ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Fasi di lavorazione Comune di Provincia di Udine Committente Comune di Tricesimo Cantiere Costruzione di un parcheggio interrato 56 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1 - ELENCO FASI DI LAVORO 1. 1 - ACCANTIERAMENTO 1. 1. 1 - - RECINZIONE DEL CANTIERE - Realizzazione di recinzione di cantiere eseguita con paletti in ferro o in legno, infissi nel terreno, con rete metallica elettrosaldata e rete plasticata rossa. 1. 1. 2 - - SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI E BARACCHE - Realizzazione di baraccamenti e box da destinare ad uffici, spogliatoi, servizi igienici, ecc. di cantiere, con unità modulari prefabbricati da poggiare su cordoli in calcestruzzo. 1. 1. 3 - - DEPOSITI - Allestimento di depositi di varia natura e genere. 1. 1. 4 - - IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA DEL CANTIERE - Formazione di impianto elettrico del cantiere completo di allacciamenti, quadri, linee, dispersori, e quanto necessario. 1. 1. 5 - - Sgombero e rimozione di vegetazione varia nella zona interessata , consistente nella rimozione di alberi, cespugli e qualsiasi altro materiale che ostacoli le lavorazioni. 1. 1. 6 - -Segnaletica stradale esterna o interva al cantiere. 1. 1. 7 - - Deviazione linee fognarie, allacciamento alla fognatura comunale 1. 1. 8 - - Realizzazione o modifica di percorso provvisorio di accesso agli edifici posti a sud 1. 1. 9 - - Deviazione linee reti tecnologiche e protezione impianti 1. 2 - DEMOLIZIONI 1. 2. 1 - Demolizione di fabbricato 1. 2. 2 - Demolizione rampa e muro in pietra 1. 2. 3 - Demolizione muri di contenimento, fondazioni 1. 2. 4 - Rimozione pavimentazioni, cordoli, reti fognarie 1. 3 - SCAVI E OPERE PROVVISIONALI 1. 3. 1 - Micropali verso via Da Bissone 1. 3. 2 - Micropali verso Municipio 1. 3. 3 - - Realizzazione o modifica di percorso provvisorio di accesso agli edifici posti a sud 1. 3. 4 - - SCAVO DI SBANCAMENTO a sezione ampia, eseguito in terreni di qualsiasi natura, a mano o con mezzo meccanico, compresi aggottamenti superficiali con pompa e trasporto a rifiuto del materiale di risulta. 1. 4 - COMPLETAMENTO ACCANTIERAMENTO 1. 4. 1 - Montaggio di una gru a torre 1. 4. 2 - Allestimento ponteggio esterno 1. 5 - FONDAZIONI 1. 5. 1 - Scavi 1. 5. 2 - - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. 1. 5. 3 - - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia per opere di fondazione. 1. 5. 4 - - CALCESTRUZZO MAGRO DI SOTTOFONDAZIONE, fornito e posto in opera per la formazione dello strato di copriferro, compreso battitura e regolarizzazione della superficie. 1. 5. 5 - - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, in fondazione, il tutto posto in opera secondo le indicazioni della D.L. 1. 5. 6 - - CALCESTRUZZO DI FONDAZIONE A RESISTENZA con cemento per l'esecuzione della platea a quota -3,10, fornito e posato in opera entro casserature,compresa la vibratura e regolarizzazione delle superfici. 1. 5. 7 - - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia delle opere di fondazione. 1. 6 - PILASTRATURE E MURATURE INTERRATI 1. 6. 1 - - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, in elevazione per pilastri. 1. 6. 2 - - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia. 1. 6. 3 - - GETTO PILASTRI O MURATURE con calcestruzzo in opera per pilastri di qualsiasi forma e dimensione, gettato con l'ausilio dei casseri, compreso l'uso del vibratore ed eventuale posa di pannelli celenit. 1. 6. 4 - - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia dei pilastri. 1. 7 - SOLAIO PIANO QUOTA 194,63 1. 7. 1 - FORNITURA E POSA SOLAIO DI PIANO 1. 7. 1. 1 - - POSA SOLAIO PIANO IN LASTRE prefabbricate in calcestruzzo, armate con rete elettrosaldata e tralicci in acciaio tondo, compreso i getti di completamento delle nervature e della soletta superiore. 1. 7. 1. 2 - - PUNTELLAMENTI E CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso puntellatura, legature, sfrido, per travi e cordoli del solaio piano. 1. 7. 1. 3 - - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, per travi, cordoli, ferri piegati e rete elettrosaldata nel solaio piano. 1. 7. 1. 4 - - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. 1. 7. 1. 5 - - GETTO DI CALCESTRUZZO PER SOLAIO in opera per solaio, solette a sbalzo, grondaie travi e cordoli del tipo R'bk > 300 Kg/cmq., confezionato con due o più pezzature di inerti nelle dovute proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri. 1. 7. 2 - PILASTRATURE E MURATURE 1. 7. 2. 1 - - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, in elevazione per pilastri. 1. 7. 2. 2 - - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia. 1. 7. 2. 3 - - GETTO PILASTRI O MURATURE con calcestruzzo in opera per pilastri di qualsiasi forma e dimensione, gettato con l'ausilio dei casseri, compreso l'uso del vibratore ed eventuale posa di pannelli celenit. 1. 7. 2. 4 - - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia dei pilastri. 57 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1. 7. 3 - MURATURE 1. 7. 3. 1 - - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta bastarda. 1. 7. 3. 2 - - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. 1. 7. 3. 3 - - ARCHITRAVI APERTURE posa in opera di architravi prefabbricati su finestre porte e porte-finestre, tipo travetti bausta senza traliccio, con sovrastante muratura di completamento per arrivare a quota solaio. Sono compresi gli allettamenti con malta cementizia. 1. 7. 3. 4 - - ALLESTIMENTO PONTEGGIO FISSO - Installazione ed utilizzo del ponteggio fisso esterno al fabbricato per il piano superiore. 1. 7. 4 - SCALE GETTATE IN OPERA 1. 7. 4. 1 - Esecuzione carpenteria e casserature 1. 7. 4. 2 - Posa acciaio di armatura 1. 7. 4. 3 - Confezionamento e getto del conglomerato cementizio 1. 7. 4. 4 - Disarmo casserature 1. 8 - SOLAIO PIANO QUOTA 197,63 1. 8. 1 - FORNITURA E POSA SOLAIO DI PIANO 1. 8. 1. 1 - - POSA SOLAIO PIANO IN LASTRE prefabbricate in calcestruzzo, armate con rete elettrosaldata e tralicci in acciaio tondo, compreso i getti di completamento delle nervature e della soletta superiore. 1. 8. 1. 2 - - PUNTELLAMENTI E CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso puntellatura, legature, sfrido, per travi e cordoli del solaio piano. 1. 8. 1. 3 - - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, per travi, cordoli, ferri piegati e rete elettrosaldata nel solaio piano. 1. 8. 1. 4 - - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. 1. 8. 1. 5 - - GETTO DI CALCESTRUZZO PER SOLAIO in opera per solaio, solette a sbalzo, grondaie travi e cordoli del tipo R'bk > 300 Kg/cmq., confezionato con due o più pezzature di inerti nelle dovute proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri. 1. 8. 2 - MURATURE 1. 8. 2. 1 - - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta bastarda. 1. 8. 2. 2 - - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. 1. 8. 2. 3 - - ARCHITRAVI APERTURE posa in opera di architravi prefabbricati su finestre porte e porte-finestre, tipo travetti bausta senza traliccio, con sovrastante muratura di completamento per arrivare a quota solaio. Sono compresi gli allettamenti con malta cementizia. 1. 8. 2. 4 - - ALLESTIMENTO PONTEGGIO FISSO - Installazione ed utilizzo del ponteggio fisso esterno al fabbricato per il piano superiore. 1. 8. 3 - SCALE GETTATE IN OPERA 1. 8. 3. 1 - Esecuzione carpenteria e casserature 1. 8. 3. 2 - Posa acciaio di armatura 1. 8. 3. 3 - Confezionamento e getto del conglomerato cementizio 1. 8. 3. 4 - Disarmo casserature 1. 9 - OPERE DA LATTONIERE 1. 9. 1 - - TUBI PLUVIALI, forniti e posti in opera, compresi bracciali di sostegno in piatto di rame posti ad un interasse di mt. 2,00. 1. 9. 2 - - RIMOZIONE PONTEGGIO ESTERNO - Rimozione del ponteggio esterno al corpo di fabbrica. 1. 10 - OPERE INTERNE 1. 10. 1 - - SOGLIE DI MARMO E DAVANZALI per interni, lucidate sul piano, fornite e poste in opera con malta di cemento per uno spessore di cm. 2, in marmo: botticino, completi di lucidatura e levigatura. 1. 10. 2 - - CASSEMATTE per porte e finestre con zanche a murare, finite di qualsiasi dimensione. 1. 10. 3 - - SERRAMENTO PORTA ANTINCENDIO posta in opera completa di serrature e cerniere con 5 guarnizioni, autoespandenti, molla di richiamo, ed elettrocalamite per porte "normalmente aperte". 1. 10. 4 - - SERRAMENTI IN FERRO - PORTA BASCULANTE, per autorimessa, realizzata con elementi in lamiera di acciaio zincato, tipo leggero, intelaiati e controventati con profili in acciaio zincati scatolari; fornita compresa la ferramenta di sostegno. 1. 11 - IMPIANTO IDRO-TERMO-SANITARIO 1. 11. 1 - - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce su murature e solai per la collocazione delle tubazioni per i vari impianti, eseguita a mano con martello e scalpello o con il martello demolitore elettrico. 1. 11. 2 - - IMPIANTO DI RISCALDAMENTO composto da: - centrale termica con generatore di calore pressurizzato; - bruciatore e rampa gas a norme UNI, canna fumaria; - tubo di fumo in acciaio inox AISI 316, coibentato esternamente; - sistemi di sicurezza e controllo a norma ISPESL; - sistema di regolazione e controllo della temperatura ambiente; - circolatori per adduzione acqua alle utenze; - tubazioni in acciaio nero coibentate esternamente a norma DPR 412.93, allegato B, con guaine in materiale espanso; - corpi scaldanti in ghisa a piastre nei servizi igienici ed aerotermi a lancio orizzontale nelle restanti parti del fabbricato, comprese valvole e detentori. 1. 11. 3 - - IMPIANTO IDRICO SANITARIO composto da: wc, lavabi e bidè in porcellana completi di scarichi e rubinetteria; alimentazione a mezzo di tubazioni derivate dal circuito principale, compreso coibentazione delle tubazioni dell'acqua calda. 1. 12 - IMPIANTO ELETTRICO 58 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1. 12. 1 - - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce di modesta sezione su muratura eseguite manualmente o con impiego di scanalatore, compresa la chiusura delle tracce e l'avvicinamento del materiale di risulta al luogo di deposito provvisorio, in attesa del trasporto allo scarico. 1. 12. 2 - - IMPIANTO ELETTRICO a partire dal quadro di alloggio o di zona, in esecuzione sotto traccia (esclusa assistenza muraria), in osservanza alle norme CEI-UNEL vigenti, costituito da: - Tubazioni in p.v.c. flessibili, autoestinguente, serie pesante; - Conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante l'incendio, sezione minima 1,5 mmq.. per le dorsali (tipo NO7V-K); - Apparecchi di tipo modulare, dove previsto con Imq., compresa la scatola da incasso, il supporto e la placca in resina od in alluminio; - Cassette di derivazione, morsetti ed ogni altro accessorio: punti luce; punti presa; quadro di protezione e comando; impianto di terra; impianto TV con antenna sul tetto; impianto citofonico. 1. 13 - MASSETTI DI SOTTOFONDO 1. 13. 1 - - MASSETTO IN CALCESTRUZZO per la formazione di sottofondo dello spessore di 4 cm., completo di frattazzatura superficiale e rete in polipropilene della TENAX tipo RF1 con maglia da 42x27 mm., atto a ricevere le pavimentazioni superiori. 1. 13. 2 - - SOTTOFONDO PER PAVIMENTI, da realizzare mediante fornitura e posa di getto in calcestruzzo di cemento dosato a 3,5 ql./mc., fornito e posto in opera a livello di progetto, tirato a staggia. 1. 14 - INTONACI 1. 14. 1 - - INTONACI INTERNI eseguiti a più strati a piano perfetto con staggia e frattazzo, formazione di mazzette, strombature, spallature, spigolature di angoli e rientranze, in malta di calce idraulica e cemento (malta bastarda) su pareti interne e soffitti (sp. cm. 1,5÷2). 1. 14. 2 - - INTONACO ESTERNO eseguito con malta di calce eminentemente idraulica, tirato a perfetto piano verticale semplicemente staggiato, compresa la formazione di spigoli arrotondati e la scheggiatura e spuntatura della muratura. 1. 15 - ASCENSORE 1. 15. 1 - - POSA STRUTTURA IN ACCIAIO 1. 15. 2 - - FORMAZIONE DI CONTROSOFFITTO INTERNO, su apposita struttura in profili zincati appesi alle soprastanti strutture con idonei appendini, costituiti da lastre in cartongesso, compresa l'installazione di appositi tenditori, posa di rete sulle giunzioni e successiva stuccatura delle fessure. 1. 15. 3 - - SERRAMENTI INTERNI: formazione e posa in opera di serramenti in legno di ogni ordine e tipo per porte e finestre, comprese le opere accessorie, ecc. 1. 15. 4 - - CONVERSE E GRONDE IN LAMIERA PER COPERTI, fornite e poste in opera, con unione dei vari elementi a mezzo di chiodatura con ribattini in rame e saldatura. 1. 16 - POSA DI SERRAMENTI 1. 16. 1 - Posa di telaio fisso, mobile. 1. 17 - PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI INTERNI 1. 17. 1 - - ESECUZIONE DELLA PAVIMENTAZIONE INTERNA, costituita da piastrelle in pietra naturale e di ceramica, posati su sottofondo di malta cementizia completi di stuccatura. 1. 17. 2 - - RIVESTIMENTI DI PARETI CON PIASTRELLE di cotto smaltato, compreso la pulitura a lavoro ultimato, in opera con collante. 1. 18 - TINTEGGIATURE INTERNE ED ESTERNE 1. 18. 1 - - TINTA INTERNA CON TEMPERA per pareti e soffitti uguali, data a due strati su intonaco civile nuovo. 1. 18. 2 - - TINTA ESTERNA con idropittura acrilsiliconica, su intonaco civile nuovo, a due strati, previa stesura di una mano di appretto isolante pigmentato. 1. 19 - POSA ASCENSORE 1. 19. 1 - Posizionamento delle guide all'interno della fossa 1. 19. 2 - Piombatura 1. 19. 3 - Installazione guide 1. 19. 4 - Installazione macchina in sala macchine 1. 19. 5 - Installazione arcata e contrappeso 1. 19. 6 - Installazione porte di piano e cabina 1. 20 - POSA BUSSOLA DI INGRESSO 1. 20. 1 - Posa di telaio fisso, mobile e dell'eventuale sistema di oscuramento. 1. 21 - FOGNATURE ESTERNE 1. 21. 1 - - SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA in terreni omogenei, fino a mt. 2,00 compresi aggottamenti, puntellamenti e sbadacchiature, è compreso altresì l'accantonamento del terreno per il tombamento dei vuoti ed il trasporto a rifiuto del materiale eccedente. 1. 21. 2 - - POSA TUBI IN P.V.C. RIGIDI, colore arancione, previsti per impiego negli scarichi di acque calde e fredde, negli edifici di civile abitazione. Forniti e posti in opera compreso tagli, sfridi, ed incollaggio nei giunti con apposito collante o con saldature nei pezzi speciali di diametro variabile comprese curve, giunti, pozzetti, ecc. 1. 21. 3 - - POSA VASCHE BIOLOGICHE E POZZETTI in c.a.v., con coperchio per traffico leggero con botole d'ispezione, forniti e posti in opera. 1. 21. 4 - - RIEMPIMENTO SABBIA DI FIUME fornita e posta in opera per riempimento scavi e letto di posa di tubazioni interrate. 1. 21. 5 - ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA PUBBLICA 1. 21. 5. 1 - - DEMOLIZIONE DI MASSICCIATA STRADALE eseguita con mezzo meccanico, compreso carico e trasporto a rifiuto della risulta. 1. 21. 5. 2 - - SCAVO TERRA a sezione obbligata, eseguito in terreni di qualsiasi natura, con mezzo meccanico, compreso aggottamenti superficiali con pompa, compreso trasporto a rifiuto del materiale di risulta. 1. 21. 5. 3 - - POSA TUBAZIONI E ALLACCIAMENTO posa di tubazioni in pvc compreso pezzi speciali di raccordo, pozzetto di collegamento e di raccolta. 1. 21. 5. 4 - - RIEMPIMENTO SABBIA DI FIUME fornita e posta in opera per riempimento scavi e letto di posa di tubazioni interrate. 1. 21. 5. 5 - - ESECUZIONE MISTO NATURALE STABILIZZATO a granulometria assortita, fornito e posto in opera compreso rullatura ed il compattamento a strati, sino ad ottenere il piano di progetto. 1. 21. 5. 6 - - FORMAZIONE CONGLOMERATO BITUMINOSO per strato di base, cm.6 di spessore reso per pavimentazione stradale, eseguito con impiego di inerti granulometricamente assortiti e di bitume, fornito 59 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) e posto in opera, compresa mano di attacco con emulsione bituminosa. 1. 22 - SMOBILIZZO DEL CANTIERE 1. 22. 1 - Smontaggio gru 1. 22. 2 - Rimozione dei ponteggi 1. 22. 3 - - SMOBILIZZO DEL CANTIERE comprensivo di smantellamento di impianti, macchine ed attrezzature nonchè del trasporto degli eventuali scarti a discarica. 1. 23 - SISTEMAZIONE AREA ESTERNA 1. 23. 1 - - SISTEMAZIONE AREA ESTERNA, compreso i movimenti di terra, di sbancamento e riporto, stesura di materiali inerti per la formazione di pendenze verso i punti di raccolta acque meteoriche, trasporto a rifiuto del materiale di risulta. 1. 23. 2 - - PAVIMENTAZIONE CON MASSELLI AUTOBLOCCANTI, composta da elementi a vario disegno, in calcestruzzo Rck 50 N.mmq.., prefabbricati, anche integralmente colorati, posti in opera, con semplice accostamento, su sottofondo in ghiaia predisposto, con livellamento su strato di sabbia del brenta ed intasatura con sabbia lavata di Po per masselli dello spessore di cm. 6 o 8. 1. 23. 3 - - ESECUZIONE MARCIAPIEDE ESTERNO in opera confezionato con due o più pezzature di inerti nelle dovute proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri, compresa la posa di rete elettrosaldata. 1. 23. 4 - Posa delle ringhiere e dei cancelli 1. 23. 5 - Sistemazione delle opere a verde 1. 24 - Cantiere PRUSST 60 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1. ELENCO FASI DI LAVORO CARATTERISTICHE Durata 363,00 giorni lavorativi dal 8 SET 2010 fino al 28 GEN 2012 1. 1. ACCANTIERAMENTO CARATTERISTICHE Durata Impresa esecutrice 11,00 giorni lavorativi dal 8 SET 2010 fino al 23 SET 2010 Impresa scavi demolizioni 1. 1. 1. - RECINZIONE DEL CANTIERE - Realizzazione di recinzione di cantiere eseguita con paletti in ferro o in legno, infissi nel terreno, con rete metallica elettrosaldata e rete plasticata rossa. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 1,00 giorni lavorativi dal 9 SET 2010 fino al 10 SET 2010 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 2,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: DURANTE L'ALLESTIMENTO DELLA RECINZIONE E DELIMITAZIONE DEL CANTIERE SI POSSONO DETERMINARE INTERFERENZE CON I MEZZI CHE INIZIANO IL TRASPORTO DI MATERIALI ALL'INTERNO DELL'AREA DEI LAVORI. LA RECINZIONE DEVE ESSERE ULTIMATA PRIMA CHE AVVENGANO TALI TRASPORTI O, IN OGNI CASO, DEVE ESSERE COMPLETATA NELLE ZONE DI TRANSITO DEI MEZZI E DEVE PROSEGUIRE SOLO NELLE ALTRE PARTI NON INTERESSATE DAL LORO PASSAGGIO. NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 9 1.133 3. 