@TEHAmbrosetti # southafricasummit L`Africa Sub

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@TEHAmbrosetti
# southafricasummit
L’Africa Sub-sahariana è una delle aree che sta crescendo di più al mondo (nel 2015 il PIL crescerà
del 6%). Questo sviluppo sta aprendo enormi opportunità economiche e di investimento per
l’Italia ed il Sudafrica insieme.
In particolare i settori del manifatturiero, dell’energia e dell’agroindustria, sono al centro delle Agende
dei governi con incentivi e piani di investimento a 360°:
 la domanda alimentare dell’Africa Subsahariana crescerà del 3% all’anno e il settore varrà oltre
1.000 miliardi di Dollari al 2030;
 la domanda energetica al 2040 aumenterà del 107% con investimenti per oltre 50 miliardi di Dollari
all’anno; i soli Paesi del Southern African Power Pool1 investiranno al 2030, 200 miliardi di Dollari.
 la classe media Subsahariana entro i prossimi 15 anni supererà in numero quella indiana e la spesa
aggregata per i consumi supererà i 2.000 miliardi di Dollari al 2030.
Cape Town, 1 ottobre 2014 - The European House – Ambrosetti organizza il primo South Africa Italy Summit che si terrà giovedì 2 e venerdì 3 Ottobre 2014, presso il Belmond Mount Nelson Hotel
di Città del Capo (Sudafrica).
Il Summit è patrocinato dall’Ambasciata dell’Italia in Sudafrica, dall’Ambasciata del Sudafrica in Italia,
da EXPO 2015 e dal Black Business Council.
Il Summit, solo ad invito, riunirà i più importanti Capi Azienda italiani e sudafricani, autorevoli
economisti e autorità governative per discutere le opportunità strategiche nei due Paesi e contribuire
così a rafforzare una partnership che può offrire mutui benefici alle rispettive economie, oltre a
rappresentare una piattaforma comune per l’ingresso e l’espansione verso il continente
Subsahariano. L’obiettivo è aumentare significativamente gli investimenti e le sinergie
commerciali tra i due Paesi ed i rispettivi continenti.
Il Sudafrica, con un PIL di quasi 300 miliardi di Euro, è leader nell’area Subsahariana e una delle
prime destinazioni per gli investimenti internazionali in Africa grazie a infrastrutture sviluppate e un
mercato finanziario tra i primi al mondo (il valore della capitalizzazione delle aziende quotate è il 160%
del PIL).
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Angola, Botswana, Repubblica Democratica del Congo, Lesotho, Malawi, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Swaziland, Tanzania,
Zambia e Zimbabwe.
L’Italia ha una lunga tradizione di relazioni politiche e culturali con il Sudafrica che ne ha
contraddistinto i rapporti bilaterali fin dal processo di democratizzazione del Paese. Gli scambi
commerciali sono in costante crescita, con un aumento dell’esportazioni di oltre il 40% dal 2010:
nel 2013, per la prima volta nel decennio, l’Italia ha registrato un surplus commerciale di oltre 350
Milioni di Euro. I settori trainanti dell’export italiano sono la meccanica e i mezzi di trasporto, con un
peso relativo sul totale esportato di circa il 29% e il 10%, rispettivamente; seguono Chimica (7,8%),
Metallurgia (7,0%), Materiali elettrici (6,7%), Gomma e Plastica e Alimentare (5,5% entrambi). A sua
volta il Sudafrica vende in Italia prodotti metallurgici per oltre il 59,0% del totale importato e prodotti
dell’industria mineraria e estrattiva (20,0%). In crescita anche l’agro-alimentare che pesa oggi più del
10,0% (rispetto all’8% nel 2012).
Nonostante ciò, l’interscambio commerciale tra i due Paesi potrebbe ulteriormente intensificarsi,
tenuto conto che l’Italia si colloca solo al 5° posto tra i principali partner europei del Sudafrica (i primi
due sono Germania e Gran Bretagna). L’obiettivo è risalire velocemente questa classifica.
I sistemi industriali dei due Paesi sono, sotto diversi punti di vista, complementari.
