La pittura di Toni Zanussi in ricordo di D.M. Turoldo Teatro Comunale Giuseppe Verdi Pordenone Esposizione artistica 2 dicembre 2016 al 6 febbraio 2017 Allestimento a cura Teatro Comunale Verdi Pordenone Catalogo a cura di Dino Durigatto *Fotografie di: Pier Paolo Zanussi *Foto teatro verdi: Luca D’Agostino Focus Agency *Foto ritratto BN: Danilo De Marco *Foto ritratto Turoldo in copertina: Nino Leto *Diritti riservati La pittura di Toni Zanussi in ricordo di D.M. Turoldo D. M. Turoldo Testo originale per Toni (1989) Presentazione e catalogo: Dino Durigatto Un contributo: Nicolino Borgo Profilo critico artistico: Duccio Trombadori I saluti del Presidente Nome Cognome Si ringrazia: Luce srl per la stampa 3 I VALORI APPARTENGONO ALLO SPIRITO CHE NON MUORE. LO SPIRITO È LA FANTASIA DI DIO E DELL’UOMO. D. M. T. SALTO PRESIDENTE G. LESSIO Fera doluptatum, qui sume verum nis et volore, ilic tem fuga. Itate sum quae ni test, custio. Nam il invelicia nis il ipsae ne nullaut porae essequiandam est qui re labore doluptatae deliquame dolo quo dolor se nos nimintius que estis ilibeati dolectasin es ipsum ipsuntis ideruptate ommolore nosam initio cones simi, coria quasser spelesequi cone sendiae comnihi ctaturectem et des is sequametum at laut evelibus es iduntiiscil maio. Nequunt, vel mi, to eveni nos sam fugitiore eos a conserovit ma voluptis et que ducium fugit labo. Ut offic te volor a delendio endae offictur am facepre perspicim re derumquos eos eos erum ipicaepel inulluptatem autecaest facitaturit am, aceped eturias perianis mossimus alit, uta con pratemodiam quae pari nis es vendis et excest a core corerup tiatur, nat. Iminis doloruptatia quodit eum fugit ad utatempore nobit venianis eat qui doluptatia dolupit quam que velecea nusandebis sitatis quo maio. Itae premo comnim qui quo volorro rrovitat. Ovidellorro beat est quatur, acias expliqu ament. Ebit, sedi dolum ea quis nia estiis maxim lit eici cum quas consequia voloritas es ea doluptas eiumqua sinullore di re laccae omnimporem fuga. Nequi digendi 4 5 Turoldo/Zanussi Dino Durigatto In queste pagine: 2008 · 2016 Evidenziature per Turoldo T.M. su Carta 6 Poniamo subito un quesito esistenziale, con l’intento di abbattere ogni barriera o pregiudizio formale. Cos’è che fa incontrare la parola di Turoldo con le tavole pittoriche di Zanussi e come questo si rinnova nel teatro della città di Pordenone? Il quesito è legittimo, in particolare quando gli avvenimenti e i protagonisti ci appaiono assai diversi per tempi e per maniere. Eppure, come sempre conoscendo i fatti, tutto diventa vero e possibile. Soprattutto in questi tempi d’incertezza. Padre David M. Turoldo, nel settembre del 1979, scrive un personale messaggio augurale per la mostra del giovane amico artista. I due si erano conosciuti nel 1978 presso il chiostro delle Grazie a Udine e di fatto iniziarono un lungo scambio di messaggi e di condivisioni. Tant’è che don Nicolino Borgo ci ricorda: C’incontrammo più volte agli inizi degli anni ‘90 dopo la scomparsa di D.M. Turoldo per mettere a punto alcuni contenuti capaci di sviluppare l’eredità che lui ci aveva lasciato. Toni Zanussi manifestava un interesse 7 e una passione sofferti per la testimonianza religiosa e civile che questo friulano aveva profuso non solo da noi, qui, nella piccola patria, ma nel mondo più vasto. Zanussi alla sua