Domenica 7 Ottobre 2012
LIBRI DI SAN DANIELE
MONTE BORGA’
Proposta da: Lorenzon Ermanno – Stefani Pierina
Tel. 393.8467007
Partenza:
Domenica 7 Ottobre 2012
ore 6.30 dal parcheggio di Dosson e di Monigo
ore 7,30 ritrovo all’hotel 4 Valli prima di Longarone
Rientro previsto: ore 19.00
Difficoltà:
EE Percorso molto impegnativo per difficoltà tecniche e
dislivello su sentieri non sempre agevoli, in parte
esposti e con tratti molto ripidi. Da prestare attenzione
in special modo al tratto in salita verso i Monti Salta e
Piave. Necessaria una buona preparazione fisica.
Lunghezza: 11 km
Dislivello:
1400 m ( compresi i saliscendi )
Quota massima: 2228 m ( Monte Borgà )
Tempi:
8,5 ore
Equipaggiamento: Completo da montagna con buoni scarponi, pile,
giacca a vento, cappello, guanti e bastoncini. Bevande
e pranzo al sacco; non ci sono rifugi sul percorso.
Cartografia: Tabacco 021 - Sentieri n° 393 – 381 - 380
Avvicinamento
: i 190
prenud
si percorre
per intero
fino
a Pian 48.00
di Vedoia,
Costo auto: A/R
km ex la
0,20
+ Autostrada
10.00
Totale=
€
Avvicinamento: Si prende l’autostrada A27 e la si percorre per intero
fino a immettersi sulla SS51; riuniti i gruppi al 4 Valli, si prosegue fino a
Longarone, dove svoltando a destra si prende la strada che attraversato il
Piave curva a sinistra e sale all’ingresso della valle del Vajont. Superata la
diga e la palestra di roccia, si prosegue fino al bivio per Casso, dove si
svolta a sinistra e in breve si giunge al parcheggio posto all’inizio del
piccolo centro abitato.
Tappe del percorso: Casso 964 m – Prà de Salta 1375 m – Monte
Piave 2079 m – Monte Borgà 2228 m – Bivio sentiero 381 1610 m – Bivio
Trui dal Sciarbon 1050 m – Casso 964 m.
Escursione: Magnifica escursione ad anello in una delle più belle cime
delle Dolomiti di Sinistra Piave: il monte Borgà. Siamo nel Gruppo del
Duranno-Cima dei Preti, tra la valle del Piave, la val Vajont e la Val Zemola.
Il Borgà è caratterizzato dai vasti prati inclinati verso sud ben visibili da
Longarone, dalla presenza delle particolari e stupende conformazioni
geologiche dette "Libri di San Daniele" e dall'immenso panorama dalla
cresta che dal monte Salta porta per piccoli saliscendi fino alla cima.
Bisogna percorrere un tratto un po' impegnativo tra la Forcella del Monte
Salta e il Monte Piave, inoltre sul Pra de Salta il sentiero non è sempre
evidente, e potrebbero esserci problemi di orientamento in caso di brutto
tempo. Parcheggiata l’automobile, si prosegue a piedi seguendo le
indicazioni per il Monte Borgà, passando tra le vie del paese e poi
imboccando un sentiero (segnavia 393), invaso dalla vegetazione e
racchiuso tra due muretti a secco. Poco oltre il sentiero inizia a piegare
verso ovest passando alcune radure, per poi raggiungere un bel bosco di
faggio, che andiamo a risalire con pendenza costante sino ad un traverso
su di un ghiaione che si affaccia alla valle del Piave. Il sentiero ora svolta
decisamente verso destra su di una larga ma esposta cengia che consente
l'accesso al Pra de Salta. Già qui la vista spazia su Longarone, Ponte nelle
Alpi e sul gruppo del Bosconero. Risalita la cengia, si accede ai vasti prati
del versante sud: i Pra de Salta, ottimo punto d'osservazione sul Monte Toc,
con la sua enorme frana, e sulle cime dell'Alpago. Proseguiamo verso est
su di una flebile traccia su prato, superiamo alcune roccette con delle
rapide svolte, e poi proseguiamo orientati da alcuni paletti e sovrastati dalla
cima rocciosa del Monte Salta. Traversando sempre verso est
raggiungiamo uno spallone erboso, da qui il terreno si fa intervallato da
zolle erbose e ghiaie, inframezzate da pino mugo, sino a piegare in forte
salita in direzione di Forcella Piave 2000 m, che raggiungiamo a breve.
