CROSSOVERS: INCROCI TRA PORTO E CITTÀ
Perché sono qui
Perché sono qui?
Le premesse del prof. Trame
1. Non si disegna se non si conosce
2. Siamo qui per progettare il futuro
1. Non si disegna se non si conosce
anche APV e anche il Comune disegnano, anche noi dobbiamo conoscere l’oggetto del disegno
che è un oggetto condiviso e convissuto da cittadini, ragazzi, docenti, operatori economici, visitatori:
tutti noi costruiamo l’oggetto del disegno - quale approccio vogliamo utilizzare?
2. Siamo qui per progettare il futuro
sulla base di cosa? di una visione parziale? di una visione utopistica?
di una visione ristretta? di una visione realistica? di una visione reale? di una visione tecnica?
Prima di tutto dobbiamo costruire una VISIONE COMUNE
PORTO E CITTA’ DEVONO CONDIVIDERE UNA VISIONE
LE NOZZE DI VENEZIA COL MARE
Fin dapprincipio Venezia aveva capito l’importanza della sua relazione con il mare così decise di sposarlo
e di rinnovare questa sua promessa ogni anno.
Il simbolo del matrimonio era l’anello
che rappresentava l’impegno dei cittadini-mercanti-navigatori di condividere gli stessi valori e la stessa visione.
NEL PASSATO FU FACILE MANTENERE LA PROMESSA
Perchè il Porto e la Città costituivano un’entità unitaria
e la situazione restò inalterata fino all’inizio del ventesimo secolo.
rehouses, port services and port activities were perfectly mixed with the urban life and structure. Till the first decade of the
twentieths century, inside the historical center were located also industrial terminals, such as the ancient Mill or a Cotton
Factory, able tostorica
use wharves
rail services
set up after the realization of the railway bridge in 1846.
Evoluzione
deland
porto
a Venezia
1915
1900
1880
1539
1909-1916
XIII-XIV c.
1915
-10m
1473
1810
1880
-4 m
-8m
1929
1915
1900
-8m
XIV-XVIII c.
1873
1929
1325
XIX c. – XX c.
XIII c.
XVIII - XIX c.
100 ANNI FA MOLTE COSE ACCADDERO
In relazione alla realizzazione di un nuovo porto nella Terraferma: PORTO MARGHERA
che doveva rispondere alle esigenze di nuove attività industriali e della loro logistica
Evoluzione storica del porto industriale a Marghera
1903-1915
1916-1929
1930-1939
1955-1990
1965-1972
1967-1972
IL PORTO DI VENEZIA OGGI: 1 porto, 3 scali, molte città
MARGHERA
SCALO MERCI
MARITTIMA
SCALO PASSEGGERI
FUSINA
SCALO TRAGHETTI
OGGI
CI SONO MOLTE VENEZIE E MOLTI PORTI
e il singolo anello del passato
è diventato i molteplici incroci di oggi
l’Autorità Portuale di Venezia, come ente pubblico responsabile dello sviluppo del porto,
pone tra i propri obiettivi quello dei crossovers tra esigenze del porto e della città.
CROSSOVERS
NELLA VENEZIA STORICA
Nella Venezia storica le aree portuali sono situate all’estremità ovest dell’isola.
Qui possiamo distinguere tra WATERFRONT ANTICO e PORTO PASSEGGERI
PORTO PASSEGGERI
WATERFRONT ANTICO
IL WATERFRONT ANTICO DI VENEZIA
Il Waterfront antico di Venezia fu creato nel 1896-97 come parte di un progetto più grande per costruire il nuovo
porto di Venezia, in seguito alla costruzione del ponte ferroviario nel 1846. La superficie coperta era di circa 30.000
mq, suddivisi tra 9 magazzini e altri edifici ospitanti istituzioni portuali.
C'era anche l'ex chiesa di Santa Marta, risalente al XIV secolo, sconsacrata nel 1811.
C'erano anche alcuni terminal industriali, come il Cotonificio situato vicino alle banchine portuali per beneficiare
direttamente dei servizi logistici.
Verso la fine del ‘900 in quest’area erano ancora insediate attività portuali, ma vi erano anche aree e strutture
dismesse in netto contrasto con il bisogno di spazi della città e con la bellezza della città storica.
.
