INDICE GENERALE

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INDICE GENERALE
PREMESSA
VII
SIGLE E ABBREVIAZIONI
IX
INTRODUZIONE
1
1. Finalità del lavoro
2. Metodo adottato
3. Stato della ricerca e contributo al dibattito teologico
4. Limiti del lavoro
5. Fonti
6. Struttura e suddivisione del lavoro
1
2
2
3
5
5
PRIMA PARTE
LE DIVERSE CONCEZIONI DEL
MINISTERO E IL LORO IMPATTO
SULL ECUMENISMO
CAPITOLO I. IL MINISTERO ORDINATO AL CUORE
DELLA PROBLEMATICA ECUMENICA
11
1. L'analisi di Kasper in Harvesting the Fruits
11
2. Trentasette anni prima
12
3 . 1 teologi sulla centralità della questione ministeriale
3.1. Il ministero ordinato visto come
non problematico
3.2. Il ministero ordinato visto come problema
principale
3.3. Posizioni intermedie: problema importante,
ma non fondamentale
14
4. L'attenzione al ministero nei dialoghi ecumenici
4.1. I dialoghi tra cattolici e luterani
4.2. I dialoghi degli anglicani con cattolici
e protestanti
http://d-nb.info/1070254002
14
16
17
18
18
19
742
Indici
4.3.
4.4.
4.5.
I dialoghi tra cattolici e riformati
I dialoghi interni al mondo protestante
Una considerazione conclusiva sull'apporto
dei dialoghi ecumenici
20
20
21
5. Ministero ordinato, ed ecumenismo
5.1. Chiesa e Ministero: causa o conseguenza?
5.2. Cristologia e Ministero
5.3. Excursus: liturgia e teologia del ministero
21
22
24
25
CAPITOLO II. LA CONCEZIONE CATTOLICA DEL MINISTERO
ORDINATO E IL SUO FONDAMENTO CRISTOLOGICO
29
1. Il ministero ordinato come sacramento istituito
da Cristo
1.1. Il triplice munus regale, sacerdotale e profetico ...
1.2. Il sacerdozio ministeriale differisce per essenza e
non solo per grado
1.3. Il ministro agisce in persona Christi
1.4. Ministro della parola
1.5. Excursus: la dimensione trinitaria del ministero ...
29
32
34
38
43
47
2. Alla base: cristologia e ontologia
51
3. Documenti magisteriali
3.1. I concili prima di Firenze
3.2. I concili di Firenze e di Trento
3.3. Pio X, Benedetto XV e Pio XI
3.4. Pio XII
3.5. Giovanni XXIII
3.6. Il Concilio Vaticano II
3.6.1 Excursus: la differenza non solo per grado,
ma per essenza
3.7. Paolo VI
3.8. Giovanni Paolo II*
3.9. Benedetto XVI
55
56
56
58
59
61
61
64
68
68
71
Indice generale
3.10. Il Codice di Diritto Canonico e il Catechismo ...
3.10.1 II Codice di Diritto Canonico
3.10.2 II Catechismo della Chiesa Cattolica
3.11. La terminologia adoperata dal Magistero
743
73
73
74
75
4. Documenti del dialogo ecumenico
4.1. " L'ordine come sacramento
4.2. Necessità dell'ordinazione
4.3. La dimensione ontologica
4.4. Differenza tra sacerdozio ordinato e comune
4.5. L'azione in persona Christi
4.6. I dialoghi ecumenici in sintesi
78
78
80
80
81
81
81
5. Una conclusione sulla concezione cattolica
83
CAPITOLO III. LA CONCEZIONE LUTERANA DEL MINISTERO
85
1. Martin Lutero
1.1. La rottura iniziale
1.2. Gli scrini di Lutero
1.2.1. L'istituzione divina del ministero
1.2.2. L'ordine come sacramento
1.2.3. Necessità dell'ordinazione
1.2.4. La dimensione ontologica
1.2.5. Ministero ordinato e sacerdozio comune
1.2.6. dazione in persona Christi
1.2.7. Contro il carattere sacrificale della messa
1.2.8. Affermazioni più positive sul ministero
1.3. Una sintesi su Lutero
86
90
93
94
94
95
95
96
97
98
98
99
2. Melantone
101
3. Gli scritti confessionali
3.1. La Confessio Augustana
3.2. L'Apologia della Confessio Augustana
3.3. Gli Articoli di Smalcalda
102
103
104
106
Indici
744
3.4.
