La pittura di Toni Zanussi in ricordo di DM Turoldo

La pittura di Toni Zanussi in ricordo di D.M. Turoldo
Teatro Comunale
Giuseppe Verdi
Pordenone
Esposizione artistica
2 dicembre 2016
al 6 febbraio 2017
Allestimento a cura
Teatro Comunale Verdi
Pordenone
Catalogo a cura di
Dino Durigatto
*Fotografie di:
Pier Paolo Zanussi
*Foto teatro verdi:
Luca D’Agostino Focus Agency
*Foto ritratto BN:
Danilo De Marco
*Foto ritratto Turoldo in copertina:
Nino Leto
*Diritti riservati
La pittura di Toni Zanussi in ricordo di D.M. Turoldo
D. M. Turoldo
Testo originale per Toni (1989)
Presentazione e catalogo:
Dino Durigatto
Un contributo:
Nicolino Borgo
Profilo critico artistico:
Duccio Trombadori
I saluti del Presidente
Nome Cognome
Si ringrazia:
Luce srl
per la stampa
3
I VALORI
APPARTENGONO
ALLO SPIRITO
CHE NON MUORE.
LO SPIRITO
È LA FANTASIA
DI DIO
E DELL’UOMO.
D. M. T.
SALTO PRESIDENTE G. LESSIO Fera doluptatum, qui sume verum nis
et volore, ilic tem fuga. Itate sum quae ni test, custio. Nam il invelicia nis
il ipsae ne nullaut porae essequiandam est qui re labore doluptatae deliquame dolo quo dolor se nos nimintius que estis ilibeati dolectasin es
ipsum ipsuntis ideruptate ommolore nosam initio cones simi, coria quasser
spelesequi cone sendiae comnihi ctaturectem et des is sequametum at laut
evelibus es iduntiiscil maio. Nequunt, vel mi, to eveni nos sam fugitiore
eos a conserovit ma voluptis et que ducium fugit labo. Ut offic te volor a
delendio endae offictur am facepre perspicim re derumquos eos eos erum
ipicaepel inulluptatem autecaest facitaturit am, aceped eturias perianis
mossimus alit, uta con pratemodiam quae pari nis es vendis et excest a core
corerup tiatur, nat.
Iminis doloruptatia quodit eum fugit ad utatempore nobit venianis eat
qui doluptatia dolupit quam que velecea nusandebis sitatis quo maio. Itae
premo comnim qui quo volorro rrovitat.
Ovidellorro beat est quatur, acias expliqu ament.
Ebit, sedi dolum ea quis nia estiis maxim lit eici cum quas consequia
voloritas es ea doluptas eiumqua sinullore di re laccae omnimporem fuga.
Nequi digendi
4
5
Turoldo/Zanussi
Dino Durigatto
In queste pagine:
2008 · 2016
Evidenziature
per Turoldo
T.M. su Carta
6
Poniamo subito un quesito
esistenziale, con l’intento di
abbattere ogni barriera o
pregiudizio formale.
Cos’è che fa incontrare
la parola di Turoldo con
le tavole pittoriche di Zanussi e
come questo si rinnova nel teatro
della città di Pordenone?
Il quesito è legittimo,
in particolare quando gli
avvenimenti e i protagonisti
ci appaiono assai diversi per
tempi e per maniere. Eppure,
come sempre conoscendo i fatti,
tutto diventa vero e possibile.
Soprattutto in questi tempi
d’incertezza.
Padre David M. Turoldo, nel
settembre del 1979, scrive un
personale messaggio augurale
per la mostra del giovane amico
artista. I due si erano conosciuti
nel 1978 presso il chiostro
delle Grazie a Udine e di fatto
iniziarono un lungo scambio di
messaggi e di condivisioni.
