L’ETIOPIA La maggior parte dell'Etiopia è localizzata nel Corno d'Africa, che è la parte più orientale del continente africano. All'interno dell'Etiopia si trova un vasto complesso di montagne e scoscesi altopiani divisi dalla Rift Valley, che attraversa il paese da sud-ovest a nord-est ed è circondata da bassopiani, steppe e zone semidesertiche. La grande diversità del territorio determina una grande varietà di climi, terreni, vegetazione naturale e di aree abitate. La temperatura media di Addis Abeba è di circa 15 °C in dicembre e di circa 18 °C in maggio. Luglio e agosto, i mesi delle grandi piogge, hanno temperature medie intorno ai 15-16 gradi (minime intorno agli 11). Le minime più basse (5-6 gradi C) si hanno in novembre e dicembre. La piovosità annua media è di circa 1200 mm. (minima da novembre a gennaio, massima da giugno a settembre). Gli estremi registrati: minima -7 °C massima 40 °C. Possiamo definire il clima "alpino" nell'acrocoro, visto che il paese è situato vicino a delle montagne, ed umido sulla costa, visto che soffiano i monsoni. Il clima umido, sulla costa, permette la coltivazione di tabacco e cereali. Nel 2007 l'Etiopia aveva una popolazione di 76.511.887 abitanti, con una densità media di 68 unità per km²; la speranza di vita è di 49 anni, una delle più basse del mondo. Elevatissima la percentuale di popolazione rurale: l'84% (2005); poiché gran parte degli abitanti vive di agricoltura di sussistenza, gli insediamenti più popolati si trovano nella regione centrale, dove il terreno si presta maggiormente alle coltivazioni. Lalibela è una piccola città situata nel centro dell'Etiopia ad un'altitudine di 2700 m s.l.m. Anticamente si chiamava Roha, ed era una delle capitali della dinastia che aveva ereditato l'impero di Axum (su cui si ritiene regnasse, un tempo, la leggendaria Regina di Saba). Le chiese rupestri di Lalibela sono attualmente incluse nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. LA LEGGENDA La leggenda di fondazione è incentrata attorno alla figura di Gebre Mesqel Lalibela: si racconta che un bambino di una famiglia di stirpe reale venne avvolto da uno sciame di api appena venuto alla luce e fu quindi battezzato Lalibela, ossia "le api riconoscono la sovranità" in lingua agaw. Predestinato al trono, si tentò di avvelenarlo. Ma sopravvisse e dopo essere uscito dal coma si dedicò alla costruzione della nuova Gerusalemme, obbedendo all'ordine celeste ricevuto nei giorni passati tra la vita e la morte, ad imitazione degli edifici che aveva visto in Paradiso. L'Etiopia divenne cristiana verso il 330, accogliendo la fede delle comunità giudaicocristiane d'Arabia; Lalibela è considerata la Gerusalemme della Chiesa ortodossa etiopica. La costruzione del complesso sacro fu iniziata alla fine del XII secolo dal re Gadla, che dopo la presa di Gerusalemme da parte dei musulmani con Saladino decise di fondare una «seconda Gerusalemme» nella sua capitale, Roha, per dare ai cristiani una meta di pellegrinaggio alternativa rispetto alla vecchia Gerusalemme. Nel tempo furono costruite 11 chiese rupestri, tutte scavate nella roccia tufacea, costruite senza muratura, né pietre né legname e collegate fra loro da cunicoli. Le chiese sono una rappresentazione dei luoghi santi. È opinione diffusa, ma non documentata, che alla loro progettazione e costruzione partecipassero i Cavalieri templari, dopo il loro abbandono di Gerusalemme. Un'ulteriore leggenda connessa a questo filone fa di Lalibela la sede, almeno per un periodo, dell'Arca dell'Alleanza, di cui i Templari avevano la custodia. È invece evidente e storicamente documentata l'influenza, sull'architettura del sito, dello stile axumita. Le chiese sono tutte denominate Bet ("casa"). Sono organizzate in due gruppi, separati tra loro da un canale artificiale che rappresenta il fiume Giordano. Ordinamento dello stato Repubblica d’Etiopia, confederazione di 9 stati regionali a cui si aggiungono due città autonome (Addis Abeba e Dire Dawa). Il governo è formato da un parlamento bicamerale. Le regioni godono di una buona autonomia amministrativa; ogni regione ha un proprio parlamento e un proprio governo locale. Capitale Addis Abbeba Lingua la lingua ufficiale è l’amarico ma nel Paese ne sono diffuse anche altre e numerosi dialetti. Tra le lingue europee la più diffusa è l’inglese che tuttavia è parlato solo da una piccola minoranza della popolazione. Religione circa il 60% è cristiana di cui la maggior parte appartenente alla Chiesa Ortodossa d’Etiopia, il 35% circa mussulmano, il 5% circa, animista Addis Abeba venne fondata dall'imperatore Menelik II nel 1887 e divenne la capitale etiopica nel 1889. E’ situata al centro dell’Acrocoro Etiope, un vasto altipiano a circa 2300 m slm, all’incrocio di quattro grandi vie di comunicazione. Come molte capitali africane è città di contrasti, tradizione e modernità, ricchezza e miseria, palazzi moderni e capanne di cartone. Addis Abeba vanta importanti musei che raccolgono testimonianze della cultura etiope e abissina; tra questi vi è il Museo Nazionale, che conserva testimonianze del regno axumita e testimonianze preistoriche dell’evoluzione dell’uomo, quali lo scheletro di “Lucy”, australopitecus afarensis vissuto tre milioni di anni fa e ritrovato nella valle dell’ Awash nel 1974. Il quartiere Merkato è, come ben dice il nome, un enorme mercato, che occupa uno spazio di circa 30 chilometri quadrati. E’ un vero mercato africano, dove si produce e si vende, all’ingrosso e al dettaglio, vivace e animato. Suddiviso in zone, ogni zona è dedicata ad una merce diversa. Le tradizioni nei villaggi determinano ancora oggi come un tempo il modo di vivere; la cultura di alcune tribù ed in particolare nel sud è estremamente differente da quella occidentale, l’Etiopia ha mantenuto inalterati nel tempo usi e costumi che altrove sono scomparsi.