3.5.
3.6.
I due catechismi
La Formula di Concordia
Una sintesi sui testi confessionali
107
108
108
4. Documenti del dialogo ecumenico
4.1. L'istituzione divina del ministero
4.2. La sacramentalita dell'ordine
4.3. La necessità del ministero
4.4. Sacerdozio comune e ministero ordinato
4.5. L'azione in persona Christi
4.6. L'ordinazione delle donne
4.7. Una sintesi sui documenti del dialogo
109
109
110
Ili
112
114
115
116
5. Spettro di posizioni teologiche contemporanee
116
5.1.
Timothy Wengert e il «mito» del sacerdozio
comune dei credenti
5.2. Goertz e il sacerdozio universale
5.3. 'Nagel e la contraddittorietà del sacerdozio
universale
5.4. Moltmann e il tentativo di conciliare
l'inconciliabile
5.5. Pannenberg e la sacramentalità dell'ordinazione . .
5.6. Gunther Wenz e l'equilibrio tra dimensione
verticale e orizzontale
5.7. John Reumann e la libertà di forme del ministero . .
5.8. Ulrich Kuhn e la non necessarietà del ministero . .
5.9. David Scaer e l'aggancio cristologico del
ministero
5.10. Una breve panoramica di altre posizioni
5.11. Una considerazione generale sui teologi luterani ..
6. Conclusioni sul ministero nel luteranesimo
CAPITOLO IV. LA CONCEZIONE CALVINISTA DEL MINISTERO ....
