi di arachidi o extravergine di oliva' che risultano essere i più resistenti alle alterazioni di cui sopra. Nella tabella sono riportate le quantità di ciascun grasso da condimento necessarie per raggiungere l’apporto di grammi di lipidi ( chilocalorie). La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 25 La salute a tavola L a generale carenza di una cultura nutrizionale di base nel nostro Paese è la principale causa del progressivo peggioramento delle abitudini alimen tari rispetto alle sane tradizioni del nostro passato e del conseguente aumento delle cosiddette “malattie del benessere” (tumore' arteriosclerosi' obesità' diabete' ipertensione' osteoporosi). Anche la pubblicità spesso contribuisce alla “disinformazione alimentare” esaltando il consumo di prodotti che' in una dieta sana ed equilibrata' an drebbero sicuramente sconsigliati. Una buona dieta Una buona dieta è il principale mezzo di prevenzione di un gran numero di patologie' e non solo di quelle che interessano direttamente l’apparato di gerente. Ma a quali criteri dovrebbe essere ispirato un corretto regime ali mentare? Secondo i nutrizionisti la dieta ideale è essenzialmente: • Sana: evitare l’uso di prodotti non garantiti come freschi e genuini; consumare frutta e verdura “in stagione” (evitando i pro dotti di serra e le primizie); consumare prevalentemente prodotti freschi (tali devono essere le carni' le uova' i for maggi' i latticini); consumare preferibilmente la frutta e la verdura crude' in quanto la cottura causa la 26 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile perdita di importanti principi nutritivi' come le vitamine ed i sali minerali. • Semplice: evitare alimenti troppo complicati e pesanti (come condimenti e spe zie pesanti' cibi eccessivamente grassi e così via)' che ostacolano la digeribilità e l’assimilazione dei cibi. • Equilibrata: mantenere la propria alimentazione sempre bilanciata' sia dal punto di vista del quantitativo energetico (calorie introdotte)' sia come dosaggio dei vari elementi nutritivi. Il rapporto ottimale non è predeterminato' ma varia da persona a persona' secondo l’età' il sesso' la costituzione fisica' il tipo di lavoro. • Variata: Non tanto come numero di alimenti da consumare in un pasto' ma come alternanza di cibi nel corso della giornata e della settimana. Un regime alimentare monotono' infatti' porta sempre ed inevitabilmen te a malattie da carenza di particolari sostanze nutritive' specialmente vitamine e sali minerali. Solo variando il più possibile la scelta degli alimenti siamo in grado di assicurare l’apporto di tutti i principi ali mentari di cui il nostro organismo ha bisogno. La distribuzione dei pasti nell’arco della giornata Il nostro organismo non ha bisogno della stessa quantità di energia in ogni momento della giornata; è perciò importante suddividere il consumo quoti diano di alimenti in un adeguato numero di pasti' lasciando intercorrere tra La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 27 l’uno e l’altro i giusti intervalli di tempo e attribuendo a ciascuno l’apporto di calorie e nutrienti adatto al momento. Una buona dieta infatti non dipende solo da quanto si mangia' ma anche da come si mangia. Un modello razionale di distribuzione dei pasti è quello che prevede' nell’arco della giornata' una prima colazione sostanziosa' uno spuntino' un pranzo (il pasto principale)' un secondo spuntino' una cena leggera. Per quanto riguarda la ripartizione dell’apporto energetico' si può sugge rire quanto segue: • prima colazione: I dell’apporto calorico giornaliero; • spuntino di metà mattina: I dell’apporto calorico giornaliero; • pranzo: 4I dell’apporto calorico giornaliero; • merenda: I dell’apporto calorico giornaliero; • cena: /I dell’apporto calorico giornaliero. Cereali' legumi' ortaggi e frutta: i cibi della salute Come abbiamo visto nel capitolo dedicato alla suddivisione in gruppi degli alimenti' i cereali' i legumi' gli ortaggi' la verdura e la frutta sono importanti nella nostra dieta per l’apporto di carboidrati' vitamine e sali minerali. I ce reali ed i legumi sono poi an che fonti di proteine di me dio valore biologico. È sempre consigliabile che circa il I del nostro fabbisogno energetico sia soddisfatto dai carboidrati; più precisamente per il 4I da carboidrati complessi e per il I da carboidrati semplici. La prima categoria è rappresentata dagli amidi –lunghe catene di molecole di zuccheri semplici– presenti nei cereali' nei legumi secchi e nei tuberi' men tre alla seconda appartengono composti più piccoli' formati da una o due molecole' per la maggior parte caratterizzati dal sapore dolce. Tra di essi ri cordiamo il saccarosio' il glucosio' il lattosio ed il fruttosio. Il pregio dei carboidrati' che li rende adatti al ruolo di “carburante” per l’organismo' è quello di venire demoliti senza produrre scorie metaboliche' qualità che consente l’approvvigionamento di energia senza impegnare trop po severamente l’apparato escretore. Inoltre la presenza contemporanea di carboidrati semplici e complessi in questi alimenti di origine vegetale preser va l’organismo da eccessive escursioni nel livello glicemico. Infatti' mentre gli zuccheri semplici forniscono energia di pronto utilizzo' quelli complessi ne 28 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile cessitano di un lavoro digestivo più lungo' assicurando un graduale rilascio di energia che si protrae per un certo tempo. Ma i cereali' i legumi' gli ortaggi e la frutta apportano anche buone quan tità di fibra alimentare. Essa in realtà è quasi completamente priva di valore nutritivo' ma riveste una notevole importanza sia perché facilita il raggiungimento del senso di sazietà' in quanto contribuisce ad aumentare il volume del cibo ingerito' sia perché partecipa alla regolazione di diverse fun zioni fisiologiche. È costituita per la maggior parte da carboidrati complessi non direttamente utilizzabili dal nostro organismo. La frazione di fibra non solubile in acqua' formata da cellulosa' emicellulosa e lignina' espleta le sue funzioni prevalentemente ritardando lo svuotamento gastrico e facilitando il transito del bolo alimentare nell’intestino e l’evacuazione delle feci. La fra zione idrosolubile' composta da pectine' gomme e mucillagini' rallenta inve ce l’assorbimento di zuccheri e grassi' contribuendo così al controllo della glicemia e della colesterolemia. Cereali integrali' verdure ed ortaggi sono particolarmente ricchi di fibra non idrosolubile' mentre nei legumi e nella frutta abbonda quella idrosolubile. Tuttavia spesso gli alimenti vegetali forniscono un buon apporto di entrambi i tipi di fibra. La fibra alimentare' infine' può ridurre il rischio di insorgenza di varici e diverticolosi del colon' di tumori del colonretto' di diabete e di malattie cardiovascolari. Generalmente si raccomanda un’assunzione di fibra intorno ai trenta gram mi al giorno' e si consiglia di raggiungere questi livelli attraverso un adegua to consumo di frutta' ortaggi' legumi' cereali e loro derivati (meglio se inte grali). Prodotti dietetici concentrati non offrono invece gli stessi vantaggi' poiché gran parte degli effetti benefici di una dieta ricca di prodotti vegetali' come si è detto' sono dovuti anche all’apporto di altri nutrienti e di sostanze non nutritive ad azione protettiva' quali certi composti fenolici ad attività antiossidante. Perché variare Posto che nessun alimento contiene nelle giusta quantità tutti i nutrienti atti a soddisfare le nostre necessità' il modo più semplice e sicuro per garanti re un’alimentazione adeguata è quello di variare le scelte e di combinare op portunamente i diversi alimenti. Questo tipo di condotta aiuta ad evitare squi libri nutrizionali e metabolici' soddisfacendo nel contempo il gusto che non viene mortificato dalla monotonia dei sapori. Tra i rischi di un’alimentazione monotona' inoltre' non è da trascurare la possibilità di ingestione continuativa di eventuali contaminanti o co munque di sostanze estranee eventualmente presenti in alcuni alimenti: a lungo termine ciò potrebbe arrecare seri danni alla salute' come ad esem La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 29 pio il concorso all’insorgenza di tumori. La diversificazione delle scelte ali mentari' al contrario' previene questi rischi e favorisce l’apporto in so stanze con effetto protettivo' ivi compresi gli antiossidanti presenti nei prodotti vegetali. Non eccedere con il sale È ormai noto ai più che il sale (cloruro di sodio)' se consumato in eccesso' può favorire nelle persone predisposte l’insorgere dell’ipertensione arteriosa. Tuttavia in Italia il consumo medio di sale da cucina è molto al di sopra delle necessità fisiologiche dell’organismo. L’ipertensione' oltre ad essere dannosa per le conseguenze che nel medio e lungo termine possono interessare organi bersaglio quali il cuore e l’occhio' predispone anche al rischio di malattie cardiocircolatorie. Inoltre gli studi epidemiologici hanno dimostrato che l’eccesso di sale può favorire l’insorgere di tumore dello stomaco. Questi rischi sono imputabili soprattutto al sodio' presente' generalmen te in quantità contenute' in quasi tutti gli alimenti. Nei prodotti trasformati' ai quali viene aggiunto per ragioni di conservazione o di sapidità' esso è però presente in quantità decisamente più consistenti. 