L'approccio transculturale alla persona, come strategia
efficiente ed efficace in una società in evoluzione.
BENVENUTI
Principi a cui dovremo ispirarci nelle professioni socio-sanitarie:
EQUITA', SOLIDARIETA', PARTECIPAZIONE.
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Il principio dell’uguaglianza d’ogni uomo in quanto uomo, sancito appunto
dalla dichiarazione dei diritti umani, deve essere auspicabile, condiviso da
tutte le culture umane chiamate al reciproco riconoscimento ed alla
reciproca comunicazione.
Il principio di uguaglianza va integrato con il principio di differenza, ossia
del rispetto della specificità di ogni cultura, etnia, popolo, persona,
individuo.
L’identità della cultura di appartenenza è un valore che va conosciuto e
compreso, l’idea di sé.
Il principio di equità, perché ogni persona dovrebbe avere l’opportunità di
raggiungere il suo pieno potenziale di salute, dare a tutti pari opportunità.
Un sistema sanitario è equo quando riduce le diseguaglianze rispettando le
differenze.
Parola chiave sull’immigrazione:
In evoluzione
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Dinamico
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Eterogeneo
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Strutturale
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Necessario
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Fenomeno
“Piramide” dell’età
STRANIERI
ITALIANI
ETÀ
ETÀ
UOMINI
DONNE
UOMINI
Fonte dati: ISTAT
DONNE
Età media della popolazione residente: 43,7 anni
Oltre l’80% degli stranieri ha meno di 45 anni
Nascite in Italia 1994 - 2011
600000
500000
400000
nati complessivi
° dato arrotondato; * stima
nati italiani
Nostra elaborazione su dati Istat, Roma 2012
Immigrazione in Italia:
numero totale e trend all’inizio 2012
(x 1.000)
6000
5000
4000
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1970: 143.838 (ec 39%)
1980: 298.749 (ec 66%)
1990: 781.138 (ec 81%)
2002: 2.000.000 (ec 89%)
2010: 4.900.000 stima
2012: 5.011.000 stima
Società Italiana di Medicina delle Migrazioni
3000
1973: primo saldo migratorio positivo
2000
1000
0
Nostra elaborazione su dati Istat 2012 - SIMM
Motivi della presenza
“stranieri” inizio 2011
Circa 96%
per motivi di famiglia
o di lavoro
Salvatore Geraci, Roma 2011
Italia, paese di immigrazione
(stima Dossier e Ministero dell’Interno)
5.011.000
–
circa 1 su 7 nato in Italia
di cui
–
–
immigrati regolari stimati nel 2011
3.637.724
soggiornanti non comunitari:
oltre la metà titolari di permessi di soggiorno di durata
illimitata
aumento annuale di 101.062 persone: +2,9%
di cui
1.373.000 comunitari (stima)
27,4 %
comunitari
72,6%
non comunitari
Italia, paese di immigrazione
Oltre l’8% della popolazione in Italia è immigrata
Oltre 2.500.000 sono donne immigrate in età
fertile
Il tasso di fecondità delle donne straniere è quasi il
doppio di quelle italiane
Il 19,4% di tutti i bambini nati ogni anno in Italia ha
almeno un genitore straniero
Circa 1 milione sono i minori stranieri (9,8%), ma
quasi il 70% sono nati in Italia (14,5% nell’ultimo
anno)
Italia, paese di immigrazione
Circa il 30% degli accessi ai consultori
pubblici sono cittadini stranieri
Il 4,7% dei ricoveri sono di cittadini
stranieri
Il 15% degli infortuni sul lavoro sono in
cittadini stranieri
Il 33,8% delle IVG riguardano
cittadine straniere
Dossier Statistico Immigrazione
Caritas/Migrantes
Creatori di ricchezza
più che assistiti
Gli immigrati incidono sul Pil per il 9%
Immigrazione: Bilancio costi/benefici (2010)
(Stima del Dossier su fonti varie, in miliardi di euro)
Sanità
(regolari e irregolari)
3,20
Spese scolastiche
3,20
Servizi sociali dei comuni
0,55
Casa (alloggi e contributi)
Spese Ministero della
0,40
Giustizia (tribunali e carceri)
Spese Ministero dell'Interno
(centri espulsione e accoglienza)
Trasferimenti monetari
(sostegno al reddito, assegni familiari,
1,75
8,30
4,50
Totale benefici 12,80
0,50
1,50
pensioni)
Totale costi
Contributi previdenziali
Gettito fiscale
11,10
SALDO POSITIVO:
1,70 miliardi di euro
2013 … Ritorno al passato:
boom di emigrati in Germania
I giovani italiani emigrano in Germania. E con loro i polacchi, i
greci, i portoghesi, gli spagnoli. Il fenomeno, secondo i dati
dell’istituto federale di statistica, è impressionante e richiama le
dimensioni delle grandi migrazioni industriali degli anni ’50 e ’60.
