MANUALE DI INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE TERMOVENTILANTI SERIE T-TS-PA-TA INDICE GENERALE 6.3. SICUREZZA CARATTERISTICHE DELLE TMV RIGUARDANTI LA SICUREZZA INDICAZIONI DI SICUREZZA RIPORTATE SULLE TERMOVENTILANTI CONSIGLI PRATICI ANTINFORTUNIO 13 2 7. GARANZIA 13 2 8. ALLEGATO 1 14 2 2 9. ALLEGATO 2 16 10. ALLEGATO 3 17 0. INTRODUZIONE 2 1. 1.1. 1.2. DESCRIZIONE DELLA TMV COMPOSIZIONE IDENTIFICAZIONE D’USO 2 2 2 2. CONTROLLO, IMBALLAGGIO, TRASPORTO VERIFICA DELLA FORNITURA AZIENDA IMBALLAGGIO CARICO,TRASPORTO.SCARICO 2.1. 2.2. 2.3. 3. 3.1. 3.2. 3.3. 3.3.1. 3.3.2. 3.3.3. 4. IN PERMANENZA E POSIZIONAMENTO IN CANTIERE CONTROLLO POST-TRASPORTO PERMANENZA IN CANTIERE POSIZIONAMENTO Dimensioni del locale di installazione Basamento Isolamento delle vibrazioni 4.6.1. 4.6.1.1. 4.6.1.2. 4.6.1.2.1. 4.6.1.2.2. 4.7 4.8 COLLEGAMENTO AGLI IMPIANTI ED AVVIAMENTO COLLEGAMENTO ALLE CANALIZZAZIONI COLLEGAMENTO DELLE BATTERIE DI SCAMBIO TERMICO Batterie ad acqua SCARICO E SIFONATURA SEZIONI FILTRANTI GRUPPO MOTOVENTILANTE TRIFASE (serie T) Motori elettrici Collegamento per avviamento diretto Collegamento con avviatore stella/triangolo Motori trifase a doppia velocità Tempo di avviamento consentito Accessori di allacciamento e di protezione consigliati Ventilatore Trasmissione GRUPPO MOTOVENTILANTE MONOFASE SERIE TS,PA,TA Motori elettrici Elettriventilatori a 3 velocità serie TS e PA Elettroventilatori autoregolanti serie TA Selezione della portata Allarme sulla pressione VENTILATORE RUMOROSITA’ 5. 5.1. 5.2. 5.2.1. 5.2.2. 5.2.2.1 5.3. 5.3.1. 5.3.2. 5.4. 5.4.1. 5.4.2. 5.4.3. 5.4.3.1. 5.4.3.2. 5.4.3.3. 5.5. 5.5.1. 5.5.2. 5.5.3. 5.5.4. MANUTENZIONE PREMESSA SEZIONI FILTRANTI Filtri sintetici rigenerabili Filtri a tasca non rigenerabili Tabella delle perdite di carico di sostituzione BATTERIE DI SCAMBIO TERMICO Batterie ad acqua Estrazione delle batterie di scambio termico SEZIONE VENTILANTE Ventilatore Motore Trasmissione (solo serie T) Determinazione della tensione delle cinghie Sostituzione della cinghia di trasmissione Trasmissioni con pulegge a più gole CAUSE ED EFFETTI Diminuzione della portata Aumento della portata Diminuzione della resa degli scambiatori Rumorosità anomala 4.1. 4.2. 4.2.1. 4.3. 4.4. 4.5. 4.5.1 4.5.1.1 4.5.1.2. 4.5.1.3. 4.5.1.4. 4.5.1.5. 4.5.2. 4.5.3. 4.6 6. 6.1. 6.2. 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 5 6 6 6 6 6 7 7 7 7 8 8 8 8 8 9 9 9 9 10 10 10 10 10 10 10 10 10 11 11 11 11 11 12 12 12 12 12 12 13 1 13 13 13 0. INTRODUZIONE 2.2. Le TMV vengono normalmente fornite in esecuzione monoblocco e completamente assemblate. Solo su espressa richiesta del Cliente possono risultare scomposte in più sezioni con l’obbiettivo di favorirne il trasporto e l’eventuale passaggio attraverso aperture, scale e corridoi di limitate dimensioni. Il trasporto delle macchine, sia monoblocco che scomposte, può essere: • normale • speciale. Nel primo caso, TCF srl non prevede l’imballaggio della macchina. Nel caso invece di trasporto speciale, l’imballaggio richiesto viene concordato in fase contrattuale ed è a completo carico del Cliente. TCF srl, con questo manuale, vuole fornire all’Installatore, al Cliente, all’Utilizzatore, indicazioni che gli consentano di gestire ed utilizzare correttamente la Termoventilante ( TMV ) mod. T, TS, TA, PA dal momento della consegna a quello della dismissione. I suggerimenti che seguono, vogliono consentire alla TMV un funzionamento continuo e duraturo nel tempo. Si consiglia l’applicazione delle procedure di seguito descritte ad un personale competente, che abbia conoscenze adeguate su condizionamento e impiantistica, pur permettendo anche ad un profano, data la grande semplicità progettuale della macchina, un suo normale utilizzo. 1. IMBALLAGGIO DESCRIZIONE DELLA TMV Componenti forniti scorporati dalla TMV, se fragili, quali umidificatori, batterie, recuperatori, filtri, quadri elettrici, ecc., vengono sempre consegnati regolarmente imballati. 1.1. COMPOSIZIONE La Termoventilante in composizione monoblocco o scomponibile, è costituita, nella sua versione più completa, di : • Sezione di ripresa ad una o più serrande • Sezione filtrante • Sezione batterie di scambio termico (riscaldamento, raffreddamento) • Sezione ventilante di mandata 2.3. TCF srl declina ogni responsabilità riguardanti danni subiti dalle Termoventilanti durante le operazioni di carico, scarico e trasporto. Si consigliano, però, particolari precauzioni, quali: • Fissare saldamente il carico, al fine di preservarne l’integrità durante il viaggio • Gli spostamenti devono essere effettuati senza sollecitare gli accessori sporgenti (attacchi idraulici, maniglie, cerniere, serrande, tetto di protezione) • Non capovolgere le sezioni, onde evitare la rottura di supporti interni, componenti ed ammortizzatori • Non sottoporre la TMV ad urti violenti al fine di non pregiudicarne l’integrità • Qualora le operazioni di carico, scarico e spostamento, vengano effettuate mediante carrello elevatore dotato di forche, queste dovranno avere lunghezza non inferiore alla dimensione interessata della Termoventilante, onde garantirne la stabilità ( fig. 1). • Se la TMV è dotata di basamento continuo in acciaio, ogni spostamento potrà essere effettuato anche tramite gru, utilizzando tiranti, saldamente fissati a tubi (idonei alla sollecitazione) passanti attraverso gli appositi fori del basamento Procedendo come indicato, è necessario utilizzare distanziali a protezione della struttura (fig. 2). • Proteggere, durante il trasporto, la Termoventilante dagli agenti atmosferici. Particolare attenzione va fatta nei casi in cui questa sia fornita scomposta o in esecuzione per interno. 1.2. IDENTIFICAZIONE D’USO Le Termoventilanti della TCF vengono progettate unicamente per il TRATTAMENTO DELL’ARIA AD USO CIVILE ED INDUSTRIALE. Nel caso di flussi di tipo CORROSIVO, e/o di tipo ESPLOSIVO é indispensabile intervenire in fase di progettazione operando diverse scelte tecniche che, nel loro insieme, rendono la macchina idonea a svolgere il trattamento di flussi particolari. L’utilizzo della TMV deve comunque e sempre essere rigorosamente conforme alle condizioni progettuali, stabilite in fase contrattuale in pieno accordo col Cliente; OGNI ALTRA UTILIZZAZIONE É DA CONSIDERARSI IMPROPRIA E QUINDI PERICOLOSA. IL COSTRUTTORE NON PUO’ ESSERE RITENUTO RESPONSABILE DEGLI EVENTUALI DANNI CAUSATI DA USI INCONSUETI E COMUNQUE NON PREVISTI CONTRATTUALMENTE. 