internet cosa c’è di nuovo › di Tiziana Tripepi [email protected] «Il video è uno degli elementi fondanti del New Internet, il nuovo concetto di Internet che si sta affermando, caratterizzato dall’utilizzo di smartphone e tablet più che dei computer, dalla diffusione dei social network e delle applicazioni, e da una modalità di business basata sui ricavi pay e non CHE TU SIA UN BLOGGER, UN E-COMMERCE, UNA PICCOLA AZIENDA O UN SEMPLICE UTENTE, IL VIDEO È OGGI IL CANALE DI CUI LA TUA COMUNICAZIONE NON PUÒ FARE A MENO. ECCO COME FARSI CONOSCERE, INCREMENTARE LA PROPRIA AUDIENCE E IL PROPRIO BUSINESS su quelli pubblicitari» esordisce Riccardo Mangiaracina, responsabile dell’Osservatorio New Internet e New Media del Politecnico di Milano. «Il numero di utenti che fruiscono di video cresce di anno in anno e la pubblicità si sta spostando dall’offline all’online. Le grandi aziende lo hanno già capito e da tempo hanno inserito i video nella loro strategia di comunicazione. Sono nate società specializzate nella viralizzazione attraverso i social media. «Se fino a qualche anno fa bastava un contenuto accattivante e un po’ di fortuna per fare il giro della Rete, oggi non è più così» spiega Dario Caiazzo, general manager di Ebuzzing Social Italia (www.ebuzzing.it), piattaforma di social video advertising dei navigatori italiani ha e autore di Viral video visto video online nel 2012 (Fausto Lupetti, 16 euro). «Per farsi (25 milioni di persone) notare occorre una strategia precisa. crescita del numero dei Bisogna rendere i video virali, cioè fruitori di video in Italia dal 2011 al 2012 far sì che si diffondano nella rete grazie al passaparola da un utente all’altro». 80% 30% New Internet 82 millionaire la carica dei VIDEO millionaire 83 internet cosa c’è di nuovo› Racconta una storia non il prodotto Per le aziende che hanno la possibilità di investire, la strada è quella del cosiddetto branded content, contenuti prodotti per il Web che non rispettano i canoni di uno spot tv, ma che si presentano come storie che emozionano gli utenti. Ma anche per chi non ha un budget, la prima regola da seguire è la stessa. «Per realizzare un video di successo occorre raccontare una storia, non il prodotto che si vuole vendere» afferma Giampaolo Colletti (www. giampaolocolletti.com), cofondatore di Altratv.tv, osservatorio delle Web tv italiane. «Importante è lavorare sul taglio personale, anche facendo parlare i dipendenti o i titolari dell’azienda stessa». L’esempio che ha fatto scuola in questo campo è quello di Blendtec, azienda americana di frullatori che, grazie a una serie di piccoli video, è diventata famosa in tutta la Rete (www. youtube.com/user/Blendtec). L’idea? Semplicissima e low cost: il Ceo dell’azienda, Tom Dickinson, munito di camice bianco e occhiali protettivi trasparenti, inserisce nel frullatore alcuni oggetti per dimostrare la sua efficacia nel triturare. Un investimento di 50 dollari (serviti per comprare camice, una Url e i primi oggetti, tra cui un rastrello) che si è trasformato in una miniera d’oro, con le vendite incrementate del 522%. E c’è di più: dopo il successo dei primi video, hanno avuto l’idea di frullare i prodotti tecnologici, come iPhone o iPad. «Per le imprese artigiane italiane, parlare di se stessi e raccontare la propria bottega al mondo rappresenta un potenziale enorme» continua Colletti. Anche in Italia c’è chi ci sta provando: sui siti della torrefazione Carbonelli (www.caffecarbonelli. it) e dell’atelier di maschere veneziane Marega (www.marega.it) i titolari raccontano “dal vivo” la loro storia e la loro attività. «Se lo scopo è andare sui mercati esteri, meglio lasciare spazio alle immagini e usare poco la lingua italiana». 