IL WATERFRONT DI VENEZIA OGGI
o Riqualificato e aperto alla città
o un punto di riferimento per le attività educative e per gli eventi culturali legati al patrimonio culturale del porto
o 20 milioni di euro = investimento totale
COME ABBIAMO RAGGIUNTO QUESTI RISULTATI?
CROSSOVERS
NEL WATERFRONT ANTICO
L’Autorità Portuale di Venezia ha analizzato i diversi bisogni cercando un valore comune condiviso
Bisogni della città storica:
o la rigenerazione di una parte abbandonata
del centro storico,
o nuovi spazi e strutture da dedicare alla
didattica e alla formazione dei giovani
o grandi strutture da dedicare a nuove forme di
arte contemporanea
o ampi spazi adatti ad ospitare eventi
tradizionali con grande affluenza
Bisogni di questa antica area del porto:
o la salvaguardia dell’eredità culturale del porto
o le specializzazioni estreme di ogni singola area
del porto, per rispondere in maniera puntuale
ad ogni segmento di domanda
o l’integrazione sociale delle attività portuali
CROSSOVERS
NEL WATERFRONT ANTICO
Il valore comune condiviso è:
la salvaguardia del patrimonio culturale del porto,
individuando attività portuali che possano vivere in
armonia con spazi e strutture urbane
L’Autorità Portuale di Venezia ha rigenerato l’intero waterfront,
restaurando gli antichi magazzini e dandoli in concessione a diversi
stakeholder, a condizione che le attività svolte qui possano
contribuire in qualche modo alla salvaguardia della cultura portuale
e marittima; le attività portuali che qui si svolgono ancora hanno
impatto minimo.
15 ANNI DI RIQUALIFICAZIONE DEL WATERFRONT
2000 -
Demolizione del muro che separava la città dall’area portuale di Santa Marta (progetto Urban)
2000 -
Fabbricato 17. Riqualificazione dell'edificio ora sede di due centri di formazione in materie portuali,
Investimento da parte di APV: 1.300.000 €.
2001 -
Fabbricato 16. Riqualificazione dell'edificio ora sede di uffici di alcune agenzie marittime.
Investimento da parte di APV: € 2.000.000
2003-2007- Magazzini “Ligabue” e “Cotonificio Veneziano” Ora sedi delle Università veneziane
2006 -
Chiesetta di Santa Marta. Riqualificazione dell'edificio ora centro culturale
Investimento da parte di APV: € 2.000.000
2007 -
Fabbricati 12 e 13. Riqualificazione degli edifici ora sedi dell’Autorità Portuale di Venezia
Investimento da parte di APV: € 6.000.000
2010 -
Fabbricato 15. Riqualificazione dell'edificio ora sede Guardia Costiera
Investimento da parte di APV: € 4.781.000
2008/2016 - Fabbricato 11: Riqualificazione dell'edificio
Investimento da parte di APVI € 343.000
2015 -
Fabbricato 1: Riconversione di parte del Terminal San Basilio ora spazio per l’arte e la cultura.
Investimento da parte di APV: € 250.0000 .
CROSSOVERS
NELLA VENEZIA STORICA
OGGI IL NUOVO WATERFRONT OSPITA:
o
o
o
o
o
o
SEDI UNIVERSITARIE
che prevedono anche docenze, Master e dottorati legati ai temi portuali
SEDI DI ISTITUZIONI PORTUALI
per promuovere il loro dialogo con le Istituzioni e le Autorità cittadine
CENTRI EDUCATIVI E DI FORMAZIONE
per fornire competenze tecniche avanzate alle future generazioni che lavoreranno in porto
ARTERMINAL – un antico magazzino oggi destinato a mostre di arte contemporanea
per ricordare la speciale capacità che i porti hanno di «unire il mondo tramite ponti» e promuovere le
contaminazioni artistiche, così come gli scambi tra diverse culture
YACHTS, BATTELLI FLUVIALI, VELIERI E NAVI CROCIERA PIU’ PICCOLE
per riservare quest’area a un segmento di domanda più di nicchia e di più alta qualità
MANIFESTAZIONI E EVENTI CITTADINI
per consentire alla città di usare questi grandi spazi adatti ad eventi con grande affluenza di pubblico
CROSSOVERS
NELLA VENEZIA STORICA
2000-2002 - Demolizione del muro di separazione della città dall’area portuale e restauro di 2 antichi
magazzini, che ora ospitano centri di educazione e formazione portuale
CROSSOVERS
NELLA VENEZIA STORICA
2003-2007 – restauro dei magazzini 5,6,7 e riqualificazione dell’ex Cotonificio per ospitare sedi
delle due Università Veneziane
CROSSOVERS
NELLA VENEZIA STORICA
2004 – restauro dell’ex chiesa di Santa Marta per ospitare un centro conferenze – il Comune ne può usufruire
gratuitamente per un certo numero di giornate all’anno – VINTO il Premio Europa Nostra
CROSSOVERS
NELLA VENEZIA STORICA
2007-2010 – restauro dei magazzini 12,13,15 per ospitare le sedi delle Istituzioni portuali
CROSSOVERS
NELLA VENEZIA STORICA
2015 – restauro del magazzino 1 per ospitare un Nuovo Terminal per l’arte contemporanea: ARTERMINAL.
