Lezione 9 Forze e campi magnetici 9.1 Forza di Lorentz Serway, Cap 22 • Forza di Lorenz (particella carica) ~ F~ = q~v × B • Forza di Lorenz (filo rettilineo di lunghezza ` percorso da corrente I) ~ F~ = I ~` × B • Legge di Biot-Savert per un filo rettilineo infinito B= µ0 I (+ regola mano destra) 2πr • Permittivitá magnetica del vuoto µ0 Tm = 10−7 4π A Tema d’esame ~ di intensitá 1.2 mT, é diretto verso l’alto Un campo magnetico uniforme B in una camera di laboratorio. Un protone, con energia cinetica di 5.3 MeV entra nella camera muovendosi orizzontalmente da Sud a Nord. Quale forza di deflessione magnetica agisce sul protone appena entra nella camera. La massa del protone è 1.67·10−27 kg. Soluzione La forza di deflessione magnetica dipende dalla velocità del protone, che possiamo ricavare da K = 1/2mv 2 . Risolvendo rispetto a v troviamo 1 r v= s 2K = m (2)(5.3M eV )(1.60 · 10−23 J/M eV ) = 3.2 · 107 m/s 1.67 · 10−27 kg L’intensitá della forza risulta allora FB = |q|vB sinθ = 6.1 · 10−15 N Tema d’esame Un protone di massa 1.67×10−27 kg e carica q = 1.6 × 10−19 C penetra in un campo magnetico uniforme di modulo B = 16.7 T in direzione perpendicolare ad esso con velocitá di 32 × 107 m/s. Si determini il raggio dell’orbita e il tempo impiegato dalla particella per descrivere una circonferenza. Soluzione L’intensità della forza risentita dalla particella risulta essere ~ = qvB |F~ | = |q~v × B La carica elettrica compie un moto circolare con accellerazione centripeta ac che si puó ricavare dalla seconda legge della dinamica. Infatti v2 v2 → qvB = mac = m r r da cui ricaviamo il raggio dell’orbita F = mac = m r= mv qB Sostituendo i dati si ottiene che r= (1.67−27 kg)(32 × 107 m/s) = 0.2m (1.6 × 10−19 C)(16.7T ) Il tempo di percorrimento della circonferenza risulta essere t= l 1.26m = = 0.039 × 10−7 s v 32 × 107 m/s Tema d’esame Un elettrone di carica q = 1.6 × 10−19 C e massa m = 9.1 × 10−31 kg penetra in direzione perpendicolare alle linee di forza in un campo magnetico di modulo uguale a B = 4T , descrivendo un’orbita circolare di raggio r = 0.25m. Si determini la velocità dell’elettrone. Soluzione La Forza che agisce sulla particella quando entra nel campo magnetico è uguale a F = qvB. Dalla seconda legge della dinamica abbiamo 2 qvB = ma = m v2 r La velocità risulta quindi essere v= qBr (1.6 × 10−19 C)(4T )(0.25m) = = 0.176 × 1012 m/s m 9.1 × 10−31 kg Tema d’esame Una particella di carica e massa ignota viene posta in un campo elettrico di modulo E = 6 × 106 N/C e un campo magnetico di modulo B = 0.83T perpendicolare al campo elettrico. Calcolare a) la velocità della particella lungo la traiettoria rettilinea. Soluzione Sulla particella carica agisce sia la forza elettrica qE che quella magnetica qvB. Per far sı̀ che la particella si muova su una linea retta e non venga deflessa deve avvenire che forza elettrica e forza magnetica si equilibrino qE = qvB → v = E 6 × 106 N/C = = 7.22 × 106 m/s B 0.83T Tema d’esame Un fascio di particelle cariche costituito da ioni di sodio (massa atomica 23a.m.u.) da ioni sconosciuti penetrano nella regione di campo magnetico dopo essere stati accelerati da una d.d.p.. Il diametro della traiettoria circolare degli ioni sodio è di r1 = 15 cm e la loro velocità è uguale a v1 = 1.32 × 104 m/s mentre il raggio della traiettoria degli ioni incogniti è di r2 = 20 cm e la