ALIMENT - AZIONE lavoro realizzato dagli alunni della classe IIA insieme alla prof.ssa R. Lombardo LA PIRAMIDE ALIMENTARE PERCHE’ ALIMENTARSI ? PRINCIPI NUTRITIVI CIBO NELLA GIUSTA MISURA GLI ALIMENTI ANORESSIA E BULIMIA I DENTI APPARATO DIGERENTE : MALATTIE PARTE 1 APPARATO DIGERENTE: MALATTIE PARTE 2 La piramide alimentare La nostra alimentazione, la nostra salute L’alimentazione L’alimentazione consiste nell’assunzione da parte di un organismo degli alimenti indispensabili al suo metabolismo e alle sue funzioni vitali quotidiane e prende in considerazione tutte le trasformazioni fisiche chimiche che i nutrienti assunti subiscono. Essa è considerata specifica negli organismi eterotrofi: una pianta non si alimenta, assume nutrienti, un fungo invece si. Noi siamo quello che mangiamo E’ importante assumere: - Cereali e grassi vegetali - Frutta e verdura - Legumi e frutta secca - Pesce, pollame e uova - Formaggi - Carni , patate nelle giuste quantità La nostra dieta Tutti gli alimenti che servono al tuo organismo vengono assunti attraverso il cibo L’alimentazione è il processo mediante il quale viene introdotto il cibo che assicura all’organismo l’energia e le sostanze che servono per il funzionamento dei vari organi, per il movimento dei muscoli, per il mantenimento della temperatura corporea e per reintegrare ciò che viene consumato o perduto. Il fabbisogno calorico giornaliero viene definito come l’apporto di energia di origine alimentare necessario a compensare il dispendio energetico di individui che mantengano un livello di attività fisica sufficiente per partecipare attivamente alla vita sociale ed economica e che abbiano dimensioni e composizione corporee compatibili con un buono stato di salute a lungo termine. Una caloria è la quantità di calore che si deve somministrare a un grammo di acqua distillata per innalzare la temperatura da 14,5° a 15,5°. Il fabbisogno calorico dipende dall’età, dal sesso, dal lavoro svolto, dal clima, dal peso, dallo stato di salute, dalla costituzione corporea e dall’attività fisica. I Principi Nutritivi I principi nutritivi I principi nutritivi sono sostanze assunte durante il processo di nutrizione, sono indispensabili alla vita e al metabolismo di organismi viventi. I carboidrati I carboidrati o glucidi sono la fonte energetica principale in quanto vengono rapidamente metabolizzati in glucosio che viene usato come carburante per lo svolgersi di tutte le funzioni delle cellule e dei tessuti. I grassi I grassi o lipidi sono un’importante fonte di energia e possono servire come riserva in quanto vengono utilizzati più lentamente che i carboidrati. Sono fondamentali per il mantenimento delle membrane cellulari e per l’assorbimento di alcune vitamine. Le proteine Le proteine o protidi sono il principale materiale plastico che serve per la costruzione dei tessuti e degli organi. L’assunzione di proteine è quindi molto importante nei bambini in crescita, hanno anche una funzione importante per il sistema immunitario e ormonale. Possono produrre energia in assenza di carboidrati. Le vitamine Le vitamine sono essenziali per la salute del corpo, la crescita e la resistenza alle infezioni; svolgono la loro funzione regolatrice e la loro mancanza può causare malattie dette avitaminosi. I Sali minerali I sali minerali apportano materiale per costruire alcune parti del corpo come ossa e denti e debbono essere assunti con gli alimenti tutti i giorni. I più importanti sono quelli che contengono calcio, ferro, sodio, fosforo, iodio. Cibo nella giusta misura COLAZIONE Una buona colazione consiste nel assicurarsi un apporto energetico, dunque