appunti sull`elettricità per le classi terze

LA CORRENTE ELETTRICA
CONSIDERANDO I FENOMENI ELETTRICI ABBIAMO VISTO CHE LE CARICHE
ELETTRICHE CHE SI CREANO SUI MATERIALI ISOLANTI (VETRO, PLASTICA,
BACHELITE, ...) RESTANO FERME NEL POSTO DOVE SONO STATE PRODOTTE. LA
CORRENTE ELETTRICA, INVECE, SI OCCUPA DI CARICHE ELETTRICHE IN
MOVIMENTO NEI CORPI CONDUTTORI.
LA CORRENTE ELETTRICA E' UN FLUSSO ORDINATO DI ELETTRONI CHE SI
SPOSTANO PER UN TEMPO PROLUNGATO ALL'INTERNO DI UN MATERIALE
CONDUTTORE
L'INTENSITA' DI CORRENTE
SI CHIAMA INTENSITA' ( I ) DI UNA CORRENTE ELETTRICA LA QUANTITA' DI
ELETTRONI CHE ATTRAVERSANO LA SEZIONE DI UN CONDUTTORE IN UN SECONDO.
L'UNITÀ DI MISURA DELL'INTENSITÀ DI CORRENTE È L'AMPERE ( A ); UN AMPERE
CORRISPONDE ALLA CARICA DI SEI MILIARDI DI MILIARDI DI ELETTRONI ( 1 COULOMB )
CHE ATTRAVERSANO UN FILO CONDUTTORE IN UN SECONDO.LO STRUMENTO CHE MISURA
L'INTENSITÀ DI CORRENTE SI CHIAMA AMPEROMETRO.PER MISURARE LE CORRENTI DI
DEBOLE INTENSITÀ SI USANO STRUMENTI DETTI GALVANOMETRI.
POTENZIALE, D.D.P. E TENSIONE
Affinché la corrente possa
circolare in un conduttore
è necessario che vi sia
una diversa
concentrazione di elettroni
(POTENZIALE
ELETTRICO) agli
estremi del conduttore
stesso. Si chiama polo
negativo quello con
maggiore concentrazione
di elettroni (maggior
potenziale) e polo positivo
quello con concentrazione
di elettroni inferiore.
La differenza tra il potenziale del polo
negativo e quello del polo positivo si
chiama "differenza di potenziale"
(d.d.p.) ed è la causa che permette il
passaggio della corrente elettrica.
In un conduttore, tanto maggiore è la
d.d.p., tanto più grande sarà la spinta che
riceveranno gli elettroni a muoversi.
Tale spinta si chiama tensione o voltaggio
e si misura in volt (v) con uno strumento
chiamato voltmetro.
Resistenza elettrica
In un circuito elettrico il passaggio di elettroni viene sempre più o meno ostacolato dall'attrito
con gli atomi del conduttore. Si chiama resistenza elettrica (R) la maggiore o minore difficoltà
che un conduttore oppone al passaggio della corrente.
I legge di OHM: R = V/I
L'unità di misura della resistenza è l'OHM (simbolo
omega) e lo strumento che la misura si chiama
Ohmetro. Vi sono corpi, come i metalli, che
oppongono una resistenza molto bassa al
passaggio della corrente e quindi sono buoni
conduttori. Ve ne sono altri che presentano una
resistenza di media entità ed altri ancora, come gli
isolanti, che oppongono una resistenza elevatissima
(vetro, ceramica, plastica, bachelite...). In figura
alcuni isolanti.
Energia e potenza della corrente elettrica
La corrente elettrica possiede una forma di energia chiamata energia elettrica che, ad esempio,
nelle nostre abitazioni, viene sfruttata per l'illuminazione e per azionare i vari elettrodomestici.
Se sulla targhetta che descrive le caratteristiche di un frullatore troviamo la scritta 500 W, ciò
vuol dire che il motore elettrico che lo fa funzionare è dotato di una potenza di 500 Watt, cioè è
capace di effettuare un un lavoro di 500 Joule in un secondo. (lavoro nell’unita’ di tempo)
Per compiere questo lavoro, il frullatore deve assorbire dalla rete elettrica una corrispondente
quantità di energia.
La potenza di una corrente elettrica dipende dalla sua intensità ( I ) e dalla
tensione ( V ) del generatore che l’ha prodotta. Essa è quindi data dalla formula:
P=V*I
Se la tensione è misurata in Volt e l’intensità di corrente in Ampere, la potenza
sarà espressa in Watt.
W = V * A
L’energia elettrica consumata si
misura in chilowatt-ora (KWh ). Il
chilowattora corrisponde all’energia
fornita in un’ora da una corrente
elettrica che ha la potenza di un
chilowatt( 1 chilowatt= 1000 watt ).