-T ]oil lt iI { ll calore iate 3m- e I passaggt :di d istato lsse edi con era- .5 "c ungo rOnte ì eare 'c) aL- l j'r ww3qrryw -;;**L.lj;S ì ffi, Che cos'è il calore conoscere ìl signif icato e a natura del calore e le sue Itimeviene 'elazioni qualitative con la .ernperatuia e l'equilibrio abelta _ermrco ssa [e ata te riziate 'acqua 47 "c. Iempeua alta re per- Abbiamci r.isto che possiamo risr:alclarc o ra{Ireddare i corpi. cioò siamo in grado di iarnc aumentarc o diminuire 1zr tcmperaturar. Riflctti:rmo orzr sul signilìcato delle parole. "Riscaldare" sisniiìca lornire calorc, c<.isì come "raffteddare" significa sottrarre calorr:. II calore può esscre quincli considerato la grandezza Iìsica responsabile delle variazioni di ternperatwra dei corpi: la temperatura aumenta quar-rdo ii corpri assorbe calore diril'ambierntc t:sterlro. diminuisce quando il corpo cede calore all'esterno. Tuttar,ia serppiamo anche che la temperatura di r-rn corpo aumenta o diminuisce quando esso rriene posto :t contatto con Lrn altro corpo cire si tror,a a tcmperatura diversa. l)obbiamo, dunclue. immaginari: che clurantc il cotrtatto tra duc corpi che si trovano a tcmperaturc iniziali diverse si rrerilìchi un trzìslerimento di calore che l.a dal corpo piir caldo (che, pcrdenclo czrlorc, si raflredcia) a quello più lreddo (che, assorbendo calore, si risczrlda). *§ C? ,:. Fig. 1 Ritratto di A.L. Lavoisier. cm§mr* a* *m*16àm Per gli scienziati del Settecento, in particolare A.L. Lar,oisier, il calnre elra una sorta di "fluido im,isibile diffuso in tutter la natura c dr:l quale i corpi sono più o mcno per:\'asi. a seconcla dellzr ìoro ternperatura e della loro disposizicinc naturale a trattenerlo". Questo "fluiclo invisibilc", che era chiamirto "ca1orico", cntlando e uscendo dai corpi ne facel'a r,'ariare la tcrnpcratura. La teoria del calorico era soclclislaccrrti: solo fino a un certo punto. Essa. infàtti, permette\ra di spiegare la naturalc- tcnclenza clel calore a passare da uu corpo caldo a uno piu freddo. ma non poteva spieeare il calore che riasce quaudo due corpi vengono sfregat"i tra loro, in altre palok: i1 calore prodotto per attrito. Studi successirri. doyuti principalmente allo scienziato britannico,J. Joule, consentirono di precisare lzr natura clcl calor-c. Esso non è una sostanza contenuta nei corpi, corne immasinava Lavoisicr. ma una de11e dir.'ersc forme itr cui può manilestarsi 1'energia, un'irnportantc grernclezzaftsica che studicremo ruegli.o itr seguito. In modo molto semplice possiamo aflermare che: il calore è quella forma di energia che può essere trasferita da un corpo a un altro in virtù della differenza di temperatura esistente tra i due corpi; di conseguenza rappresenta la causa delle variazioni di temperatura dei corPi. ilw i, i"IEil 5!i[D E opportuno sottolineare che il calore e la temperatura sono gratdezze fisiche ben distinte. Il calore, infatti, è un flusso di energia che si trasmette da un corpo a rrrl altro e, in quanto tale, costituisce una proprietà associata all'interazione termica tra più corpi. La temperatura, invece, è un indice dello stato termico e peltanto una grandezzaftsica associata a un singolo colpo. &§r-x§§m d* m*sasrm *m* *ffi§ffir# Poiché il calore è una forma di er-^rgia, per esprimere la quantità di calore bisogna usare l'unità di misura dell'energ-,.' Nel SI tale unità rriene chiamata joule (f . Nel sistema pratico, tuttavia, l'unità ,li nr-rrrra adottata per il calore è la caloria (cal), definita come segue: la caloria è la quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di 1 g di acqua pura da 14,5 oC a 15,5 oC alla pressione di 1,Ol '1Os Pa, cioè alla pressione atmosferica standard. Nel sistema pratico è spesso usata anche la kilocaloria (kcal), che differisce dalla caloria in quanto si riferisce a I kg di sostanza. Per convertire le calorie in.joule occorle tenere presente che: e viceversa I cal = 4,186J e 1 kcal t / = 103 cal = 4186J I: E ilur ' * , , . : ' * Un fometlo elettrico eroga 20 J di energia a[ minuto. Calcotiamo [a quantità di calore Q prodotta dal fometto in 20 minuti, esprimendola in joute e in calorie. 