Corso di Progettazione Ambientale – prof. Fabio Peron I gas ideali e le miscele di gas ideali Fabio Peron Università IUAV - Venezia Un modello per lo studio dei gas Nello studio del comportamento dei gas si considera un modello che viene chiamato gas ideale o perfetto. Si assume che le interazioni tra le molecole siano estremamente deboli, che il loro volume proprio sia trascurabile. p, pressione [Pa] p V = n Ru T Equazione di stato dei gas ideali V, volume [m3] T, temperatura [K] n, numero di moli E’ un equazione molto semplice ricavata dall’esperienza reale con gas a pressioni basse e elevate temperature. Ru, costante universale gas . 8,314 kJ/(kmoleK) Un modello per lo studio dei gas L’equazione di stato può essere scritta anche nel modo seguente. p V = n Ru T pV = m Ru T PM p V Ru = T m PM m, massa gas [kg], PM, peso molecolare [kg/kmole], R, costante dello specifico gas [kJ/(kgK)], v, volume specifico [m3] pv =RT I gas reali si avvicinano al comportamento ideale a bassa p e alta T e quanto più piccola è la loro massa molare. L’aria si comporta come gas ideale alla temperatura ambiente e per pressioni fino a 25 atm con un errore pari a 1%. D’altra parte se la pressione è pari a 1atm l’errore è minore del 1% fino a –95°C. Un modello per lo studio dei gas L’equazione di stato può essere scritta anche nel modo seguente. I gas reali e il fattore di compressibilità Dall’equazione di stato dei gas perfetti discende la relazione: Nei gas reali tale relazione non è verificata e si definisce il cosiddetto fattore di compressibilità, z. Quanto più tale fattore è vicino all’unità tanto più il comportamento del gas reale è vicino a quello ideale. z= 1 pR= p/pc TR= T/Tc pv RT pr In un diagramma di stato T-v, la zona a elevato volume specifico e elevata temperatura è quella in cui il gas può essere considerato a comportamento ideale. pv RT Tr z I gas reali e i diagrammi di stato 1= I gas reali e i diagrammi di stato T < Tc Tc T > Tc Punto Critico P Gas ideale Gas reale liquido Liquido + gas gas Vm Energia interna di un gas ideale Una seconda proprietà del gas ideale può essere fatta derivare dalla classica esperienza sull’espansione irreversibile di un gas reale a bassa pressione condotta da Joule. All’apertura della valvola, il gas entra nel secondo pallone, con una trasformazione che si può considerare isoterma (no variazioni di temperatura del bagno d’acqua) e quindi senza scambi di calore; inoltre anche il lavoro è nullo (espansione contro pressione nulla). Applicando il primo principio si ha: ΔU = Q –L ΔU = 0–0 ΔU = 0 Bagno d’acqua: termostato U è funzione solo di T Energia interna di un gas ideale Ricordando che si può scrivere u = f(v,T) o u = f(p,T) si può differenziare ottenendo: ⎛ ∂u ⎞ ⎛ ∂u ⎞ du = ⎜ ⎟ dT + ⎜ ⎟ dv ⎝ ∂T ⎠v ⎝ ∂v ⎠T Nell’esperienza di Joule si è visto vale: ⎛ ∂u ⎞ ⎜ ⎟ =0 ⎝ ∂v ⎠T ⎛ ∂u ⎞ du = ⎜ ⎟ dT ⎝ ∂T ⎠ p ⎛ ∂u ⎞ ⎜ ⎟ =0 ⎝ ∂p ⎠T ⎛ ∂u ⎞ du = ⎜ ⎟ dT ⎝ ∂T ⎠v ⎛ ∂u ⎞ ⎛ ∂u ⎞ du = ⎜ ⎟ dT + ⎜⎜ ⎟⎟ dp ⎝ ∂T ⎠ P ⎝ ∂p ⎠T du=0 dT=0 dv≠0 dp≠0 u = f (T ) L’energia interna è funzione della sola temperatura Memento: calore specifico Si definisce capacità termica, C, di un sistema il rapporto tra la quantità di calore scambiato Q e la variazione di temperatura generatasi nel sistema. Riferendosi all’unità di massa si parla di calore specifico, c: C= Q (Tf − Ti ) In termini infinitesimi: ⎡J⎤ ⎢⎣ K ⎥⎦ C= L’effetto della fornitura di calore dipende dal modo in cui viene fatto. In particolare se a pressione costante o a volume costante: ∂Q dT c= C q ⎡ J ⎤ = m (Tf − Ti ) ⎢⎣ K kg ⎥⎦ c= ∂q dT ⎛ ∂q ⎞ cp = ⎜ ⎟ dT ⎝ ⎠p ⎛ ∂q ⎞ cv = ⎜ ⎟ dT ⎝ ⎠v Energia interna di un gas ideale Ricordando infine