La crescita economica Sudafricana e la sua espansione verso gli altri Paesi dell’Africa Subsahariana
necessitano del sostegno di una base produttiva di imprese sempre più specializzate, anche per far
fronte alla concorrenza cinese. Ciò apre grandi opportunità di partnership con molte delle eccellenze
che contraddistinguono il tessuto industriale italiano.
Il Sudafrica offre un sistema finanziario strutturato, una domanda interna in aumento e una classe
media emergente sempre più interessata ai prodotti del Made in Italy a partire dalla moda e dall’arredo
(quest’anno Cape Town sarà la Capitale mondiale del design e ospiterà la nostra Triennale).
I piani di sviluppo industriale e di ammodernamento delle infrastrutture energetiche, fortemente
voluti e lanciati dal Governo Sudafricano, offrono inoltre diverse opportunità per il nostro Paese,
anche nell’ottica di accreditare la presenza dell’Italia nel resto dell’Africa Subsahariana ed in altri
mercati emergenti. Il Governo prevede infatti di raddoppiare la capacità di produzione elettrica
costruendo impianti per 42,3 GW. Nel complesso il Sudafrica potrà investire da oggi al 2030 oltre 100
miliardi di Dollari.
Enormi opportunità si creeranno nell’automotive. Il settore è infatti raddoppiato dal 94’ e l’obiettivo al
2020 è di produrre 1,2 milioni di veicoli. Numerose multinazionali si sono già stabilite in Sudafrica,
contribuendo ad affermare il Paese come player mondiale. Il settore contribuisce a più del 6% del
PIL, vale il 12% dell’export manifatturiero del Paese e impiega con le attività correlate circa 300 mila
persone. Il Governo ha, in aggiunta, varato recentemente un’importante piano di incentivi e
facilitazioni per gli investimenti esteri.
Il Sudafrica si è imposto nei mercati internazionali dell’agribusiness grazie alle sue avanzate
infrastrutture, alla sua contro stagionalità rispetto all’Europa, alla sua vasta biodiversità e ai costi di
input estremamente competitivi. Questi fattori spiegano il peso del 10% del settore sul PIL del Paese.
Inoltre il maggior partner commerciale africano per l’Italia nell’agri-food è proprio il Sudafrica, che vale
quasi l’85% dell’import delle bevande e il 60% di carne.
Il settore è reso ancora più interessante dalle aspettative di crescita dei consumi della classe media,
da bassi dazi e da opportunità di investimenti diretti (greenfield).
I principali temi che verranno trattati nel corso del Summit sono:
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Le relazioni tra Sudafrica e Italia nell’attuale scenario geopolitico ed economico
Le sfide e le opportunità dell’industria manifatturiera in Sudafrica
La crescita del settore energetico e gli incentivi agli investimenti esteri
Lo sviluppo della filiera agro-industriale nell’Africa Subsahariana
L‘educazione per uno sviluppo economico e tecnologico sostenibile
Il ruolo del sistema bancario e finanziario
Durante il Summit saranno presentati dei working paper preparati da The European House Ambrosetti sotto la guida di un Think Tank internazionale.
Tra i membri dell’Advisory Board: Alec Erwin (già Ministro dell’Industria Pubblica e Commercio del
Governo del Sudafrica), Maurizio Mariano (Avvocato, Fondatore e Direttore dello Studio BBM Law),
Ignazio Moncada (Presidente, Fata Group), Tseke Nkadimeng (CEO di Afric Oil), Ndaba Ntsele
(Presidente Esecutivo e Co-Fondatore di Pamodzi Group), Andrea Riccardi (già Ministro per la
Cooperazione Internazionale del Governo italiano; Fondatore della Comunità di Sant'Egidio),
Vincenzo Schioppa (Ambasciatore italiano a Pretoria, Sudafrica), Iqbal Survé (Fondatore e Presidente
di Sekunjalo Group), Nomatemba Tambo (Ambasciatore del Sudafrica in Italia).
Per ulteriori informazioni nel corso del Summit contattare:
Laura Conti
Email: [email protected]
Partners europei e sudafricani:
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