velocità risulta essere v2 = 0.99 × 104 m/s. Si determini la massa degli ioni incogniti in unità di massa atomica. Soluzione Nel campo magnetico gli ioni risentono di una forza uguale a qv2 B muovendosi in una traiettoria circolare di raggio r2 con accellerazione centripeta pari a a2 = v22 /r2 . Quindi, dalla seconda legge della dinamica, si ottiene m2 a2 = qv2 B → m2 v22 = qv2 B → m2 v2 = qr2 B r2 ma questo vale anche per gli ioni di sodio m1 v1 = qr1 B Facendo il rapporto tra le due relazioni otteniamo: m2 v2 r2 r2 v1 = → m2 = m1 m1 v1 r1 r1 v2 sostituendo i dati del problema 3 m2 = (23a.m.u.) 9.2 20 1.32 = 41a.m.u. 15 0.99 Forza su un conduttore percorso da corrente XXII.8 Un filo trasporta una corrente di I = 2.40 A. un tratto rettilineo del filo di d = 0.75 m è diretto lungo l’asse x, soggetto all’azione di un campo magnetico ~ = (1.60~k) T. Se la corrente é diretta lungo la direzione +x qual’é la uniforme B forza che agisce sul tratto di filo? Soluzione: ~ = IdB~i × ~k = −IdB~k F = I ~` × B l’unico punto delicato é la determinazione della direzione e verso della forza. Il modulo é dato da: |F | = IdB = 2.40 × 0.75 × 1.60 = 2.8800N (Ricorda: [A][m][T]=[N]) XXII.36 Un lungo filo rettilineo giace orizzontalmente su un tavolo e trasporta una corrente di 1.20 µA. A distanza d sopra il filo, un protone si muove parallelamente al filo (in verso opposto alla corrente) con una velocitá costante di 2.30 × 104 m/s. determinare il valore di d. determinare il valore di d (trascurare il campo magentico terrestre). Soluzione: Supponiamo che le x siano dirette come la corrente, le z opposte al campo gravitazionale (e dunque le y entrano nel foglio). Poiché la velocitá del protone é costante, le forze totali si annullano (FTot = mP a). Si ha dunque che la forza di gravitá F~g = −mg~k deve essere bilanciata da qualche altra forza. Tale forza é ovviamente la forza di Lorenz che il filo applica al protone tramite il campo magentico che genera: tale campo, che si puó ottenere dalla lagge di Biot-Savart applicata al filo infnito, ha modulo B= µ0 I 2πd e direzione radiale, quindi nella posizione del protone é: ~ = −~j µ0 I B 2πd la forza di Lorenz é: ~ = qv~i × ~j µ0 I = µ0 qvI ~k F~B = q~v × B 2πd 2πd 4 all’equilibrio: mg = da cui la distanza d= µ0 qvI 2πd µ0 qvI 2πmg numericamente: (la carica del protone é: q = +e = 1.6 × 10−19 C, la sua massa mP = 1.7 × 10−27 kg, la permittivitá magnetica del vuoto é: µ0 /(2π) = 2 × 10−7 Tm/A d = (2 × 10−7 Tm/A) × (1.6 × 10−19 C)× (2.30 × 104 m/s) × (1.20 × 10−6 A) × 1 1.7 × 10−27 × 9.8 N controllate le unitá di misura si ottiene: 2 1.6 2.30 1.20 × 10−7−19+4−6+27 = .53 × 10−1 = 5.3 cm 1.7 9.8 XXII.39 Due conduttori rettilinei e paralleli infiniti sono separati da una distanza d e percorsi da correnti opposte. Un conduttore é percorso da 10.0 A, l’altro da una corrente I non nota. Il punto A si trova nel punto medio tra i due fili, ed il punto C ad una distanza d/2 a destra del filo in cui scorrono i 10.0 A (nel semi piano che non contiene A). Se d = 18 cm e I é regolata in modo da avere campo nullo in C, calcolare la corrente I e il campo manetico in A. Soluzione: Sia 1 il filo con corrente I e 2 quello con corrente I2 = 10.0 A. Per la legge di Biot-Savart per i fili infiniti, il campo in C é: ~ C = −~j B µ0 I1 µ0 I2 µ0 2I2 2I1 + ~j = ~j ( − ) 2π(3d/2) 2π(d/2) 2π d 3d che si