Tant’è che don Nicolino Borgo
ci ricorda: C’incontrammo più
volte agli inizi degli anni ‘90 dopo
la scomparsa di D.M. Turoldo per
mettere a punto alcuni contenuti
capaci di sviluppare l’eredità
che lui ci aveva lasciato. Toni
Zanussi manifestava un interesse
7
e una passione sofferti per la
testimonianza religiosa e civile
che questo friulano aveva profuso
non solo da noi, qui, nella piccola
patria, ma nel mondo più vasto.
Zanussi alla sua maniera,
dunque, continua a portare avanti
la testimonianza di quel pensiero
dedicato agli “ultimi”, che oggi
come ieri, sono i deboli, gli
oppressi dalle crisi economiche
e sociali. Di quanto ogni giorno
vediamo espandersi una misera
antica, grave quanto quella
economica, la mancanza di una
speranza.
Ci aiutano allora le parole di
Turoldo comunicandoci ancor
oggi i valori profondi radicati nella
sua anima contadina. Concetti
che si elevano con moniti precisi.
Questo è ben presente nel
messaggio augurale dedicato
a Toni perché, seppur breve,
contiene ancora oggi intatta tutta
la sua contemporaneità.
(Qui pubblicato nella sua scrittura
originale a pag. 11).
Zanussi si esprime con la
pittura e la sua conclamata
cromaticità diventa forza di colore
pronta a manifestarsi come dono
e pensiero positivo per tutti.
8
Per trovare il legame tra il
verbo di Turoldo e il colore di
Zanussi forse, dobbiamo pensare
a un attento studioso impegnato
a riflettere, dopo la lettura di frasi
importanti. Sente il bisogno di
rileggerle, per questo sottolinea,
evidenzia, colora quelle parole,
quelle righe e quelle frasi che
sente sue. Ecco, la forza del verbo
viene evidenziata dalla forza
buona del colore con l’obiettivo
di far riflettere e capire.
Proprio qui nel teatro, prima di
entrare o andare in scena, dove
la parola diventa azione, dove
la luce la rende eterna, dove lo
spirito indaga il profondo per
scoprire la bellezza e la ragione.
Prima di entrare in questa
magia e anche prima di uscire
ebbri di quanto ci è stato
mostrato, ecco incontrare le linee
cromatiche fatte da forti rossi
accesi, da azzurri aperti e vasti
pronti a disperdersi in verdi colmi
di possibilità, dove segni chiari
si mescolano a segni giunti dalle
profondità arcane dell’anima o dai
disegni che possiamo leggere nel
firmamento.
Ciò avviene soltanto quando il
verbo si veste di colore.
NEL NOSTRO
FRIULI CHE ERA
· ESSO SÌ! ·
UNA VERA E GRANDE
OPERA D’ARTE,
UNA RARISSIMA
OPERA D’ARTE,
CON QUEL RAPPORTO
COSÌ ARMONIOSO
TRA UOMO
E PAESAGGIO
E CULTURA…
D. M. T.
9
Testimonianza di
Nicolino Borgo
Le mie conversazioni con
Toni Zanussi su P. David
hanno questo sfondo:
una sofferta passione
per la vita che indaga
sulle sue origini, sulle
sue derive storiche, sulle
sue indubbie capacità
potenziali di verità, di
giustizia, di pace. Toni si esprime
attraverso la pittura.
Altri competenti del settore,
hanno dato sicuri elementi di
valutazione critica circa il suo
stile, le sue modalità espressive,
l’originalità degli stilemi. Penso di
poter cogliere alcune suggestioni
che mi sembrano affini al mondo
di Turoldo…
I grandi valori della
“humanitas” non possono solo
essere un obbligo, devono essere
percepiti come un dono che ci
accoglie, che è parte do noi, che
ci appartiene, che ci fa liberi,
felici. Si può affermare che la
pittura di Zanussi e la poesia di
«La realizzazione della propria
umanità: questo è lo scopo della
vita che siamo chiamati ad essere,
questa umanità di Dio,
che è appunto il sogno di Dio...
