UCV Caracas – Facultad de Humanidades y Educación – Escuela de Comunicación Social
03.20 - Nomi composti
I nomi composti sono formati dall'unione di due parole. Esempi: portalettere,
capostazione, gentildonna, pomodoro. Di regola, i nomi composti formano il plurale
mutando solo la desinenza finale. Esempi: la gentildonna (singolare), le gentildonne
(plurale); il guardaroba, i guardarobe.
Vi sono parecchie eccezioni. Vediamo i vari casi:
a) i nomi composti da due sostantivi di regola per la formazione del plurale,
mutano la desinenza finale. Esempi:
- l'arcobaleno (singolare); gli arcobaleni (plurale);
- il cavolfiore; i cavolfiori;
- il melograno; i melograni;
- la banconota; le banconote;
- il manoscritto; i manoscritti;
- la madreperla; le madreperle;
- il terrapieno; i terrapieni;
- la ferrovia; le ferrovie;
- il tassametro; i tassametri;
Vi sono alcune eccezioni:
- la cartamoneta; le cartemonete;
- la cassapanca; le cassepanche (plurale, anche cassapanche);
- il pescespada; i pescispada;
- il pomodoro; i pomodori (plurale, ma anche pomidoro e pomidori)
b) I nomi composti da un sostantivo seguito da un aggettivo, formano il plurale
entrambi gli elementi:
- la cassaforte; le casseforti;
- la terraferma; le terreferme;
- la cartastraccia; le cartestracce;
- il portofranco; i portifranchi;
c) I nomi composti da un sostantivo preceduto da un aggettivo, formano il plurale
sempliemente cambiando la desinenza finale:
- il bassorilievo; i bassorilievi;
- il biancospino; i biancospini;
- la falsariga; le falserighe;
- il francobollo; i francobolli;
- il mezzogiorno; i mezzogiorni;
Vi sono alcune eccezioni:
- la mezzaluna; le mezzelune;
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la mezzanotte; le mezzenotti;
la mezzatinta; le mezzetinte;
il purosangue; i purosangue (invariato);
d) i nomi composti da due verbi o verbo e avverbio al plurale rimangono invariati:
- il bagnasciuga; i bagnasciuga;
- il saliscendi; i saliscendi;
- il parapiglia; i parapiglia;
- il dormiveglia; i dormiveglia;
e) I nomi composti da verbo e sostantivo, al plurale mutano la desinenza del
sostantivo:
- l’asciugamano; gli asciugamani;
- il paravento; i paraventi;
Eccezioni: i nomi composti da un verbo e da sostantivo che ha già valore plurale
o valore collettivo, il nome rimane invariato; in altri casi pur essendo il nome
singolare, rimane ugualmente invariato al plurale; rimangono invariati anche i
nomi composti maschili con desinenza in a:
- il lustrascarpe; i lustrascarpe;
- il paracadute; i paracadute;
- il cavatappi; i cavatappi;
- il portaombrelli; i portaombrelli;
- il posacenere; i posacenere;
- il cacciavite; i cacciavite;
- il battistrada; i battistrada;
- il bucaneve; i bucaneve;
- il portabandiera; i portabandiera;
- il cavalcavia; i cavalcavia.
f) I nomi composti da una parte invariabile del discorso (preposizone, avverbio) e
da un sostantivo, mutano la desinenza del nome:
- il dopopranzo; i dopopranzi;
- il sottovaso; i sottovasi;
- il contrattempo; i contrattempi;
- il retrobottega; le retrobotteghe;
In
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alcuni casi, questi nomi rimangono invariati:
il doposcuola; i doposcuola;
il dopolavoro; i dopolavoro;
il senzatetto; i senzatetto;
g) I nomi composti da capo e da un altro nome, inteso come complemento del
primo, al plurale variano il nome capo:
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il
il
il
il
capoclasse (il capo della classe); i capiclasse;
capostazione (il capo della stazione); i capistazione;
caposquadra (il capo della squadra); i capisquadra;
capofile (il capo della file); i capifila;
Negli altri casi o lasciano invariato capo, mutando la desinenza del sostanztivo o
formano il plurale in entrambi le parti:
- il capolavoro; i capolavori;
- il capoluogo; i capoluoghi;
- il capogiro; i capogiri;
- il caposaldo; i capisaldi;
- il capostipite; i capostipiti;
- il caposcarico; i capiscarichi;
- il capocomico; i capocomici
- il capoverso; i capoversi.
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