30 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Per mantenere l’assunzione di sodio entro limiti accettabili' si consiglia di limitare l’uso del sale sia durante la cottura che in tavola: riducendone pro gressivamente l’aggiunta si educherà presto il gusto ai livelli minimi atti a soddisfare il palato. Potrà essere d’aiuto anche l’impiego di erbe e spezie aro matiche. Per quanto concerne l’uso di prodotti trasformati' è bene preferire quelli con minore contenuto di sale e consumare con molta parsimonia cibi in salamoia o sotto sale' alcuni insaccati e formaggi' snack salati' ecc.. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 31 Controllare il proprio peso I l peso corporeo è la conseguenza del bilancio tra calorie in entrata e calo rie in uscita: se con i cibi si introduce energia in eccesso questa viene accu mulata sotto forma di grasso' determinando un aumento di peso; se al contrario l’apporto energetico è inferiore al fabbisogno' il corpo brucia le ri serve di grasso per compensare il deficit. Sovrappeso e sottopeso In media il tessuto adiposo in un uomo adulto rappresenta il I del peso corporeo' mentre nella donna la percentuale di massa grassa è del /I. Nei bambini è maggiore la percentuale di acqua' mentre i grassi sono di meno e distribuiti prevalentemente in sede sottocutanea. Quando il grasso corporeo eccede di molto questi valori' si va incontro al rischio di insorgenza di cardiopatia coronarica' diabete' ipertensione' cancro' insufficienza respirato ria. Inoltre vanno consi derati i disturbi causati dal sovraccarico sulla co lonna vertebrale' sulle ginocchia' sulle anche' ecc.. A seconda del grado' l’eccesso di grasso corpo reo viene classificato in tre fasce; il sovrappeso è il grado più lieve' cui se guono l’obesità modera ta e l’obesità grave. L’en 32 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile tità dei rischi per la salute' ovviamente' cresce con il crescere dell’eccesso ponderale' ma anche il tipo di distribuzione del grasso corporeo ha la sua importanza. Quando l’accumulo di grasso è localizzato prevalentemente sul tronco' come avviene generalmente nell’uomo e nella donna dopo la meno pausa' il rischio per la salute è più elevato; quando invece l’accumulo interes sa i fianchi e le cosce' distribuzione tipica delle donne in età fertile' il rischio è più contenuto. Meno diffuso dell’obesità' ma altrettanto grave' è il problema della ma grezza. Specialmente tra gli adolescenti e tra i giovani' più inclini ad unifor marsi ai moderni modelli estetici presentati dai media' ha preso piede la ten denza a ridurre il proprio peso a livelli così bassi da compromettere seriamen te la salute. Infatti' se il deficit energetico a cui si sottopone l’organismo si protrae oltre la soglia consentita dalle proprie riserve adipose' l’energia ne cessaria all’espletamento delle funzioni vitali è ricavata dalla demolizione dei tessuti muscolari e degli organi interni. Ciò compromette l’attività metaboli ca ed endocrina' con conseguente diminuzione della resistenza alle malattie infettive' indebolimento delle ossa' alterazione del ciclo mestruale. Ma la magrezza patologica interferisce anche con le facoltà mentali' che possono risultarne ridotte' con l’umore e con le capacità di relazioni interpersonali. Nei casi più gravi la magrezza patologica può condurre alla morte. Anche per la magrezza esiste una classificazione in tre gradi: il più leggero è il sottopeso' seguono la magrezza moderata e la magrezza grave. Mantenere il peso forma Gli stili di vita propri della nostra società sono caratterizzati da un’estre ma sedentarietà' in cui l’attività fisica trova sempre meno spazio. La crescen te diffusione del sovrappeso e dell’obesità è dovuta' almeno in parte' proprio a questa preoccupante involuzione. Anche i più giovani trascorrono gran parte delle loro giornate senza dedi carsi all’attività fisica; oltre alle ore dedicate allo studio' che obbligano al l’inattività fisica' anche quelle dedicate allo svago si spendono spesso davanti alla tv' alla playstation' al computer o comunque in attività che non sono fisicamente impegnative. Soltanto una piccola parte di loro' inoltre' pratica regolarmente un’attività sportiva. In realtà' non esiste un’età ideale per cominciare a prendersi cura del pro prio peso' e non si è mai troppo giovani per cominciare a porre le basi per la propria salute futura: un bambino obeso avrà più probabilità di essere obeso anche da adulto. Tuttavia la correzione del peso' quando necessaria' deve essere condotta con interventi cauti' non troppo drastici; questa è sempre una buona regola' ma la sua importanza è fondamentale specialmente nel periodo che va dall’infanzia all’adolescenza' in cui la crescita ed il corretto La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 33 sviluppo dell’organismo po trebbero essere compromes si da restrizioni alimentari troppo severe. Il raggiungi mento del peso forma' e que sto vale sia per l’obesità che per la magrezza' va persegui to con una disciplina sì rigo rosa' ma lenta e costante. Soltanto così si può evitare di vanificare i propri sforzi tornando rapidamente al peso sbagliato. Per mantenere il proprio peso nella norma sarà poi opportuno adottare uno sti le di vita fisicamente attivo e scegliere preferenzialmen te alimenti poveri di grassi e ad alto valore nutrizionale: cereali' ortaggi' frut ta. Questi alimenti forniscono relativamente poche calorie' ma il grande vo lume conferisce loro un buon potere saziante' ed inoltre è ottimo il loro con tenuto in sostanze nutritive. Il consumo abbondante di questi prodotti aiuta a mantenere l’equilibrio energetico e apporta grandi quantità di vitamine' minerali' fibra e di altri composti utili a prevenire tumori' malattie cardiovascolari ed altre malattie invalidanti. L’importanza dell’attività fisica Come si è detto' un basso dispendio energetico favorisce lo sbilanciamen to dell’equilibrio tra entrate ed uscite caloriche. Se dunque si ha bisogno di interventi correttivi per ridurre il proprio peso' è bene affiancare ad un’equi librata riduzione delle entrate attraverso il controllo dell’alimentazione' an che un incremento delle uscite grazie ad uno stile di vita fisicamente più atti vo. Ciò anche in considerazione del fatto che la sedentarietà espone ad un maggior rischio di cardiopatia coronarica' di diabete e di tumore del colon. Livelli medioalti di attività fisica al contrario contribuiscono a prevenire que ste patologie' oltre all’ipertensione ed all’osteoporosi. È poi quanto mai importante che i più giovani si mantengano attivi du rante tutto il periodo della crescita delle loro ossa; una volta adulti' il loro scheletro sarà più robusto' e da anziani saranno meno soggetti all’osteoporosi. Concludendo' sono da privilegiare tutti quei comportamenti che favori scano l’uso dei propri muscoli piuttosto che quello delle macchine: salire e scendere le scale a piedi' spostarsi a piedi o in bicicletta' ecc.. Sarebbe poi 34 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile consigliabile il regolare svolgimento di un’attività sportiva' ma anche una ventina di minuti di corsa da ripetere tre o quattro volte alla settimana può servire allo scopo. Valori indicativi del dispendio energetico complessivo per ogni minuto (kcal/minuto) di alcune attività (Fonte: INRAN' “Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana' edizione /) Kilocalorie apportate da alcuni alimenti e tempo necessario per smaltirle svolgendo alcune attività (Fonte: INRAN' “Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana' edizione /) La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 35 Come valutare il proprio peso Un buon metodo per la valutazione del peso consiste nel calcolare il pro prio IMC (indice di massa corporea) e nel confrontare il risultato ottenuto con la tabella di riferimento. L’indice di massa corporea si ottiene dividendo il proprio peso espresso in kg per il quadrato della statura espressa in metri. A titolo di esempio' riportiamo il calcolo dell’IMC riferito ad un individuo alto 'F il cui peso sia di F kg: IMC N F : 'F N /' Tabella di riferimento (Fonte: INRAN' “Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana' edizione /) Come si può vedere confrontando il risultato ottenuto con i valori riporta ti nella tabella di riferimento' l’individuo dell’esempio rientrerebbe nella ca tegoria