E il progresso, il benessere,
- l’essere bene - non sta nei
possedimenti, o nei libri,
o nelle cariche; sta in questa
umanità realizzata giorno
per giorno. ...
Questa è la ragione della vita. ...
E là, dove c’è
questa pienezza di umanità,
e soltanto là, c’è la rivelazione
di Dio. ... Ed è la ragione
per cui siamo qui!»1.
Da: David Maria Turoldo e l’arte
Incontro con Toni Zanussi
di Nicolino Borgo
Dall’edizione: Toni Zanussi,
un cammino per la pace
con David Maria Turoldo
a cura di Roberto Tirelli
Fondazione Cassa di Risparmio
di Udine e Pordenone
Graphis Fagagna
gennaio 2003
10
1. D.M. Turoldo,
Il fuoco di Elia profeta
Ed. Piemme, 1993 - 89.91
11
P. David svelano una “interiorità”
che non nasce dalla conquista ma
dalla contemplazione.
C’è un elemento
particolarmente significativo in
alcune composizioni di Toni: un
segno sferico che suggerisce,
avvolge e compie in termini ideali
la vicenda cosmico-antropologica.
È uno dei riferimenti più cari e più
consueti di P. David.
Per Turoldo il senso ultimo del
tutto non è conquista, men che
meno della ragione. Anch’essa
è destinata all’impotenza se
non riscattata dal Mistero he
l’ha voluta come pallido lume a
indicare una strada, un percorso.
So che le tele di Toni vivono
anche di questa profonda sintonia
con p. Davide. Colore e segni
saranno sempre inadeguati a
dire la totalità del Mistero perché
il finito potrà solo alludere
all’Infinito. Ciò non toglie che esso
palpiti inafferrabile e incoercibile
nel cuore di ciascuno e dell’artista
in maniera più immediata. Turoldo
12
in una sua postuma e ultima
poesia ce lo consegna come
dolce e amabile testamento:
Ora la terra è imporporata di sangue,
una sposa vestita a nozze:
il sole si è levato sulla casa di tutti
da quando Giobbe ha finito di piangere
e mai Gesù finisce di morire per noi:
Ora nessuna nascita è più senza musica,
nessuna tomba senza lucerna
ta quando tu, o Giobbe, dicesti:
“Io lo vedrò, io stesso: questi occhi lo
vedranno e non altri
ultimo si ergerà dalla polvere”:
Allora rinverdirà ogni carne umiliata
e gli andremo incontro con rami nuovi:
una selva sola, la terra, di mani.
13
2016
Quattro Equilibri
Omaggio a Turoldo
T.M. su MDF
14
1·
2·
3·
4·
45x60
46x40
45x60
46x40
15
Davide Maria Turoldo*
nch’io partecipo da amico alla fortuna di Toni
Nel nostro Friuli che era – esso sì! – una vera e grande opera d’arte,
Zanussi convinto che a conoscerlo più a fondo
una rarissima opera d’arte, con quel rapporto così armonioso tra uomo
ti senti anche subito arricchito e illuminato:
e paesaggio e cultura…
arricchita l’anima di quei suoi particolari colori
Ma bisogna avere fede. Tornare a credere. I valori appartengono
che sono il suo vero discorso; colori violenti
allo spirito che non muore. Lo Spirito è la fantasia di Dio e dell’uomo.
come passioni scatenate, oppure sommessi e
Perciò dobbiamo continuare a creare e ricreare.
tenui come sommessa e tenue è la speranza:
questa speranza di tutti, certo oggi non
sufficiente a far fronte all’uragano del male che cerca
di sconvolgere e sommergere ogni cosa; dico, del male che sta dentro di
noi, come del male che sta fuori; perché pare che un cancro oramai
corroda la stessa natura.
Ecco, non voglio dire altro. A tanto mi fa pensare la pittura di Zanussi.
