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N. Prot. 5/2012
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PENNA JAZZ (poesie di francoleo e Siria Dark –
Testo di Alix)
ENGLISH PROGRESSIVE ROCK
Galateo
IV puntata di F.
ALBUM IN VETRINA: L’onirica parte dell’essere de
L’Uomo e L’Ombra
BERIMBAU A TRIESTE
DEPO57 nella Magix.Info
COLLABORAZIONI TAGLIA-INCOLLA E BELLE
AZIONI
UNIVERSO NEW AGE IV puntata di F. Galateo
MUSICMAKKERONI – Miagolare e mugolare con il
moog virtuale
MUSICA, CUORE E ANIMA: Giovanni Tiddia
Spritebat: aspettando il 27 Aprile
INTRODUZIONE
Ecco a Voi la quinta newsletter dell’anno e se tutto andrà come dovrebbe andare, ben presto (a
Giugno) ci sarà l’uscita della Summer Compilation 2012. C’erano in cantiere altri progetti paralleli
che per il momento sono rinviati. Continua il percorso offerto da Franco Galateo sul progressive e
sull’universo new age. Ancora qui trovate altre proposte “strumentali” utili per i Music Makkeroni. Buona
lettura a tutti gli Amici.
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STELLA DEL NORD (francoleo)
Sei, l'aurora
Dissetami, ora
Prendimi, mistero
Aiutami, ti prego
Dolce, splendida, dentro le tue camere
Nascosta dietro i tuoi segreti, non ti tradire mai
Stella del Nord, punto fisso
Che brilli di luce fatata
La scia che lasci ha il profumo dei fiori nascosti
Mani nella sabbia che cercano l'acqua
Come mani sulla pelle che cercano te
Dimmi, se ti fermi un momento
Dimmi, se tu le stai cercando
Mani che ti frugano dentro
Mani che, tu cerchi da sempre
Dimmi, se ti fermi un momento
Dimmi, se tu le stai sognando
N. Prot. 5/2012
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Le ali della follia (Siria Dark)
Soffitto crollato...
polvere in bocca…
l’angolo instabile
della stanza vuota.
Fessure nei muri…
Frammenti di vetri…
Aculei di marmo
Conficcati nel legno.
cenere…cenere…
polvere…sassi…
mattoni…prigioni…
ALBA NEL DESERTO (Siria Dark)
Quadro appeso senza chiodi
allacciato da un cappio
e l’incubo oscuro
nella notte io vivo.
Guardo lontano e vedo
un orizzonte di sabbia
che si distende in silenzio
c’è solo il vento del deserto.
Sale…prende…la mente
ora è mia la follia
la follia…la follia…
la follia…
L’immensa distesa di pace
ancora non espande la luce
il sole si origina incerto
e questa è l’alba nel deserto.
C’è solo un modo (francoleo)
E camminerò
pensando all’acqua che inondava
un tempo queste valli
ora è solo una piatta distesa
pietrificata.
E camminerò
cercando un segno di vita
che adesso respiro
che ora è solo un istante di attesa
in questa distesa che è il deserto.
C'è un solo modo per evadere.
Volare via. Ma ho dimenticato!
Troppo tempo fermo.
Dando solo qualche colpo di coda,
per scrollarmi di dosso,
vesti che non mi appartengono...
Poi, sei arrivata tu.
Hai portato venti freschi.
Venti favorevoli e le mie ali,
hanno ripreso ad animarsi.
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QUALCOSA CHE ANCORA NON C'E’
Alighiero “Alix“ Tozzi
Io giro e cado
non sono diverso
mentre vivo e ammiro
tutto il suo sguardo verso di me.
Ho chiaro il suo viso
il suo odore nell'aria
mentre dorme e stringo
i suoi capelli nella mia mano.
Tra i milioni di droghe
è la più grande
tutto il resto svanisce intorno a noi.
Occhi azzurro profondo
e nelle mani
armi che difenderanno la nostra vita.
E mentre cammino sulla strada
assolata
tra ombre che non vedo più
nella sua vita io le donerò
qualcosa che ancora non c'è.
Qualcosa che ancora non c'è.
E se un giorno tu cadessi dal cielo
lo sai che raccoglierei
i pezzi che portano dritti al mio cuore
qualcosa che ancora non c'è.
Qualcosa che ancora non c'è.
LA CANZONE E’ PUBBLICATA NELLA
MAGIX.INFO COMMUNITY
http://www.magix.info/it/qualcosa-cheancora-non-ce.audio.744159.html
E tutto il mondo
che noi stringeremo
avrà qualcosa anche per noi
potremo capirlo soltanto alle tre
qualcosa che ancora non c'è.
Qualcosa che ancora non c'è.
Fiori recisi
e l'anima in pace
mentre scrivo e canto
la nostra canzone sulla mia pelle.
Note e dolori
colori e pennelli
sono l'aria che nutre
tutta la vita insieme a lei.
Basta uno sguardo più amaro ed un sospiro
tutta la vita
si agita dentro di me.
Con un tuono nell'aria e della pioggia
la mia vita mi chiama
accanto a lei.
IL VOLO (THE FLY)
Alighiero “Alix“ Tozzi
Quando, bambino, vedevo,
sopra i tetti di casa,
volare in alto
milioni di uccelli,
pensavo di diventare
un'aquila un giorno
il re delle nuvole,
lasciarmi cadere nel vuoto
e scomparire agli sguardi dell'uomo
Oggi, uomo,io volo
è il mio lavoro
volare nel cielo.
