Diapositiva 1 - Soglianamaldi.org

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Tutti noi, bene o male, abbiamo una vaga idea di cosa possa essere un
mammifero; lo apprendiamo da piccoli quando, già alla scuola
elementare, ci insegnano che i mammiferi sono quegli animali che non
fanno le uova, ossia che partoriscono il piccolo già ben sviluppato.
Impariamo, quindi, che anche l'uomo è un mammifero, e, crescendo,
apprendiamo altri particolari della vita dei mammiferi. Eppure, siamo
certi, nessuno, esperti esclusi, conosce veramente il mondo dei mammiferi
che è così ampio e meraviglioso da rendere impossibile la sua completa e
totale conoscenza. Potremo dire che i mammiferi sono una classe di
vertebrati che appartengono al phylum dei Corda, diffusione cosmopolita
e via dicendo; ma forse questo approccio risulterebbe troppo noioso.
Per avvicinarci al mondo dei mammiferi allora, potremo iniziare
fornendo qualche dato molto interessante di statistica; per esempio, non
tutti sanno che la classe dei mammiferi conta, in totale, di ben 5500
specie e che le dimensioni di questi animali possono variare dai pochi
centimetri, per 2 grammi, del mustiolo agli oltre 30metri di lunghezza,
per 150 tonnellate di peso della balenottera azzurra.
yh
Il termine "mammifero" deriva dal latino mamma che significa
mammella. Sono classificati come mammiferi quegli animali le cui
femmine sono dotate di ghiandole speciali che secernono il latte
con cui nutrono i loro piccoli. Un'altra caratteristica peculiare
dei mammiferi è la presenza dei peli che svolgono l'importante
funzione di aiutare l'animale a conservare costante il calore
corporeo. Sono infatti animali a sangue caldo, capaci di adattarsi
a molti ambienti mantenendo la temperatura del corpo pressoché
costante. Non tutti, tuttavia, sono dotati di una folta pelliccia:
elefanti, rinoceronti e ippopotami hanno pochissimi peli, mentre
alcune specie di balene hanno soltanto poche setole attorno alla
bocca
il corteggiamento
Se un uomo, in fase di corteggiamento, decidesse di regalare all'oggetto
delle sue attenzioni un bel ciuffo di alghe, probabilmente non farebbe una
gran bella figura. Per i delfini non è la stessa cosa. Anzi, se si
presentassero al primo appuntamento con delle rose rosse, queste
sicuramente passerebbero del tutto inosservate. Che i delfini fossero
animali dotati di intelligenza già si sapeva, ma adesso si scopre che sono
anche romantici. E secondo una ricerca britannica, corteggiano l'amata
regalandole un mazzo di alghe.
Per capire come funzionano i "flirt" fra delfini, due studiosi, Tony Martin
del British Anctartic Survey di Cambridge e Vera da Silva, del National
Institute of Amazonian Research del Brasile hanno dedicato tre anni allo
studio di più di seimila gruppi di animali che, fra il 2003 e il 2006, hanno
attraversato la foresta pluviale di Mamiraua. La riserva comprende un
lungo tratto del Rio Solimoes e una grande porzione di foresta e il suo
habitat preserva alcune delle specie più minacciate dell'intero bacino
amazzonico, come il "boto vermelho", il delfino rosa d'acqua dolce, e il
"tucuxi", il delfino grigio del Rio.
Dei miei colleghi erano scettici quando ho sollevato l'ipotesi - ha detto
alla rivista britannica New Scientist Tony Martin - ma ora penso che le
prove siano schiaccianti". Questo comportamento, secondo lo studioso, è
un segno culturale che non si tramanda geneticamente ma viene appreso
dalla generazione precedente. I test del Dna hanno anche dimostrato,
Tra i cebi dai cornetti (cebus apella), scimmie diffuse nell'America
centrale
e meridionale, è la femmina a fare la prima mossa, mostrando
.
la sua disponibilità all'accoppiamento con smorfie, versi e ammiccamenti
sensuali. Il maschio, da parte sua, fa l'indifferente e si gode lo spettacolo
per ore senza fare nessuna mossa. Lei inarca le sopracciglia all'insù e
piega gli angoli della bocca in un sorriso d'intesa. Ma, una volta
conquistato, il maschio si risveglia dal torpore iniziale e diventa un
partner attivo e fantasioso e comincia, a sua volta, a corteggiare la
compagna prima di accoppiarsi con lei.
scimmia cebus
apella….