84 millionaire un video deve essere... Rilevante I video di successo sono quelli che si collegano a un evento che sta accadendo in Rete e sta determinando un picco di interesse. Per renderli virali, inserite nel titolo o nella descrizione su YouTube le parole chiave che richiamino quell’evento. Sorprendente I video più cliccati sono quelli in cui accade qualcosa di imprevisto. Ma non sempre questo effetto si può programmare. Il consiglio: siate naturali. Utile YouTube è il secondo motore di ricerca al mondo dopo Google. I video utili, per esempio che spiegano come si cucina un piatto, che aiutano a studiare o ad allenarsi, hanno un pubblico di “fedelissimi”. Sociale 120% crescita dell’advertising legato a video online nel 2012 rispetto al 2011 170 Un video deve “parlare con il pubblico”. YouTube attraverso lo strumento delle “annotazioni” dà la possibilità di interagire, fare domande all’audience. Aggiungete i sottotitoli, che faranno conoscere il vostro video anche all’estero. milioni di euro: valore della pubblicità legata a video online nel 2012 Dati Politecnico di Milano Giampaolo Colletti Di nicchia Non sottovalutate l’ipotesi di un video su uno specifico argomento, perché a livello mondiale troverà un’audience molto vasta. Andate su YouTube Trends, per vedere quali sono i video più seguiti. Utilizzate le parole chiave che sono suggerite e inseritele nel titolo del vostro video. millionaire 85 internet cosa c’è di nuovo› Ti giochi tutto in 5 secondi Quanto dev’essere lungo un video? «La media dei video che gestiamo va da 30 secondi fino a 1,5-2 minuti. Ma fondamentali sono i primi cinque secondi» riprende Caiazzo. «Gli utenti, infatti, si dividono in due categorie. Chi clicca play ma poi abbandona il video dopo i primi cinque secondi e chi, una volta superata la soglia dei cinque secondi, guarda il video fino alla fine, indipendentemente dalla sua lunghezza. Inoltre, l’obiettivo di un video che voglia diventare virale non consiste nel numero di visualizzazioni ottenute, ma nelle sue condivisioni, che devono arrivare a circa il 10% delle visualizzazioni». «Vi insegno a diventare una star di YouTube» 50% dei video totali visti nel nostro Paese sono visualizzati su YouTube 72 ore di video caricate ogni minuto su YouTube Scova nuovi talenti su YouTube, li forma e fornisce loro tutti gli strumenti necessari per farli guadagnare con i propri video. Paola Marinoni, 34 anni, ha aperto a Londra BuzzMyVideos. Perché ha fondato BuzzMyVideos? «In Rete c’era un grandissimo potenziale di crescita di video, ma nessuno che aiutasse a svilupparlo. Lo scopo della mia attività è incrementare il numero di utenti di un video, per far sì che YouTube decida di inserire le pubblicità al suo interno, producendo entrate. Il mio guadagno consiste in revenue share, cioè una Come si fa? «È possibile realizzare brevi video con uno smartphone o con un tablet. Addirittura con l’applicazione di YouTube è possibile fare un video e caricarlo «Non cercate la perfezione. Sul Web non immediatamente esiste una definizione di ciò che funziona online, condivie ciò che non funziona. Continuate a dendolo in Rete e caricare e caricare, provate e riprovate. sui social network. Divertitevi e metteteci passione. Ma Per chi vuole fare chiedetevi sempre: guarderei il mio video? E siate sinceri con voi stessi» le cose in grande, bastano una tePaola Marinoni lecamera ad alta definizione, uno storyboard con la di distribuzione che al suo contenudescrizione delle scene, computer e to. Come si fa? «La prima mossa da software per l’editing, e la produziofare è scovare all’interno della Rete ne di un video si può anche realizzare i cosiddetti influencer, cioè persone a casa propria» spiega Colletti. «L’ediesperte nel nostro settore che godono ting può essere realizzato con software di grande seguito in Rete: i blogger» quali iMovie, se si possiede un sisteinterviene Caiazzo. «Ci sono blog di ma operativo Osx, oppure Windows tecnologia, telefonia, birra artigianale, Movie Maker se si possiede un pc». Se ambiente. Il mio consiglio è contattarinvece si preferisce affidarsi alle agenli via email o attraverso il loro sito di zie specializzate, il budget da allocare pr e mostrare loro il è tra 5mila e 10mila contenuto del nostro euro. Ma l’esperienvideo. Se lo ritengoza insegna che per no valido e lo