Amo contare le nuvole e carezzare
i colori del mondo
e mio figlio segue da casa
ogni mio salto nel cielo
Con lui io volerò
un giorno futuro
insieme a lui.
http://www.magix.info/it/il-volo-thefly.audio.737876.html
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QUARTA PUNTATA: LA SCENA DI CANTERBURY
Cari amici di Eventi Jazz, eccomi di nuovo con voi per continuare questa grande avventura
attraverso la newsletter, del movimento musicale progressive rock. Nelle precedenti puntate abbiamo
parlato ampiamente di come è nato il prog, delle sue peculiarità musicali e dei grandi gruppi che ne hanno
fatto la storia e che soprattutto hanno avuto il maggior successo commerciale. Ma la grandezza del
progressive si misura anche e soprattutto dall'opera di gruppi di minor visibilità, ma che hanno senza
dubbio dato molto a questo movimento.
Tra tutti, per importanza, spiccano i VAN DER GRAAF GENERATOR e il suo indiscusso leader Peter
Hammill. I VDGG fu un gruppo molto rispettato dalla critica, che pubblicò vari album di ottima musica,
ma sopratutto alcune gemme di esistenzialismo musicale, teso e vibrante, tra cui spiccano "H to he, who
am the only one" (1971), "Pawn Hearts" (1972), per poi rigenerarsi nella seconda metà degli anni 70
seguendo le piste che dal progressive porteranno alla new wave. Il progressive di Hammill e compagni,
infatti, è tra i più drammatici e intensi del periodo, lirico e profondo, risulta retrospettivamente una delle
espressioni più moderne del movimento.
Come molti gruppi del periodo anche per i Van Der Graaf Generator le variazioni di formazione furono
diverse, già dopo il debutto: Ellis abbandonò il gruppo e venne sostituito da Nic Potter al quale si aggiunse
anche David Jackson (sassofonista di grande spessore). Il gruppo cambiò sound abbandonando i toni
psichedelici del primo album per approdare a sonorità più strutturate e cupe, con evidenti influenze
classiche e jazzistiche.
Nonostante il successo commerciale stentasse ad arrivare, i lavori del gruppo non passarono inosservati a
Robert Fripp, chitarrista dei King Crimson che decise di contribuire all'incisione del successivo album del
gruppo (H to he, who am the only one) nel quale suonò una parte di chitarra nel brano “The Emperor in
his war room”.
Nell'album prende piena forma il sound della band, raffinato e allo stesso tempo drammatico e aggressivo
in cui i testi e le melodie di Hammill sono accompagnati da armonie intricate, laboriose, fatte di sobbalzi
ritmici e di disturbi di sottofondo che ne aumentano la drammaticità.
L'anno successivo, nel 1971 uscì l'album “ PAWN HEARTS “ una vera opera d'arte. L'album ebbe un
notevole successo e registrò il più grande numero di vendite in Italia, dove rimase nelle top ten per 12
settimane. Dopo l'incisione dell'album, la band si impegnò in un lungo tour (io con il gruppo ebbi la mia più
grande esperienza musicale, infatti nella tappa che toccò Albenga (Savona) andai al concerto e conobbi
Hammill. Fu un fulmine a ciel sereno e senza rendermene conto fui invitato a seguire il gruppo per tutte le
successive date della tournee italiana. Ancora oggi custodisco gelosamente le foto di questa grande
avventura. Le potenzialità del gruppo erano immense, ma purtroppo, a causa di difficoltà economiche,
Hammill abbandonò il gruppo cominciando la sua lunga e prolifica carriera solista e fu così che il gruppo di
sciolse.
Altra formazione di estremo interesse è quella dei Gentle Giant, gruppo molto tecnico composto da
grandi musicisti, ma soprattutto da straordinari arrangiatori, fautori di un progressive a volte miscelato al
folk, di gelida freddezza e precisione algebrica nei tipici e involuti incastri strumentali e vocali. Un gioco di
scatole cinesi di enorme fascino e intelligenza. Tra tutti i dischi dei GENTLE GIANT sono consigliabili a
scatola chiusa tutti i primi lavori, con particolare riferimento al secondo album "ACQUARING THE TASTE”
del 1971 e “OCTOPUS” del 1973. In questi lavori la vena del gruppo è smagliante e secondo il mio parere
sono stati il primo vero gruppo di rock a mixare anche altri stili musicali in modo magistrale , regalando ai
posteri nuove e ricercate sonorità.
Un altro gruppo interessante, ma che non ebbe un successo travolgente, furono i CAMEL i quali
entrarono relativamente tardi nel progressive (l'esordio omonimo è del 1972, poi i notevoli "MIRAGE",
"THE SNOW GOOSE" e "MOON MAADNESS").
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I Camel interpretarono il prog in maniera semplice e relativamente lineare, producendo una musica spesso
rilassata, delicata, floreale. I CAMEL (peraltro molto longevi) dopo una fase calante nel corso degli anni
80, ebbero un sussulto negli anni 90 producendo alcuni dischi tra i migliori della loro carriera. Tra tutti "
DUST AND DREAMS" del 1991.
