epatite c - Lovelife.ch

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SCHEDA INFORMATIVA
EPATITE C
Stato febbraio 2015
Che cos’è l’epatite C?
Come viene diagnosticata?
L’epatite C è un’infiammazione infettiva del fegato causata
dall’omonimo virus.
L’epatite C viene diagnosticata attraverso un esame del
sangue.
Come si trasmette?
Come viene trattata?
L’agente patogeno dell’epatite C viene trasmesso principalmente al contatto con il sangue di una persona infetta. Per
questo possono bastare anche quantità minime di sangue
già secco. Il contagio per via sessuale è molto raro.
L’epatite C viene trattata con medicamenti antivirali,
che sono in grado di eliminare il virus in modo durevole,
ossia di guarire il paziente, in tre quarti dei casi, con
conseguente significativa riduzione del rischio di cirrosi
epatica e di cancro al fegato. L’epatite C guarita non rende
immuni, ci si può quindi ammalare di nuovo in qualsiasi
momento, come accade in particolare a chi continua a fare
uso di droghe da iniezione.
Importanti fonti d’infezione sono le trasfusioni di sangue o di
prodotti del sangue in Paesi nei quali il sangue donato non
è sottoposto a un’analisi per l’epatite C. In Svizzera il rischio
maggiore si è avuto nell’ambito di trasfusioni di sangue e
di trapianti d’organi prima del 1992 e di ricezioni di derivati
del sangue prima del 1987.
Chi fa uso di droghe per via endovenosa e si scambia
aghi o set per iniezioni o chi si sottopone a tatuaggi con
strumenti non sterili è esposto a un elevato rischio di
contagio. Anche chi ricorre a droghe da inalare, come la
cocaina, è esposto a un tale rischio se scambia la cannuccia nasale per l’aspirazione con altre persone. In caso
di contatti sessuali con più partner contemporaneamente
o successivamente, l’agente patogeno dell’epatite C può
trasmettersi al contatto con il sangue attraverso le mucose
(p. es. in caso di sesso di gruppo o «sex-party»).
Quali sono i sintomi e le conseguenze?
Nel 75 per cento delle persone che contraggono l’epatite C,
l’infezione ha un decorso asintomatico o senza sintomi
specifici, per cui passa inosservata. In altri individui,
sei–nove settimane (in parte fino a sei mesi) dopo il contagio
si manifestano inappetenza, nausea, vomito, dolori addominali e talvolta articolari, febbre e eruzioni cutanee. Nel
5–10 per cento dei casi compare l’ittero, ossia una forma
acuta di epatite. Il 20–30 per cento delle persone che hanno
contratto l’epatite C acuta guarisce completamente. Il
70–80 per cento, sviluppa un’infezione cronica che può
provocare conseguenze tardive, come una cirrosi o un
cancro del fegato.
Più informazioni:
www.lovelife.ch
Anche i partner devono sottoporsi agli esami?
Le persone affette da epatite C dovrebbero cercare di
risalire, insieme al loro medico, alla persona da cui potrebbero aver contratto l’infezione e a chi potrebbe averla
trasmessa. I partner dovrebbero sottoporsi al test soprattutto se c’è stato contatto con sangue, in generale o
nell’ambito di pratiche sessuali.
Per suggerimenti su come affrontare l’argomento consultare
il sito web www.lovelife.ch.
Come fare per prevenire una (re)infezione?
Contrariamente all’epatite A e B, per l’epatite C non esiste
una vaccinazione, ma è comunque possibile prevenire
il contagio: evitare lo scambio di siringhe o aghi, cannucce
nasali, filtri, cucchiai ecc. Per effettuare tatuaggi, piercing
o interventi medici utilizzare esclusivamente strumenti sterilizzati. Nell’ambito dell’attività sessuale va prestata attenzione a che il sangue non entri in contatto con le mucose.
Questo può succedere soprattutto nelle pratiche più spinte,
all’origine ad esempio di lesioni del tratto anale, oppure
praticando sesso di gruppo o entrando in contatto con
sangue mestruale.
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