chipcorder quattro messaggi

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SINTESI VOCALE
CHIPCORDER
QUATTRO MESSAGGI
di Arsenio Spadoni
’arrivo della famiglia ChipCorder della ISD, come
già a suo tempo per i DAST, ci ha spinto a realizzare una serie di dispositivi per sintesi vocale per applicazioni specifiche; dopo il programmatore ed il lettore
a singolo messaggio presentato sul primo numero della
nostra rivista, ecco il circuito per registrare sino a quattro messaggi all’interno di un unico chip. Il nuovo programmatore è sostanzialmente simile a quello che si
può realizzare con un integrato DAST: cioè permette di
registrare in modo permanente (anche se cancellabile
elettricamente), da uno a quattro messaggi della stessa
L
Così si presentano il
programmatore
ed il lettore a
montaggio ultimato.
durata, riproducibili dietro un semplice comando. Il
programmatore a 4 messaggi che vi proponiamo è
insomma un registratore digitale multiplo, simile a
quello per il DAST ma semplificato come è possibile
solo con i nuovi ChipCorder. Si tratta di un programmatore semplice ma nello stesso tempo molto affidabile, nel quale possiamo notare importanti innovazioni
rispetto alla versione con DAST: innanzitutto l’assenza
di logica esterna al ChipCorder, che si gestisce da solo
le fasi di registrazione e lettura; e poi il temporizzatore
di precisione per la durata dei messaggi in registrazio-
PROGRAMMATORE E LETTORE A DUE O QUATTRO
MESSAGGI PER I NUOVI
INTEGRATI A SINTESI
VOCALE: SUPERDAST, AL
SECOLO
CHIPCORDER.
DUE CIRCUITI SEMPLICI
ED AFFIDABILI PER I CHIP
VOCALI DEL FUTURO.
NATURALMENTE GRAZIE
ANCORA ISD!
ne, realizzato con un NE555 anziché con le classiche
porte logiche NAND. Come potrete constatare, le innovazioni che caratterizzano questo nuovo programmatore esaltano le doti di “maneggevolezza” dei
ChipCorder; inoltre l’amplificatore di potenza esterno
consente la riproduzione ad un discreto livello sonoro,
impossibile da ottenere con il solo finale a ponte incorporato nel ChipCorder. Una buona potenza di uscita del
resto non è più un problema, visto che i nuovi integrati
ISD assicurano una riproduzione praticamente esente
da fruscio di fondo. Di un amplificatore di potenza è
dotato anche il lettore a 4 messaggi che proponiamo
insieme al programmatore; il circuito, realizzato
anch’esso con un ChipCorder, dispone di tutti gli accorgimenti messi a punto per il programmatore e può
riprodurre uno, due, tre, o quattro messaggi registrati
distintamente dal programmatore. Quest’ultimo può
ovviamente essere utilizzato anche come lettore ma la
disponibilità di un lettore specifico è importante in moltissimi casi. Immaginiamo, ad esempio, un impianto
vocale per ascensori. Ad ogni piano è installato un lettore che entra in funzione quando arriva l’ascensore;
Schema a blocchi del ChipCorder ISD 1200/1400
ciascun lettore riprodurrà la frase
memorizzata nel ChipCorder, registrata
in precedenza col programmatore.
Pertanto per realizzare questo impianto
dovremo utilizzare tanti lettori quanti
sono i piani, altrettanti integrati ed un
solo programmatore per la memorizzazione delle frasi nei chip. Il programmatore è un condensato di alta tecnologia e dei migliori accorgimenti tecnici
adottabili per un circuito di sintesi
vocale single-chip. Non stiamo ad
arricchire di ulteriori aggettivi il programmatore, perché non ce n’é bisogno, e veniamo al sodo: andiamo a
vedere come è fatto questo dispositivo,
aiutandoci con lo schema elettrico che
trovate in queste pagine. Dunque,
Particolare della scheda
di programmazione.
Schema elettrico
del programmatore
abbiamo detto che il nostro è un programmatore a quattro messaggi; è
quindi ovvio che per far entrare tutto in
un solo ChipCorder deve poterne ripartire la memoria in quattro parti, quindi
deve disporre di appositi comandi per
registrare nella prima, nella seconda,
nella terza o nella quarta divisione di
memoria. Per ottenere ciò abbiamo
aggiunto alla configurazione base del
programmatore con ChipCorder una
serie di switch per impostare i livelli di
Schema applicativo della
famiglia ISD 1200/1400.