bisogna mangiare alcuni di questi alimenti: latte, pane, succo di frutta, frutta fresca, zucchero, uova e marmellata!!! SPUNTINO E’ bene interrompere la mattinata con uno spuntino di un frutto e 3-4 crackers ma non con altri cibi troppo sostanziosi perché rovinerebbe il pasto successivo. PRANZO Il pranzo non deve essere consumato in fretta, infatti si consiglia di fare una cosa tranquilla come una passeggiata che favorisce la corretta digestione e la corretta assimilazione degli alimenti consumati. MERENDA La merenda deve essere nutriente ma non troppo ricca di grassi; meglio quindi un panino con prosciutto o della frutta piuttosto che cose dolci. CENA La cena deve essere leggera, la giornata volge ormai al termine e l’organismo dopo aver svolto il suo lavoro ha bisogno di riposo. Per ottenere un buon sonno ristoratore è fondamentale non coricarsi mai subito dopo mangiato, bisogna prima aver digerito. Scienze GLI ALIMENTI I GRUPPO DI ALIMENTI Latte e derivati Sono ricchi di proteine e di grassi e forniscono molto calcio. II GRUPPO DI ALIMENTI CARNE ,PESCE E UOVA Sono ricchi di proteine e sono cibi importanti per costruire i tessuti del nostro organismo. Contengono molto ferro. III GRUPPO DI ALIMENTI LEGUMI SECCHI Hanno le stesse caratteristiche del secondo gruppo ma sono meno costosi FAGIOLI, LENTICCHIE, CECI, FAVE IV GRUPPO DI ALIMENTI CEREALI E DERIVATI PANE Sono la fonte principale di energia e forniscono anche molte vitamine FARINE PASTA GRISSINI CRAKERS POLENTA V GRUPPO GRASSI ANIMALI E VEGETALI Sono alimenti energetici, fonte di vitamine soprattutto quelle del gruppo A e K. Sono usati come condimento per altri cibi. Olio di mais, olio di oliva, margarina, burro VI GRUPPO DI ALIMENTI ORTAGGI E FRUTTA Forniscono abbondanti vitamine (A, B1, B2, PP, C). Sono ricchi di sali minerali e contengono moderate quantità di proteine. VII GRUPPO DI ALIMENTI POMODORI, AGRUMI E FRAGOLE Hanno caratteristiche simili a quelle del gruppo precedente ma contengono abbondante vitamina C. Bulimia Principali sintomi: ● ● ● Perdita del controllo nel mangiare Vomito Preoccupazione per il proprio peso Cure: ● Antidepressivi ● Psicoterapeuta DATI Anoressia Principali sintomi: ● Perdita di peso ● Paura di ingrassare ● Scomparsa delle mestruazioni Cure: ● Percorso psichiatrico ● Controlli medici settimanali La Struttura Del Dente Una o più radici: si inseriscono nell'alveolo e sono ancorate alle sue pareti da legamenti di tessuto connettivo (legamento peridontale). La Radice è unica negli incisivi, nei canini e nei premolari inferiori , mentre è doppia o tripla nei premolari superiori e nei molari. La corona: è la parte del dente che sporge dall'alveolo. Visibile ad occhio nudo, assume forma diversa a seconda del tipo di dente; negli incisivi si presenta appiattita e affilata, nei canini appuntita e allargata, nei molari e nei premolari presenta diverse cuspidi. Il colletto: è situato tra la radice e la corona dove forma un tessuto di transizione attorno al quale la muscosa forma la gengiva. La Struttura Del Dente Nella dentina è presente una piccola cavità (cavità pulpale) che contiene la polpa del dente particolarmente ricca di Vasi sanguini e di terminazioni nervose ( nervo trigemino). Essa si continua in un canalico che percorre ciascuna delle radici (canale radicale) per poi sbloccare nell’alveolo con un piccolo foro, attraverso al quale penetrano nel dente vasi sanguini e nervi. Al suo interno sono contenute cellule particolari, gli odontoplasti, che hanno la funzione di riprodurre la dentina necessaria ai processi di rinnovamento. La sensibilità del dente è dovuta