Presto è bene: identificazione precoce degli stati mentali a rischio e intervento precoce negli esordi psicotici Programma Dipartimentale Esordi Psicotici AUSL Ferrara Raffaella Bertelli Steinberg Il cervello degli adolescenti • Gli studi di imaging hanno dimostrato che il cervello degli adolescenti non è un cervello infantile più vecchio, o un cervello adulto non ancora maturo, è una realtà a sé stante, caratterizzata da flessibilità e dall’aumento del numero di connessioni tra le regioni cerebrali. • Durante la pubertà il sistema limbico alla guida delle emozioni si consolida, ma la corteccia prefrontale che controlla l’impulsività matura soltanto al raggiungimento dei vent’anni. • Questo disallineamento fa sì che gli adolescenti siano propensi al rischio, ma allo stesso tempo permette loro di adattarsi prontamente all’ambiente. • L’anticipo della pubertà tra i bambini di tutto il mondo sta allungando gli anni di questo disallineamento. • Una maggiore comprensione del cervello degli adolescenti potrebbe aiutare i genitori e la società a distinguere i comportamenti caratteristici dell’età da quelli tipici della malattia mentale e, allo stesso tempo, aiuterebbe gli adolescenti a diventare le persone che vogliono essere. Jay N. Giedd,2015 SVILUPPO CEREBRALE 1 TEMPO di completamento 20° ANNO DI VITA 2 EVENTI SINAPTOGENESI PRUNING MIELINIZZAZIONE 3 REGOLE USARE/PERDERE 4 DIREZIONE Pruning sinaptico: use it or loose it DAL BASSO VERSO L’ALTO La maturazione avviene dalle parti più antiche, a quelle più recenti (in modo che alla nascita siano assicurate le funzioni vitali mentre le funzioni più complesse hanno il tempo di strutturarsi anche dopo). La neocorteccia infine matura in una direzione rostro-caudale Maggiori connessioni portano alla maturità Il cambiamento più significativo che avviene nel cervello adolescente è la moltiplicazione delle vie di comunicazione tra i gruppi di neuroni. Tra i 12 e i 30 anni le connessioni fra alcune regioni cerebrali o gruppi neuronali si rafforzano (linee nere che aumentano di spessore), le connessioni fra alcune regioni cerebrali o gruppi cerebrali diventano più fitte (cerchi verdi che aumentano di diamentro). Questi cambiamenti portano ad una maggiore specializzazione del cervello, dal pensiero complesso al comportamento sociale multiforme Emozione versus controllo Evoluzione nel tempo (dai 5 ai 20 anni d’età) della normale maturazione cerebrale Le regioni corticali per l’elaborazione delle funzioni primarie si sviluppano velocemente e prima delle regioni per le funzioni cognitive di ordine superiore (emozioni ed autocontrollo). In particolare la corteccia prefrontale, per il suo ruolo delle funzioni esecutive, conclude tardivamente il proprio percorso maturativo, attorno ai 20 anni d’età. La materia grigia decresce quando il cervello matura. Nella figura 5 immagini che mostrano uno slittamento dal rosso (meno maturo) al viola (più maturo) Nel cervello dell’adolescente si formano nuove sinapsi che mettono in comunicazione fra loro neuroni vicini Pruning sinaptico: use it or loose it potatura sinaptica: se non si usa si perde F.Bricolo Le sinapsi non utilizzate vengono eliminate per rafforzare altri canali comunicativi G.Zoccatelli G.Serpelloni (efficienza funzionale) Neuroscienze e dipendenze Il cervello degli adolescenti è ancora in fase di sviluppo Early Intervention L’espressione early intervention può indicare due forme differenti di intervento preventivo nelle psicosi : 1-intervento prima dello sviluppo del disturbo psicotico con soggetti a rischio, nella fase prodromica 2-intervento subito dopo il primo episodio, nel primo periodo di psicosi Psicosi • Sindrome caratterizzata da deliri (false credenze), allucinazioni (false percezioni sensoriali non condivise dagli