GIARDINO 00 Come potare tecniche ed attrezzi 1 Le tecniche di potatura 1. I tagli devono essere praticati con utensili ben affilati altrimenti si formano bordi schiacciati e sfrangiati che cicatrizzano male e possono infettarsi. 2. Sul taglio si applica un apposito mastice protettivo che difende la zona da infezioni e parassiti, permettendo una rapida cicatrizzazione. 2 La potatura di formazione Ha lo scopo di costituire lo scheletro portante della pianta. Si possono realizzare forme a"volume", piatte o a sviluppo verticale. 1. Vaso 2. Piramide a palchi 3. Candelabro 4. Palmetta 1. Forma a vaso Da preferire in fase di avanzato sviluppo. 2. Forma a piramide a palchi Entrambe seguono lo sviluppo naturale delle piante e si ottengono con pochi interventi di potatura. 3. Forma a candelabro 4. Forma a palmetta Sono utilizzate sugli alberi da frutto per facilitare la raccolta e semplificare la manutenzione. 3 Le potature più comuni La vite Richiede due potature: una invernale per eliminare l'elemento fruttifero che ha già prodotto ed una primaverile per accorciare l'elemento che dovrà produrre, lasciando lo sperone dei nuovi tralci. La forma della pianta deve essere tale da favorire lo sviluppo verticale dei tralci. La rosa Si pota a fine febbraio, quando le gemme cominciano ad ingrossarsi. Si tagliano all'altezza di 3-4 gemme facendo attenzione che quella superiore sia rivolta verso l'esterno. Le rose a cespuglio si riducono fino a 5 gemme. Gli alberi da frutto È una potatura particolarmente energica ed è effettuata soprattutto per asportare i rami che hanno fruttificato l'anno precedente. In pratica si asporta il 50-60% dei rami. Il momento migliore è la fine del periodo di riposo, ma senza attendere la ripresa dell'attività vegetativa. La siepe Si pota secondo il taglio trapezoidale in modo da impedire il diradamento della parte sottostante che riceve una luce insufficiente. Ad ogni metro di altezza si conferiscono 10 cm di inclinazione verso l'interno. In inverno si possono tagliare i 2/3 di siepe per rinforzarla. 4 Gli attrezzi SEGACCIO TRONCARAMI CESOIA SVETTATOIO La scelta degli attrezzi per la potatura è fondamentale. Per i rami più piccoli si utilizzano le cesoie con lame affilate che garantiscono tagli più netti. Queste possono anche avere lunghe leve per diminuire lo sforzo. Per rami molto alti esistono particolari cesoie dette svettatoi poste sull'estremità di un'asta, che si azionano tramite una cordicella. Per i rami più grossi si possono impiegare troncarami o segacci con denti molto affilati. Per modellare una siepe si usano i classici forbicioni o il tagliasiepe motorizzato. Un coltellino a roncola permette di rifinire i tagli. Asportazione di un succhione Cesoia Per avere tagli netti e puliti è importante curare l'affilatura delle lame della cesoia . Lisciare la superficie di taglio Utilizza un coltello affilato per rendere la superficie di taglio pronta a ricevere il cicatrizzante. Coltello Asportare i rami di maggior diametro Utilizza un segaccio a lama curva. Il taglio deve essere ben eseguito e mai discontinuo. Segaccio Raggiungere i punti difficili Utilizza una cesoia a manico lungo o un troncarami che consentono di tagliare senza sforzo rami fino a 35 mm di diametro. Troncarami Utile da sapere • ALLEVAMENTO O FORMAZIONE: è la potatura che ha il compito di costruire una salda e robusta chioma della pianta. • PRODUZIONE: è la potatura che ha lo scopo di adeguare il carico di frutti alle possibilità della pianta. • STRAORDINARIA: è la potatura che serve per risolvere una situazione di pericolo (rami rotti o ammalati) che può compromettere il buono sviluppo della pianta. • POLLONE: ramo non vegetativo sviluppato alla base della pianta che va eliminato. • SPERONE: ramo con alcune gemme (in genere 2 o 3). • SPUNTATURA: potatura delle punte per far affluire maggior linfa alle gemme più basse dei rami. • SUCCHIONE: ramo che non produce né fiori né frutti ma sottrae linfa alla pianta e deve essere eliminato.