E mi auguro che nessuno si stanchi di guardare ai suoi quadri, come non
ci stanchiamo mai di inseguire il formarsi e il disfarsi delle nubi nelle
infinite fogge e negli imprevedibili colori di un cielo sempre sconvolto.
E anzi, ogn’uno cerchi con passione di decifrare le sue immagini come una
conquista personale, sapendo che ogni rivelazione è si una Epifania,
E, dicevo, appunto pittura che illumina e ti aiuta a guardare nel caos
ma è anche realtà che si vela di nuovo, appunto rivelazione.
delle forme, nel fitto buio dell’esistenza, alla ricerca di segni di salvezza.
Per me infatti, ogni arte, quando è arte vera, è un calarsi ancora più a fondo
E però è ancora prematuro dire quali segni appaiono dallo sfacelo,
nel mistero di Dio che dell’uomo (che poi è anche un unico mistero).
e dove trovarli; prematuro anche per un artista così avviato e intenso
Dopo questo, (o prima), c’è da fare tutto il discorso sulle tecniche e sullo
qual è Toni Zanussi; prematuro specialmente perché tutti a ridosso
stile di Zanussi, ma di questo hanno già parlato altri, come Lajolo e Zannier
di un terremoto che sappiamo bene cosa ha distrutto: forse un paese
e Manzato e Galli. E poi, è un discorso da fare da ciascuno che visiti
e un uomo che non ci saranno più.
con amore e che creda nell’arte.
Testo scritto in occasione
e per la mostra:
TONI ZANUSSI le forme esistenziali
Udine · galleria La Loggia
febbraio/marzo 1980
16
17
2016 1· 45x60
Tre Equilibri 2· 45x60x40 (2008)
Omaggio a Turoldo 3· 46x40
T.M. su MDF
18
19
PITTURA
CHE ILLUMINA
E TI AIUTA
A GUARDARE
NEL CAOS
DELLE FORME,
NEL FITTO BUIO
DELL’ESISTENZA,
ALLA RICERCA
DI SEGNI
DI SALVEZZA.
D. M. T.
Illumina
103.5x118,5 cm
(2008)
T.M.su legno
20
21
Illumina giallo senape
80x78 · (2007)
T.M.su legno
22
Illumina blu
95x82,5 (2008)
T.M.su legno
23
Lo Spettacolo
della Salvezza
di Duccio Trombadori
24
Toni Zanussi è un
pittore che non si
dimentica: racconta
una favola di linee
e colori con la
gentilezza di una
fantasia dal fondo
umano che non
può mentire. Ho incontrato
la sua pittura una ventina di
anni fa. Trattava, e rielaborava
con piglio magico, delle ‘città
invisibili’ di Calvino e il racconto
figurativo si muoveva sulla scia
di ‘cosmogonie’ tanto ispirate
quanto immaginate. Una vena
di variopinte enfasi visive mi
persuase subito poiché si lasciava
apprezzare per una semplicità
squisita come quando si ascolta
una canzone popolare estratta
dal fondo sempreverde della
memoria infantile.
Ricordo i passaggi essenziali
di un sintetico modo di comporre
che si applica ai piccoli formati o
si estende ai grandi ‘teleri’ dipinti
come fossero vele da esporre al
vento. Zanussi stende di solito il
colore di fondo, molto acceso,
come la patina di una tavoletta
primitiva: fondo oro, azzurro,
rosso scarlatto; imbastisce un
primo piano e vi appone la misura
di inusitati castelli in aria dal tetto
aguzzo, spiovente, o custodito da
cupolette che oscillano come
tanti berrettini di marzapane.
Poi, nell’aere dipinto, svolazzano
strane figure di animali che
sembrano aquiloni retti da fili
senza un capo: e tutta l’immagine
vibra per un effetto di equilibrio
mobile, come la parafrasi di un
microcosmo dove gli attributi
della realtà vanno a far parte di
un mondo incantato e senza età,
fiorito nei sogni e nei giochi
di un bambino.