In alto, disposizione
dei terminali degli
integrati ChipCorder
ISD 1200/1400.
Sotto, frequenza di
campionamento e
banda passante.
quattro bit d’indirizzamento; in tal
modo è possibile decidere da che punto
il programmatore deve cominciare a
registrare. In questo caso la registrazione si può avviare con un solo comando
indipendentemente dal messaggio che
Piano di cablaggio del programmatore a 2/4 messaggi
Circuito stampato in scala 1:1
Disposizione dei componenti
si va a registrare. Risolto il problema
della divisione della memoria resta
quello dell’arresto del ChipCorder, cioè
bisogna far rispettare a ciascun messaggio lo spazio che gli viene assegnato.
Sappiamo infatti che registrando, ad
esempio, il primo messaggio (prima
divisione di memoria) bisogna fermarsi
trascorso un quarto del tempo totale a
disposizione (in realtà qualcosa
meno...) altrimenti si va a scrivere nello
spazio riservato al messaggio successivo: il secondo. Quindi come fare per
assicurarsi che non vi siano sconfinamenti? La soluzione più immediata
sarebbe registrare con il cronometro,
tuttavia si tratta di un metodo scomodo,
inaffidabile e poco preciso, perché fermandosi prima si sprecherebbe parte
della memoria, mentre arrestandosi
oltre il limite si comprometterebbe il
tempo a disposizione per il successivo
messaggio. Abbiamo quindi pensato
alla soluzione ideale: un temporizzatore a cui affidare il ciclo di registrazione
per ciascun messaggio. Qualunque sia
COMPONENTI
R1: 100 Kohm
R2: 4,7 Kohm
R3: 10 Kohm
R4: 100 Kohm
R5: 100 Kohm
R6: 1 Kohm
R7: 10 Kohm trimmer
R8: 1 Kohm
R9: 10 Kohm
R10: 22 Kohm
R11: 22 Kohm
R12: 150 ohm
R13: 56 ohm
R14: 1 ohm
R15: 1 Kohm
R16: 4,7 Kohm
R17: 1 Kohm
R18: 470 Kohm
R19: 1 Kohm
R20: 22 Kohm
R21: 10 Kohm
R22: 22 Kohm
R23: 100 Kohm
R24: 3,3 Mohm
R25: 3,3 Mohm
R26: 3,3 Mohm
R27: 2,7 Mohm
R28: 10 Kohm
R29: 10 Kohm
(I resistori sono da 1/4 W 5 %)
C1: 100 nF multistrato
C2: 22 nF ceramico
C3: 470 µF 16 V elettr. rad.
C4: 470 µF 16V elettrolitico rad.
C5: 470 µF 25V elettrolitico rad.
C6: 22 nF ceramico
C7: 100 nF multistrato
C8: 100 nF multistrato
C9: 1 µF 16V elettrolitico rad.
C10: 10 µF 16V elettrolitico rad.
C11: 220 pF ceramico
la divisione di memoria interessata il
comando di programmazione lo dà un
temporizzatore, che provvede a revocarlo poco prima dello scadere di un
quarto del tempo totale. Così, impiegando un ChipCorder ISD1416 il timer
attiva il programmatore per circa 4
secondi a messaggio, mentre usando un
ISD1420 la durata di ciascun messaggio è di poco inferiore a 5 secondi. Nel
nostro programmatore il timer è un
semplice monostabile realizzato col
notissimo NE555, uno dei pochi com-
Collegamenti esterni e impostazione dei dip-switch
C12: 100 µF 16V elettr. rad
C13: 47 µF 16V elettrolitico rad.
C14: 220 pF ceramico
C15: 100 µF 16V elettr. rad.
C16: 220 µF 16V elettr. rad.
C17: 100 nF multistrato
C18: 22 µF 16V elettrolitico rad.
C19: 100 nF multistrato
C20: 100 nF multistrato
C21: 10 µF 25 V elettr. rad.
C22: 100 µF 25V elettr. rad.