maniera, dunque, continua a portare avanti la testimonianza di quel pensiero dedicato agli “ultimi”, che oggi come ieri, sono i deboli, gli oppressi dalle crisi economiche e sociali. Di quanto ogni giorno vediamo espandersi una misera antica, grave quanto quella economica, la mancanza di una speranza. Ci aiutano allora le parole di Turoldo comunicandoci ancor oggi i valori profondi radicati nella sua anima contadina. Concetti che si elevano con moniti precisi. Questo è ben presente nel messaggio augurale dedicato a Toni perché, seppur breve, contiene ancora oggi intatta tutta la sua contemporaneità. (Qui pubblicato nella sua scrittura originale a pag. 11). Zanussi si esprime con la pittura e la sua conclamata cromaticità diventa forza di colore pronta a manifestarsi come dono e pensiero positivo per tutti. 8 Per trovare il legame tra il verbo di Turoldo e il colore di Zanussi forse, dobbiamo pensare a un attento studioso impegnato a riflettere, dopo la lettura di frasi importanti. Sente il bisogno di rileggerle, per questo sottolinea, evidenzia, colora quelle parole, quelle righe e quelle frasi che sente sue. Ecco, la forza del verbo viene evidenziata dalla forza buona del colore con l’obiettivo di far riflettere e capire. Proprio qui nel teatro, prima di entrare o andare in scena, dove la parola diventa azione, dove la luce la rende eterna, dove lo spirito indaga il profondo per scoprire la bellezza e la ragione. Prima di entrare in questa magia e anche prima di uscire ebbri di quanto ci è stato mostrato, ecco incontrare le linee cromatiche fatte da forti rossi accesi, da azzurri aperti e vasti pronti a disperdersi in verdi colmi di possibilità, dove segni chiari si mescolano a segni giunti dalle profondità arcane dell’anima o dai disegni che possiamo leggere nel firmamento. Ciò avviene soltanto quando il verbo si veste di colore. NEL NOSTRO FRIULI CHE ERA · ESSO SÌ! · UNA VERA E GRANDE OPERA D’ARTE, UNA RARISSIMA OPERA D’ARTE, CON QUEL RAPPORTO COSÌ ARMONIOSO TRA UOMO E PAESAGGIO E CULTURA… D. M. T. 9 Testimonianza di Nicolino Borgo Le mie conversazioni con Toni Zanussi su P. David hanno questo sfondo: una sofferta passione per la vita che indaga sulle sue origini, sulle sue derive storiche, sulle sue indubbie capacità potenziali di verità, di giustizia, di pace. Toni si esprime attraverso la pittura. Altri competenti del settore, hanno dato sicuri elementi di valutazione critica circa il suo stile, le sue modalità espressive, l’originalità degli stilemi. Penso di poter cogliere alcune suggestioni che mi sembrano affini al mondo di Turoldo… I grandi valori della “humanitas” non possono solo essere un obbligo, devono essere percepiti come un dono che ci accoglie, che è parte do noi, che ci appartiene, che ci fa liberi, felici. Si può affermare che la pittura di Zanussi e la poesia di «La realizzazione della propria umanità: questo è lo scopo della vita che siamo chiamati ad essere, questa umanità di Dio, che è appunto il sogno di Dio... E il progresso, il benessere, - l’essere bene - non sta nei possedimenti, o nei libri, o nelle cariche; sta in questa umanità realizzata giorno per giorno. ... Questa è la ragione della vita. ... E là, dove c’è questa pienezza di umanità, e soltanto là, c’è la rivelazione di Dio. ... Ed è la ragione per cui siamo qui!»1. Da: David Maria Turoldo e l’arte