Mattinate FAI per le scuole UNA VISITA A MISURA DI STUDENTE Chiesa di San Francesco d'Assisi Cappella Paradisi – Terni Affacciata sulla piazza del centro cittadino, si erge la chiesa dedicata al santo assisiate, elevata a santuario dopo il restauro della facciata nel 2005. L’edificio sorge nell’area individuata dai francescani, dopo il 1259, come testimonia la bolla papale indirizzata al vescovo Filippo, a ridosso delle mura. Dal 1265 la comunità francescana iniziò ad abitare il convento, sorto su terreni donati dalle famiglie benestanti, accanto al quale fu eretta la chiesa. Impostata sul modello delle basiliche francescane, presentava una pianta a croce latina, transetto e campate voltate a crociera ed era completata da un’abside e fiancheggiata da archi rampanti. Tali modifiche sono leggibili nella parete della facciata: originariamente a capanna, ornata dal timpano triangolare, da due oculi e dal portale marmoreo di reimpiego. Successivamente furono addossate le navate laterali, aggiunte le eleganti bifore ed i contrafforti sul lato destro dell’edificio. La Cappella Paradisi, risalente all’ultimo quarto del XIII secolo, fu eretta al termine della navata destra ed ornata nel sec XIV da affreschi emersi durante i restauri della cappella. Per questo fu chiamato nel 1444 il folignate Bartolomeo di Tommaso, attivo anche a Roma, in Campidoglio e nel Palazzo Vaticano, per raffigurare il tema del Giudizio Universale. La Cappella subì il degrado del tempo, sino all’intervento dell’architetto Faustini che si occupò, nel 1861, del suo recupero. Da quel momento ha inizio la singolare fortuna degli affreschi, studiati da Longhi, Zeri, Adorno che l’hanno resa celebre per la visione dell’aldilà; inoltre trattasi di un tema iconografico unico nel territorio locale. Complessa è anche la gestione dello spazio dipinto: ipotizzata dall’artista come un trittico, inquadra le scene in finte cornici, sino a convergere verso la scena conclusiva del Cristo Giudice. Certo non può sfuggire all’osservatore la coincidenza tra il cognome dell’illustre casato e la scelta del tema, di matrice dantesca, e non possiamo dimenticare che il pittore era nativo di Foligno, città nella quale, l’11 aprile 1472, fu stampata la prima copia della Divina Commedia.