Or mi fermo e mi pongo questa domanda: “Ma è possibile che in tutto il panorama progressive rock, ci sia
stata la presenza di soli uomini ?” No, perchè... forse la miglior voce di tutto il progressive è quella di
HANNIE HASLAM, cantante dei RENAISSANCE, decisamente il gruppo più sinfonico di tutto il panorama
progressive, in senso letterale poiché spesso si fa accompagnare nei suoi brani da un'intera orchestra
sinfonica, come nel miglior lavoro quale "SCHEHERAZADE AND OTHER STORIES" (1975). Gruppo tutt'altro
che kitsch (come si potrebbe pensare) i REINESSANCE , nei momenti migliori offrono agli appassionati un
delizioso sound, molto melodico e romantico, con un uso tutto sommato calibrato dell'orchestra
nell'enfatizzare le linee armoniche. I REINESSANCE, pur essendo un gruppo non certo privo di raffinatezze,
rappresentano l'anima più popolare e romantica del progressive, l'anima più esplicita ed estroversa, rock
sinfonico nel senso più letterale.
Vorrei continuare l'escursus sui principali gruppi del progressive , spendendo qualche parola per un gruppo
che solitamente non viene considerato appartenente al genere, ma che però musicalmente qualche
analogia con il movimento musicale l'hanno avuta: i TRAFFIC.
Certo, con loro si parla di psichedelia, di rock, di folk... Però secondo me, non si dice un'eresia indicando
l'album "JOHN BARLEYCORN MUST DIE” come un grande esempio di folk-progressive, e anche nei
dischi successivi ("THE LOW SPARKS OF HIGH HEELED BOYS" e lo splendido live "ON THE ROAD") la
calda voce, nonchè l'organo Hammond di STEVE WINWOOD , crearono musicalità non troppo lontane dal
progressive. Ovviamente è impossibile parlare di progressive senza citare un inossidabile mito della critica,
costituito da un piccolo gruppo di musicisti che si sono variamente incrociati, nati nell'area di Canterbury e
appunto sopranominata la "Scuola di Canterbury". La prima cosa da definire è se esiste qualcosa, oltre
all'origine geografica, che accomuna tutti questi gruppi. Sembra di no. Ma sicuramente li accomunava la
finezza e la leggerezza con cui facevano musica, senza perdersi in ricerche musicali pesanti. Questo
potrebbe essere il minimo comune denominatore di una scena che contempla gruppi molto diversi, dal
rock progressivo elegante e leggiadro dei Caravan al jazz-rock dei Soft Machine. I CARAVAN sono l'anima
più intellettuale e pop della scena di Canterbury e sostanzialmente il gruppo più legato al progressive nella
sua accezione più comune. Esordiscono con il disco omonimo nel 1968. non è un capolavoro ma poco ci
manca, con pezzi dominati dal volteggiante organo Hammond di DAVID SINCLAIR, il gruppo si muove
musicalmente tra romanticismo e underground, con brani solidi e passaggi di grande respiro. Ancora
meglio fanno nel 1970 con “If I Could Do It All Over Again, I'd Do It All Over You” e l'anno successivo con
"THE LAND OF GREY AND PINK", due dischi maturi, di stile e personalità definiti, con suite screziate,
complici anche il flauto di Jimmy Hastings e la voce di Richard Sinclair, già allora una delle più belle della
scena. Poi, vari cambi di formazione, alcuni dischi ancora molto buoni e quindi una lenta, seppur
dignitosa, deriva con un grande acuto con l'album "BACK TO FRONT” del 1982.
L'altro gruppo cardine del movimento furono i SOFT MACHINE i cui primi due dischi ("Vol 1 e 2" del
1968 e 1969) fanno parte del progressive più per assonanza temporale e creativa che per reale
intendimento, essendo due piccoli e originalissimi gioielli di psichedelia deformata.
Con il successivo, terzo volume, (doppio) con un brano per facciata, si sintetizza il passato con la
celeberrima "MOON IN JUNE" e il futuro con una decisissima sterzata verso un eccellente jazz-rock di
derivazione ( con chiare influenze di Miles Davis). La strada stilistica dei Soft si stabilizzerà nei dischi
successivi, molti dei quali di ottimo livello, in cui il jazz-rock si esprimerà mirabilmente come tensione
irrisolta tra ordine e caos, tra struttura e improvvisazione. Robert Wyatt (leader del gruppo) lascia i SOFT
MACHINE e la parabola discendete è repentina: il gruppo lascia comunque un traccia indelebile della sua
personale visione del rock progressive.
Legati ai Caravan ed in parte derivati da essi sono gli HATFIELD AND THE NORTH, autori
sostanzialmente di due dischi "HATFIELD AND THE NORTH" del 1973 e "ROTTERS’ CLUB" del 1975, che a
parere di chi scrive sono due capolavori del Canterbury-sound .
Gli HATFIELD sono una perfetta sintesi tra le due anime del Canterbury, quella melodica, lirica e un po'
scanzonata dei CARAVAN e quella più impregnata di esistenzialismo drammatico e fortemente legata al
jazz dei SOFT MACHINE. La loro musica è un mirabolante esempio di creatività ed equilibrio, complessa ed
emotiva e di una eleganza irreale. Della “Scena di Canterbury” vanno segnalati altri gruppi minori ma
fautori di musica a volte eccellente. Come non citare gli EGG, oscillanti tra classicismo e sperimentalismo e
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N. Prot. 5/2012
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i KHAN.