annulla se I1 = 3I2 = 30 A il campo in A é dato da: ~ A = −~j µ0 I1 − ~j µ0 I2 = −~j µ0 (I1 + I2 ) B 2π(d/2) 2π(d/2) 2π(d/2) il campo in A quindi esce dal foglio ed ha modulo: |BA | = µ0 I1 + I2 40 A × = 2 × 10−7 Tm/A × = 8.88 × 10−5 T 2π (d/2) 9 × 10−2 m 5 XXII.20 Due fili conduttori paralleli, posti a distanza a = 10 cm, sono percorsi da correnti aventi lo stesso verso. Se I1 =5 A e I2 =8 A, qual è la forza per unità di lunghezza esercitata da ciascun conduttore sull’altro? Soluzione Supponiamo che entrambe le correnti siano dirette verso l’alto. Il condutore 1 genera un campo magnetico nella posizione del filo 2 pari a (µ0 = 4π10−7 T ·m/A) µ I1 2π r Per cui sul filo 2 viene esercitata una forza data da B= ~ = ` µ I1 I2 v̂ F~ = I2 ~` × B 2π r Da cui la forza per unità di lunghezza risulta essere |F~ |/` = I2 B = µ I1 I2 5·8 = 2 · 10−7 = 8 · 10−7 N 2π r 0.1 v̂ è il versore che indica direzione e verso della forza da determinarsi con la regola della mano destra e risulta essere ortogonale al filo 2 e diretta verso il filo 1 XXII.21 Nella figura P22.21 il conduttore rettilineo è percorso da una corrente I1 = 5A e si trova nello stesso piano della spira rettengolare percorsa da una corrente I2 =10 A. Le dimensioni in figura sono c=0.1 m, a=0.15 m e `=0.45 m. Calcolare intensità e direzione della forza risultante che è esercitata sulla spira rettangolare dal filo rettilineo. Soluzione Usando i risultati dell’esercizio precedente abbiamo che due fili rettilinei percorsi da corrente si attragono con un forza per unità di lunghezza pari a µ I1 I2 2π r se sono percorsi dalla corrente nello stesso verso, mentre si respingono con una forza in modulo uguale alla precedente se sono percorsi in verso opposto. Tornando al problema si ha che sul lato della spira più vicino al filo si esercita una forza che attrae la spira verso il filo pari a |F~ |/` = µ` I1 I2 2π c Sul lato della spira più lontano dal filo si esercita una forza che respinge la spira dal filo pari a Fatt = 6 µ` I1 I2 2π a Sulle due basi si esercitano delle forze uguali ma contrarie che tenderebbero a deformare la spira il cui effetto è quidi nullo. La forza risultante è quindi Frep = Ftot = Fatt −Frep = µ` I1 I2 2π µ 1 1 − c a ¶ µ = 2·10−7 0.45·5·10 1 1 − 0.1 0.15 ¶ = 1.5·10−5 N XXII.22 Due fili indefiniti paralleli, ognuno di massa per unità di lunghezza di 40 g/m, sono tenuti sospesi da fili lunghi 6 cm in un piano orizzontale come in figura P22.22. Ogni filo porta la corrente I, la quale fa sı̀ che i due fili si respingano e si dispongano in una posizione d’equilibrio con l’angolo θ = 16◦ . a) Le correnti nei due fili hanno verso opposto o stesso verso? b) Calcolare il valore di I. Soluzione Poichè i due fili si respingono, devono essere percorsi in senso opposto. Per calcolare la corrente che percorre i due fili dobbiamo determonare la forza con cui si respingono e questo lo facciamo determionando le condizioni di equilibrio della geometria proposta. Analizziamo cosa succede su un filo. Deve valere ~ =0 P~ + T~ + Fmag ~ è la forza tra i due fili. dove P~ è la forza peso, T~ è la tensione e Fmag Scomponendo lungo gli assi x e y possiamo scrivere (per unità di lunghezza x : Fmag = T · sin8◦ y : P = T · cos8◦ da cui Fmag = P · tg8◦ → µ0 I2 = P · tg8◦ 2π 2 · 6 · sin8◦ Quindi s I= s sin2 8◦ 2π = mg2 · 6 · cos8◦ µ0 6 · mg 7 sin2 8◦ 1 = 678A cos8◦ 10−7