Questo potere trasfigurante
della immagine, che invita alla
adorazione come quando ci si
trova di fronte ad una tavola
votiva, pittura cristiana del
Trecento o icona bizantina, non
si può dimenticare: e persuade
proprio perché appare il
contrassegno sensibile di
un’anima attraversata interamente
dalla poesia che invita
l’osservatore a prendere parte alla
medesima esperienza.
Zanussi è friulano di nome e
di fatto, ben radicato in una terra
che è un mondo a sé, fortemente
compreso nelle sue tradizioni,
ed anche da sempre esposto ai
più rischiosi sconfinamenti, ai
terremoti indotti dalla natura e
dalla storia. Egli ha conosciuto
e girato il mondo in lungo e
in largo, facendone tesoro e
60X60 (
2010)
T.M.su legno
25
consapevole esperienza. E
ne ha in conclusione dedotto
che non esiste luogo migliore
delle protettive pareti dello
studio d’arte, raccolto ai piedi
delle silenziose montagne, per
esprimere la sintesi visiva di
esperienze nutrite di linfa poetica
e confortate da sicura impronta
morale.
Toni Zanussi dipinge per se
stesso e per il suo piacere: ma
26
60X60 (
2010)
T.M.su legno
2014
120x90 cm
T.M. su Mdf
non dimentica gli altri, non si
separa dal mondo che gli è vicino
e da quello più lontano, di cui
si sente cittadino-cantastorie e
partecipe fautore di armoniche
parabole che persuadono,
alludono e commentano il tempo
storico nel dramma quotidiano
della vicenda umana.
Egli è stato amico di padre
David Turoldo e seguace della
sua limpida testimonianza
27
cristiana, di persona che fu vicina
alla Nomadelfia di don Zeno,
fedele al principio evangelico di
‘essere nel mondo senza essere
del mondo’.
Anche da questa fratellanza
di spirito è scaturita la vena
espressiva che ha portato Zanussi
a testimoniare per la pace, contro
tutte le guerre che lacerano la
convivenza: a partire da quelle
in Medio oriente fino a quelle
strazianti che ancora una volta,
nella storia d’ Europa, si sono
verificate a due passi dalla sua
‘terra di confine’, in quel mondo
che ancora versa lacrime di
sangue per ciò che ha sconvolto
la ex Jugoslavia, da Zagabria a
Sarajevo.
Ogni intervento di Zanussi
è un messaggio di pace e
fratellanza, che egli trasmette in
ogni occasione: dalle sue ‘città
invisibili’, alle opere incastonate
dal ciclo ‘Illumina’, ad altro
ancora, dove il microcosmo della
pittura si presenta come scrigno
ed emblema di una universale
armonia da sognare e perseguire.
La corrispondenza di estetica
ed etica si misura nel ritmo
cadenzato della espressione più
viva dei mondi fantasiosi che
egli rappresenta: sono atmosfere
28
di favola che quasi sorvolano
l’avventura tormentata del tempo
e lo ‘salvano’ grazie al beneficio
delle forme e dei colori ordinati in
superficie.
Zanussi tesse la trama dell’
opera e imprime nella immagine
dipinta la tranquilla fermezza
dell’artigiano che ha fede in quel
che fa. Ne risulta un’aura di pace
e di calma serenità che assume
su di sé il dolore del mondo e lo
trasfigura: è un sicuro approdo
della poesia, e affiora dal lessico
figurativo del pittore quando
riesce a trasmettere il medesimo
sentimento dei versi di Leopardi
al cospetto dello scenario di
campagna non appena passato
il brutto del temporale (“…ecco
il sereno/ rompe là da ponente,
alla montagna;/sgombrasi
la campagna,/ e chiaro nella
valle il fiume appare…/”). Dall’
incantato immaginario sospeso
nel tempo, e realizzato grazie ad
una coerente ‘maniera di vedere’,
ricaviamo una lezione finale più
che moralmente persuasiva: la
pittura non salverà il mondo, ma
da quella finestra ci si può aprire
allo spettacolo della salvezza. Per
questo dono mirabile, al sincero
pittore-cantastorie Toni Zanussi si
deve gratitudine.