Da ultimo, alcuni gruppi che si potrebbero definire paralleli al movimento, cioè legati musicalmente in
qualche modo alla scena, ma geograficamente estranei ad essa: CAMEL, GONG, HENRY COW. Dei
primi, vicini in qualche modo ai Caravan e unici veramente progressive, abbiamo già detto. I GONG, a mio
parere sono noti molto al di la degli effettivi meriti. Nascono attorno alla figura hippie di DAEVID ALLEN (il
loro leader) e propongono una psichedelia a volte ipnotica, spesso infantile dove al di la dell'eccentricità di
facciata e di un tono un po' sopra le righe, da sballo adolescenziale, si colgono lacune creative colmate con
furbizia. Altro discorso per gli HENRY COW, gruppo eccessivamente all'avanguardia e a tratti ostico nello
sperimentare ardite strutture di avant-jazz. Ma qui siamo veramente ai confini, e direi oltre, del
progressive. Questi gli attori principali, i più noti e quelli a cui è legato il successo e la matrice del termine
progressive. Dietro di questi pochi grandi nomi una miriade di gruppi, una parte dei quali, diciamolo, a
volte imitatori, quasi sempre di chiaro insuccesso commerciale, quasi sempre autori di uno o pochi dischi.
Ciao cari amici anche per questa puntata, ho finito si spremere il mio vecchio cervello, alla ricerca di ricordi
ed altro “sia ben chiaro coadiuvato dalle moderne tecnologie” ! Alla prossima (Franco Galateo)
L’ONIRICA PARTE DELL’ESSERE
L’UOMO E L’OMBRA
2012 – Disco ZenOne
Genere: Rock progressivo
Tracklist: 01) Sogni e incubi - 02) Inno alla Serotonina - 03) Archetipi di Jung 04) Sleeping - 05) Onirico - 06) Il sogno del nulla - 07) A guardar le stelle - 08) Il
sonno di Haar - 09) Sonno Paradosso - 10) Stranissimi sogni - 11) Rapidi
movimenti degli occhi.
Il mondo dei sogni è ora presente nella narrazione musicale de L’Uomo e L’Ombra. Perché Il sonno è
anche il momento del sogno… Il sogno, nelle sue accezioni, assume significato di desiderio, introspezione,
astrazione, meta irraggiungibile, visione, allucinazione, illusione, estasi, fantasticheria…. Shakespeare
scrisse: “Noi siamo della sostanza di cui sono fatti i sogni…” E allora in questo album… Sognare si può. Nel
collage della copertina è presente l’opera “Il vaso dei sogni” di Stefania Bruno, pittrice che avevamo
presentato nella newsletter di Eventi Jazz 2/2012. Il sound di questo album è un qualcosa che non
esitiamo a definire “onirico-progressivo”. A renderlo trasognante e fiabesco è il gioco dei sintetizzatori che
colorano via, via i brani con forme ora più ora meno accentuate. Ma di fronte a questa imponente presenza
elettronica troviamo pure dei brani “delicati” costruiti con piano e chitarra, come ad esempio “A guardar le
stelle” che attinge a matrici jazz e blues e che ha trovato molti consensi nella Magix.Info Community
http://www.magix.info/de/a-guardar-le-stelle.audio.702486.html Altri frammenti di questo album li trovate
sempre nella Magix.Info, basta esplorare nelle pubblicazioni musicali che si trovano su
http://www.magix.info/de/mitglieder/profil/sandro-glavina/medias/ Come il compositore stesso (ossia
“L’Uomo” Sandro Glavina) dichiara “Non è jazz, non è folk, non è blues, è semplicemente il Glavina
sound”, quello che in questo album viene eseguito dall’Ombra ci trova perfettamente preparati a
comprenderlo, perché è da molto tempo che seguiamo con dedizione i lavori de L’Uomo e L’Ombra. Tutto
è qui accuratamente “progressivo”. Rapidi cambiamenti, un susseguirsi di scenari e situazioni, proprio
come accade in modo imprevedibile nei sogni. Va fatta una considerazione complessiva riguardo questo
album, per nulla scontata, al contempo rafforzativa del suo “peso espressivo”, cioè che nulla è trascurabile,
che nulla si può tralasciare, poiché tutti i brani vanno letti in un continuum, dal principio alla fine. Solo
ascoltando tutto d’un fiato l’intero album ci si accorge di essere entrati in un sogno fantastico. (Franz Asio)
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Abstract: Banda Berimbau is a great percussion ensemble in Trieste (Italy)
CHI E’ LA BANDA BERIMBAU ?
La Banda Berimbau è un gruppo di percussioni brasiliane formato da musicisti provenienti da varie
regioni italiane e paesi stranieri. Formatosi nel 1999, il gruppo ha base a Trieste ed è il più importante in
Italia nel genere, con centinaia di esibizioni in situazioni di vario tipo in Europa, Sudamerica e Medio
Oriente.
QUALI SONO LE TIPOLOGIE DEGLI SPETTACOLI ?
Le tipologie di esibizione sono tre, il numero dei componenti del gruppo e il tipo di spettacolo/esibizione
varia a seconda del tipo di evento:
1. su strada/piazza/palco non amplificato, in acustico, itinerante o da fermi, nel puro stile delle scuole
di samba di Rio, dei blocos afro di Salvador de Bahia e delle Naçao di Maracatù di Recife,
suonando ritmi provenienti da differenti zone del Brasile e pezzi propri;
2. su palco amplificato, con il cantante bahiano Binho Carvalho, chitarra acustica e possibilità di
aggiungere chitarra elettrica, basso, sax oltre ai percussionisti. Repertorio vario con musica allegra
e ritmata: Caetano Veloso, Gilberto Gil, Ivete Sangalo, Jorge Ben, Olodum, Timbalada etc. oltre a
canzoni proprie;
3. spettacolo con strumenti a più basso impatto sonoro (adatto anche per locali più piccoli): 4-5
percussionisti + chitarra e voce, repertorio che spazia dalla bossanova all’ mpb (musica popular
brasileira) per serate più soft, ma anche musica molto animata per serate danzanti.