2. CONTROLLO, IMBALLAGGIO, TRASPORTO 2.1. VERIFICA DELLA FORNITURA IN AZIENDA CARICO, TRASPORTO, SCARICO FIG. 1 Ogni Termoventilante TCF, prima della spedizione, subisce tutti i controlli funzionali, riportati nella SCHEDA DI VERIFICA COSTRUTTIVA allegata. Le verifiche eseguite riguardano: • le dimensioni generali della macchina • il corretto montaggio dei vari gruppi e sezioni • il rispetto delle varie condizioni di sicurezza prestabilite. • l’integrità di tutte le parti componenti il sistema. • l’apposizione delle targhette di identificazione, funzionamento e sicurezza. Terminato il Ciclo di Controllo, il responsabile del Collaudo provvede all’applicazione della Marcatura CE comprovante la conformità del prodotto alla disciplina comunitaria, vigente, per le macchine. 2 FIG. 2 3.3. POSIZIONAMENTO 3.3.1. Dimensioni del locale di installazione Il locale di installazione della TMV,deve consentire agevoli operazioni di ispezione, manutenzione e sostituzione dei componenti: A tale scopo si consiglia (fig. 3): FIG. 3 3. PERMANENZA E POSIZIONAMENTO IN CANTIERE 3.1. CONTROLLO POST-TRASPORTO • Lato estrazione batterie: distanza minima LB = (B+0.2) m dove B = larghezza della macchina (m) • Lato ispezioni: distanza minima Li = 1.2 m All’arrivo della Termoventilante in cantiere, TCF consiglia alla clientela di effettuare un controllo accurato della struttura e dei componenti. Nel caso si rilevino danni subiti durante il trasporto, questi devono essere segnalati sulla bolla di accompagnamento. Per ottenere il riconoscimento del danno dall’assicurazione, il vettore deve, immediatamente, inoltrare denuncia dell’accaduto. Se non si dispone dello spazio minimo necessario sopra indicato , a richiesta , si possono montare i portelli alla TMV utilizzando morsetti in PVC, anziché cerniere, la distanza minima in tal caso risulterà Li = 0.7 m 3.3.2. Basamento 3.2. PERMANENZA IN CANTIERE L’installazione definitiva della TMV può avvenire: • direttamente su pavimento (fig. 4a) • su basamento di calcestruzzo (fig. 4b) • su basamento in profilati di acciaio (fig. 4c) • su basamento pensile (fig. 4d) Allo scopo di preservare integra e funzionante la TMV durante la permanenza in cantiere, è opportuno adottare preliminarmente i seguenti ACCORGIMENTI: • Posizionare, fino al momento dell’installazione, la Termoventilante e gli accessori in un luogo il più possibile protetto da urti accidentali, polvere e agenti atmosferici • Coprire accuratamente le bocche di ripresa ed espulsione, al fine di evitare l’ingresso di corpi estranei che danneggerebbero i componenti interni la TMV • Estrarre i prefiltri dalla Termoventilante e riporli in luogo protetto per non pregiudicarne l’efficienza di filtrazione. Per questo motivo, i filtri ad efficienza superiore vengono consegnati imballati; in tale imballo devono essere conservati fino all’avviamento dell’impianto. • Verificare che gli attacchi idraulici siano protetti dagli appositi coperchi, esistenti al momento della consegna presso gli stabilimenti TCF. In caso contrario provvedere alla chiusura dei suddetti, al fine di non pregiudicare il funzionamento degli scambiatori. Sia il pavimento che i basamenti devono avere caratteristiche idonee a sopportare, nei dovuti limiti di sicurezza, la massa della macchina. E’ indispensabile che la TMV venga posizionata su un piano orizzontale al fine di evitare: • danneggiamento dei gruppi motoventilanti,dovuto allo squilibrio delle masse sugli antivibranti • malfunzionamento degli scarichi della condensa • difficoltà nell’apertura e chiusura dei portelli di ispezione. L’orizzontalità del piano di appoggio deve essere verificata con una LIVELLA A BOLLA, ed eventuali correzioni possono essere ottenute utilizzando SPESSORI METALLICI. 3 4. FIG. 4 4.1. COLLEGAMENTO AGLI IMPIANTI ED AVVIAMENTO COLLEGAMENTO ALLE CANALIZZAZIONI Le TMV nei punti di collegamento alle canalizzazioni dell’aria, presentano una superficie liscia o flangiata. Al fine di ottimizzare i collegamenti con le canalizzazioni, è necessario: • pulire i lembi di collegamento tra canalizzazione e Termoventilante • applicare alle flange una guarnizione al fine di evitare infiltrazioni d’aria • stringere accuratamente le viti di collegamento • provvedere alla siliconatura della giunzione per ottimizzare la tenuta. Nel caso in cui il collegamento avvenga con giunti in tela gommata,essi, a montaggio ultimato,non devono risultare tesi per evitare danneggiamenti o, quantomeno, la trasmissione di vibrazioni. Allo scopo di garantire la tenuta l’integrità della struttura della necessario evitare che su di essa canalizzazioni: quest’ultimo deve appositi STAFFAGGI. 3.3.3. Isolamento dalle vibrazioni La TMV, al fine di ottenere un efficace isolamento dalle vibrazioni deve essere alloggiata: • interponendo appositi ISOLANTI, tra macchina e superficie d’appoggio, di materiale idoneo al carico da sopportare • evitando il fissaggio diretto con viti, ma vincolando la macchina con appositi FERMI (fig. 5) 4.2. dei collegamenti e Termoventilante, è gravi il peso delle essere sorretto da COLLEGAMENTO DELLE BATERIE DI SCAMBIO TERMICO Allo scopo di evitare danni allo scambiatore in corrispondenza del punto di unione tra collettore in acciaio e circuiti in rame, è necessario: • Durante l’avvitamento della tubazione di rete, far forza in senso contrario utilizzando una pinza per tubi (fig. 7). • Predisporre staffaggi a sostegno delle tubazioni di collegamento; il peso di esse non deve assolutamente gravare sui collettori. FIG. 5 FIG. 7 4.2.1. Batterie ad acqua Anche nel caso di installazione pensili,TCF consiglia di non avvitare direttamente al soffitto i sup porti di sostegno dell’apparecchiatura, ma di in terporre sempre materiale che isoli dalle vibrazioni (fig. 6). Al fine di garantire l’ottimale scambio termico delle batterie occorre: • prima di collegarle alla rete idrica, sottoporle a LAVAGGIO • una volta installate a regola d’arte, deve essere eliminata completamente l’aria presente nel circuito idraulico, utilizzando l’apposita valvola. Per consentire l’agevole estrazione dello scambiatore in fase di manutenzione: • gli allacciamenti alla rete devono essere fatti in modo da permettere lo sfilamento dello scambiatore • devono essere predisposte VALVOLE DI INTERCETTAZIONE, per l’esclusione della batteria del circuito idraulico FIG. 6 4 • deve essere installata, sul collettore inferiore della batteria, una VALVOLA atta a consentire il completo drenaggio e sul collettore superiore una VALVOLA per l’esclusione lo sfiato dell’aria nello scambiatore (fig. 8). FIG. 10 FIG. 8 Lo schema (fig. 11) indica l’installazione “tipo” di una batteria di scambio termico ad acqua. Il normale scambio termico di una batteria ad acqua sia di riscaldamento che di raffreddamento avviene in CONTROCORRENTE (fig. 9). 4.3. SCARICO E SIFONATURA Prima di procedere al posizionamento della TMV, è necessario assicurarsi di disporre dello spazio sufficiente per l’installazione del sifone e della tubazione di scarico. Le Termoventilanti TCF sono dotate, in corrispondenza delle sezioni di umidificazione e delle batterie di raffreddamento, di uno scarico filettato che sporge lateralmente di circa 80 mm. Allo scopo di consentire un regolare deflusso dell’acqua, ogni scarico deve essere munito di SIFONE correttamente dimensionato (fig. 12). In presenza di temperature esterne particolarmente basse,allo scopo di evitare formazioni di ghiaccio nelle batterie di riscaldamento,può essere previsto uno scambio termico in EQUICORRENTE (FIG. 10). Questa situazione può essere stabilita in fase di progetto, non in fase di installazione, in quanto collegando in equicorrente una batteria dimensionata per scambio termico in controcorrente , si avrà un’evidente riduzione della resa. FIG. 12 FIG. 9 FIG. 11 5 Onde evitare tracimazioni dalla vasca di raccolta condensa e conseguente allagamento della macchina, nonché del locale in cui è installata, è necessario che il sifone sia dotato di VALVOLA DI SPURGO o che, comunque, consenta la rimozione delle impurità che si depositano sul fondo (fig. 13). 4.5 GRUPPO SERIE T MOTOVENTILANTE TRIFASE 4.5.1. Motori elettrici Prima di procedere all’avviamento: • Ispezionare il QUADRO ELETTRICO di potenza dei motori e verificare che le protezioni a salvaguardia degli stessi siano dimensionate per il massimo amperaggio, corrispondente al valore di targa. • I TERMISTORI, ove presenti, non devono essere collegati alla rete di alimentazione dei motori elettrici, poiché, altrimenti, il loro funzionamento risulterebbe irrimediabilmente pregiudicato (tensione di funzionamento 1 V ) • Verificare che la TENSIONE DELLA RETE sia adeguata a quella dei motori, indicata nelle rispettive targhette. FIG. 13 4.5.1.1. Collegamento per avviamento diretto Il sistema più semplice di avviamento di un motore elettrico, si ha collegandolo direttamente alla rete di alimentazione. Questo metodo presenta limitazioni dovute alla elevata corrente di avviamento (spunto); si consiglia quindi questo tipo di avviamento per potenze fino a 5.5 kW, potenze alle quali TCF installa, di serie, motori a 4 poli, 230/400 V, trifasi. Gli schemi di collegamento sono indicati in figura 15. Al fine di non pregiudicare il funzionamento del sistema di scarico, non devono essere collegati sifoni funzionanti in pressione con altri funzionanti in depressione FIG. 15 Il TUBO DI SCARICO (fig. 14) alla rete fognaria: • Non deve essere collegato direttamente al sifone; ciò allo scopo di assorbire ritorni di aria o liquame e di rendere controllabile visiva mente il corretto deflusso dell’acqua di scarico • Deve avere diametro maggiore allo scarico della TMV e inclinazione minima del 25%, al fine di garantire la propria funzione. FIG. 14 4.4. SEZIONI FILTRANTI 4.5.1.2. Verificare la corretta installazione dei prefiltri, situati negli appositi controtelai con molle di sicurezza o guide. Collegamento con avviatore stella/triangolo Se la corrente di avviamento del motore, supera quella consentita dalla rete di alimentazione, si può optare per l’avviamento con inserzione stella/triangolo. A questo fine TCF installa sulle proprie Termoventilanti, a partire da potenze di 7.5 kW, motori a doppia tensione 400/690 V, consentendo così al motore il normale funzionamento a 400 V (collegamento a triangolo) e l’avviamento a 690 V (collegamento a stella ). 6 Questo procedimento riduce la corrente di avviamento al 30% circa, di quella che si avrebbe nel caso di avviamento diretto. FIG. 17 FIG. 16 4.5.1.3. Motori trifase a doppia velocità Lo schema di figura 17 indica il collegamento alla rete di alimentazione di un MOTORE A DUE VELOCITA’ ed a due avvolgimenti separati. TCF installa sulle proprie Termoventilanti motori di questo tipo: • a 230/400 V per potenze fino a 5.5 kW • a 400/690 V per potenze a partire da 7.5 kW. La tipologia di motore elettrico in questione consente l’intersezione stella/triangolo con avviatore. FIG. 18 I motori a due velocità con unico avvolgimento commutabile, tipo DAHLANDER (fig. 18), presentano il vantaggio, rispetto ai motori di grandezza corrispondente ma con avvolgimenti separati, di sviluppare una potenza maggiore. 4.5.1.4. Tempo di avviamento consentito Causa l’aumento della temperatura, il tempo di avviamento di un motore non può superare quello indicato nella tabella 1. I dati si riferiscono ad avviamenti a temperatura di esercizio, per avviamenti a freddo, tali tempi possono essere raddoppiati TABELLA 1 Grandezza motore 63 71 80 90 100 112 132 160-250 4.5.1.5 Metodi di avviamento Avv. Diretto Avv. Diretto Avv. Diretto Avv. Diretto Avv. Diretto Avv. Diretto Avv. Y/∆ Avv. Diretto Avv. Y/∆ Avv. Diretto Avv. Y/∆ Tempo max di avviamento [sec], per avviamenti occasionali Numero di poli 2 4 6 8 25 20 15 10 10 20 60 15 45 15 45 40 20 20 20 15 15 45 10 30 15 45 40 40 35 30 25 75 10 30 20 60 40 40 40 40 40 50 150 20 60 20 60 4.5.2. Ventilatore Prima di procedere all’avviamento effettuare le seguenti operazioni di controllo: • verificare, ruotandola manualmente, il corretto funzionamento della girante • verificare che gli ammortizzatori siano liberi da eventuali fermi di sicurezza, installati allo scopo di evitare danni durante il trasporto (fig. 19). Accessori di allacciamento e di protezione Per il dimensionamento di cavi e protezioni, si consiglia di fare riferimento ai valori di “targa” del motore ed alle normative vigenti nel paese di installazione. 