altri), distorsione o perdita di contatto con la realtà e comportamento bizzarro. • Sintomi positivi e sintomi negativi- perdita di iniziativa o motivazione, mancanza di interessi, tendenza all’isolamento e al ritiro sociale. Deflessione dell’umore, ansia, disturbi del sonno,disturbi dell’attenzione, della concentrazione e della memoria che comportano scarso funzionamento scolastico o lavorativo • Eziologia varia: disturbi di ordine psichiatrico, disturbi di ordine medico e da abuso di sostanze WHO, 2009 Modelli eziologici • Origine multifattoriale • Modello Bio-psico-sociale • Vulnerabilità-stress (Zubin-Spring,1977, Neuchterlein 1987) • Modello Garety • Modello 5 p (Esteem Glasgow) Early intervention DUP Intervento precoce dopo lo sviluppo Della psicosi Intervento precoce nella fase prodromica No malattia Prevenzione terziaria Prodromi Inizio malattia psicosi Primo episodio Durata della malattia Prima terapia postumi Fine primo episodio DUI: Duration of Untreated Illness: tempo che intercorre fra inizio del disturbo e presa in cura. DUP: Duration of Untreated Psychosis: tempo che intercorre fra insorgenza della psicosi e presa in cura. Riconoscimento precoce • Gli studi della fase prodromica della psicosi di fatto sono studi retrospettivi (studio della fase che ha preceduto un episodio condotta solo dopo la comparsa dei sintomi, con conseguente ricostruzione a posteriori e limitazione del campione a chi effettivamente giunge ai servizi). Ciò comporta limiti operativi notevoli soprattutto se si vuole puntare la lente sull’intervento pre-psicotico (prevenzione primaria). • Ad oggi l’individuazione mirata di situazioni sottosoglia è ancora una questione controversa. Se da un lato tali sintomi possono essere i precursori di un disturbo,dall’altro potrebbero essere l’epifenomeno di una condizione di temporanea fragilità e risolversi spontaneamente (sintomi falsi positivi). • In una visione prospettica, che tenga in considerazione la variabilità della fase che potrebbe precedere un disturbo, viene a cadere il concetto di prodromo (che suggerisce una progressione che non può essere interrotta) in favore del più articolato Stato mentale a rischio Stato mentale a rischio • I primi segnali sono aspecifici, non percepibili dall’esterno, associate a flessione del tono dell’umore, relative alla percezione di sé e alla funzionalità corporea, alla tolleranza allo stress, alla organizzazione del pensiero (attenzione, memoria e concentrazione), alla interazione sociale (sintomi di base). • Ad essi si aggiungono una serie di “sintomi negativi attenuati”, quali: isolamento sociale, diminuita capacità di espressione delle emozioni, modalità di pensiero rigide o semplicistiche, scarsa cura di sé. • Dal 10 al 50% dei giovani di 16 anni riportano almeno 2 sintomi prodromici di psicosi, il 99% va incontro a remissione spontanea. Persone ad alto rischio di evoluzione psicotica LINEE DI INDIRIZZO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE IN PERSONE ALL'ESORDIO PSICOTICO . Si tratta di soggetti nella fascia di età 15-35 con una specifica richiesta di aiuto da parte loro o da parte dei loro familiari. Sono persone che presentano uno stato ad alto rischio di psicosi come descritto dai seguenti sottotipi: •sintomi psicotici attenuati; presenza di sintomi psicotici sottosoglia nel corso dell'ultimo anno •sintomi psicotici brevi intermittenti; episodi di sintomi psicotici conclamati a remissione spontanea e per periodi inferiori a una settimana •vulnerabilità familiare e declino funzionale recente (parenti di primo grado con un disturbo psicotico o diagnosi di disturbo schizotipico di personalità) e diminuzione significativa del funzionamento durante l'anno precedente UHR: stato mentale ad alto rischio: Transizione a psicosi dal 16% al 