Incontro con Toni Zanussi di Nicolino Borgo Dall’edizione: Toni Zanussi, un cammino per la pace con David Maria Turoldo a cura di Roberto Tirelli Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone Graphis Fagagna gennaio 2003 10 1. D.M. Turoldo, Il fuoco di Elia profeta Ed. Piemme, 1993 - 89.91 11 P. David svelano una “interiorità” che non nasce dalla conquista ma dalla contemplazione. C’è un elemento particolarmente significativo in alcune composizioni di Toni: un segno sferico che suggerisce, avvolge e compie in termini ideali la vicenda cosmico-antropologica. È uno dei riferimenti più cari e più consueti di P. David. Per Turoldo il senso ultimo del tutto non è conquista, men che meno della ragione. Anch’essa è destinata all’impotenza se non riscattata dal Mistero he l’ha voluta come pallido lume a indicare una strada, un percorso. So che le tele di Toni vivono anche di questa profonda sintonia con p. Davide. Colore e segni saranno sempre inadeguati a dire la totalità del Mistero perché il finito potrà solo alludere all’Infinito. Ciò non toglie che esso palpiti inafferrabile e incoercibile nel cuore di ciascuno e dell’artista in maniera più immediata. Turoldo 12 in una sua postuma e ultima poesia ce lo consegna come dolce e amabile testamento: Ora la terra è imporporata di sangue, una sposa vestita a nozze: il sole si è levato sulla casa di tutti da quando Giobbe ha finito di piangere e mai Gesù finisce di morire per noi: Ora nessuna nascita è più senza musica, nessuna tomba senza lucerna ta quando tu, o Giobbe, dicesti: “Io lo vedrò, io stesso: questi occhi lo vedranno e non altri ultimo si ergerà dalla polvere”: Allora rinverdirà ogni carne umiliata e gli andremo incontro con rami nuovi: una selva sola, la terra, di mani. 13 2016 Quattro Equilibri Omaggio a Turoldo T.M. su MDF 14 1· 2· 3· 4· 45x60 46x40 45x60 46x40 15 Davide Maria Turoldo* nch’io partecipo da amico alla fortuna di Toni Nel nostro Friuli che era – esso sì! – una vera e grande opera d’arte, Zanussi convinto che a conoscerlo più a fondo una rarissima opera d’arte, con quel rapporto così armonioso tra uomo ti senti anche subito arricchito e illuminato: e paesaggio e cultura… arricchita l’anima di quei suoi particolari colori Ma bisogna avere fede. Tornare a credere. I valori appartengono che sono il suo vero discorso; colori violenti allo spirito che non muore. Lo Spirito è la fantasia di Dio e dell’uomo. come passioni scatenate, oppure sommessi e Perciò dobbiamo continuare a creare e ricreare. tenui come sommessa e tenue è la speranza: questa speranza di tutti, certo oggi non sufficiente a far fronte all’uragano del male che cerca di sconvolgere e sommergere ogni cosa; dico, del male che sta dentro di noi, come del male che sta fuori; perché pare che un cancro oramai corroda la stessa natura. Ecco, non voglio dire altro. A tanto mi fa pensare la pittura di Zanussi. E mi auguro che nessuno si stanchi di guardare ai suoi quadri, come non ci stanchiamo mai di inseguire il formarsi e il disfarsi delle nubi nelle infinite fogge e negli imprevedibili colori di un cielo sempre sconvolto. E anzi, ogn’uno cerchi con passione di decifrare le sue immagini come una conquista personale, sapendo che ogni rivelazione è si una Epifania, E, dicevo, appunto pittura che illumina e ti aiuta a guardare nel caos ma è anche realtà che