1. Zwingli
117
121
121
123
125
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127
127
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132
133
137
137
Indice generale
745
2. Calvino
2.1. La rottura iniziale
2.2. Gli scritti di Calvino
2.2.1. L'istituzione divina del ministero
2.2.2.- L'ordine come sacramento
2.2.3. Necessità dell'ordinazione
2.2.4. La dimensione ontologica
2.2.5. Ministero ordinato e sacerdozio comune
2.2.6. L'azione in persona Christi.
2.2.7. Contro il carattere sacrificale della messa
2.2.8. Affermazioni più positive sul ministero
2.3. Una sintesi su Calvino
140
141
143
143
144
147
148
148
149
150
150
151
3. Confessioni di fede
3.1. Le Tesi di Berna
3.2. La Prima Confessione Elvetica
3.3. La Seconda Confessione Elvetica
3.4. Il Catechismo di Heidelberg
3.5. La Confessione di Fede Gallicana
3.6. La Confessione di Fede Belga
3.7. La prima e seconda Confessione di Fede Scozzese .
3.8. Le confessioni di fede dei valdesi riformati
3.9. Una sintesi sui testi confessionali
152
153
153
154
156
156
157
157
158
158
4. Documenti del dialogo ecumenico
4.1. L'istituzione divina del ministero
4.2. La sacramentalità dell'ordine
4.3. La necessità del ministero
4.4. Sacerdozio comune e ministero ordinato
4.5. Imposizione delle mani e rito
4.6. L'azione in persona Christi
4.7. L'ordinazione delle donne
4.8. Una sintesi sui documenti del dialogo
159
159
160
160
161
163
163
164
164
746
Indici
5. Spettro di posizioni teologiche contemporanee
5.1. Una posizione molto vicina a quella cattolica:
Max Hiurian
5.2. Un'altra posizione vicina a quella cattolica:
J.-J. von Allmen
5.3. Altre posizioni che valorizzano elementi cattolici:
Leuba e Paquier
5.4. Aspetti cattolici e aspetti riformati:
Léopold Schiimmer
5.5. La posizione classica: Lestringant e d'Espine
5.6. Il radicalismo riformato: Kraus, Bosc, Busch,
Goumaz
5.7. Il calvinismo in Italia: i valdesi
5.8. Una considerazione generale sui teologi calvinisti .
165
6. Conclusioni sul ministero nel calvinismo
182
CAPITQLO V. LA CONCEZIONE ANGLICANA DEL MINISTERO
1. L'anglicanesimo
2. L'inizio tra rottura e continuità. .
165
168
171
172
174
175
177
181
185
185
'
190
3. Gli articoli di fede
194
4. Documenti del dialogo ecumenico
4.1. L'istituzione divina del ministero
4.2. La sacramentalità dell'ordine
4.3. La necessità del ministero
4.4. Sacerdozio comune e ministero ordinato
4.5. Imposizione delle mani e rito
4.6. L'azione in persona Christi. :
4.7. L'ordinazione delle donne
4.8. Una sintesi sui documenti del dialogo
196
5. Spettro di posizioni teologiche contemporanee
5.1. La concezione più cattolica: David Cox
5.2. La concezione più protestante: Tim Herbert
203
203
205
196
197
198
198
199
200
200
201
Indice generale
747
6. Conclusioni sul ministero nell'anglicanesimo
SINTESI COMPLESSIVA. LA CONCEZIONE PROTESTANTE
DEL MINISTERO
207
209
SECONDA PARTE
* CRISTOLOGIA E CRISTOLOGIE
NELLA PROSPETTIVA DEL MINISTERO
CAPITOLO VI. L'ORTODOSSIA CRISTOLOGICA: CHIESA INDIVISA
E CHIESA CATTOLICA
*
217
1. Introduzione: il ruolo della cristologia
217
2. L'ortodossia cristologica
2.1. Le eresie cristologiche
2.1.1. L'adozionismo
2.1.2. Il docetismo
2.1.3. L'arianesimo
2.1.4. L'apollinarismo
,...
2.1.5. Il nestorianesimo
2.1.6. Il monofisismo
2.1.7. Monoenergismo e monotelismo
2.2. I dogmi cristologia
2.2.1. Gesù Cristo è Dio ed è consostanziale al Padre ...
2.2.2. Consostanziale con gli uomini
2.2.3. Due nature in una persona
2.2.4. Due volontà e due operazioni in Cristo
2.2.5. Cristo simile a noi in tutto tranne che nel
peccato
2.2.6. La liceità delle raffigurazioni di Cristo
219
220
220
222
223
225
228
229
230
232
233
234
234
236
3. La cristologia cattolica
3.1. L'essere e l'agire di Cristo
3.2. La comunicazione degli idiomi
3.3. Il Verbo non è mutato con l'incarnazione
239
240
241
244
238
238
748
Indici
3.4.
3.5.
3.6.
3.7.
3.8.
Il libero volere di Cristo
La scienza acquisita di Cristo
Gesù Cristo unico e perfetto Mediatore
Il Cristo totale è salvifico
L'unione ipostatica fondamento del sacerdozio
di Cristo ...'.