61 scheda scheda 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.24 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell’area e predisposizione della recinzione. Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento baracche servizi.Realizzazione impianti e posizionamento prime attrezzature. Tracciatura linee perimetrali dell’opera e predisposizione picchettatura (modine). Muratore Polivalente... Operaio Comune (muratore)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 1. 2. - SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI E BARACCHE - Realizzazione di baraccamenti e box da destinare ad uffici, spogliatoi, servizi igienici, ecc. di cantiere, con unità modulari prefabbricati da poggiare su cordoli in calcestruzzo. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Rovesciamento dell’autogrù - Caduta del carico durante l’uso dell’autogrù - Rottura di una fune durante l’uso dell’autogrù - Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’autogrù - Investimento di persone durante l’uso dell’autogrù - Incedenti con altri veicoli Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autogrù finchè la stessa è in uso. - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autogrù. - I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il raggio d'azione dell'autogrù. 1. 1. 2. - SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI E BARACCHE - Realizzazione di baraccamenti e box da destinare ad uffici, spogliatoi, servizi igienici, ecc. di cantiere, con unità modulari prefabbricati da poggiare su cordoli in calcestruzzo. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 1,00 giorni lavorativi dal 10 SET 2010 fino al 11 SET 2010 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 2,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: I BARACCAMENTI DEVONO ESSERE INSTALLATI SU BASI PREDISPOSTE A TALE SCOPO. SE I BARACCAMENTI SI TROVANO IN PROSSIMITÀ DELLE VIE DI TRANSITO DEGLI AUTOMEZZI O DEI 61 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) LAVORI DI MONTAGGIO DI UNA QUALSIASI STRUTTURA IMPORTANTE (CENTRALE DI BETONAGGIO, ECC.), LA LORO INSTALLAZIONE O LA PREDISPOSIZIONE DELLE LORO BASI DEVONO AVVENIRE IN TEMPI DISTINTI (PRIMA I BARACCAMENTI E LE MACCHINE E POI SI DEVE PRECLUDERE LA POSSIBILITÀ DI TRANSITO PER TUTTI COLORO CHE NON SIANO ADDETTI AI LAVORI DI MONTAGGIO DELLA CENTRALE DI BETONAGGIO O ALTRA STRUTTURA). NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 21 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.24 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOGRU’ MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Operaio Comune (muratore)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 1. 1. - RECINZIONE DEL CANTIERE - Realizzazione di recinzione di cantiere eseguita con paletti in ferro o in legno, infissi nel terreno, con rete metallica elettrosaldata e rete plasticata rossa. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili 1. 1. 3. - DEPOSITI - Allestimento di depositi di varia natura e genere. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 1,00 giorni lavorativi dal 13 SET 2010 fino al 14 SET 2010 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 2,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Improbabile (1) x Danno medio (2) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda 1. 9 4. 1. 1.24 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE Operaio Comune (muratore)... 1. 1. 4. - IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA DEL CANTIERE - Formazione di impianto elettrico del cantiere completo di allacciamenti, quadri, linee, dispersori, e quanto necessario. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 2,00 giorni lavorativi dal 14 SET 2010 fino al 16 SET 2010 2,00 4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 4,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) PRESCRIZIONI OPERATIVE L'impianto elettrico dovrà essere realizzato da ditta installatrice regolarmente iscritta come tale alla CC.I.AA., che al termine dell'installazione dovrà rilasciare dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico e coadiuvare l'impresa appaltatrice dei lavori nella denuncia dell'impianto di messa a terra. Prescrizioni di coordinamento: E' VIETATO ESEGUIRE QUALSIASI LAVORO SU O IN VICINANZA DI PARTI IN TENSIONE PERTANTO PRIMA DI QUALSIASI INTERVENTO SUGLI IMPIANTI ELETTRICI, L'OPERATORE SI ASSICURA CHE NON VI SIA TENSIONE APRENDO GLI INTERRUTTORI A MONTE E METTENDO LUCCHETTI O CARTELLI AL FINE DI EVITARE L'INTEMPESTIVA CHIUSURA DEGLI STESSI DA PARTE DI ALTRI; QUINDI PRIMA DI OPERARE ACCERTA, MEDIANTE ANALISI STRUMENTALE (AD ESEMPIO CON IL TESTER), L'AVVENUTA MESSA FUORI TENSIONE DELLE PARTI CON POSSIBILITÀ DI CONTATTI DIRETTI. PER LE ALIMENTAZIONI ELETTRICHE DEL PERSONALE ESTRANEO AGLI ELETTRICISTI, SI DOVRA' ATTENDERE L'OK DA PARTE DELL'IMPRESA ELETTRICA CHE DOVRA' ALTRESI' SEGNALARE E DELIMITARE, CON BARRIERE E SCHERMI RIMUOVIBILI SOLO CON L'USO DI ATTREZZI O DISTRUZIONE, TUTTI I PUNTI DI PERICOLO DURANTE L'INSTALLAZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE. NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 63 1. 64 1. 65 1. 66 1. 67 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE 01) Cavi elettrici 02) 03) 04) 05) Interruttori - Sezionatori 06) Prese a spina 07) Quadri elettrici 08) Impianto di terra 62 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris scheda scheda scheda scheda 1. 71 3. 68 4. 1. 1.18 4. 1. 1.21 Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 11) Verifiche iniziali LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI Elettricista (completo)... Operaio Comune Assistenza Impianti... 1. 1. 5. - Sgombero e rimozione di vegetazione varia nella zona interessata , consistente nella rimozione di alberi, cespugli e qualsiasi altro materiale che ostacoli le lavorazioni. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 2,00 giorni lavorativi dal 16 SET 2010 fino al 18 SET 2010 2,00 4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 4,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Improbabile (1) x Danno medio (2) FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 1. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. 1. 4 1.64 1.19 1.20 1.21 2. 5 2. 8 2.26 2.30 2.31 1. 1.12 1. 1.40 Uso dell'autocestello Opere da florovivaista DECESPUGLIATORE A MOTORE TAGLIAERBA A BARRA FALCIANTE MOTOFALCIATRICE AUTOGRU' PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE ALBERO CARDANICO AUTOCARRO Autogruista Autista Autocarro 1. 1. 6. -Segnaletica stradale esterna o interva al cantiere. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 1,00 giorni lavorativi dal 9 SET 2010 fino al 10 SET 2010 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 2,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 9 1.133 3. 61 scheda scheda scheda 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.24 S 1. 5. 1 scheda S 1. 5. 7 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell’area e predisposizione della recinzione. Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento baracche servizi.Realizzazione impianti e posizionamento prime attrezzature. Tracciatura linee perimetrali dell’opera e predisposizione picchettatura (modine). Muratore Polivalente... Operaio Comune (muratore)... Posizionamento macchine e segnaletica. Si predispone la segnaletica prevista e vengono posizionate le macchine sulla superficie su cui si deve intervenire Rimozione della segnaletica. Vengono rimosse le macchine dalla superficie su cui si interviene e si toglie la segnaletica prevista. 1. 1. 7. - Deviazione linee fognarie, allacciamento alla fognatura comunale CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 9,00 giorni lavorativi dal 10 SET 2010 fino al 23 SET 2010 2,00 18 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 9,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 18,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento:NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 21 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.24 S 1. 1.66 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOGRU’ MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Operaio Comune (muratore)... POSA TUBI IN CEMENTO PER FOGNATURA - Sollevamento tubi e posa entro lo scavo Assemblaggio dei tubi con utensili a mano. 63 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris scheda S 4. 1. 2.19 Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Idraulico 1. 1. 8. - Realizzazione o modifica di percorso provvisorio di accesso agli edifici posti a sud CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 11,00 giorni lavorativi dal 8 SET 2010 fino al 23 SET 2010 2,00 22 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 11,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 22,00 Uomini/Giorno Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni: ACCESSO AGLI IMMOBILI POSTI A SUD L'accesso agli immobili posti a sud è necessario in quanto vi è la presenza di una abitazione e degli uffici anagrafe e polizia municipale. L'accesso dovrà essere assicurato sia per esigenze normali che per esigenze straordinarie quali prestazioni di soccorso o emergenza. Analisi del rischio. I principali rischi sono i seguenti: -interruzione dell'accesso in caso di esigenze straordinarie quali prestazioni di soccorso o emergenza; -incendio della struttura lignea costituente l'impalcato provvisorio; -caduta di materiale dall'alto; -cedimento della struttura provvisoria; -cedimento della strutture provvisorie di contenimento impianti; -cedimento dei parapetti dei percorsi provvisori. Misure di riduzione e prevenzione dei rischi. L'accesso agli immobili dovrà avvenire da due lati, uno su via dei Caduti e il secondo dalla piazza prospiciente alla chiesa. Si prevede in una prima fase la realizzazione del solo accesso da via dei Caduti per permettere le fasi di demolizione prospiciente l'edificio. Tale periodo dovrà essere contenuto il più possibile al fine di diminuire i possibili rischi derivanti dall'avere una sola via di fuga in caso di incendio o di soccorso. Per la realizzazione degli accessi si prevede, in una prima fase, la messa in sicurezza degli impianti realizzati in un cavedio posto sotto le entrate pedonali, la puntellazione della cassetta gas esistente, la successiva demolizione della soletta e la realizzazione di una passerella pedonale costituita da struttura portante in elementi in acciaio ( elementi ad “H” per ponteggi) e completato in sommità con un impalcato in legno dello spessore di cm 4 posto su correnti di cm 10x10. La differenza di livello tra le varie zone verrà compensata con prolunghe in tubi “innocenti”. I passaggi saranno protetti dalle cadute di materiali dall'alto. La possibilità di accedere anche dalla piazza antistante la chiesa potrà essere realizzata nella fase successiva una volta effettuata: la bonifica della vasca di raccolta degli scarichi fognari; lo spostamento degli scambiatori di calore “Robur” esistenti; la demolizioni delle scale esterne di accesso agli interrati posti sul retro del municipio e la parziale demolizione della gradinata e del pianerottolo che porta a piazza Garibaldi. Tale lavorazione prevede anche la parziale demolizione di parte del muro a lato della scalinata. Sempre in tale fase si procederà con la realizzazione di un passerella provvisoria che parte dalla zona antistante la chiesa con una rampa inclinata al fine di permettere l'accesso ai disabili all'edificio comunale. Si prevede il posizionamento di due estintori da Kg 6 a polvere all'inizio e alla fine del percorso provvisorio. Si prescrive la verifica statica delle strutture dell'impalcato, di protezione degli impianti e del piano di posa ogni 15 gg con nota scritta trasmessa al CSE e DL. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 21 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.24 S 1. 1.32 S 1. 1.78 scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 2. S 4. 3. 2 1.23 2.19 2.20 1. 1.26 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOGRU’ MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Operaio Comune (muratore)... Montaggio ponteggi esterni SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati. LAVORI IN ALTEZZA UTENSILI ELETTRICI PORTATILI PONTE SU CAVALLETTI PONTEGGIO Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi) 1. 1. 9. - Deviazione linee reti tecnologiche e protezione impianti CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 9,00 giorni lavorativi dal 10 SET 2010 fino al 23 SET 2010 2,00 18 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 9,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 18,00 Uomini/Giorno Rischio ALTO (16) = Molto probabile (4) x Danno molto grave (4) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento:INFRASTRUTTURE A RETE PRESENTI NELLE AREE OGGETTO DI INTERVENTO Nell'ambito del cantiere sono state identificate reti tecnologiche interrate esistenti. Tali reti sono state identificate nei disegni allegati alla presente. Si precisa che tale identificazione è avvenuta a seguito del sopralluogo degli enti preposti, ma sarà comunque a carico dell'impresa una verifica definitiva che comunque non esime la stessa alla massima attenzione durante l'esecuzione degli scavi. Analisi del rischio. Durante l'esecuzione degli scavi o delle demolizioni pericolo di intercettare linee non evidenziate con conseguente pericolo per le maestranze. Misure di riduzione e prevenzione dei rischi. In particolare la linea elettrica MEDIA TENSIONE ENEL posta a est nel giardino in prossimità della chiesa dovrà essere rimossa e riposizionata in accordo con gli enti preposti. Sono inoltre presenti alcune condutture gas che dovranno essere rimosse e riposizionate secondo gli elaborati di progetto. E' necessario intervenire anche sulle linee di illuminazione pubblica presenti ed evidenziate nei disegni allegati. 64 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Si evidenzia che le lavorazioni prevedono l'esecuzione di opere inerenti fognature in uso, pertanto in presenza di sostanze chimiche o biologiche che presentano rischi particolari per la sicurezza e la salute dei Lavoratori oppure comportano un'esigenza legale di sorveglianza sanitaria, le imprese dovranno prevedere nel POS gli apprestamenti necessari alla prevenzione da eventuali malattie inerenti contatti con acque nere. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 21 3. 66 S 1. 1.13 S 1. 1.66 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOGRU’ MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Posa tubazioni e rinterro POSA TUBI IN CEMENTO PER FOGNATURA - Sollevamento tubi e posa entro lo scavo Assemblaggio dei tubi con utensili a mano. scheda S 1. 1.76 scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 4. S 4. S 4. S 4. ESECUZIONE TRINCEE - Vengono eseguiti gli scavi (trincee) per la posa delle condutture di urbanizzazione primaria di servizio al fabbricato realizzato e o ristrutturato. Trattassi di interventi estremamente limitati e la profondità degli scavi raramente supera metri 1,50. ESCAVATORE AUTOCARRO - DUMPER Operaio Comune Polivalente Escavatorista Elettricista (completo) Idraulico 2.12 2.17 1. 1.19 1. 1.41 1. 2.17 1. 2.19 1. 2. DEMOLIZIONI CARATTERISTICHE Durata Impresa esecutrice Zona di coordinamento 6,00 giorni lavorativi dal 23 SET 2010 fino al 1 OTT 2010 Impresa scavi demolizioni edificio esistente demolizione 1. 2. 1. Demolizione di fabbricato CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 6,00 giorni lavorativi dal 23 SET 2010 fino al 1 OTT 2010 4,00 24 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 6,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 24,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) PRESCRIZIONI OPERATIVE DEMOLIZIONE CON PINZA DEMOLITRICE Vedi scheda DEMOLIRE CON MARTELLO DEMOLITORE Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi ben posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo peso perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà usare la punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni per come poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto, stando su un ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà di alzare molta polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima si demolirà il calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per eseguire grandi demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve essere chiusa con appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in una muratura portante va puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in opera l'architrave si procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà procedere a puntellare la muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione. -Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare il martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli occhiali. DEMOLIZINE A MANO Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi secchi e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di eventuali tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto elettrico). Si possono eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i guanti, occhiali e mascherina. -Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire tracce provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le cuffie o i tappi auricolari. -Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento. -Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti protettivi - occhiali protettici - maschera. -Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione. -Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore. -Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da demolire. Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi. -Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive. 65 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) FONTI DI RISCHIO scheda S 1. 