1, pertanto prodotto dal fornetto in 10 minuti equivale allenergia totale erogata nel.lo stesso tempo, pertanto: 0 = 20 J/nin' quetla essere ........... è deLl.a ................... di di calore Q espresso in catorie è: = 400 ' 0,239 cal = 95,6 cal catore ftuìsce sempre da un corpo a temperatu- ra a un corpo che si trova a .......................... i due corpi ................... Risolvi 5. 6. nei corpi stessi. .... che necessaria per..................... [a temperatura di ................ dì .................. da ..................... a ........................ È i seguenti quesiti. f r:, corretto affermare che ,trÌ ,r È conetto affermare che ponendo a contatto due corpì tra essi si verifica uno scambio di temperatura? A un corpo vengono fornitì 50 J dì calore. Quante catorie di catore ha assorbito it corpo? 8. Un fornello eroga 50 cal di calore in un minuto. Quante 9. Un forne[lo eroga 45 cal" di calore in un minuto. Quanti calorie eroga in un'ora? joute di catore eroga in un'ora? : mll',n i corpi contengono calore? 7. si manifesta nett'ìnteraz'ione ...................... tra due corpì. 3. Una catoria è [a .......................... di ......... ............. il-t .&[- da un corpo a un a[tro in virtù .................. esistente tra catore è un ftusso di m 4. rt ..................... che può e che causa de[[e ............................. di 2. i[ Q iL ca[=0,239cal &,dess* pr*vs tu Esprimi in joute una quantità di calore pari a 300 cat. 20 min= 400 J Completa inserendo [e parole mancanti. 1. I[ catore cal:4,86 J. sarà: Poiché 1 rJ= 4,186 . - * I[ calore E[ tt l "s frr-i .:L dtti.;- lrEr: ilii*Tiift llTr: rr:: ;rfl-É 'uIialJ:I :. I I t#s # ^§i rr carore e r pa§sagg! qr sfaro [r G8! L il ffi La relazione tra calore e temperatura e il calore specif ico - rnoscere e saper . cplicare l'equazione della -:lorimetria, riconoscendo l|. il Sebbene il calore e Ia temperatura siano grandezze fìsiche ben distinte, è innesabile che tra essc intercorrano strette relazioni. Per dedurle, è necessario conoscere il risultato di esperimenti eseguiti fornendo calore a un corpo, per esempio riscaldando Lrna certa quantità d'acqua alla {ìamma di un ftrrnello: . 3nificato del calore specifico 6 fornendo quantità di calore diverse allo stesso corpo) cioè alla stessa massa d'acqua, si registrano variazioni di ternperatura direttarnente proporzionali al calore fornito (Fig. 2.a); s fornenclo la stcssa quantità di calore a corpi diversi, cioè a masse d'acqua diverse, le r,'ariazioni di temperatura risultano inversarnente proporzionali alle rnasse (Fig. 2.b); Pertanto, indicando con Qla quantità. di scarnbiata, cioè acquistata o ceduta, da un corpo di massa m e con LTla conseguente rrariazione di temperatura, i calore b) risultati sperimentali richiamati sopra permettono di scrivere la seguente relazione: d'i "; il Fig. 2 a) Al crescere del tempo di riscaldamento aumenta proporzionalmente la temperatura dell'acqua. b) 1 k9 di acqua raggiunge l'ebollizione in 10 minuti, 2 kg in 20 minuti. mm di alcune sostanze Sostanza Calorespecifico ca[g . "C . 1,00 0,83 0,63 :q no 0,58 .r0 .riaccìo a 0 :la oC Osserrriamo che, in accordo con i risultati sperimentali, la formula precedente permcttc di aflcrmare che: a, se la massa della sostanza si nnantiene costante, la variazione di ternpenatura ò dinettamente proporzionale al calore scambiato; b" se it calore scambiato è eostante, la varlazione di temperatura è inversannente proporzionale alla massa del corpo" rirnetria. Éi --, I if, { *r{ tE p 0,54 0,22 0,1.2 :tro 0,12 ime 0,093 itone 0,091 "qentO 0,056 ìercun0 0,033 :iombo 0,03 1 ,,,,M'§i$i ,u* qr !F{ t "-f" c I rr g r La costante c. che compare nell'equazione della calorimetria è un importante parametro termico cl-riamato calore specifico, il cui valore, così come mostrato in