URGENZE RESPIRATORIE IN PEDIATRIA Piero Gianiorio DEA IRCCS G. Gaslini Cenni di anatomo-fisiopatologia respiratoria nel bambino Le vie aeree si sviluppano in diametro ed in lunghezza sino ai 5 aa e la ristrettezza delle vie aeree distali porta ad incremento delle resistenze Diametro delle vie aeree: 1 mese = 4 mm 1-2 aa = 6,5 mm 16 aa = 10 mm Cenni di anatomo-fisiopatologia respiratoria nel bambino In condizioni di flusso laminare (respiro tranquillo) la resistenza al flusso aereo è inversamente proporzionale alla quarta potenza del raggio In caso di flusso turbolento (paziente agitato – patologia) la resistenza al flusso aereo risulta essere inversamente proporzionale alla quinta potenza del raggio Cenni di anatomo-fisiopatologia respiratoria nel bambino Ridotto diametro laringeo Macroglossia relativa Epiglottide altoposta, più larga e molle Laringe e trachea con scarsa componente cartilaginea Ricca vascolarizzazione e maggiore lassità dei tessuti specie a livello ariepiglottico e della parete posteriore del vestibolo Cenni di anatomo-fisiopatologia respiratoria nel bambino Muscolatura prevalentemente costrittrice della rima glottidea Coste orizzontali e più cedevoli Muscoli intercostali meno sviluppati e resistenti Respirazione prevalentemente diaframmatica Cenni di anatomo-fisiopatologia respiratoria nel bambino Occipite prominente (maggiore rischio di ostruzione in posizione supina) Mantice respiratorio mal predisposto verso il lavoro respiratorio supplementare Consumo di ossigeno doppio rispetto all’adulto (ipossia più precoce) Anatomia (Differenze delle vie aeree tra bambino e adulto) In bambini di età <10 aa la porzione più stretta del laringe è posta al disotto del piano delle corde vocali a livello della cartilagine cricoide; il laringe presenta forma ad imbuto). In pz di età >10aa la porzione più stretta del laringe è a livello della glottide; il laringe presenta forma cilindrica. Anatomia (Conseguenze cliniche delle differenze anatomiche) Il controllo della lingua con la lama del laringoscopio, durante l’intubazione tracheale, può essere difficoltoso. Il laringe altoposto determina un angolo più acuto tra la base della lingua e l’aditus laringeo (età <2 aa: lama retta). Il controllo dell’epiglottide con la lama del laringoscopio può essere difficoltoso. Il tubo tracheale può “puntare“ a livello della commessura anteriore delle corde vocali. Per la particolare conformazione del laringe, sotto i 10 aa di età vengono utilizzati tubi non cuffiati. Parametri vitali Età FR FC (atti/min.) (battiti/min.) Neonato 30-60 110-160 < 1 anno 30-40 110-160 2-5 anni 25-30 95-140 5-12 anni 20-25 80-120 > 12 anni 15-20 60-100 Aspetti generali Un bambino criticamente ammalato deve essere valutato complessivamente (parametri vitali: respiro, circolo, stato di coscienza) Interessamento respiratorio: la valutazione deve riguardare il riconoscimento della condizione di distress o respirazione inefficace Devono essere conosciuti i parametri che indicano il deterioramento respiratorio La dispnea è il segno evocatore della compromissione respiratoria Aspetti generali Dispnea: diagnosi differenziale Respiratoria Cardiaca Acidosi metabolica (diabete scompensato, grave disidratazione, malattie epato-renali) Disturbi neurologici o neuromuscolari (intossicazioni, ipertensione endocranica, traumi midollari, s. di Guillain-Barrè, miopatie) Segni di distress respiratorio Rientramenti toracici Poli/bradipnea Rumori respiratori (stridore – gemiti) Uso della muscolatura accessoria Alitamento delle pinne nasali Segni di respirazione inefficace Ridotta escursione toracica Basculamento addominale Rumori respiratori Effetti dell’insufficienza respiratoria su altri organi Cianosi Irrequietezza, stanchezza, apatia Bradicardia Valutazione del deterioramento respiratorio Aumento dell’agitazione Incremento della F.R. (> 60/m) Aggravamento della dispnea Aumento della fatica respiratoria Comparsa di apnee Riduzione dell’ossigenazione Ridotta penetrazione aerea Alterazione dello stato di coscienza Patologia respiratoria acuta Parametri clinici di gravità Frequenza respiratoria e cardiaca < 5 aa = F.R. > 50/min F.C. > 140 – 150 o < 80/bpm > 5 aa = F.R. > 40/min F.C. > 120 o < 60/bpm Perfusione periferica Tempo di refill < 2 secondi in ambiente termoneutrale Patologia respiratoria acuta Parametri clinici di gravità Stato di coscienza Risposta a stimoli verbali Risposta a stimoli dolorosi Non responsivo Ipossia Cianosi Tachicardia