Dalla forcella si scende decisamente in un tratto un po' ostico su detriti per
aggirare uno sperone roccioso, e quindi si risalgono questa volta le pendici
del Monte Piave, dapprima sempre su detriti e poi su terreno erboso ma in
forte pendenza, sino a raggiungere una selletta e da qui costeggiando una
parete rocciosa un ultimo strappo ci conduce dapprima ad una rientranza
dove è posta una madonnina e quindi al pianoro dove sono adagiati i
famosi Libri di San Daniele, dove una sosta è obbligatoria. Dai “Libri” si
procede sempre verso est percorrendo il bellissimo e panoramico filo di
cresta che passa poco sotto al Monte Sterpezza, ridiscende ad una
insellatura per poi guadagnare la cima del Monte Borgà 2228 m. Il
panorama a 360° da qui è magnifico, estesissimo in ogni direzione, ed è
possibile nelle giornate più limpide vedere la pianura veneta e friulana, il
mare Adriatico fino al golfo di Trieste e alle coste dell'Istria, oltre alle più
alte vette Austriache, con il ghiacciaio del Grossglockner in primis. Verso
Nord la cresta, a tratti interrotta, prosegue con le cime del monte Buscada,
della Palazza, del monte Zita, spostato a Nord Est troneggia il Duranno che
domina la Val Zemola; ad Est la Vacalizza, le cime Zentenere ed il Lodina; a
Sud Est il monte Cornetto ed il monte Zerten; a Sud il Col Nudo, la Val
Mesath, la croda Bianca, la Cima di Camp ed il monte Toc. Dopo una bella
pausa rilassante si ritorna verso la cima del monte Sterpezza; arrivati alla
piccola forcella, si svolta decisamente verso Sud e dopo circa una ventina
di metri si scorge il primo segno del sentiero che scende a Erto. Si scende
su di un bel prato sino ai ruderi di Casera Borgà. Oltrepassata la casera si
supera una vasca posta sulla destra del sentiero, si scende sino ad
incontrare un ostico tratto tra i mughi, all'uscita di questo ci troviamo
all'incrocio con il sentiero CAI 381 per Forcella Borgà e il Monte Buscada. Il
sentiero ora più facile e ben marcato scende intervallando alcuni tratti su
sfasciumi ad altri su zolle erbose e in mezzo al bosco, a quota 1065 m, si
incontrano le indicazioni per il Trui dal Sciarbon, antico sentiero utilizzato
sin dal 1600 per portare il carbone dalla Val Zemola sino al Fiume Piave a
Longarone. Si procede ora decisamente verso ovest, dapprima con un
tratto nel bosco e poi, dopo alcuni tornanti traversando in direzione di
Casso, principalmente su sfasciumi. Nel tratto finale il Trui diventa più
comodo, passando accanto ad un vecchio casolare in rovina, attraversando
un torrente e poi nel tratto finale costeggiando dei muretti a secco sino al
paese di Casso, dove termina il giro. Cartina: Scala 1:30.000
N
Grafico del percorso:
Prossima escursione: Domenica 14 Ottobre 2012
VAL SELLA – PERCORSO DI ARTE SELLA - CONCERTO
Proposta da: Vanzella Lorella / tel. 349.1612441
Presentazione: Giovedì 11 Ottobre 2012 ore 21,00