E’ stato inaugurato nell’ambito della 56a Biennale Arte con la mostra “The bridges of Graffiti”
OPEN PORT: NON SOLO SPAZI APERTI,
MA ANCHE DIALOGO CON LA CITTA’
L’ULTIMA SFIDA PER I PORTI E LE CITTA’ PORTUALI
Negli ultimi dieci anni i principali porti mondiali sono passati da eventi e azioni di
«apertura sporadica» alla Città a soluzioni di «apertura permanente» della realtà
portuale per far «vivere» ai cittadini, ai turisti e in generale ai «non addetti ai
lavori» il Porto.
Oggi la valutazione delle realtà portuali passa anche dalle sue performance sociali
2006 - AIVP stila la Carta di Sydney su “Lo Sviluppo
Sostenibile delle Città Portuali”
2008 - AAPA (Associazione dei Porti Americani)
lancia un’iniziativa per rilanciare le percezioni
pubbliche dei porti marittimi
Performance
economiche
Performance
ambientali
Performance
sociali
2009 ESPO intitola alla integrazione sociale dei porti
un Premio annuale
2010 AIVP crea il Port Center Network
2012 OECD esprime precise raccomandazioni in
merito alle open port policy nel suo studio sulla
competitività delle città portuali
OPEN PORT: LE BEST PRACTICES
VADEMECUM AIVP PER UN “PORTO APERTO”
Come si posiziona Venezia
1. APERTURA FISICA PERMANENTE DI PARTI DEL PORTO
rendendola fruibile per eventi culturali, sportivi e sociali ovvero con piste ciclabili e altri
percorsi
A Venezia l’apertura è permanente nell’area del waterfront di Santa Marta e San Basilio: prima
riqualificato dal 2000 a oggi con 20 milioni di Euro di investimenti e poi reso fruibile agli studenti, a chi fa
cultura e arte (Spazio Porto e Arterminal) e ai cittadini e ai turisti che partecipano a Venice Marathon
(ottobre), su e xo per i ponti (10 aprile), Venice Night Trail (23 aprile)
VADEMECUM AIVP PER UN “PORTO APERTO
2. PORT DAYS PROGRAMMATI – VISITE GUIDATE AL PORTO
A Venezia dal 1999 l’Autorità Portuale organizza tour guidati differenziati per
categoria di visitatori; ogni anno sono accompagnati almeno 1000 giovani per un
totale di 20.000 persone accompagnate alla scoperta del porto
VADEMECUM AIVP PER UN “PORTO APERTO”
3. FORMAZIONE e investimento sul capitale umano
attraverso partnership tra scuole, università e imprese marittime - reti educative - condivisione
della conoscenza
Venezia ha sempre puntato sulla formazione con il Consorzio CFLI che ogni anno propone
corsi orientati all’inserimento nel mondo della logistica e nel 2015 ha costituito l’ ITS Marco Polo
che mette in rete la comunità portuale, il mondo imprenditoriale e le scuole superiori di logistica per
offrire un percorso tecnico parallelo all’Università più orientato al mondo del lavoro
Due anni di scuola di formazione superiore nei quali gli studenti svolgeranno 2000
ore di corsi alternando lezioni in aula e almeno il 50% di ore di tirocinio formativo
presso aziende qualificate del settore logistico e portuale.
Al termine del percorso e a seguito di un esame finale con prove stabilite dal
Ministero, viene rilasciato un Diploma di V livello EQF valido in tutta Europa.