Iper-ipotensione arteriosa Sonnolenza/coma Patologia respiratoria acuta Parametri clinici di gravità Ipercapnia Sudorazione Vasodilatazione periferica Cefalea Agitazione Convulsioni Stato confusionale/coma Insufficienza respiratoria Il deterioramento della funzione respiratoria in età pediatrica deve essere anticipato dalla individuazione dei segni premonitori che richiedono un intervento tempestivo Gestione avanzata dell’insufficienza respiratoria Valutazione Primaria A Stato di coscienza Pervietà delle vie aeree B Presenza e caratteristiche della respirazione: apnea? segni di insufficienza respiratoria? Insufficienza respiratoria Compensata lavoro respiratorio Ossigenazione e ventilazione adeguate Bambino stabile ma a rischio di SCOMPENSO RESPIRATORIO Insufficienza respiratoria Scompensata Segni di esaurimento respiratorio Ossigenazione e ventilazione non adeguate ipossia, ipercapnia, acidosi Bambino COMPROMESSO RISCHIO DI ARRESTO RESPIRATORIO e CARDIACO IMMINENTI Segni di insufficienza respiratoria Tachipnea, Tachipnea, bradipnea bradipnea Rientramenti Rientramenti (giugulo, (giugulo, torace) torace) Alitamento Alitamento pinne pinne nasali nasali Gemito Gemito o o lamento lamento espiratorio espiratorio Uso Uso muscoli muscoli accessori accessori respirazione respirazione Aumento lavoro respiratorio espansione espansione toracica toracica ingresso ingresso d’aria d’aria respiro respiro paradosso paradosso escursione escursione addominale addominale rumori rumori respiratori respiratori Inefficacia respirazione Gestione avanzata dell ’insufficienza respiratoria dell’insufficienza Valutazione primaria A-B Roseo, Roseo, Vigile, Vigile,tono tononormale normale FR FR>>40/m 40/m Gemito Gemito Alitamento Alitamentonasale nasale Rientramenti Rientramentitoracici toracici Stridore Stridoreaariposo riposo Rischio di di rapida rapida Rischio compromissione compromissione delle funzioni funzioni vitali vitali delle Ossigeno Ossigeno Postura Posturapreferita preferita Evitare Evitareagitazione agitazione Eventuale Eventualeterapia terapiaspecifica specifica (broncospasmo, (broncospasmo,anafilassi) anafilassi) Rivalutare Gestione avanzata dell ’insufficienza respiratoria dell’insufficienza Rivalutare MIGLIORA oo resta resta stabile stabile MIGLIORA Valutazione ValutazioneC-D-E C-D-E Valutazione Valutazionesecondaria secondaria anamnesi anamnesi esame esamecapo-piedi, capo-piedi, Rx, Rx,es. es.laboratorio laboratorio Terapie Terapiespecifiche specifiche Rivalutare Gestione avanzata dell ’insufficienza respiratoria dell’insufficienza Valutazione primaria A-B Alterazione Alterazionecoscienza coscienza Rischio di di arresto arresto Rischio respiratorio respiratorio imminente imminente Apnee, Apnee,gasping gasping FR FR>>60/m 60/moo<<15/m 15/m Peggioramento Peggioramentooosegni segnididi aumentato aumentatolavoro lavororespiratorio respiratorio espansione espansionetoracica toracica ingresso ingressod’aria d’aria Pallore, Pallore,cianosi cianosi Garantire Garantirepervietà pervietàvie vieaeree aeree VENTILAZIONE VENTILAZIONECON CON PALLONE-MASCHERA+ PALLONE-MASCHERA+OO22 SatO 90%con conFiO FiO2240% 40% SatO22<<90% Tachicardia, Tachicardia,bradicardia bradicardia Rivalutare Eventuale Eventualeterapia terapiaspecifica specifica (broncospasmo, (broncospasmo,anafilassi) anafilassi) Gestione avanzata dell ’insufficienza respiratoria dell’insufficienza Pallone ee maschera maschera ++ ossigeno ossigeno Pallone Rivalutare MIGLIORA MIGLIORA Valutazione ValutazioneC-D-E C-D-E Valutazione Valutazionesecondaria secondaria Terapie Terapiespecifiche specifiche PEGGIORA oo PEGGIORA resta stabile stabile resta INTUBAZIONE INTUBAZIONE TRACHEALE TRACHEALE SePNX PNXIPERTESO: IPERTESO: Se trattamentoin in trattamento emergenza emergenza Insufficienza respiratoria modalità operative essenziali Bambino a rischio di rapida compromissione delle funzioni vitali Lasciare che il bambino respiri in posizione di confort Somministrare O2 Evitare manovre invasive Insufficienza respiratoria modalità operative essenziali Bambino compromesso (parametri vitali gravemente alterati, compromissione di una o più funzioni vitali) Ventilazione con pallone e maschera e O2 al 100% Intubazione oro-tracheale Accesso venoso Esecuzione di esami ematochimici e strumentali ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO ADULTO Evento cardiaco primitivo Imprevedibile Ossigenazione e circolo normali arresto BAMBINO Evento secondario a • insufficienza respiratoria • Insufficienza di circolo Anticipabile Profonda ipossiemia e profonda acidosi precedono l’arresto danno miocardio e neurologico Materiale necessario per gestire Insufficienza Respiratoria Cannule di Mayo Ambu e mascherine Ossigeno Aspiratore e sondini di calibro adatto Materiale per intubazione Agocannule Aghi per intraossea Dispnea inspiratoria-espiratoria OSTRUZIONE ACUTA DELLE VIE AEREE NEL BAMBINO TRATTAMENTO DI PRIMO SOCCORSO 1. Evitare manovre che possono aumentare l’agitazione del paziente e quindi aggravare l’ostruzione 2. Favorire la “posizione di confort” preferita dal paziente 3. Osservare il paziente e monitorare FC, FR e Sat Hb 4. Somministrare O2 umidificato nel modo più appropriato per il tipo di paziente 5. Considerare l’uso di Adrenalina via aerosol 6. Somministrare cortisone (0.5 mg/ dexamethasone) Pervietà vie aeree Estensione del capo - Sollevamento del mento Aspirazione Impiego di secrezioni o altro di cannula oro-faringea (bambino incosciente) ! Attenzione nel sospetto di trauma spinale O2 TERAPIA Sistemi di somministrazione di ossigeno: Cannula nasale: 1-6 lt/min (max FiO2 45%) Maschera: 5-10 lt/min (max FiO2 55%) Maschera con valvola e reservoir 5-10 lt/min (max FiO2 100%) Pallone da anestesia: (max FiO2 100%) 10 lt/min Pallone auto-insufflante con reservoir 10 lt/min (max FiO2 95%) Utilizzare palloni autogonfiabili con ottimizzazione della somministrazione di O2 In situazioni di emergenza: • migliore controllo della ventilazione • maggiore confidenza tra gli operatori Pediatric Emergency Care, 1997, 13:312 Farmaci Adrenalina fiala 1 mg/1ml = diluizione 1:1000 i.m. 1 fiala + 9 cc di Sol Fis = diluizione 1:10000 e.v. (1 ml = 0.1 mg) Farmaci Adrenalina Ostruzione alte vie aeree 0.1 – 0.3 ml/Kg soluzione 1:1000 (max: 5 mg) per via inalatoria Anafilassi 0.01 mg/Kg soluzione 1:1000 i.m. 0.1 mg/Kg soluzione 1:10000 e.v. Asma severo 0.01 mg/Kg soluzione 1:1000 i.m. 0.1 mg/Kg soluzione 1:10000 e.v. Farmaci Adrenalina La zona preferibile per la via i.m. è quella della coscia Conservare al buio (carta stagnola) Può essere tenuta a temperatura ambiente e deve essere sostituita ogni mese in estate e ogni 2 mesi in inverno Non è un farmaco da temere molto; gli effetti collaterali sono più frequenti nell’adulto rispetto al bambino L’azione può essere depressa da acidosi ed ipossia (ventilazione - ossigenazione - perfusione) Farmaci Salbutamolo Via inalatoria (nebulizzazione) 0.15 mg/Kg (0.4 – 0.6 gtt/Kg) In pratica: 1 gtt/2 Kg p.c. (1 gtt = 0.25 mg) Dose minima: 5 gocce Dose massima: 20 gocce Farmaci Salbutamolo MDI + distanziatore i dosaggi sono più elevati Nebulizzatore/ MDI + distanziatore = 1:4 - 1:5 2 puff/10 Kg/dose ( 1 puff = 100 µg) Spruzzare 1 puff alla volta per evitare fenomeni di precipitazione del farmaco all’interno del distanziatore Farmaci Salbutamolo Nell’attacco acuto grave sono proponibili i seguenti dosaggi Lattante 15 – 20 Kg p.c. 6 puff ogni 20 min per 1 ora 25 – 35 Kg p.c. 8 puff ogni 20 min per 1 ora 3 puff ogni 20 min per 1 ora > 35 Kg p.c. 10 puff ogni 20 min per 1 ora Farmaci Salbutamolo Via endovenosa 10 γ/Κg (dose bolo) in 10 min = infusione continua di 0.2 γ/Κg/min (si può aumentare di 0.1γ/Kg ogni 15 min sino ad un massimo di 2 γ/Kg/min) Preparazione: 5 fiale (500 γ/fiala) in 250 cc di soluzione glucosata 1 ml = 10γ Farmaci BUDESONIDE (sospensione per aerosol) 0.25 mg/ml (1 flc = 0.5 mg/2 ml) 0.5 mg/ml (1 flc = 1 mg/2 ml) IPRATROPIO BROMURO (soluzione per aerosol) 1 ml = 125 γ (Artrovent) 1 ml = 250 γ (Atem) Dosaggio: < 4 aa: 125 γ - 250 γ > 4 aa: 250 γ - 500 γ Farmaci Steroidi Metilprednisolone (flc 20-40-250 mg) 1–2 mg/Kg ogni 6–8 ore (max 40 mg/dose) Betametasone (cpr 0.5 – 1 mg) 0.1-0.2 mg/Kg/die (max 4 mg/dose) Dopo iniezione e.v. si rileva inizio dell’azione farmacologica dopo 30 min e plateau dopo 60 min Farmaci Aminofillina Fiale 240 mg/10 ml Bolo 6-7 mg/Kg + 50 cc di Sol Fis in 20-30 min 2.5 mg/Kg se in terapia teofillinica Mantenimento < 12 aa di età: 1 mg/Kg/ora > 12 aa di età: 0.5 mg/Kg/ora Farmaci Bicarbonato di Sodio Fiala 1 mEq/ml Il farmaco può produrre ulteriore acidosi respiratoria per formazione di CO2; l’anidride carbonica diffonde liberamente e può peggiorare l’acidosi intracellulare. Il bicarbonato agisce da tampone solo solo in un “sistema aperto” nel quale il circolo polmonare e la ventilazione permettono lo smaltimento della CO2 prodotta O2 TERAPIA L’obiettivo fondamentale è il mantenimento dell’ossigenazione