la definizione di calore specifico a volume costante e utilizzando il primo principio per una trasformazione a volume costante: du = δq − δl du = δq − pdv ⎛ ∂u ⎞ ⎛ ∂q ⎞ ⎜ ⎟ =⎜ ⎟ ⎝ ∂T ⎠v ⎝ ∂T ⎠v ⎛ ∂u ⎞ du = ⎜ ⎟ dT = cv dT ⎝ ∂T ⎠v du = δq ⎛ ∂u ⎞ cv = ⎜ ⎟ ⎝ ∂T ⎠v Δu = cv ΔT La variazione di energia interna specifica è funzione lineare della sola temperatura attraverso il calore specifico a volume costante Entalpia di un gas ideale Dalle due proprietà vista se ne deduce una terza che interessa l’entalpia: h = u + pv dh = du + d (pv ) R dh = cv dT + u dT PM L’entalpia di un gas ideale è funzione della sola temperatura una trasformazione a pressione costante analogamente a quanto visto per l’energia interna si ha: cP = dq ⎛ ∂h ⎞ =⎜ ⎟ dT ⎝ ∂T ⎠P dh = c pdT Δh = c p ΔT La variazione di energia interna specifica è funzione lineare della sola temperatura Calori specifici e relazione di Meyer Ricordando che la definizione di entalpia una variazione infinitesima di entalpia può essere descritta dall’equazione: dh = du + d (pv ) h = u + pv dh = du + d (RT ) Relazione di Meyer cp − cv = R cpdT = cv dT + RdT È utile a questo punto considerare il rapporto k=cp/cv esso dipende solo dal numero di atomi che compongono la molecola del gas considerato. 5/3, cioè 1.66, per i gas monoatomici; 7/5, cioè 1.40, per i gas biatomici; 4/3, cioè 1.33, per i gas triatomici. Mettendo a sistema le due relazioni tra cp e cv cv = 1 R k −1 cP = k R k −1 Miscele di gas ideali I gas sono perfettamente miscibili. Le varie grandezze estensive sono la somma delle corrispondenti grandezze per ciascun componente la miscela. massa n mtot = ∑ mi = m1 + m2 + ... + mn i =1 energia interna n U = ∑ Ui = U1 + U2 + ... + Un = m1u1 + m2u2 + ... + mnun i =1 Miscele di gas: pressione parziale La pressione parziale è la pressione pi che ciascun componente eserciterebbe se, da solo, occupasse l'intero volume V occupato dalla miscela alla stessa temperatura T n Legge di Dalton-Gibbs p = ∑ pi = p1 + p2 + ... + pn i =1 Miscele di gas: volume parziale Il volume parziale è il volume Vi che ciascun componente occuperebbe se si travasse alla stessa pressione totale p e alla stessa temperatura T Legge di Amagat-Leduc n V = ∑ Vi = V1 + V2 + ... + Vn i =1 Miscele di gas: equazioni di stato Per ciascun componente e per la miscela vale l’equazione di stato dei gas ideali. mi R *T PMi pi V = ni R * T = p V = ntot R * T Nel maneggiare le miscele di gas ideali si definiscono le concentrazioni delle diverse specie presenti. ni V m ci = i V ci = concentrazione molare concentrazione ponderale n p xi = i = i ntot p N frazione molare ∑x i =1 i =1 Presenza di un componente condensabile Una miscela gassosa multicomponente può contenere una specie molecolare che può separarsi dallo stato di aggregazione gassoso condensando. Si parla in questo caso di miscela di gas e di vapore condensabile. A = vapore B = gas T=30°C p=101325 Pa psB(30°C)=12000 Pa Il componente condensabile non si separa in fase liquida fintanto che la sua pressione parziale di vapore pvi si mantiene minore della pressione di saturazione ps(T) che il componente considerato ha alla temperatura della miscela. Pressione di saturazione Dall’esperienza si vede come la pressione di saturazione è funzione della sola temperatura. Si hanno tabelle come questa con riportate le pressioni di vapore alle diverse temperature. Questa vale per l’acqua Pressione di saturazione Dall’esperienza si vede come la pressione di saturazione è funzione della sola temperatura. Dai dati sperimentali si possono ricavare equazioni che descrivono l’andamento della pressione di saturazione in funzione della