normopeso' essendo il suo IMC compreso tra ' e '. L’adeguatezza del proprio indice di massa corporea può essere fatta an che riferendosi agli schemi che seguo no' che tengono in considerazione al cune variabili riferite all’età ed al ses so. In particolare' nella prima figura sono trattati IMC ed età di bambini ed adolescenti di sesso maschile; nel la seconda' IMC ed età di bambine ed adolescenti di sesso femminile. La terza figura è invece uno sche ma di valutazione del peso basato sul confronto diretto' in chiave grafica' di peso e statura. È tarato per essere applicato ad adulti di età superiore ai anni. 36 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Schema per la valutazione dell’adeguatezza del peso corporeo nei bambini e negli adolescenti ( anni) (Fonte: INRAN' “Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana' edizione /) La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 37 Schema per la valutazione dell’adeguatezza del peso corporeo negli adulti (età superiore a anni) (Fonte: INRAN' “Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana' edizione /) Come si può vedere dalle prime due figure' non è possibile distinguere con certezza attraverso l’IMC i bambini e gli adolescenti sottopeso da quelli nor mopeso. La valutazione va fatta dal medico' ed è tanto più necessaria quanto più il valore calcolato si discosti dall’area verde della sezione normopeso/ sottopeso. I limiti dei criteri di valutazione basati sull’IMC Sebbene l’IMC è un indice che ben riflette la condizione di peso di un indi viduo' la sua precisione è maggiore quando è riferito a gruppi di individui. Quando invece ci si riferisce ad un singolo' bisogna tener presente il maggior peso specifico dei tessuti muscolari rispetto a quello dei tessuti adiposi. Senza gli opportuni correttivi' l’indice di massa corporea di un atleta molto muscoloso potrebbe risultare uguale a quello di un obeso. Altri limiti da tener presenti sono quelli relativi alle donne in gravidanza' cui non possono essere applicati i valori medi riportati negli schemi presenta ti in questo capitolo' ed agli anziani la cui statura si sia significativamente ridotta o non possa essere misurata a causa dell’incurvamento della colonna vertebrale. 38 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Alcol, grassi, dolci: moderiamone il consumo S e i prodotti di origine vegetale quali cereali e derivati tuberi verdura ortaggi e frutta possono considerarsi “cibi della salute” in virtù delle loro numerose qualità sopra esposte esistono invece alcuni alimenti dei quali si tende generalmente ad abusare e che dovrebbero invece esse re fortemente limitati Si tratta in particolare delle bevande alcoliche dei grassi e dei dolci Le bevande alcoliche Il componente comune a tutte le bevande alcoliche –l’alcol etilico o etanolo– pur non essendo una sostanza indispensabile possiede un notevole potere energetico: ogni grammo fornisce circa % calorie Di questo occorre tener conto in tutte le situazioni in cui è necessario limitare l’assunzione gior naliera di energia Il consumo di bevande alcoliche fa parte della dieta e della cultura del nostro Paese ma sono purtroppo frequenti an che l’abuso e le patologie ad esso correlate: cirrosi epatica tumori del cavo orofaringeo e della pro stata ipertensione psico si alcolica ecc Da anni si dibatte in torno alla definizione di una quantità di alcol non La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 39 dannosa per la salute Vari studi epidemiologici hanno addirittura dimostrato che il consumo di piccole quantità di alcol svolge un ruolo protettivo nei con fronti di alcune malattie: moderate assunzioni di alcolici (meno di +, gram mi di alcol al giorno) sembrano ridurre la mortalità per malattie cardiovasco lari Non è però chiaro se l’effetto protettivo sia da attribuire soltanto all’alcol o se abbiano una qualche importanza anche le modalità di assunzione e la natura della bevanda alcolica Le evidenze scientifiche circa gli effetti positivi di moderate assunzioni di alcol riguardano infatti prevalentemente il consu mo di bevande fermentate (come il vino e la birra) durante i pasti principali Inoltre bisogna comunque osservare che qualsiasi tipo di incentivo verso il consumo di alcolici espone al rischio di una maggior diffusione dell’alcolismo e delle patologie alcolcorrelate Per questi motivi non è opportuno operare per avvicinare alle bevande alcoliche la popolazione che non ne fa attual mente uso mentre per chi consuma abitualmente alcol si deve ragionare al contrario di quanto si fa con gli altri nutrienti di quantità “ammissibili” e non “raccomandabili” Riassumendo nella popolazione adulta sana l’assunzione quotidiana di alcol ammissibile è di +, grammi per gli uomini (circa un bicchiere e mezzo di vino a pasto) e di 1, grammi per le donne (circa un bicchiere di vino a pasto) Negli anziani la quantità va ridotta a 1, grammi per i maschi e a 23 per le femmine È invece sempre sconsigliato il consumo di bevande alcoliche pri ma dei 56 anni durante la gravidanza e l’allattamento quando si soffre di diabete mellito quando si assumono farmaci con i quali l’alcol potrebbe in terferire quando ci si deve mettere alla guida o si devono comunque mano vrare macchinari pericolosi Per concludere ricordiamo che l’alcol etilico nel nostro organismo è metabolizzato nel fegato e che un solo bicchiere di vino impegna questo or gano per circa due ore Bere poco dunque non basta: è necessario anche diluire nel tempo il consumo di alcol permettendo al nostro organismo di smaltirlo senza affanno Per quanto riguarda i liquori e i distillati che presen tano concentrazioni alcoliche molto elevate e che vengono assunti fuori dei pasti è consigliabile farne un uso soltanto sporadico e se possibile evitarli del tutto Evitare o limitare il consumo di alcol oltre a preservarci da un buon nu mero di rischi per la salute offre anche il vantaggio di non distogliere il fega to da funzioni più importanti I grassi Le quantità di grassi presenti negli alimenti variano considerevolmente: dall’59 di molti prodotti vegetali e di alcune carni e pesci fino al 5,,9 degli oli Anche i grassi sono necessari al nostro organismo per il loro apporto in energia in acidi grassi essenziali ed in vitamine; tuttavia in un adulto la loro 40 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile quantità nella dieta non dovrebbe eccedere il /I delle calorie totali. Soltanto per i neonati e nella prima infanzia la quota di grassi alimenta ri deve essere più eleva ta (4I dell’apporto energetico complessivo). Di alcune proprietà dei grassi e delle loro funzioni nel nostro or ganismo abbiamo già parlato nel secondo ca pitolo di questa guida' ma vale la pena di spendere ancora qualche parola in merito ad una sostanza grassa presente in tutte le cellule' nelle quali svolge funzioni essenziali per la vita' e nel sangue: il colesterolo. Esso è contenuto' in quantità molto variabili' soltanto negli alimenti d’origine animale. Se la colesterolemia (livello di colesterolo nel sangue)' ed in particolare la quantità di colesterolo trasportato dalle lipoproteine LDL (Low Density Lipoprotein N lipoproteine a bassa densità)' raggiunge valori troppo elevati' il nostro organismo va incontro a possibili danni cardiovascolari di tipo aterosclerotico. Quando all’ipercolesterolemia si aggiungono altri fattori di rischio (fumo' eccesso di peso' sedentarietà) aumenta la probabilità di conse guenze particolarmente gravi' quali ad esempio l’infarto. Per proteggere la nostra salute è quindi importante mantenere i livelli di colesterolo nella norma' modificando' ove necessario' i comportamenti ali mentari errati. È ormai ampiamente dimostrato che ridurre la quantità di grassi (soprattutto di quelli saturi' di origine animale) e di calorie ingeriti con la dieta aiuta a ridurre livelli troppo elevati di colesterolemia. Alcuni acidi grassi polinsaturi' come l’acido linoleico contenuto negli oli di semi' possono aiutare a combattere l’ipercolesterolemia; l’acido oleico' un monoinsaturo presente nell’olio di oliva' contribuisce in minor misura a ridurre le LDL' ma può inoltre far aumentare i livelli di HDL (High Density Lipoprotein N lipoproteine ad alta densità)' le quali sono deputate alla rimozione del colesterolo dal sangue e dai depositi nelle arterie. Un tipo particolare di grassi sono quelli presenti nei pesci. Sono alta mente insaturi' e possono contribuire sia alla riduzione nel sangue del li vello di trigliceridi (altri grassi prodotti dal metabolismo dei carboidrati) che alla prevenzione del rischio di trombosi' limitando la capacità di ag gregazione delle piastrine. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 41 Per concludere' è bene ricordare che l’utilizzo ideale dei grassi alimentari' ed in particolar modo di quelli insaturi' è a crudo. Le alte temperature favori scono infatti delle reazioni con l’ossigeno atmosferico che portano alla for mazione di composti nocivi per la salute. Se poi è proprio necessario l’impie go di grassi per cucinare' allora è bene innanzitutto usare olio di semi di ara chidi o vergine di oliva' che sono in assoluto i più resistenti alle alterazioni di cui sopra. Bisognerà comunque preferire metodi di cottura blandi e il più pos sibile brevi' limitare il ricorso alla frittura e' soprattutto' non riutilizzare mai grassi già cotti. Ovviamente è sconsigliato anche l’eccessivo consumo di snack fritti di preparazione industriale e di alimenti cucinati in fastfood' friggitorie' ecc.: si tratta sempre di prodotti molto ricchi di grassi' preparati spesso con oli di qualità non elevata e sicuramente riutilizzati per più cotture. I dolci Gli zuccheri semplici possono essere consumati come fonti di energia' ma non eccedendo il limite del I dell’apporto calorico giornaliero. Sebbene infatti siano state ormai smentite le correlazioni fatte in passato tra consu mo di zuccheri semplici e insorgenza di obesità' diabete e malattie car diovascolari' resta valida la considerazione che gli eccessi' specialmente se inseriti nel quadro di un’alimentazione global mente squilibrata' pos sono facilitare la com parsa di dette patologie. Per quanto riguarda il maggior rischio di carie dentaria' questo sembra essere determinato più da una scarsa igiene ora le che dal consumo di zuccheri semplici. Infatti i microrganismi che nel cavo orale fermentano gli zuccheri (compresi quelli complessi) determinando la formazione di acidi che attaccano la superficie dei denti' necessitano per svolgere queste reazioni di una permanenza del cibo nel cavo orale per periodi sufficientemente lunghi. Ne consegue che una buona igiene orale riduce il pericolo di carie. Alcuni alimenti dolci' come i prodotti da forno tipici della nostra tradizio ne (biscotti' ciambelloni' crostate' ecc.) sono fonte di diversi nutrienti' men tre altri' come le caramelle' sono costituiti quasi esclusivamente da saccaro 42 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile sio. Mentre i primi possono validamente essere impiegati' senza eccessi e magari accompagnati da latte o yogurt' nella preparazione di uno spuntino altamente energetico' dei secondi è bene fare un uso molto limitato. Negli alimenti e nelle bevande dolci ipocalorici sono utilizzati edulcoranti artificiali che' dotati di un potere dolcificante che può arrivare ad essere fino a volte più elevato di quello dello zucchero' permettono di conferire al prodotto il gusto dolce voluto a dosi talmente ridotte da risultare pratica mente privi di potere calorico. Se si vogliono consumare questi prodotti' si deve sempre controllare sul l’etichetta il tipo di edulcorante usato (ciclamati' aspartame' acesulfame' sac carina) e le relative avvertenze. Ogni edulcorante ha una sua DGA (Dose Gior naliera Accettabile) fissata da organismi competenti: soltanto tenendo conto di tutte le fonti di consumo si può mantenere l’assunzione giornaliera al di sotto di tali limiti. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 43 Una dieta per l’adolescenza I suggerimenti e le indicazioni finora esposti riguardano tutta la popolazio ne sana' e possono essere utili a chiunque per orientarsi meglio e con mag giore consapevolezza nel gestire la propria alimentazione. Tuttavia molti fattori influenzano i fabbisogni alimentari di un individuo: età' livello di attività' stato fisico' sesso' ecc.. Riteniamo dunque opportuno' a questo punto' dedicare un piccolo spazio anche alla formulazione di consi gli più specifici per gli adolescenti' target principale di questa guida. I fabbisogni alimentari degli adolescenti L’adolescenza è il periodo della vita compreso fra la pubertà e l’età adulta' e si estende all’incirca dai ai anni. Si tratta di un’età molto delicata' carat terizzata da importanti mu tamenti fisiologici: accelera to incremento staturale' maturazione delle proporzio ni del corpo' ecc.. La crescita particolarmente rapida ha come conseguenza maggio ri fabbisogni in energia e nu trienti' soprattutto per quan to concerne proteine' ferro' calcio e vitamine A' C e D. Il differente funziona mento ghiandolare' che si ri flette in una maggiore pro duzione di ormoni maschili nei ragazzi e femminili nelle 44 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile ragazze' porta alla maturazione dei così detti caratteri sessuali secondari ed alla definitiva differenziazione dei due sessi. Tali differenze incidono anche sul fabbisogno alimentare' poiché gli ormoni maschili provocano una mag giore richiesta di energia da parte dell’organismo del ragazzo. Pertanto' mentre nei primi anni di vita le esigenze di nutrienti sono pressoché identiche nei due sessi' a partire da questo momento si verifica nel maschio un accentuato incremento del bisogno di cibo che continua' con cre scita costante' fino al 0˚ anno di età' per poi stabilizzarsi su valori che perdu reranno anche nell’età adulta. Nella femmina' invece' l’incremento del bisogno di cibo è meno accentua to' e dura soltanto fino al ˚ anno; da questo momento in poi le necessità caloriche iniziano a diminuire fino ad arrivare' verso il 0˚ anno' agli stessi valori del ˚ anno. A parte queste differenze nel fabbisogno calorico' è opportuno ricordare che l’organismo delle ragazze' in corrispondenza delle mestruazioni' richiede un maggior apporto di ferro (carne' pesce' uova' legumi). Anche il fabbisogno in calcio' oltre a quello in ferro' aumenta rapidamente fino ai livelli dell’adul to: un’insufficiente copertura di questi nutrienti può portare ad anemie (ca renza di ferro) e ad una ridotta mineralizzazione dello scheletro (carenza di calcio). Inoltre è opportuno ricordare che una buona alimentazione in questa fase della vita rappresenta per le ragazze anche una valida preparazione ai futuri stress della gravidanza. Mode e “vizi alimentari” A causa di una maggiore li bertà di movimento e di una cer ta disponibilità di denaro' in que sto periodo i ragazzi comincia no a rendersi parzialmente indi pendenti anche dal punto di vi sta alimentare. Ma il desiderio di affermare la propria personalità ed autonomia' quello di dimagri re in maniera eccessiva' di uni formarsi alle mode alimentari spingono spesso verso un’ali mentazione disordinata e squili brata' spesso monotona e caren te di nutrienti importanti. I vari spuntini a base di dolciumi' pizza' patatine e bevande gassate consumati du rante la giornata portano inevitabilmente ad eccessi calorici e di assunzione di grassi decisamente nocivi. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 45 Sebbene questi comportamenti alimentari facciano parte di un complesso quadro di rapporti so ciali con i propri coetanei e contri buiscano alla soddisfazione dell’esi genza conviviale del “fare insieme” tipica di questa età' è sempre op portuno non abbandonarvisi com pletamente e non perdere di vista le esigenze dell’organismo' per non compromettere il proprio stato di salute. Concedersi ogni tanto un pasto al fastfood o in pizzeria con gli amici non è certo un problema' ma non si può prescindere dal con sumo regolare e costante di ali menti più sani quali latte' yogurt' ortaggi' frutta' pesce' carni magre' cereali e loro derivati' legumi. È im portante non fossilizzarsi in scelte monotone' ma mangiare di tutto' di stribuendo in più pasti la propria dieta senza abolire la prima colazione. Le abitudini alimentari acquisite in giovane età spesso ci accompagnano per tutta la vita: imparare sin da ora ad ottenere il meglio dai cibi che abbia mo a disposizione è una garanzia di buona salute anche per il futuro. Il decalogo della buona alimentazione . Fai una prima colazione abbondante. . Fai uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio' prediligendo frutta' yogurt' prodotti da forno della nostra tradizione (biscotti' torte non farcite' ecc.). /. Consuma regolarmente verdura e ortaggi' a pranzo e a cena. 4. Non adottare schemi alimentari squilibrati e monotoni' ma varia il più possibi le le tue scelte. . Fai particolare attenzione' specialmente se sei una ragazza' a coprire il tuo aumentato fabbisogno in ferro e calcio. . Non eccedere nel consumo di salumi' patatine fritte o snack industriali troppo ricchi di grassi. F. Non eccedere nel consumo di dolci e di bevande gassate. . Non consumare con troppa frequenza pasti al fastfood. 0. Dedica almeno un’ora al giorno all’attività fisica. . Evita le bevande alcoliche. 