si vela di nuovo, appunto rivelazione. delle forme, nel fitto buio dell’esistenza, alla ricerca di segni di salvezza. Per me infatti, ogni arte, quando è arte vera, è un calarsi ancora più a fondo E però è ancora prematuro dire quali segni appaiono dallo sfacelo, nel mistero di Dio che dell’uomo (che poi è anche un unico mistero). e dove trovarli; prematuro anche per un artista così avviato e intenso Dopo questo, (o prima), c’è da fare tutto il discorso sulle tecniche e sullo qual è Toni Zanussi; prematuro specialmente perché tutti a ridosso stile di Zanussi, ma di questo hanno già parlato altri, come Lajolo e Zannier di un terremoto che sappiamo bene cosa ha distrutto: forse un paese e Manzato e Galli. E poi, è un discorso da fare da ciascuno che visiti e un uomo che non ci saranno più. con amore e che creda nell’arte. Testo scritto in occasione e per la mostra: TONI ZANUSSI le forme esistenziali Udine · galleria La Loggia febbraio/marzo 1980 16 17 2016 1· 45x60 Tre Equilibri 2· 45x60x40 (2008) Omaggio a Turoldo 3· 46x40 T.M. su MDF 18 19 PITTURA CHE ILLUMINA E TI AIUTA A GUARDARE NEL CAOS DELLE FORME, NEL FITTO BUIO DELL’ESISTENZA, ALLA RICERCA DI SEGNI DI SALVEZZA. D. M. T. Illumina 103.5x118,5 cm (2008) T.M.su legno 20 21 Illumina giallo senape 80x78 · (2007) T.M.su legno 22 Illumina blu 95x82,5 (2008) T.M.su legno 23 Lo Spettacolo della Salvezza di Duccio Trombadori 24 Toni Zanussi è un pittore che non si dimentica: racconta una favola di linee e colori con la gentilezza di una fantasia dal fondo umano che non può mentire. Ho incontrato la sua pittura una ventina di anni fa. Trattava, e rielaborava con piglio magico, delle ‘città invisibili’ di Calvino e il racconto figurativo si muoveva sulla scia di ‘cosmogonie’ tanto ispirate quanto immaginate. Una vena di variopinte enfasi visive mi persuase subito poiché si lasciava apprezzare per una semplicità squisita come quando si ascolta una canzone popolare estratta dal fondo sempreverde della memoria infantile. Ricordo i passaggi essenziali di un sintetico modo di comporre che si applica ai piccoli formati o si estende ai grandi ‘teleri’ dipinti come fossero vele da esporre al vento. Zanussi stende di solito il colore di fondo, molto acceso, come la patina di una tavoletta primitiva: fondo oro, azzurro, rosso scarlatto; imbastisce un primo piano e vi appone la misura di inusitati castelli in aria dal tetto aguzzo, spiovente, o custodito da cupolette che oscillano come tanti berrettini di marzapane. Poi, nell’aere dipinto, svolazzano strane figure di animali che sembrano aquiloni retti da fili senza un capo: e tutta l’immagine vibra per un effetto di equilibrio mobile, come la parafrasi di un microcosmo dove gli attributi della realtà vanno a far parte di un mondo incantato e senza età, fiorito nei sogni e nei giochi di un bambino. Questo potere trasfigurante della immagine, che invita alla adorazione come quando ci si trova di fronte ad una tavola votiva, pittura cristiana del Trecento o icona bizantina, non si può dimenticare: e persuade proprio perché appare il contrassegno sensibile di un’anima attraversata interamente dalla poesia che invita l’osservatore a prendere parte alla medesima esperienza. Zanussi è friulano di nome e di fatto, ben radicato in una terra che è un mondo a sé, fortemente compreso nelle sue tradizioni, ed anche