VADEMECUM AIVP PER UN “PORTO APERTO”
4. SOCIAL MEDIA
per migliorare la reputation del porto
Venezia ha attivato il canale twitter da 1 anno e lanciato diverse iniziative sui social
come il challenge fotografico Porto di Venezia-Open Factory
e la partecipazione al challenge #myportforTurku in questi mesi
Lezioni in aula – il porto va a scuola
Itinerari storico-didattici
Laboratori indoor
e visite guidate
con esponenti
della comunità
tecnico-nautici
IL MARCHIO DI PORTO APERTO
Per poter fornire al progetto un’identità
che fosse riconoscibile e efficace sul piano comunicativo,
si è deciso di fornirgli un “volto”, accostando ad esso
un’immagine ufficiale, una grafica che racchiuda tutti
i concetti e le nozioni che si intende trasmettere.
E’ stato realizzato dalla disegnatrice
Corinne Zanette un vero e proprio marchio
che racchiude al suo interno
una serie di simboli e significati che esprimono
i concetti chiave della relazione storica
esistente tra il porto, la città e il territorio.
Le immagini mirano a fornire suggerimenti,
spunti, idee, lasciando però la libertà
di usare la fantasia per completare il quadro,
in modo che il messaggio sia veicolo di informazioni
e al tempo stesso strumento di stimolazione dell’intelletto.
WHAT’S NEXT?
CROSSOVERS
NELLA VENEZIA STORICA
IL PROSSIMO STEP SARA’ LA CREAZIONE DI UN HUB CULTURALE
focalizzato sulla tutela e sullo sviluppo del patrimonio culturale del porto in collaborazione
con start-up, Università e Istituzioni culturali
2
2
EVENTI E FESTIVAL CULTURALI
CHE COINVOLGONO LA COMUNITA’ LOCALE, I GIOVANI E
LA CITTA’ IN GENERALE
1
FONTEGO
CULTURALE
4 ATTIVITA’ EDUCATIVE SULLE 4 ARTI:
SCRITTURA, PITTURA, RECITAZIONE,
MUSICA, CON UN FOCUS SPECIFICO
SULLA CULTURA DEL MARE
1
HUB
3
3
FRAME DI COLLABORAZIONE
ASSIEME ALLE UNIVERSITA’, LE ISTITUZIONI CULTURALI E I
CENTRI EDUCATIVI PER CONDIVIDERE UN PIANO DI
ATTIVITA’ E DI VALORIZZAZIONE DELLE AREE
FONTEGO CULTURALE
CON UN FOCUS SPECIFICO SULLA CULTURA DEL MARE
FONTEGO CULTURALE
CON UN FOCUS SPECIFICO SULLA CULTURA DEL MARE
EVENTI E FESTIVAL CULTURALI
CHE COINVOLGONO LA COMUNITA’ LOCALE, I GIOVANI E LA CITTA’ IN GENERALE
FRAME DI COLLABORAZIONE
ASSIEME ALLE UNIVERSITA’, ALLE ISTITUZIONI CULTURALI,
AI CENTRI EDUCATIVI, A START UP, AI GIOVANI
PER CONDIVIDERE UN PIANO DI ATTIVITA’ CHE
VALORIZZI QUESTE AREE E QUESTE STRUTTURE
IMPORTANTI PER LA QUESTA CITTA’ PORTUALE
per conoscere il seguito
della storia seguici su
twitter
@PortOfVenice
per vedere i prossimi
sviluppi seguici su Instagram
@portofvenice
IL PORTO PASSEGGERI
All'inizio del ventesimo secolo, quest'area del porto - circa 55 ettari di superficie totale - era occupata da terminal commerciali
e magazzini abbandonati. Le navi merci raggiungevano le sue banchine attraverso il Canale della Giudecca. L'Autorità Portuale
di Venezia ha investito molto per trasferire le attività portuali nella terraferma, dedicando l'intera area alla creazione di un
porto passeggeri che ospitasse navi da crociera e traghetti. Ma negli ultimi anni sono emersi altri bisogni.
IL PORTO PASSEGGERI DI VENEZIA
OGGI
LA STRUTTURA
o
o
o
o
o
o
o
o
o
290.000 M2 = superficie totale
3.000 lm = lunghezza delle banchine
8 terminal
500 ml € = valore totale della struttura portuale
160 ml € = investimenti recenti
1.686.606 = passeggeri nel 2015
1.582.481 = passeggeri delle crociere
86% = passeggeri che lo usano come un home port
40 = compagnie che fanno scalo a Venezia
IL PORTO PASSEGGERI DI VENEZIA
OGGI
EFFETTI POSITIVI
o 5000 = persone impiegate
o 280 ML € all’anno = spese dei passeggeri a Venezia
o 148 ML € all’anno = spese per la manutenzione delle navi
o 320.000 € all’anno = spese per i servizi per ogni nave e ogni visita
COME ABBIAMO RAGGIUNTO QUESTO RISULTATO?