7 4.6.1.1 Elettroventilatori a 3 velocità serie “TS” e “PA” FIG. 19 Lo schema di figura 21 indica il “codice colori” della morsettiera installata sugli elettroventilatori utilizzati per le serie TS e PA. FIG. 21 4.5.3. Trasmissione Lo schema di figura 22 indica il collegamento di un elettroventilatore azionato dal commutatore a 3 velocità tipo “6990”. Prima di avviare la Termoventilante verificare: • la tensione delle cinghie trapezoidali (par. 5.2.3.1.) • l’allineamento delle pulegge (par. 5.2.3.1.) • che i grani indicati nella figura 20 nelle possibili posizioni di installazione, svolgano correttamente la propria funzione di fissaggio delle pulegge ai rispettivi mozzi. FIG. 22 FIG. 20 4.6.1.2 Elettroventilatori autoregolanti serie “TA” I ventilatori ECMd2 sono forniti in 3 parti: il gruppo motoventilante con scatola di potenza (fig.23) installata e collegata, il cavo di controllo con connettore RJ45, la scatola di controllo. Il circuito di potenza ECM2 è concepito per essere alimentato in 230V – 50Hz. FIG. 23 4.6 GRUPPO MOTOVENTILANTE SERIE TS, PA.,TA MONOFASE 4.6.1. Motori elettrici Prima di procedere all’avviamento: • Ispezionare il QUADRO ELETTRICO di potenza dei motori e verificare che le protezioni a salvaguardia degli stessi siano dimensionate per il massimo amperaggio, corrispondente al valore di targa. • Le protezioni termiche, ove presenti, non devono essere collegate alla rete di alimentazione dei motori elettrici poiché, altrimenti, il loro funzionamento risulterebbe irrimediabilmente pregiudicato • Verificare che la TENSIONE DELLA RETE sia adeguata a quella dei motori, indicata nelle rispettive targhette. 8 ATTENZIONE L’allarme in pressione è fissato per UNA SOLA portata selezionata. Cambiare questa portata modifica il sistema d’allarme stabilito – Paréf non è più corretta e deve essere rinizializzata. 4.6.1.2.1. Selezione della portata Agendo sulla scatola di controllo (fig.24) è possibile selezionare una portata di base tra le 31 disponibili: Posizionare i dip-switches da 1 a 5 nella posizione adeguata per ottenere la portata desiderata. Le combinazioni disponibili per ogni ventilatore sono riportate nell’allegato 1 (pag. 16) b) Come fissare l’incremento: La scelta dell’incremento dipenderà dall’applicazione. Si può scegliere un incremento su 8 con l’aiuto dei dipswitches da 6 a 8. FIG. 24 DS 6-7-8 000 001 010 011 100 101 110 111 0=OFF - 1=ON Al fine d’evitare tutti i problemi legati ai picchi durante l’avviamento causati dalla carica dei condensatori del circuito di potenza dei motori abbiamo predisposto il collegamento softstop/softstart (messa in attesa – consumo = 0,05W) come indicato nello schema di collegamento della scatola di controllo (fig.25). Nel caso non venga utilizzata questa funzionalità, sarà necessario ponticellare il contatto tra i morsetti 3-6. ∆Pa per innescare l’allarme 25 Pa 50 Pa 75 Pa 100 Pa 150 Pa 200 Pa 250 Pa 300 Pa ON = 1 OFF = O FIG. 25 4.7. VENTILATORE Prima di procedere all’avviamento, effettuare le seguenti operazioni di controllo: • verificare, ruotandola manualmente, il corretto funzionamento della girante 4.8 RUMOROSITÁ Il computo ed il controllo delle emissioni sonore ha, oggi, particolare importanza, sia in fase progettuale che di installazione. I valori di pressione sonora delle macchine di nostra produzione, sono rilevabili dai cataloghi tecnici, o forniti direttamente dal Nostro Ufficio Tecnico in funzione delle caratteristiche aerauliche richieste. Conoscendo quindi le emissioni sonore prodotte dalle UR, il Progettista dovrà assicurarsi che, negli ambienti trattati, non siano superati i valori limite imposti dalle normative vigenti. Si precisa comunque, che ogni ambiente possiede proprie caratteristiche acustiche, che possono influenzare notevolmente i valori di pressione sonora degli impianti di ventilazione meccanica; OCCORRE PERCIO’ CONSIDERARE I DATI DI RUMOROSITA’ DA NOI FORNITI COME BASE DI CALCOLO PER CONSIDERAZIONI PIU’APPROFONDITE, ESTESE ALLA GLOBALITA’ DELL’IMPIANTO E DELLA STRUTTURA EDILE. 4.6.1.2.2.Allarme sulla pressione Questo allarme utilizza i dip-switches da 6 a 8, e permette di configurare un allarme che avvertirà l’utilizzatore di una variazione di pressione di +25, +50, +75, +100, +150, +200, +250 o +300 Pa per rapporto alla pressione di riferimento. Al momento dell’accensione di questi allarmi, un LED si accende e il transistor collegato tra i connettori G e 2 della scatola di controllo è conduttore. a) Come memorizzare la pressione di referenza Paréf : Paréf corrisponde alla pressione “iniziale” del ventilatore, cioè quella che corrisponde al punto di funzionamento iniziale del sistema (per esempio un filtro pulito). Per elaborare l’allarme “built-in”, bisogna memorizzare questa pressione tramite il microprocessore. Procedura di memorizzazione: vedi allegato 2 a pag. 18. 9 4.9 QUADRISTICA E REGOLAZIONE Non potendo qui di seguito riportare tutti gli schemi elettrici (dato l’elevato numero di combinazioni possibili) vi rimandiamo a quelli specifici allegati all’UR. 5. 5.2.2.1 Tabella delle sostituzione perdite di carico di TABELLA 2. Perdita di carico di sostituzione FILTRO ∆p Iniziale TIPO (mm) TASCHE SINTETICHE EU 4 15 EU 5 9 EU 7 11 EU 9 14 TASCHE RIGIDE EU 6 10 EU 7 10 EU 9 13 MANUTENZIONE 5.1. PREMESSA TCF consiglia alla Clientela di effettuare sulle Termoventilanti una MANUTENZIONE DI TIPO PREVENTIVO, al fine di mantenerla efficiente nel tempo. Tali Termoventilanti necessitano di una ridotta manutenzione e sono state concepite in modo tale da rendere ogni operazione il più agevole e sicura possibile. 