46 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Sport e integratori alimentari Sebbene l’attività sportiva vada in ogni caso incoraggiata' nell’ottica di una complessiva ridefinizione dei nostri stili di vita all’insegna della lotta alla sedentarietà' negli ultimi anni sta crescendo la preoccupazione per la diffu sione tra gli sportivi –e specialmente tra quelli più giovani– dell’uso di integratori alimentari' assunti spesso al di fuori di qualsiasi controllo medico. Il fenomeno riguarda un po’ tutti gli sport' sebbene i picchi si registrino in quelle discipline in cui è particolarmente importante (o è ritenuto tale) lo sviluppo di una considerevole massa muscolare. Tutti i tipi di integratori presenti sul mercato dovrebbero essere assunti solo in caso di reale necessità' dietro il consiglio del medico' anche se si tratta soltanto di integratori vitaminici' salini od energetici. Ma questo vale ancora di più per gli integratori di proteine' di aminoacidi e di loro derivati' il cui uso è appunto finalizzato all’incremento dei tessuti muscolari' in un sorta di “doping alimentare” che dimostra quanto ormai la dieta degli sportivi sia sta ta destinata all’esasperazione della prestazione. La categoria degli integratori aminoacidici è suddivisa in tre parti: • prodotti a base di aminoacidi ramificati (leucina' isoleucina' valina); • prodotti a base di aminoacidi essenziali' ossia aminoacidi che il nostro or ganismo non è in grado di sintetizzare autonomamente partendo da mo lecole più semplici (qui incontriamo di nuovo leucina e isoleucina' ma an che lisina' metionina' fenilalanina' triptofano' treonina' valina' istidina); • prodotti a base di derivati degli aminoacidi (in particolare la creatina). Come si è detto' i prodotti di questo tipo non possono essere somministrati senza precauzioni: deve essere il medico a valutarne la necessità e a prescriverne l’assunzione specificando dosi e tempi' tenendo conto del peso corporeo' delle condizioni di salute e della dieta del suo assistito. Ne consegue' ovviamente' che posologia e tempi di assunzio ne variano da caso a caso e non possono dunque essere trasferiti da un soggetto all’al tro senza ascoltare il parere di uno specialista. In ogni caso' ed è obbli gatorio riportarlo in etichet ta' il loro uso è controindi cato nei casi di patologia renale' epatica' in gravidan za e al di sotto dei anni. Il fabbisogno proteico della popolazione generale è La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 47 stimato in ragione di 'F' grammi per chilo di peso corporeo. Vale a dire che una persona di F kg ha bisogno di circa 40F grammi di proteine al giorno' forniti dalla normale razione alimentare. In condizioni particolari' come nello svolgimento di attività sportive di particolare impegno' il fabbisogno può aumentare anche significativamente' ma in ogni caso un apporto proteico pari a '4'F g./Kg p.c./giorno (circa 0 0 grammi al giorno' per una persona di F kg) è sicuramente idoneo a sod disfare le necessità della maggior parte degli atleti' anche professionisti. Un’in tegrazione di questo tipo può essere facilmente ottenuta adeguando la dieta' senza il ricorso a prodotti artificiali (vedi capitolo “Impariamo a scegliere” e relative tabelle). Gli aminoacidi ramificati' come gli altri aminoacidi essenziali' sono pre senti come componenti delle proteine dei comuni alimenti. Anche le propor zioni di questi nutrienti negli integratori (due parti di leucina per ogni parte di isoleucina e di valina) sono più o meno le stesse che caratterizzano la mag gior parte degli alimenti naturali che li contengono. Nella tabella che segue si riporta il contenuto in aminoacidi ramificati di alcuni alimenti. I valori sono espressi in milligrammi di aminoacidi presenti in grammi di parte edibile. 48 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Nell’ambito degli integratori alimentari contenenti derivati di aminoaci di' la creatina' un integratore sicuramente fra i più conosciuti e diffusi tra gli sportivi' merita un approfondimento. Viene consigliata (e reclamizzata) perché favorisce la sintesi proteica ed il trofismo muscolare' aiutando il muscolo a lavorare di più e favorendo i processi di recupero. Si tratta di un derivato aminoacidico' naturalmente presente in al cuni alimenti ed in parte anche prodotto dallo stesso organismo' con funzione di riserva di fosfati energetici a livello muscolare: trasporta l’energia dal mitocondrio' dove viene prodotta' alle miofibrille' dove viene utilizzata. È una sostanza pre ziosa' che il nostro corpo assume e produce per funzionare meglio' ma non crea campioni. Il suo utilizzo a fini dietetici' mediante supplementazione' può essere giustificato da particolari esigenze' come un aumentato fabbisogno o una ridot ta capacità di sintesi da parte dell’organismo. In ogni caso se la dose consigliata è pari a 4 grammi al giorno' questa non può superare un periodo di assunzione di trenta giorni. Oltre tale periodo la dose non deve essere superiore a / grammi al giorno' e comunque anche con questo limite certamente non può essere assunta a tempo indeterminato. La creatina presente nella normale alimentazione' unitamente a quella endogena (prodotta dall’organismo)' basta a soddisfare il nostro fabbisogno. Addirittura' in caso di dieta vegetariana' è sufficiente anche la sola quota endogena. Se poi consideriamo che un atleta' dovendo soddisfare un mag gior fabbisogno plastico' consuma delle razioni di carne superiori alla media' risulta del tutto incomprensibile l’uso di questo prodotto. Il diffuso ricorso alla creatina nel mondo dello sport' infatti' non si spiega con la necessità' bensì come una deliberata additivazione tesa a sfruttarne l’effetto farmacologico' per il miglioramento artificioso della tanto ambita “performance”. In altre parole' un primo passo sulla via del doping' con rischi per la salute che la ricerca scientifica non ha ancora potuto accertare in modo esaustivo: è noto comunque che il sovradosaggio' come per ogni altro nu triente' altera gli equilibri già delicati del nostro corpo. Non vi è ancora certezza circa l’innocuità' a medio e lungo termine' della creatina. Sono infatti ancora al vaglio alcune ipotesi che attribuirebbero al l’abuso di questa sostanza un effetto cancerogeno' visto il suo possibile ruolo di fattore di crescita tumorale. L’AFSSA (Agenzia Francese sulla Sicurezza Sanitaria degli Alimenti)' in uno studio pubblicato nel gennaio ' ha con fermato questi rischi. È vero che' come si è detto' la creatina fa normalmente parte della nostra dieta ed è anche prodotta dal nostro organismo. Ciò significa che i rischi di cui si parla sono riferiti all’abuso della sostanza' e non al normale apporto ali mentare finalizzato alla soddisfazione del fabbisogno. Non bisogna dimenti care' però' che le dosi di creatina assunte dagli atleti sono spesso ben superio ri a quelle massime consigliate e si protraggono per lunghi periodi di tempo. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 49 La sicurezza a tavola Q ualsiasi alimento' se alterato' inquinato' contraffatto oppure non lavo rato' prodotto o conservato secondo tecniche industrialmente e igieni camente corrette' subisce alterazioni di tipo microbiologico' chimico o fisico che ne modificano le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche' fino a farlo diventare nocivo per la salute umana. Le tossinfezioni alimentari Tutti gli alimenti sono soggetti ad alterazioni di tipo microbiologico' chi mico o fisico che ne modificano le caratteristiche fino a renderli nocivi per la salute. Le alterazioni sono tanto più rapide e insidiose quanto più l’alimento non sia prodotto o conservato se condo tecniche industrialmente ed igienicamente corrette. Le patologie indotte dagli ali menti alterati sono oltre F' ma le più frequenti sono fortunatamente più limitate. Esse sono causate da alcuni batteri e sono classificate come tossinfezioni alimentari. Non ci occuperemo dunque in questa sede di malattie come cole ra' tifo' epatite virale' ecc.' che' seppur gravi' sono oggi assai rare in quanto le normali precauzioni adot tate nelle cucine' sia domestiche che di mense e ristoranti' sono sufficien ti a garantirne la prevenzione. 