CROSSOVERS
NEL PORTO PASSEGGERI
Abbiamo analizzato i diversi bisogni cercando un valore comune da condividere con tutti gli stakeholder coinvolti
Bisogni della città:
o l‘estromissione del traffico di traghetti per ridurre la
congestione di traffico (nel breve periodo)
o la riduzione dell’inquinamento dell’aria
o la riduzione delle dimensioni delle navi che attraversano
il Canale della Giudecca a causa dell’impatto visivo
o lo studio di un tragitto alternativo per le navi da crociera
più grandi che oggi raggiungono il porto passeggeri (nel
medio periodo)
o la progettazione di un nuovo porto passeggeri per le navi
da crociera più grandi (nel lungo periodo)
o la conservazione del valore socio-economico generato
dal traffico passeggeri
Bisogni del porto:
o l’estrema specializzazione di ogni singola area
portuale per rispondere puntualmente ad ogni
segmento di domanda
o il mantenimento del ruolo di home port
o la protezione dell’ambiente
o l‘integrazione sociale delle attività portuali
CROSSOVERS
NEL PORTO PASSEGGERI
Il valore comune che deve essere condiviso dagli stakeholder coinvolti è:
il mantenimento del valore socio-economico
generato dall'home port crocieristico con
il minimo rischio per l'ambiente
L'Autorità Portuale di Venezia ha lavorato con tutti gli stakeholder
coinvolti per definire un piano in grado di raggiungere l'obiettivo
tramite azioni da mettere in atto nel breve,
nel medio e nel lungo periodo.
CROSSOVERS
NEL PORTO PASSEGGERI
OGGI IL PORTO PASSEGGERI:
o
NON OSPITA PIU’ TRAFFICO TRAGHETTI
o
OSPITA SOLO NAVI CROCIERA CHE RISPETTANO IL VENICE BLUE FLAG
o
E’ PROVVISTO DI UN SISTEMA DI ILLUMINAZIONE A LED
o
E’ PROVVISTO DI UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE METEORICHE
o
OSPITA SOLO NAVI CROCIERA CON UNA STAZZA INFERIORE ALLE 96.000 tonnellate
CROSSOVERS
NEL PORTO PASSEGGERI
NEL BREVE PERIODO
STEP 1 – UN NUOVO TERMINAL DELLE AUTOSTRADE DEL MARE
IN TERRAFERMA
8 ML € = costi di bonifica
36 = ettari bonificati
400 = Navi Ro-Ro/Ro-Pax all’anno che sono state estromesse dal centro storico
CROSSOVERS
NEL PORTO PASSEGGERI
NEL BREVE PERIODO
STEP 1 –: ACCORDO VENICE BLU
i motori delle navi da crociera devono passare all'uso di un carburante con un minor contenuto di zolfo
(0,1%) nel momento in cui si avvicinano alla Bocca di Lido. L'accordo ha creato una sorta di "zona verde"
speciale nella laguna di Venezia, considerato che lo 0,1% di zolfo è a dire il vero inferiore alle prescrizioni
della UE, che fissano il limite di 3,5% di zolfo accettato nei porti.