1.48 scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. S 4. 1.14 1.38 2.12 2.17 2.24 2.32 1. 1.19 1. 1.40 1. 1.41 Demolizione o disfacimento di fabbricato dal piano fuori terra alla copertura, manufatti in cls o cemento armato MARTELLO PNEUMATICO ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA ESCAVATORE AUTOCARRO - DUMPER MARTELLO DEMOLITORE PALA MECCANICA Operaio Comune Polivalente Autista Autocarro Escavatorista 1. 2. 2. Demolizione rampa e muro in pietra CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 6,00 giorni lavorativi dal 23 SET 2010 fino al 1 OTT 2010 4,00 24 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 6,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 24,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) PRESCRIZIONI OPERATIVE DEMOLIZIONE CON PINZA DEMOLITRICE Vedi scheda DEMOLIRE CON MARTELLO DEMOLITORE Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi ben posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo peso perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà usare la punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni per come poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto, stando su un ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà di alzare molta polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima si demolirà il calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per eseguire grandi demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve essere chiusa con appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in una muratura portante va puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in opera l'architrave si procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà procedere a puntellare la muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione. -Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare il martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli occhiali. DEMOLIZINE A MANO Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi secchi e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di eventuali tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto elettrico). Si possono eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i guanti, occhiali e mascherina. -Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire tracce provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le cuffie o i tappi auricolari. -Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento. -Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti protettivi - occhiali protettici - maschera. -Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione. -Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore. -Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da demolire. Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi. -Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive. FONTI DI RISCHIO scheda S 1. 1.48 scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. S 4. 1.14 1.38 2.12 2.17 2.24 2.32 1. 1.19 1. 1.40 1. 1.41 Demolizione o disfacimento di fabbricato dal piano fuori terra alla copertura, manufatti in cls o cemento armato MARTELLO PNEUMATICO ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA ESCAVATORE AUTOCARRO - DUMPER MARTELLO DEMOLITORE PALA MECCANICA Operaio Comune Polivalente Autista Autocarro Escavatorista 1. 2. 3. Demolizione muri di contenimento, fondazioni CARATTERISTICHE 66 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 6,00 giorni lavorativi dal 23 SET 2010 fino al 1 OTT 2010 4,00 24 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 6,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 24,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) PRESCRIZIONI OPERATIVE DEMOLIZIONE CON PINZA DEMOLITRICE Vedi scheda DEMOLIRE CON MARTELLO DEMOLITORE Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi ben posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo peso perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà usare la punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni per come poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto, stando su un ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà di alzare molta polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima si demolirà il calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per eseguire grandi demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve essere chiusa con appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in una muratura portante va puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in opera l'architrave si procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà procedere a puntellare la muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione. -Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare il martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli occhiali. DEMOLIZINE A MANO Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi secchi e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di eventuali tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto elettrico). Si possono eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i guanti, occhiali e mascherina. -Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire tracce provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le cuffie o i tappi auricolari. -Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento. -Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti protettivi - occhiali protettici - maschera. -Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione. -Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore. -Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da demolire. Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi. -Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive. FONTI DI RISCHIO scheda S 1. 1.48 scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. S 4. 1.14 1.38 2.12 2.17 2.24 2.32 1. 1.19 1. 1.40 1. 1.41 Demolizione o disfacimento di fabbricato dal piano fuori terra alla copertura, manufatti in cls o cemento armato MARTELLO PNEUMATICO ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA ESCAVATORE AUTOCARRO - DUMPER MARTELLO DEMOLITORE PALA MECCANICA Operaio Comune Polivalente Autista Autocarro Escavatorista 1. 2. 4. Rimozione pavimentazioni, cordoli, reti fognarie CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 6,00 giorni lavorativi dal 23 SET 2010 fino al 1 OTT 2010 3,00 18 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 6,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 18,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) PRESCRIZIONI OPERATIVE DEMOLIZIONE CON PINZA DEMOLITRICE Vedi scheda DEMOLIRE CON MARTELLO DEMOLITORE Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi ben posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo peso perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà usare la punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni per come poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto, stando su un ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà di alzare molta polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima si demolirà il calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per eseguire grandi 67 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve essere chiusa con appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in una muratura portante va puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in opera l'architrave si procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà procedere a puntellare la muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione. -Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare il martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli occhiali. DEMOLIZINE A MANO Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi secchi e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di eventuali tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto elettrico). Si possono eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i guanti, occhiali e mascherina. -Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire tracce provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le cuffie o i tappi auricolari. -Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento. -Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti protettivi - occhiali protettici - maschera. -Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione. -Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore. -Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da demolire. Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi. -Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive. FONTI DI RISCHIO scheda S 1. 1.48 scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. S 4. 1.14 1.38 2.12 2.17 2.24 2.32 1. 1.19 1. 1.40 1. 1.41 Demolizione o disfacimento di fabbricato dal piano fuori terra alla copertura, manufatti in cls o cemento armato MARTELLO PNEUMATICO ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA ESCAVATORE AUTOCARRO - DUMPER MARTELLO DEMOLITORE PALA MECCANICA Operaio Comune Polivalente Autista Autocarro Escavatorista 1. 3. SCAVI E OPERE PROVVISIONALI CARATTERISTICHE Durata Impresa esecutrice Zona di coordinamento 46,00 giorni lavorativi dal 27 SET 2010 fino al 30 NOV 2010 Impresa scavi demolizioni Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE OPERE PROVVISIONALI E SCAVI Analisi del rischio. -cedimento delle strutture provvisionali; -erronea sequenza degli scavi; -erronea pendenza del fronte degli scavi; -cedimenti strutturali; Misure di riduzione e prevenzione dei rischi. Si prevede a carico dell'impresa un rilievo visivo e fotografico dello stato degli edifici esistenti lungo l perimetro del cantiere al fine di identificare e valutare immediatamente eventuali cedimenti causati dai lavori in corso. La sequenza della realizzazione delle opere provvisionali è esplicitata nella tavola DE 7.2 e negli schemi allegati alle varie macrofasi. Si evidenzia la necessità di definire già nella fase n°2 gli scavi posti a sud al fine di predisporre il prima possibile il piano di appoggio della passerella provvisoria. Si precisa inoltre che al completamento del getto del solaio -1 si procederà al reinterro delle pareti perimetrali al fine di diminuire il salto di quota tra la sommità delle casseformi e il piano del terreno. Si prescrive la verifica statica visiva delle strutture provvisorie e delle strutture edilizie interessate dall'intervento ogni 15 gg con nota scritta trasmessa al CSE e DL. 1. 3. 1. Micropali verso via Da Bissone CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 40,00 giorni lavorativi dal 27 SET 2010 fino al 20 NOV 2010 2,00 80 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 40,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 80,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Prima dell'inizio della fase di perforazione dovranno essere calati gli stabilizzatori della sonda, utilizzando, per meglio ripartire il carico sul terreno, lastre metalliche o tavole di legno di adeguata resistenza. Nel caso in cui si adoperi l'arganello della sonda di perforazione per sollevare e posizionare i micropali nei fori eseguiti, controllare gli avvolgimenti della fune d'acciaio sull'argano per evitare che, eventuali preesistenti 68 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) accavallamenti della stessa, possano provocare, al loro svolgimento, la caduta libera dei micropali, anche se per pochi centimetri, con pericolo per gli addetti FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 1. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. S 4. S 4. 1.36 2. 5 1.12 1.15 2.26 1. 1.10 1. 1.19 1. 1.42 1. 2.20 Lavorazione ferro in cantiere Installazione di trefoli TRIVELLA A STELO TELESCOPICO AUTOBETONIERA UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Autista Autobetoniera Operaio Comune Polivalente Palista Fabbro 1. 3. 2. Micropali verso Municipio CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 27,00 giorni lavorativi dal 14 OTT 2010 fino al 20 NOV 2010 2,00 54 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 27,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 54,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Prima dell'inizio della fase di perforazione dovranno essere calati gli stabilizzatori della sonda, utilizzando, per meglio ripartire il carico sul terreno, lastre metalliche o tavole di legno di adeguata resistenza. Nel caso in cui si adoperi l'arganello della sonda di perforazione per sollevare e posizionare i micropali nei fori eseguiti, controllare gli avvolgimenti della fune d'acciaio sull'argano per evitare che, eventuali preesistenti accavallamenti della stessa, possano provocare, al loro svolgimento, la caduta libera dei micropali, anche se per pochi centimetri, con pericolo per gli addetti FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 1. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. S 4. S 4. 1.36 2. 5 1.12 1.15 2.26 1. 1.10 1. 1.19 1. 1.42 1. 2.20 Lavorazione ferro in cantiere Installazione di trefoli TRIVELLA A STELO TELESCOPICO AUTOBETONIERA UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Autista Autobetoniera Operaio Comune Polivalente Palista Fabbro 1. 3. 3. - Realizzazione o modifica di percorso provvisorio di accesso agli edifici posti a sud CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 9,00 giorni lavorativi dal 2 NOV 2010 fino al 13 NOV 2010 2,00 18 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 9,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 18,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni: ACCESSO AGLI IMMOBILI POSTI A SUD L'accesso agli immobili posti a sud è necessario in quanto vi è la presenza di una abitazione e degli uffici anagrafe e polizia municipale. L'accesso dovrà essere assicurato sia per esigenze normali che per esigenze straordinarie quali prestazioni di soccorso o emergenza. Analisi del rischio. I principali rischi sono i seguenti: -interruzione dell'accesso in caso di esigenze straordinarie quali prestazioni di soccorso o emergenza; -incendio della struttura lignea costituente l'impalcato provvisorio; -caduta di materiale dall'alto; -cedimento della struttura provvisoria; -cedimento della strutture provvisorie di contenimento impianti; -cedimento dei parapetti dei percorsi provvisori. Misure di riduzione e prevenzione dei rischi. L'accesso agli immobili dovrà avvenire da due lati, uno su via dei Caduti e il secondo dalla piazza prospiciente alla chiesa. Si prevede in una prima fase la realizzazione del solo accesso da via dei Caduti per permettere le fasi di demolizione prospiciente l'edificio. Tale periodo dovrà essere contenuto il più possibile al fine di diminuire i possibili rischi derivanti dall'avere una sola via di fuga in caso di incendio o di soccorso. Per la realizzazione degli accessi si prevede, in una prima fase, la messa in sicurezza degli impianti realizzati in un cavedio posto sotto le entrate pedonali, la puntellazione della cassetta gas esistente, la successiva demolizione della soletta e la realizzazione di una passerella pedonale costituita da struttura portante in elementi in acciaio ( elementi ad “H” per ponteggi) e completato in sommità con un impalcato in legno dello spessore di cm 4 posto su correnti di cm 10x10. La differenza di livello tra le varie zone verrà compensata con prolunghe in tubi “innocenti”. I passaggi saranno protetti dalle cadute di materiali dall'alto. La possibilità di accedere anche dalla piazza antistante la chiesa potrà essere realizzata nella fase successiva una volta effettuata: la bonifica della vasca di raccolta degli scarichi fognari; lo spostamento degli scambiatori di calore “Robur” esistenti; la demolizioni delle scale esterne di accesso agli interrati posti sul retro del municipio e la parziale demolizione della gradinata e del pianerottolo che porta a piazza Garibaldi. Tale lavorazione prevede anche la parziale demolizione di parte del muro a lato della scalinata. Sempre in tale fase si procederà con la realizzazione di un passerella provvisoria che parte dalla zona antistante la chiesa con una rampa inclinata al fine di permettere l'accesso ai disabili all'edificio comunale. Si prevede il posizionamento di due estintori da Kg 6 a polvere all'inizio e alla fine del percorso provvisorio. 69 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Si prescrive la verifica statica delle strutture dell'impalcato, di protezione degli impianti e del piano di posa ogni 15 gg con nota scritta trasmessa al CSE e DL. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 21 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.24 S 1. 1.32 S 1. 1.78 scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 2. S 4. 3. 2 1.23 2.19 2.20 1. 1.26 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOGRU’ MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Operaio Comune (muratore)... Montaggio ponteggi esterni SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati. LAVORI IN ALTEZZA UTENSILI ELETTRICI PORTATILI PONTE SU CAVALLETTI PONTEGGIO Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi) 1. 3. 4. - SCAVO DI SBANCAMENTO a sezione ampia, eseguito in terreni di qualsiasi natura, a mano o con mezzo meccanico, compresi aggottamenti superficiali con pompa e trasporto a rifiuto del materiale di risulta. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 20,00 giorni lavorativi dal 2 NOV 2010 fino al 30 NOV 2010 4,00 80 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 20,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 80,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Qualunque lavoro di scavo deve essere preceduto da un'analisi geotecnica del terreno, e da una accurata relazione sulla presenza di eventuali sottostrutture (impianti esistenti). Durante lo scavo le persone non devono sostare o transitare o conunque essere presenti nel campo di azione dell'escavatore, né alla base o sul ciglio del fronte di attacco; il ciglio superiore dovrà essere pulito e spianato; le pareti devono essere controllate per eliminare le irregolarità ed evitare eventuali distacchi di blocchi (disgaggio); prima di accedere alla base degli scavi accertarsi del completamento dei lavori, armature comprese se previste; fare uso di casco di protezione; A scavo ultimato sul ciglio superiore verranno installati regolari delimitazioni dell'area aperta, i mezzi meccanici non dovranno mai avvicinarsi al ciglio dello scavo; non devono essere effettuati, anche se momentanei, depositi sul ciglio dello scavo. In caso di allagamento dello scavo, la ripresa dei lavori dovrà avvenire dopo un'accurata valutazione della sutuazione e stato delle pareti dello scavo. Prescrizioni di coordinamento: Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno rimanere ad una adeguata distanza di sicurezza da esse. NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI DI SBANCAMENTO GENERALE DEVONO OPERARE SOLO LE MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA; TUTTAVIA, IN TALI ZONE Ê POSSIBILE FARE TRACCIAMENTI O INIZIARE ALTRI LAVORI DI FONDAZIONE PURCHÉ QUESTI AVVENGANO IN ZONE DISTANTI DAL LUOGO DOVE LE MACCHINE PROSEGUONO IL LAVORO DI SBANCAMENTO E PURCHÉ TALI ZONE SIANO DELIMITATE DA TRANSENNE O CHIARE SEGNALAZIONI. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 10 3. 22 3. 56 scheda scheda scheda 3. 74 4. 1. 1.24 4. 1. 1.27 scheda scheda 4. 1. 1.40 4. 1. 1.41 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE ESCAVATORE LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE SCAVI DI SBANCAMENTO E O SPLATEAMENTO - Esecuzione di scavi con escavatore o pala caricatrice, carico ed allontanamento materiale di risulta a mezzo autocarri. LAVORI DI SCAVO Operaio Comune (muratore)... Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di fondazione)... Autista Autocarro... Escavatorista... 1. 4. COMPLETAMENTO ACCANTIERAMENTO CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 8,00 giorni lavorativi dal 11 NOV 2010 fino al 23 NOV 2010 Area esterna 1. 4. 1. Montaggio di una gru a torre CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno 2,00 giorni lavorativi dal 11 NOV 2010 fino al 13 NOV 2010 4,00 8 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 2,00 giorni 70 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Impresa esecutrice Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Impresa edile fornisce 8,00 Uomini/Giorno FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 4. S 4. 1.30 2. 7 2.26 1. 1.19 1. 1.39 Montaggio di una gru a torre GRU UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Operaio Comune Polivalente Gruista (gru a torre) 1. 4. 2. Allestimento ponteggio esterno CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 6,00 giorni lavorativi dal 15 NOV 2010 fino al 23 NOV 2010 2,00 12 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 6,00 giorni Impresa edile fornisce 12,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) Area esterna PRESCRIZIONI OPERATIVE Al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi metallici deve essere adibito personale pratico e fornito di attrezzi appropriati ed in buono stato di manutenzione (vedi attrezzature).I montanti di una stessa fila devono essere posti a distanza non superiore a m. 1,80 da asse ad asse, per ogni piano di ponte devono essere applicati due correnti, di cui uno può fare parte del parapetto, gli ancoraggi devono essere disposti a rombo almeno ogni 22 m2.Il responsabile di cantiere , ad intervalli periodici o dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungata interruzione di lavoro deve assicurarsi della verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, dell'efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando l'eventuale sostituzione od il rinforzo di elementi inefficienti.Le tavole che costituiscono l'impalcato devono essere fissate in modo che non possano scivolare sui traversi metallici, si devono usare tavole con sezione trasversale di cm. 30x4 e lunghe m. 4. E' fatto divieto di gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte, di salire e scendere lungo i montanti. Il ponteggio sul lato verso il vuoto deve essere dotato di idoneo parapetto e tavola fermapiede.Durante l'allestimento del ponteggio verrà esposta idonea cartellonistica di pericolo e d'obbligo..L'impalcatura dovrà prevedere i teli di protezione su tutta la superficie. Dovrà essere effettuata la verifica statica dell'impalcatura con i teli apposti. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 19 1. 22 1. 25 1.123 1.124 3. 44 PONTE SU CAVALLETTI SCALA IN LEGNO SCALA DOPPIA ARGANO A BANDIERA GRU A TORRE AUTOGRU’ ESECUZIONE OPERE MURARIE INTERNE - Vengono realizzate le opere murarie di tamponamento e tramezzi con laterizi e malta cementizia. Non sono da escludersi tamponamenti con pannelli prefabbricati. La fase lavorativa viene svolta all'interno della struttura. 1. 5. FONDAZIONI CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 42,50 giorni lavorativi dal 29 NOV 2010 fino al 26 GEN 2011 Zona fondazioni 1. 5. 1. Scavi CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 6,00 giorni lavorativi dal 29 NOV 2010 fino al 7 DIC 2010 3,00 18 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 6,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 18,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) PRESCRIZIONI OPERATIVE PROTEGGERE GLI SCAVI Prima di iniziare qualsiasi scavo dovranno essere eseguite tempestivamente le opere di protezione anche rilevando la presenza di tubazioni dei sottoservizi; se dovessero sorgere dubbi sul loro percorso sarà opportuno eseguire manualmente degli scavi per individuare la presenza di tali tubazioni. Dovrà essere eseguito lo scavo con prudenza se la benna incontra qualche resistenza. Le scarpate possono franare e travolgere i lavori di fondazione già eseguiti; si dovrà procedere quindi a puntellare il terreno, avendo cura di lasciare uno spazio di circa 1 metro per poter lavorare. Si dovrà delimitare di volta in volta l'area impiegata dalla macchina per i lavori; dovranno essere costruiti regolari parapetti lungo i percorsi che costeggiano gli scavi. Gli scavi in trincea dovranno essere sempre delimitati e, se il terreno di scavo è poco consistente, andranno puntellate le pareti dello scavo (le tavole devono sporgere dal terreno di 30 cm); per salire e scendere nello scavo bisognerà utilizzare una scala e dovranno essere rispettate le distanze di sicurezza dalla macchina operatrice. Il terreno di risulta degli scavi va allontanato dal bordo per evitare che frani al suo interno e si procederà a caricarlo su un camion, oppure ponendolo ad una certa distanza dal bordo dello scavo. A ridosso dello scavo non andranno accatastati materiali pesanti ma dovranno essere distribuiti a piccole cataste a distanza dal bordo dello scavo. Dpi Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche. Comportamenti obbligatori -Utilizzare l'emetto se vi è caduta di materiale dall'alto. -Dovrà essere delimitata e recintata l'area dello scavo. -Non dovrà essere depositato materiale presso il bordo dello scavo. La terra di risulta dovrà essere posta lontano dai 71 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) bordi dello scavo. -Gli scavi più profondi di m. 1,50 dovranno avere le pareti sostenute o lasciate inclinate secondo il naturale declivio. -I pozzetti dovranno essere recintati con tavole o con lamiera metallica. -Le scale e le vie di accesso allo scavo dovranno essere delimitate con parapetti. Le passerelle di attraversamento dovranno essere larghe almeno cm 60 e provviste di parapetti da ambo i lati. I parapetti dovranno essere alti almeno un metro, con una tavola fermapiede di cm 20 e una tavola orizzontale intermedia. SCAVARE A MANO Utilizzare il badile per il manico con la mano sinistra in basso e la mano destra in alto vicino all'estremità del manico; piegare le ginocchia e tenere la schiena dritta, facendo scorrere la lama sul terreno, raccogliendo il materiale. Per scavare con il piccone dovranno essere utilizzate tutte e due le mani, facendo cadere la punta perpendicolarmente al terreno; dovrà essere prestata particolare attenzione nel verificare che alle spalle non sia presente nessuno prima di alzarlo. -Dovrà essere utilizzato un copricapo per eseguire lavori sotto il sole e utilizzare il casco se c'è pericolo di caduta di oggetti. -Gli ostacoli che non si possono eliminare dovranno essere segnalati. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche. SCAVARE A MACCHINA Non bisognerà sostare all'interno dell'area di lavoro della macchina in movimento anche per le persone non addette ai lavori, oppure dovrà essere avvertito preventivamente l'operatore prima di accedervi (segnalare a voce e con gesti). Dovrà essere delimitata l'area di movimento della macchina e verificare se vi sono perdite di olio o di carburante. -Dovrà essere utilizzato un copricapo per i lavori sotto il sole e ,se vi è pericolo di caduta dall'alto, dovrà essere utilizzato un casco. -Non dovranno sostare persone nel raggio d'azione della macchina o sul ciglio dello scavo. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche. FONTI DI RISCHIO scheda scheda S 1. 1.17 S 2. 2. 3 scheda scheda scheda S 2. 2.12 S 2. 2.17 S 4. 1. 1.19 Scavi a sezione ristretta (trincee) fino a m 1.50 di profondità DRAG LINE: Il drag line lavora soprattutto mediante una serie di argani alloggiati nella torretta che permettono il lancio e il richiamo della benna nonché la variazione dell'angolo rispetto alla verticale del braccio. Le caratteristiche principali, sempre in proporzione al peso della macchina e alla potenza del motore termico, sono quindi le forze di tiro e il diametro dei vari argani e le dimensioni delle frizioni che ne comandano l'arresto. Questo tipo di macchina è caratterizzato da un lungo braccio tralicciato brandeggiabile; tale antenna ha le funzioni della canna da pesca nel lancio dell'amo e rende la macchina esclusivamente adatta al lavoro prima descritto; in alcuni casi può essere utilizzata come gru per sollevare pesi di non grande dimensione, giacché gli argani di sollevamento non sono di solito molto potenti. ESCAVATORE AUTOCARRO - DUMPER Operaio Comune Polivalente 1. 5. 2. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 8 DIC 2010 fino al 9 DIC 2010 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda 1. 9 1.133 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI Muratore Polivalente... Muratore... 1. 5. 3. - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia per opere di fondazione. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 6,00 giorni lavorativi dal 9 DIC 2010 fino al 17 DIC 2010 3,00 18 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 6,00 giorni Impresa edile fornisce 18,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE 72 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 1 1. 9 1. 91 1.133 2. 43 3. 50 scheda scheda scheda scheda 3. 66 4. 1. 1.24 4. 1. 1.34 4. 1. 1.38 MACCHINA PULISCI PANNELLI ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SEGA CIRCOLARE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME. ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti fondazioni continue, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... 1. 5. 4. - CALCESTRUZZO MAGRO DI SOTTOFONDAZIONE, fornito e posto in opera per la formazione dello strato di copriferro, compreso battitura e regolarizzazione della superficie. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 8,00 giorni lavorativi dal 17 DIC 2010 fino al 29 DIC 2010 4,00 32 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 8,00 giorni Impresa edile fornisce 32,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Transitare a velocità ridotta e lontano dai cigli degli scavi. Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico. Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante e lontano dai bordi degli scavi. I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento. Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo. Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio. Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un tirante (corda). Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni. Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione. Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro). Tenere pulito il ciglio dello scavo. Gli eventuali depositi di materiale devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale. I mezzi di trasporto devono mantenersi a debita distanza dal ciglio dello scavo per non compromettere la stabilità della parete. Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts. I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici. Verificare che il quadro elettrico sia protetto da interruttore differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA. Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione. Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili. Prescrizioni di coordinamento: NEL CORSO DEI LAVORI DI ARMATURA E DI GETTO DELLE FONDAZIONI VERTICALI E/O ORIZZONTALI, I LAVORI DI CARPENTERIA INTERFERISCONO CON QUELLI DI POSA DEL FERRO E DEL TRASPORTO DEI CONGLOMERATI. SONO LAVORI FRA LORO COMPLEMENTARI E NON DISGIUNGIBILI DURANTE I QUALI OCCORRE PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALLE SEGNALAZIONI MANUALI ED ACUSTICHE ED ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE A QUANTO VIENE INDICATO NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA. NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 14 3. 22 3. 53 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE POMPA PER MALTA CEMENTIZIA - CALCEST LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE POSA CLS (MAGRONE) - Esecuzione di magrone di fondazione reso da autobetoniera o centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù. Esecuzione entro scavi di fondazione. scheda scheda scheda 4. 1. 1. 9 4. 1. 1.24 4. 1. 1.34 Autista Pompa CLS... Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... 1. 5. 5. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, in fondazione, il tutto posto in opera secondo le indicazioni della D.L. 73 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 8,00 giorni lavorativi dal 29 DIC 2010 fino al 10 GEN 2011 3,00 24 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 8,00 giorni Impresa edile fornisce 24,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. INOLTRE I FERRI ECCEDENTI E LE PUNTAZZE DI RICHIAMO DEI PILASTRI DOVRANNO ESSERE PROTETTE NELLA PARTE SUPERIORE CON ELEMENTI ANTI CESOIAMENTO, A SCELTA DELL'IMPRESA ESECUTRICE, LA QUALE DOVRA' INDICARNE LE CARATTERISTICHE NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 20 3. 51 scheda scheda scheda 4. 1. 1.17 4. 1. 1.24 4. 1. 1.34 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE TRANCIA-PIEGAFERRI LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura, lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai. Ferraiolo - aiuto ferraiolo... Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... 1. 5. 6. - CALCESTRUZZO DI FONDAZIONE A RESISTENZA con cemento per l'esecuzione della platea a quota -3,10, fornito e posato in opera entro casserature,compresa la vibratura e regolarizzazione delle superfici. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 3,00 giorni lavorativi dal 10 GEN 2011 fino al 13 GEN 2011 5,00 15 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 3,00 giorni Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Transitare a velocità ridotta e lontano dai cigli degli scavi. Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico. Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante e lontano dai bordi degli scavi. I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento. Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo. Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio. Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un tirante (corda). Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni. Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione. Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro). Tenere pulito il ciglio dello scavo. Gli eventuali depositi di materiale devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale. I mezzi di trasporto devono mantenersi a debita distanza dal ciglio dello scavo per non compromettere la stabilità della parete. Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts. I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici. Verificare che il quadro elettrico sia protetto da interruttore differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA. Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione. Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili. Prescrizioni di coordinamento: NEL CORSO DEI LAVORI DI ARMATURA E DI GETTO DELLE FONDAZIONI VERTICALI E/O ORIZZONTALI, I LAVORI DI CARPENTERIA INTERFERISCONO CON QUELLI DI POSA DEL FERRO E DEL TRASPORTO DEI CONGLOMERATI. SONO LAVORI FRA LORO COMPLEMENTARI E NON DISGIUNGIBILI DURANTE I QUALI OCCORRE PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALLE SEGNALAZIONI MANUALI ED ACUSTICHE ED ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE A QUANTO VIENE INDICATO NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA. NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda 1. 2 1. 9 1.129 1.130 VIBRATORE ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOBETONIERA AUTOPOMPA PER GETTO 74 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) scheda scheda scheda 2. 22 3. 22 3. 24 AERANTI PER CALCESTRUZZO. LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù. Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione. scheda scheda scheda scheda scheda 4. 4. 4. 4. 4. Autista Pompa CLS... Autista Autobetoniera... Operaio Comune Polivalente... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... 1. 1. 9 1. 1.10 1. 1.19 1. 1.34 1. 1.38 ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 6. 3. - GETTO PILASTRI O MURATURE con calcestruzzo in opera per pilastri di qualsiasi forma e dimensione, gettato con l'ausilio dei casseri, compreso l'uso del vibratore ed eventuale posa di pannelli celenit. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Investimento di persone durante l’uso dell'autobetoniera - Ribaltamento dell’autobetoniera per cedimento fondo stradale - Ribaltamento dell’auto betoniera per smottamento del ciglio dello scavo - Contatto e inalazione di sostanze chimiche durante l’uso dell’autobetoniera - Incidente con altri veicoli - Investimento di persone durante l’uso dell’autopompa per getto - Contatto accidentale con il mezzo e l’impianto di pompaggio durante l’uso dell’autopompa per getto - Inalazione di vapori dannosi durante l’uso dell’autopompa per getto - Irritazioni epidermiche alle mani durante l’uso dell’autopompa per getto - Ribaltamento dell’autopompa - Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'aerante Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autobetoniera finchè la stessa è in uso. - I lavoratori della fase coordinata devono rispettarele indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autobetoniera. - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autopompa per getto. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autopompa per getto finchè la stessa è in uso. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'areante. 1. 5. 7. - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia delle opere di fondazione. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 9,00 giorni lavorativi dal 13 GEN 2011 fino al 26 GEN 2011 3,00 27 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 9,00 giorni Impresa edile fornisce 27,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. I CASSERI RIMOSSI DOVRANNO VENIRE ACCATASTATI IN MODO ORDINATO NELL'APPOSITA AREA DI CANTIERE. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 1 1. 9 2. 43 3. 66 4. 1. 1.19 4. 1. 1.24 4. 1. 1.38 MACCHINA PULISCI PANNELLI ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Operaio Comune Polivalente... Operaio Comune (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 6. 4. - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia dei pilastri. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Contatto con gli organi lavoratori (rulli di spinta, lame raschianti, ecc.) della macchina pulisci pannelli - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune 75 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) - Esplosione in quanto i vapori dei disarmanti, reagiscono con l'aria - Incendio durante l'uso dei disarmanti - Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dei disarmanti Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti. - Apparecchio respiratore: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti. 1. 6. PILASTRATURE E MURATURE INTERRATI CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 28,50 giorni lavorativi dal 27 DIC 2010 fino al 3 FEB 2011 Zona fondazioni 1. 6. 1. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, in elevazione per pilastri. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 10,00 giorni lavorativi dal 27 DIC 2010 fino al 8 GEN 2011 3,00 30 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 10,00 giorni Impresa edile fornisce 30,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 9 1. 20 3. 51 scheda scheda scheda 4. 1. 1.17 4. 1. 1.24 4. 1. 1.34 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE TRANCIA-PIEGAFERRI LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura, lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai. Ferraiolo - aiuto ferraiolo... Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... 1. 6. 2. - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 7,00 giorni lavorativi dal 10 GEN 2011 fino al 19 GEN 2011 2,00 14 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 7,00 giorni Impresa edile fornisce 14,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 91 1.133 3. 50 scheda scheda scheda scheda 3. 66 4. 1. 1.24 4. 1. 1.34 4. 1. 1.38 SEGA CIRCOLARE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti fondazioni continue, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... 1. 6. 3. - GETTO PILASTRI O MURATURE con calcestruzzo in opera per pilastri di qualsiasi forma e 76 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) dimensione, gettato con l'ausilio dei casseri, compreso l'uso del vibratore ed eventuale posa di pannelli celenit. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 4,00 giorni lavorativi dal 19 GEN 2011 fino al 25 GEN 2011 5,00 20 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 4,00 giorni Impresa edile fornisce 20,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Transitare a velocità ridotta e lontano dai cigli degli scavi. Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico. Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante e lontano dai bordi degli scavi. I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento. Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo. Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio. Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un tirante (corda). Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni. Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione. Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro). Tenere pulito il ciglio dello scavo. Gli eventuali depositi di materiale devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale. I mezzi di trasporto devono mantenersi a debita distanza dal ciglio dello scavo per non compromettere la stabilità della parete. Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts. I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici. Verificare che il quadro elettrico sia protetto da interruttore differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA. Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione. Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili. Prescrizioni di coordinamento: NEL CORSO DEI LAVORI DI ARMATURA E DI GETTO DELLE FONDAZIONI VERTICALI E/O ORIZZONTALI, I LAVORI DI CARPENTERIA INTERFERISCONO CON QUELLI DI POSA DEL FERRO E DEL TRASPORTO DEI CONGLOMERATI. SONO LAVORI FRA LORO COMPLEMENTARI E NON DISGIUNGIBILI DURANTE I QUALI OCCORRE PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALLE SEGNALAZIONI MANUALI ED ACUSTICHE ED ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE A QUANTO VIENE INDICATO NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA. NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 2 1. 9 1.129 1.130 2. 22 3. 22 3. 24 VIBRATORE ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOBETONIERA AUTOPOMPA PER GETTO AERANTI PER CALCESTRUZZO. LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù. Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione. scheda scheda scheda scheda scheda 4. 4. 4. 4. 4. Autista Pompa CLS... Autista Autobetoniera... Operaio Comune Polivalente... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... 1. 1. 9 1. 1.10 1. 1.19 1. 1.34 1. 1.38 ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 5. 6. - CALCESTRUZZO DI FONDAZIONE A RESISTENZA con cemento per l'esecuzione della platea a quota -3,10, fornito e posato in opera entro casserature,compresa la vibratura e regolarizzazione delle superfici. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Investimento di persone durante l’uso dell'autobetoniera - Ribaltamento dell’autobetoniera per cedimento fondo stradale - Ribaltamento dell’auto betoniera per smottamento del ciglio dello scavo - Contatto e inalazione di sostanze chimiche durante l’uso dell’autobetoniera - Incidente con altri veicoli - Investimento di persone durante l’uso dell’autopompa per getto - Contatto accidentale con il mezzo e l’impianto di pompaggio durante l’uso dell’autopompa per getto - Inalazione di vapori dannosi durante l’uso dell’autopompa per getto - Irritazioni epidermiche alle mani durante l’uso dell’autopompa per getto - Ribaltamento dell’autopompa - Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'aerante Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autobetoniera finchè la stessa è in uso. - I lavoratori della fase coordinata devono rispettarele indicazioni dell'uomo a terra addetto alla 77 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) movimentazione dell'autobetoniera. - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autopompa per getto. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autopompa per getto finchè la stessa è in uso. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'areante. 1. 6. 4. - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia dei pilastri. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 7,00 giorni lavorativi dal 25 GEN 2011 fino al 3 FEB 2011 3,00 21 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 7,00 giorni Impresa edile fornisce 21,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. I CASSERI RIMOSSI DOVRANNO VENIRE ACCATASTATI IN MODO ORDINATO NELL'APPOSITA AREA DI CANTIERE. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 1 1. 9 2. 43 3. 66 4. 1. 1.19 4. 1. 1.24 4. 1. 1.38 MACCHINA PULISCI PANNELLI ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Operaio Comune Polivalente... Operaio Comune (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 5. 7. - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia delle opere di fondazione. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Contatto con gli organi lavoratori (rulli di spinta, lame raschianti, ecc.) della macchina pulisci pannelli - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Esplosione in quanto i vapori dei disarmanti, reagiscono con l'aria - Incendio durante l'uso dei disarmanti - Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dei disarmanti Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti. - Apparecchio respiratore: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti. 1. 7. SOLAIO PIANO QUOTA 194,63 CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 74,00 giorni lavorativi dal 20 GEN 2011 fino al 4 MAG 2011 solaio -0,30 1. 7. 1. FORNITURA E POSA SOLAIO DI PIANO CARATTERISTICHE Durata 27,50 giorni lavorativi dal 20 GEN 2011 fino al 28 FEB 2011 1. 7. 1. 1. - POSA SOLAIO PIANO IN LASTRE prefabbricate in calcestruzzo, armate con rete elettrosaldata e tralicci in acciaio tondo, compreso i getti di completamento delle nervature e della soletta superiore. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno 8,00 giorni lavorativi dal 20 GEN 2011 fino al 1 FEB 2011 4,00 78 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 32 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 8,00 giorni Impresa edile fornisce 32,00 Uomini/Giorno Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3) Solaio di copertura + 9,00 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. GLI OPERATORI DURANTE LA POSA DEL SOLAIO DOVRANNO ADOTTARE SISTEMI DI TRATTENUTA ADEGUATI, AGGANCIANDOSI CON LE CINTURE DI SICUREZZA AD UNA CORDA PRETESA IN ACCIAIO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 21 1. 32 3. 22 3. 63 3. 66 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.12 4. 1. 1.34 4. 1. 1.50 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOGRU’ SCALA IN METALLO LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE LAVORI IN ALTEZZA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore... Autogru... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... Capo Squadra (murature)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 7. 1. 2. - PUNTELLAMENTI E CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso puntellatura, legature, sfrido, per travi e cordoli del solaio piano. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello - Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello - Rumore durante l’uso della mazza e scalpello - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Inalazione di polveri durante la movimentazione di materiale friabile Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. - I lavoratori della fase coordinata devono rimanere a debita distanza durante le operazioni di carico, scarico, sollevamento, ecc.. - I lavoratori della fase coordinata dovranno munirsi di filtranti facciali contro le polveri interti in caso di movimentazione di materiale friabile e polveroso. 1. 7. 1. 2. - PUNTELLAMENTI E CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso puntellatura, legature, sfrido, per travi e cordoli del solaio piano. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 2,00 giorni lavorativi dal 1 FEB 2011 fino al 3 FEB 2011 4,00 8 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 8,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Solaio di copertura + 9,00 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 8 1. 9 1.133 3. 9 scheda scheda scheda scheda scheda 3. 66 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.24 4. 1. 1.36 4. 1. 1.50 PONTE SU CAVALLETTI MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI OPERAZIONI DI CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO MATERIALI MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore... Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (generico)... Capo Squadra (murature)... ATTIVITA' COORDINATE 79 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 1 Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1. 7. 1. 1. - POSA SOLAIO PIANO IN LASTRE prefabbricate in calcestruzzo, armate con rete elettrosaldata e tralicci in acciaio tondo, compreso i getti di completamento delle nervature e della soletta superiore. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Rovesciamento dell’autogrù - Caduta del carico durante l’uso dell’autogrù - Rottura di una fune durante l’uso dell’autogrù - Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’autogrù - Investimento di persone durante l’uso dell’autogrù - Incedenti con altri veicoli - Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala in metallo - Rovesciamento della scala in metallo durante l’uso - Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autogrù finchè la stessa è in uso. - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autogrù. - I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il raggio d'azione dell'autogrù. - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. 1. 7. 1. 3. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, per travi, cordoli, ferri piegati e rete elettrosaldata nel solaio piano. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 9,00 giorni lavorativi dal 3 FEB 2011 fino al 16 FEB 2011 3,00 27 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 9,00 giorni Impresa edile fornisce 27,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Solaio di copertura + 9,00 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 9 1. 20 3. 51 scheda scheda scheda 4. 1. 1.17 4. 1. 1.24 4. 1. 1.34 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE TRANCIA-PIEGAFERRI LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura, lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai. Ferraiolo - aiuto ferraiolo... Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 7. 1. 4. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune 1. 7. 1. 4. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 16 FEB 2011 fino al 23 FEB 2011 2,00 10 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Impresa edile fornisce 10,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Solaio di copertura + 9,00 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. 80 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda 1. 9 1.133 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI Muratore Polivalente... Muratore... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 7. 1. 3. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, per travi, cordoli, ferri piegati e rete elettrosaldata nel solaio piano. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune 1. 7. 1. 5. - GETTO DI CALCESTRUZZO PER SOLAIO in opera per solaio, solette a sbalzo, grondaie travi e cordoli del tipo R'bk > 300 Kg/cmq., confezionato con due o più pezzature di inerti nelle dovute proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 3,00 giorni lavorativi dal 23 FEB 2011 fino al 28 FEB 2011 5,00 15 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 3,00 giorni Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Solaio di copertura + 9,00 PRESCRIZIONI OPERATIVE Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Transitare a velocità ridotta e lontano dalle strutture. Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico. Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante. I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento. Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo. Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio. Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un tirante (corda). Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni. Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione. Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro). Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts. I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici. Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione. Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili. Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 2 1. 9 1.129 1.130 2. 22 3. 22 3. 24 VIBRATORE ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOBETONIERA AUTOPOMPA PER GETTO AERANTI PER CALCESTRUZZO. LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù. Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione. scheda scheda scheda scheda scheda 4. 4. 4. 4. 4. Autista Pompa CLS... Autista Autobetoniera... Operaio Comune Polivalente... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... 1. 1. 9 1. 1.10 1. 1.19 1. 1.34 1. 1.38 1. 7. 2. PILASTRATURE E MURATURE CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 28,00 giorni lavorativi dal 28 FEB 2011 fino al 7 APR 2011 solaio -0,30 1. 7. 2. 1. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, in elevazione per pilastri. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno 10,00 giorni lavorativi dal 28 FEB 2011 fino al 12 MAR 2011 3,00 30 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 10,00 giorni 81 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Impresa edile fornisce 30,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 9 1. 