C23: 1 µF poliestere
C24: 220 nF poliestere
D1: 1N4002
D2: 1N4148
D3: 1N4148
D4: 1N4148
D5: 1N4148
D6: 1N4148
LD1: LED rosso 5 mm
LD2: LED verde 5 mm
T1: BC547B
T2: BC547B
T3: BC547B
T4: BC547B
U1: ISD1400 da programmare
U2: L7805
U3: TBA820M
U4: 555 (SGS)
AP: Altoparlante 8 ohm 0,5 W
MIC: Capsula microfonica
preamplificata a due fili
S1: Pulsante n. a.
S2: Pulsante n.a.
S3-4: Dip-switch a 2 vie
S5: Dip-switch a 4 vie
Varie:
- Zoccolo 4+4 pin
- Zoccolo 14+14 pin
- Morsetto 2 poli passo 5 (4 pz)
- C.S. cod. E40
S3-ON: abilita 4 messaggi
S3-OFF: abilita 2 messaggi
S4-ON: seleziona ISD 1420
S4-OFF: seleziona ISD 1416
ponenti idonei a realizzare temporizzatori di elevata precisione. Il monostabile ha una rete di temporizzazione con
alcuni elementi inseribili per ottenere i
tempi relativi all’utilizzo dell’ISD1416
(16 secondi) e dell’ISD1420 (20 secondi) sia nel funzionamento a 2 messaggi
che in quello a quattro. Lo switch S4
permette di scegliere il tipo di integrato
da usare: deve stare aperto impiegando
un ISD1416 mentre montando un
ISD1420 deve essere chiuso, in modo
da inserire la massima capacità ottenen-
S5-Dip1 a ON: seleziona primo messaggio
S5-Dip2 a ON: seleziona secondo mess.
S5-Dip3 a ON: seleziona terzo messaggio
S5-Dip4 a ON: seleziona quarto messaggio
Portare a ON un solo dip di S5 per volta.
do il maggior tempo di registrazione.
Lo switch S3 serve invece per comunicare al timer se si deve registrare a due
o a quattro messaggi: interruttore aperto significa registrare a due messaggi
(infatti la resistenza di temporizzazione
è maggiore e determina il tempo più
lungo) mentre interruttore chiuso equivale alla registrazione a quattro messaggi (tempo per messaggio più che
dimezzato). Sapendo che l’NE555 funzionando da monostabile dà in uscita
impulsi positivi della durata di
1,1xRxC, dove R e C sono resistenza e
condensatore posti rispettivamente tra i
piedini 6,7 e l’alimentazione, e tra i
medesimi e massa, possiamo facilmente determinare cosa accade “manovrando” gli switch S3 e S4: lasciandoli
entrambi aperti l’impulso del monostabile dura circa 7,3 secondi, che diventano quasi 8,8 con il solo S4 chiuso.
Questi sono i tempi corrispondenti al
funzionamento a due messaggi rispettivamente per l’ISD1416 e per
l’ISD1420. Naturalmente tali tempi
Schema elettrico del lettore di ChipCorder a 2-4 messaggi
COMPONENTI
R1: 100 Kohm
R2: 4,7 Kohm
R3: 10 Kohm
sono inferiori alla metà della capacità
dei rispettivi integrati, e lo sono perché
viste le tolleranze dei componenti la
scelta di tempi troppo vicini ai limiti
avrebbe determinato in qualche caso
l’invasione del tempo riservato al messaggio seguente. Con tempi sensibilmente più brevi ci mettiamo al riparo da
R4:
R5:
R6:
R7:
R8:
2,2 Kohm
100 Kohm
1 Kohm
10 Kohm trimmer
1 Kohm
tale inconveniente, anche se dobbiamo
rinunciare ad un filino di tempo effettivamente utilizzabile. Con il solo S3
chiuso si ottengono invece impulsi
della durata di circa 3,4 secondi, che
corrispondono al funzionamento a 4
messaggi con un ISD1416; per
l’ISD1420 a quattro messaggi occorre
R9: 10 Kohm
R10: 22 Kohm
R11: 22 Kohm
R12: 150 ohm
R13: 56 ohm
chiudere anche S4, allorché il monostabile produce impulsi della durata di
circa 4,4 secondi. Quindi, tirando le
somme, possiamo dire che per
l’ISD1416 abbiamo a disposizione due
messaggi da poco più di 7 secondi
cadauno o quattro da circa 3 secondi e
mezzo, mentre registrando in un
R24: 100 Kohm
R25: 22 Kohm
(I resistori sono da 1/4 watt 5%)
C1: 22 nF ceramico
C2: 22 nF ceramico
C3: 100 µF 16V elettr. rad.