Gli effetti dell’attuazione del Venice Blue Flag sono:
-91% = riduzione di zolfo
-46%= riduzione del particolato
2Ml € = riparmio annuo sui costi esterni
CROSSOVERS
NEL PORTO PASSEGGERI
NEL BREVE PERIODO
STEP 1 – IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE
ACQUE METEORICHE CHE USANO
NUOVE TECNOLOGIE
(Stormfilter® technology)
in grado di ridurre al minimo tutti gli impatti sull’acqua
generati dalle attività portuali
95 % = percentuale annua di acqua piovana
trattata dal sistema
invece dei primi 5 millimetri
come richiesto dai regolamenti italiani
CROSSOVERS
NEL PORTO PASSEGGERI
NEL BREVE PERIODO
STEP 1 –: SISTEMA DI ILLUMINAZIONE A LED
che riduce al minimo l’inquinamento luminoso, riducendo il consumo
di energia collegato alla struttura portuale
70% = risparmio di energia rispetto ai sistemi tradizionali
CROSSOVERS
NEL PORTO PASSEGGERI
NEL BREVE PERIODO
STEP 1 – 2015 – LIMITAZIONE VOLONTARIA DELLA STAZZA
SOLO NAVI CROCIERA FINO A 96.000 G.T. POSSONO
RAGGIUNGERE VENEZIA
450
400
Numero di navi 2009-2015
350
300
250
200
150
100
50
0
2009
2010
2011
< 40Kt
2012
<Kt96
2013
>= 96Kt
2014
2015
I PROSSIMI STEP
CROSSOVERS
NEL PORTO PASSEGGERI
Marittima
Cruise
Terminal
Nel lungo periodo, che è caratterizzato non solo
in termini di tempo ma anche in termini di nuove
soluzioni richieste per coniugare i bisogni
dell'industria crocieristica con quelli della città, nel
contesto della revisione del Piano Regolatore
Portuale, stiamo considerando più di una
soluzione per poter realizzare un nuovo porto
passeggeri.
SLOVENIA
HUNGARY
CZECH
BOSNIA
SLOVAKI
A
AUSTRI
A
HUNGAR
SLOVENI
Y
A
CROATIA
BOSNIA
IL PORTO MERCI DI VENEZIA
ALLA FINE DEL DICIANNOVESIMO SECOLO
Alla fine del diciannovesimo secolo Porto
Marghera era un'enorme area portualeindustriale con zone abbandonate e inquinate,
siccome il modello di sviluppo seguito, che
dipendeva dalle industrie chimiche e
metallurgiche, stava affrontando una profonda
crisi.
L'Autorità Portuale di Venezia nacque nel 1996,
e 2 anni dopo partecipò alla firma dell'Accordo
per un nuovo aspetto del porto industriale di
Marghera, incentrato sulle bonifiche e sul
rinnovamento della manifattura.
L’AUTORITA’ PORTUALE DI VENEZIA
HA DOVUTO RINNOVARE L’ANTICA
PROMESSA CREANDO NUOVI INTERCCI/CORSSOVER:
COME ABBIAMO FATTO?
CROSSOVERS
NEL PORTO MERCI
L’Autorità Portuale di Venezia ha analizzato i diversi bisogni cercando un valore comune da condividere con tutti gli
stakeholder coinvolti
Bisogni della città:
o Stimolare l’impiego
o Bonifiche e politica verde
o Rilocalizzazione delle manifatture portuali /
creazione di nuove attività portuali
o Nuove infrastrutture stradali e ferroviarie per ridurre
la congestione del traffico urbano – sviluppo
dell’intermodalità
Bisogni del porto:
o Stimolare il traffico portuale tanto nel settore
industriale che in quello commerciale
o Sviluppo delle infrastrutture portuali
o Protezione dell’ambiente
o Integrazione sociale delle attività portuali
CROSSOVERS
NEL PORTO MERCI
STEP 1 – dal 2005 al 2017
ENORMI INVESTIMENTI
700 ML €
Investimenti di compagnie private
550 ML €
Investimenti dell’Autorità Portuale in
infrastrutture
102 ML €
Investimenti del Governo Italiano
CROSSOVERS
NEL PORTO MERCI
STEP 1 – 2005-2015
NON DANGEROUS
ENORMI BONIFICHE
150 ML €
Investiti in bonifiche dei canali portuali
inquinati dalle industrie nel passato
6 ML metri cubi = sedimenti dragati
DANGEROUS
TO BE THREATED
NON DANGEROUS
105,5 ML €
Investiti in bonifiche del suolo
33,6 kilometers
Di arginatura ambientale delle banchine
lungo i canali del cosiddetto porto petrolifero,
commerciale e industriale
THREATED
DANGEROUS
CROSSOVERS
NEL PORTO MERCI
ATTIVITA’ VERDI ED ECONOMIA CIRCOLARE
Nel 2012 l’Autorità portuale di Venezia ha ottenuto la Certificazione
Internazionale per il suo Sistema di Gestione Ambientale,
considerando anche suggerimenti di economia circolare.