41% delle persone nei 24 mesi successivi C A A R M S VERSIONE MENSILE 2006 A. Yung, L. Phillips, M.B. Simmons, J. Ward, K. Thompson, P. French, P. McGorry VALUTAZIONE GENERALE DEGLI STATI MENTALI A RISCHIO Nome: ___________________ CRF #: ___________________ Valutatore: ___________________ Date: _____ / _____ / _____ The PACE Clinic Dipartimento di Psichiatria Università di Melbourne Melbourne, Australia © 2006 Yung, Phillips, Simmons, Ward, Thompson, French, McGorry LINEE DI INDIRIZZO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE IN PERSONE ALL'ESORDIO PSICOTICO • Definizione delle linee di indirizzo relative al percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale della persona con esordio psicotico o a rischio di esordio psicotico che accede ai servizi sanitari della regione Emilia Romagna. • • In particolare con il presente documento “Esordi Psicotici” ci si pone come obiettivi di: ottimizzare il sistema di riconoscimento e intervento precoce delle persone ad alto rischio di psicosi e/o con esordio psicotico, negli adolescenti e nei giovani adulti, ridurre il tempo intercorrente tra comparsa dei sintomi / esordio e presa in carico integrata da parte dei servizi territoriali; mettere in rete e coinvolgere nel percorso “esordi psicotici” i D.S.M., i Distretti, i Servizi sociali, il volontariato ed il privato-sociale; realizzare una rete di prossimità con MMG, PLS, centri adolescenza e scuole, per segnalare situazioni a rischio di psicosi o di psicosi all'esordio e indirizzarle verso un accesso tempestivo, con personale altamente qualificato per il trattamento di questi disturbi, favorendo una individuazione precoce dei casi e una loro presa in carico assistenziale finalizzata ad un recovery clinico, personale, sociale più ampia possibile incrementare le competenze dei professionisti della salute mentale, per il riconoscimento e trattamento precoce delle psicosi all'esordio, dei soggetti ad alto rischio di psicosi e migliorare la qualità delle cure tramite un percorso di cura specifico, condiviso e coerente con le raccomandazioni presenti nelle linee guida nazionali ed internazionali; favorire il recovery più ampio e precoce possibile, nelle persone in carico per una psicosi all'esordio o con alto rischio di psicosi; ridurre lo stigma personale e sociale associato alla malattia e favorire l'inclusione sociale di una persona con esordio psicotico o con alto rischio di psicosi; garantire alle persone all’esordio o a rischio di psicosi dei trattamenti specifici e appropriati su tutto il territorio della regione E..R., basati sulle evidenze scientifiche e implementati sviluppando una metodologia di lavoro, una conduzione clinica e organizzativa, omogenea, mirata, coesa. • • • • • • » Bologna, Ottobre 2015 • Per stati mentali a rischio utile interventi che si sono mostrati validi, già consolidati, nel prevenire le ricadute • Interventi con i familiari (counseling, psicoeducativi, psicoterapeutici) Centralità del nucleo familiare • Approcci psicoterapeutici individuali (es. cognitivo-comportamentale) e sul mantenimento del funzionamento sociale; • Interventi sociali (ripresa della formazione/lavoro) Possibili segnali che qualcosa non va e sintomi psicotici • • • • • • • • • • Scambiare il giorno per la notte. La persona ha un’alterazione del ciclo sonno/veglia, con insonnia notturna e desiderio di dormire durante il giorno. Mancanza di scopi La persona si sente spossata, priva di energia e di determinazione. Perde interesse nella vita, non ha cura né dell’igiene personale né della propria salute: sembra condizionata da un’incapacità di provare piacere che spesso determina problemi nell’affrontare il lavoro o lo studio. Pensiero disordinato o confuso La persona ha difficoltà di memorizzazione e di