temperatura. ln ps = A ⋅t +C B +t ps = e A ⋅t +C B +t t [°C] e ps [Pa] Per l’acqua si utilizzano le seguenti costanti: -40 °C < t < 0 °C: A=22,376; B=271,68; C=6,415 0 °C < t < +40 °C: A= 17,438; B=239,78; C=6,415 Le leggi empiriche dei gas L’equazione di stato dei gas è il risultato di indagini sperimentali su gas reali a bassa pressione. Alcuni scienziati a cavallo tra 1700 e 1800 elaborarono alcune leggi semiempiriche mantenendo costante una tra p,V e T: V = K1 T V = V0 (1 + αt) p = const 1a legge di Charles e Gay-Lussac p V = K2 T = const legge di Boyle p = K3 T p = p0 (1 + αt) V = const 2a legge di Charles e Gay-Lussac La legge di Boyle A temperatura costante P e V sono inversamente proporzionali V(L) 1 0,5 0,25 P(atm) 1 2 4 PV 1 1 1 La legge di Boyle P ∝ 1/V PV = costante con T,n = cost Legge Isoterma,Relazione Pressione-Volume La legge di Charles A pressione costante il volume di una quantità fissa di gas è direttamente proporzionale alla temperatura assoluta V = cost T n, P fissate Volume (L) 3,0 2,0 n = 0,04 mol P = 1 atm n = 0,04 mol P = 1 atm 1,0 n = 0,04 mol P = 4 atm Legge Isobara, Relazione V-T -273-200 -100 -0 100 200 300 400 500 (°C) 0 73 173 273 373 473 573 673 773 (K) Temperatura Perché 0 K corrispondono a -273,15°C ? Dalla legge di Charles e Gay-lussac tutti i grafici predicono un volume nullo per T = -273.15 °C • Dato che tutti i grafici della legge di Charles-Gay Lussac intersecano l’asse delle temperature a 273.15°C, Lord Kelvin propose di usare questo valore come zero di una scala assoluta di temperature: la scala Kelvin. • 0 Kelvin (0 K) è la temperatura alla quale il volume di un gas ideale è nullo • • ΔT ( K) = Δ T (°C) I gas reali: la legge di Van der Waals In condizioni non ideali, bisogna tener conto: dell’attrazione tra le molecole del gas e del volume proprio del gas. ⎛ a n2 ⎞ ⎜ P + 2 ⎟ ( V - n b) = n R T V ⎠ ⎝ a= pressione interna (misura le interazioni molecolari) b= covolume (volume occupato da 1 mole di particelle) entrambe dipendenti solo dal tipo di gas. Conseguenza delle attrazioni molecolari è la possibilità di liquefare i gas. Abbassando la temperatura le molecole hanno una energia cinetica che le porta a muoversi troppo lentamente e quindi incapaci di sfuggire le une dalle altre. Correzioni all’equazione di stato J. Van del Waals, premio nobel nel 1910, nella sua tesi di laurea affrontò lo studio dei gas reali L’ aumento della pressione comporta una riduzione della distanza media tra le particelle; Il volume proprio delle molecole non risulta più trascurabile; Correzione: Il volume accessibile al gas non è V ma (V-nb) b: covolume = volume fisico occupato da una mole di molecole di gas Correzioni all’equazione di stato La pressione misurata sperimentalmente per un gas reale risulta sempre minore del valore ricavato dall’equazione dei gas ideali. L’aumento della pressione comporta una riduzione della distanza tra le particelle e comporta un aumento delle forze di interazione; Diminuire la temperatura significa rendere le molecole più vulnerabili alle forze di interazione. I pesi molecolari Applicazioni Applicazioni A temperatura costante diminuendo il volume di una quantità fissa di gas aumenta la sua pressione. E’ quello che avviene nella pompa da bicicletta. L’aria a pressione più elevata entra nella camera d’aria della ruota attraverso la valvola. Applicazioni A pressione costante il volume di una quantità fissa di direttamente proporzionale alla temperatura assoluta (Charles) gas è Palloni pieni di gas raffreddati con azoto liquido (77 K) diminuiscono il loro volume riportati a temperatura ambiente riacquistano le loro caratteristiche.