proprio alla presenza delle terminazioni nervose all’interno della polpa dentaria. Ciascun Dente possiede una sensibilità tattile , termica e dolorifica. Smalto Nella corona la dentina è rivestita da uno strato di Smalto un particolare tessuto epiteliale di colore bianco molto resistente che ha il compito di proteggere il dente dalle aggressioni esterne. A livello del colletto e delle radici , la dentina è rivestita da un altro tipo di tessuto osseo , detto cemento, che ha ancora alla sua sede La Dentizione decidua La dentizione umana si compone di varie fasi, la prima delle quali inizia già durante la vita embrionale (intorno alla 7° settimana di gravidanza). In questo modo alla nascita il neonato presenta già gli “abbozzi” dei denti decidui e di quelli permanenti, entrambi nascosti all’interno degli alveoli dentali. Generalmente la comparsa dei primi denti “da latte” (decidui) inizia intorno ai 6-7 mesi di vita, ma ogni bambino è un caso a sé: c’è chi nasce con un incisivo centrale inferiore, chi deve aspettare a lungo prima di vedere spuntare i primi dentini, chi sotto questo aspetto è particolarmente precoce e via discorrendo. Ad ogni modo i primi ad entrare in scena sono gli incisivi (gli inferiori prima dei superiori ed i mediani prima dei laterali). Dentizione Permanente Intorno ai 6-7 anni di età, la dentatura decidua inizia a lasciar posto a quella permanente, che se curata con un’igiene impeccabile nella maggior parte dei casi rimane in sede fino alla morte dell’individuo. La dentizione permanente comincia con l'eruzione del primo molare definitivo (subito dietro il secondo molare deciduo); a seguire spuntano gli altri denti permanenti - in sostituzione dei corrispondenti elementi decidui - secondo lo stesso ordine con cui erano comparsi i loro predecessori (generalmente prima quelli della mandibola e poi quelli della mascella superiore). Nell'uomo la dentatura permanente è formata da 32 denti: su ogni arcata si allineano 4 incisivi per tagliare, 2 canini per lacerare e strappare, 6 molari e 4 premolari per sminuzzare e triturare. I denti definitivi si distinguono da quelli "da latte" per il colore bianco-giallastro anziché biancoazzurrognolo; sono inoltre meno arrotondati, meno lisci e più grandi. Poiché lo smalto dei nuovi denti non è ancora completamente mineralizzato, risulta estremamente vulnerabile alle aggressioni degli acidi, quindi alle carie. Pertanto, nel periodo di cambio della dentizione e prima dell’indurimento dei denti, una buona igiene orale e una fluorizzazione adeguata rivestono grande importanza. Appositi dentifrici (più ricchi di fluoro rispetto a quelli per la prima e la seconda infanzia) ed eventuali prodotti medicinali andranno ovviamente scelti previo consiglio del dentista. Favoriscono l’impasto del cibo con la saliva Ptialina Utile alla digestione chimica Contribuiscono In modo meccanico Alla Digestione Triturano il cibo Molari Incisivi 4 Superiori 6 Superiori 4 Inferiori 6 inferiori Tagliano il cibo Premolari Canini 4 Superiori 4 Inferiori 2 Inferiori 2 Superiori Lacerano il cibo Triturano il cibo 0 Non è proprio così che si fa ... .. 