tissutale In corso di O2 terapia bisogna sempre conoscere la FiO2 somministrata FiO2 = frazione inspiratoria di ossigeno CANNULE NASALI Corrispondenza tra O2 somministrato e FiO2 1 L/min ~ 0.24 2 L/min 3 L/min 4 L/min 5 L/min ~ 0.28 ~ 0.32 ~ 0.36 ~ 0.40 MASCHERA VENTURI A seconda del dispositivo posizionato, la FiO2 varia da 0.24 a 0.60 ( 24%, 28%, 31%, 35%, 40%, 50%, 60%) Effetto Venturi: se la velocità di un fluido aumenta, la pressione diminuisce La maschera sfrutta l’effetto Venturi per erogare concentrazioni di O2 costanti: la pressione subatmosferica così determinata richiama aria dall’ambiente MASCHERA CON RESERVOIR Si usa con flussi di almeno 8 – 10 L/min per il rischio di rebreathing Per flussi > 10 L/min si ottengono valori di FiO2 > 0,60 SCAMBIO GASSOSO Per valutare l’entità dello scambio gassoso in corso di O2-terapia si usa il rapporto P/F dove P = PaO2 e F = FiO2 P/F Scambio gassoso > 400 Nella norma 400 - 300 alterato 300 - 200 molto alterato < 200 gravemente alterato EMERGENZE RESPIRATORIE IN ETA ETA’’ PEDIATRICA Ostruzione delle vie aeree superiori faringite, laringotracheite (virale, batterica), epiglottite Ostruzione delle vie aeree inferiori asma, bronchiolite Polmoniti Inalazione corpo estraneo OSTRUZIONE ACUTA DELLE VIE AEREE SUPERIORI Piero Gianiorio Servizio P.S. Medico, Osservazione e Medicina d’Urgenza Istituto “G. Gaslini” - Genova ASPETTI INTRODUTTIVI Frequente riscontro nei primi anni di vita Elevato ricorso alle strutture di P.S. Espressione e decorso clinico condizionati da eziologia ed età del paziente Corretta metodologia diagnostica Appropriatezza terapeutica Miglioramento della prognosi DIMENSIONI DEL PROBLEMA 3-5% DEGLI ACCESSI IN P.S. con tasso di ospedalizzazione compreso tra 1,3-5,6% 85%: patologia infiammatoria - infettiva laringotracheale - malattie diverse? laringite ipoglottica - Aspetti diversi della stessa malattia? laringospasmo epiglottite tracheite batterica difterite 15%: altre patologie ASPETTI DIAGNOSTICO-DIFFERENZIALI CORPO ESTRANEO ANGIOMA SOTTOGLOTTICO ASCESSO RETROFARINGEO ASCESSO PERITONSILLARE PATOLOGIA COMPRESSIVA EDEMA ANGIONEUROTICO ANAFILASSI ASPETTI EPIDEMIOLOGICI ETA’ PIU’ COLPITA EZIOLOGIA/STAGIONALITA’ LTB 6m. - 3 aa (picco: 2aa) V. Paranf. 1 V. Influenz. • lattanti: VRS V. Paranfl. 3 • B. > 4-5 aa: - Virus influenzali tardo autunno inverno tarda primavera estate - Mycoplasma P. LS 1 - 3 aa EPIGLOTTITE 2-7 aa T. BATTERICA 1m-8aa Allergia? Mecc. Neuroveg.?/ Esordio notturno H. Influenz Strep. β em. Novembre Marzo Stafilococco Staf. Aureo 65% H. Influenz Strep. β em. come epiglottite FISIOPATOLOGIA: L’ESSENZIALE DISPNEA sintomo predominante di ogni urgenza respiratoria PATOLOGIA VIE AEREE INFERIORI: • Compromessa ventilazione e perfusione • Dispnea espiratoria SUPERIORI: • Compromessa solo la ventilazione • Dispnea inspiratoria SINTOMI ASSOCIATI ALLA DISPNEA INSPIRATORIA STRIDORE (CORNAGE) passaggio aereo attraverso zone stenotiche Tachipnea > dello sforzo respiratorio e della pressione negativa intratoracica Rientramenti inspiratori delle zone più cedevoli: epigastrio - giugulo spazi intercostali (TIRAGE) COMPENSO INSUFFICIENTE IPOSSIA - ACIDOSI RESPIRATORIA IPERCAPNIA La evoluzione in insufficienza respiratoria si può realizzare più rapidamente se: • forme gravi già all’esordio • piccola età del paziente (vie aeree “critiche”) TOSSE ABBAIANTE Stimolazione dei recettori sottoglottici DISFONIA Coinvolgimento delle corde vocali FATTORI DI RISCHIO Ridotto diametro laringeo Laringe più alto Base linguale più vicina al palato Epiglottide più alta e vicina al palato Maggiore lassità dei tessuti Mantice respiratorio mal predisposto verso il lavoro respiratorio supplementare Nota: -Diametro vie aeree: 1 mese = 4 mm 1-2 aa = 6,5 mm 16 aa = 10 mm Un modesto restringimento aumenta in modo esponenziale la resistenza al flusso. - Legge di Poiseuille: la resistenza al flusso è inversamente proporzionale al cubo del raggio R = d/r3 ESIGENZE OPERATIVE Identificare la sede sovraglottica / sottoglottica Precisare l’entità respiratorio: distress respirazione inefficace ostruita: dell’impegno respiratorio / DIAGNOSI DI SEDE SINTOMATOLOGIA Stridore Voce Disfagia Postura* Tosse abbaiante Febbre Stato tossico OSTRUZIONE SOPRAGLOTTICA lieve, inspiratorio, “soffocata” + + + + OSTRUZIONE SOTTOGLOTTICA intenso, in-espiratorio raucedine + + (< 39°C) - *Epiglottite: paziente seduto con tronco diritto, collo esteso, testa in avanti e bocca aperta. *Ascesso retrofaringeo: paziente in opistotono. *Ascesso peritonsillare: paziente con testa inclinata verso il lato dell’affezione. CARATTERISTICHE CLINICHE DELLE DIVERSE FORME DI LARINGITE EPIGLOTTITE Eziologia Età Esordio Tosse Voce Febbre Stato tossico Disfonia Disfagia Scialorrea Posizione seduta con testa e tronco in avanti LARINGOSPASMO Haemophilus influenzae 2- 7 anni Improvviso Allergia? Neurolabilità? 