CAPITOLO VII. LA CRISTOLOGIA DI LUTERO
244
245
245
246
247
249
1. La cristobgia negli scritti di Lutero
1.1. La soteriologia al centro della teologia
1.2. Non l'essere, ma l'agire di Cristo
1.3. Il pessimismo antropologico
1.4. L'ortodossia cristologica ribadita
1.5. Contro Eutiche, ma soprattutto contro Nestorio. .
1.6. La communicatio idiomatum
1.7. L'ubiquità del corpo di Cristo
1.8. Cristo e il libero arbitrio
1.9. Sfumature docetiste e monofisite
250
250
251
252
255
257
260
262
263
265
2. Oltre Lutero: la Confessio augustana
267
3. La cristologia di Lutero nel giudizio odierno dei teobgi . . . .
3.1. Il legame tra cristologia e soteriologia
3.2. L'antropologia e il libero arbitrio
3.3. Lutero e la communicatio idiomatum
3.4. Il ruolo di divinità e umanità di Cristo
3.5. Docetismo, monofisismo, monotelismo
3.6. Difficoltà nella piena comprensione
dell'incarnazione
3.7. Congar e il monoenergismo di Lutero
3.8. Marc Lienhard e la difesa della cristologia
di Lutero
3.9. Strzelczyk e la communicatio idiomatum in
Lutero
268
269
271
278
281
282
*
286
287
290
295
Indice generale
4. Limiti della cristologia di Lutero
4.1. I limiti della cristologia
4.2. La ricaduta sul sacerdozio di Cristo
CAPITOLO VILI. LA CRISTOLOGIA DI CALVINO
749
297
297
300
307
1. La cristologia negli scritti di Calvino
1.1. Il fine della conoscenza di Dio
1.2. Il pessimismo antropologico
1.3. L'ortodossia cristologica ribadita
1.4. Contro Nestorio e soprattutto contro Eutiche....
1.5. La communicatio idiomatum
1.6. Contro l'ubiquità del corpo di Cristo
1.7. L'extra calvinisticum
1.8. Il triplice ufficio di Cristo
1.9. Cristo e il libero arbitrio
1.10. Merito e mediazione di Cristo
1.11. Sfumature nestoriane
307
308
308
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314
315
315
316
318
319
320
2. Oltre Calvino: le confessioni di fede
2.1. L'antropologia
2.2. La cristologia
322
322
324
3. La cristologia di Calvino nel giudizio odierno dei teologi ...
3.1. Cristocentrismo e conoscenza di Dio
3.2. L'antropologia e il libero arbitrio
3.3. La communicatio idiomatum
3.4. Contro l'ubiquità del corpo di Cristo
3.5. V.extra calvinisticum..
3.6. La predestinazione
3.7. Il triplice munus di Cristo
3.8. Merito e mediazione di Cristo
3.9. Tendenza al nestorianesimo
3.10. Difficoltà nella piena comprensione
dell'incarnazione
325
325
326
328
329
330
331
334
336
338
340
750
Indici
3.11. Le differenze con Lutero
3.12. Gamberini e il problema dell'extra calvinisticum ..
3.13. La difesa dell'extra calvinisticum-. Oberman
e Willis
343
345
347
4. Limiti della cristologia di Calvino
4.1. I limiti della cristologia
4.2. La ricaduta sul sacerdozio di Cristo
350
351
355
5. Lutero e Calvino a confronto
5.1. Similitudini
5.2. Differenze
5.3. L'assomigliarsi delle differenze
357
358
359
361
TERZA PARTE
. DALLA CRISTOLOGIA AL MINISTERO
CAPITOLO IX. CRISTOLOGIA E MINISTERO ORDINATO
369
1. Dalla cristologia al ministero: il cattolicesimo
1.1. Da Cristo al ministro: il percorso compiuto ......
1.2. Il dogma calcedonese alla base del ministero
1.3. Dalla mediazione di Cristo a quella del
ministro ordinato
1.4. Dal triplice munus di Cristo alla triplice funzione
del ministro ordinato
1.5. Dalla mediazione di Cristo alla differenza
tra sacerdozio comune e ministeriale
1.6. Il contributo dell'antropologia
1.7. Dall'ontologia eucaristica all'ontologia
del ministero
1.8. Excursus: l'esclusione delle donne dal ministero
ordinato
370
370
372
2. Dalla cristologia al ministero: il luteranesimo
2.1. Da Cristo al ministro: il percorso interrotto
392
392
374
376
378
380
382
384
Indice generale
La visione antropologica come ostacolo
al ministero
2.3. La cristologia come ostacolo al ministero
2.3.1. Dall'accento sull'agire di Cristo alla natura
funzionale del ministero
2.3.2. Dallo scarso rilievo dell'umanità di Cristo alla
svalutazione del ministero
2.3.3. La mediazione di Cristo e il rifiuto della
mediazione ministeriale
2.3.4. Dal munus di Cristo non si giunge alla funzione
del ministro
2.3.5. La presenza reale e la dimensione ontologica
del ministero
2.3.6. L'ubiquità di Cristo indebolisce la necessità
di un ministero?
2.3.7. La theologia crucis e la nozione di sacerdozio
2.3.8. Cristologia o pneumatologia alla base
del ministero? . :
2.3.9. Una cristologia monofisita ostacolo per il
ministero ordinato
2.3.10. L'incomprensione dell'incarnazione e il rifiuto
di un vero ministero
2.3.11. Uno spiraglio verso il sacerdozio: la theologia
crucis
2.4. Excursus: il significato delle ordinazioni
femminili
751
2.2.