Solo nei numeri, però. I 12 mila cittadini italiani tra i 18 e i 30
anni che nel 2012 hanno lasciato l’Italia per la Repubblica
federale tedesca, con un aumento del 40% in un solo anno (ma
molti altri sono andati nel Regno Unito, in Francia, negli Usa)
sono in grande maggioranza diplomati o laureati.
Fonte:
http://www.unita.it/ , Autore: Paolo Soldini, Rivista : Casa Europa
Approccio transculturale.
Relazioni tra antropologia e assistenza
.
TEORIA GENERALE DEI SISTEMI : IL CONCETTO DI “UOMO”
DI LUDWIG VON BERTALANFFY, 1920
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L’uomo è sistema aperto, o meglio definito come insieme di
sistemi.
Ogni uomo è un individuo unico e irripetibile ed è diverso da
qualsiasi altro uomo.
Le caratteristiche dell’uomo sono proprie e uniche: biologiche o
fisiche, psicologiche e sociali e culturali.
La cultura è intesa come la conoscenza di valori, credenze e stili di
vita appresi,condivisi, trasmessi da uno specifico gruppo … Luca:
bisogni universali risposte diverse!
La cultura orienta l’uomo nei pensieri, azioni (Luca:..e scelte), ed
aderiscono a regole esplicite ed implicite di comportamento.
TEORIA GENERALE DEI SISTEMI : I PRINCIPI
DI LUDWIG VON BERTALANFFY, 1920
•
INDIVIDUALIZZAZIONE.
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ACCETTAZIONE DELLA PERSONA.
PARTECIPAZIONE DELLA PERSONA ALLA SOLUZIONE DEI PROBLEMI.
Luca: l’approccio scientifico alla risoluzione del problema (Problem
Solving), e valorizzazione delle capacità residue (Empowerment).
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AUTODETERMINAZIONE.
ASSENZA DI PREGIUDIZI.
Luca: la sospensione del pregiudizio è più realistico.
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SEGRETO PROFESSIONALE.
NURSING TRANSCULTURALE : due concetti fondamentali
(M.Leininger 1925 USA)
Sistema generici o popolare “folk”
Assistenza sanitaria tradizionale, popolare, ancestrale spesso
localistica, in particolare tipica delle comunità rurali. Questi metodi
mirano alla guarigione attraverso il ripristino di uno squilibrio e si
sviluppano in tre tempi fondamentali sovrapponibili quali:
Lucas….“Divinazione (diagnosi), Purificazione (cura), Protezione
(prevenzione) anche se applicati in livelli differenti : corporale,
psichico, energetico\ambientale, spirituale\cosmico)”.
Sistema professionale , dove l’assistenza sanitaria è erogata da
servizi di cura convenzionali, pubblici o privati, offerti da personale
sanitario qualificato con profili professionali definiti da leggi e titoli
di studio riconosciuti da istituzioni pubbliche.
In tutte le culture e società ritroviamo i due sistemi.
L’approccio transculturale
E’ l’approccio integrato condiviso dall’antropologia
culturale e dal nursing che unisce fortemente le due
discipline e pone la persona al centro della relazione,
aiutando a comprendere ciò che essa porta in sé, i suoi
bisogni espressi ed inespressi, nel rispetto della sua
unicità, diversità, uguaglianze o meglio somiglianze!
Questo legame interdipedente si esplicita
nell’assistenza attraverso la relazione d’aiuto, seguendo
criteri di rispetto, reciprocità, dignità, e condivisione
dei percorsi di assistenza.