2014
T.M. SU MDF
60 x 40 cm
29
2016
T.M. su Mdf
45X60 cm
30
2015
T.M. SU MDF
120 x 45 cm
31
2016
T.M. SU MDF
60 x 40 cm
32
2016
T.M. SU MDF
60 x 40 cm
33
2015
T.M. su Mdf
76 x 100 cm
34
2015
T.M. su Mdf
60 x 90 cm
35
2010
T.M. su Mdf
120 x 90 cm
36
2016
T.M. su Mdf
45 x 60 cm
37
MI AUGURO
CHE NESSUNO
SI STANCHI
DI GUARDARE
AI SUOI QUADRI,
COME NON CI
STANCHIAMO
MAI DI
INSEGUIRE
IL FORMARSI
E IL DISFARSI
DELLE NUBI
NELLE INFINITE
FOGGE E NEGLI
IMPREVEDIBILI
COLORI
DI UN CIELO
SEMPRE
SCONVOLTO.
D. M. T.
2013
T.M. su legno
80 x 60 cm
38
L’atelier a Stella
Toni Zanussi con Gillo Dorfles durante un recente
incontro a Milano (2016)
39
Toni Zanussi
Photo © Danilo De Marco. 2016
Toni Zanussi
Monte Stella · 719
Nord 46°· 14.975’
Est Ovest 13°· 13.878’
687s.l.m.
Tarcento (UD) Italy
40
La documentazione dell’attività artistica
si trova presso il KUNSTHISTORISCHES
INSTITUT IN FLORENZ, Archivio per
l’arte italiana del novecento, Firenze.
E-mail:[email protected]
Ricercatore di forme e mondi
diversi, di cosmogonie utopiche,
Toni Zanussi è nato a Qualso (Ud)
l’11 settembre 1952. È maturato
attraverso le lezioni di David
Maria Turoldo, Ernesto Balducci e
Rigoberta Menchù, alla quale ha
voluto dedicare una serie delle sue
pitture.
Si è posto all’attenzione della
critica soprattutto grazie alla
realizzazione della Porta per la
Pace (1988), di cui Gillo Dorfles
sottolinea, oltre all’efficacia
cromatica, l’originalità e la
complessità delle forme, frutto di
intime attitudini all’introspezione e
alla meditazione.
Vive a Stella di Tarcento (Ud) in
una vecchia casa contadina presso
il monte Stella. Il suo studio è da
sempre aperto a curiosi e amici,
è anche sede staccata del Centro
interdipartimentale di ricerca
sulla pace ”Irene” dell’Università
degli Studi di Udine, fondato da
Luigi Reitani. In questo ambiente,
protetto dalla sacralità del verde,
l’artista elabora strategie creative
e operative traendo ispirazione
dalla luce mutevole delle stagioni,
dalle variazioni metereologiche,
dalla vita delle piante, dal crescere
di erbe e fiori. Quel memento
che parte dal cuore e, passando
attraverso la maestria consolidata
della tecnica pittorica, diviene
‘opera’.
