IA 15 Modalità di stadiazione delle lesioni da decubito

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Istruzione Aziendale
IA 15
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA
MODALITÀ DI STADIAZIONE DELLE
LESIONI DA DECUBITO
Rev. 0 del 15/02/2008
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SCOPO
La presente Istruzione Operativa fornisce indicazioni sulle modalità di stadiazione
delle Lesioni da Decubito. La classificazione delle lesioni da decubito recepita e di cui si
consiglia l'uso, è quella proposta dal National Pressure Ulcer Advisory Panel (NPUAP)1.
1. Tutti gli studi che si sono occupati della localizzazione delle lesioni hanno dato
risultati concordi: il sacro, i glutei e i talloni sono le zone a più elevato rischio.
2. Quasi la metà delle lesioni che insorgono durante il ricovero appaiono entro i
primi 7 giorni di degenza; questo dato ci suggerisce di utilizzare una strategia di
prevenzione fin dalle prime ore di ricovero.
DEFINIZIONE
E' definita lesione da decubito una lesione tessutale, con
evoluzione necrotica, che interessa la cute, il derma e gli
strati sottocutanei, fino a raggiungere, nei casi più gravi, la
muscolatura e le ossa. Essa è la conseguenza diretta di una
elevata e/o prolungata compressione o di forze di taglio (o
stiramento) causanti uno stress meccanico ai tessuti e la
strozzatura dei vasi sanguigni.
1
durante la Consensus Development Conference del 1989
File
IA 15 Modalità di stadiazione delle
lesioni da decubito - rev 0
Redazione
Data applicazione
15/02/2008
Verifica
Copia
Approvazione
Dr.ssa L. Bissoli - Dir. Medico Clin. Geriatria
AFD A. Chiecchi - Ortopedia OCM
Inf. F. Dolci - Rianimazione OP
Dr.ssa C. Ferrari - Servizio per le Professioni Sanitarie
Inf. A. Gaspari - Rianimazione OP
Dr.ssa E. Maffei - Dir. Farmacista Dip. Farmacia
Dr.ssa J. Minic - Dir. Medico Chir. Plastica 1 a
Dr. M.Scodellari - Dir. Medico Geriatria 1a
Inf. P. Soffiatti - Dozzinanti B OCM
Dr. G. Tarondi - Direzione Medica OCM
AFD M. Zanoni - Servizio per le Professioni Sanitarie
Dr.ssa E. Allegrini
Dr.ssa F.Fabris
Dr.ssa G. Ghirlanda
Dr.ssa E. Zandonà
Dr. L. Flor
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MODALITÀ DI STADIAZIONE DELLE
LESIONI DA DECUBITO
Rev. 0 del 15/02/2008
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Le Lesioni da Decubito si riscontrano normalmente in corrispondenza di protuberanze
ossee e vengono ordinate per gradi o stadi in modo da poter classificare il grado di
danneggiamento tessutale osservato.
Le lesioni da decubito non progrediscono
necessariamente dallo stadio I° allo stadio IV° e n emmeno possono essere curate in
modo tale da farle regredire dallo stadio IV° allo stadio I°.
Gli stadi della Lesione da Decubito sono i seguenti:
Stadiazione secondo NPUAP
STADIO I°
Eritema cutaneo che non
scompare alla
digitopressione.
STADIO II°
Soluzione di continuo
dell’epidermide e/o derma
STADIO III°
Ulcera a tutto spessore
STADIO IV°
Ulcera a tutto spessore con
interessamento muscolare
fino alle strutture ossee
Eritema fisso della cute integra; segno anticipatore
dell’insorgenza della lesione da decubito
Ferita a spessore parziale che coinvolge
l’epidermide e/o il derma. La lesione è superficiale
e clinicamente si presenta come una abrasione,
una vescicola o un cratere poco profondo
Ferita a tutto spessore che implica danno o
necrosi del tessuto sottocutaneo che si può
estendere fino alla sottostante fascia muscolare
senza però attraversarla.
Ferita a tutto spessore con estesa distruzione dei
tessuti, necrosi e danno ai muscoli, ossa e
strutture di supporto (tendini, capsule articolari). La
presenza di tratti sottominati o fistolosi è spesso
associata a questo stadio di lesione.
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MODALITÀ DI STADIAZIONE DELLE
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Note alla stadiazione
1. Le lesioni da decubito al I° stadio possono esse re superficiali, ma potrebbero anche
essere un segnale di danno tessutale profondo.
2. Le lesioni da decubito al I° stadio sono diffici li da accertare, soprattutto in pazienti con
cute nera.
3. Quando è presente un’escara, non è possibile stadiare con precisione la lesione.
4. Potrebbe risultare difficoltoso, stadiare lesioni da decubito in pazienti portatori di
apparecchi gessati o attrezzature ortopediche in genere.
5. Un’efficace trattamento delle lesioni da decubito, può essere ottenuto grazie ad un
lavoro di equipe che coinvolga il paziente, i familiari e coloro che prestano assistenza. I
punti salienti da rispettare sono:
- la discussione con il paziente e i familiari sulle diverse possibilità di trattamento della
lesione
- l’incoraggiamento del paziente ad essere parte attiva del trattamento
- la pianificazione del trattamento efficace deve rispettare i desideri del paziente
Per la stadiazione e la descrizione del trattamento utilizzare la scheda MA 37
“Scheda di valutazione e trattamento delle lesioni da decubito”
PER LA PIÙ FACILE INDIVIDUAZIONE
DELLA
SEDE
DELLA
LESIONE
UTILIZZARE SEMPRE, IN QUALSIASI
DOCUMENTAZIONE,
LA
MAPPA
A
FIANCO RIPORTATA INDICANDO CON
APPOSITO NUMERO NEGLI SPAZI DELLE
SCHEDE DEDICATE (MA 37 E MA 39) LA
SEDE OVE È COMPARSA LA LESIONE
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