concentrazione. Oppure fatica a pensare in modo lineare. Di conseguenza, spesso dice o fa cose che gli altri stentano a comprendere, parole o azioni che possono essere definiti discorsi illogici, idee e comportamenti bizzarri. Convinzioni inattaccabili La persona vive una condizione in cui le proprie idee e convinzioni non corrispondono ai fatti reali, contrastano con il buon senso comune e sono difficilmente criticabili con il ragionamento. La persona trae conclusioni non condivise, attraverso un esercizio inadeguato della critica. Alterato senso di sé La persona ha la sensazione che il proprio corpo si stia trasformando, che la propria immagine sia diversa o deformata. Oppure ha la sensazione di non esistere. A volte la persona stenta a percepire fisicamente dove finisca il proprio corpo e dove inizi il resto del mondo. Può credere ad esempio che le sue braccia non le appartengano, oppure di essere priva di corpo. • • • • • • • • Deliri La persona crede che altri, anche congiurando tra loro, cerchino di farle del male. Oppure può essere convinta di possedere super-poteri. O ancora che gli altri possano sentire distintamente i suoi pensieri. O infine che la radio, la tv o l’intero ambiente circostante mandino messaggi speciali proprio per lei. Allucinazioni La persona percepisce voci immaginarie che, per esempio, parlano proprio a lei. Oppure vede, ascolta ed odora cose inesistenti. O ancora il cibo ha per lei un sapore del tutto insolito. Talvolta possono essere avvertite fantasiose sensazioni tattili. Negazione La persona è portata a negare situazioni e circostanze per lei spiacevoli e spesso accetta solo con difficoltà il confronto con le idee degli altri. Inoltre nella maggior parte dei casi non riconosce di avere un disturbo mentale e di conseguenza tende a rifiutare le cure, la cooperazione con i medici e l’aiuto degli altri. Alterato senso di sé La persona ha la sensazione che il proprio corpo si stia trasformando, che la propria immagine sia diversa o deformata. Oppure ha la sensazione di non esistere. A volte la persona stenta a percepire fisicamente dove finisca il proprio corpo e dove inizi il resto del mondo. Può credere ad esempio che le sue braccia non le appartengano, oppure di essere priva di corpo. • • • • • • • • • • • • • Reazioni alterate di fronte ad eventi normalmente gestibili La persona ha emozioni attutite ed appiattite, o al contrario sovraeccitate ed incontrollate. Le prime tolgono interesse a tutto quanto succeda intorno, sembrano spegnere l’individuo e possono ridurne la mimica facciale che si cristallizza in un’espressione rigida e neutra. Le seconde sembrano accendere a sproposito l’individuo e portano a risposte emotive fuori luogo. La mimica facciale può apparire esagerata. Isolamento sociale La persona ha difficoltà ad avere rapporti con gli altri, fino a giungere ad evitarne la compagnia per rifugiarsi in un mondo tutto proprio. Depressione La persona può sovraccaricarsi di un insostenibile fardello di colpe per essersi comportata male nel passato, per aver distrutto amicizie ed affetti; può temere di non essere degna di venire amata. Tutti questi sentimenti possono portare ad un grave stato depressivo definibile come mancanza di speranza. Questo stato può far pensare alla fine della vita come ad una soluzione auspicabile. Senso di impotenza e disperazione La consapevolezza delle concrete, serie e continue difficoltà incontrate nella vita quotidiana può portare la persona a sentimenti di sconforto e di inadeguatezza. Cambiamenti dell’umore Lo stato emotivo cambia repentinamente: la persona vive continui sbalzi di umore. [mod. da Fuori come va? , P. Dell’Acqua. Ed. Feltrinelli. 