1-3 anni Improvviso notturno Rara Soffocata Settica +++ +++ +++ +++ Si Abbaiante Rauca (++) No + No LARINGITE IPOGLOTTICA Virale 6 mesi - 3 anni Dopo infezione respiratoria delle prime vie Abbaiante Rauca (+) Moderata + No SEGNI DI DISTRESS RESPIRATORIO Tachipnea Rientramenti Alitamento toracici delle pinne nasali Ortopnea (Ossimetria: tende a sottostimare il grado di ostruzione) SEGNI DI RESPIRAZIONE INEFFICACE Ridotta escursione toracica Aumentata escursione addominale Rumori respiratori (stridore - gemito) Cianosi Irrequietezza - apatia bradicardia - ipoperfusione periferica CROUP SCORE STRIDORE: segno clinico tipico di malattia assente 0 nel pianto 1 a riposo (udibile con fonendoscopio) 2 a riposo (udibile a distanza senza 3 fonendoscopio) RIENTRAMENTI RESPIRATORI: segno di distress respiratorio assenti presenti nel pianto moderati a riposo gravi a riposo 0 1 2 3 CROUP SCORE CIANOSI: segno di ipossiemia assente presente nel pianto presente a riposo 0 1 3 STATO DI COSICIENZA: segno di ipercapnia/ipossia normale 0 agitato 2 soporoso 4 TIPO DI RESPIRO: segno di distress e lavoro respiratorio regolare 0 tachipnea 2 bradipnea o pause di apnea 4 CLASSI DI GRAVITA’ Lo score può dare punteggi fra 0 e 17; è stato volutamente attribuito un punteggio più alto alla comparsa di sintomi quali la cianosi a riposo, il sopore e l’irregolarità respiratoria che di per sè stessi sono indicativi di paziente ad alto rischio. Si vengono a definire 3 diverse classi di gravità: FORMA LIEVE: FORMA MEDIA: FORMA GRAVE: punteggio ≤ 5 punteggio 6-10 punteggio ≥ 11 L’inserimento di un paziente in una classe di gravità permetterà l’adozione delle scelte assistenziali, terapeutiche e il monitoraggio dell’evoluzione clinica. ASPETTI GESTIONALI (e di buona pratica clinica) Delicatezza, rapidità e pazienza nella gestione clinica. Indispensabile (se possibile) il supporto assistenziale dei genitori. Nessuna indagine/terapia deve precedere la stabilizzazione delle vie aeree. L’identificazione clinica ed il giudizio di gravità sono atti che è possibile realizzare correttamente con la (quasi) sola ispezione e con l’appropriata valutazione degli elementi anamnestici. DIAGNOSTICA LABORATORISTICASTRUMENTALE Prevalente l’importanza dei dati anamnesticosemeiologici al fine di un corretto inquadramento diagnostico Nei casi atipici o gravi (con vie aeree stabili) – Emocromo – EGA – Rx torace e laterale del collo – Emocoltura INDICAZIONI ALLA OSPEDALIZZAZIONE Sospetto di epiglottite Cianosi Stridore a riposo Irrequietezza Difficoltà ad alimentarsi FR > 50/m’ FC > 160/m’ E’ prudente un ricovero ordinario da subito se sono presenti alcuni fattori rischio Età < 1 anno Anamnesi positiva per precedenti episodi laringitici gravi/malformazioni laringee Precedente esperienza di intubazione Lontananza del domicilio dal presidio ospedaliero/genitori ansiosi FARMACOTERAPIA - topici - sistemici ADRENALINA: uso topico OSSIGENO UMIDIFICAZIONE (?) STEROIDI: STEROIDI Utili a dosaggi elevati VIA SISTEMICA: riducono fino all’80% il ricorso all’intubazione nelle forme gravi (uso “strategico”) Desametasone: 0,6 mg/Kg VIA AEROSOLICA: effetto vasocostrittore Budesonide: 2 mg/dose EFFICACIA “ANTINFIAMMATORIA” DI ALCUNI CORTISTEROIDI PER USO TOPICO (test di vasocostrizione) EFFETTO ANTINFIAMMATORIO Budesonide 1,0 Beclometasone dipropionato 0,3-0,5 Betametasone 0,3 Triamcinolone 0,3 Fluicinolone 0,05 Desametasone 0,02 ADRENALINA Effetto α-adrenergico (vasocostrizione arteriole precapillari) Adrenalina levogira 0,1-0,5 mg/Kg (max 5 mg/dose) OSSIGENO L’erogazione deve essere il meno “disturbante” possibile (occhialini Hood - Venturi) Stimolo iperventilazione aumento dello sforzo respiratorio maggior consumo di O2 deterioramento clinico UMIDIFICAZIONE Rimedio empirico senza significativi sostegni scientifici Riduzione della flogosi laringea e dello stimolo tussigeno attraverso una via riflessa trigeminale e laringea superiore < FR e > ampiezza del respiro miglioramento del pattern respiratorio. FORMA LIEVE (score < 5) Sintomi di croup ed assenza di