5.2. SEZIONI FILTRANTI 5.3 Sono i gruppi che necessitano maggiormente di una frequente manutenzione al fine di: • mantenere nell'ambiente condizionato, aria filtrata con l'efficienza desiderata • impedire il danneggiamento dei componenti della TMV. 5.3.1. Batterie ad acqua ∆p Finale (mm) ∆p di Sostituzione consigliata (mm) 30 20 23 30 25 15 15 20 45 60 80 30 30 30 BATTERIE DI SCAMBIO TERMICO Al fine di mantenere ottimale lo scambio termico acqua/aria, è necessario eseguire, regolarmente, agli scambiatori le OPERAZIONI DI MANUTENZIONE di seguito riportate: • All'inizio di ogni stagione di funzionamento, eliminare l'aria presente nel circuito dello scambiatore, utilizzando l'apposita valvola di sfogo • All'inizio di ogni stagione di funzionamento, rimuovere gli accumuli di polvere e le incrostazioni del pacco alettato. E’ possibile agire: 1. o con un getto d'aria compressa in senso contrario rispetto al flusso dell'aria durante il normale funzionamento della Termoventilante 2. o lavando il pacco alettato con acqua, prodotti adeguati non corrosivi e spazzola metallica • Rimuovere dalla vasca di raccolta condensa e scarico gli eventuali depositi. Questa operazione deve essere ripetuta con frequenza mensile, allo scopo di evitare allagamenti della macchina e del locale in cui è ubicata. 5.2.1. Filtri sintetici rigenerabili Sono celle di spessore 50 o 100 mm, chiamate anche PREFILTRI: presentano il vantaggio di poter essere rigenerati. La RIGENERAZIONE può essere effettuata utilizzando due diversi metodi, a seconda del tipi di pulviscolo trattato: • Nel caso di POLVERI SECCHE, si procede investendo il filtro con un getto di aria ( aria compressa ) in senso contrario rispetto a quello di normale funzionamento • Nel caso di POLVERI UMIDE, è necessario provvedere al lavaggio del setto filtrante (senza smontarlo dal telaio)utilizzando eventualmente detersivi domestici. Per evitare di danneggiare il filtro è necessario inoltre, operare con acqua avente temperatura non superiore a 50°C, non utilizzare solventi o soda caustica, far asciugare il setto per evaporazione e reinstallo solo se perfettamente asciutto. Per non danneggiare irrimediabilmente le batterie di scambio termico, è necessario accertarsi che il fluido primario non corra il rischio di gelare con l'avvento della stagione invernale. A tale scopo TCF consiglia: • Nel caso di inattività prolungata dei circuiti di scambio termico, questi devono essere completamente drenati • Dove è previsto, a protezione dello scambiatore, un sistema antigelo a resistenze elettriche, è necessario assicurarsi che il quadro elettrico sia mantenuto sotto tensione • Verificare, negli impianti funzionanti con liquido anticongelante, l'efficienza di quest'ultimo effettuando eventuali aggiunte o sostituzioni. NON DEVE ESSERE IMMESSO, IN UN CIRCUITO NON APPOSITAMENTE DIMENSIONATO, LIQUIDO ANTIGELO, in quanto si pregiudicherebbe il buon funzionamento delle pompe ed il rendimento della batteria. TCF consiglia di VERIFICARE CON FREQUENZA SETTIMANALE LE CONDIZIONI DEI FILTRI. LA RIGENERAZIONE DEI PREFILTRI DEVE ESSERE EFFETTUATA OGNI 7 - 20 GG. a seconda del tipo di ambiente condizionato. Oltre le 7 - 10 rigenerazioni, il setto subisce un deterioramento tale da pregiudicarne le caratteristiche originali; risulta allora necessario provvedere alla sua sostituzione. 5.2.2. Filtri a tasca non rigenerabili Sono filtri con efficienza compresa tra EU5 ed EU9. NON CONSENTONO RIGENERAZIONE alcuna, in quanto ne verrebbero pregiudicate le caratteristiche di accumulo ed efficienza. Al fine di preservare il setto filtrante il più a lungo possibile è necessario curare le condizioni dei prefiltri. TCF consiglia, inoltre, di controllare settimanalmente le condizioni delle guarnizioni sui telai e delle mollette di fissaggio, al fine di evitare che l'aria oltrepassi la tasca senza essere filtrata. 5.3.2. Estrazione delle batterie di scambio termico A causa dello spazio che spesso è insufficiente all'operatore, non è sempre possibile effettuare la manutenzione necessaria alle batterie di scambio termico mantenendole installate nella TMV. Risulta, in questi casi, necessario provvedere alla estrazione dello scambiatore, operazione per la quale si raccomanda estrema cautela. Allo scopo occorre: 10 • Stato di pulizia; provvedere alla rimozione di eventuali depositi • Assenza di rumori anomali dovuti al deterioramento dei cuscinetti. I motori di grande potenza, dotati di ingrassatori, necessitano periodicamente di ingrassaggio. I tempi di intervento, riferiti alle condizioni di normale funzionamento, sono indicati nella tabella 4. • accertarsi di disporre dello spazio necessario all'estrazione ed al momentaneo alloggiamento della batteria • considerare che un comune scambiatore Cu/Al ha una massa di circa 10 kg/m2 di superficie frontale per rango; quindi se lo si ritiene necessario, predisporre supporti di sostegno • vuotare completamente la batteria • smontare il pannello della TMV interessato dagli attacchi idraulici e quello attraverso il quale si provvederà all'estrazione • sbloccare la batteria agendo sugli appositi organi di fissaggio e procedere all'estrazione • terminata l'operazione di manutenzione, ripristinare le condizioni di ideale funzionamento dello scambiatore. 