tabella, dipende dal materiale di cui è fatto il corpo sottoposto a riscaldamento. Esplicitando la formula del calore rispetto a c" , otteniamo: 'r=# 0,24 .Iuminio /' Lzr lormula precedente stabilisce le relazioni tra il calore scambiato da un corpo e la conseguente variazione di temperatura) ed è chiamata equazione della calo- Galore specifico ,:qua -ìrpo umano rar A dove c, è una costante di proporzionalità il cui significato fisico chiariremo tra breve. :1{4l< >r'_- ,' il corpo sottoposto a riscaldamento ha massa peratura è AZ= I oC, avremo: Se m = | g e se Ia variazione di tem- a_ t,= 1.r =Q Pertanto: i! calore speeÉfiso di una sostanza rappresenta la quantità di calore che fornita a 1 q di tale sostanza ne provoca i'innalzamento della ternperatura di 1 oe . .rii,arul*ai*;;'k;i..,,:;*kÀ*iia,Ài&lÀi?'i &hàà!§iiiis&!.,r,, fenomeni termici e le leggi dei gas I L'unità di misura del calore specifico è callg oC, equivalente a kcal/kg oC. Al prodotto m c,che compare nell'equazione della calorimetria si dà il nome di capacità terrnica (simbolo: Q. La capacità termica rappresenta il calore che occorre fornire a un corpo per innalzarne la temperatura di 1 K o, che è lo stesso, di oC. e La temperatura di 100 g di acqua viene fatta aumentare di 30 "C. Quanto catore è stato fornito? * Poiché i[ calore specifico dell'acqua è 1 calg . oC, i[ catore fornito si ricava dalla relazione: Q=c,m LT &dass* §reve t§"§ w A 200 g di acqua vengono fornite 4 kcal di calore. * Di quanto aumenta [a temperatura dellacqua? di olio vengono fornite 8 kcal di calore, di quanto aumenta [a sua temperatura? Se a 100 g * Sostituendo i vaLori si ha: Q=1.cal/ g.oC. 1009 . 30'C=3000cal=3 kcal temp*rsàexr& di Lm eqr,x§§§kr§m rse§ (ess ssmerffi§* Abbiamo visto che ponendo a contatto due corpi a diversa temperatura tra essi si verifica uno scambio di calore e ciò consente ai due corpi di raggiungere l'equilibrio termico. Se tpotizziamo che durante un'interazione termica il calore non possa né aumentare né diminuire, è possibile aflermare che: la quantità di calore che durante uno scambio termico viene ceduta dal corpo più caldo è uquale alla quantità di calore assorbita dal corpo più freddo. ln altri termini, durante uno scambio termico il calore si conserva. L'applicazione di tale principio permette di dedurre rigorosamente la formula della temperatura di equilibrio raggiunta da corpi di diverso materiale e diversa massa. Si puo inlatti dimostrare che: !t. rt'ì dove C, = * C,f", r C.V"., (;+c, *rrr,, Cz= m2cs2rappresentano - le capacità termiche dei due corpi. I x Un corpo di feno (c, = 0,72 cat/g . "C) con una temperatura iniziate Ir = 400 oC e una massa 2 kg è immerso in un recipiente contenente 4 kg di acqua a temperatura T, = 50 oC. Determiniamo [a temperatura di equilibrio e i[ calore scambiato dai due corpi. mf * T- Appticando [a formula deLla temperatura di equiLibrio otteniamo: (0,12 t_L * cal/g'"C)' (2 ' r03 g) . 400 oC + (1. cal/g.'C) . (4' 10, g) . 50 'C (0,1,2 cal/g'"C)' (2' r03 g) + (1 cal/g."C) . (4 . 10'g) 96'103+ 200.103 oC = 69,8 0,24' 1.03 + 4'1.03 I[caLore assorbito daLl'acqua (pari a quelto ceduto dal ferro) è: Q = crmr\Tr= &d*ss* pre\r§ (1, cal/g''C). (4 . r03 g). (69,8 - 50) "C : 79 200 cal t§.i Un corpo di ferro con una temperatura iniziale Tr= 20O oC e una massa ,?rr = 1 kg è immerso in un recipiente contenente 2 kg di acqua a temperatura Tr= 4 "C. Catcola la temperatura di equilibrio e i[ calore ceduto dal corpo di feno. { t !l calore e i passaggi di stato e§ffi3&* La varìazione di temperatura dì un corpo ":mpteta inserendo [e parole mancanti. 