2013.08.04 Millionaire, New Internet. La carica dei video

internet
cosa c’è di nuovo ›
di Tiziana Tripepi
[email protected]
«Il video è uno degli elementi fondanti del New Internet,
il nuovo concetto di Internet che si sta affermando, caratterizzato dall’utilizzo di smartphone e tablet più che dei
computer, dalla diffusione dei social network e delle applicazioni, e da una modalità di business basata sui ricavi pay e non
CHE TU SIA UN BLOGGER, UN E-COMMERCE, UNA
PICCOLA AZIENDA O UN SEMPLICE UTENTE, IL VIDEO
È OGGI IL CANALE DI CUI LA TUA COMUNICAZIONE
NON PUÒ FARE A MENO. ECCO COME FARSI
CONOSCERE, INCREMENTARE LA PROPRIA
AUDIENCE E IL PROPRIO BUSINESS
su quelli pubblicitari» esordisce Riccardo Mangiaracina, responsabile
dell’Osservatorio New Internet e New Media del Politecnico di Milano.
«Il numero di utenti che fruiscono di video cresce di anno in anno e la
pubblicità si sta spostando dall’offline all’online. Le grandi aziende lo
hanno già capito e da tempo hanno
inserito i video nella loro strategia
di comunicazione. Sono nate società specializzate nella viralizzazione
attraverso i social media. «Se fino a
qualche anno fa bastava un contenuto accattivante e un po’ di fortuna per
fare il giro della Rete, oggi non è più così» spiega
Dario Caiazzo, general
manager di Ebuzzing
Social Italia (www.ebuzzing.it), piattaforma di
social video advertising
dei navigatori italiani ha
e autore di Viral video
visto video online nel 2012
(Fausto Lupetti, 16 euro). «Per farsi
(25 milioni di persone)
notare occorre una strategia precisa.
crescita del numero dei
Bisogna rendere i video virali, cioè
fruitori di video in Italia dal 2011 al 2012
far sì che si diffondano nella rete
grazie al passaparola da un
utente all’altro».
80%
30%

New Internet
82 millionaire
la carica dei
VIDEO
millionaire 83
internet
cosa c’è di nuovo›
Racconta una storia
non il prodotto
Per le aziende che hanno la possibilità di investire, la strada è quella del
cosiddetto branded content, contenuti
prodotti per il Web che non rispettano
i canoni di uno spot tv, ma che si presentano come storie che emozionano
gli utenti. Ma anche per chi non ha
un budget, la prima regola da seguire
è la stessa. «Per realizzare un video di
successo occorre raccontare una storia,
non il prodotto che si vuole vendere»
afferma Giampaolo Colletti (www.
giampaolocolletti.com), cofondatore
di Altratv.tv, osservatorio delle Web tv
italiane. «Importante è lavorare sul taglio personale, anche facendo parlare
i dipendenti o i titolari dell’azienda
stessa». L’esempio che ha fatto scuola
in questo campo è quello di Blendtec,
azienda americana di frullatori che,
grazie a una serie di piccoli video, è diventata famosa in tutta la Rete (www.
youtube.com/user/Blendtec). L’idea?
Semplicissima e low cost: il Ceo dell’azienda, Tom Dickinson, munito di camice bianco e occhiali protettivi trasparenti, inserisce nel frullatore alcuni
oggetti per dimostrare la sua efficacia
nel triturare. Un investimento di 50
dollari (serviti per comprare camice,
una Url e i primi oggetti, tra cui un
rastrello) che si è trasformato in una
miniera d’oro, con le vendite incrementate del 522%. E c’è di più: dopo il
successo dei primi video, hanno avuto
l’idea di frullare i prodotti tecnologici,
come iPhone o iPad.
«Per le imprese artigiane italiane,
parlare di se stessi e raccontare la
propria bottega al mondo rappresenta un potenziale enorme» continua Colletti. Anche in Italia c’è chi ci
sta provando: sui siti della torrefazione Carbonelli (www.caffecarbonelli.
it) e dell’atelier di maschere veneziane
Marega (www.marega.it) i titolari raccontano “dal vivo” la loro storia e la
loro attività. «Se lo scopo è andare sui
mercati esteri, meglio lasciare spazio
alle immagini e usare poco la lingua
italiana».
84 millionaire
un video
deve essere...
Rilevante
I video di successo sono quelli che si
collegano a un evento che sta accadendo
in Rete e sta determinando un picco di
interesse. Per renderli virali, inserite nel
titolo o nella descrizione su YouTube le
parole chiave che richiamino quell’evento.