41
Principali percorsi espositivi
Nel tempo hanno dedicato
scritti all’opera di Zanussi:
Francesca Agostinelli,
Francesca Albertini,
Stefano Aloisi,
Ernesto Balducci,
Elio Bartolini,
Luciano Bertacchini,
Nicolino Borgo,
Bruno Brancher,
Gabriella Brussigh,
Lucia Burello,
Domenico Cadoresi,
Toni Capuozzo,
Raffaella Cargnelutti,
Silvio Cumpeta,
Valerio Dehò,
Maurizio Daici,
Licio Damiani,
Stefano Damiani,
Piero Del Giudice,
Ermes Dorigo,
Gillo Dorfles,
Dino Durigatto,
Giulia Fagiolo,
Flavio Fergonzi,
Michele Fuoco,
Cristiana Garbari,
Amedeo Giacomini,
Furio Honsell,
Rod Jones,
Lucia Lanza,
Davide Lajolo,
Elisabetta Luca,
Tito Maniacco,
Eugenio Manzato,
Stefano Marchi,
Giuliana Masci,
Paolo Medeossi,
Michele Meloni Tessitori,
Ernesto Milanesi,
Alessandro Montello
42
1971
1972
1973
1975
1976
1977
1977
1978
1978
1981
1981
1981
1981
1981
1982
1982
1984
1984
1986
1986
1986
1987
1987
1987
1988
1988
1988
1989
1989
1989
1990
1990
1992
1992
Nassau (Bahamas)
Miami (Florida) Usa
Torino
Trieste
Lignano Sabbiadoro (Ud)
Imola (Bo)
Assisi (Pg)
Modena
Udine
Bologna
Tolmezzo (Ud)
Roma
Venezia
Tarcento (Ud)
Pomposa (Fe)
Padova
Verona
Verona
Bari
Tarcento (Ud)
Venzone (Ud)
Lignano Sabbiadoro (Ud)
Arta Terme (Ud)
Lubjana (Slovenia)
Zagabria (Croazia)
Ponte di Piave (Tv)
Belgrado (Jugoslavia)
Portogruaro (Ve)
Udine
Salisburgo (Austria)
Fagagna (Ud)
Palmanova (Ud)
Milano
Cividale del Friuli (Ud)
1993
1993
1994
1994
1994
1995
1995
1995
Roma
Riccione (Ri
Berlino (Germania)
Udine
Terni
Vienna (Austria)
Amsterdam (Olanda)
Milano
Bainville Art Gallery
Flower Art Gallery
Premio Nazionale ENAL
III Biennale Int. Arte Moderna
Galleria d’Arte Az. Aut. Sogg.
C.D.M.
Centro Tor
Galleria Studio d’Arte Il Ridotto
Centro Friulano Arti Plastiche
Palazzo Unicoper
Sala Comunale Mostre
Palazzo Ist. Centr, Casse Rurali e Art.
Galleria Bevilacqua La Masa
Triveneta d’Arte Contemporanea
Palazzo della Ragione
Palazzo della Ragione
Galleria d’Arte Fra Giocondo
Museo di Giulietta
Expoart
Palazzo Frangipane (Cict)
Palazzo Comunale
Centro Civico S. Pertini
Kursaal
Intart
Galleria d’Arte Laurana
Omaggio a Ciussi, Cillo, Cagno, Zanussi
Istituto Italiano di Cultura
Galleria d’Arte Studio Delise
Biblioteca delle Immagini Einaudi
Zwergl Pavillon-Mirabell Schloss
Palazzo della Comunità
Polveriera Napoleonica
Portnoy Cafe letterario
Chiesa di S. Maria in Corte
(Omaggio a Rigoberta Menchù)
Scuderie Palazzo Ruspoli
Palazzo del Turismo
Mariendorfer La Molisana
Intart (lettera per la pace
Bibliomediateca
Osterreichisches Tabakmuseum
Amsterdam RAI Cong. Europaplein
Coquetel/1 - Coquetel 26
1996
1996
1996
1996
1996
1996
1997
1997
1997
1999
1999
2000
2001
2002
2002
2002
2003
2003
2003
2003
2003
2003
2004
2004
2004
2004
2005
2006
2006
2007
