pomacee - Coldiretti Arezzo

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POMACEE
FASE FENOLOGICA: fino alla fase di rottura gemme
CANCRI RAMEALI TICCHIOLATURA BATTERIOSI
NECROSI DELLE GEMME E DEI FIORI DEL PERO
È buona norma effettuare sempre uno o più interventi allo scopo di prevenire eventuali infezioni e ridurre la
carica d’inoculi presenti sulla pianta.
Sarà quindi opportuno ripetere trattamenti con sali di rame (Ossicloruro o Idrossido), o Poltiglia bordolese o con
Ditianon per prevenire disseccamenti dovuti a nectria, sphaeropsis o phomopsis.
Nei frutteti infetti da necrosi delle gemme del pero, proseguire fino alla ripresa vegetativa i trattamenti con
rameici.
L’utilizzo di Polisolfuro di calcio, da impiegarsi nella fase di rottura gemme per le cocciniglie, è attivo anche per
la ticchiolatura e per l’oidio, ma non è miscibile né con insetticidi né con il rame o altri fungicidi.
Nei frutteti in cui si siamo verificati attacchi batterici, è possibile intervenire con Idrossisolfato di rame a rottura
gemme.
COCCINIGLIA DI SAN JOSÈ
In presenza di infestazioni diffuse o nel caso in cui i frutti dell’annata precedente siano stati interessati da danni
anche di limitata entità, fino alla fase di gemma rigonfia sarà opportuno prevedere un interveto con Polisolfuro di
calcio (ricordarsi della fitotossicità a basse temperature), o con Olio bianco orientativamente nella fase tra punte
verdi e orecchiette di topo. Assicurare una completa bagnatura delle parti legnose della pianta. Un trattamento
con Pyriproxyfen se necessario può posizionarsi in pre-fioritura.
In caso di infestazioni circoscritte, si può anche prevedere interventi localizzati alle piante colpite ed a quelle
nelle immediate vicinanze.
Il Polisolfuro di calcio ha una azione secondaria anche nei confronti di uova svernanti di afidi ed acari.
RAGNETTO ROSSO DEI FRUTTIFERI
Verificare l’eventuale presenza sulla pianta di uova dell’acaro da ricercarsi sulle inserzioni di rami e rametti. Un
intervento in questa fase con Clofentezine miscelato ad Olio bianco, è giustificato soltanto in casi di elevata
presenza.
In ogni caso, sarà opportuno adottare una strategia complessiva di difesa del meleto con prodotti selettivi nei
confronti dei fitoseidi.
Si rammenta come l’utilizzo di Olio bianco contro la cocciniglia, è attivo anche contro il ragnetto.
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DRUPACEE
FASE FENOLOGICA: fino alla fase di gemma rigonfia – bottoni rosa
MALATTIE FUNGINEE E BATTERICHE
Nei pescheti nella fase di gemma dormiente – ed eventualmente tra la fase di gemma rigonfia e quella di bottoni
rosa – sarà necessario intervenire contro la bolla con prodotti specifici. Attualmente sono rimasti in commercio
Ziram, Tiram, Dodina, Ditianon ed eventualmente Difeconazolo, mentre il Captano, riammesso in commercio, è
attivo anche contro cancri rameali e monilia. Ricordarsi di irrorare bene la pianta. Questo intervento è comunque
efficace anche contro altri fitopatogeni.
Negli impianti dove siano presenti focolai della batteriosi causata da Xantomonas campestris pruni, occorre
asportare e bruciare i residui di potatura e, successivamente, eseguire un trattamento a base di rame per
proteggere le superfici di taglio dalle contaminazioni batteriche. È possibile intervenire anche con Idrossisolfato
di rame.
Contro fusicocco o citospora, sarà necessario ripetere un trattamento con prodotti a base di Ditianon o
Bitertanolo in miscela con Dodina per prevenire i disseccamenti che si possono verificare nella tarda primavera.
Su susino, ciliegio e albicocco, in presenza di essudati gommosi, è preferibile usare Sali di rame.
COCCINIGLIA DI SAN JOSÈ E COCCINIGLIA BIANCA
In presenza di infestazioni sulle parti legnose o se in fase di raccolta sono stati osservati danni su frutti anche di
limitata e circoscritta entità, fino alla fase di gemma rigonfia, è possibile effettuare un intervento con Polisolfuro
di bario o con Olio bianco orientativamente nella fase di bottoni rosa per la Cocciniglia di S. Josè mentre per la
Cocciniglia bianca a fine migrazione delle neanidi di 1ª generazione, ovvero da inizio a metà maggio. Un
trattamento con Pyriproxyfen se necessario può posizionarsi in pre-fioritura.