QUALI SONO LE PRINCIPALI PERFORMANCE DELLA BANDA BERIMBAU ?
Tra le principali performance ad alto livello negli ultimi anni: 2 volte all’Exit Fest di Novi Sad, Notte Bianca
di Napoli e di Bucarest, TRL su MTV Italia, numerose edizioni del Dubai Summer Festival, Dubai Shopping
Fest, Abu Dhabi National Day, Carnevale delle Culture di Berlino, LatinoAmericando di Milano, Rototom
Reggae Sunsplash e Rototom Free, Carnevale di Venezia, Capodanno in Piazza San Marco a Venezia.
Inoltre, le aperture dei concerti di Gilberto Gil, Toquinho, Beth Carvalho, Sud Sound System. In Brasile la
Banda si è esibita a Salvador de Bahia, Rio de Janeiro e Recife con numerosi gruppi tra i principali al
mondo nel genere (GRES Academicos do Salgueiro, Bangalafumenga, Ile Ayiè, Estrela Brilhante, Naçao
Leao Coroado, Naçao Estrela Brilhante de Igarassu, Kizumba), oltre a studiare con i principali maestri e
direttori brasiliani.
QUALI SONO I PROGETTI PARALLELI ?
Parallelamente, la Banda Berimbau sviluppa progetti educativi di percussione e introduzione al ritmo e alla
musica d'insieme all'interno di scuole (da materne a superiori), centri estivi e realizza progetti all’interno
dei centri diurni per bambini e ragazzi diversamente abili. Il progetto AquaBrasil mette insieme aquagym e
percussioni brasiliane dal vivo a bordo vasca in piscina, creando un’attività mista tra ballo, attività sportiva
e canto.
Per saperne di più….
Banda Berimbau website http://www.bandaberimbau.com/
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Pagina 8 di 13
Abstract: We present a new friend in the Magix.Info Community:
DEPO57 http://www.magix.info/de/mitglieder/profil/DEPO57/
Hartmutmusik scrive: “Tu sei nuovo qui, e non ci sono molte informazioni su di te, nel tuo
profilo. Un vero peccato“. Effettivamente nel momento in cui stiamo preparando questo
elaborato, riscontriamo che le informazioni nel profilo sono scarne, però ci bastano le poche
parole per capire che DEPO57, presente nella Magix.Info Community da metà marzo, ama la
musica (tutta).
Compaiono i suoi lavori musicali nella pagina http://www.magix.info/de/mitglieder/profil/DEPO57/ ed
ascoltandoli abbiamo proprio l’impressione che il raggio d’azione sia ampio, nel ricercare e nel
proporsi. Certo, a noi piace “Burlesque Bar” per il sapore tipicamente jazz, ma si capisce negli
altri lavori che DEPO57 pone forza descrittiva ed immaginativa. Dal “treno” che viaggia
attraverso vari generi musicali, ai toni drammatici della “battaglia”, nel geniale chiacchiericcio di
chitarre ed altri strumenti. I suoi lavori sono apprezzati, ottimi commenti da parte degli amici
della Magix.Info.
DEPO57 si definisce uno CHE AVREBBE VOLUTO SCRIVERE , SUONARE E COMPORRE a noi pare
che lo stia facendo ed anche l’ha già fatto molti anni fa. “La vita che ti consuma - dice DEPO57-
l'ho scritta e musicata all'età di vent’anni...molti anni fa! Non sono un cantante e neanche un
musicista, perciò perdonate stonature e altro, ma l'emozione che ho provato quando l'ho scritta,
la ritrovo ancora adesso quando la riascolto. Spero di trasmettere anche a voi le mie
sensazioni…”. Un augurio di buon proseguimento e divertimento nella Magix.Info a DEPO57.
Due uomini con i baffi ci fanno leccare i baffi per quanto hanno prodotto e speriamo ora
che non smettano di produrre ulteriori collaborazioni. Da Franco Galateo e da Sandro Glavina
esce il “mostro” Frasan Galaglav con testa rock e membra jazz, oppure il contrario, tanto è lo
stesso…
“Escape from Hole 747” potrebbe essere un punto di inizio, al contempo anche un obiettivo
finale. Ciò che qui si vuol dire, rimarcare, è che le collaborazioni sono indubbiamente un cavallo
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che va cavalcato e fortunatamente nella Magix.Info se ne vedono di tutti i colori, anzi, meglio…
di tutti i suoni. Per chi frequenta la Magix.Info Community, in fatto di collaborazioni si possono
cogliere molte chicche. Flansinnata e Kathyjuan detengono una buona quota di azioni
collaborative ad esempio. Va ovviamente citato il sodalizio permanente Beamish-Spartano che
meritamente sta spesso al top della chart. Ma questi sono solo alcuni esempi, perché tantissime
sono le collaborazioni che via, via, prendono corpo ed anima. Sandro ha alle spalle tantissime
collaborazioni intra ed extra community, un’esperienza consolidata che risale sino ai tempi in cui
nella Community le collaborazioni erano cosa poco pensata e di conseguenza molto rara. Le
collaborazioni che Sandro realizza (siano esse “a distanza” con molti membri o ex membri della
Magix, oppure “dal vivo” con i componenti del locale Collettivo Instabile Musica Impensabile)
finiscono quasi sempre “immortalate” su di un album.