Sorprendente
I video più cliccati sono quelli in cui
accade qualcosa di imprevisto. Ma
non sempre questo effetto si può
programmare. Il consiglio: siate naturali.
Utile
YouTube è il secondo motore di ricerca
al mondo dopo Google. I video utili,
per esempio che spiegano come si cucina un
piatto, che aiutano a studiare o ad allenarsi,
hanno un pubblico di “fedelissimi”.
Sociale
120%
crescita dell’advertising
legato a video online nel
2012 rispetto al 2011
170
Un video deve “parlare con il pubblico”. YouTube
attraverso lo strumento delle “annotazioni”
dà la possibilità di interagire, fare domande
all’audience. Aggiungete i sottotitoli, che faranno
conoscere il vostro video anche all’estero.
milioni
di euro: valore della
pubblicità legata a video
online nel 2012
Dati Politecnico
di Milano
Giampaolo
Colletti
Di nicchia
Non sottovalutate l’ipotesi di un
video su uno specifico argomento,
perché a livello mondiale troverà
un’audience molto vasta.
Andate su YouTube Trends, per
vedere quali sono i video più seguiti.
Utilizzate le parole chiave che
sono suggerite e inseritele nel titolo
del vostro video.
millionaire 85
internet
cosa c’è di nuovo›
Ti giochi tutto in 5 secondi
Quanto dev’essere lungo un video?
«La media dei video che gestiamo va
da 30 secondi fino a 1,5-2 minuti. Ma
fondamentali sono i primi cinque secondi» riprende Caiazzo. «Gli utenti,
infatti, si dividono in due categorie.
Chi clicca play ma poi abbandona il
video dopo i primi cinque secondi e
chi, una volta superata la soglia dei
cinque secondi, guarda il video fino
alla fine, indipendentemente dalla sua
lunghezza. Inoltre, l’obiettivo di un
video che voglia diventare virale non
consiste nel numero di visualizzazioni ottenute, ma nelle sue condivisioni,
che devono arrivare a circa il 10% delle
visualizzazioni».
«Vi insegno a diventare
una star di YouTube»
50%
dei
video totali visti
nel nostro Paese
sono visualizzati
su YouTube
72 ore di
video caricate
ogni minuto su
YouTube
Scova nuovi talenti su
YouTube, li forma e
fornisce loro tutti gli
strumenti necessari
per farli guadagnare
con i propri video.
Paola Marinoni, 34 anni,
ha aperto a Londra
BuzzMyVideos.
Perché ha fondato
BuzzMyVideos?
«In Rete c’era un
grandissimo potenziale
di crescita di video, ma
nessuno che aiutasse a
svilupparlo. Lo scopo della
mia attività è incrementare
il numero di utenti di
un video, per far sì che
YouTube decida di inserire
le pubblicità al suo interno,
producendo entrate. Il
mio guadagno consiste in
revenue share, cioè una
Come si fa?
«È possibile realizzare brevi video con
uno smartphone o con un tablet. Addirittura con l’applicazione di YouTube è possibile fare
un video e caricarlo
«Non cercate la perfezione. Sul Web non
immediatamente
esiste una definizione di ciò che funziona
online, condivie ciò che non funziona. Continuate a
dendolo in Rete e
caricare e caricare, provate e riprovate.
sui social network.
Divertitevi e metteteci passione. Ma
Per chi vuole fare
chiedetevi sempre: guarderei il mio
video? E siate sinceri con voi stessi»
le cose in grande,
bastano una tePaola Marinoni
lecamera ad alta
definizione, uno
storyboard con la
di distribuzione che al suo contenudescrizione delle scene, computer e
to. Come si fa? «La prima mossa da
software per l’editing, e la produziofare è scovare all’interno della Rete
ne di un video si può anche realizzare
i cosiddetti influencer, cioè persone
a casa propria» spiega Colletti. «L’ediesperte nel nostro settore che godono
ting può essere realizzato con software
di grande seguito in Rete: i blogger»
quali iMovie, se si possiede un sisteinterviene Caiazzo. «Ci sono blog di
ma operativo Osx, oppure Windows
tecnologia, telefonia, birra artigianale,
Movie Maker se si possiede un pc». Se
ambiente. Il mio consiglio è contattarinvece si preferisce affidarsi alle agenli via email o attraverso il loro sito di
zie specializzate, il budget da allocare
pr e mostrare loro il
è tra 5mila e 10mila
contenuto del nostro
euro. Ma l’esperienvideo. Se lo ritengoza insegna che per
no valido e lo pubquanto di qualità e
blicano sul loro blog,
accattivante, il succesil risultato in termini
so di un video e la sua
di viralità può essere
viralità è da collegarsi
sorprendente». Come
più alla metodologia
86 millionaire
compartecipazione delle
entrate, in base ai risultati
raggiunti».