stridore In Pronto Soccorso 1. Nebulizzazione con Budesonide 2 mg (max efficacia 1-2 ore) Verifica clinica ogni 30-60’ ed eventuale ripetizione di nebulizzazione di Budesonide (fino a 3 volte) MIGLIORA NON MIGLIORA DIMISSIONE FORMA MODERATA FORMA MODERATA (score 6-10) Iniziali segni di distress e stridore a riposo In Pronto Soccorso e/o Osservazione Temporanea 1. Nebulizzazione con Budesonide (2 mg) 2. Nebulizzazione di Adrenalina (0.1-0.25 mg/kg) max 5 mg (max efficacia 15-30 min) 3. Desametasone 0.15-0.6 mg/kg (max 12 mg) preferibilmente per os (ma anche i.m./e.v.) (max efficacia 6-12 ore, durata 36 ore). Betametasone 0.1-0.2 mg/Kg/dose per os (ma anche i.m. o e.v.) 4. O2 (se necessario) MIGLIORA STABILMENTE NON MIGLIORA (per 3-4 ore) DIMISSIONE Budesonide: 2 mg per nebulizzazione per 2-3/die Controllo ambulatoriale 24-48 ore FORMA GRAVE FORMA GRAVE (score >11) Significativo stridore e distress accentuato, modificazione del colorito cutaneo, > FR (< FR) In regime di ricovero 1. O2 umidificato 2. Nebulizzazione con Budesonide (2 mg) + Adrenalina 0.25 mg/kg (max 5 mg) in O2 3. Accesso venoso 4. Desametasone 0.3-0.6 mg/kg per e.v. o Betametasone 0.1-0.2 per e.v. 5. Monitoraggio Sa O2 ed ECG 30 min MIGLIORA STABILMENTE (per 3-4 ore) NON MIGLIORA (allertare rianimatore) MIGLIORA STABILMENTE (per 3-4 ore) NON MIGLIORA (allertare rianimatore) RIPETERE ADRENALINA OGNI 20 MIN (3/ora) FORMA MODERATA 30 MIN MIGLIORA STABILMENTE (per 3-4 ore) RICOVERO IN REPARTO NON MIGLIORA RICOVERO IN U.T.I. TERAPIA DEL CROUP VALUTAZIONE EBM BUDESONIDE PER VIA INALATARIA (dose singola di 2 mg) Raccomandata con classe “A” (buona evidenza per sostenere la raccomandazione che l’intervento venga effettuato) Miglioramento del punteggio del croup score entro 2-4 ore Riduzione dei ricoveri Ospedalizzazione più breve di almeno 7 ore Riduzione dell’uso di Adrenalina Valutazione globale migliorata TERAPIA DEL CROUP VALUTAZIONE EBM ADRENALINA PER VIA INALATORIA Per croup grave raccomandazione di classe “A” miglioramento clinico transitorio può salvare la vita) (anche Per croup lieve/moderato raccomandazione di classe “B” (adeguata evidenza per sostenerla raccomandazione che l’utilizzo venga effettuato) Miglioramento transitorio del croup moderato o grave Dosi ripetute abbreviano di circa 1 giorno la degenza nel croup moderato o grave TERAPIA DEL CROUP VALUTAZIONE EBM STEROIDI SISTEMICI A. Desametasone per os in monosomministrazione (0.15-0.6 mg/Kg) o Betametasone per os (0.1-0.2 mg/Kg): raccomandazione di classe “A” per croup lieve/moderato Risultati simili alla Budesonide Minore necessità di Adrenalina Minor necessità di nuovo ricovero B. Desametasone per i.m. in monosomministrazione (0.6 mg/Kg): raccomandazione di classe “A” per croup moderato/grave Miglioramento del punteggio del croup score 6-12-24 ore Minor numero di intubazioni Minor impegno di Adrenalina Ospedalizzazione più breve di circa 2 gg EPIGLOTTITE DISPNEA / DISFONIA DISFAGIA / DROOLING EPIGLOTTITE Esordio: ACUTO Progressione: RAPIDA febbre - disfagia poche ore Disfagia Voce impastata Stridore con retrazioni toraciche Postura (“dog sniffing”) Ptialismo PENSARE AD EPIGLOTTITE SE Quadro di croup non responsivo Faringodinia e disfagia senza segni di patologia tonsillare Terapia specifica specifica:: Epiglottite Ossigeno umidificato Posizione preferita, evitare agitazione NON ispezionare il faringe Trasporto urgente, ospedale attrezzato (Terapia Intensiva, ORL allertare specificando sospetto diagnostico) Se perdita coscienza: A-B ventilazione ed intubazione precoce Antibiotici, steroidi. Analgesici-sedativi (pz intubato) TRATTAMENTO Intubazione precoce Accesso venoso Terapia antibiotica TRACHEITE BATTERICA Graduale ricomparsa Lesione: edema infiammatorio + essudato pseudomembranoso Esordio: - Come l’epiglottite ma senza scialorrea – Croup da alcuni giorni comparsa di iperpiressia con stato tossico progressivo distress respiratorio TERAPIA Aspirazione endotracheale di materiale purulento, flogistico e talvolta pseudomembranoso Accesso venoso Terapia antibiotica Gestione della crisi asmatica Indicazioni al ricovero Insufficienza respiratoria. Gravità dei parametri clinici (dispnea importante, wheezing in espiratorio, uso della muscolatura accessoria, cianosi, torace silente, stato mentale alterato), in particolare dopo il trattamento broncodilatatore. SaO2 <91%, in particolare dopo trattamento broncodilatatore. PEF basale <33% o PEF <50% (valori riferiti a quelli