5.4. SEZIONE VENTILANTE 5.4.1. Ventilatore TABELLA 4. Ingrassaggio dei cuscinetti del motore N° GIRI MOTORE INGRASSAGGIO OGNI [H] 50 - 70 °C 70 - 100 °C 100 °C E OLTRE SPORCO 5.4.3.1. Allo scopo di determinare la TENSIONE DELLA TRASMISSIONE, occorre: • stabilire un interesse (I) e procedere al bloccaggio della trasmissione • applicare, utilizzando un dinamometro a molla, una forza (P) sulla mezzeria della cinghia (perpendicolarmente ad essa) fino ad ottenere una flessione pari ad 1/64 dell'interasse (circa 16 mm/m) • controllare che la forza applicata rientri nei valori indicati nella tabella 5, in caso contrario fissare un nuovo interesse e ripetere la prova. MASSIMA UMIDITÁ 6- 1 2 MESI 2- 4 MESI 2 – 6 SETTIMANE 1 SETTIMANA 1 – 4 SETTIMANE 70 - 100 °C 1 – 2 SETTIMANE Determinazione della tensione delle cinghie Per variare la tensione delle cinghie di trasmissione è necessario operare spostando il motore. Per facilitare questa operazione i motori sono posti su: - guide - slitte tendi-cinghia. In ambedue i casi risulterà facile all'operatore, agendo su dadi di bloccaggio e viti di regolazione, tendere o allentare la trasmissione. TEMPI DI INGR. FINO A 70 °C 100 °C E OLTRE 750 25000 Allo scopo di usufruire di un ottimo rendimento di trasmissione e per non danneggiare il gruppo motoventilante, la trasmissione deve essere mantenuta nelle condizioni di ottimale funzionamento. Devono perciò essere CONTROLLATI MENSILMENTE: • Le condizioni di funzionamento e di pulizia della trasmissione, rimuovendo eventuali depositi • Che la trasmissione non sia danneggiata (crepe su cinghie e pulegge, fianchi delle cinghie frangiati, cinghie e pulegge usurate). In caso contrario provvedere alla sostituzione del/i componenti danneggiati • Il perfetto allineamento della trasmissione • La tensione delle cinghie (par 5.4.3.l.). Ingrassaggio dei cuscinetti a supporto dei ventilatori FINO A 50 °C 1000 20000 5.4.3. Trasmissione (solo serie T) TABELLA 3. PULITO 1500 10000 NOTA. Nel caso di funzionamento in condizioni sfavorevoli occorre ingrassare più frequentemente. Al fine di mantenere ottimali le condizioni di funzionamento del ventilatore, SI CONSIGLIA DI EFFETTUARE, CON FREQUENZA MENSILE, le seguenti verifiche: • Stato di pulizia di coclea e girante, provvedendo alla rimozione di eventuali depositi • Danneggiamento e corrosione dei singoli componenti il ventilatore, effettuandole eventuali correzioni con vernice a polvere di zinco • Controllo del perfetto fissaggio degli organi che compongono la sezione ventilante • Tenuta del giunto antivibrante applicato alla bocca di mandata del ventilatore • Pulizia e lubrificazione delle eventuali serrande di regolazione tipo DAPO’. La lubrificazione dello organo di regolazione in questione è un'operazione da effettuare ogni 6 mesi • Assenza di rumori anomali dovuti al deterioramento dei cuscinetti; in caso contrario, provvedere alla sostituzione. I ventilatori montati sulle Termoventilanti TCF, a seconda delle condizioni di funzionamento, sono dotati di cuscinetti autolubrificati (durata teorica 2000 ore) o di cuscinetti a supporti. I cuscinetti a supporti necessitano, periodicamente, di ingrassaggio. I TEMPI DI INTERVENTO riportati nella tabella 3, sono vincolati alle condizioni ambientali ed alla massima escursione termica durante il funzionamento. COND. AMBIENTE ESCURS. TERMICA 3000 5000 TABELLA 5 SEZIONE GINGHIA 1 – 7 GIORNI 1 SETTIMANA A B 5.4.2. Motore SPA Al fine di mantenere ottimali le condizioni di funzionamento del motore, TCF consiglia di EFFETTUARE CON FREQUENZA MENSILE, LE SEGUENTI VERIFICHE. SPB 11 DIAMETRO PULEGGIA MINORE [mm] 70 – 120 125 – 180 112 – 140 150 – 225 90 – 132 140 – 224 140 – 224 236 – 355 FORZA P [daN] 9 – 15 13 – 18 18 – 26 23 – 30 20 – 35 30 – 45 35 – 50 43 - 65 FIG. 26 5.4.3.3. Trasmissioni con pulegge a più gole • Nel caso di trasmissioni a più cinghie, queste devono essere sostituite contemporaneamente; in una stessa trasmissione non devono, perciò, coesistere cinghie più usurate di altre • il numero delle cinghie deve sempre corrispondere al numero delle gole • in una trasmissione come quella considerata, prima di tendere le cinghie, è necessario che queste siano allentate dallo stesso lato, come indicato in figura 29. FIG. 29 Nel caso di tensione non corretta si verificherà quanto segue: • se la tensione è scarsa la cinghia si usura rapidamente ed il rendimento della trasmissione risulta basso • se la tensione è eccessiva si danneggiano sia i cuscinetti del motore che quelli del ventilatore. Ogni volta che si tendono le cinghie, è necessario verificare l'allineamento della trasmissione utilizzando un comune RIGHELLO (fig. 27). FIG. 27 5.5. CAUSE ED EFFETTI I più comuni MALFUNZIONAMENTI delle TMV sono: • diminuzione della portata • aumento della portata (escluso TA) • diminuzione della resa degli scambiatori termici • rumorosità anomala. 5.5.1. Diminuzione della portata É l'effetto di un incontrollato aumento delle resistenze nel circuito aeraulico che modifica il punto di funzionamento del ventilatore. Le cause più frequenti sono: • filtri intasati oltre il limite considerato • formazione di brina o ghiaccio sulla superficie frontale dei prefiltri in presenza di climi particolarmente umidi e freddi nelle TMV a tutta aria esterna • intasamento della/le griglia/ie di aspirazione (soprattutto della presa aria esterna) • serrande di regolazione completamente o parzialmente chiuse • intervento delle serrande tagliafuoco • incrostazione di pacchi alveolari e batterie di scambio termico • trasmissione del gruppo motoventilante non efficiente. Se le pulegge sono di diverso spessore risulta necessario, al fine di effettuare una corretta installazione, verificare l'uguaglianza rappresentata in figura 28. FIG. 28 5.4.3.2. Sostituzione della cinghia di trasmissione Per SOSTITUIRE LA CINGHIA TRAPEZOIDALE DI TRASMISSIONE: • allentare la trasmissione agendo sull'apposito dispositivo ed estrarre la cinghia usurata • verificare le condizioni di pulizia e di usura delle pulegge e, se necessario, provvedere alla loro sostituzione • inserire la cinghia nuova senza sforzarla minimamente; questo allo scopo di evitare microtraumi alla trasmissione che ne pregiudicherebbero la durata • provvedere all'allineamento ed alla messa in tensione della trasmissione • riverificare, dopo circa 10 ore di funzionamento, la tensione della trasmissione. 5.5.2. Aumento della portata Se la sommatoria delle resistenze nel circuito aeraulico è inferiore al valore considerato in fase progettuale, le cause più frequenti sono: • erronea taratura di eventuali regolatori meccanici di portata, o delle serrande di zona • mancato reinserimento dei filtri dopo le operazioni di ordinaria manutenzione • portelli di ispezione aperti o parzialmente chiusi. 