Quanto si guadagna?
«È difficile dare una
quantificazione precisa.
Se è vero che si comincia
a monetizzare dalla
prima visualizzazione, i
guadagni dipendono dalle
vendite pubblicitarie, dal
periodo, dalla stagionalità
(a dicembre i picchi della
pubblicità sono alti, a
gennaio bassi), dai Paesi.
Quello che è certo è che
grossi budget di pubblicità
si stanno spostando
verso l’online. Ma è
meglio, soprattutto i primi
tempi, non considerare il
guadagno come la variabile
più importante». info:
www.buzzmyvideos.com
trovarli? Ebuzzing.it ha un newtork
di 40mila blog, classificati per settore sotto la sezione Ebuzzing labs/Top
Blog. Importantissime le prime 48 ore
in cui il video è in circolazione: riuscire a raggiungere una massa critica di
visualizzazioni è fondamentale per far
esplodere la viralità.
«I commenti, positivi e negativi, che si
ricevono sul Web sono fondamentali
per migliorarsi. Talvolta non è neanche necessario essere apprezzati da subito. Uno dei video virali più famosi
(a oggi 49 milioni di visualizzazioni),
Friday di Rebecca Black, era stato definito all’inizio “il singolo più brutto
della storia”» dice Paola Marinoni di
BuzzMyVideos (vedi box).
la lezione
di chi ce
l’ha fatta
La birra dei biker
Una coppia entra nella sala di un
cinema. I posti sono occupati da
biker grossi e tatuati. Solo due poltrone
sono libere. I due decidono di uscire.
Così fanno anche altre coppie. Quando
qualcuno deciderà di sedersi, riceverà
una standing ovation da parte dei
biker, che stappano una Carlsberg e
brindano. info: www.youtube.com/
watch?v=RS3iB47nQ6E
esso
Perché ha succ
no
è stato costruito intor
n
no
,
ria
sto
a una
al prodotto
La community
dei “senza
problemi”
esso
ha succ
é
h
c
r
e
P
e
uaggio
ng
ha un li n con cui
g
o a
si
degli sl
udience
a
la su a Ha molta
ca.
i suoi
identifi
rodurre za
p
l
e
n
a
an
cur
una cost e
n
video e
u
m
o
c
l
fuori da
Si rivolge alla sua
community come
se fosse un amico e
racconta di tutto, dai
modi per smaltire le cene natalizie alle
scuse per lasciare il fidanzato. Daniele
Selvitella, in arte Daniele Doesn’t Matter
è un “nativo di YouTube”. I giovani gli
scrivono e lui risponde, ha creato una linea
di magliette e pubblicato un libro: Come
diventare famosi stando comodamente
seduti in poltrona (Mondadori, 15 euro).
info: www.doesntmatter.it
Usa i social, ma fai crossing
Usate YouTube, Facebook, Twitter, ma
senza inserire contenuti a caso. Molto
importante costruire prima una propria fan base. Come? 1) Scrivete di
temi di attualità, legati al mondo del
vostro brand, creando una community
di persone che vi seguono. 2) Partite
dai vostri amici, coinvolgeteli sul tema che vi interessa, ma mai inviando
messaggi promozionali. 3) Interagite
con gli utenti, chiedete il loro punto
di vista. 4) Solo a questo punto, lanciate un video: saranno poi loro stessi
a veicolarlo. «Il resto lo fa un’attività
giornaliera, che richiede più interventi
possibili sui diversi social network, meglio se seguendo un piano editoriale».
La nonna che parla “gggiòvane”
La nonna più cliccata d’Italia creata dal
portale immobiliare Casa.it non parla di
case, ma dà consigli ai giovani parlando
il loro slang e propone ricette improbabili
come le “patatine anti-sbatta”.
info: http://nonnalea.casa.it
esso
ha succ
Perché
o
con il su
Stupisce :«ehi zii,
gio
sa
linguag
ta si bra
la pata ero, non
oz
in temp
e»
la insid
te
a
i
sc
la
video?
Hai fatto un
o un libro
m
a
li
a
g
e
r
i
T
Avete realizzato un video per la vostra attività
e volete segnalarcelo? Non avete un video, ma
questo articolo vi ha offerto spunti interessanti?
Scriveteci a: [email protected], indicando video
nell’oggetto della email. Ai cinque messaggi più
interessanti, regaleremo il libro Viral video.
‹‹‹
millionaire 87