6. l. 7. A parìtà di variazione dì temperatura, iI ca[ore Fornendo cal.ore di a un corpo, ........... ............. che risu[ta .......... assorbito da un corpo aumenta at crescere det calore proporzionate aI calore assorbito e .................... un corpo sono inversamente caLore specìfìco di una sostanza è [a 9. di .................... necessaria per inna[zare di I.a l, Per determinare [a capacità termìca di un corpo sì può """"" itabitisei se [e afferimazioni §eguenti ere (tf) o faise (Fi" IL catore specìfico dipende dalla massa del Uf dimezza. " deI i seguent'E Eɧ€§itf. quantità d'acqua pari a 10 kg, sottoposta 10. Una §CIno corpo. La capacità termica di una sostanza dipende dalta massa del corpo. "ua. V F v f 12. lonoscere le modalità con :ui si verìfìcano i passaggi di .tato, il concetto di Punto 'isso e di calore latente . Fig. 3 Schema dei Passaggi stato con le relative calore pari a 55,8 ca[. Un corpo, assorbendo una quantità dì catore pari 100 cat, subisce un aumento dì temperatura di 20 "C. Qua[ è [a capacità termica deI corpo? a latenti Sappiamo chc una stessa sostanza può presentarsi in tre dir.ersi stati fisici: solido. nq"ìao e aerilormc. Lzr somministrazione o la sottrazione di calore possono pro,,o.ur., oltre agli efletti già stucliati, il passaggio di stato, ossia la transizione di una sostanza da uno stato fisico a un altro. Ncuni cubetti di g^hiaccio posti in un contenitore e iasciati a temperatura ambiencandete si trasformano in u.qru ullo stato liquido; allo stesso modo, la cera di una temperatura a riscaidato l'acciaio, Ia riscaldata opportunamentc Iònde e perfitro molto ele'ata, diventa liquido. Se poi una ccrta quantità di acqrra viene riscaldata fino a 0 oC si oltre denominazioni. a riscatdamento, aumenta [a propria temperatura di 40 "C. Quanto ca[ore ha assorbìto? Ricava ì[ cal"ore specifico deI rame, sapendo che per poter scaldare 10 g dì rame da una temperatura di 20 oC a una di 80 "C è necessario un assorbimento di ffi eassaggi di stato e calori rriIzr "C e npe- F Risotrtri 11. di proporzionati. U temperatura di .................... di sostanza. corpo .................... e il" ........... de[[a sostanza da cui è fatto' ,..1'SLì F Dìmezzando la massa d'i un corpo, [a capacità termica si calcotare ì1............................... tra La ...... '........'." r'i':iiiirt)ll w specifìco. 8. II ca[ore e [a variazìone di temperatura di proporziona[e a[a sua l" II vr dipende daI catore assorbito. esso sub'isce una il i 100'C si traslorma in vapore. mentle se t'iene raflreddata trasforma in ghiaccio solido' Questi e tzrnti altri csempi ci portano a concluderc che uno stato fisico puo mutare in un altro al variare della temperattlra e come conseguenza deìlo scambio di caìore tra la sostanza e l'ambien- riato te circostatrte. tkgè ffi#J-H H#,+ffi atcota F"i-.€1##l brinamento E Le trasf'ormaziorri tra i vari stati fisici si chiamano passaggi di stato c sono schematizzate nella Figura 3. I risultati degli esperimenti mostrano che i cambiamclìti di stato sono causati dallo scambio di calore tra il corpo e l'ambiente esterno; in particolare. una sostanza assorbe calorc durante il passaggio c1a soliclo a liquido (fusione) e da liqtiido acl aeri1-orrre ',,vaporizzazione)' ccde calore clrrlante i pas-sae.-i cli stato itn'crsi. la condensazione e la solidificazione. I fenomeni termici e le leggi dei gas Si osserva, inoltre, che i cambiamenti di stato di una sostanza pura a\I/engor in corrispondenza di ben determinati rralori di temperatura, chiamati punti si, caratteristici della sostanza considerata e che rimangono costanti per tutta "m durata del processo. A esempio, l'acqua fonde a 0 oC e durante il processo J,l fusione la temperatura non rraria. em§*rw §m§wmt* Durante i passaggi di stato, come si è detto, la ternperatura rirnane costante. perché il calore erogato rriene utilizzato per modificare Io stato fisico del sistema. Le quantità di calore assorbite da un kilogrammo di sostanza durante tali trasfoimazioni \/engono chiamate calori latenti : il calore latente è la quantità di caiore necessaria per produrre il passaggio di stato completo di 1 kg di sostanza. Si parla così di calore latente di fusione, in relazione al passaggio da solido . liquido, di calore latente di evaporazione, in relazione al passaggio da liquidt ad aeriforme. Così come i punti fissi, anche i calori latenti sono proprietà caratteristiche delle sostanze.La Tabella 2 riporta i calori latenti di fusione e di evaporazione e i corrispondenti punti fissi di alcune sostanze. Fra il calore Qassorbito durante i passaggi di stato e la massa rz di una sostanzi esiste una proporzionalità diretta. Pertanto, indicando con Q, il calore latente C fusione di una determinata sostanza. si ha: Q=Qr* JIl!