da sempre esposto ai più rischiosi sconfinamenti, ai terremoti indotti dalla natura e dalla storia. Egli ha conosciuto e girato il mondo in lungo e in largo, facendone tesoro e 60X60 ( 2010) T.M.su legno 25 consapevole esperienza. E ne ha in conclusione dedotto che non esiste luogo migliore delle protettive pareti dello studio d’arte, raccolto ai piedi delle silenziose montagne, per esprimere la sintesi visiva di esperienze nutrite di linfa poetica e confortate da sicura impronta morale. Toni Zanussi dipinge per se stesso e per il suo piacere: ma 26 60X60 ( 2010) T.M.su legno 2014 120x90 cm T.M. su Mdf non dimentica gli altri, non si separa dal mondo che gli è vicino e da quello più lontano, di cui si sente cittadino-cantastorie e partecipe fautore di armoniche parabole che persuadono, alludono e commentano il tempo storico nel dramma quotidiano della vicenda umana. Egli è stato amico di padre David Turoldo e seguace della sua limpida testimonianza 27 cristiana, di persona che fu vicina alla Nomadelfia di don Zeno, fedele al principio evangelico di ‘essere nel mondo senza essere del mondo’. Anche da questa fratellanza di spirito è scaturita la vena espressiva che ha portato Zanussi a testimoniare per la pace, contro tutte le guerre che lacerano la convivenza: a partire da quelle in Medio oriente fino a quelle strazianti che ancora una volta, nella storia d’ Europa, si sono verificate a due passi dalla sua ‘terra di confine’, in quel mondo che ancora versa lacrime di sangue per ciò che ha sconvolto la ex Jugoslavia, da Zagabria a Sarajevo. Ogni intervento di Zanussi è un messaggio di pace e fratellanza, che egli trasmette in ogni occasione: dalle sue ‘città invisibili’, alle opere incastonate dal ciclo ‘Illumina’, ad altro ancora, dove il microcosmo della pittura si presenta come scrigno ed emblema di una universale armonia da sognare e perseguire. La corrispondenza di estetica ed etica si misura nel ritmo cadenzato della espressione più viva dei mondi fantasiosi che egli rappresenta: sono atmosfere 28 di favola che quasi sorvolano l’avventura tormentata del tempo e lo ‘salvano’ grazie al beneficio delle forme e dei colori ordinati in superficie. Zanussi tesse la trama dell’ opera e imprime nella immagine dipinta la tranquilla fermezza dell’artigiano che ha fede in quel che fa. Ne risulta un’aura di pace e di calma serenità che assume su di sé il dolore del mondo e lo trasfigura: è un sicuro approdo della poesia, e affiora dal lessico figurativo del pittore quando riesce a trasmettere il medesimo sentimento dei versi di Leopardi al cospetto dello scenario di campagna non appena passato il brutto del temporale (“…ecco il sereno/ rompe là da ponente, alla montagna;/sgombrasi la campagna,/ e chiaro nella valle il fiume appare…/”). Dall’ incantato immaginario sospeso nel tempo, e realizzato grazie ad una coerente ‘maniera di vedere’, ricaviamo una lezione finale più che moralmente persuasiva: la pittura non salverà il mondo, ma da quella finestra ci si può aprire allo spettacolo della salvezza. Per questo dono mirabile, al sincero pittore-cantastorie Toni Zanussi si deve gratitudine. 