2013] Perché è importante l’intervento precoce • Correlazione fra DUP Duration of Untreated Psychosis elevata e: • Prognosi meno favorevole • Incompleta remissione dei sintomi • Aumento di depressione e suicidi • Perdita di autostima • Interferenze nello sviluppo psichico e sociale • Interruzione degli studi e del lavoro • Aumento del carico familiare e dell’emotività espressa • Alto dosaggio di neurolettici necessari per il trattamento • Maggiori ricoveri Dati sul mancato intervento precoce dopo l’esordio aumentato rischio di ricadute (Crow, 1986) declino psicosociale (Jones, 1993) prolungamento della morbilità (Wyatt, 1997) aumento dei costi (Mosciarelli, 1991) Functioning peggioramento del decorso e della prognosi (Hegason, 1990; Haas, 1998) First episode of psychosis 16 Intervento precoce 20 Age Aumento della durata della fase acuta (McGorry, 1996) 2nd episode of psychosis 24 Il Programma Dipartimentale Esordi Psicotici AUSL Ferrara Programma Dipartimentale Esordi Psicotici DAISMDP AUSL Ferrrara • Provenienza degli operatori del Servizio Psichiatrico Territoriale 2 psicologhe CBT Libero-professionali SPT Ferrara 1 psichiatra 2 infermieri SPT Cento 1 psichiatra 1 infermiera PROGRAMMA ESORDI PSICOTICI SPT Codigoro 1 psichiatra 1 educatore SPT Copparo 1 psichiatra 1 psicologo 1 terapista riabilitazione psichiatrica SPT Portomaggiore Programma Dipartimentale Esordi Psicotici DAISMDP AUSL Ferrrara • • • • • • • • • • • • • • • • Equipe a tempo parziale Psichiatri Raffaella Bertelli Rosita Baruffa Cinzia Di Domizio Spyridon Zotos Psicologi Laura Ferri (l.p) Barbara Girotto (l.p.) Francesco Rizzo Case manager Andrea Bandiera Elisa Canetti Glenda Marzola Alessia Meloncelli Elena Piccolo Programma Dipartimentale Esordi Psicotici DAISMDP AUSL Ferrrara Sedi di trattamento: Lunedì Casa della salute di Copparo Mercoledi Casa della Salute Ferrara Programma Dipartimentale Esordi Psicotici DAISMDP AUSL Ferrrara • Nasce nell’ottobre 2012 per il trattamento delle Persone con esordio psicotico che soddisfano i seguenti requisiti: • • • • • Età compresa tra 18 e 35 anni Assenza di ritardo mentale moderato o grave Assenza di psicosi organiche Storia di disturbo psicotico trattato inferiore ai 24 mesi Una delle diagnosi principali indicate dalla Regione Emilia Romagna Programma Dipartimentale Esordi Psicotici DAISMDP AUSL Ferrrara • Diagnosi* • • Una delle seguenti diagnosi principali: Tutte le Psicosi schizofreniche da 295.0 a 295.95 compreso episodio schizofreniforme Depressione maggiore, episodio singolo o ricorrente, grave, con comportamento psicotico 296.24, 296.34 Mania, episodio ricorrente, grave, con comportamento psicotico 296.14 Disturbo bipolare, episodio maniacale, grave, con comportamento psicotico 296.44 Disturbo bipolare, episodio depressivo grave, con comportamento psicotico 296.54 Disturbo bipolare, episodio misto, grave, con comportamento psicotico 296.64 Depressione maggiore, episodio singolo, grave, con comportamento psicotico 296.24 Disturbi deliranti 297.0 – 297.9 Altre psicosi non organiche 298.0 - 298.9 Psicosi non specificate 299.9 che comprende psicosi e schizofrenia dell'infanzia. • • • • • • • • • * Linee d’indirizzo della Regione Emilia Romagna per la promozione della salute e del benessere in persone all’esordio psicotico (documento in corso di pubblicazione) Programma Dipartimentale Esordi Psicotici DAISMDP AUSL Ferrrara • Il programma di cura prevede: • Psicoterapia individuale secondo il modello CognitivoComportamentale • Il trattamento dei familiari con sedute di Psicoeducazione rivolte alla singola famiglia • La presenza di un Case Manager per ciascun paziente L’invio spetta al Servizio Psichiatrico Territoriale del DAISMDP, che mantiene la titolarità del caso. E’ possibile l’invio anche da parte del SPDC, SPOI, SERT, di UONPIA, di Spazio Giovani Riunione di tutti i componenti dell’equipe, ogni