}f Galori latentidifusione e dievaporazione (kca/kg) e corrispondenti temperature (oG) a pressione atmosferica di alcune sostanz'e Sostanza Temperatura di fusione Calore latente di fusione 0 acqua Temperatura Calore tatente di eboltizione di evaporazione 79,7 100 539 -1,15 25,0 7B 21,0 attuminio 660 77,0 2477 2520 arqent0 961 24,0 2212 565 azoto -21,0 6,2 etere -11,6 23,2 ferro 1.536 65,0 2450 -39 2,8 357 1063 16.1 2600 380 321 5,5 44 21,0 1083 50,0 2595 232 14,0 2270 mercur'ì0 0r0 pìombo stagno -19 17 6 1600 1 150 463 w Calcotiamo i[ calore necessario per far fondere completamente 4 kg di ghiaccio che si trovano a una temperatura di O oC, sapendo che i[ calore [atente di fusione detl'acqua è79,7 cal/g. * * Apptichiamo [a formuta: Q = 4 Sostituendo i vatori si ha: = (79,7 cal/g) . (4. Q m 103 9) = 318,8 kcal &dmss* Sr§\re tsr Calcola i[ calore necessario per far bollire completamente 8 kg di acqua che si trovano atla temperatura di 100 "C. t{} s. IÀ -rmpteta inserendo [e parole mancanti. di i. Per o 2. Il effettuare un passaggio dì stato è sufficjente fornire sottrarre .......... a una sostanza. calore latente dì evaporazione è [a quantità di .. che bisogna fornire re1- a ....' .""'.""" ""' di sostanza per farla passare da|"[o stato aLto stato --if- 3. It per far[a ido :te- ra:tza :di rte one i[ corpo. 6. Al"La temperatura di 300 K l'acqua si trova atlo stato tiquido. 7. Tutti i l.ìquìdi botlono a 100 oC. 8. It catore latente di evaporazione è uguale per tutte [e sostanze. 9. La temperatura dì ebottìzione dì una sostanza V VF VF VF V F V F Risotvi i seguenti quesiti. 10. Calcota iI calore necessario per far evaporare comptetamente 200 g di acqua che si trova gìà atla temperatura di ebollizione. Per rispondere consutta [a Stabitisci se [e affermazioni seguenti sono .ere (V) o fal.se (F). 4. Durante ì cambiamenti di stato iI catore scambiato daI corpo è direttamente proporziona[e atta variazione dì temperatura che subisce Durante i cambiamenti di stato [e sostanze assorbono catore. dipende dal.la sua massa. catore [atente di fusione è ia ............... di .................... che bisogna fornjre a ............. di sostanza cra 5. Tabetla 2. 11. Quanto catore è necessario per fare evaporare completamente 50 g di alcot che si trova gìà alLa temperatura di ebottizione? Per rìspondere consulta F la Tabetla 2. 4 tu trasmissione del calore lonoscere i diversi ireccanismi di trasferimento lel calore Abbiamo visto che il calore si trasferisce spontaneamente da un corpo più caldo a uno più freddo. Il trasferimento) o propagazione, del calore può ar,venire in tre modi diversi, che dipendono soprattutto dallo stato fisico della materia: o conduzione; o convezione; o irraggiarnento. La conduzione riguarda soprattutto i solidi, la convezione, int ece, interessa i fluidi (liquidi o aeriformi). Inoltre, mentre la conduzione e la convezione si realizzano per contatto diretto, l'irraggiamento propaga il calore anche nel vuoto. La emrxd&*x&e§te Se riscaldiamo alla fiamma di una fornace l'estremità di un oggetto metallico, per esempio un'asta, noteremo che in poco tempo il riscaldamento interesserà anche il resto dell'asta. Il calore assorbito dalla parte esposta alla fiamma si trasferisce, dunque, all'altra estremità dell'oggetto attraversando tutto il corpo in poco tempo. Osserviarno che nel fenomeno descritto non si verifica alcun trasferimento di materia: le particelle dell'asta metallica, infatti, rimangono tutte al loro posto. Cio che si trasferisce è soltanto calore, rrale a dire i'energia termica che il corpo