Gesù Cristo
Dai Pensieri di B. Pascal
113. Non solo noi non conosciamo Dio se non per mezzo di Gesù Cristo, ma non conosciamo
noi stessi se non per mezzo di Gesù Cristo; non conosciamo la vita, la morte se non per mezzo
di Gesù Cristo. Senza Gesù Cristo, non sappiamo che cosa sia la nostra vita, la nostra morte,
Dio, noi stessi. Pertanto, senza la Scrittura, che ha come unico oggetto Gesù Cristo, non
conosciamo nulla e vediamo solamente oscurità e confusione nella natura di Dio come nella
nostra.
114. Coloro che van fuori strada si perdono perché non vedono l’una o l’altra di queste due
verità. Si può bensì conoscere Dio senza la propria miseria, e la propria miseria senza
conoscere Dio; ma non si può conoscere Gesù Cristo senza conoscere a un tempo sia Dio sia la
propria miseria.
Ecco perché non prenderò qui a dimostrare con prove naturali l’esistenza di Dio o la Trinità o
l’immortalità dell’anima, né altre cose della stessa specie: non solo perché non mi sento
abbastanza forte da trovare nella natura di che convincere atei induriti, ma anche perché senza
Gesù Cristo tale conoscenza è inutile e sterile. Quand’uno fosse convinto che le proporzioni dei
numeri sono verità immateriali, eterne, e dipendenti da una verità prima in cui sussistono, e
che viene chiamata Dio, non mi parrebbe per questo molto progredito nel cammino della
salute.
Il Dio dei Cristiani non è semplicemente un Dio autore delle verità matematiche e dell’ordine
cosmico: come quello dei pagani e degli epicurei. Né è solamente un Dio il quale eserciti la sua
provvidenza sulla vita e i beni degli uomini, per largire ai suoi fedeli una felice serie d’anni:
conforme alla concezione degli Ebrei. Il Dio di Abramo, il Dio d’Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio
dei cristiani, è un Dio di amore e di consolazione: un Dio che riempie l’anima e il cuore di
coloro che possiede; un Dio che fa loro sentire interiormente la loro miseria e la propria
misericordia infinita; che si unisce al più profondo della loro anima; che la colma di umiltà, di
gioia, di fiducia, di amore, e che li rende incapaci di altro fine che non sia lui medesimo.
Tutti coloro che cercano Dio fuori di Gesù Cristo, e che si arrestano alla natura, o non trovano
nessuna luce che li soddisfi o riescono a trovare un mezzo di conoscere e servire Dio senza
mediatore; e così cadono o nell’ateismo o nel deismo: due cose che la religione cristiana
aborre quasi in egual misura.
Senza Gesù Cristo, il mondo non sussisterebbe: sarebbe di necessità distrutto o sarebbe simile
a un inferno.
689. Tutto quel che non mira alla carità è figura.
L’unico oggetto della Scrittura è la carità.
206. Come mi sono odiose queste sciocchezze: di non credere nell’Eucarestia, ecc.? Se il
Vangelo è vero, se Gesù Cristo è Dio, che difficoltà c’è in tutto questo?