Sabella spallanzani - AMP Punta Campanella

Spirografo
Sabella spallanzani (Viviani, 1805)
Classificazione
Regno: Animalia
Phylum: Anellidi
Classe: Policheti
Ordine: Sabellidei
Famiglia: Sabellidi
Specie: S. spallanzanii
__________________________________Aspetti descrittivi
È chiamato spirografo per via dell’apparato filtratore
avvolto a spirale; la struttura è costituita da un tubicino,
fino a 30 cm di lunghezza, composto da sostanze secrete
dall’organismo stesso, spesso chitinoso e rinforzato da
granelli di sabbia; affonda nel substrato in profondità e può
essere costituito da oltre 300 segmenti; nonostante
l’apparente rigidità della struttura, il tubo è molto flessibile
in modo da non subire forti stress a causa delle correnti
marine. All’interno del tubo chitinoso si trova l’organismo
che, fuoriuscendo dalla parte superiore della struttura,
appare come una corona di tentacoli di filamenti piumosi
con andamento a spirale fino ad un totale di 6
avvolgimenti; la corona di tentacoli può raggiungere anche
un diametro di 20/ 30 cm. La colorazione dei filamenti è
variabile: bruno-giallastra, viola, gialla o totalmente bianca.
___________________________________Aspetti ecologici
La S. spallanzani preferisce i substrati duri, ma la si può
trovare anche nelle praterie di posidonia fino ad una
profondità di 60 metri. Si procura il nutrimento aprendo la
corona ciliare e filtrando l’acqua che passa con il
movimento naturale delle correnti marine, grazie alla
sostanza mucosa secreta dai filamenti in cui il particellato
rimane invischiato. Possiede una grande sensibilità alla
variazione luminosa grazie alla presenza di ocelli alla base
della corona tentacolare; Lo spirografo riesce a captare
qualsiasi spostamento o modifica esterna ad esso (luce,
posizione, corrente, condizioni dell’acqua), se viene
disturbato si ritira nel tubo o, nelle peggiori delle ipotesi, se
si trova in gravi condizioni di stress, tende ad abbandonare
il tubo o finendo per essere facile preda dei pesci.
______________________________________Riproduzione
La riproduzione è sessuale con sviluppo di larve
planctoniche; le uova compaiono soprattutto nei mesi
estivi.
Sebellidi. Foto archivio AMP