assorbe dalla fiamma. Qyesto è un esempio di trasmissione del calore per conduzione. Generalizzando, possiamo aflermare che: la conduzione termica è il trasferimento di calore tra corpi a contatto, o all'interno di uno stesso corpo, che si verifica senza trasferimento di materia. s I fenomeni termici e le leggi dei gas Lm e*mw#x§srsffi Nei liquidi e nei gas il calore può essere trasferito attraverso un flusso di materi chiamato corrente convettiva. Sia i liquidi sia i gas, infatti, sono pessimi cc duttori di calore e per consentirne il passaggio sono costretti a trasferire materi.oLa convezione è il trasferimento di calore che si verifica grazie al trasferimento di materia. Attraverso questo sistema di trasporto possiamo spiegarci come mai il calore e so da un radiatore termico puo propagarsi da una parete all'altra di una stanza. Quando, infatti, una massa d'aria viene scaldata il suo volume aumenta e. conseguenza, la sua densità diminuisce, per cui essa tende a galleggiare rispen all'aria piu fredda che la circonda. In tal modo si forma una vera e propria corrente ascensionale d'aria calda me densa in contrapposizione a una corrente di aria che, essendo più fredda e densa, tende a muovere verso il basso. Le correnti convettive giocano un ruolo importante per iI clima. I venti, infa non sono altro che enormi correnti convettive che consentono a grandi mas d'aria di spostarsi da zone calde verso zone più lredde e viceversa (Fig. a). terra calda lFig.4 f @ n [l L ] [,] trilg La brezza si forma grazie alla convezione che sposta masse d'aria (più dense) dal mare verso la terra. mare freddo fenomeno della convezione nei liquidi ci permette di comprendere come maj l'intera massa d'acqua contenuta in una pentola riesce a bollire nonostante il calore venga trasmesso soltanto alla parte più bassa. La con",ezione, inoltre, è il principio sul quale È ,,/\ basato il funzionamento dei termosifoni utiliz\ zati negli impianti di riscaldamento per usc \ abitativo. \ Come si vede dalla Figura 5, Ia caldaia è posta nel punto più basso dell'impianto in maniera che I'acqua più calda tenderà spontaneamente a spostarsi verso Ie zone più alte, mentre quella più fredda ritornerà a fluire verso la caldaia per essere nuova[1 mente riscaldata. termosifone I Fig. 5 È la convezione che fa circolare I'acqua dalla caldaia verso i termosifoni e viceversa. § q^ssE§€# l-itt caaore e a passaggi di stato #§nx'mg6§mmmmt* L'irraguiamento è il terzo modo di propagazione del calore. Per mezzo di questo fenomeno si può spiegare ccime i ragui solari riescono a scaldare Ia superficie terrestre attraversando milioni di kilometri di spazio praticamente vuoto. II calore, infatti, in assetrza di materia non potrebbe esscre trasmesso né per conduzione né per convezione. Pertanto: i'§m'nmqryEmmeffits csftsiste ne§le trasrnissione di ealore che si verifica e[ìe hB in assemxa e{i m-ratcnia. Una zona assolata è molto più calda di una zona d'ombra, così come la notte è molto più fiedda rispetto al giorno. Buio e ombra non sono altro che zone prir.e di irrageiirmento. [*mpÈeta f*s*re:ld* [* par*{* 1. II ca[ore può propagarsi per Assscta e qiascurl *r*ee*r*icffitq3 dt tr*srfiissi*§Ìe *§*[ ca{*re uma d*[àe fr*sÉ *É.*stcate s destra" ÉEaE}eeffitÉ. ........... 6. conduzione 7. La convezione è ........ n 3. ei . i[ meccanismo mediante i[ si propaga nei .................................... e si ha trasferimento di .. ............ . deI calore che si verifica anche in assenza dì .................. dett'acqua atta fiamma dì un fornetto catore si propaga per ............. .. l i U. 8. irraggiamento i_l 9. c. è ritevante nei sotidi §* t* §esxsereÈi aff*rrnexi**i 5*§Ì* fatse {F}. e-r Nei Liquidi iI ca[ore può propagarsi so[o per conduzione. 10. Nei soLidi it calore si propaga per conduzione. 11. uirraggiamento può avvenire solo nel vuoto. 12. NeLia conduzione si trasferisce ca[ore ma anche iI ri verifica anche in assenza di materia v*re iV) senza trasferimento di .................... 