3. Dalla cristologia al ministero: il calvinismo
3.1. Da Cristo al ministro: il percorso interrotto
3.2. La visione antropologica come ostacolo
al ministero
3.3. La cristologia come ostacolo al ministero
3.3.1. Dall'accento sull'agire di Cristo alla natura
funzionale del ministero
393
395
395
396
397
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410
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412
Indici
752
3.3.2. Dal mancato riconoscimento del merito di Cristo
alla svalutazione del ministero
3.3.3. Dal triplice munus di Cristo alla frammentazione
della funzione ministeriale
3.3.4. Dal rifiuto della presenza reale alla negazione
della dimensione ontologica del ministero
3.3.5. Il extra calvinisticum mina l'azione in persona
Christi del ministro
3.3.6. Cristologia o pneumatologia alla base del
ministero?
3.3.7. Una cristologia nestoriana ostacolo per il
ministero ordinato
3.3.8. L'incomprensione dell'incarnazione e il rifiuto
di un vero ministero
3.3.9. Uno spiraglio verso il sacerdozio: il triplice munus
di Cristo
3.4. Excursus: il significato delle ordinazioni
femminili
3.5. Luteranesimo e calvinismo: un inversione
di tendenza rispetto ai fondatori?
4. Dalla cristologia al ministero: l'anglicanesimo
4.1.
4.2.
4.3.
4.3.1.
4.3.2.
4.3.3.
4.3.4.
Da Cristo al ministro: il percorso incompiuto ....
L'ostacolo antropologico al compimento
del percorso
L'ostacolo cristologico al compimento
del percorso
Il ruolo della cristologia nell'anglicanesimo
L'ambiguità cristologica si ripercuote sulla
dottrina eucaristica
L'ambiguità cristologica si ripercuote sulla
concezione del ministero
Ambiguità sull'incarnazione e ambiguità
sul ministero
413
413
414
416
416
417
419
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426
426
427
427
429
431
432
Indice generale
4.3.5. Spiragli per una maggiore valorizzazione
del sacerdozio
4.4. Excursus: implicazioni e conseguenze delle
ordinazioni femminili
753
433
434
5. Una sintesi sul rapporto tra cristologia e ministero
437
6. Excursus: le chieseprecalcedonesi
6.1. La concezione del ministero nelle chiese
precalcedonesi
6.2. Il ministero ordinato prima di Efeso
e Calcedonia
6.3. Eresia formale più che sostanziale
6.4. Mancanza di un'antropologia negativa
6.5. Qualche ombra permane
6.6. In sintesi
439
7. Dalle differenze sul ministero aUe differenze ecclesiologiche..
448
CAPITOLO X. FONDAMENTI CRISTOLOGICI DI UN DIBATTITO:
CONSENSI, DISSENSI, PROSPETTIVE
1. Una ricapitolazione del percorso svolto
1.1. L'importanza del dibattito sul ministero
nel dialogo ecumenico
1.2. Le differenti concezioni del ministero
1.2.1. Il nucleo della concezione cattolica del
ministero
1.2.2. La concezione luterana del ministero
1.2.3. La concezione calvinista del ministero
1.2.4. La concezione anglicana del ministero
1.2.5. Sintesi sulla concezione protestante del ministero .
1.3. Le differenti accentuazioni cristologiche
1.3.1. I cardini della cristologia cattolica
1.3.2. Gli aspetti peculiari della cristologia di Lutero....
1.3.3. Gli aspetti peculiari della cristologia di Calvino...
440
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443
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457
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458
754
Indici
1.3.4. Cosa accomuna le cristologie di Lutero
e di Calvino
1.3.5. La mancanza di una specifica cristologia
anglicana
1.4. L'impatto delle differenze cristologiche sulla
concezione del ministero
1.4.1. Il percorso cattolico
1.4.2. Il percorso luterano
1.4.3. Il percorso calvinista
1.4.4. L'ostacolo comune a Lutero e Calvino
1.4.5. Il percorso anglicano
459
459
459
459
460
461
462
463
2. Una panoramica su alcuni modi di affrontare il problema ..
2.1. L'accordo sul ministero considerato non
fondamentale
2.2. Possibilità di reciproco riconoscimento
del ministero
p
2.3. Diversi gradi di possibile riconoscimento
del ministero
2.4. La soluzione cercata nella prassi
2.5. La messa tra parentesi del problema del
ministero
2.6. Dono del Padre e dono dello Spirito
2.7. Una rilettura critica del pensiero di Lutero
e Calvino
464
3. Necessità di un ecumenismo nella carità e nella verità
3.1. Limiti e difficoltà dell'ecumenismo
3.1-.1. Significato e fine dell'ecumenismo
3.1.2. L'esistenza di divergenze a livello profondo
3.1.3. Differenze interne al mondo protestante
3.1.4. Mancanza di un magistero nelle comunità
protestanti
3.1.5. Modi differenti di parlare
3.1.6. Rischio di indebolimento dottrinale
481
482
485
495
497
464
466
472
473
475
478
479
498
499
500
Indice generale
755
3.2. Problemi insiti nei dialoghi ecumenici
3.2.1. Livello autoritativo dei dialoghi
3.2.2. La ricezione dei dialoghi
3.2.3. Dissenso esplicito dal contenuto dei dialoghi
3.2.4. - Divergenze intraconfessionali e contraddizioni
' interne
3.2.5. Rischio di indebolimento dottrinale
3.2.6. I dialoghi ampliano altri fossati
3.3. Problemi peculiari relativi al ministero
3.3.1. Interesse marginale dei protestanti per il tema
del ministero
3.3.2. Ambiguità di linguaggio sul ministero
3.3.3. Il problema dell'ordinazione delle donne
3.3.4. Situazione di stallo nel dialogo sul ministero
3.4. L'ecumenismo cattolico: verità nella carità
3.4.1. Le linee guida dell'ecumenismo cattolico
3.4.2. L'esigenza della verità
3.4.3. L'esigenza della carità
3.4.4. La fedeltà alla dottrina cattolica
4. Quali prospettive ecumeniche sul ministero?
4.1.
4.1.1.
4.1.2.
4.1.3.
4.1.4.
4.1.5.
4.1.6.
4.1.7.
4.1.8.
L'impegno da parte cattolica: la carità
Carità come amore dell'unità della Chiesa
Carità come amore dei fratelli separati
Carità come capacità di apprezzare il bene
e la verità altrui
Carità come fondamento del dialogo
Carità come ammissione delle proprie
manchevolezze
Carità come sforzo di discernere l'essenziale
dall'inessenziale
Carità come conversione del cuore
Carità come ammonimento fraterno
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756
Indici
4.1.9. Carità come preghiera
4.2. L'impegnò da parte protestante: la verità
4.2.1. Tornare a Calvino e Lutero, ma non
pedissequamente
4.2.2. Cristo ha chiesto l'unità, non la varietà
4.2.3. Approfondite gli elementi di verità comuni
4.2.4. Verità come continuità nella tradizione
4.2.5. Riconsiderare la propria cristologia e
antropologia
4.2.6. Il ministero alla luce del mistero di Cristo
4.2.7. Infine la preghiera
4.3. Una postilla in margine al metodo del dialogo....
5- Martìrio: dove verità e carità si incontrano
Il martirio come comunione perfetta dei
battezzati
5/2. Il martirio come battesimo di sangue
5.3. Il martirio come sacerdozio
5.3.1. Il martirio come vertice del sacerdozio comune...
5.3.2. Un'ipotesi di lavoro: il martirio come sacerdozio
ministeriale?
5.3.3. La confutazione dell'ipotesi: il martirio
non è sacerdozio ministeriale
5.4. Il martirio come apertura ecumenica al ministero .
541
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554
5.1.
554
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560
561
561
566
568
CONCLUSIONE
573
BIBLIOGRAFIA
579
1. Fonti
579
1.1.
1.2.
1.3.
1.4.
1.5.
Magistero
Fonti patristiche
Fonti medievali
Fonti della riforma protestante
Fonti della Controriforma
579
587
591
591
596
Indice generale
1.6.
1.7.
1.8.
1.9.
Fonti protestanti moderne
Documenti del dialogo ecumenico
Altre fonti
Repertori e strumenti
2. Studi
757
596
597
604
604
608
INDICE DEI NOMI
705
INDICE DEGLI ARGOMENTI
725
INDICE GENERALE
741
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