Riguardo Frasan Galaglav ecco cosa dice Seedwild (che peraltro ha in piedi dei progetti con
Galaegala): “Le collaborazioni fatte in questo modo sono sicuramente divertenti, costruttive, si
lavora tanto, e si impara tanto, c'è da rischiare, sopratutto per gli amanti della propria casuccia,
che non escono mai dai propri confini musicali, per carità sarà anche giusto ma crescere
musicalmente significa questo,........ collaborare,.........il mio grande amico Franco crea questa
fantastica base fatta di chitarre martellanti magistralmente curate, poi arriva un certo Sig.Sandro
(colonna portante di questa nostra community )...il Maestro... con il suo JAZZ che sa inserire
ovunque, con un'espressione professionale più unica che rara crea il nucleo di questa
meravigliosa collaborazione”. E Antonio Fiorillo ribadisce: “Qui vedo una grande collaborazione
di due miei amici, credo sia la prima volta che ascolto due fuori di testa ovviamente io sono il
terzo (ma non presente nel brano) che creano un mix cosi esplosivo…”. E allora…si prosegua nel
“progetto Frasan Galaglav” http://www.magix.info/de/escape-from-hole-747.audio.742514.html
e si vadano a consolidare sempre di più le collaborazioni tra gli amici della Magix.Info perché
questa è la giusta via per accrescere le esperienze e dare vita a qualcosa di inedito !!
QUARTA PUNTATA: A PROPOSITO DI YANNI
Cari
Amici di Eventi Jazz, il precedente elaborato l'ho dedicato all'artista più importante del
panorama Ambient contemporaneo (Brian Eno), stile musicale molto controverso e di non facile
lettura e di cui io ne sono un cultore.
Ma per dimostrare il mio equilibrio valutativo in questo attuale elaborato andrò a parlare di uno
dei più grandi musicisti di musica new age contemporanei: Yanni, nome d'arte di Yannis
Hrysomallis, Γιάννης Χρυσοµάλλης (Kalamata, 14 novembre 1954), pianista, tastierista e
compositore. Dopo aver conseguito la laurea in psicologia nell'Università del Minnesota, tentò la
strada della musica, nonostante non avesse mai ricevuto una formazione di base in tal senso e
non fosse in grado di leggere una nota.
Essendo un musicista autodidatta, Yanni non sa leggere o scrivere la musica, ma scrive le sue
composizioni nella sua speciale stenografia che ha inventato da bambino e che usa ancora oggi.
Cresciuto sotto l’influenza di tutti i maggiori musicisti di musica classica (Mozart, Beethoven,
Chopin...), fu attratto da essi perché, come disse, “avevano la capacità di comunicare senza dire
una parola…”
Dopo aver suonato le tastiere in rock band locali, si trasferì in California alla ricerca di lavoro
come compositore di musiche per film.
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I risultati furono subito eccellenti. La sua musicalità non eccessivamente classica, corposa e di
grande variabilità ritmica e melodica lo portò in breve tempo ad avere risultati eccellenti. Infatti
nel 1992 ricevette la nomination al Grammy Award per l'album DARE TO DREAM,
riconoscimento bissato l'anno successivo con IN MY TIME. L'inizio del grande successo arrivò
con l'uscita dell'album dal vivo di YANNI LIVE AT THE ACROPOLIS, un concerto filmato il 25
settembre 1993 al Teatro di Erode Attico di Atene e giudicato il secondo video musicale migliore
di tutti i tempi.
Da allora, Yanni ha eseguito concerti da oltre due milioni di spettatori in più di venti Paesi del
mondo. I tour del Nord America del 1995, del 1998 e del 2003/2005, sono finiti nella Top 10 dei
concerti dell'anno. Ha accumulato più di 35 dischi d'oro e di platino, vendendo oltre venti milioni
di copie. Direi che i dati sono lampanti, siamo di fronte ad un mito.
Nel 1997 è diventato uno dei pochi artisti a cui è stato permesso di suonare al TAJ MAHAL
(tempio Indu) in India. In seguito gli è stato concesso lo stesso onore di suonare in Cina a
Pechino nella Città Proibita. Per questi due eventi Yanni realizzò l'album live con relativo video
"TRIBUTE" uscito sul mercato discografico nel 1997.
L'album è il video sono, ancora oggi, considerati i migliori di tutti i tempi, con 7 milioni di copie
vendute nel mondo all'attivo. Il prestigioso JOURNAL OF THE ROYAL SOCIETY OF MEDICINE
ha appurato che una composizione di questo album (Acroyali standing motion) presenta il
cosiddetto “effetto Mozart” in quanto assomiglia alla Sonata per due pianoforti in Re Maggiore (K
448, del 1781) di W.A. Mozart per quanto riguarda ritmo, struttura, consonanza (melodica e
armonica) e prevedibilità.
Il famoso direttore d'orchestra Iraniano: Armen Anassian ammise di avere avuto qualche
dubbio circa la scelta dei luoghi per questo live dicendo : "Onestamente, qualche anno fa,
quando si parlava del progetto, l'idea era sorprendente. Io stesso fui comprensibilmente molto
scettico. Ma la verità è che è successo. Lo abbiamo fatto.", Anassian descrive Yanni come
"molto ottimista" e osserva che "niente riesce davvero a scoraggiarlo", descrivendo in modo
lampante la vena new age dell'artista.