2007
2007
2008
2009
2009
2010
2012
2013
2014
2015
2015
2016
2016
Bologna
Milano
Roma
Tolmezzo (Ud)
Trieste
Terrasini (Pa)
Cinisi (Pa)
Pordenone
Cesena
Milano
Nova Gorica (Slovenia)
Udine
Colloredo di Monte Albano (Ud)
Wiener Neustadt (Austria)
Pordenone
Sauze D’Oulx (To)
Firenze
Lubiana (Slovenia)
Capodistria (Slovenia)
Milano
Sarajevo (Bos-Her)
Udine
Tarcento (Ud)
Palermo-Bagheria
Wienher-Neustadt (Austria)
Pavia di Udine (Ud)
Rab (Croazia)
Roma “Alitalia per l’Arte”
Zagabria(Croazia)
Cividale del Friuli (Ud)
Clauiano (Ud)
Venezia “Alitalia per l’Arte”
Udine
Toppo di Travesio (Pn)
Udine
Parigi (Francia)
Palmanova (Ud)
Udine
Venezia
Francavilla al Mare (Ch)
Lubjana (slovenia)
Trento
Pordenone
Galleria d’ Arte Graffio
Galleria d’Arte Ponte Rosso
Palazzo Barberini
Palazzo Frisacco
Art Gallery
Palazzo Cataldi
Palazzo dei Benedettini
Palazzo Gregoris
Ex Pescheria Comunale
La Hora Feliz
Poslovni Center Hit
Casa della Confraternita-Castello di Udine
Castello di Colloredo
Stadtmuseum
Chiesa di San Francesco
La Hora Feliz-Jouvenceaux-Sestriere
Giubbe Rosse
Castello e Festival di Ljubljana
Pretorska Palaca Cětrtek
Comune di Milano-Argòmm Teatro
Ilidža - Prva Likovna Kolonija
Università di Udine-Palazzo Florio e Antonini
Villa Moretti
Galleria d’arte Drago
Karmeliterkirche
Chiesa di San Giovanni dei Battuti (XIV sec.)
Galleria d’arte Paradiso
Aeroporto Leonardo da Vinci “Club Freccia Alata”
Privredna Banka Zagreb - Intesa San Paolo
Mittelfest
Casa Piani
Aeroporto Marco Polo “sala Tintoretto”
Parco Scientifico e Tecnologico Luigi Danieli
Villa Conti Toppo - Arcometa
Palazzo Torriani - Confindustria Udine
Maison de l’Italie Citè Universitarie de Paris
Polveriera Napoleonica di Contrada Garzoni
Parco Scientifico Luigi Danieli
Arte a bordo Costa Diadema
Museo Michetti
Istituto Italiano di Cultura
Palazzo Trentini
Teatro Comunale Giuseppe Verdi
Nel tempo hanno dedicato
scritti all’opera di Zanussi:
Luciano Morandini,
Luigi Natale,
Diego Novelli,
Tiziana Novello,
Luciano Perissinotto,
Manfred Pfeiffer,
Chiara Pippo
Helmut A. Puritscher,
Mario Quargnolo,
Enes Quien,
Emilio Randon,
Gianfranco Ravasi,
Giuseppe Raffaelli,
Antonella Riem Natale,
Maria Rosa Rigotti,
Paolo Rizzi,
Giacomo Russo,
Giulia Salvagni,
Enzo Santese,
Paola Scardaccio,
Giorgio Segato,
Matteo Smolizza,
Guido Stecchi,
Giuliana Stella,
Chiara Tavella
Alberto Terasso,
Umberto G. Tessari,
Massimo Tinazzi,
Roberto Tirelli,
Walter Tomada,
Lucio Tollis,
Mauro Tosoni,
Duccio Trombadori,
David Maria Turoldo,
Marcello Venturoli,
Ferruccio Veronesi,
Marisa Vescovo,
Francesco Vincitorio,
Domenico Zannier,
Sabrina Zannier.
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I VALORI
APPARTENGONO
ALLO SPIRITO
CHE NON MUORE.
D. M. T.
T.Z.