pubquanto di qualità e blicano sul loro blog, accattivante, il succesil risultato in termini so di un video e la sua di viralità può essere viralità è da collegarsi sorprendente». Come più alla metodologia 86 millionaire compartecipazione delle entrate, in base ai risultati raggiunti». Quanto si guadagna? «È difficile dare una quantificazione precisa. Se è vero che si comincia a monetizzare dalla prima visualizzazione, i guadagni dipendono dalle vendite pubblicitarie, dal periodo, dalla stagionalità (a dicembre i picchi della pubblicità sono alti, a gennaio bassi), dai Paesi. Quello che è certo è che grossi budget di pubblicità si stanno spostando verso l’online. Ma è meglio, soprattutto i primi tempi, non considerare il guadagno come la variabile più importante». info: www.buzzmyvideos.com trovarli? Ebuzzing.it ha un newtork di 40mila blog, classificati per settore sotto la sezione Ebuzzing labs/Top Blog. Importantissime le prime 48 ore in cui il video è in circolazione: riuscire a raggiungere una massa critica di visualizzazioni è fondamentale per far esplodere la viralità. «I commenti, positivi e negativi, che si ricevono sul Web sono fondamentali per migliorarsi. Talvolta non è neanche necessario essere apprezzati da subito. Uno dei video virali più famosi (a oggi 49 milioni di visualizzazioni), Friday di Rebecca Black, era stato definito all’inizio “il singolo più brutto della storia”» dice Paola Marinoni di BuzzMyVideos (vedi box). la lezione di chi ce l’ha fatta La birra dei biker Una coppia entra nella sala di un cinema. I posti sono occupati da biker grossi e tatuati. Solo due poltrone sono libere. I due decidono di uscire. Così fanno anche altre coppie. Quando qualcuno deciderà di sedersi, riceverà una standing ovation da parte dei biker, che stappano una Carlsberg e brindano. info: www.youtube.com/ watch?v=RS3iB47nQ6E esso Perché ha succ no è stato costruito intor n no , ria sto a una al prodotto La community dei “senza problemi” esso ha succ é h c r e P e uaggio ng ha un li n con cui g o a si degli sl udience a la su a Ha molta ca. i suoi identifi rodurre za p l e n a an cur una cost e n video e u m o c l fuori da Si rivolge alla sua community come se fosse un amico e racconta di tutto, dai modi per smaltire le cene natalizie alle scuse per lasciare il fidanzato. Daniele Selvitella, in arte Daniele Doesn’t Matter è un “nativo di YouTube”. I giovani gli scrivono e lui risponde, ha creato una linea di magliette e pubblicato un libro: Come diventare famosi stando comodamente seduti in poltrona (Mondadori, 15 euro). info: www.doesntmatter.it Usa i social, ma fai crossing Usate YouTube, Facebook, Twitter, ma senza inserire contenuti a caso. Molto importante costruire prima una propria fan base. Come? 1) Scrivete di temi di attualità, legati al mondo del vostro brand, creando una community di persone che vi seguono. 2) Partite dai vostri amici, coinvolgeteli sul tema che vi interessa, ma mai inviando messaggi promozionali. 3) Interagite con gli utenti, chiedete il loro punto di vista. 4) Solo a questo punto, lanciate un video: saranno poi loro stessi a veicolarlo. «Il resto lo fa un’attività giornaliera, che richiede più interventi possibili sui diversi social network, meglio se seguendo un piano editoriale». La nonna che parla “gggiòvane” La nonna più cliccata d’Italia creata dal portale immobiliare Casa.it non parla di case, ma dà consigli ai giovani parlando il loro slang e propone ricette improbabili come le “patatine anti-sbatta”. info: http://nonnalea.casa.it esso ha succ Perché o con il su Stupisce :«ehi zii, gio sa linguag ta si bra la pata ero, non oz in temp e» la insid te a i sc la video? Hai fatto un o un libro m a li a g e r i T Avete realizzato un video per la vostra attività e volete segnalarcelo? Non avete un video, ma questo articolo vi ha offerto spunti interessanti? Scriveteci a: [email protected], indicando video nell’oggetto della email. Ai cinque messaggi più interessanti, regaleremo il libro Viral video. ‹‹‹ millionaire 87