2014 T.M. SU MDF 60 x 40 cm 29 2016 T.M. su Mdf 45X60 cm 30 2015 T.M. SU MDF 120 x 45 cm 31 2016 T.M. SU MDF 60 x 40 cm 32 2016 T.M. SU MDF 60 x 40 cm 33 2015 T.M. su Mdf 76 x 100 cm 34 2015 T.M. su Mdf 60 x 90 cm 35 2010 T.M. su Mdf 120 x 90 cm 36 2016 T.M. su Mdf 45 x 60 cm 37 MI AUGURO CHE NESSUNO SI STANCHI DI GUARDARE AI SUOI QUADRI, COME NON CI STANCHIAMO MAI DI INSEGUIRE IL FORMARSI E IL DISFARSI DELLE NUBI NELLE INFINITE FOGGE E NEGLI IMPREVEDIBILI COLORI DI UN CIELO SEMPRE SCONVOLTO. D. M. T. 2013 T.M. su legno 80 x 60 cm 38 L’atelier a Stella Toni Zanussi con Gillo Dorfles durante un recente incontro a Milano (2016) 39 Toni Zanussi Photo © Danilo De Marco. 2016 Toni Zanussi Monte Stella · 719 Nord 46°· 14.975’ Est Ovest 13°· 13.878’ 687s.l.m. Tarcento (UD) Italy 40 La documentazione dell’attività artistica si trova presso il KUNSTHISTORISCHES INSTITUT IN FLORENZ, Archivio per l’arte italiana del novecento, Firenze. E-mail:[email protected] Ricercatore di forme e mondi diversi, di cosmogonie utopiche, Toni Zanussi è nato a Qualso (Ud) l’11 settembre 1952. È maturato attraverso le lezioni di David Maria Turoldo, Ernesto Balducci e Rigoberta Menchù, alla quale ha voluto dedicare una serie delle sue pitture. Si è posto all’attenzione della critica soprattutto grazie alla realizzazione della Porta per la Pace (1988), di cui Gillo Dorfles sottolinea, oltre all’efficacia cromatica, l’originalità e la complessità delle forme, frutto di intime attitudini all’introspezione e alla meditazione. Vive a Stella di Tarcento (Ud) in una vecchia casa contadina presso il monte Stella. Il suo studio è da sempre aperto a curiosi e amici, è anche sede staccata del Centro interdipartimentale di ricerca sulla pace ”Irene” dell’Università degli Studi di Udine, fondato da Luigi Reitani. In questo ambiente, protetto dalla sacralità del verde, l’artista elabora strategie creative e operative traendo ispirazione dalla luce mutevole delle stagioni, dalle variazioni metereologiche, dalla vita delle piante, dal crescere di erbe e fiori. Quel memento che parte dal cuore e, passando attraverso la maestria consolidata della tecnica pittorica, diviene ‘opera’. 41 Principali percorsi espositivi Nel tempo hanno dedicato scritti all’opera di Zanussi: Francesca Agostinelli, Francesca Albertini, Stefano Aloisi, Ernesto Balducci, Elio Bartolini, Luciano Bertacchini, Nicolino Borgo, Bruno Brancher, Gabriella Brussigh, Lucia Burello, Domenico Cadoresi, Toni Capuozzo, Raffaella Cargnelutti, Silvio Cumpeta, Valerio Dehò, Maurizio Daici, Licio Damiani, Stefano Damiani, Piero Del Giudice, Ermes Dorigo, Gillo Dorfles, Dino Durigatto, Giulia Fagiolo, Flavio Fergonzi, Michele Fuoco, Cristiana Garbari, Amedeo Giacomini, Furio Honsell, Rod Jones, Lucia Lanza, Davide Lajolo, Elisabetta Luca, Tito Maniacco, Eugenio Manzato, Stefano Marchi, Giuliana Masci, Paolo Medeossi, Michele Meloni Tessitori, Ernesto Milanesi, Alessandro Montello 42 1971 1972 1973 1975 1976 1977 1977 1978 1978 1981 1981 1981 1981 1981 1982 1982 1984 1984 1986 1986 1986 1987 1987 1987 1988 1988 1988 1989 1989 1989 1990 1990 1992 1992 Nassau (Bahamas) Miami (Florida) Usa Torino Trieste Lignano Sabbiadoro (Ud) Imola (Bo) Assisi (Pg) Modena Udine Bologna Tolmezzo (Ud) Roma Venezia Tarcento (Ud) Pomposa (Fe) Padova Verona Verona Bari Tarcento (Ud) Venzone (Ud) Lignano Sabbiadoro (Ud) Arta Terme (Ud) Lubjana (Slovenia) Zagabria (Croazia) Ponte di Piave (Tv) Belgrado (Jugoslavia) Portogruaro (Ve) Udine Salisburgo (Austria) Fagagna (Ud) Palmanova (Ud) Milano Cividale del