0 Ma ... ce la possiamo fare!!! .. Non solo uomini Ci sono anche io ... Ci sono anch’io ... MALATTIE DEL FEGATO Tra le malattie del fegato, o malattie epatiche, rientrano una serie di patologie accumunate dal danneggiamento delle cellule, dei tessuti e/o delle funzioni epatiche. SINTOMI I sintomi più comunemente associati alle malattie del fegato comprendono: - ittero (colorazione giallognola della cute e delle sclere oculari); - perdita di appetito; - stanchezza, malessere e importante perdita di peso; - colorazione scura delle urine o chiara delle feci. Altri sintomi comuni a varie malattie del fegato sono: nausea, vomito, diarrea, vene varicose, ipoglicemia, febbricola, dolori muscolari e perdita del desiderio sessuale. Il dolore al fegato, percepito nella regione addominale centro-superiore destra, insorge generalmente solo in una fase avanzata del processo morboso; questo sintomo è infatti associato all'aumento volumetrico dell'organo, specie quando avviene in maniera brusca (epatiti acute). Una rara e particolarmente severa malattia infettiva del fegato, chiamata epatite fulminante, determina insufficienza epatica, con comparsa di sintomi come: ascite (accumulo di liquidi all'interno dell'addome), disturbi della coagulazione con tendenza al sanguinamento, indebolimento generale dell'organismo, atrofia muscolare e debolezza, alterazioni neurologiche (encefalopatia), splenomegalia (ingrossamento della milza), edemi diffusi ed anemia aplastica. CAUSE Le malattie del fegato possono essere causate da difetti congeniti (presenti sin dalla nascita) od acquisiti, ad esempio per l'azione tossica di alcol, farmaci o tossine, o per deficit nutrizionali, traumi, disordini metabolici ed infezioni batteriche o virali. Tra gli alcolisti, ad esempio, sono comuni malattie del fegato come l'epatite alcolica, la cirrosi alcolica e la steatosi epatica o fegato grasso (comune anche negli obesi). LE MALATTIE EPATICHE PIÙ COMUNI Epatiti Infiammazione del fegato causata principalmente da virus (A, B, C, D, E), ma riconducibile anche ad intossicazioni (alcol, farmaci, veleni ecc.), malattie autoimmuni (epatite autoimmune) e condizioni ereditarie. Steatosi epatica non alcolica Eccessivo accumulo di grasso all'interno dell'organo; è una malattia spesso asintomatica e comune tra le persone obese; solo in una piccola percentuale dei casi può evolvere in steatoepatite o cirrosi, specialmente se sussistono fattori predisponenti. Cirrosi Formazione di tessuto fibroso, cicatriziale, che rimpiazza le cellule morte a causa di epatiti croniche, alcolismo o contatto con sostanze tossiche. Emocromatosi Malattia ereditaria causata dall'accumulo di ferro nell'organismo, che può causare danni importanti a livello del fegato e di altri organi. Cancro al fegato Questa grave malattia del fegato determina un aumento volumetrico dell'organo, che in fasi avanzate è tale da produrre dolore. Si associa frequentemente a cirrosi epatica. Malattia di Wilson E' una malattia ereditaria collegata ad un accumulo nei tessuti di rame, specie a livello del cervello e del fegato. Colangite sclerosante primitiva Malattie infiammatoria dei dotti biliari, probabilmente di origine autoimmunitaria. A seguito del processo infiammatorio, i dotti si restringono ostacolando il deflusso della bile, che si accumula nel fegato danneggiando le sue cellule. Cirrosi biliare primaria Malattia autoimmune che colpisce le vie biliari intraepatiche. L'accumulo e il ristagno della bile fa sì che questa malattia del fegato produca un danno al parenchima epatico, che a lungo termine evolve in cirrosi. Sindrome di Gilbert Disordine genetico che altera il metabolismo della bilirubina, aumentando le sue concentrazioni in circolo. Glicogenosi di tipo II Malattia ereditaria caratterizzata dall'accumulo di glicogeno nel muscolo scheletrico, nel sistema nervoso, nel cuore e nel fegato, compromettendone la normale funzione. STOMACO Lo stomaco è un organo dell'apparato digerente che svolge la seconda fase della digestione, quella successiva alla masticazione. ANATOMIA Ha una forma di sacca ed è posizionato sotto il