C4: 100 µF 16V elettr. rad.
C5: 100 µF 25V elettr. rad.
C6: 22 nF ceramico
C7: 100 nF multistrato
C8: 47 nF multistrato
C9: 1 µF 16V elettr. rad.
C10: 10 µF 16V elettr. rad.
C11: 220 pF ceramico
C12: 100 µF 16V elettr. rad.
C13: 47 µF 16V elettr. rad.
C14: 220 pF ceramico
C15: 100 µF 16V elettr. rad.
C16: 100 µF 16V elettr. rad.
C17: 47 nF multistrato
C18: 10 µF 16V elettr. rad.
C19: 10 µF 16V elettr. rad.
C20: 4,7 nF ceramico
C21: 10 µF 16V elettr. rad.
D1: 1N4002
D2: 1N4148
D3: 1N4148
D4: 1N4148
D5: 1N4148
D6: 1N4148
D7: 1N4148
D8: 1N4148
D9: 1N4148
D10: 1N4148
T1: BC547B
T2: BC547B
T3: BC547B
AP: Altoparl. 8 ohm 0,5 watt
U1: ISD1400 da riprodurre
U2: L7805
U3: TBA820M
U4: CD4013
R14:
R15:
R16:
R17:
R18:
1 ohm
4,7 Kohm
4,7 Kohm
22 Kohm
22 Kohm
ISD1420 possiamo realizzare due messaggi da circa 9 secondi o quattro da
poco meno di 4,5 secondi. Torniamo
ora allo schema elettrico del programmatore per vedere come avviene in pratica la registrazione: l’avvio della relativa fase si ottiene triggerando il monostabile U4, ovvero pigiando per un
R19:
R20:
R21:
R22:
R23:
22
22
22
22
22
Kohm
Kohm
Kohm
Kohm
Kohm
istante il pulsante S2 (REC); così
facendo l’NE555 produce tra il proprio
piedino 3 e massa un impulso positivo
che manda in saturazione T4. Il collettore di quest’ultimo trascina a massa il
piedino 27 (REC) del ChipCorder che
va così in registrazione. Notate che
all’avvio della registrazione la logica
Varie:
- Zoccolo 4+4 pin
- Zoccolo 7+7 pin
- Zoccolo 14 + 14 pin
- Morsetto 2 poli passo 5 (4 pz)
- Morsetto 3 poli passo 5 (1 pz)
- C.S. cod. E41
dell’U1 legge lo stato degli indirizzi e
parte dalla locazione di memoria indirizzata. Nel nostro caso abbiamo reso
manipolabili quattro bit di indirizzo
allo scopo di scegliere quattro possibili
punti di partenza per la programmazione; gli indirizzi corrispondono a zero
(tutti gli switch di S5 aperti, quindi tutti
Lettore a 2/4 messaggi per ChipCorder ISD
Circuito
stampato
in scala 1:1
Disposizione
dei componenti
gli address a zero logico) per il primo
messaggio, a 40 (switch 2 chiuso, ovvero address A5 e A3 a livello alto) per il
secondo, a 80 (switch 3 chiuso, quindi
address A6 e A4 a livello uno) per il
terzo e a 120 (switch 4 chiuso, ovvero
A3, A4, A5 e A6 a livello alto) per il
quarto. Poiché la memoria degli
ISD1400 è ripartibile in 160 locazioni
elementari tutto quadra: 0-40 è il primo
quarto, 40-80 è il secondo, il terzo è tra
80 e 120, mentre 120-160 è lo spazio
per il quarto messaggio. Alla luce di ciò
è ovvio che per registrare a due mes-
Collegamenti esterni del lettore a 2-4 messaggi
saggi basta indirizzare gli address 0
(per il primo) e 80 (per il secondo)
quindi va usato il solo interruttore 3
dell’S5. Qualunque sia la configurazione scelta la registrazione termina quando lo decide il timer, poiché a tempo
scaduto il pin 3 dell’NE555 torna a
livello basso e lascia interdire T4, il cui
collettore torna a livello alto e lascia
nel medesimo stato il pin 27 del
ChipCorder. Notate che durante la registrazione resta acceso il LED LD1;
notate anche che a fine registrazione,
cioè durante il passaggio 0/1 dello stato
del pin 27, U1 segna il fine messaggio
in memoria. Durante la fase di registrazione l’amplificatore di potenza viene
tacitato mediante T2 e T3: infatti in
programmazione il pin 25 assume lo
zero logico, T3 resta interdetto, e T2
viene saturato e va a cortocircuitare
l’uscita del trimmer di regolazione del
volume. In tal modo l’altoparlante non
può riprodurre suoni e rumori casuali
prodotti dal ChipCorder quando registra.