Nel 2000, dopo due anni sabbatici, Yanni torna con un album in studio (il primo dopo sette anni
dall'ultimo), IF I COULD TELL YOU. Più avanzano gli anni e più l’artista riesce a comporre e
suonare il pianoforte con sonorità e variazioni ritmiche assolute, in certi casi praticamente uno
strumento classico viene quasi trasformato in un synth.
La carriera compositiva di Yanni continua in modo esponenziale e dal 2003 al 2006 è un
susseguirsi di album con idee compositive sempre speciali. Nulla è ripetitivo, tutto è diverso.
Poi intervengono problemi personali, che volutamente non intendo accennare, ma che minano la
tranquillità personale di Yanni e che si ripercuotono sula sua dimensione di musicista.
Logicamente a livello discografico , si ripetono raccolte ed altro, ma l'artista pur proseguendo il
suo percorso, sembra non riesca più come si dice in gergo sportivo " a fare la differenza".
Io mi auguro che prima o poi arrivi il regalo, per il momento e grazie a Wikipedia, vi rimando
alla discografia completa dell'artista su Wikipedia. Date ascolto ad uno stupido, approfondite,
approfondite, ne vale la pena..,!! Ciao a tutti e alla prossima puntata, (Franco Galateo)
http://it.wikipedia.org/wiki/Yanni
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Abstract: L’Uomo e L’Ombra (rock-prog band) has used the virtual
Moog Prodigy. The band has found excellent targets. We will send
to download and use this tool for a creative approach in your music.
Free download: http://www.elektrostudio.ovh.org/index2.php?go=15
L’Uomo e L’Ombra l’ha provato e subito ha inserito le sue sonorità nel prossimo progetto prog.
L’esempio di utilizzazione è disponibile su http://www.magix.info/de/sono-le-8-e-tuttova-bene.audio.736127.html Lo strumento è freeware. Si tratta di una emulazione VST del
sintetizzatore analogico Moog Prodigy. Il download gratis lo ricavate da Elektrostudio. Il bello
di questo synth analogico virtuale (monofonico con 2 oscillatori, un LOF, un filtro low-pass con
cutoff, inviluppo ADS, ottimo per la sintesi di bassi e leads) è l’interfaccia grafica sulla quale
potete realmente lavorare per impostare i parametri desiderati. Infatti vi si apre la tastiera e i
relativi comandi in carne ed ossa (si fa per dire) dove potete smanettare a piacimento, alla
ricerca del suono che più vi aggrada. Quando scaricherete la dll (se lo vorrete) il moog verrà
fuori zippato in una cartella del vostro PC: Dovrete quindi dezipparlo ed importare il file dll nel
vostro arranger (nel caso nostro sul Music Maker). Ecco il link per trovare e scaricare il mitico
Moog Prodigy: http://www.elektrostudio.ovh.org/index2.php?go=15
L’avete fatto ? Allora buon divertimento se volete provare a cimentarvi con il Moog e date
un’occhiata alla seguente scheda tecnica:
Moog Prodigy - Monophonic analog synthesizer
2 VCOs with sawtooth, triangle, and pulse (narrow/square) waveforms
LFO: Square or Triangle;
VCF: 24 dB/oct lowpass w/ cutoff, emphasis
A/D/S envelope; VCA: Attack, Decay, Sustain
Keyboard: 32 keys (no velocity & aftertouch)
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Abstract: Giovanni Tiddia is a friend in the Magix.Info
Community. He plays guitar very well and his songs are full of
“heart and soul”. The Giovanni’s musical expression is great in the
melodic way because he is a great poet in music.
Giovannni
Tiddia
è
presente
nella
Magix.Info
Community
da
molto
tempo
http://www.magix.info/it/member/profile/giovanni-tiddia/medias/ ma è anche presente
su http://www.webalice.it/g.tiddia/ dove traccia la sua interessante biografia che ci
apprestiamo di seguito a proporre: “Nato il 20 Gennaio 1960 a Terralba in provincia di Oristano, ultimo
di quattro figli. Un po’ tutti artisti, infatti mio fratello dipinge, mia sorella scrive ed io suono. Mi viene
raccontato che già nella tenera età di 3 anni avevo uno spiccato senso musicale. Infatti, ogni
qualvolta sentissi una canzone, d’istinto prendevo un
qualsiasi oggetto simulando
inconsapevolmente la chitarra. A quattro anni mi venne regalata una piccola chitarra giocattolo, che
oltre ad avere un bel suono teneva bene anche l’accordatura. Qualcuno si chiederà ma come avrà fatto,
un bambino di quattro anni, ad accordare una chitarra?. Infatti non fui io a fare le regolazioni dello
strumento, ma il negoziante, esperto chitarrista. Comunque, in abbinamento allo strumento, c’era anche
un accordatore a fiato, simile ad un piffero a sei canne con le note “ MI LA RE SOL SI MIc” già
impostate. Appena impugnato il giocattolo accadde qualcosa di incredibile. Con le mie piccole manine mi
riuscì di riprodurre il motivo di una canzone intitolata “ Un dollaro d’amore ” che cantava un certo
Robertino. Chiaramente non ero consapevole di quello che facevo, ma per istinto ed intuito capivo dove
mettere le dita per riprodurre le note giuste, dando il valore e le battute esatte. La mia famiglia rimase
più che sconcertata, direi quasi impaurita. Non posso dargli torto, visto che era la prima volta che usavo
una chitarra. A quindici anni creai il mio primo gruppo musicale, di quattro elementi, e dopo un anno di
prove ci presentammo in pubblico organizzando uno spettacolo presso l’auditorium del paese.