20 3. 51 scheda scheda scheda 4. 1. 1.17 4. 1. 1.24 4. 1. 1.34 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE TRANCIA-PIEGAFERRI LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura, lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai. Ferraiolo - aiuto ferraiolo... Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... 1. 7. 2. 2. - CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso posa, puntellatura, legature, sfrido, disarmo e pulizia. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 7,00 giorni lavorativi dal 14 MAR 2011 fino al 23 MAR 2011 2,00 14 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 7,00 giorni Impresa edile fornisce 14,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 91 1.133 3. 50 scheda scheda scheda scheda 3. 66 4. 1. 1.24 4. 1. 1.34 4. 1. 1.38 SEGA CIRCOLARE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti fondazioni continue, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... 1. 7. 2. 3. - GETTO PILASTRI O MURATURE con calcestruzzo in opera per pilastri di qualsiasi forma e dimensione, gettato con l'ausilio dei casseri, compreso l'uso del vibratore ed eventuale posa di pannelli celenit. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 4,00 giorni lavorativi dal 23 MAR 2011 fino al 29 MAR 2011 5,00 20 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 4,00 giorni Impresa edile fornisce 20,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Transitare a velocità ridotta e lontano dai cigli degli scavi. Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico. Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante e lontano dai bordi degli scavi. I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento. Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo. Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio. Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un tirante (corda). Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni. Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione. Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro). Tenere pulito il ciglio dello scavo. Gli eventuali depositi di materiale devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. 82 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale. I mezzi di trasporto devono mantenersi a debita distanza dal ciglio dello scavo per non compromettere la stabilità della parete. Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts. I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici. Verificare che il quadro elettrico sia protetto da interruttore differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA. Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione. Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili. Prescrizioni di coordinamento: NEL CORSO DEI LAVORI DI ARMATURA E DI GETTO DELLE FONDAZIONI VERTICALI E/O ORIZZONTALI, I LAVORI DI CARPENTERIA INTERFERISCONO CON QUELLI DI POSA DEL FERRO E DEL TRASPORTO DEI CONGLOMERATI. SONO LAVORI FRA LORO COMPLEMENTARI E NON DISGIUNGIBILI DURANTE I QUALI OCCORRE PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALLE SEGNALAZIONI MANUALI ED ACUSTICHE ED ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE A QUANTO VIENE INDICATO NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA. NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 2 1. 9 1.129 1.130 2. 22 3. 22 3. 24 VIBRATORE ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOBETONIERA AUTOPOMPA PER GETTO AERANTI PER CALCESTRUZZO. LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù. Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione. scheda scheda scheda scheda scheda 4. 4. 4. 4. 4. Autista Pompa CLS... Autista Autobetoniera... Operaio Comune Polivalente... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... 1. 1. 9 1. 1.10 1. 1.19 1. 1.34 1. 1.38 1. 7. 2. 4. - DISARMO CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso la pulizia dei pannelli e la pulizia dei pilastri. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 7,00 giorni lavorativi dal 29 MAR 2011 fino al 7 APR 2011 3,00 21 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 7,00 giorni Impresa edile fornisce 21,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Zona fondazioni PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. I CASSERI RIMOSSI DOVRANNO VENIRE ACCATASTATI IN MODO ORDINATO NELL'APPOSITA AREA DI CANTIERE. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 1 1. 9 2. 43 3. 66 4. 1. 1.19 4. 1. 1.24 4. 1. 1.38 MACCHINA PULISCI PANNELLI ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Operaio Comune Polivalente... Operaio Comune (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... 1. 7. 3. MURATURE CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 12,00 giorni lavorativi dal 8 APR 2011 fino al 26 APR 2011 solaio -0,30 1. 7. 3. 1. - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta bastarda. CARATTERISTICHE 83 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 5,00 giorni lavorativi dal 8 APR 2011 fino al 15 APR 2011 3,00 15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) solaio -0,30 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. GLI ADDETTI DOVRANNO OPERARE CON I PONTI SU CAVALLETTI, COSTRUITI SECONDO LE INDICAZIONI DETTATE DAL D.P.R. 164/56, INOLTRE NON DOVRANNO INGOMBRARE I PONTI DI CAMMINAMENTO CON PACCHI DI MATERIALE, MA SOLAMENTE CON LO STRETTO NECESSARIO AL FINE DI AVERE UN AMPIO MARGINE DI PASSAGGIO E PER EVITARE CEDIMENTI DELLA STRUTTURA PORTANTE O DELLE TAVOLE. QUNDO LA MURATURA AVRA' SUPERATO L'ALTEZZA DI 2,00 METRI, OPPURE GLI OPERATORI STAZIONANDO SUI PONTI A CAVALLETTI SONO PIU' ALTI DELLA QUOTA DEL MURO, DOVRANNO INSTALLARE IL PONTEGGIO FISSO DALLA PARTE ESTERNA AL FINE DI COSTITUIRE UNA PROTEZIONE ANTICADUTA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 9 1. 33 1. 34 2. 23 3. 9 scheda scheda scheda scheda scheda 3. 63 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.19 PONTE SU CAVALLETTI ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA IN METALLO BETONIERA A BICCHIERE CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA OPERAZIONI DI CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO MATERIALI LAVORI IN ALTEZZA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Muratore... Operaio Comune Polivalente... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 7. 3. 2. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili 2 1. 7. 3. 3. - ARCHITRAVI APERTURE posa in opera di architravi prefabbricati su finestre porte e porte-finestre, tipo travetti bausta senza traliccio, con sovrastante muratura di completamento per arrivare a quota solaio. Sono compresi gli allettamenti con malta cementizia. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello - Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello - Rumore durante l’uso della mazza e scalpello - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Ribaltamento accidentale del bicchiere della betoniera - Contatto con la ghiera e il pignone della betoniera a bicchiere Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla betoniera a bicchiere, finchè la stessa è in uso. 1. 7. 3. 2. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice 2,00 giorni lavorativi dal 15 APR 2011 fino al 19 APR 2011 3,00 6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 6,00 Uomini/Giorno 84 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Matrice di rischio Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) solaio -0,30 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda 1. 9 1.133 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI Muratore Polivalente... Muratore... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 7. 3. 1. - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta bastarda. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza - Inalazione di polveri durante la movimentazione di materiale friabile - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Ribaltamento accidentale del bicchiere della betoniera - Contatto con la ghiera e il pignone della betoniera a bicchiere - Inalazione di polveri durante l’uso del cemento Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. - I lavoratori della fase coordinata devono rimanere a debita distanza durante le operazioni di carico, scarico, sollevamento, ecc.. - I lavoratori della fase coordinata dovranno munirsi di filtranti facciali contro le polveri interti in caso di movimentazione di materiale friabile e polveroso. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla betoniera a bicchiere, finchè la stessa è in uso. - I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con cemento o malta cementizia, devono lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Mascherina antipolvere : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano cemento o malta cementizia. 1. 7. 3. 3. - ARCHITRAVI APERTURE posa in opera di architravi prefabbricati su finestre porte e porte-finestre, tipo travetti bausta senza traliccio, con sovrastante muratura di completamento per arrivare a quota solaio. Sono compresi gli allettamenti con malta cementizia. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 21 APR 2011 fino al 22 APR 2011 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) solaio -0,30 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. DURANTE LA MOVIMENTAZIONE DEGLI ARCHITRAVI PREFABBRICATI, GLI OPERATORI DOVRANNO ACCERTARSI CHE NELLA ZONA NON VI SIANO ALTRI OPERATORI O PERSONE. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 8 1. 9 1. 34 1.133 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.36 PONTE SU CAVALLETTI MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE BETONIERA A BICCHIERE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI Muratore... Assistente tecnico di cantiere (generico)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 7. 3. 1. - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta bastarda. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza 85 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris - Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Inalazione di polveri durante la movimentazione di materiale friabile Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti Proiezione della testa del martello Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune Ribaltamento accidentale del bicchiere della betoniera Contatto con la ghiera e il pignone della betoniera a bicchiere Inalazione di polveri durante l’uso del cemento Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. - I lavoratori della fase coordinata devono rimanere a debita distanza durante le operazioni di carico, scarico, sollevamento, ecc.. - I lavoratori della fase coordinata dovranno munirsi di filtranti facciali contro le polveri interti in caso di movimentazione di materiale friabile e polveroso. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla betoniera a bicchiere, finchè la stessa è in uso. - I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con cemento o malta cementizia, devono lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Mascherina antipolvere : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano cemento o malta cementizia. 1. 7. 3. 4. - ALLESTIMENTO PONTEGGIO FISSO - Installazione ed utilizzo del ponteggio fisso esterno al fabbricato per il piano superiore. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 2,00 giorni lavorativi dal 22 APR 2011 fino al 26 APR 2011 2,00 4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 4,00 Uomini/Giorno Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3) Esterno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi metallici deve essere adibito personale pratico e fornito di attrezzi appropriati ed in buono stato di manutenzione (vedi attrezzature).I montanti di una stessa fila devono essere posti a distanza non superiore a m. 1,80 da asse ad asse, per ogni piano di ponte devono essere applicati due correnti, di cui uno può fare parte del parapetto, gli ancoraggi devono essere disposti a rombo almeno ogni 22 m2. Il responsabile di cantiere , ad intervalli periodici o dopo una prolungata interruzione di lavoro deve assicurarsi della verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, dell'efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando l'eventuale sostituzione od il rinforzo di elementi inefficienti. Le tavole che costituiscono l'impalcato devono essere fissate in modo che non possano scivolare sui traversi metallici, si devono usare tavole con sezione trasversale di cm. 30x4 e lunghe m. 4. E' fatto divieto di gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte, di salire e scendere lungo i montanti. Il ponteggio sul lato verso il vuoto deve essere dotato di idoneo parapetto e tavola fermapiede. Durante l'allestimento del ponteggio verrà esposta idonea cartellonistica di pericolo e d'obbligo. L'impalcatura dovrà prevedere i teli di protezione su tutta la superficie. Dovrà essere effettuata la verifica statica dell'impalcatura con i teli apposti.Limplcatura dovrà essere verificata al fine di reggere il getto del solaio orizzontale di copertura a quota 9,00 Prescrizioni di coordinamento: IL MONTAGGIO DEI PONTEGGI AVVIENE MAN MANO CHE SI SVILUPPANO I LAVORI COSTRUTTIVI; TRATTASI DI OPERE CHE SI PROTRAGGONO NEL TEMPO AD INTERVALLI PIU' O MENO COSTANTI DURANTE LE QUALI SI DEVONO ADOTTARE PARTICOLARI CAUTELE. ALLA BASE DEI PONTEGGI IN ELEVAZIONE VI E' PERICOLO DI CADUTA DI MATERIALI. NEL CORSO DI TALI LAVORI LE PERSONE NON DEVONO SOSTARE O TRANSITARE NELLE ZONE SOTTOSTANTI; SI DEVONO QUINDI PREDISPORRE E SEGNALARE PERCORSI DIVERSI ED OBBLIGATI PER RAGGIUNGERE LE ALTRE ZONE DEL CANTIERE. NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 9 1. 32 3. 58 scheda scheda 4. 1. 1.26 4. 1. 2. 5 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA IN METALLO INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati. Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)... Ponteggiatore... 1. 7. 4. SCALE GETTATE IN OPERA CARATTERISTICHE Durata Impresa esecutrice Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 27 APR 2011 fino al 4 MAG 2011 Impresa edile solaio -0,30 1. 7. 4. 1. Esecuzione carpenteria e casserature CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno 2,00 giorni lavorativi dal 27 APR 2011 fino al 29 APR 2011 2,00 86 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 4,00 Uomini/Giorno PRESCRIZIONI OPERATIVE LAVORARE IL FERRO Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai; eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro. -Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed occhiali di protezione. -Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri. -La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi. FONTI DI RISCHIO scheda scheda S 1. 1.36 S 1. 1.70 scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. 2. 4 S 2. 2.15 S 2. 2.21 S 2. 2.26 S 3. 42 S 4. 1. 1. 6 S 4. 1. 1.19 Lavorazione ferro in cantiere ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai. TRANCIA-PIEGAFERRI SEGA CIRCOLARE SCALA PORTATILE UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE PITTURE PER CASSEFORMI. Carpentiere Operaio Comune Polivalente 1. 7. 4. 2. Posa acciaio di armatura CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice 1,00 giorni lavorativi dal 29 APR 2011 fino al 30 APR 2011 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno PRESCRIZIONI OPERATIVE LAVORARE IL FERRO Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai; eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro. -Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed occhiali di protezione. -Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri. -La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi. FONTI DI RISCHIO scheda S 1. 1.69 scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. 2. 4 2. 5 2.21 2.26 1. 1. 6 1. 1.19 LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura, lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai. TRANCIA-PIEGAFERRI AUTOGRU' SCALA PORTATILE UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Carpentiere Operaio Comune Polivalente 1. 7. 4. 3. Confezionamento e getto del conglomerato cementizio CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice 1,00 giorni lavorativi dal 2 MAG 2011 fino al 3 MAG 2011 3,00 3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno 87 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) PRESCRIZIONI OPERATIVE IMPASTARE A MACCHINA Dovrà essere predisposta una tettoia non più alta di 3 m per chi deve lavorare sotto la gru. Dovrà essere sempre verificata l'integrità ed il buon funzionamento dei sistemi di sicurezza (interruttore di marcia/arresto, pulsante di emergenza, interruttore differenziale). Non verranno mai manomesse le protezioni degli organi in movimento e si dovrà procedere a togliere la tensione alla macchina ed al cavo di alimentazione se si deve accedere agli organi che la fanno muovere. Per il carico della betoniera si dovrà utilizzare una carriola; per lo scarico si dovrà inclinare la tazza per farne cadere l'impasto; sarà vietato infilare il badile nella betoniera e per effettuare degli spostamenti della stessa si dovrà togliere la tensione e staccare la spina dalla presa di corrente, avendo cura di rimuovere il cavo di alimentazione. Per il trasporto dei sacchi di cemento bisognerà adottare alcune misure di sicurezza, quali tenere la schiena dritta per lo spostamento. -Dovrà essere utilizzato un copricapo se si effettuano lavori sotto il sole; bisognerà utilizzare il casco se si effettuano lavori vicino a ponteggi o sotto il braccio della gru. Per chi usa stabilmente la betoniera dovranno essere utilizzare le cuffie o i tappi alle orecchie. -Non dovranno essere toccati gli organi in movimento delle macchine; non ci si allontanerà dalla betoniera mentre questa è in movimento. -Tutte le macchine impastatrici (betoniera, molazza, ecc.) alimentate elettricamente devono essere collegate all'impianto di messa a terra e vanno usate correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - cuffie protettive. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 1. 1.39 S 2. 1. 9 S 2. 2. 9 S 3. 6 S 3. 15 S 3. 16 S 3. 21 S 3. 22 S 4. 1. 1. 9 S 4. 1. 1.19 Confezionamento del calcestruzzo con betoniera o impianto di betonaggio AUTOPOMPA PER GETTO BETONIERA ACCELERANTI PER CALCESTRUZZO. TRATTAMENTI PROTETTIVI PER CALCESTRUZZO E MURATURA. ADDITIVO PER MALTE AERANTI PER CALCESTRUZZO. CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA Autista Pompa CLS Operaio Comune Polivalente 1. 7. 4. 4. Disarmo casserature CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice 1,00 giorni lavorativi dal 3 MAG 2011 fino al 4 MAG 2011 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno PRESCRIZIONI OPERATIVE DISARMARE Dovranno essere seguite opportune indicazioni prima di cominciare a smontare i casseri e i banchinaggi. Bisognerà prestare molta attenzione a non far cadere di colpo elementi del banchinaggio e dei casseri. Man mano che vengono levati, verranno accatastati i puntelli e le travi separatamente e in ordine in un luogo raggiungibile dalla gru; pulire i piani di lavoro. Dovranno essere disarmate le pareti verticali e, se restano dei fori di porte o di finestre con il davanzale alto meno di un metro, bisognerà procedere a chiuderli con un parapetto e tavola fermapiede con traverso intermedio. Verranno chiusi anche i fori rimasti sul solaio anche con delle tavole ancorate o con un regolare parapetto. -Dovranno essere utilizzati guanti, casco e scarpe di sicurezza quando si disarma. -Il disarmo va effettuato con cautela e dopo che il calcestruzzo ha raggiunto una sufficiente resistenza. Il disarmo deve essere autorizzato dal Direttore dei Lavori. -Le aperture nei muri, prospicienti il vuoto, vanno chiuse con un parapetto alto un metro, con tavola fermapiede da 20 cm e traverso intermedio. Le aperture nei solai o vanno chiuse con tavole o vanno circondate da un parapetto regolamentare. Se al termine del disarmo vengono riscontrate deficienze negli apprestamenti per la sicurezza, bisognerà avvertire il responsabile di cantiere. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti protettivi. RIORDINARE I MATERIALI Dovranno essere selezionati gli elementi in laterizio riutilizzabili, disponendoli in ordine nelle apposite ceste; dovrà essere raccolta in carriole la malta ancora utilizzabile; non verranno gettati materiali dal ponteggio. Dovranno essere riordinati i materiali disponendoli in cataste separate in modo tale che non intralcino il lavoro ed il passaggio. I chiodi sporgenti dovranno essere ribattuti o tolti con il martello per carpentiere. Tutti gli attrezzi verranno puliti e riordinati nelle loro casse per gli attrezzi. Verranno staccate le spine dagli attrezzi elettrici, verificando di non lasciare situazioni di rischio. Dovranno essere utilizzati idonei D.P.I. quali scarpe antinfortunistiche, guanti e casco. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di protezione. PULIRE I MATERIALI Bisognerà provvedere alla pulizia dell'area dopo aver terminato un lavoro; dovranno essere raccolti i materiali più grossolani, con la scopa e badile quelli più fini, ed andranno buttati nella carriola. Dovrà essere bagnata con acqua l'area se questa risulta essere molto polverosa; dovranno anche essere utilizzati DPI adatti quali la mascherina, gli occhiali e la tuta. Per quanto riguarda le attrezzature, la betoniera verrà lavata abbondantemente con acqua e ghiaia se questa risulta essere molto incrostata. Verranno lavate anche le carriole, le casse malta, i secchi ed i badili. -Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per effettuare le lavorazioni in cantiere. -L'area di lavoro verrà bagnata se questa risulta essere polverosa, avendo cura di raccogliere i residui dei materiali irritanti e leggeri. In tali fasi si dovranno utilizzare la mascherina e gli occhiali. -Dovrà essere utilizzata la tuta per la raccolta di materiali irritanti o insudicianti. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di protezione 88 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) - tuta - occhiali protettivi - maschera. FONTI DI RISCHIO scheda S 1. 1.42 scheda scheda scheda scheda scheda S 2. 1.42 S 2. 2.19 S 2. 2.21 S 2. 2.26 S 3. 40 scheda scheda scheda S 3. 41 S 4. 1. 1. 6 S 4. 1. 1.19 Disarmo e rimozione dei piani di lavoro occorsi per l'armatura principale e secondaria dei vari impalcati. MACCHINA PULISCI PANNELLI PONTE SU CAVALLETTI SCALA PORTATILE UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE DISARMANTI: OLIO DISARMANTE A BASE DI OLI MINERALI LEGGERI A VOLTE COMBINATI CON ACQUA DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME. Carpentiere Operaio Comune Polivalente 1. 8. SOLAIO PIANO QUOTA 197,63 CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 48,00 giorni lavorativi dal 25 MAR 2011 fino al 1 GIU 2011 solaio -0,30 1. 8. 1. FORNITURA E POSA SOLAIO DI PIANO CARATTERISTICHE Durata 27,00 giorni lavorativi dal 25 MAR 2011 fino al 3 MAG 2011 1. 8. 1. 1. - POSA SOLAIO PIANO IN LASTRE prefabbricate in calcestruzzo, armate con rete elettrosaldata e tralicci in acciaio tondo, compreso i getti di completamento delle nervature e della soletta superiore. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 8,00 giorni lavorativi dal 25 MAR 2011 fino al 6 APR 2011 4,00 32 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 8,00 giorni Impresa edile fornisce 32,00 Uomini/Giorno Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3) Solaio di copertura + 9,00 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. GLI OPERATORI DURANTE LA POSA DEL SOLAIO DOVRANNO ADOTTARE SISTEMI DI TRATTENUTA ADEGUATI, AGGANCIANDOSI CON LE CINTURE DI SICUREZZA AD UNA CORDA PRETESA IN ACCIAIO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 21 1. 32 3. 22 3. 63 3. 66 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.12 4. 1. 1.34 4. 1. 1.50 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOGRU’ SCALA IN METALLO LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE LAVORI IN ALTEZZA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore... Autogru... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... Capo Squadra (murature)... 1. 8. 1. 2. - PUNTELLAMENTI E CASSERI PER GETTI DI CALCESTRUZZO eseguiti in legno abete sottomisura o con cassero metallico, compreso puntellatura, legature, sfrido, per travi e cordoli del solaio piano. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 2,00 giorni lavorativi dal 6 APR 2011 fino al 8 APR 2011 4,00 8 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 8,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Solaio di copertura + 9,00 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO 89 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 8 1. 9 1.133 3. 9 scheda scheda scheda scheda scheda 3. 66 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.24 4. 1. 1.36 4. 1. 1.50 Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) PONTE SU CAVALLETTI MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI OPERAZIONI DI CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO MATERIALI MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore... Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (generico)... Capo Squadra (murature)... 1. 8. 1. 3. - ACCIAIO TONDO PER C.A. fornito e posto in opera compreso tagli, sfridi, sagomature e legature, per travi, cordoli, ferri piegati e rete elettrosaldata nel solaio piano. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 9,00 giorni lavorativi dal 8 APR 2011 fino al 21 APR 2011 3,00 27 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 9,00 giorni Impresa edile fornisce 27,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Solaio di copertura + 9,00 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE AREE DI LAVORO DOVRANNO ESSERE COSTANTEMENTE MANTENUTE IN ORDINE E LIBERE DA ELEMENTI E MATERIALI DI LAVORO ECCEDENTI, AL FINE DI ELIMINARE I PERICOLI DI INCIAMPO E CADUTA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 9 1. 20 3. 51 scheda scheda scheda 4. 1. 1.17 4. 1. 1.24 4. 1. 1.34 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE TRANCIA-PIEGAFERRI LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura, lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai. Ferraiolo - aiuto ferraiolo... Operaio Comune (muratore)... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... 1. 8. 1. 4. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 21 APR 2011 fino al 28 APR 2011 2,00 10 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Impresa edile fornisce 10,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Solaio di copertura + 9,00 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda 1. 9 1.133 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI Muratore Polivalente... Muratore... 1. 8. 1. 5. - GETTO DI CALCESTRUZZO PER SOLAIO in opera per solaio, solette a sbalzo, grondaie travi e cordoli del tipo R'bk > 300 Kg/cmq., confezionato con due o più pezzature di inerti nelle dovute proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 3,00 giorni lavorativi dal 28 APR 2011 fino al 3 MAG 2011 5,00 15 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 3,00 giorni Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Solaio di copertura + 9,00 PRESCRIZIONI OPERATIVE Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa. 90 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Transitare a velocità ridotta e lontano dalle strutture. Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico. Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante. I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento. Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo. Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio. Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un tirante (corda). Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni. Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione. Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro). Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts. I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici. Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione. Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili. Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 2 1. 9 1.129 1.130 2. 22 3. 22 3. 24 VIBRATORE ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOBETONIERA AUTOPOMPA PER GETTO AERANTI PER CALCESTRUZZO. LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù. Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione. scheda scheda scheda scheda scheda 4. 4. 4. 4. 4. Autista Pompa CLS... Autista Autobetoniera... Operaio Comune Polivalente... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... 1. 1. 9 1. 1.10 1. 1.19 1. 1.34 1. 1.38 1. 8. 2. MURATURE CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 12,00 giorni lavorativi dal 4 MAG 2011 fino al 20 MAG 2011 solaio -0,30 1. 8. 2. 1. - MURATURA IN ELEVAZIONE retta o curva per lavori di qualsiasi genere o scopo, forma e dimensioni, eseguita con blocchi forati delle dimensioni cm 25x12x16 o 19 o 12x12x16, legati con malta bastarda. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 4 MAG 2011 fino al 11 MAG 2011 3,00 15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) solaio -0,30 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. GLI ADDETTI DOVRANNO OPERARE CON I PONTI SU CAVALLETTI, COSTRUITI SECONDO LE INDICAZIONI DETTATE DAL D.P.R. 164/56, INOLTRE NON DOVRANNO INGOMBRARE I PONTI DI CAMMINAMENTO CON PACCHI DI MATERIALE, MA SOLAMENTE CON LO STRETTO NECESSARIO AL FINE DI AVERE UN AMPIO MARGINE DI PASSAGGIO E PER EVITARE CEDIMENTI DELLA STRUTTURA PORTANTE O DELLE TAVOLE. QUNDO LA MURATURA AVRA' SUPERATO L'ALTEZZA DI 2,00 METRI, OPPURE GLI OPERATORI STAZIONANDO SUI PONTI A CAVALLETTI SONO PIU' ALTI DELLA QUOTA DEL MURO, DOVRANNO INSTALLARE IL PONTEGGIO FISSO DALLA PARTE ESTERNA AL FINE DI COSTITUIRE UNA PROTEZIONE ANTICADUTA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 9 1. 33 1. 34 2. 23 3. 9 PONTE SU CAVALLETTI ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA IN METALLO BETONIERA A BICCHIERE CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA OPERAZIONI DI CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO MATERIALI 91 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris scheda scheda scheda scheda scheda 3. 63 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.19 Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) LAVORI IN ALTEZZA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Muratore... Operaio Comune Polivalente... 1. 8. 2. 2. - POSA TUBAZIONI E SCARICHI posa di tubi in pvc e polietilene rigido per scarichi, colore arancione (adatti per acque calde e acque nere) completi in opera, compresi i pezzi speciali e la sigillatura delle giunzioni con apposito collante. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 2,00 giorni lavorativi dal 11 MAG 2011 fino al 13 MAG 2011 3,00 6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 6,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) solaio -0,30 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda 1. 9 1.133 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI Muratore Polivalente... Muratore... 1. 8. 2. 3. - ARCHITRAVI APERTURE posa in opera di architravi prefabbricati su finestre porte e porte-finestre, tipo travetti bausta senza traliccio, con sovrastante muratura di completamento per arrivare a quota solaio. Sono compresi gli allettamenti con malta cementizia. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 17 MAG 2011 fino al 18 MAG 2011 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) solaio -0,30 PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. DURANTE LA MOVIMENTAZIONE DEGLI ARCHITRAVI PREFABBRICATI, GLI OPERATORI DOVRANNO ACCERTARSI CHE NELLA ZONA NON VI SIANO ALTRI OPERATORI O PERSONE. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 8 1. 9 1. 34 1.133 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.36 PONTE SU CAVALLETTI MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE BETONIERA A BICCHIERE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI Muratore... Assistente tecnico di cantiere (generico)... 1. 8. 2. 4. - ALLESTIMENTO PONTEGGIO FISSO - Installazione ed utilizzo del ponteggio fisso esterno al fabbricato per il piano superiore. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 2,00 giorni lavorativi dal 18 MAG 2011 fino al 20 MAG 2011 2,00 4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 4,00 Uomini/Giorno Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3) Esterno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi metallici deve essere adibito personale pratico e fornito di attrezzi appropriati ed in buono stato di manutenzione (vedi attrezzature).I montanti di una stessa fila devono essere posti a distanza non superiore a m. 1,80 da asse ad asse, per ogni piano di ponte devono essere applicati due correnti, di cui uno può fare parte del parapetto, gli ancoraggi devono essere disposti a rombo almeno ogni 22 m2. Il responsabile di cantiere , ad intervalli periodici o dopo una prolungata interruzione di lavoro deve assicurarsi della verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, dell'efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando l'eventuale sostituzione od il rinforzo di elementi inefficienti. Le tavole che costituiscono l'impalcato devono essere fissate in modo che non possano scivolare sui traversi metallici, si devono usare tavole con sezione trasversale di cm. 30x4 e lunghe m. 4. E' fatto divieto di gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte, di salire e scendere lungo i montanti. Il ponteggio sul lato verso il vuoto deve essere 92 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) dotato di idoneo parapetto e tavola fermapiede. Durante l'allestimento del ponteggio verrà esposta idonea cartellonistica di pericolo e d'obbligo. L'impalcatura dovrà prevedere i teli di protezione su tutta la superficie. Dovrà essere effettuata la verifica statica dell'impalcatura con i teli apposti.Limplcatura dovrà essere verificata al fine di reggere il getto del solaio orizzontale di copertura a quota 9,00 Prescrizioni di coordinamento: IL MONTAGGIO DEI PONTEGGI AVVIENE MAN MANO CHE SI SVILUPPANO I LAVORI COSTRUTTIVI; TRATTASI DI OPERE CHE SI PROTRAGGONO NEL TEMPO AD INTERVALLI PIU' O MENO COSTANTI DURANTE LE QUALI SI DEVONO ADOTTARE PARTICOLARI CAUTELE. ALLA BASE DEI PONTEGGI IN ELEVAZIONE VI E' PERICOLO DI CADUTA DI MATERIALI. NEL CORSO DI TALI LAVORI LE PERSONE NON DEVONO SOSTARE O TRANSITARE NELLE ZONE SOTTOSTANTI; SI DEVONO QUINDI PREDISPORRE E SEGNALARE PERCORSI DIVERSI ED OBBLIGATI PER RAGGIUNGERE LE ALTRE ZONE DEL CANTIERE. NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 9 1. 32 3. 58 scheda scheda 4. 1. 1.26 4. 1. 2. 5 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA IN METALLO INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati. Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)... Ponteggiatore... 1. 8. 3. SCALE GETTATE IN OPERA CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 25 MAG 2011 fino al 1 GIU 2011 solaio -0,30 1. 8. 3. 1. Esecuzione carpenteria e casserature CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice 2,00 giorni lavorativi dal 25 MAG 2011 fino al 27 MAG 2011 2,00 4 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 4,00 Uomini/Giorno PRESCRIZIONI OPERATIVE LAVORARE IL FERRO Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai; eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro. -Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed occhiali di protezione. -Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri. -La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi. FONTI DI RISCHIO scheda scheda S 1. 1.36 S 1. 1.70 scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. 2. 4 S 2. 2.15 S 2. 2.21 S 2. 2.26 S 3. 42 S 4. 1. 1. 6 S 4. 1. 