50 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile I batteri I batteri sono esseri viventi costituiti da una sola cellula' largamente pre senti in tutti gli ambienti. Alcuni sono patogeni' cioè in grado di provocare malattie; in particolare le tossinfezioni alimentari sono provocate principal mente da quelli appartenenti ai generi delle Salmonelle' degli Stafilococchi e dei Clostridi. Le loro principali caratteristiche si possono riassumere come segue: • i batteri sono invisibili a occhio nudo' e pertanto l’alterazione dell’alimen to non è valutabile “a vista”; • il colore' l’odore' il sapore dell’alimento contaminato da batteri in genere non si modificano' e pertanto l’alterazione non è valutabile neanche dal l’olfatto o dal gusto; • la sola presenza di batteri in un alimento di solito non è sufficiente per produrre le tossinfezioni: occorre una carica microbica (numero di germi) elevata. Ma attenzione: nemmeno in questo caso i batteri sono visibili senza l’ausilio di tecniche e strumenti particolari. Prevenire le tossinfezioni alimentari Poiché tutti gli alimenti sono soggetti ad alterazioni' la prima regola da osser vare per prevenire le tossinfezioni è che in tutte le fasi della preparazione dei cibi si deve presumere di manipolare un alimento potenzialmente contaminato o contaminabile. Per questo è necessario mettere in atto tutte le operazioni atte alla bonifica e/o al rallentamento della proliferazione dei germi. I fattori di cresci ta dei microrganismi sono infatti facilmente controllabili' e per imparare a farlo è sufficiente tenere a mente le semplici nozioni che seguono. • Temperatura. La maggior parte dei batteri si sviluppa rapidamente a tem perature comprese tra ˚C e ˚C. Temperature superiori a ˚C' per un adeguato periodo di tempo' sono sufficienti per la distruzione di gran parte dei batteri (bonifica). La temperatura di frigorifero (inferiore ai ˚C) e quella dei congelatori e surgelatori (inferiore a ˚C) servono invece sol tanto a rallentare la moltiplicazione dei batteri' ma non li distruggono. La refrigerazione deve essere quindi utilizzata come mezzo di conservazio ne' ma non è utile per la bonifica. • Disponibilità di acqua. I batteri' come tutti gli organismi viventi' hanno bisogno d’acqua: quanto più gli ambienti sono umidi' tanto più la possibi lità di proliferazione batterica è alta (l’utilizzo delle cappe aspiranti nelle cucine di mense e ristoranti non serve solo per allontanare i cattivi odori' ma soprattutto per ridurre la percentuale di umidità negli ambienti). • Disponibilità di ossigeno. Alcuni batteri' come i clostridi' sono detti anaerobi perché si sviluppano in assenza di ossigeno (ad esempio nelle conserve); altri' come stafilococchi e salmonelle sono detti aerobi perché preferisco no ambienti ricchi di ossigeno. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 51 • Acidità (pH). L’acidità elevata impedisce la moltiplicazione dei batteri. Ad esempio alcuni elementi molto acidi (sottaceti' conserve di pomodoro' ecc.) non si prestano facilmente alla contaminazione batterica. • Tempo. Il tempo che intercorre tra la contaminazione dell’alimento ed il consumo è determinante per lo sviluppo della carica microbica. La veloci tà di crescita dei microrganismi' in condizioni ottimali' è vertiginosa. Se non impedito da temperature ostacolanti ed in condizioni ideali di umidi tà' un solo batterio ne può teoricamente “produrre” miliardi in dodici ore. Da qui l’importanza di consumare immediatamente gli alimenti' non appena preparati. In caso contrario occorrerà prestare molta attenzione alle modalità' ai tempi ed alle temperature di conservazione. Come avviene la contaminazione Innanzitutto dobbiamo operare una distinzione tra infezione endogena e infezione esogena. La contaminazione endogena interessa soprattutto gli ali menti di origine anima le' e si verifica in segui to alla malattia dello stesso animale o alla sua condizione di por tatore sano del micror ganismo. La prevenzio ne in questi casi è lega ta all’efficacia dei con trolli veterinari oltre che alla corretta prassi igienica nelle fasi della macellazione' tale da impedire una dissemi nazione dei germi dal canale intestinale alle carni. Una situazione particolarmente a rischio è rappresentata dalle uova' in quanto per l’elevato riscontro di infezioni da Salmonella nei volatili si deve presumere che' molto spesso' il guscio possa essere contaminato. La contaminazione esogena' ossia apportata dall’esterno' interessa sia gli alimenti di origine animale che quelli di origine vegetale. In questo caso i germi raggiungono l’alimento attraverso una delle seguenti vie: • la persona che manipola e cucina i cibi (ammalata o portatrice sana) • l’ambiente' gli utensili da cucina' le superfici che vengono a contatto con gli alimenti • i così detti vettori animati (insetti e altri animali) 52 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile • altre vie di contaminazione primaria' ad esempio l’acqua per verdure ed ortaggi' i mangimi per gli animali di allevamento' ecc.. La manipolazione domestica degli alimenti La prevenzione delle tossinfezioni alimentari è sempre possibile. Non esi stono tragiche fatalità che non siano riconducibili a negligenze o disattenzioni nella manipolazione degli alimenti; e specialmente nella preparazione dome stica dei cibi l’errore è spesso imputabile alla carenza di un’adeguata informa zione sulle regole di igiene da osservare. Il rispetto dell’igiene alimentare in casa consiste nell’adozione di una serie di elementari precauzioni che tendono a prevenire ogni alterazione dei cibi' dal momento dell’acquisto a quello della conservazione' della preparazione e quindi del consumo. La scarsa conoscenza delle caratteristiche degli alimenti e l’errata utilizzazione degli elettrodomestici (frigorifero' forno a microonde) possono fa vorire l’alterazione e la contaminazione dei cibi. Buona parte delle intossicazioni alimentari' infatti' sono causate dall’errata conservazione o manipolazione degli alimenti. È necessario quindi scegliere bene i prodotti e mantenerli integri. Tra i comportamenti da biasimare ricordiamo soprattutto la poca attenzione alle eti chette e il non curarsi di regolare la temperatura del frigorifero. Le regole da osservare nella manipolazione degli alimenti in casa • • • • • • • • • Lavarsi bene le mani prima di toccare gli alimenti e soprattutto quando si passa da un cibo all’altro (specie le uova) per evitare di diffondere i germi Evitare che gli alimenti vengano a contatto con animali domestici o insetti Conservare in frigorifero gli alimenti deperibili Non ricongelare gli alimenti scongelati' e consumarli entro 4 ore Consumare subito i cibi cotti' o conservarli in frigorifero opportunamente coperti con cellophane; evitare il più possibile la loro permanenza a tempe ratura ambiente Sottoporre sempre ad abbondante ed accurato lavaggio ogni genere di frut ta e verdura' che oltre ad essere sporca potrebbe essere inquinata da residui di pesticidi Non esitare a scartare sempre e completamente gli alimenti visibilmente avariati o alterati (carni guaste' pesce e uova non freschi' frutta e verdure deteriorate' latticini ammuffiti e via dicendo): eliminare solo la parte gua sta non è sufficiente Rispettare accuratamente le date di scadenza e le modalità di conservazio ne e/o di scongelamento dei vari prodotti preconfezionati Orientarsi preferibilmente verso prodotti che non contengono residui di antiparassitari e/o sostanze chimiche di sintesi La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 53 Cosa acquistare Quando si fa la spesa è bene diffidare di prodotti di dubbia provenienza o non adeguatamente etichettati. In molti Paesi infatti' e soprattutto in quelli in via di sviluppo' non viene esercitato alcun controllo sulle tecniche di pro duzione' con la conseguenza di un impiego in dosi massicce di diserbanti e pesticidi il cui utilizzo è vietato in Italia perché pericolosi per la salute umana. Inoltre l’acquisto di prodotti non italiani o comunitari comporta a volte an che svantaggi legati ai fattori tempo e distanza. I prodotti importati da Paesi particolarmente lontani non sempre sono trasportati in aereo' e quindi pos sono aver sopportato un lungo viaggio. Due sono pertanto le ipotesi: . che il prodotto giunga stressato' sia cioè deteriorato con il rischio di un’av venuta contaminazione o comunque di un facile attacco da parte di germi patogeni; . che il prodotto sia integro' ma non per questo meno pericoloso' poiché con ogni probabilità è stato trattato con conservanti o antimuffe in dosi molto elevate. È bene poi non acquistare mai prodotti in scatola la cui confezione risulti gonfia' deformata' comunque non integra: si tratta di prodotti certamente vecchi il cui consumo potrebbe arrecare danni alla salute. Allo stesso modo' prima di procedere all’acquisto di determinati prodotti' si consiglia di controllare che siano osservate delle corrette regole di conser vazione. È il caso' ad esempio' di alimenti quali lo yogurt' i dessert' i budini' ecc. che non dovrebbero mai essere tenuti sul bancone a temperatura am biente' ma in appositi banchi refrigerati (con temperature al di sotto dei S4˚C). Le regole da osservare al supermercato • • • • 54 Osservare sempre la data di scadenza e' soprattutto nei latticini freschi' anche la data di confezionamento del prodotto. Evitare di acquistare pro dotti “scaduti”: i prodotti che recano la dicitura «da consumarsi entro...” sono molto deperibili' ed è vietata la loro vendita oltre la data indicata sulla confezione Preferire' quando possibile' le confezioni che permettono di vedere il con tenuto: scartare il prodotto se presenta un colore o un aspetto anomali Nell’acquisto del pesce' verificare sempre la consistenza del corpo' l’occhio vivido e l’odore gradevole e di fresco: sono i tre requisiti fondamentali che attestano che il pesce è