5. Riscaldando convezione §ta§*É['lse§ 4. L'irraggiamento è [a propagazione a. si verifica grazie a[ quate iI ... . .. . ... . .. .. NeLta conduzione l trasferimento di materia e .............................. 2. i 13. materia. La conduzjone può awenire anche nel vuoto. V u S Èr Vf 1,t Èr v fl il I fenomeni ffiw w&wwwdwww fffus c*s'& § «,wwxww*ffi termiei e le leggi dei gas WMwu«#Wffi {§ cm*erre? II catore è queLta forma dì energia (energia termica) che può essere trasferita da un corpo a un altro in virtù delta differenza di temperatura esistente tra i due corpi e di conseguenza rappresenta [a causa dette varjazioni di temperatura che essi subiscono. La sua unità di misura ne[ SI è iI jouLe, ossia [unità di misura dett'energia. NeL sistema pratico si usa [a caloria. Va[e [a seguente relazione di conversione: 1 cal = 4,1.86 J. S,r***{ § r}e ** re{wx§*xn§ qt*em*§tat&w* *r* c*{*r* e t*mp*rattxrm? Ciascuna sostanza assorbe e cede catore in funzione della massa e detla differenza di temperatura, come espresso dalla retazione Q = c,m (7, - Tr). Tate retazione esprime [a [egge della calorimetria. La costante di proporzionatità c, presente ne[La retazione è chiamata catore specifico detLa sostanza. TaLe proprietà caratteristica indica [a quantità di catore che occorre per aumentare di 1 'C [a temperatura di 1 g di quetla sostanza. *&e s*s* §s{?s * pmxs*qry§ dé s.*mt* § **ffi}e s* v*r$ɧ**st ? Un altro fenomeno che si riscontra neL[a materia per effetto deLl.o scambio di cal.ore è iL passaggio di stato, cioè [a trasformazione da uno stato fisìco a un attro. I passaggi di stato si distinguono in: fusione (da sotìdo a liquido); solidificazione (da Liquido a sotido); vaporizzazione (da tiquido ad aeriforme); condensazione (da aeriforme a Liquido); subtimazione (da solido ad aeriforme) e brinamento (da aeriforme a soLido). Durante il passaggio di stato [a temperatura detta sostanza rimane costante e iI caLore scambiato viene utitizzato per modificare [a struttura interna del corp0. tr*xfer§rx$ *m r"xrx **rp# e {*e e**r*? {ar *he La modalità con [a quale i- è una forma §{ #e**.re iI calore si trasferisce da un corpo più caldo a uno più freddo è detta trasmissione di calore. Essa può avvenire: per conduzione, quando iL catore si trasferisce per contatto diretto ma senza trasferimento di materia (soprattutto nei sotidi); per convezione, quando iI ca[ore viene trasferito per contatto diretto e grazie aI trasferimento di materia (nei ftuidi); per irraggiamento, quando non si ha atcun contatto diretto o trasferimento di materia tra i corpi e [a propagazìone del catore si ha anche ne[ vuoto. Completa [a mappa. r*--***-*l sv§,e*e pex& di ..."; ,,',,:'rl § si misura in può trasmettersi per ll calore e i passaggi di stato FeB*ffiBs m§x*mvm Associa [a parota chiave a[[a definizione inserendo netla casetta la lettera corrispondente. 7. E 2. E a. ca[ore b. calore specifico 3. E c. capacità termica d. punti fissi temperature in corrispondenza detl.e quati si verificano saggi di stato i pas- stabiLìsce [a relazione tra ca[ore e variazjone di temperatura di un corpo 4. E proprietà caratteristica di tìpo termico di una sostanza 5. I rapporto tra calore assorbito e variazione di temperatura e. catore [atente di un corpo f. legge detta catorimetria g. passaggio si verifica per contatto termico e senza trasferimento di materia 6. Eftrso di energia termica tra due corpi 7. Equantità di calore caratteristica di un sostanza retativa ai di stato cambiamenti di stato h. conduzione 8. Esi i. convezione verifica per assorbimento o cessione di calore di una sostanza ma non comporta variazione dì temperatura 9. E 10. E j. irraggiamento si verifica per contatto termico e con trasferimento di materia prò avvenire anche attrave smFlE*e #*=IÉq*-99= t* q--§5 Èa"Jr :;P&* ril§; G a§EE§;; 1 Ctre cos'è 2 Quati sono [e relazioni tra calore e temperatura? 