L’approccio transculturale: Obbiettivi!
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Superamento dell’etnocentrismo attraverso il
Relativismo culturale.
Rifiuto di una misura universale per la
comprensione dei valori culturali, poiché ogni
cultura al suo interno è portatrice di istituzioni e
ideologie di riferimento.
Rifiuto della superiorità o inferiorità di una “x”
cultura.
Sospensione dei preconcetti e del PREGIUDIZIO da
parte dell’osservatore.
Giudizio e comprensione nell’ambito della cultura
Commenta e giudica !
Foto tratte dagli archivi del New South Wales Police Dept. in Australia. Si tratta di
donne arrestate nel periodo tra il 1915 e il 1930.
43 anni omicida,
uccise una vedova
che aveva sposato
sotto mentite
spoglie di uomo.
22 anni furto di
vestiti e gioielli, 6
mesi lavori forzati.
24 anni
infanticida, uccise
suo figlio di 3
settimane, venne
reclusa in un
manicomio.
32 anni omicida
dell'amante.
64 medico
abortista, 12 mesi di
lavori forzati.
68 anni infermiera
x aborto
clandestino e un
adolesciente stava
quasi morendo,
condannata a 12
mesi lavori forzati.
22 anni violenta
picchiò un agente
di polizia, 12 mesi.
32 anni omicida,
uccise il suo
violentatore.
Fonte : http://chez-edmea.blogspot.it/2012/03/le-foto-segnaletiche-di-38-criminali.html
L’approccio transculturale:
Finalità proprie dell’infermieristica!
1.
2.
3.
4.
5.
Acquisire una visione olistica della persone nella
sua natura fisica, psichica,sociale.
Mettere al centro dell’assistenza l’individuo e le
relazioni umanizzando l’assistenza.
Superamento dei conflitti tra la persona e le
complessità organizzative.
Superamento del Processo nursing attraverso il
Processo di Dialogo.
Il raggiungimento del migliore stato di benessere
della persona\comunità.
COME ,DOVE, QUANDO POSSIAMO UTILIZZARE
L’APPROCCIO TRANSCULTURALE?
METODOLOGIA INNOVATIVA?!
DALLA RELAZIONE Di AIUTO
ALLA RELAZIONE TRA PERSONE.
DAL PROCESSO Di NURSING
AL PROCESSO DI DIALOGO.
Dove agire ? Sui determinanti della salute!
Dahlgren G and Whitehead M (1991)
Determinanti di salute relativi al fenomeno migratorio in Italia
Situazione prima
della partenza
“selezione - esposizione”
Accessibilità
e fruibilità SSN
Consapevolezza
di un proprio
Progetto
migratorio
Accoglienza,
Integrazione
ostilità, discriminazione
Percorso
Migratorio
in alcuni casi
“degrado acuto”
Dal 1988 ad oggi: circa 20.000 morti
Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2011:
2.100!
Fonte: http://fortresseurope.blogspot.com/
Aree critiche per la salute degli immigrati
CONDIZIONI
PATOLOGICHE
CONDIZIONI
FISIOLOGICHE
CONDIZIONI SOCIALI
AGGRAVANTI
Patologie comuni,
affezioni
dermatologiche,
traumi e infortuni,
disagio psicologico,
malattie infettive
Maternità,
infanzia,
adolescenza e
vecchiaia
Prostituzione,
detenzione
Sovraffollamento
abitativo
Irregolarità
giuridica,
difficoltà di
accesso alle
strutture
sanitarie
PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO PER LA SALUTE DELL’IMMIGRATO
Si manifestano in maniera sempre maggiore quelle malattie comuni di ogni
cittadino italiano, però queste patologie s’intersecano in un mix di difficile
definizione con quelle che sono definite malattie da disagio o malattie da
degrado.
Patologie :
•
malattie respiratorie,
•
polmoniti,
•
faringiti,
•
flogosi delle vie aeree,
•
tubercolosi,
•
patologie gastrointestinali;
Malattie del disagio
•
scabbia,
•
la pediculosi,
•
alcune infezioni virali, micotiche e veneree, caratteristiche della popolazione che
vive in condizioni difficilmente accettabili.
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