Az. Osp. L.Sacco Polo Universitario-Milano Mariacecilia Paoli Cause delle polmoniti Batteri streptococcus pneumoniae haemophilus influenzae stafilococcus aureus mycoplasma Funghi aspergillo candidosi criptococcosi pneumicystis carinii Virus cmv influenza morbillo Parassiti toxoplasmosi DIAGNOSI INFERMIERISTICHE LEGATE ALLE CONDIZIONI RESPIRATORIE DEL PAZIENTE DIANGOSI INFERMIERISTICA Segni e sintomi: Cause INTOLLERANZA AL MOVIMENTO, riferibile a: Dispnea, stanchezza, indebolimento fisiologico del sistema respiratorio INEFFICACE RIMOZIONE DELLE SECREZIONI DELLE VIE AEREE, riferibile a: Incapacità ad eliminare le secrezioni , ostruzioni del tratto respiratorio es. traumi toracici, interventi chirurgici, dolore ANSIA, riferibile a RESPIRAZIONE INEFFICACE, riferibile a DOLORE, riferibile a Deficit respiratorio da patologia acuta o cronica Incapacità a garantire un sufficiente apporto di ossigeno per le cellule; es. indebolimento neuromuscolare, stati patologici cronici respiratori Processi infiammatori acuti es, pleuriti, polmoniti o patologie terminali es, tumori NUTRIZIONE INFERIORE AL FABBISOGNO, riferibile a Eccessiva espettorazione, intubazione, stanchezza, tos prolungata, es. patologie croniche, traumi toracici ALTERAZIONE DELLA MUCOSA ORALE, riferibile a Respirazione prolungata con bocca mancata utilizzazione d vie aeree superiori es, stati patologici, intubazione, stati comatosi PERDITA DELL’ AUTOSUFFICIENZA, riferibile a Stanchezza, respirazione inefficace, stati ipossici, scambio alterato del gas, patologia croniche PIANO DI ASSISTENZA DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Ipossia Dispnea Deficit del movimento muscolare del torace Difficoltà ad espettorare Ritmo respiratorio inefficace in relazione alla tosse severa Tosse improduttiva con stanchezza Dispnea secondaria al coinvolgimento polmonare Diminuito scambi polmonare dovuto a polmonite Diminuzione della ventilazione secondaria alla somministrazione di farmaci ad azione depressiva sul SNC OBIETTIVI: Viene mantenuta un’appropriata funzione ed ossigenazione polmonare Vengono minimizzati i sintomi come il dolore, la fame d’aria e la dispnea Vengono mantenuti i normali parametri respiratori INTERVENTI: Verificare la situazione respiratoria ogni 4 ore o meno se necessario: segni di insufficiente scambio gassoso e di ipossiemia come - tachicardia bassa temperatura dell’estremità cianosi ansietà irritabilità tachipnea stato mentale alterato Monitorizzare i segni vitali, colore della pelle, del letto ungueale Verificare la capacità del paziente ad espettorare ed il bisogno eventuale di un aiuto respiratorio Controllare il grado di comfort e di tolleranza del paziente alla terapia respiratoria e discutere le alternative Particolare attenzione al paziente con tachipnea, fame d’aria e/o ansietà ed eventuale sommministrazione di analgesici narcotici per migliorare lo stato Controllare se in seguito alla somministrazione di narcotici insorgono segni di depressione respiratoria o irregolarità Monitorare la saturazione dell’ossigeno e l’emocromo per il numero dei GR L’OSSIGENOTERAPIA Valutazione: • Controllare se il paziente ha le vie aeree pervie • Rilevare i parametri vitali del paziente • Osservare segni di ipossia • Valutare quale sistema più idoneo per l’ossigenoterapia PIANIFICAZIONE - OBIETTIVI • Riportare la pO2 arteriosa nei limiti normali • Correggere l’ipossia affinché il paziente abbia un apporto d’ossigenato adeguato • Favorire il ripristino dei normali caratteri del respiro • Aumentare il comfort e la capacità respiratoria INTERVENTI • • • • Il controllo del paziente in ossigenoterapia L’uso della cannula nasale (occhialini) L’uso del sondino naso-farnigeo L’uso della maschera facciale Per i bambini • L’uso della tenda ossigeno • L’uso della maschera facciale PROCEDURA • Controllare la prescrizione medica • Mettere il paziente in posizione semiseduto • Far cambiare posizione per la prevenzione delle lesioni da pressione • Tenere idrata la pelle, l’ipossia accellera la presenza di piaghe • Assicurare un’adeguata idratazione per evitare la disidratazione dovuta alla febbre e all’ossigeno, specialmente se le secrezioni sono dense e adese • Incoraggiare il paziente ad eseguire delle inspirazioni profonde e tossire • Controllare che l’apparecchiatura sia funzionante e in ordine • Valutare i progressi del paziente, controllando i parametri vitali, il colorito e lo stato di coscienza • Controlla la cute per evitare lesioni: - le narici (sondino e occhialini) - la faccia (maschere facciali) • Rimanere vicino ai pazienti spaventati o ansiosi affinché si tranquillizzino e migliorino la respirazione PRECAUZIONI DI SICUREZZA Porre un cartello sulla testata del letto con scritto “ossigenoterapia in corso” “vietato fumare” “l’ossigeno è infiammabile” Allontanare qualsiasi oggetto infiammabile CPAP PRESSIONE POSITIVA CONTINUA DELLA VIE AEREE CPAP migliorare l’ossigenazione nei casi di pazienti che sono in grado di provvedere ad una ventilazione spontanea senza supporto della ventilazione meccanica. Stabilire una resistenza all’espirazione per mantenere le vie aeree sotto pressione positiva costante. INTERVENTI Fornire una pressione positiva continua nelle vie aeree VALUTAZIONE • E’ stata conservata una buona funzione respirazione nel paziente con condizioni respiratorie alternate • L’equilibrio acido-base in condizioni di funzionalità respiratoria alterata è stato conservato • E’ migliorata l’ossigenazione dei tessuti ed è stata mantenuta la pO2 tra gli (80 ed i 100 mmHg) • Si riduce la patologia polmonare • Migliora la capacità funzionale residua e la compliance CPAP Cinghia Apparecchiatura per la ventilazione a pressione positiva in pazienti pediatrici Valvola d’iniezione Tubo ossigeno Valvola a pressione positiva terminale Valvola da insufflazione regolabile REGISTRAZIONI SCRITTE • Pressione usata per la CPAP • Tolleranza del paziente nel tenere la CPAP • Parametri e segni vitali • Valore dell’emogas e dell’emocromo