due settimane, di lunedì Programma Dipartimentale Esordi Psicotici DAISMDP AUSL Ferrrara Servizio Psichiatrico Territoriale SPDC SPOI UONPIA Spazio Giovani SERT Esordio Programma Esordi psicotici To Incluso nel programma Assessmen t Non incluso nel programma To T1 T2 T3 T2 Trattamento Precoce: CBT individuale Psicoeducazione Fam Case management + Trattamento SPT standard Trattamento SPT standard T4 T4 Programma Dipartimentale Esordi Psicotici DAISMDP AUSL Ferrrara • Valutazione medica/internistica e strumentale • Assessment psicologico • All’ingresso T0, 6 mesi T1, 12 mesi T2, 18 mesi T3, 24 mesi T4. Test utilizzati: • • • • • • HoNOS –MHCT CBA ReBANS DAS QIF SAT-p Programma Dipartimentale Esordi Psicotici DAISMDP AUSL Ferrrara • Frequenza delle sedute: • CBT psicoterapia cognitivo-comportamentale individuale: settimanale per 3-4 mesi, poi mensile • Psicoeducazione familiare ogni 14 giorni per i primi due-tre mesi poi mensile • Durata del trattamento: 24 mesi, può proseguire concordando con inviante • Supervisioni ogni due-tre mesi circa, di una giornata, a cui partecipano tutti i membri dell’equipe, gli invianti sia territoriali che del reparto Diagnosi e Cura o SPOI, SERT • • • • • Presentazione nuovi casi Valutazione assessment Pianificazione e monitoraggio dei percorsi individuali (pazienti/familiari) Aspetti metodologici e valutazione degli interventi Discussione dei casi problematici • Ogni intervento rientra in un progetto terapeutico condiviso (Bolis T., 2014) Programma Specialistico • • • • Equipe dedicata, motivata, con interessi professionali specifici, dottrinalmente omogenea, supervisionata da un punto di vista clinico • Metodica di lavoro coesa ed omogenea • Un clima di particolare supporto • (Edwards e McGorry, 2002; Marshall et al., 2004; Simon et al., 2007; Meneghelli e Cocchi 2012) Percorso terapeutico individualizzato • Aggancio (normalizzazione, empatia, validazione emotiva, compassion) • Assessment (sintomi specifici, sintomi non specifici, aspetti psicosociali, ABC cognitivo-comportamentale dei sintomi e delle situazioni problematiche…) • Formulazione del caso (con cui si fornisce un modello esplicativo per il problema del paziente, si ricercano le cause remote e prossime, le dinamiche secondo cui tali disturbi si mantengono nel tempo ed eventualmente si aggravano) • Strategia terapeutica (priorità obiettivi, • strategie d’intervento… strategie di • intervento trasversali:scoperta guidata, • ristrutturazione cognitiva, strategie di • coping di esposizione…) • Prevenzione delle ricadute Pazienti Trattati 2013-2014-2015: 35 testati 28 trattati, 2 inviati al DBT, 1 inviato al curante (minorenne), 3 all’estero, 1 al SERT. Sesso: 26 maschi, 9 femmine Età (18-29 aa) ; accesso al Programma rispetto all’età d’esordio: esordio precede di circa due anni l’inizio del Programma esordi (specialmente negli esordi con sintomi negativi) Consumo di sostanze (19 non usano sostanze, 16 usano sostanze, tra questi 8 poliabuser, 6 solo cannabis o alcool) HoNOS MHCT, netta riduzione al follow up a 6 mesi (T1),e a 1 anno (T2) Esiti: pochi ricoveri, e non in TSO miglioramento della compliance farmacologica e dell’adesione al trattamento riduzione sintomi positivi riduzione isolamento sociale, miglioramento relazionale Ripresa dello studio (conseguimento del diploma di maturità, ripresa degli studi universitari) ripresa del lavoro ricerca alloggio autonomo riduzione/sospensione uso di sostanze Miglioramento strategie di coping ansia Prospettive per il futuro • Miglior collegamento fra Servizio Psichiatrico , UONPIA, • SERT, Consultorio Giovani, MMG, Percorso Adolescenza... • Ampliamento fascia d'età 16-35 anni • Riduzione DUI-DUP • La costituzione (assertività) di gruppi di competenza sociale GRAZIE PER L’ATTENZIONE