Evoluzione dell'idea di natura Plinio, Seneca e la cultura romana Luigi Cerruti [email protected] Lezione 5 1° febbraio 2011 Gaio Plinio Secondo, conosciuto come Plinio il Vecchio (23–79 d.C.) • Venuto a Roma giovanissimo, ricoprì cariche civili e militari • Ebbe sempre un'insaziabile curiosità di leggere e prendere appunti • Al momento dell'eruzione del Vesuvio, era a capo della flotta stanziata al Capo Miseno; non volle abbandonare il suo posto, e morì soffocato dalle esalazioni del vulcano Naturalis Historia • • • • • I 37 libri della Storia Naturale,costituiscono una grandiosa enciclopedia, frutto di un immenso lavoro. Sono trattate con ampiezza e precisione tutte le branche del sapere del suo tempo: cosmologia, geografia, etnografia, fisiologia, antropologia, zoologia, botanica, farmacologia, mineralogia, metallurgia e storia dell'arte. Il lavoro di Plinio è essenzialmente un'opera di compilazione: le notizie sono tratte da altre opere e non verificate, cosa per altro impossibile per un enciclopedista E' importante che l'autore al principio dell'opera enumeri tutte le sue fonti: 150 scrittori latini e 327 greci che gli hanno fornito i circa duemila volumi di materiale da lui consultati Plinio raccoglie notizie che ci paiono fantastiche insieme ad altre più fondate, ma la sua opera rimane importantissima in quanto permette di analizzare la natura e la qualità dello scibile del mondo antico. Naturalis Historia • • • • • • • • * * * * * * * * La descrizione dell'universo (II libro) La geografia ed etnografia del Bacino Mediterraneo (III-VI libro) L'antropologia (VII libro) La zoologia (VIII-XI libro) La botanica e l'agricoltura (XII-XIX libro) La medicina e le piante medicinali (XX-XXVII libro) La medicina, medicamenti ricavati dagli animali (XXVII-XXXII libro) La mineralogia (XXXIII-XXXVII libro) • L'ultima parte, trattando della lavorazione dei metalli e delle pietre, contiene anche una sorta di storia dell'arte dell'antichità. Naturalis Historia La mineralogia (libri XXXIII-XXXVII) • E' l'ultima parte dell'opera, trattando della lavorazione dei metalli e delle pietre, contiene anche una sorta di storia dell'arte dell'antichità. • Negli ultimi cinque libri della Storia naturale apprendiamo che i minerali più interessanti erano l'oro nativo, la galena argentifera, la magnetite nota per le proprietà magnetiche e la cassiterite, unico minerale utile dello stagno. Naturalis Historia Visione stoica della natura e degli dèi • • • • • • Per debolezza si presenta la divinità sotto forme umane con difetti e vizi (II, 148). La divinità è reale: è il cuore del mondo eterno, che beneficia la Terra, il sole e le stelle (II, 12 sqq., 154 sqq.). L'esistenza della divina provvidenza è dubbia (II, 19) ma la credenza nella sua esistenza ed alla punizione dei reati è salubre (II, 26); È opera maligna informarsi sul futuro e forzare la natura ricorrendo alle arti della magia (II, 114; XXX, 3) Prodigi e presagi sono importanti (II, 92,199,232). La razza umana è immersa nella rovina e nella miseria (II, 24; VII, 130). Naturalis Historia Viti, vino, e agricoltura • • • • Il libro XIV della Naturalis Historia è dedicata alle varie specie di viti e di vini conosciuti; 22 capitoli che trattano dell'argomento nei suoi minimi dettagli, dalle varie specie di viti, la natura del suolo, il ruolo che gioca il clima, il vino in generale, i vari vini d'Italia e d'oltremare conosciuti dai tempi più antichi, Enumera i più famosi consumatori della Grecia e di Roma. Informazioni preziose sulle piante odorose, gli alberi da frutto, il grano, l'agricoltura, il giardinaggio, le piante medicinali, le carni, pesci, selvaggina, l'apicoltura, la panetteria e le verdure. Architettura civile Architettura civile Hierapolis, 250 ca. d.C Acquedotti Terme Dighe Roma Le strade consolari La rete delle strade romane Pomponius Mela • La Terra è una sfera • E' divisa in due emisferi, nord e sud • Vi sono cinque zone, di cui solo due abitabili, una in ciascun emisfero • La zona abitabile nell'emisfero sud è definita antichthon (antimondo) Il mondo di Pomponio Mela Lucio Anneo Seneca 4-65 d.C. Lucio Anneo Seneca Naturales quaestiones • • • • • • • * * * * * * * 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. libro: libro: libro: libro: libro: libro: libro: I fuochi - Gli specchi Lampi e folgori Le acque terrestri il Nilo - Neve, pioggia, grandine I venti I terremoti Le comete Lucio Anneo Seneca Naturales quaestiones • Sbagliamo, infatti, se crediamo che qualche parte della terra sia esente e immune da questo pericolo: tutte sono sottomesse alla medesima legge; la natura non ha generato niente che fosse immobile; qualcosa cade un giorno, qualcosa un altro giorno e, come nelle grandi città si puntella ora questa casa ora quella, così in questo globo terrestre va a pezzi ora questa parte ora quella