Friuli (Ud) 1993 1993 1994 1994 1994 1995 1995 1995 Roma Riccione (Ri Berlino (Germania) Udine Terni Vienna (Austria) Amsterdam (Olanda) Milano Bainville Art Gallery Flower Art Gallery Premio Nazionale ENAL III Biennale Int. Arte Moderna Galleria d’Arte Az. Aut. Sogg. C.D.M. Centro Tor Galleria Studio d’Arte Il Ridotto Centro Friulano Arti Plastiche Palazzo Unicoper Sala Comunale Mostre Palazzo Ist. Centr, Casse Rurali e Art. Galleria Bevilacqua La Masa Triveneta d’Arte Contemporanea Palazzo della Ragione Palazzo della Ragione Galleria d’Arte Fra Giocondo Museo di Giulietta Expoart Palazzo Frangipane (Cict) Palazzo Comunale Centro Civico S. Pertini Kursaal Intart Galleria d’Arte Laurana Omaggio a Ciussi, Cillo, Cagno, Zanussi Istituto Italiano di Cultura Galleria d’Arte Studio Delise Biblioteca delle Immagini Einaudi Zwergl Pavillon-Mirabell Schloss Palazzo della Comunità Polveriera Napoleonica Portnoy Cafe letterario Chiesa di S. Maria in Corte (Omaggio a Rigoberta Menchù) Scuderie Palazzo Ruspoli Palazzo del Turismo Mariendorfer La Molisana Intart (lettera per la pace Bibliomediateca Osterreichisches Tabakmuseum Amsterdam RAI Cong. Europaplein Coquetel/1 - Coquetel 26 1996 1996 1996 1996 1996 1996 1997 1997 1997 1999 1999 2000 2001 2002 2002 2002 2003 2003 2003 2003 2003 2003 2004 2004 2004 2004 2005 2006 2006 2007 2007 2007 2008 2009 2009 2010 2012 2013 2014 2015 2015 2016 2016 Bologna Milano Roma Tolmezzo (Ud) Trieste Terrasini (Pa) Cinisi (Pa) Pordenone Cesena Milano Nova Gorica (Slovenia) Udine Colloredo di Monte Albano (Ud) Wiener Neustadt (Austria) Pordenone Sauze D’Oulx (To) Firenze Lubiana (Slovenia) Capodistria (Slovenia) Milano Sarajevo (Bos-Her) Udine Tarcento (Ud) Palermo-Bagheria Wienher-Neustadt (Austria) Pavia di Udine (Ud) Rab (Croazia) Roma “Alitalia per l’Arte” Zagabria(Croazia) Cividale del Friuli (Ud) Clauiano (Ud) Venezia “Alitalia per l’Arte” Udine Toppo di Travesio (Pn) Udine Parigi (Francia) Palmanova (Ud) Udine Venezia Francavilla al Mare (Ch) Lubjana (slovenia) Trento Pordenone Galleria d’ Arte Graffio Galleria d’Arte Ponte Rosso Palazzo Barberini Palazzo Frisacco Art Gallery Palazzo Cataldi Palazzo dei Benedettini Palazzo Gregoris Ex Pescheria Comunale La Hora Feliz Poslovni Center Hit Casa della Confraternita-Castello di Udine Castello di Colloredo Stadtmuseum Chiesa di San Francesco La Hora Feliz-Jouvenceaux-Sestriere Giubbe Rosse Castello e Festival di Ljubljana Pretorska Palaca Cětrtek Comune di Milano-Argòmm Teatro Ilidža - Prva Likovna Kolonija Università di Udine-Palazzo Florio e Antonini Villa Moretti Galleria d’arte Drago Karmeliterkirche Chiesa di San Giovanni dei Battuti (XIV sec.) 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Puritscher, Mario Quargnolo, Enes Quien, Emilio Randon, Gianfranco Ravasi, Giuseppe Raffaelli, Antonella Riem Natale, Maria Rosa Rigotti, Paolo Rizzi, Giacomo Russo, Giulia Salvagni, Enzo Santese, Paola Scardaccio, Giorgio Segato, Matteo Smolizza, Guido Stecchi, Giuliana Stella, Chiara Tavella Alberto Terasso, Umberto G. Tessari, Massimo Tinazzi, Roberto Tirelli, Walter Tomada, Lucio Tollis, Mauro Tosoni, Duccio Trombadori, David Maria Turoldo, Marcello Venturoli, Ferruccio Veronesi, Marisa Vescovo, Francesco Vincitorio, Domenico Zannier, Sabrina Zannier. 43 I VALORI APPARTENGONO ALLO SPIRITO CHE NON MUORE. D. M. T. T.Z.