Comunicato stampa
RC obbligatoria per i medici, ma nessuna sanzione per chi non si
assicura.
Oltre 3.700 i contenziosi in campo medico-sanitario lo scorso anno, il 30%
circa dei medici italiani non è assicurato.
Pierfranco Elia (broker): “Ad oggi, in attesa del decreto attuativo della legge, la
situazione è la stessa di quella ante legem. Poche compagnie offrono questi servizi.”
Dr. Marco Turco (dentista): “Rc parametro di qualità. Costi realmente alti solo per
coloro che hanno numerosi contenziosi”
Lo scorso 15 agosto è ufficialmente entrato in vigore l’obbligo per i medici di dotarsi di una polizza
RC professionale, allineando, così, l’Italia al resto d’Europa. La FnomCeo - Federazione nazionale
degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, al quale spetterebbe il compito di sanzionare i
soggetti inadempienti, ha, però, fatto sapere che non verranno presi provvedimenti nei confronti
di chi ancora, a quasi due mesi di distanza, non ha ancora provveduto a regolarizzare la propria
posizione. Una scelta di difficile comprensione se si considera che, stando ai dati del XVII Rapporto
Pit Salute di Cittadinanzattiva presentato lo scorso 30 settembre, la presunta malpractice è al
terzo posto nelle segnalazioni inviate dai cittadini ai PIT salute nazionale e regionali e alle sedi
locali del Tribunale per i diritti del malato. Rientrano in quest’area i presunti errori terapeutici e
diagnostici, che costituiscono il 15,5% delle 24 mila segnalazioni raccolte, per un totale di oltre
3.700 contenziosi in un anno.
Prima dell’introduzione della polizza RC professionale per i medici circa il 30% non aveva ancora
sottoscritto alcuna assicurazione, e tra questi figuravano molti dentisti. Nel campo odontoiatrico al
primo posto dei motivi delle richieste di risarcimento ci sono i danni derivati da procedure di
implantologia che, se non eseguite al meglio, possono rischiare di danneggiare il nervo. Frequenti
anche ricorsi da parte di pazienti insoddisfatti della prestazione (ad esempio ricostruzioni di denti
esteticamente non gradevoli..).
“Mio malgrado, mi vedo costretto ad ammettere che oggi la situazione non è poi molto diversa da
quella ante legem. – Ha commentato Pierfranco Elia, broker esperto di polizze di assicurazione per
la copertura dal rischio di Responsabilità Civile nel settore Sanitario. - Al momento in Italia solo 4 5 compagnie assicuratrici competono nelle polizze per la malpractice medica, le altre, vuoi per
condizioni, vuoi per tariffa, sono fuori mercato, e, in assenza di un contesto concorrenziale, i costi
sono ancora troppo alti, soprattutto per professionisti che effettuano interventi chirurgici, i cui
errori possono avere conseguenze altamente invalidanti per il paziente, se non addirittura mortali
(ad esempio, in cardiochirurgia, neurologia, neonatologia, etc..). Per le altre specializzazioni della
medicina non invasiva e dell’odontoiatria, le cifre sono più contenute, salvo casi di professionisti
che abbiano già avuto diversi contenziosi. Credo che per chi operi in questo settore, a prescindere
dall'obbligatorietà, una buona assicurazione sia una conditio sine qua non per esercitare in piena
tranquillità la professione e non rischiare di veder compromessa l'attività professionale.”
“Credo che per il paziente sapere che il proprio medico sia coperto da una polizza assicurativa
possa costituire un elemento di garanzia e che quindi per questo motivo questo possa essere
considerato un parametro di qualità. – Ha commentato il dottor Marco Turco, responsabile del
piano di cura dei centri odontoiatrici Samadent. – Innanzitutto, solo chi è regolarmente iscritto
all’albo può sottoscrivere l’RC professionale, e questo può aiutare a distinguere i professionisti
dagli abusivi. In secondo luogo, è un’ulteriore garanzia dell’impegno del medico ad effettuare
prestazioni di qualità e ad ottenere il miglior risultato possibile: infatti i contenziosi, potrebbe
tradursi in richieste di risarcimento e un conseguente aumento del premio assicurativo. Come per
le RC Auto, infatti, i premi crescono in caso di elevato numero di richieste di risarcimento danno.
Se un medico è sicuro del proprio lavoro, non ha motivo di non assicurarsi, parliamo di costi
accessibili (circa 1.500 euro all’anno per una polizza completa che comprenda anche
l’implantologia) ma che possono diventare onerosi se si hanno molti contenziosi. In quest’ottica,
una RC professionale può essere considerata un parametro di qualità del lavoro dello specialista,
traducendosi in una maggior tranquillità per il paziente”.