IL RIASCOLTO
Con il programmatore si può anche
ascoltare il risultato di ogni registrazione e comunque si possono leggere integrati ChipCorder già programmati:
basta premere il pulsante S1, e il chip
vocale inizia la lettura della propria
memoria. Notate che anche in lettura
gli indirizzi decidono da dove il chip
deve iniziare a leggere; quindi se volete ascoltare il primo messaggio dovete
lasciare aperti gli switch di S5, per il
secondo deve rimanere chiuso il solo
switch 2, per il terzo messaggio va
posto a ON il terzo dip ed infine per
ascoltare il quarto messaggio va posto
a ON l’ultimo dip. La riproduzione si
arresta automaticamente a fine messaggio, pertanto è evidente che se, ad
esempio, ascoltate la seconda parte
della memoria (dall’indirizzo 80 in poi)
di un ChipCorder registrato a 4 messaggi, chiudendo il solo switch 3
dell’S5 , non potete che ascoltare il solo
terzo messaggio; il quarto non potete
leggerlo perché alla fine del terzo il
ChipCorder rileva il fine-messaggio e si
blocca automaticamente. Perciò ogni
integrato va “ascoltato” nello stesso
modo in cui è stato registrato: a due
messaggi se è stato ripartito in due, a
quattro messaggi se è stato suddiviso in
quattro banchi. In lettura l’amplificatore di potenza esterno riceve il segnale
dal piedino 14 dell’U1 ( ponte interno
al ChipCorder) e lo amplifica rendendolo udibile in altoparlante; infatti in
fase di lettura il piedino 25 del
ChipCorder sta a livello alto e fa saturare T3, quindi T2 può rimanere interdetto e non disturba il segnale che arriva dal trimmer R7 (controllo di volume).
IL RIPRODUTTORE
Bene, con il programmatore abbiamo
concluso, o almeno ne abbiamo visto
gli aspetti principali; cerchiamo ora di
fare lo stesso con il lettore a 4 messaggi, del quale analizziamo lo schema
elettrico, illustrato in queste pagine.
Questo particolare lettore è stato studiato appositamente per riprodurre
quanto registrato in quattro parti uguali
della memoria di un ChipCorder; l’assenza di temporizzatori e la conoscenza
del funzionamento di tale integrato
vocale ci permette di dire con certezza
che il lettore ignora il tipo di
ChipCorder che gli viene montato.
Infatti dispone solo della logica necessaria ad impostare gli indirizzi di partenza dei quattro messaggi di un integrato serie 1400 (a 160 partizioni di
memoria); gli indirizzi sono, lo ricordiamo, zero, 40, 80, 120. E’ quindi
ovvio che non si può leggere a quattro
messaggi un chip ISD1200, che peraltro non è neppure programmabile col
dispositivo che proponiamo. Allora, il
funzionamento del lettore è molto semplice: ci sono quattro ingressi per l’abilitazione di ciascuno dei 4 messaggi;
ogni ingresso è attivo a livello basso ed
una volta eccitato determina due situazioni: fa impostare gli indirizzi relativi
al proprio messaggio, quindi attiva il
ChipCorder. Vediamo come avviene
tutto ciò, considerando l’ingresso relativo al primo messaggio.
GLI INDIRIZZI
Parliamo del punto 1; portandolo a
massa (livello logico basso) si pone a
zero logico il pin 5 del flip-flop U4a
(tipo D configurato come latch)
mediante D6 e D9 si pone a zero anche
il Data (pin 9) dell’altro flip-flop: U4b.