3 Perché è sbagtiato affermare che gono calore? i[ 75 calore? i La propagazione per irraggiamento avviene: E p.t effetto dette correnti convettive E ,.r mezzo di fl.ussi di iiquidì E ,.r contatto tra corpi che si trovano a temperature corpi conten- diverse E ,.r mezzo di radiazioni nel vuoto 4 In quati condizioni tra due corpi si instaura un t6 flusso di calore? Associa atte seguenti grandezze [e rispettive unità 5 Quat è l'unità di misura del calore? 6 Ctre cos'è i[ calore specifico? di misura 7 Ctre cos'è [a capacità termica? 3. capacità termica 8 Quati grandezze compaiono nel['equazione fondamentale detla calorimetria? E che tipo di relazio- 2. catore latente 4. calore ne intercorre tra esse? 9 10 I I I I 1. ca[ore specifico Ctre cosa a. b. caLl'C c. cal./(s "C) d. catls 77 ta capacità termica di un corpo @ aat calore fornito a[ corpo I significa che iI calore si conserva? cal. dipende: aatU sostanza di cui è fatto it corpo e datta sua masSA Oa quali grandezze dipende la temperatura di equilibrio di due corpi di diverso materiale? 11 Quati sono 12 Ouat è ta differenza 13 Ctre cosa sono [e i meccanismi di propagazione del catore? tra conduzione e convezione? correnti convettive? 74 tn che modo i[ calore può propagarsi vuoto? attraverso il 18 § aatta variazione di temperatura del corpo @ Uatta sostanza di cui è fatto i[ corpo Mescotiamo 0,5 litri di alcol a 20 oC con 3 titri di acqua a 80 "C; [a temperatura di equilibrio è: @ minore di 20'C I p ugual.e a 20 @ maggiore di oC maggiore di 20 'C e minore di 80 "C 80'C n , Unità Z 79 Durante i[ passaggio di stato di una sostanza pura: 28 Un corpo, assorbendo una quantità di calore a 2,4 kcal", subisce un aumento di temperatura 72 "C. Dato che [a sua massa è di 4 kg, qual è suo calore specifico? 29 Fornendo 300 kcat a 10 kg d'acqua, [a sua ra sate a 50 'C. Qua[ era [a sua temperatura iniziah? @ [a temperatura aumenta sempre @ temperatura si mantiene costante l"a p non è necessario fornire o sottrarre calore atla sostanza @ La temperatura aumenta durante sce durante [a condensazione l"a fusione, dimìnui- 30 Immagina di riscatdare 250 g di ghiaccio e di a[ fenomeno detta conduzione gistrare i vatori di temperatura ogni due minuti mezzo.I risultati ottenuti sono quelli raccolti a[ fenomeno de[[irraggiamento tabetta. 2A It Sote riscatda [a Terra grazie: § § p a[ fenomeno detla convezione @ aL fenomeno delta ditatazione termica 27 lt catore latente di fusione di una sostanza Dati relativi alla curva di riscaldamento a oG dal ghiaccio a -20 è ta quantità di calore: p § I? sostanza 7,5 necessarìa per mantenere atlo stato liquìdo 1 kg di § dipende dal calore fornito a[ corpo aipende da[[a sostanza dì cui è fatto iL corpo e datta sua massa § @ dìpende datla variazione di temperatura del corpo dìpende dalta sostanza di cui è fatto ì[ corpo Temperatura ("C) -20 0 ttcatore specifico di un corPo: @ Tempo (min) necessarìa a portare [a sostanza a[ punto di fusione necessaria per far sotidificare [a sostanza ne..ttatia per [a fusione di un'unità di massa detta sostanza 22 llcaloreeiPassassidi 2,5 0 0 10 ]U 20 1.2,5 30 15 40 17,5 50 20 60 22,5 lv 25 80 27 ,5 90 30 100 32,5 100 35 100 23 A quanti joute corrispondono 72 cal? 37,5 100 24 A quante calorie corrispondono 25 J? 40 100 25 Quante calorie occorrono per riscaldare di 12,5 'C una massa d'acqua di 5 kg? 42,5 100 45 100 47,5 100 50 1,20 52,5 1"40 55 160 ffik§§&e;tu 26 A un corpo con catore specifico akJ/kg'K vengono forniti 600 kJ di catore e [a sua temperatura aumenta di 40 'C. Determina [a massa del corpo' 27 Due uguali quantità di acqua, con massa di 10 kg, e con temperature iniziati rispettivamente uguati oC, vengono miscetate. Catcola: a 20 oC e 100 a. [a temperatura di equìtibrìo delta misceta; b. iI catore ceduto datta massa ca[da; c. iI calore assorbito dalta massa fredda. a. Su carta mittimetrata dìsegna ì[ grafico ottenuto riportando in ascissa ì[ tempo e in ordinata [e re[ative temperature; b. evidenzia su[ grafico i[ punto di fusione del ghìaccio iI punto di ebottizione delfacqua. e