5.5.3. Diminuzione della resa degli scambiatori termici Le cause più comuni sono: • intasamento del pacco alettato • formazione, all'interno degli scambiatori, di bolle d'aria 12 • fluidi di alimentazione a temperature inferiori a quelle di progetto • malfunzionamento, o avaria degli attuatori delle valvole di regolazione • portata d'acqua inferiore ai valori di progetto. organi in movimento, e sulla necessità di togliere tensione all’impianto prima di aprire i portelli d’ispezione (fig. 30). FIG. 30 5.5.4. Rumorosità anomala Per il ventilatore può derivare da: • cuscinetti usurati o difettosi • bilanciamento pregiudicato della ventola • corpi estranei nella girante. 7.3. CONSIGLI PRATICI ANTINFORTUNIO Per il motore elettrico da: • cuscinetti usurati o difettosi • ventola di raffreddamento e/o calotta copriventola allentata • rumore magnetico durante riduzioni di frequenza mediante inverter (di norma sconsigliamo applicazioni al di sotto dei 22 Hz). • Aprire i portelli d’ispezione esclusivamente a ventilatore fermo • prima di procedere ad operazioni di manutenzione sul gruppo motoventilante, assicurarsi che il motore non possa essere avviato accidentalmente • prima di intervenire sul motore, assicurarsi che questo si sia raffreddato completamente • al fine di preservare l'integrità delle mani del manutentore, provvedere all'estrazione delle cinghie utilizzando esclusivamente una leva • bloccare la girante del ventilatore prima di provvedere ad operazioni di manutenzione su di essa, in quanto (soprattutto dopo aver estratto la cinghia) “l'effetto camino” causato dalla canalizzazione potrebbe farla ruotare mettendo cos'i a rischio la sicurezza dell'operatore. Per la trasmissione da: • slittamento della cinghia • cinghia usurata • pulegge non allineate • puleggia con gioco sulla calettatura. Allo scopo di ovviare ai malfunzionamenti della TMV sopracitati (non dell'intero impianto di condizionamento), CONSULTARE IL CAPITOLO RELATIVO ALLA MANUTENZIONE (cap. 5) O, NEL CASO IN CUI NON RISULTASSE SUFFICIENTE, LO STAFF DEL NOSTRO UFFICIO TECNICO. 6. SICUREZZA 7.1. CARATTERISTICHE DELLE TMV RIGUARDANTI LA SICUREZZA 7. La Ditta TCF srl garantisce i prodotti di propria costruzione per 12 mesi con decorrenza dalla data di consegna. La garanzia riguarda il regolare funzionamento dei singoli componenti installati sulle nostre apparecchiatura, quali motori, ventilatori, batterie di scambio termico, umidificatori e quant'altro. E importante sottolineare come la garanzia copra i difetti costruitivi dei suddetti, mentre la loro resa (poiché determinata dalle caratteristiche degli impianti aeraulici e idraulici, e più a monte dalla progettazione) ne sarà sempre categoricamente esclusa, non rientrando questa nell'ambito delle nostre competenze e responsabilità. Si intende, pertanto, che TCF si impegna a sostituire nel minor tempo possibile, compatibilmente con la disponibilità di magazzino, il singolo componente che dovesse rivelarsi malfunzionante; questo dovrà essere inviato presso la nostra sede in porto franco e verrà sostituito mediante spedizione in porto assegnato. Si chiarisce ancora che non è previsto l'intervento dei nostro personale per l'effettuazione degli interventi necessari alla sostituzione del particolare in cantiere, che rimarrà perciò esclusivo onere della ditta installatrice. Una volta ricevuto di ritorno il materiale presunto difettoso, si procederà alla verifica che valuterà se lo stesso presenti anomalie tali da giustificare l'applicazione della garanzia; nel caso si stabilisca invece che il difetto sia da imputare ad elementi estranei, tale difetto verrà addebitato al Cliente. E’ bene inoltre evidenziare che la garanzia decade in presenza di manomissioni o se la rottura si rivela derivante da un'errata installazione o collegamento. A tal proposito farà fede il rispetto delle norme indicate nel presente Manuale di Installazione Uso e Manutenzione, allegato ad ogni macchina di nostra produzione. TCF srl utilizza sulle proprie Termoventilanti ogni accorgimento possibile allo scopo di evitare infortuni, soprattutto nelle fasi di avviamento e manutenzione. Alcuni degli ACCORGIMENTI ADOTTATI a tal fine, sono i seguenti. • in corrispondenza di sezioni interessate da organi in movimento vengono installati PORTELLI DI ISPEZIONE APRIBILI ESCLUSIVAMENTE CON APPOSITA CHIAVE • schemi di protezione su organi rotanti e trasmissioni (GRATE o CARTER), rimuovibili esclusivamente con chiave • la struttura esterna presenta SPIGOLI ARROTONDATI • eliminazione dai lamierati interni ed esterni, di parti taglienti • utilizzo di VITI AUTOFILETTANTI CON PUNTA A SCOMPARSA all’interno di profilati e pannellature. Si consiglia SEMPRE l’installazione, all’interno della sezione ventilante, di un SEZIONATORE ELETTRICO. Quest’ultimo ha la funzione di evitare che il gruppo motoventilante venga avviato durante manutenzioni o ispezioni, mettendo così a rischio la sicurezza dell’operatore. 7.2. GARANZIA INDICAZIONI DI SICUREZZA RIPORTATE SULLE TERMOVENTILANTI All’esterno della TMV, sulle portine d’ispezione, vengono applicate TARGHETTE che richiamano l’attenzione dell’operatore sul pericolo derivante da TC.F. srl 13 8. ALLEGATO 1 : DD 9-9 ECMd2 1/2 Dipswitches Portata “alta” Portata “media” 1à5 m³/h m³/h 31 11111 2900 1915 30 11110 2825 1870 29 11101 2750 1815 28 11100 2670 1760 27 11011 2595 1710 26 11010 2515 1660 25 11001 2440 1610 24 11000 2360 1560 23 10111 2285 1510 22 10110 2210 1460 21 10101 2130 1405 20 10100 2055 1355 19 10011 1980 1305 18 10010 1900 1255 17 10001 1825 1205 16 10000 1745 1150 15 01111 1670 1100 14 01110 1590 1050 13 01101 1515 1000 12 01100 1440 950 11 01011 1360 900 10 01010 1285 850 9 01001 1205 800 8 01000 1130 745 7 00111 1050 700 6 00110 975 644 5 00101 900 600 4 00100 820 600 3 00011 745 600 2 00010 670 600 1 00001 600 600 0 00000 Softstop Softstop Pa max / W ass max e I max : dati per le portate “alte” Portata “bassa” Pa max m³/h 960 930 910 880 855 830 805 780 755 730 705 680 650 630 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 Softstop Pa 165 205 240 270 290 305 315 320 325 335 345 350 355 365 370 380 390 400 410 420 430 440 450 460 480 595 515 530 545 560 580 - DD 10-10 ECMd2 3/4 Dipswitches