diaframma; ha una capacità media di circa 1300 cmq, è messo in comunicazione con l’esofago tramite il cardias ed è collegato con l’intestino mediante il piloro. Tre tuniche costituiscono lo stomaco: la più esterna prende il nome di peritoneo, mentre la più interna ospita le ghiandole deputate a secernere i succhi gastrici. FISIOLOGIA Lo stomaco svolge numerose ed importanti funzioni: funge da "contenitore" per gli alimenti provenienti dall'esofago, consentendo di ingerire quantità anche copiose di cibo; determina il rimescolamento e la progressione verso il duodeno del bolo (cioè il nome che prende il cibo all'interno dello stomaco) alimentare, commisto al succo gastrico; inizia la digestione delle proteine e dei carboidrati, tramite il pepsinogeno e l'acido cloridrico secreti; ha funzione di assorbimento di alcune sostanze; svolge attività di secrezione endocrina. MALATTIE DELLO STOMACO E DEL DUODENO Lo stomaco è uno degli organi più soggetti a neoplasia (tumori), questo sembra essere favorito dall'uso di sale e cibi affumicati: achilia, acloridria, adenoma di Brunner, aerofagia, atrofia gastrica, ernia iatale, gastrite, gastrite atrofica, gastrite cronica, gastrite cronica atrofica autoimmune, gastrite ipertrofica gigante, gastroduodenite, gastroenterite, gastroenterite eosinofila, gastroparesi, gastropatia. Alla scoperta del corpo umano Le malattie dello stomaco e dell’intestino Presentazione a cura della Classe 2^ A Le malattie dello stomaco e dell’intestino Alla scoperta del L’indigestione L’indigestione è dovuta principalmente dalla fretta nel consumare pasti e a una veloce ed inadeguata masticazione. Le malattie dello stomaco Questo disturbo si e dell’intestino risolve attraverso Presentazione a cura di il vomito ma può essere Giulia Salvatorelli utile anche assumere Classe 2^ A bevande calde. corpo umano Le malattie dello stomaco e dell’intestino L’ulcera L’indigestione è dovuta L’Ulcera può colpire sia lo principalmente dalla sia l’intestino fretta nel consumare pasti e a una veloce ed inadeguata masticazione. Questo disturbo si risolve attraverso il vomito ma può essere utile anche assumere bevande calde. stomaco E’ dovuta a diversi fattori, tra cui la presenza nello stomaco di un batterio (Helicobacter Pylori) responsabile di una vera e propria infezione, oppura ad un eccesso di acido cloridrico nel succo gastrico Le malattie dello stomaco e dell’intestino L’appendicite L’appendicite l’infiammazione L’Ulcera puòècolpire sia lo stomaco di un piccolo prolungamento sia l’intestino dell’intestino cieco: l’appendice. Si manifesta con un forte dolore localizzato nella parte destra del basso ventre.E’ dovuta a diversi fattori, tra Se l’appendice si infetta puòcui la presenza nello stomaco insorgere la peritonitedi un batterio (Helicobacter (membrana che avvolgePylori) responsabile di una l’intestino) che provoca gravivera e propria infezione, danni all’organismo e puòoppura ad un eccesso di acido anche portare alla morte. cloridrico nel succo gastrico Le malattie dello stomaco e dell’intestino La colite L’appendicite è l’infiammazione La colite è una malattia che di un piccolo prolungamento colpisce la parte dell’intestino dell’intestino cieco: chiamata colon. l’appendice. Si manifesta con Si manifesta con dolori, un forte dolore localizzato nella spasmi, nausea, vomito, e parte destra del basso ventre. scariche di diarrea. Se l’appendice si infetta può insorgere la peritonite (membrana che avvolge l’intestino) che provoca gravi danni all’organismo e può anche portare alla morte. Alla scoperta del corpo umano Le malattie dello stomaco e dell’intestino FINE