L’APV, assieme alle compagnie private che operano nel porto
merci, hanno integrato le loro attività con produzioni nei settori di:
Energie verdi
Sorgenti di energie rinnovabili
Gas Naturale Liquefatto
CROSSOVERS
NEL PORTO MERCI
ESEMPIO N.1 – ECONOMIA CIRCOLARE
GMI CENTRALE A BIOMASSE
Grandi Molini Italiani (GMI) è uno dei gruppi di macinatura leader in
Europa e il principale produttore italiano di farina di grano tenero. La
sua più grande fabbrica in Europa è situata nell'area del porto marci di
Marghera, ed è uno dei nostri più importanti terminal industriali.
Negli ultimi 2 anni nuovi enormi investimenti hanno migliorato le
infrastrutture della fabbrica seguendo una strada più verde e dei
principi di economica circolare, come la creazione di una centrale a
biomasse alimentata da biomassa di legno, materiali di scarto della
fabbrica come ad esempio il pellet.
Questa "caldaia" produce il 55% del massimo assorbimento di potere
della fabbrica e il 70% dell'elettricità totale usata in un anno.
CROSSOVERS
NEL PORTO MERCI
ESEMPIO N.2 – ECONOMICA CIRCOLARE nel porto industriale
IL PROGETTO DI ENI E VERSALIS PER UNA RAFFINERIA ED UNA CHIMICA
VERDE
Con 130 ML € investiti dal Gruppo ENI,
Venezia è il primo porto al mondo
dove una raffineria tradizionale è stata
convertita in una bio-raffineria.
REFINERY
2015
CHEMICAL
INDUSTRY
GREEN CHEMISTRY
2017
CHEMICAL INDUSTRY
LOGISTICS
Così come pure Versalis,
che opera nel settore
chimico, sta diventando
verde, stabilendo sinergie,
in termine di produzione
verde, (così come i
cosmetici) con il settore
energetico.
CROSSOVERS
NEL PORTO MERCI
ESEMPIO N.2 – ECONOMICA CIRCOLARE
RAFFINERIA VERDE
Biocarburante dall’olio vegetale
Il progetto di Eni per una Raffineria Verde a Porto Marghera a Venezia è
il primo esempio al mondo della conversione di una raffineria tradizionale
in una bio-raffineria, in grado di trasformare materiali grezzi organici in
biocarburanti di alta qualità.
Una nuova vita per la raffineria
Questa conversione è importante non solo per gli aspetti ambientali, ma
anche per i suoi effetti economici e sociali, dato che consente di dare
nuova vita alla vecchia fabbrica e di garantire l'impiego tramite
l'innovazione.
CROSSOVERS
NEL PORTO MERCI
ESEMPIO N.2 – ECONOMIA CIRCOLARE
CHIMICA VERDE
Nel Porto di Venezia, Versalis (Gruppo ENI), in
partnership con una compagnia chimica
americana, Elevance Renewable Science Inc.,
ha messo in atto un nuovo ed innovativo
processo chimico basato sulla "metatesi" di oli
vegetali con l'uso di etilene (Premio Nobel per la
Chimica nel 2005) per produrre prodotti a
grande valore aggiunto, come quelli legati alla
cura della persone, prodotti per la pulizia e biolubrificanti.
CROSSOVERS
NEL PORTO MERCI
IL PORTO OGGI in numeri:
o UN GRANDE VALORE IMMOBILIARE
6,4 BL € = valore immobiliare totale
2,35 BL€ = valore delle infrastrutture
1,4 BL € = valore delle attrezzature
o 60% AREE OCCUPATE DA COMPAGNIE
DI MANIFATTURA PORTUALE
13.500 = persone impiegate
1034 = aziende
o ATTIVITA’ VERDI / ECONOMIA CIRCOLARE
PROSSIMI STEP
LOCALIZZAZIONE INTERVENTI
CROSSOVERS
NEL PORTO MERCI
NUOVO PIANO REGOLATORE PORTUALE che mira a:
• PROMUOVERE UN USO SOSTENIBILE DELLA LAGUNA
• PROMUOVERE GLI INVESTIMENTI CONSISTENTI CON IL PIANO DI SVILUPPO DELL’INTERO TERRITORIO
• PROMUOVERE LA RILOCALIZZAZIONE DELLE INDUSTRIE USANDO LA VICINANZA AL MARE PER LE LORO
ATTIVITA’
• PROMUOVERE L’INTERMODALITA’ (NUOVE CONNESSIONI FERROVIARIE E USO DEL SISTEMA DI VIE
ACQUEE)
• PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE DEL SISTEMA LOGISTICO PORTUALE
condividendo valori comuni con tutti gli stakeholder coinvolti….