Portata “alta” Portata “media” 1à5 m³/h m³/h 31 11111 3800 2510 30 11110 3690 2435 29 11101 3590 2370 28 11100 3490 2305 27 11011 3370 2225 26 11010 3270 2160 25 11001 3170 2090 24 11000 3050 2015 23 10111 2950 1945 22 10110 2850 1880 21 10101 2750 1815 20 10100 2645 1745 19 10011 2545 1680 18 10010 2445 1615 17 10001 2345 1550 16 10000 2240 1480 15 01111 2140 1415 14 01110 2040 1345 13 01101 1920 1265 12 01100 1820 1200 11 01011 1720 1135 10 01010 1620 1070 9 01001 1515 1000 8 01000 1415 935 7 00111 1300 860 6 00110 1200 790 5 00101 1095 725 4 00100 995 700 3 00011 895 700 2 00010 790 700 1 00001 700 700 0 00000 Softstop Softstop Pa max / W ass max e Imax : dati per le portate “alte” 14 Portata “bassa” Pa max m³/h 1255 1220 1185 1150 1110 1080 1045 1005 975 940 910 875 840 805 775 740 705 700 700 700 700 700 700 700 700 700 700 700 700 700 700 Softstop Pa 220 275 320 350 390 420 445 470 485 505 520 530 540 550 560 570 580 595 600 620 635 655 665 690 710 730 755 770 795 815 835 - W ass max I max W 550 560 570 570 570 560 550 535 530 515 500 490 480 465 550 435 425 415 400 395 385 375 365 355 350 340 330 325 320 320 315 - A 3,3 3,4 3,4 3,4 3,4 3,4 3,3 3,3 3,2 3,2 3,1 3,0 2,9 2,9 2,8 2,7 2,6 2,6 2,5 2,5 2,4 2,4 2,3 2,3 2,2 2,2 2,1 2,0 2,0 2,0 2,0 - W ass max I max W 810 850 875 890 910 920 925 925 925 915 905 895 880 860 845 825 810 795 775 760 740 725 710 690 675 660 650 640 635 630 625 - A 4,7 4,9 5,0 5,1 5,2 5,3 5,3 5,3 5,3 5,3 5,2 5,1 5,0 5,0 4,9 4,8 4,7 4,6 4,5 4,4 4,3 4,3 4,2 4,1 4,0 3,9 3,9 3,8 3,8 3,8 3,7 - DD 11-11 ECMd2 1/1 Dipswitches Portata “alta” Portata “media” 1à5 m³/h m³/h 31 11111 4400 2905 30 11110 4260 2810 29 11101 4145 2735 28 11100 4015 2650 27 11011 3900 2575 26 11010 3770 2490 25 11001 3655 2410 24 11000 3525 2325 23 10111 3410 2250 22 10110 3280 2165 21 10101 3165 2090 20 10100 3035 2005 19 10011 2920 1925 18 10010 2790 1840 17 10001 2675 1765 16 10000 2560 1690 15 01111 2430 1605 14 01110 2315 1530 13 01101 2185 1440 12 01100 2070 1365 11 01011 1940 1280 10 01010 1825 1205 9 01001 1695 1120 8 01000 1580 1045 7 00111 1450 955 6 00110 1335 880 5 00101 1205 795 4 00100 1090 750 3 00011 960 750 2 00010 845 750 1 00001 750 750 0 00000 Softstop Softstop Pa max / W ass max e I max : dati per le portate “alte” 15 Portata “bassa” Pa max m³/h 1450 1405 1370 1325 1285 1245 1205 1165 1125 1080 1045 1000 965 920 885 845 800 765 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 750 Softstop Pa 160 235 285 320 380 410 450 470 495 505 510 545 545 555 565 570 575 585 590 595 620 635 665 685 715 735 760 790 815 840 860 - W ass max I max W 1030 1080 1120 1145 1165 1180 1190 1185 1180 1165 1155 1130 1110 1090 1060 1035 1005 970 950 930 905 885 870 855 840 825 815 800 790 780 775 - A 5,8 6,1 6,3 6,4 6,5 6,6 6,6 6,6 6,6 6,5 6,5 6,4 6,2 6,1 6,0 5,9 5,7 5,5 5,4 5,3 5,2 5,1 5,5 4,9 4,8 4,8 4,7 4,6 4,6 4,5 4,5 - 9. ALLEGATO 2 : Come memorizzare Paréf Collegare in conformità agli schemi del Installare il ventilatore nelle condizioni reali di funzionamento: assicurarsi che la portata e la pressione rispecchi le condizioni reali d’applicazione. Premere SW2 sul circuito di controllo Fino a che il LED 1 sia su ON (il microprocessore memorizza Paréf ) SI NO LED 1 e 2 lampeggia ed il motore è automaticamente in softstop ? Errore di programmazione: Paréf non può essere memorizzato Attendere che il LED 1 sia OFF Paréf è memorizzata Osservare la sequenza di lampeggio LED 1/2 Sequenza di lampeggio LED 1/2 Sequenza di lampeggio LED 1/2 LED 1 LED 2 LED 1 LED 2 3x 1x Pressione troppo alta o portata non ancora raggiunta dopo la partenza 4x 1x Pressione instabile Scollegare / ricollegare il cavo tra la scatola di potenza e di controllo (connettore RJ45) SI Funziona senza allarme sulla pressione? NO Regolare un punto di funzionamento stabile incluso nella zona di funzionamento del ventilatore 16 Il ventilatore funzione senza allarme sulla pressione 10. ALLEGATO 3 : Caratteristiche dei segnali d’entrata/uscita Attenzione : tutti i collegamenti non conformi alle specifiche possono danneggiare il circuito in maniera irreversibile. Questo può comportare una rimessa in discussione della garanzia. Cavi e collegamenti 1. Cavi di controllo Tutti i collegamenti devono essere effettuati in stretto rispetto dello schema di collegamento ripreso in questo documento. I cavi di controllo devono essere schermati, di sezione massima 0,5 mm2 . La treccia di massa del cavo deve essere collegata ad un connettore G della scatola di controllo. Alfine di prevenire tutte le interferenze, si consiglia di separare i cavi di tutte le fonti esterne di perturbazioni.Utilizzare un cavo nella lista seguente (o equivalente): LIYCY LI2YCHM2 LIFYCYB LIYCPY LIYCPCY LI2YCHM2B LIYSTY LI2YSTCY 2. Cavi di collegamento tra la scatola di potenza e la scatola di controllo Cavo UTP / categoria 5 / 8 fili. Lunghezza massima = 100 m. Connettori RJ45 : nessuna specifica particolare. Contatti esterni K’1 e K’2: Contatti liberi da potenziale Impedenza max : 10 KΩ Alimentazione 12 V disponibile in uscita: Tensione uscita: 12Vdc ± 2% (tra i connettori G e 7) I max disponibile: 80 mA Segnale di uscita: “feed back” della portata Segnale analogico tra i connettori G e 8 del circuito di controllo corrispondente della portata del ventilatore. Impedenza minima: 10 MΩ. Tolleranza : +/- 5%. Ventilatore DD 9-7 TH ECM 1/2 DD 9-9 ECM 1/2 DD 10-10 ECM 3/4 DD 11-11 ECM 1/1 DP 6-6 ECM 1/2 DP 9-7 TH ECM 1/1 DP 9-9 ECM 1/1 DS 10-4 ECM 1/2 DS 11-4 ECM 1/2 (*) DS 12-5 ECM 3/4 (*) Portata CID Portata minima massima ventilato re Portata Tensione (V) 4,65 V 720054 400 0,92 2000 720055 600 0,95 2900 720056 700 0,85 3800 720057 750 0,78 4400 720058 500 1,05 2200 720059 600 0,77 3600 720060 1100 0,89 5700 720061 300 0,92 1500 720062 400 0,97 1900 720063 600 1,06 2600 M³/h Max Min 0 4,65 V Esempio: Se misurate 2,38V entro G e 8 su un DD 9-9 ECMd2, la portata del ventilatore è di (2900*(2,38/4,65)) m³/h 1485 m³/h. 17 TERMOVENTILATORI CONDIZIONATORI FELSINEA Via Giuseppe di Vittorio, 5 - 40057 Cadriano di Granarolo Emilia (Bologna) Tel. 051765002 - Fax 051765317 - Internet www.tcf.it