Sia i Polisolfuri che l’Olio bianco hanno azione secondaria anche nei confronti di uova svernanti di afidi ed acari.
Il Polisolfuro ha azione anche contro l’Oidio, ma non è miscibile con altri insetticidi o fungicidi rame compreso.
RAGNETTO ROSSO DEI FRUTTIFERI
Verificare l’eventuale presenza sulla pianta di uova dell’acaro presenti sull’inserzioni dei rami e rametti. Un
intervento in questa fase con Clofentezine miscelato ad Olio bianco, è giustificato soltanto in casi di massiccia e
diffusa presenza.
In ogni caso, sarà opportuno adottare una strategia complessiva di difesa del pescheto con prodotti selettivi nei
confronti dei fitoseidi.
Si rammenta come l’utilizzo di Olio bianco o Polisolfuro contro la cocciniglia, è attivo anche contro il ragnetto.
PREVENZIONE
La potatura delle piante da frutto, oltre a favorire un armonico sviluppo delle piante e la produzione dei frutti,
consente di applicare anche quelle tecniche di prevenzione contro malattie funginee e di alcuni insetti che
attaccano le parti legnose. A tale scopo, su melo e pero, è opportuno tagliare i rami che presentano cancri
rameali, quelli disseccati da infezioni causate da funghi lignicoli, quelli che presentano gemme striminzite o
malformate a causa di attacchi di oidio, quelli che presentano le forme svernanti del fungo, ecc.
Dove siano presenti fori di penetrazione di insetti lignivori come il rodilegno giallo (attacca i rami) o il rodilegno
rosso (attacca il tronco), è necessario distruggere le larve raggiungendole con mezzi meccanici all’interno delle
gallerie.
Per prevenire attacchi di ragnetto rosso, nei meleti in cui non sia stata riscontrata la presenza di fitoseidi, è
possibile effettuare l’introduzione di tali antagonisti naturali attraverso una semplice immissione di residui di
potatura di legno di uno o due anni prelevati in meleti in cui il fitoseide sia presente. Ciò permette l’introduzione
delle femmine svernanti che si rifugiano nelle screpolature della corteccia di questi rametti.
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Tale introduzione con residui di potatura, può essere ripetuta anche nel giugno in occasione delle potature verdi.
Nelle drupacee, sempre a scopo preventivo, è indispensabile eliminare e distruggere i frutti mummificati a
seguito di attacchi di monilia. È inoltre necessario asportare i rami affetti da cancro dei rami dovuti a citòspora o
fusicocco.
In tutti i casi, proteggere i grossi tagli con mastici disinfettanti asportando e bruciando i residui di potatura.
CAMPIONAMENTI
Per consentire l’adozione di specifici piani di difesa integrata, è necessario valutare la consistenza numerica
delle forme svernanti dei principali insetti dannosi facendo riferimento così al concetto di “soglia di intervento”
sotto la quale non è necessario intervenire. Di seguito si riportano alcuni esempi di soglie di intervento che
potrebbero essere applicate in questo periodo:
AFIDE GRIGIO E VERDE SU MELO – il controllo si esegue contando le uova presenti su 30 pezzi di ramo di un anno
lunghi circa 20 cm; la soglia di intervento è superata se in due metri di legno si trovano almeno 50 uova.
AFIDE LANIGERO – ricercare le colonie svernanti in corrispondenza di ferite, tagli o cancri corticali; la soglia è
superata quando si trovano più di 10 colonie su 100 organi controllati.
COCCINIGLIA DI SAN JOSÈ – la presenza sui rami anche di una sola forma svernante, è da considerarsi soglia
superata.
RAGNETTO ROSSO – controllare il numero di uova presenti alla base di 40 gemme o rami di uno o due anni, è
superata la soglia di intervento quando si oltrepassano le 20 - 30 uova per inserzione.
PSILLA – si può verificare la presenza di uova invernali per valutare l’opportunità di un intervento da eseguirsi
successivamente.
VITE e OLIVO
VITE
Nessun trattamento
OLIVO
Nessun trattamento
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Per ogni altra informazione o consulenza contattare il tecnico di riferimento MONTESI LUIGI al 347/5560170
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