ELETTRIZZAZIONE PER CONTATTO: SE SI TOCCA UN CORPO

La bacchetta cede metà
dei suoi elettroni alla
pallina, poi la respinge
perché la pallina è
anch’essa carica
negativamente
ELETTRIZZAZIONE
PER CONTATTO: SE
SI TOCCA UN CORPO
NEUTRO CON UN
CORPO
ELETTRIZZATO
NEGATIVAMENTE
(COME LA
PLASTICA),
QUEST’ULTIMO
ATTRAVERSO LA
ZONA DI CONTATTO
TRASFERISCE
ELETTRONI AL
CORPO NEUTRO CHE
QUINDI SI CARICA
NEGATIVAMENTE
ELETTRIZZAZIONE PER INDUZIONE: AVVICINANDO UN CORPO
ELETTRIZZATO AD UN CORPO NEUTRO (senza toccarlo), QUEST’ULTIMO SI
ELETTRIZZA A DISTANZA.
ES AVVICINANDO UNA PENNA DI PLASTICA ELETTRIZZATA (- ) AD
ALCUNI PEZZETTI DI CARTA, QUEST’ULTIMA VIENE ATTRATTA DALLA
PENNA.
GLI ELETTRONI DALLA PARTE DELLA PLASTICA SI ALLONTANANO
VERSO IL LATO OPPOSTO; ALLORA SUL LATO DELLA CARTA VICINO
ALLA PENNA RESTANO DELLE CARICHE POSITIVE IN ECCESSO E
POICHE’ CARICHE DI SEGNO OPPOSTO SI ATTRAGGONO, I PEZZETTINI
DI CARTA SONO ATTRATTI DALLA PENNA. SI TRATTA DI UNA
ELETTRIZZAZIONE TEMPORANEA PERCHE’ BASTA ALLONTANARE LA
PENNA PERCHE’ LA CARTA RITORNI AD ESSERE NEUTRA
CORPI CARICATI CON LO STESSO SEGNO SI
RESPINGONO MENTRE CORPI CARICATI DI SEGNO
OPPOSTO SI ATTRAGGONO
+
_
+
_
_
+
PER SAPERE SE UN CORPO E’
ELETTRIZZATO SI UTILIZZA
L’ELETTROSCOPIO: UN RECIPIENTE DI
VETRO AL CUI INTERNO E’ INSERITA
UN’ASTA A CUI SONO SOSPESE DUE
LAMINE METALLICHE (ES CARTA
STAGNOLA). AVVICINANDO ALL’ASTA
UN CORPO ELETTRIZZATO, PER
INDUZIONE SI ELETTRIZZA ANCHE
L’ASTA E LE DUE FOGLIOLINE CHE
ACQUISTANO LO STESSO TIPO DI CARICA DEL CORPO. QUINDI ESSE SI
RESPINGONO ALLONTANANDOSI.
SE SI RIPETE L’ELETTRIZZAZIONE PER STROFINIO CON UN METALLO,
ESSO NON SI ELETTRIZZA PERCHE ESSENDO UN
CONDUTTORE LE CARICHE NEGATIVE (GLI
ELETTRONI) SONO MOLTO MOBILI E DAL METALLO
PASSANO AL NOSTRO CORPO E POI A TERRA,
DISPERDENDOSI. SI PUO’ ELETTRIZZARE UN
METALLO SOLO SE LO SI TIENE CON UN MANICO
ISOLANTE.
IL VETRO E LA PLASTICA SONO DETTI ISOLANTI PERCHE’ I LORO
ELETTRONI SONO “PIGRI” E TENDONO A RESTARE DOVE SONO. I
METALLI SONO CONDUTTORI PERCHE’ I LORO ELETTRONI SONO
MOLTO MOBILI E SI SPOSTANO MOLTO FACILMENTE.
CURIOSITÀ: L’AUTO, COME OGNI ALTRO CORPO IN MOVIMENTO, SI CARICA PER LO
STROFINIO CON L’ARIA ASSUMENDO UNA CARICA ELETTRICA DIVERSA DA QUELLA
DELLA TERRA.
L’AUTOMOBILE NON SCARICA A TERRA QUESTE
CARICHE PERCHÉ È COLLEGATA AL TERRENO DALLA
GOMMA DEI PNEUMATICI, CHE È UN PESSIMO
CONDUTTORE DI ELETTRICITÀ.
LA PERSONA CHE SCENDE DALL’AUTO INVECE È
NORMALMENTE UN BUON CONDUTTORE. IN GENERE
NON CI ACCORGIAMO DI SVOLGERE QUESTO RUOLO, A
MENO CHE NON SI SFIORI LA CARROZZERIA. A QUEL
PUNTO L’INTERA DIFFERENZA DI CARICA TRA L’AUTO E LA TERRA SI SCARICA
ATTRAVERSO IL DITO, PROVOCANDO UNA PICCOLA SCINTILLA E LA CLASSICA LEGGERA
SCOSSA.
È POSSIBILE EVITARE LA SCOSSA METTENDO PER PRIMA COSA I PIEDI A TERRA
RIMANENDO PER QUALCHE ISTANTE ATTACCATI CON UNA MANO AL VOLANTE O A UNA
PARTE DEL VEICOLO. OPPURE, COME SI USAVA QUALCHE ANNO FA, SI POSSONO
ATTACCARE DIETRO L’AUTO STRISCIOLINE DI GOMMA CON UN’ANIMA DI FERRO.
QUESTO FENOMENO È PERCEPIBILE IN PARTICOLARE IN PRIMAVERA, O COMUNQUE
QUANDO IL TEMPO È SECCO È VENTILATO E SE INDOSSIAMO SCARPE DI GOMMA CHE CI
ISOLANO.
IL FULMINE
LE NUBI CON LE CORRENTI D’ARIA
“SFREGANO” TRA LORO E SI
ELETTRIZZANO. UNA NUBE CON
CARICHE NEGATIVE VERSO IL BASSO
PER INDUZIONE DETERMINA DELLE
CARICHE POSITIVE AL SUOLO.
IL FULMINE È UNA GRANDISSIMA
SCARICA ELETTRICA CHE DALLA NUBE
RAGGIUNGE IL SUOLO, SI SVILUPPA
ANCHE UNA LUCE INTENSA CHE È IL
LAMPO ACCOMPAGNATA DA UN
RUMORE FORTE CHE È IL TUONO
DOVUTO ALL’ESPANSIONE IMPROVVISA DELL’ARIA RISCALDATA.
PER DIFENDERSI DAL FULMINE SI UTILIZZA IL PARAFULMINE INVENTATO DA
FRANKLIN NEL 1700 CHE È UN’ASTA METALLICA COLLEGATA AL SUOLO. POICHÉ UN
CONDUTTORE A PUNTA ATTIRA PIÙ EFFICACEMENTE LE CARICHE ELETTRICHE, IL
FULMINE SI SCARICA SU DI ESSO ANZICHÉ SULLA CASA.