teorici o, se conosciuto, al valore personale migliore) dopo somministrazione di broncodilatatore. Gestione della crisi asmatica Indicazioni al ricovero Presenza di complicanze (es. pneumotorace, pneumomediastino, atelectasie, polmonite). Criteri più rigidi devono essere invece adottati per pazienti osservati nel pomeriggio o di notte, con precedenti episodi asmatici gravi, con "asma instabile", con ridotta percezione dei sintomi, con scarso sostegno familiare o con difficoltà a raggiungere l’ospedale in caso di ulteriore aggravamento Asma acuto Classificazione gravit gravità Classificazione à Intensità Lieve Tosse Capacità di parola Intensità Moderata Intensità Arr. Respiratorio Severa imminente + ++ +++ - Discorsi Frasi Poche Bradipnea Frequenza respiratoria Normale + ++ Colorito Normale Pallore Pallore/cianosi Cianosi Sensorio Normale Agitazione Agitazione intensa Confusione Sopore Gasping Asma acuto Classificazione gravit gravità Classificazione à Intensità Lieve Wheezing Intensità Moderata Severa Espiro/inspiro imminente Muscoli accessori - + ++ Assente Movimenti toracoaddominali paradossi PEF-PEF1 > 80% 50-80% < 50% Non eseguibile SaO2 (%) in aria > 95% 91-95% < 91% < 90% < 38 38-42 > 42 > 42 PaCO2 (mmHg) Fine espiratorio Espiratorio Intensità Arr. Respiratorio Trattamento dell'asma acuto Farmaci utilizzati utilizzati Farmaci Salbutamolo Nebulizzazione: 0.15 mg/Kg/dose (max 5 mg) Spray (con distanziatore): 2 puff (200 mcg)/10 kg Nebulizzazione continua: 0.5-5 mg/Kg/h Endovena: 10 mcg/kg (dose bolo) in 10 min., seguita da infusione continua di 0.2 mcg/kg/min.; in caso di mancata risposta, aumentare la dose di 0.1 mcg/kg ogni 15 min. fino a un massimo di 2 mcg/kg/min. Ipratropium bromuro Nebulizzazione: 125-250 mcg (<4 aa) – 250-500 mcg (>4 aa) Trattamento dell'asma acuto Farmaci utilizzati utilizzati Farmaci Steroidi Os: Prednisone 1-2 mg/Kg/die (max 40 mg/dose) in 2-3 somministrazioni; Betametasone 0.1-0.2 mg/Kg/die (max 4 mg/dose) in 2-3 somministrazioni Endovena: Metilprednisolone 1-2 mg/Kg/6-8 h (max 40 mg/dose); Idrocortisone 5-10 mg/Kg/6-8 h Aminofillina (Aminofillina = Teofillina / 0.8) Bolo: 6-7 mg/Kg in 50 cc di S.F. in 20-30 min. (2.5 mg/Kg se paziente in terapia teofillinica) endovena Mantenimento: 1 mg/Kg/h (<12 aa); 0.5 mg/Kg/h (>12 aa)endovena Trattamento dell'asma acuto Adrenalina Intramuscolo o endovena: 0.01 mg/Kg (0,01 ml /Kg della soluzione 1:1000) Magnesio solfato Endovena: 25-50 mg/kg in 15-20 min. BRONCHIOLITE: Anatomia Patologica Flogosi bronchiolare Edema della parete con necrosi dell’epitelio Accumulo intraluminare di muco e detriti cellulari Alveoli generalmente normali (qualche alterazione nelle strutture viciniori alla zona di flogosi) Raramente: coinvolgimento alveolare con aumento della cellularità e formazione di essudato BRONCHIOLITE: Fisiopatologia Interessamento vie aeree inferiori Edema, detriti, muco, spasmo muscolatura(?) Ostruzione Alterazione V/Q Atelettasia > Lavoro muscolare APNEA Ipoventilazione alveolare Ipossiemia Acidosi metabolica SHOCK O ARRESTO CARDIACO BRONCHIOLITE: Manifestazioni cliniche Temperatura febbrile (< 38,5°C) Rinite Tosse Tachipnea/dispnea Rantoli crepitanti Wheezing Irritabilità/inappetenza BRONCHIOLITE: Sintomi di rischio Incapacità ad assumere liquidi adeguati Apnea Cianosi Frequenza respiratoria > 60 atti/minuto Letargia Organi ipocondriaci palpabili BRONCHIOLITE: Diagnosi differenziale Asma Corpo estraneo Fibrosi cistica Reflusso G-E Polmonite BRONCHIOLITE: Trattamento Ossigeno Adrenalina Broncodilatatori Antibiotici Steroidi Antivirali Altro BRONCHIOLITE: Complicanze Insufficienza respiratoria Atelectasia Pneumotorace Pneumomediastino Infezioni batteriche secondarie Trachea deviata Aria Polmone sx parzialmente compresso Polmone dx e cuore compressi Pneumotorace iperteso Segni e sintomi: PRECOCI TARDIVI Dispnea Tachipnea Movimento toracico unilaterale Riduzione del MV dal lato sospetto Ipertimpanismo Deviazione tracheale Spostamento mediastinico Grave distress respiratorio Collasso cardio-circolatorio Turgore delle vene del collo Cianosi Pneumotorace iperteso La diagnosi di pneumotorace iperteso è una diagnosi clinica NON radiologica ! In caso di : Riduzione della FC, della PA e/o deterioramento del circolo DRENARE IMMEDIATAMENTE 1aa regola per un corretto trattamento: SOSPETTARLO Pneumotorace iperteso Drenaggio d ’emergenza d’emergenza EQUIPAGGIAMENTO •Agocannula (18 o 20 G) •Siringa •Tubo di prolunga (da collegare