La copertura, le murature e le opere di finitura di un edificio a telaio La copertura Una volta elevate le strutture fino all’ ultimo piano, si procede alla costruzione della copertura dell’ edificio, che può essere piana oppure a falde inclinate e avere una struttura portante in calcestruzzo armato oppure in capriate lignee. Sulle capriate lignee viene posto un sistema di tavole piane. Su tutti i tipi di copertura viene inoltre realizzato un adeguato strato isolamento termico e impermeabilizzante, per evitare lo scambio del calore con l’esterno e l’ infiltrarsi dell’ umidità. La copertura a falde inclinate è completata dal manto di copertura, costituito da tegole in materiale ceramico oppure lastre di lamiera, o ancora di pietre. In tutte le coperture è fondamentale un efficiente sistema di scolo delle acque (grondaie); in quelle piane è inoltre particolarmente importante realizzare una buona impermeabilizzazione, per evitare che l’acqua piovana rechi danno alle strutture e penetri nell’ edificio. Le murature e gli impianti Una volta completata la struttura dell’ edificio vengono elevati i muri perimetrali e i muri divisori degli spazi interni. I muri perimetrali separano l’ interno dall’ esterno e quindi devono avere un certo spessore; sono costruiti da due strati di mattoni separati da una piccola intercapedine nella quale viene posto l’ isolante termico e acustico che può essere di materiale naturale (lana di pecora, sughero ecc.) o sintetico (lana di vetro, materiali plastici ecc.). I muri, nel sistema a telaio, non hanno funzione portante, pertanto possono avere grandi finestre. In questa fase dei cavi necessari agli impianti. La prefabbricazione La prefabbricazione è una tecnologia che consiste nella costruzione in fabbrica o a pie’ d’ opera (cioe’ nei pressi del cantiere ) degli elementi formati un edificio ( pilastri, travi, muri, solai ecc.) che successivamente vengono portati in cantiere e montati sul posto. Le opere di finitura Una volta ultimate le murature e la messa in opera degli impianti, si procede alle opere di finitura: la stesura delle pavimentazioni sui solai, l’ intonacatura delle murature e la successiva tinteggiatura, il fissaggio delle opere in metallo, delle cancellate e così via. La posa in opera di porte e finestre (gli infissi), dei termosifoni e degli impianti sanitari completa la costruzione dell’ edificio. La costruzione in zone sismiche Nelle zone soggette a terremoti le strutture portanti devono essere progettate e costruite con particolari accorgimenti. Nel caso di terremoti, infatti, gli edifici tendono a subire sollecitazioni tali per cui, senza particolari accorgimenti costruttivi, subiscono spesso danni irreparabili. La scelta del tipo di fondazioni è fondamentale per la resistenza dell’ edificio ai terremoti; particolarmente indicate sono le fondazioni a travi rovesce che sono più rigide e hanno un armatura metallica superiore al normale. Altrettanto importante e la maggiore profondità di scavo del piano di posa delle fondazioni. Questi accorgimenti hanno lo scopo di rendere più resistenti le strutture portanti in modo da garantire la sopravvivenza degli abitanti ; essi tuttavia non garantiscono l’assenza di danni alle strutture. PRIMA VERIFICA -Quali tipi di coperture conosci? -Che cosa si intende per prefabbricazione? -Che cosa sono gli isolatori sismici? Tecnologia 2.0|ambiente|EDILIZIA ANTISISMICA Negli ultimi decenni si è sviluppato un nuovo approccio alla progettazione antisismica, detto isolamento sismico : esso prevede che gli edifici siano distaccati dal terreno in modo che le sollecitazioni dei terremoti non si propaghino nelle strutture delle costruzioni. Tale isolamento è ottenuto attraverso isolatori sismici da inserire nelle fondazioni, che hanno le seguenti caratteristiche : -devono essere in grado di sostenere i carichi verticali dell’ edificio (peso delle strutture, degli abitanti ecc.); -devono avere un’ elevata deformabilità e una bassa resistenza in direzione orizzontale nel caso di terremoti; -al termine del terremoto devono tornare nella loro posizione originaria. Gli isolatori sismici si distinguono in due categorie: elastomerici ea scorrimento. Gli isolatori elastomerici si basano sulla capacità della gomma di deformarsi e sono costituiti dall’ alternanza di strati di “elastomero” e lamierini d’ acciaio; quelli a scorrimento si basano invece sul principio dello scorrimento orizzontale tra la struttura e le fondazioni. Lo scopo è quindi quello di non ancorare rigidamente l’ edificio al terreno ma, al contrario, di consentirgli di scorrere orizzontalmente in modo tale che i movimenti trasmessi dal terremoto siano assorbiti il meno possibile. Inoltre, i punti d’ incontro tra i pilastri e le travi sono rinforzati con i dissipatori sismici, che assorbono le scosse, e le pareti interni sono rinforzate con telai metallici a croce di Sant’Andrea.