Successivamente fummo invitati a partecipare ad una manifestazione di rilievo. Finimmo su alcuni
quotidiani con critiche molto positive. Purtroppo come tutte le cose , se non si ha un aiuto importante,
finiscono per crollare. Il gruppo, per sostenere le spese, aveva bisogno di fare serate ma nella zona in cui
si viveva la nostra musica, non era adatta. Così gli " AFTER-US THE SUN", che sarebbe il nome del
complesso, ebbero un radicale cambiamento e dalla musica rock passò, per motivi di mercato, al melodico
e liscio. Chiaramente il cambiamento comportò l’introduzione di altri strumenti, la fisarmonica e almeno un
sax, quindi nuovi musicisti. Nacquero così I RAGAZZI DEL LAGO. Il passaggio dal genere rock al liscio
comportò non pochi problemi, sia sul metodo e impostazione del suono, ma anche sulla motivazione
dei ragazzi. Fu un cammino lungo e difficile, la musica cominciava a starci stretta, non ci si divertiva più.
Comunque, personalmente, avevo un obiettivo da raggiungere e quindi con pazienza determinazione
continuai a lavorare su quel progetto. Ora ripesando a tutti gli anni di duro lavoro, posso ritenermi
soddisfatto. In tutti questi anni di musica, a volte piacevoli altre meno, posso dire di avere accumulato
un discreto bagaglio d’esperienza. Attualmente mi propongo raramente al pubblico, preferisco comporre e
insegnare”. A proposito di insegnamenti, collegatevi con http://www.tofy.it/#Home dove è
possibile vedere i tutorial, tra i quali ci sono interessanti lezioni condotte da Giovanni su come
costruire un brano con il Music Maker. E se volete vedere Giovanni all’opera con la sua chitarra
andate per esempio ad ascoltare “Pace” http://www.youtube.com/watch?v=9bCDe1wHWn4 Quando
sarete su YouTube troverete, tra i video correlati, altri lavori di Giovanni Tiddia tra i quali spicca “Solo
e senza tempo”.
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Abstract: Spritebat (a friend in the Magix.Info Community) lives in
Gilbert, Arizona. He works at a movie theater and He is going to college
(ASU) right now. He is completely obsessed with music in every aspect.
In the Magix Community are published his excellent works. His
progressive rock album will be finished and uploaded on April 27th.
http://www.magix.info/us/member/profile/SpriteBat/medias/
Spritebat, amico “progressivo” nella Magix.Info Community, ci dice di aspettare il 27 Aprile e ci promette
che in quella data il suo album di rock progressivo sarà completato e definitivamente pubblicato.
Dell’album in lavorazione già c’è molta roba in anteprima reperibile su Magix.
Da
http://www.magix.info/us/member/profile/SpriteBat/medias/ si può accedere a tutti i brani pubblicati
dall’amico che vive in Ariziona.
Some Are Destined To Search - What The Hawk Sees - First Intermission - Second Intermission - Fictitious
Streams - Thoughts Amassing, saranno tutti presenti nell’album di prossima uscita.
Non sono però i soli brani, quelli dell’album, ad essere presenti nella Community. Una particolare
attenzione la vogliamo riservare a “Night of the festival” http://www.magix.info/us/night-of-thefestival.audio.582917.html ottimamente arrangiata e cantata con un bel timbro vocale, malgrado Spritebat
dichiari di non essere un buon cantante. E la voce si sente anche in Some Are Destined To Search della
quale riportiamo anche il testo.
Imagine an island
Where nothing is heard
But the song of the birds
And the caress of the sea
Wind blowing through the trees
Like bliss it seems to those trapped there
Without a care, their feet ensnared
But some are destined to search for something
with nothing but a sense of curiosity...
Come with us if you desire
if you wish to be free
we will cross the great sea
this is our destiny
Why should we waste our time?
Just accept that this
pointless endeavor was never an option.
Why should we venture forth?
There's no need to explore,
for there's nothing worthwhile far beyond our home.
Give it a chance and you'll hear
what we've heard in our dreams
in our minds, in our souls
Please let it take control
Why should we waste our time?
Just accept that this
pointless endeavor was never an option.
Why should we venture forth?
There's no need to explore,
for there's nothing worthwhile waiting out there...
With or without you, we'll carry out this plan of ours
No matter how far, we'll be guided by the stars
Breaking from the chains, disregard the pain
as we sail through the icy cold rain
let the time fly, let it pass you by
All you have to do is keep your spirits high
Easier said than done. It's been days since we've seen
the sun.
Disturbing new sounds now ring, and voices of evil now
sing.
Ignore those voices, we'll sail far beyond that sound
Sail for the dreams never lost, although not yet found
Every passing day, closer to the rays
of the soothing light of places we can stay
So we still embark, motivation sparked
fuel to our fire, banishing the dark
But there's still so many miles to go, and the rain is now
turning to snow.
Show us something, show us anything. Give us just one
new song to sing...
After what felt like an endless night...there's land in
sight!
All along, it's been here
Through the unenlightened years
Countless places out there
Beckoning to those ensnared
This is so much better than we ever would have guessed
Now we are unfettered, truth is no longer repressed
All along, it's been here
Through the unenlightened years
Countless places out there
Beckoning to those ensnared
All that we could ever want was never far away
It was worth the effort, now it all has been repaid
tenfold, so
Let's return to bring them with us
Free them from that island of unending ignorance
Tell them what lies past horizons
Everyone deserves to hear the sound of paradise.
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