alla cannula) • Sistema di aspirazione o valvola (ad acqua o di Heimlich) Pneumotorace iperteso Drenaggio d ’emergenza d’emergenza Trattamento del pneumotorace aperto Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo Incidenza massima: 6 mesi - 2 anni Oggetto: alimenti - giocattoli Anamnesi: Certa Sospetta Sconosciuta Grado di ostruzione: completaincompleta Ostruzione parziale delle vie aeree Il paziente riesce a piangere, a tossire con vigore o a parlare Nessuna manovra di disostruzione Incoraggiare il paziente a tossire Se possibile somministrare ossigeno Attivare il 118 se l’ostruzione parziale persiste o trasportare il paziente in P.S. Ostruzione completa delle vie aeree Il paziente non riesce a piangere, a tossire, a parlare , rapida cianosi Manovre di disostruzione Devono provocare un brusco aumento della pressione intratoracica (TOSSE ARTIFICIALE) Lattante cosciente con ostruzione completa + 5 Colpi interscapolari 5 Compressioni toraciche Continuare fino alla disostruzione o fino a quando il paziente diventa incosciente Bambino cosciente con ostruzione completa + 5 Pacche dorsali 5 Manovra di Heimlich Continuare fino alla disostruzione o fino a quando il paziente diventa incosciente Sindrome da semi-annegamento Inalazione Inalazionedidiliquido liquidoiningenere generescarsa scarsa ((“diving “diving reflex”) reflex”) STOMACO STOMACOPIENO PIENO -- POLMONI POLMONIVUOTI VUOTI Rischio di morte per: • ipossia marcata • complicanze polmonari (edema, ARDS) • disturbi del ritmo cardiaco (da ipotermia) • insufficienza renale Sindrome da semi-annegamento Trattamento Stabilizzare Stabilizzare ee immobilizzare immobilizzare colonna colonna Ossigeno Ossigeno -- Ventilazione Ventilazione con con pallone pallone ee maschera maschera Posizionare Posizionare sondino sondino naso-gastrico naso-gastrico (stomaco (stomaco pieno) pieno) Intubazione Intubazione precoce precoce (considerare (considerare impiego impiego di di PEEP) PEEP) RCP, RCP, se se necessario necessario Accesso Accesso vascolare vascolare Esaminare Esaminare per per traumi traumi (colonna, (colonna, organi organi addominali) addominali) Limitare Limitare ipotermia ipotermia (rimuovere (rimuovere vestiti vestiti bagnati) bagnati) Dopo Dopo RCP: RCP: ipotermia ipotermia moderata moderata (32-34°C) (32-34°C) Evitare Evitare ipertermia ipertermia INDICAZIONE ALLA INTUBAZIONE Pericolo imminente di ostruzione completa delle vie aeree (epiglottite) Ostruzione grave delle vie aeree senza risposta al trattamento con adrenalina e steroidi Segni clinici di progressivo affaticamento (ansietà tachicardia - tachipnea - respiro irregolare) Difficoltà di ossigenazione (ipossia persistente in ossigenoterapia) Difficoltà di ventilazione (ipercapnia) Acidosi progressiva NOTA: raccomandato l’uso di tubi endotracheali non cuffiati di misura inferiore a quella dovuta TRATTAMENTO AVANZATO DELLE VIE AEREE Intubazione tracheale INDICAZIONI • • • • Apnea Insufficienza respiratoria acuta Necessità di controllare l’apporto di O2 (PEEP, precisa FiO2) Necessità di controllare la ventilazione (diminuire il lavoro muscolare, rimuovere la CO2) • Insufficienza dei muscoli della respirazione (malattie neuromuscolari) • Ostruzione delle vie aeree superiori • Necessità di protezione delle vie aeree (assenza dei riflessi protettivi) TRATTAMENTO AVANZATO DELLE VIE AEREE Intubazione tracheale VANTAGGI: • migliore controllo delle vie • • • • aeree (no distensione gastrica) aspirazione delle vie aeree massimo apporto di O2 migliore ventilazione alveolare (ev. PEEP) somministrazione di farmaci per via tracheale TRATTAMENTO AVANZATO DELLE VIE AEREE Intubazione tracheale: equipaggiamento MISURA DEL TUBO ENDOTRACHEALE Broselow tape Neonati pretermine: Neonati a termine: 2.5 - 3.0 3.5 Lattanti e bambini: punta del dito mignolo Formule: 16 + età (anni) o 4 età (anni) + 4 4 TRATTAMENTO AVANZATO DELLE VIE AEREE Intubazione tracheale: posizionamento Modesta iperestensione - dopo adeguada ossigenazione !! INTUBAZIONE TRACHEALE Introduzione del laringoscopio (da destra, spostandosi verso sinistra) INTUBAZIONE TRACHEALE Visualizzazione della glottide e delle corde vocali INTUBAZIONE TRACHEALE Introduzione e avanzamento del tubo ET … dopo aver inserito il tubo tracheale … • togli il mandrino • ventila con pallone mentre … • il 2° soccorritore ausculta i due apici polmonari e l’epigastrio • se va tutto bene … assicura il tubo tracheale • ausculta nuovamente polmoni (apici) ed epigastrio