I CONCETTI DELLA STORIA I sistemi di parentela I n antropologia si definisce «parentela» l’insieme dei legami socialmente riconosciuti fondati sulla discendenza e il matrimonio. Malgrado le classificazioni e le caratteristiche della parentela conoscano importanti variazioni tra le diverse culture umane, le scienze sociali ricorrono ad alcuni termini che indicano relazioni valide universalmente. La consanguineità La consanguineità (e cioè la condivisione dello «stesso sangue») è quello che definisce la relazione di parentela più immediatamente fissata dalla prossimità biologica: la consanguineità può essere diretta, nel caso del rapporto tra genitori e figli, o collaterale, nel caso del rapporto tra fratelli. I discendenti da consanguinei comuni, secondo diversi gradi, sono detti «cognati». Nel caso la linea di discendenza sia particolarmente lunga, ossia l’antenato comune sia lontano nel tempo di parecchie generazioni, i cognati fanno parte del medesimo lignaggio; se tale linea è presupposta ma non più ricostruibile, o se l’antenato comune è un personaggio mitico, essi sono parte del medesimo clan. Va aggiunto, però, che la relazione di consanguineità è sottoposta a variabili culturali, dal momento che in alcune culture solo il padre o solo la madre sono considerati consanguinei del figlio: in questo caso si parla rispettivamente di discendenza patrilineare e matrilineare. Le relazioni di affinità Le relazioni di parentela che si creano attraverso il matrimonio (ad esempio quelle tra l’individuo e i genitori o i fratelli e le sorelle del coniuge) sono dette «di affinità». A seconda della direzione verso la quale si sceglie il coniuge, si parla di matrimonio endogamico (cioè realizzato all’interno dello stesso gruppo sociale) o esogamico (quando il coniuge è scelto al di fuori di un gruppo sociale). Il gruppo, peraltro, può essere definito da vincoli di parentela come nel caso di un’unione tra cugini, di vicinanza geografica nel caso di un’unione tra abitanti di uno stesso villaggio, di appartenenza cetuale o etnica nel caso di un’unione tra persone dello stesso ceto o della stessa etnia, quali sono i matrimoni fra nobili o fra membri di minoranze linguistiche. Il matrimonio può anche essere classificato sulla base della residenza dei coniugi: questa può essere virilocale (se la coppia va a vivere presso i parenti dello sposo), uxorilocale (se va a vivere presso i parenti della sposa), o neolocale (se forma una nuova unità residenziale). William Hogarth, Il matrimonio di Tom Rakewell, prima metà del xviii secolo, olio su tela (Londra, Sir J. Soane Museum). © Loescher Editore, 2017