freschissimo. Nell’incertezza' orientarsi verso i pe sci di taglia piccola per i quali è più facile controllare lo stato di freschezza Non comprare scatolame metallico le cui confezioni risultino arrugginite o rigonfie La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile • • • • I prodotti particolarmente deperibili' come latte' yogurt' budini' ecc. non devono essere esposti sugli scaffali a temperatura ambiente' ma in appositi banchi refrigerati a temperature inferiori a S4˚C I surgelati devono essere tenuti in appositi espositori che garantiscano co stantemente una temperatura non superiore a ˚C Non acquistare la pasta che presenta punti neri Il prodotto biologico per definirsi tale deve avere un Marchio in cui viene spe cificata l’azienda produttrice e l’ente certificatore che ha operato i controlli Gli effetti della luce Sia nella fase di acquisto che in quella di conservazione' è necessario tener presente che alcuni alimenti devono essere protetti anche dal deterioramento provocato dall’esposizione alla luce. Le conseguenze dell’azione della luce varia no a seconda degli alimenti in teressati. Oltre ai noti effetti ne gativi della luce sulle bottiglie in materiale plastico' che possono essere indotte a cedere ai liquidi contenuti sostanze tossiche come gli ftalati' per gli alimenti che contengono grassi il rischio è quello dell’irrancidimento' mentre ad esempio nel latte la luce causa la perdita delle vita mine e l’ossidazione degli acidi grassi. Particolarmente sensibili alla luce sono anche le patate' che sono stimolate a germoglia re e sviluppano l’alcaloide sola nina' una sostanza tossica di so lito presente soltanto nelle par ti verdi della pianta' ma che in risposta all’illuminazione pro lungata finisce col rendere non commestibile anche il tubero. L’effetto negativo della luce sugli alimenti spiega anche perché i produt tori di vino e di birra utilizzano spesso bottiglie di colore verde o marrone: queste bevande con la luce cambiano odore e sapore. O ancora perché l’olio viene spesso venduto in lattine o contenitori di metallo: la luce toglie il colo re e può addirittura rendere non commestibile l’olio. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 55 L’importanza del freddo Purtroppo l’importanza della giusta temperatura per una corretta conser vazione dei cibi viene spesso sottovalutata' con la conseguenza di un’errata utilizzazione del frigorifero. Un frigorifero regolato su valori troppo elevati e non sufficientemente pulito crea l’ambiente ideale per la moltiplicazione ra pida di batteri quali la salmonella o la listeria. Per un buon uso di questo elettrodomestico è necessario provvedere re golarmente alla sua pulizia una volta al mese. Inoltre è consigliabile tenere sempre separati gli alimenti crudi da quelli cotti (che devono essere riposti in frigorifero all’interno di contenitori con coperchio o tappati con pellicola) e di non inserire mai cibi troppo caldi per evitare innalzamenti pericolosi dei valori ottimali di tempe ratura al suo interno. La temperatura raccoman data dovrebbe oscillare tra i ed i gradi centi gradi e non salire mai al di sopra dei F gradi' mentre quella del conge latore non dovrebbe mai salire al di sopra dei gradi sotto zero. Congelamento e surgelamento Sia il congelamento che il surgelamento sono sistemi di conservazione degli alimenti basati sull’abbassamento della temperatura al di sotto degli ˚C' in maniera che la maggior parte dell’acqua in essi contenuta sia trasformata in ghiaccio. La differenza tra questi due tipi di trattamento consiste essenzialmente nei tempi con cui tale risultato viene raggiunto. • Surgelamento. Il processo è molto rapido' in quanto le temperature im piegate sono dell’ordine dei –˚C. La velocità del processo di surgelamento fa sì che l’acqua contenuta negli alimenti non abbia il tempo di organiz zarsi in cristalli di ghiaccio sufficientemente grandi da rompere dall’inter no le cellule della carne' del pesce o degli ortaggi. La temperatura di con servazione dei surgelati nei magazzini di deposito' nei punti di vendita e durante il trasporto deve essere sempre inferiore a –˚C. • Congelamento. Le temperature impiegate nel processo non scendono al di sotto dei –˚C. Di conseguenza il passaggio dell’acqua dallo stato liqui do a quello solido è sufficientemente lento da permettere la formazione di cristalli di ghiaccio grandi quanto basta per sfondare gli involucri cellulari e provocare la fuoriuscita di sostanze nella successiva fase di scongela 56 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile mento. La conservazione dell’integrità cellulare del prodotto surgelato' dunque' consente un miglior mantenimento delle proprietà nutritive. Molto importante è però anche la fase di scongelamento: uno scongela mento sbagliato può infatti causare la perdita di alcuni princìpi nutritivi' e può addirittura minacciare la salute se si contravviene ad alcune regole igieniche. Scongelare gli alimenti In generale' è meglio non scongelare i prodotti prima della loro prepa razione: le verdure' le carni da bollire e quelle già suddivise in porzioni possono essere direttamente messe a cuocere. I tempi di cottura delle ver dure surgelate devono essere ridotti dal al I rispetto a quelli delle verdure fresche. I grossi pezzi di carne' come ad esempio gli arrosti' dovranno invece esse re scongelati lentamente in frigorifero prima della cottura. Scongelare a tem peratura ambiente non è consigliabile' perché favorirebbe il proliferare della flora microbica. Una regola basilare' infine' è quella di non congelare mai una seconda volta un alimento precedentemente scongelato. Non sempre le modalità di scongelamento riportate sulle etichette delle confezioni dei prodotti surgelati corrispondono alle procedure più corrette. La tabella che segue fornisce alcuni suggerimenti sulle modalità di scongelamento più appropriate. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 57 I tempi di conservazione degli alimenti surgelati Non tutti i surgelati hanno gli stessi tempi di conservazione' ed è pertanto consigliabile far sempre riferimento alla data di durata minima stampata sul la confezione. Si riporta comunque di seguito una tabella di conservazione degli alimenti surgelati. Ovviamente i tempi in essa indicati valgono esclusivamente nel caso in cui la “catena del freddo” non abbia subito interruzioni: la temperatura del prodotto non deve essere mai salita al di sopra dei –˚C. Qualche consiglio sui surgelati • • • • • • • • 58 Acquistare esclusivamente surgelati esposti in banchi di vendita con tem peratura di almeno gradi sotto zero (il termometro deve essere sempre collocato in modo da renderne agevole la lettura) Eventuali irregolarità (temperatura sopra i –˚C' vasche riempite al di so pra della linea di massimo carico' ecc.) devono essere immediatamente se gnalate al Servizio di Igiene Pubblica della ASL di zona Prestare attenzione al contenitore (scatola o altro) dei surgelati: deve ri sultare pulito' asciutto e privo di deformazioni I prodotti devono “risuonare” all’interno del contenitore' senza formare ag glomerati ghiacciati' segni inequivocabili di un parziale scongelamento Trasportare i prodotti surgelati all’interno degli appositi sacchetti isotermici. In mancanza' disporli nel sacchetto l’uno contro l’altro' in maniera che pos sano reciprocamente mantenersi freddi Non tardare a riporre i surgelati nel freezer' alla giusta temperatura Consumare in fretta i surgelati se non si dispone di un vero e proprio conge latore Non ricongelare mai un prodotto precedentemente scongelato La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Mangiare fuori casa: come stimare l’affidabilità di un ristorante? Il lavoro' lo studio' ma anche le attività in cui investiamo il nostro tempo libero ci portano con maggiore frequenza rispetto al passato a trascorrere lunghi periodi di tempo fuori di casa' e di conseguenza aumenta continua mente il numero di pasti consumati in ristoranti' trattorie' pizzerie' tavole calde' ecc.. È perciò più che mai importante mantenere vivo il proprio spirito di osservazione' per evitare che il piacere di mangiare fuori e lo stare insieme si trasformino in una minaccia per la salute. Ma come selezionare i locali che offrano adeguate garanzie di igiene? Attenzione al locale e al personale Esistono una serie di indicatori che possono aiutare il consumatore a sti mare l’affidabilità del locale che offre il servizio di ristorazione. • In primo luogo' le sensa zioni olfattive all’ingres so: la presenza e la persi stenza degli odori di cu cina è indice di cattivo funzionamento dell’im pianto di aspirazione dei vapori prodotti dalla cot tura; l’umidità che inevi tabilmente ne consegue favorisce la riproduzione dei batteri. L’odore del fritto invece deve indur re a ritenere che l’olio uti lizzato in questo genere di preparazioni non venga sostituito con la dovuta frequenza. • Altrettanto indicative sono le condizioni di pulizia e manutenzione dei mobili' degli arredi e delle stoviglie: dal loro esame si può valutare la fre quenza e l’accuratezza delle pulizie effettuate. • La presenza di animali' che si tratti di cani' gatti o semplicemente di inset ti' incrementa il rischio di contaminazione degli alimenti. • Anche controllare la pulizia dei servizi igienici può essere utile nella valu tazione della “vocazione” all’igiene della gestione del locale. • L’esposizione esposizione degli alimenti è senza dubbio appagante per la vista' ma se gli espositori non sono protetti e refrigerati (o riscaldati a temperature di oltre ˚C nel caso di piatti caldi)' è preferibile evitare di consumarli. La permanenza a temperatura ambiente infatti favorisce la contaminazione dei cibi da parte di batteri e muffe. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 59 • Si consiglia di osservare l’abbigliamento abbigliamento e le condizioni di pulizia delle mani e delle unghie del personale di sala e' quando possibile' di cucina. • Quando si consumano cibi precotti (in treno' alla mensa aziendale' ecc.) biso gna ricordare che i pasti caldi non devono mai essere serviti ad una tempera tura inferiore ai gradi. È sconsigliabile mangiare questi cibi qualora ven gano serviti tiepidi' poiché temperature comprese tra i e i gradi forni scono l’ambiente ideale per la rapida proliferazione dei batteri. • Sconsigliabile anche il consumo di salse a base di uova' che sono particolar mente soggette alla contaminazione da parte di salmonella e stafilococco. • Altro alimento a rischio è l’hamburger' hamburger' la cui carne è facilmente contami nabile dalle salmonelle. Qualora non ci si possa astenere dal suo consumo' è bene accertarsi che la carne sia stata cotta sufficientemente: soltanto se la carne è ben cotta anche al centro dell’hamburger può ritenersi garanti ta la “bonifica” dagli eventuali germi contaminanti. Le regole da osservare al ristorante • • • • • • • Verificare che antipasti e piatti freddi siano tenuti in banchi refrigerati e pro tetti dal contatto di insetti o altri animali Verificare che i cibi da consumare caldi siano tenuti dentro appositi contenitori riscaldati a temperatura costante (compresa tra i ˚ e i ˚C) e non all’aria aperta Controllare che i cibi non presentino un aspetto o un “odore” strano Diffidare dei ristoranti che servono subito i piatti dopo l’ordinazione: i cibi fre schi richiedono tempo per essere cucinati Controllare che locali' banconi' tovaglie e stoviglie appaiano puliti e curati Verificare che il personale indossi abiti puliti Gli addetti alla cucina e al bancone dovrebbero indossare appositi cappellini Le norme da rispettare e le violazioni più frequenti L’organizzazione di un servizio di ristorazione pubblica non è lasciata al caso' ma è ampiamente discipli nata da leggi e regolamenti. L’atti vità di preparazione e di sommini strazione di alimenti e bevande nel l’ambito degli esercizi pubblici della ristorazione quali ristoranti' tratto rie' bar' pizzerie ed analoghi' ad esempio' è subordinata al possesso 60 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile di uno specifico atto autorizzativo: l’autorizzazione sanitaria' rilasciata dalla ASL competente per territorio. La ASL infatti ha il dovere di effettuare dei sopralluoghi al fine di accertare' preventivamente al suddetto rilascio' l’os servanza delle diverse normative' che fissano i requisiti minimi obbligatori in materia igienicosanitaria (ad esempio la facilità di pulizia o di aerazione' l’ade guata illuminazione) dei locali. È utile poi ricordare che' qualora il gestore decida di tenere in mostra gli alimenti' deve porre in essere una serie di misure prescritte dalla legge e miranti a preservare il cibo dalle contaminazioni. In particolare è neces sario che gli alimenti siano adeguatamente protetti da possibili contatti con gli avventori' mediante opportuni accorgimenti' e che siano conser vati alla temperatura che la legge fissa in relazione alla natura dell’ali mento. Il possesso dell’autorizzazione sanitaria da parte dell’esercente rappresen ta per il consumatore la garanzia che quell’esercizio è “in regola” da un punto di vista igienicosanitario e che quindi è stato ritenuto idoneo ad effettuare le operazioni di preparazione dei cibi specificamente indicate nell’atto autorizzativo stesso' nonché ad effettuare la somministrazione di alimenti e bevande. L’autodifesa del consumatore La legislazione in materia igienicosanitaria nel settore della preparazione e della vendita di alimenti e bevande è costituita da un insieme di disposizioni che hanno lo scopo di tutelare la salute del consumatore' prevenire frodi e sofisticazioni e disciplinare comportamento degli operatori. Chiunque può verificare il rispetto delle elementari norme di pulizia e di igiene da parte dei negozianti' e' in caso di irregolarità' informare gli organi smi incaricati della vigilanza. Le norme più violate dai ristoratori Alcune delle possibili violazioni alla normativa sulla ristorazione sono: • esercitare attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande senza il possesso dell’autorizzazione sanitaria (che' per legge' deve essere espo sta in modo ben visibile al pubblico); • non mantenere le condizioni di igiene e pulizia dei locali' degli impianti' delle attrezzature e degli utensili; • impiegare nelle prestazioni alimenti alterati' insudiciati' invasi da parassiti' in cattivo stato di conservazione o sospetti di essere nocivi per la salute umana; • non proteggere adeguatamente i cibi preparati esposti in mostra. La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile 61 Per quanto riguarda il personale sono invece possibili le seguenti infrazioni: • non indossare l’abbigliamento prescritto: grembiule' sopravvesti' tute' copricapo che contenga la capigliatura; • non mantenere pulito l’abbigliamento; • non curare la pulizia della propria persona ed in particolare delle mani; • continuare ad attendere alla preparazione' produzione' manipolazione o ven dita di sostanze alimentari pur essendo affetti da malattia infettiva diffusiva; • non eseguire il proprio lavoro in modo igienicamente corretto. Chi risponde delle irregolarità? Il commerciante è direttamente responsabile della merce posta in vendita allo stato sfuso. Nel caso in cui la merce sia invece posta in vendita in confezioni originali che non presentino segni di alterazione evidenti' il commerciante non risponde dell’eventuale inidoneità al consumo del prodotto qualora essa sia do vuta alla composizione del prodotto stesso o alle condizioni interne dei recipien ti. Il commerciante ha anche l’obbligo di separare nettamente gli alimenti altera ti o scaduti da quelli “sani”' ed in attesa del loro trasferimento dovrà fare in ma niera che i primi non siano alla portata del pubblico. Chi deve vigilare? I controlli sanitari sulla preparazione e sulla vendita di alimenti e bevande spettano: • al Ministero della Sanità (attraverso la Direzione Generale Igiene Alimen ti e Nutrizione' la Direzione Generale dei Servizi Veterinari' i NAS' gli uffi ci veterinari di confine' porto' aeroporto e dogana interna); • ai Comuni (attraverso le ASL' il medico igienista' il veterinario territorial mente competente' i vigili annonari); • alle Regioni e alle Province autonome. Altri organi di vigilanza' con competenza specifica nella prevenzione e nella repressione delle frodi nella produzione' nella manipolazione e nel commer cio di alimenti e bevande sono l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi e i Drappelli Antisofisticazione della Guardia di Finanza ed il Corpo Forestale dello Stato' incaricato della vigilanza e del controllo sui movimenti delle so stanze zuccherine (saccarosio' glucosio' levulosio' ecc.). È comunque compi to di tutti i cittadini segnalare ai suddetti organismi competenti ogni irrego larità eventualmente riscontrata nella preparazione' vendita o somministra zione di alimenti. 62 La salute a tavola Guida all’alimentazione responsabile Finito di stampare in aprile Se vuoi prodotti più sicuri e di qualità servizi più efficienti tariffe più trasparenti alimenti più sani un ambiente più pulito la tutela dei tuoi diritti… anno XVII ( numero #' ( &6 aprile #%%$ Sped in abb post D L /$//#%%/ (conv in L +'/#%%+) art & comma # DCB Roma Se vuoi un’informazione più obiettiva che sia un valido strumento di autodifesa… Entra nella nostra associazione iscriviti all’Adiconsum Via G M Lancisi #$ %%&'& ( Roma Tel %' ++&,%#& ( Fax %' ++&,%#/% E(mail: adiconsum@adiconsum it Web: www adiconsum it Adiconsum dalla parte del consumatore Progetto cofinanziato dal Ministero delle Attività Produttive Con particolari approfondimenti sulla nutrizione nell’adolescenza e sugli abusi di alcol grassi dolci ed integratori alimentari