Tramite D2 si pongono a livello basso
gli ingressi di clock dei flip-flop (per
mezzo di C20) e l’emettitore del T1;
liberando l’ingresso 1 dal circuito,
ovvero lasciandolo andare a livello alto
(ma anche lasciandolo a zero...) torna
ad uno logico la linea di clock ed i flipflop portano avanti, verso gli address
del ChipCorder, gli stati delle loro uscite: zero e zero. Contemporaneamente il
chip vocale parte in riproduzione, perché l’impulso dato precedentemente
CON QUALI CHIPCORDER
Il programmatore a quattro messaggi è stato progettato per lavorare
con integrati ChipCorder della serie 1400, quindi ISD1416 (da 16
secondi) e ISD1420 (20 secondi); non può quindi programmare correttamente gli ISD1200 (10 e 12 secondi). Lo stesso dicasi per il lettore. Il
tutto dipende dalla suddivisione della memoria EEPROM, che nella
serie ISD1200 consta di 80 partizioni (64 mila celle) che sono invece il
doppio (160, equivalenti a 128 mila celle) negli ISD1400.
CON IL TEXTOOL
Volendo utilizzare il programmatore per eseguire una gran quantità di
registrazioni su integrati diversi conviene montare uno zoccolo Textool
da 28 pin invece di quello tradizionale.
attraverso C8 ha attivato il suo ingresso
ad impulso (PLAYE) per la lettura;
l’U1 riproduce il contenuto della propria memoria a partire dall’inizio. Si
ferma automaticamente al termine del
messaggio (allorché riconosce l’EOM);
per tutta la fase di lettura l’amplificatore facente capo ad U3 rende udibile in
altoparlante il segnale uscente dal
ChipCorder. Vediamo ora cosa accade
attivando il secondo ingresso: D8 porta
a zero logico il piedino Data del flipflop U4b mentre D3 porta a zero C20 e
T1; C20 si ricarica rapidamente (si scaricherà poi attraverso R21, R24 e D10)
e i flip-flop ricevono un impulso di
clock. Ora l’uscita dell’U4b continua a
presentare lo zero logico mentre quella
dell’U4a, in virtù dell’uno logico al
piedino 5, assume il livello alto. Il
ChipCorder va in riproduzione come al
solito, ma inizia a leggere dalla locazione 40: infatti U4a pone a livello alto gli
indirizzi A3 (2 alla terza, cioè 8) e A5
(2 alla quinta, cioè 32) che per somma
danno appunto 40. Viene riprodotto il
secondo messaggio. Attivando l’ingresso 3 viene invece riprodotto il terzo
messaggio, poiché mediante D7 viene
messo a massa il piedino 5 dell’U4a
mentre il 9 dell’U4b resta a livello alto;
D4 determina l’eccitazione del clock
dei flip-flop quindi il trasferimento alle
rispettive uscite degli stati ai piedini
Data. Mentre U4a porta lo zero, U4b
pone a livello alto i piedini 5 e 9 del
ChipCorder, che quindi va in lettura
riproducendo il terzo messaggio: parte
infatti dalla partizione 80, poiché la
somma binaria di A4 (2 alla quarta,
cioè 16) e A6 (2 alla sesta, cioè 64) è
appunto 80. Il quarto messaggio si
Ecco come si presenta il prototipo
completo del registratore
ottiene ovviamente attivando l’ingresso
4; volete sapere perché? Semplice:
ponendo a massa il punto 4 viene solo
messa a massa la linea di clock e quella di attivazione dell’U1; il ChipCorder
parte in lettura dalla locazione 120,
poiché l’impulso di clock conseguente
all’eccitazione del punto 4 fa avanzare
alle uscite dei flip-flop due stati uno
(entrambi hanno gli ingressi Data a
livello alto, dato che il punto 4 non è in
alcun modo collegato ad essi). La
somma degli address A3-A5 e A4-A6 è
infatti 120 (40+80). Notate che per
qualunque messaggio riprodotto la fase
di lettura si arresta automaticamente a
fine messaggio, quando il ChipCorder
riconosce l’EOM. Notate anche che
l’amplificatore di uscita (U3) viene
tacitato nei momenti in cui il
ChipCorder si trova a riposo. L’intero
lettore a quattro messaggi è alimentato
a 5 volt stabilizzati dal regolatore U2,
che ricava tale tensione da quella principale che serve a far funzionare l’amplificatore audio di potenza. La presenza di un’uscita supplementare BF ad
alta impedenza (OUT BF) permette di
prelevare il segnale uscente dal
ChipCorder (beneficia del controllo di
volume già utilizzato dall’amplificatore U3) in modo da inviarlo, all’occorrenza, ad altri registratori, mixer,
amplificatori di potenza maggiore,
eccetera. Abbiamo così terminato
anche con il lettore; almeno per ciò che
riguarda la teoria. Chi vuol passare ai
fatti continui a leggere perché vedremo
i principali aspetti della realizzazione
dei circuiti.