Tra i mammiferi, il cervo, è quello che porta su di sé i segni più
evidenti del suo appeal. I maschi sono dotati di palchi di vero osso
(da non confondere con semplici corna), che cadono e ricrescono
ogni anno, regolati dagli ormoni sessuali. Per il periodo degli
amori, i palchi sono all'apice e rappresentano un segno di
potenza, rango sociale ma anche un'arma nelle lotte fra maschi.
Poi quando è tempo di accoppiamento è la femmina ad attrarre il
maschio con i suoi lunghi gemiti e rilasciando un inebriante
profumo. Non si deve dimenticare infatti che il maschio va preso
anche per il naso, come pare facciano anche gli scarafaggi.
1 COPPIA DI
ALCI IN
AMORE
cura della prole
.I mammiferi sono praticamente gli unici animali al mondo che
consapevolmente prendersi cura della propria prole fino alla
scadenza. Gli altri animali del mondo prendere atto della loro prole,
perché sono guidati dall'istinto. Passiamo il tempo più lungo, circa 18 a 21
anni della nostra vita, avendo cura di un singolo bambino alla
maturità. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi entrambi i
genitori eseguire la cura dei nostri figli. Questo tipo di cura che accade
con altri mammiferi, soprattutto tra i primati, fino ad una misura
limitata. La femmina in altri gruppi si assume la responsabilità esclusiva
per l'allevamento della famiglia, mentre il maschio è da qualche parte a
partire un'altra famiglia.
Molti mammiferi come i cani ed i gatti trascorrono circa un paio di mesi
prendersi cura dei loro figli. Scimpanzé e gorilla trascorrono circa due o
tre anni cura per i loro figli. Topi e altri roditori hanno più breve tempo
tra i mammiferi di prendersi cura dei loro figli. Passano solo poche
settimane la cura per la loro prole. Sono attivo e funzionante pronto per
iniziare la propria famiglia quasi subito. Non è possibile ottenere più
velocemente di quello.
Monotremi sono i mammiferi più primitivi. Ci sono tre specie di
monotremi, l’ornitorinco fatturati anatra-(ornitorinco) e due formichieri
spinosi, o echidna (Tachyglossus e Zaglossus). Questi mammiferi fanno le
uova, dopo la schiusa i neonati, le madri nutrono i loro piccoli con il
latte. Oggi, monotremi vivono solo in Australia e Nuova Guinea. Il
Monotreme nome significa "uno-forata", riferendosi alla cloaca, un unico
foro che serve il tratto urinario, l'ano, e del tratto riproduttivo in
monotremi.
Riproduzione: monotremi deporre le uova piccole (meno di 2 cm di
lunghezza) che hanno un guscio coriaceo. Il giovane prendere il latte da
una ghiandola sulla pancia della madre. L'ornitorinco depone le uova sulla
riva di un ruscello, riccioli poi intorno alle uova di proteggerli e tenerli al
caldo. formichieri Spini giaceva un singolo uovo in un sacchetto di
protezione temporanea sul ventre della madre.
Anatomia: monotremi hanno i capelli come gli altri mammiferi, e le
femmine producono latte. Hanno un basso tasso metabolico e una
temperatura leggermente inferiore a quello dei mammiferi placentati.
marsupiali
Marsupiali sono il gruppo di mammiferi in genere
considerati mammiferi confezionate (come il canguro
wallaby e a sinistra). Essi danno vita in diretta, ma non
hanno tempi di gestazione lunghi come i mammiferi
placentati . Invece, essi danno vita molto presto e che
l'animale giovane, in sostanza un embrione indifeso, si
arrampica dal canale del parto della madre per i capezzoli.
Ci lo afferra con la bocca su e continua spesso a sviluppare ,
spesso per settimane o
mesi a seconda della specie. Il
tempo di gestazione è di breve a causa di avere una
placenta tuorlo-tipo nel marsupiale madre.
Come gli altri mammiferi, i marsupiali sono ricoperti di
pelo. Madri infermiera loro giovani - un giovane canguro può
infermiera anche quando è cresciuta quasi alle dimensioni della
madre.
La natura marsupiale solo negli Stati Uniti è
l'opossum, marsupialis Didelphis. In passato, tuttavia, marsupiali
erano piuttosto comuni. Durante il Mesozoico marsupiali erano
molto comuni in America del Nord, più comune, infatti, che i
mammiferi placentati. Hanno continuato qui fino alla metà degli
anni- Terziario .
mammiferi
da
ELENA, GIORGIA,
FABIANA,BEATRICE,
VALENTINA!.
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