REALIZZAZIONE PRATICA
Diciamo prima di tutto che non c’é
niente di speciale in alcuno dei due: si
tratta di montaggi molto semplici e lo
saranno ancor di più seguendo alcune
semplici regole come, ad esempio,
montare per primi componenti a basso
profilo cioè resistenze, diodi e zoccoli,
quindi gli altri in ordine di altezza.
Facciamo notare che per i condensatori
da 47 e 100 nanofarad è bene utilizzare
elementi multistrato; per gli altri va
bene il normale ceramico a disco.
Diodi (sia al silicio che LED) e condensatori elettrolitici hanno una polarità che va rispettata se volete che il circuito funzioni; i transistor ed il regolatore di tensione vanno orientati nel
modo indicato nei piani di montaggio
illustrati (separatamente per lettore e
programmatore) in queste pagine.
Sempre in queste pagine trovate le tracce per la realizzazione dei circuiti
stampati di programmatore e lettore;
per entrambi consigliamo la preparazione mediante la fotoincisione. Per il
programmatore va fatto un discorso
particolare circa lo zoccolo del
ChipCorder: se pensate di impiegare il
circuito per programmare spesso
diversi integrati consigliamo di usare
uno zoccolo Textool, l’unico che non si
DA 16 O 20 SECONDI?
Il programmatore può registrare in integrati ISD1416 o 1420, tuttavia
per poterlo fare al meglio deve conoscere preventivamente le caratteristiche del chip che gli viene “affidato”. Per questo motivo bisogna settare opportunamente gli interruttori del dip-switch S4. Per programmare
un integrato ISD1416 (16 secondi) occorre lasciare aperto S4, che va
invece chiuso nel caso di programmazione di un ISD1420 (20 secondi).
Ovviamente il programmatore deve conoscere anche in quante parti
deve suddividere la memoria del ChipCorder: due o quattro (corrispondenti ad altrettanti messaggi); anche in questo caso si agisce su un
dip switch, precisamente su S3. Tale interruttore va lasciato aperto
dovendo registrare a due messaggi, mentre va chiuso volendo programmare quattro messaggi.
deteriora con l’uso e che consente di
inserire ed estrarre gli integrati senza
fatica e con la certezza di buoni contatti elettrici. Per il programmatore facciamo presente che microfono, altoparlante e pulsanti vanno all’esterno dello
stampato; la capsula microfonica va
connessa secondo la polarità indicata
nello schema elettrico, ricordando che
il terminale negativo è quello collegato
alla carcassa metallica. Quanto al lettore, anche in questo caso l’altoparlante
va collegato all’esterno, mediante fili.
Per i punti 1, 2, 3, 4, consigliamo di
montare dei morsetti per circuito stampato a passo 5 mm, a cui potrete collegare dei pulsanti o fili per l’attivazione
dei messaggi.
Entrambi i circuiti vanno alimentati con
una tensione continua, meglio se stabilizzata, di valore compreso tra 12 e 15
volt; la corrente richiesta per entrambi è
di almeno 350 milliampére.
ANCHE A SINGOLO MESSAGGIO
Sono disponibili anche le schede
di programmazioni e di riproduzione a singolo messaggio
(memoria intera). Questi dispositivi sono stati descritti nello scorso numero della rivista. Il programmatore (a sinistra) consente
la registrazione e il riascolto
mediante due soli pulsanti: play
e rec. Il riproduttore (a destra) è
completo di altoparlante e di
amplificatore da 1 watt.
Entrambi i circuiti sono disponibili in scatola di montaggio.
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