1.19 Lavorazione ferro in cantiere ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai. TRANCIA-PIEGAFERRI SEGA CIRCOLARE SCALA PORTATILE UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE PITTURE PER CASSEFORMI. Carpentiere Operaio Comune Polivalente 1. 8. 3. 2. Posa acciaio di armatura CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice 1,00 giorni lavorativi dal 27 MAG 2011 fino al 28 MAG 2011 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno PRESCRIZIONI OPERATIVE 93 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) LAVORARE IL FERRO Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai; eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro. -Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed occhiali di protezione. -Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri. -La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi. FONTI DI RISCHIO scheda S 1. 1.69 scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura, lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai. TRANCIA-PIEGAFERRI AUTOGRU' SCALA PORTATILE UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Carpentiere Operaio Comune Polivalente 2. 4 2. 5 2.21 2.26 1. 1. 6 1. 1.19 1. 8. 3. 3. Confezionamento e getto del conglomerato cementizio CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice 1,00 giorni lavorativi dal 30 MAG 2011 fino al 31 MAG 2011 3,00 3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno PRESCRIZIONI OPERATIVE IMPASTARE A MACCHINA Dovrà essere predisposta una tettoia non più alta di 3 m per chi deve lavorare sotto la gru. Dovrà essere sempre verificata l'integrità ed il buon funzionamento dei sistemi di sicurezza (interruttore di marcia/arresto, pulsante di emergenza, interruttore differenziale). Non verranno mai manomesse le protezioni degli organi in movimento e si dovrà procedere a togliere la tensione alla macchina ed al cavo di alimentazione se si deve accedere agli organi che la fanno muovere. Per il carico della betoniera si dovrà utilizzare una carriola; per lo scarico si dovrà inclinare la tazza per farne cadere l'impasto; sarà vietato infilare il badile nella betoniera e per effettuare degli spostamenti della stessa si dovrà togliere la tensione e staccare la spina dalla presa di corrente, avendo cura di rimuovere il cavo di alimentazione. Per il trasporto dei sacchi di cemento bisognerà adottare alcune misure di sicurezza, quali tenere la schiena dritta per lo spostamento. -Dovrà essere utilizzato un copricapo se si effettuano lavori sotto il sole; bisognerà utilizzare il casco se si effettuano lavori vicino a ponteggi o sotto il braccio della gru. Per chi usa stabilmente la betoniera dovranno essere utilizzare le cuffie o i tappi alle orecchie. -Non dovranno essere toccati gli organi in movimento delle macchine; non ci si allontanerà dalla betoniera mentre questa è in movimento. -Tutte le macchine impastatrici (betoniera, molazza, ecc.) alimentate elettricamente devono essere collegate all'impianto di messa a terra e vanno usate correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - cuffie protettive. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 1. 1.39 S 2. 1. 9 S 2. 2. 9 S 3. 6 S 3. 15 S 3. 16 S 3. 21 S 3. 22 S 4. 1. 1. 9 S 4. 1. 1.19 Confezionamento del calcestruzzo con betoniera o impianto di betonaggio AUTOPOMPA PER GETTO BETONIERA ACCELERANTI PER CALCESTRUZZO. TRATTAMENTI PROTETTIVI PER CALCESTRUZZO E MURATURA. ADDITIVO PER MALTE AERANTI PER CALCESTRUZZO. CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA Autista Pompa CLS Operaio Comune Polivalente 1. 8. 3. 4. Disarmo casserature CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice 1,00 giorni lavorativi dal 31 MAG 2011 fino al 1 GIU 2011 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno PRESCRIZIONI OPERATIVE DISARMARE Dovranno essere seguite opportune indicazioni prima di cominciare a smontare i casseri e i banchinaggi. Bisognerà 94 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) prestare molta attenzione a non far cadere di colpo elementi del banchinaggio e dei casseri. Man mano che vengono levati, verranno accatastati i puntelli e le travi separatamente e in ordine in un luogo raggiungibile dalla gru; pulire i piani di lavoro. Dovranno essere disarmate le pareti verticali e, se restano dei fori di porte o di finestre con il davanzale alto meno di un metro, bisognerà procedere a chiuderli con un parapetto e tavola fermapiede con traverso intermedio. Verranno chiusi anche i fori rimasti sul solaio anche con delle tavole ancorate o con un regolare parapetto. -Dovranno essere utilizzati guanti, casco e scarpe di sicurezza quando si disarma. -Il disarmo va effettuato con cautela e dopo che il calcestruzzo ha raggiunto una sufficiente resistenza. Il disarmo deve essere autorizzato dal Direttore dei Lavori. -Le aperture nei muri, prospicienti il vuoto, vanno chiuse con un parapetto alto un metro, con tavola fermapiede da 20 cm e traverso intermedio. Le aperture nei solai o vanno chiuse con tavole o vanno circondate da un parapetto regolamentare. Se al termine del disarmo vengono riscontrate deficienze negli apprestamenti per la sicurezza, bisognerà avvertire il responsabile di cantiere. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti protettivi. RIORDINARE I MATERIALI Dovranno essere selezionati gli elementi in laterizio riutilizzabili, disponendoli in ordine nelle apposite ceste; dovrà essere raccolta in carriole la malta ancora utilizzabile; non verranno gettati materiali dal ponteggio. Dovranno essere riordinati i materiali disponendoli in cataste separate in modo tale che non intralcino il lavoro ed il passaggio. I chiodi sporgenti dovranno essere ribattuti o tolti con il martello per carpentiere. Tutti gli attrezzi verranno puliti e riordinati nelle loro casse per gli attrezzi. Verranno staccate le spine dagli attrezzi elettrici, verificando di non lasciare situazioni di rischio. Dovranno essere utilizzati idonei D.P.I. quali scarpe antinfortunistiche, guanti e casco. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di protezione. PULIRE I MATERIALI Bisognerà provvedere alla pulizia dell'area dopo aver terminato un lavoro; dovranno essere raccolti i materiali più grossolani, con la scopa e badile quelli più fini, ed andranno buttati nella carriola. Dovrà essere bagnata con acqua l'area se questa risulta essere molto polverosa; dovranno anche essere utilizzati DPI adatti quali la mascherina, gli occhiali e la tuta. Per quanto riguarda le attrezzature, la betoniera verrà lavata abbondantemente con acqua e ghiaia se questa risulta essere molto incrostata. Verranno lavate anche le carriole, le casse malta, i secchi ed i badili. -Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per effettuare le lavorazioni in cantiere. -L'area di lavoro verrà bagnata se questa risulta essere polverosa, avendo cura di raccogliere i residui dei materiali irritanti e leggeri. In tali fasi si dovranno utilizzare la mascherina e gli occhiali. -Dovrà essere utilizzata la tuta per la raccolta di materiali irritanti o insudicianti. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di protezione - tuta - occhiali protettivi - maschera. FONTI DI RISCHIO scheda S 1. 1.42 scheda scheda scheda scheda scheda S 2. 1.42 S 2. 2.19 S 2. 2.21 S 2. 2.26 S 3. 40 scheda scheda scheda S 3. 41 S 4. 1. 1. 6 S 4. 1. 1.19 Disarmo e rimozione dei piani di lavoro occorsi per l'armatura principale e secondaria dei vari impalcati. MACCHINA PULISCI PANNELLI PONTE SU CAVALLETTI SCALA PORTATILE UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE DISARMANTI: OLIO DISARMANTE A BASE DI OLI MINERALI LEGGERI A VOLTE COMBINATI CON ACQUA DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME. Carpentiere Operaio Comune Polivalente 1. 9. OPERE DA LATTONIERE CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 1 GIU 2011 fino al 8 GIU 2011 Esterno fabbricato 1. 9. 1. - TUBI PLUVIALI, forniti e posti in opera, compresi bracciali di sostegno in piatto di rame posti ad un interasse di mt. 2,00. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 3,00 giorni lavorativi dal 1 GIU 2011 fino al 4 GIU 2011 2,00 6 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 3,00 giorni Impresa lattonieri fornisce 6,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. L'AREA DI LAVORO DOVRA' ESSERE DELIMITATA CON NASTRO BIANCO E ROSSO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 9 1. 31 1.131 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE PISTOLA FISSACHIODI PONTEGGIO FISSO 95 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris scheda scheda scheda scheda scheda 1.133 3. 63 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.19 Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) UTENSILI ELETTRICI PORTATILI LAVORI IN ALTEZZA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Operaio Comune Polivalente... 1. 9. 2. - RIMOZIONE PONTEGGIO ESTERNO - Rimozione del ponteggio esterno al corpo di fabbrica. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 2,00 giorni lavorativi dal 6 GIU 2011 fino al 8 GIU 2011 3,00 6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 6,00 Uomini/Giorno Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3) Esterno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi metallici deve essere adibito personale pratico e fornito di attrezzi appropriati ed in buono stato di manutenzione (vedi attrezzature). E' fatto divieto di gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte, di salire e scendere lungo i montanti. Durante la rimozione del ponteggio verrà esposta idonea cartellonistica di pericolo e d'obbligo. Prescrizioni di coordinamento: TUTTA LA ZONA SOTTOSTANTE IL PONTEGGIO IN FASE DI SMONTAGGIO DEVE ESSERE PRECLUSA ALLA POSSIBILITÀ DI TRANSITO SIA VEICOLARE CHE PEDONALE MEDIANTE TRANSENNE O SEGNALAZIONI ADEGUATAMENTE ARRETRATE RISPETTO AL PONTEGGIO STESSO E RISPETTO ALLA TRAIETTORIA CHE POTREBBE COMPIERE IL MATERIALE ACCIDENTALMENTE IN CADUTA. NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda 1. 9 1. 32 3. 57 scheda scheda scheda 3. 63 4. 1. 1. 7 4. 1. 1.26 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA IN METALLO SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati. LAVORI IN ALTEZZA Ponteggiatore... Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)... 1. 10. OPERE INTERNE CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 17,00 giorni lavorativi dal 10 GIU 2011 fino al 5 LUG 2011 interno fabbricato 1. 10. 1. - SOGLIE DI MARMO E DAVANZALI per interni, lucidate sul piano, fornite e poste in opera con malta di cemento per uno spessore di cm. 2, in marmo: botticino, completi di lucidatura e levigatura. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 4,00 giorni lavorativi dal 10 GIU 2011 fino al 16 GIU 2011 3,00 12 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 4,00 giorni Impresa edile fornisce 12,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Area stradale PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 34 1.100 2. 23 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 2.12 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE BETONIERA A BICCHIERE SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE ) CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Muratore (generico)... 1. 10. 2. - CASSEMATTE per porte e finestre con zanche a murare, finite di qualsiasi dimensione. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 6,00 giorni lavorativi dal 16 GIU 2011 fino al 24 GIU 2011 2,00 12 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 6,00 giorni Impresa edile fornisce 12,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) 96 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 34 2. 23 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.24 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE BETONIERA A BICCHIERE CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Operaio Comune (muratore)... 1. 10. 3. - SERRAMENTO PORTA ANTINCENDIO posta in opera completa di serrature e cerniere con 5 guarnizioni, autoespandenti, molla di richiamo, ed elettrocalamite per porte "normalmente aperte". CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 24 GIU 2011 fino al 1 LUG 2011 2,00 10 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Impresa edile fornisce 10,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 8 1. 9 1.100 1.133 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 PONTE SU CAVALLETTI MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE ) UTENSILI ELETTRICI PORTATILI MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Muratore... 1. 10. 4. - SERRAMENTI IN FERRO - PORTA BASCULANTE, per autorimessa, realizzata con elementi in lamiera di acciaio zincato, tipo leggero, intelaiati e controventati con profili in acciaio zincati scatolari; fornita compresa la ferramenta di sostegno. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 2,00 giorni lavorativi dal 1 LUG 2011 fino al 5 LUG 2011 3,00 6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 6,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. GLI ADDETTI ALLA STESSA LAVORAZIONE DOVRANNO COORDINARSI IN MANIERA CONTINUA ED ESEGUIRE LE OPERAZIONI IN SICUREZZA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 8 1. 9 1. 29 1. 68 1. 73 1. 92 1.100 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1. 6 PONTE SU CAVALLETTI MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA DOPPIA SALDATRICE ELETTRICA CANNELLO OSSIACETILENICO TRAPANO PORTATILE AD USO AVVITATORE SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE ) MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Muratore... Carpentiere... 1. 11. IMPIANTO IDRO-TERMO-SANITARIO CARATTERISTICHE Durata 41,00 giorni lavorativi dal 6 LUG 2011 fino al 1 SET 2011 97 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) interno fabbricato 1. 11. 1. - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce su murature e solai per la collocazione delle tubazioni per i vari impianti, eseguita a mano con martello e scalpello o con il martello demolitore elettrico. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 10,00 giorni lavorativi dal 6 LUG 2011 fino al 20 LUG 2011 2,00 20 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 10,00 giorni Impresa edile fornisce 20,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Area stradale PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. L'ESECUZIONE DELLE TRACCE NELLA MURATURA E A PAVIMENTO NON DOVRANNO INTERFERIRE CON LE ALTRE EVENTUALI LAVORAZIONI. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 5 1. 6 1. 7 1. 8 1. 9 1. 29 3. 16 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.24 MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE PONTE SU CAVALLETTI SCANALATORE MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA DOPPIA LAVORI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE Muratore Polivalente... Operaio Comune (muratore)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 12. 1. - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce di modesta sezione su muratura eseguite manualmente o con impiego di scanalatore, compresa la chiusura delle tracce e l'avvicinamento del materiale di risulta al luogo di deposito provvisorio, in attesa del trasporto allo scarico. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico - Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico - Rumore durante l’uso del martello elettrico - Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Schegge negli occhi durante l’uso dello scanalatore - Danni a strutture sottostanti durante l’uso dello scanalatore - Rumore durante l’uso dello scanalatore - Inalazione di polveri durante l’uso dello scanalatore - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello - Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello - Rumore durante l’uso della mazza e scalpello - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia - Rovesciamento della scala doppia durante l’uso Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi allo scanalatore finchè lo stesso è in funzione. - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è bloccata. 1. 11. 2. - IMPIANTO DI RISCALDAMENTO composto da: - centrale termica con generatore di calore pressurizzato; - bruciatore e rampa gas a norme UNI, canna fumaria; - tubo di fumo in acciaio inox AISI 316, coibentato esternamente; - sistemi di sicurezza e controllo a norma ISPESL; - sistema di regolazione e controllo della temperatura ambiente; - circolatori per adduzione acqua alle utenze; - tubazioni in acciaio nero coibentate esternamente a norma DPR 412.93, allegato B, con guaine in materiale espanso; - corpi scaldanti in ghisa a piastre nei servizi igienici ed aerotermi a lancio orizzontale nelle restanti parti del fabbricato, comprese valvole e detentori. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 15,00 giorni lavorativi dal 20 LUG 2011 fino al 10 AGO 2011 2,00 30 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 15,00 giorni Impresa impiantisti fornisce 30,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE 98 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Prescrizioni di coordinamento: LE OPERAZIONI DELL'IMPIANTISTA IDRAULICO POTREBBERO SOVRAPPORSI AD ALTRE OPERAZIONI, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, LO STESSO DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 5 1. 6 1. 8 1. 9 1. 29 1. 73 1. 78 1.156 2. 26 scheda scheda scheda scheda 3. 16 3. 66 4. 1. 1.19 4. 1. 1.45 MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE PONTE SU CAVALLETTI MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA DOPPIA CANNELLO OSSIACETILENICO FILIERA ELETTRICA PORTATILE PIASTRE PER SALDATURA POLIETILENICA SCHIUME ISOLANTI APPLICATE IN SITU: POLIURETANO ESPANSO A DUE COMPONENTI A BASE DI POLIURETANO ESPANSO PREPARATO IN CANTIERE MISCELANDO DUE COMPONENTI LIQUIDI LAVORI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Operaio Comune Polivalente... Capo Squadra (impianti)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 11. 3. - IMPIANTO IDRICO SANITARIO composto da: wc, lavabi e bidè in porcellana completi di scarichi e rubinetteria; alimentazione a mezzo di tubazioni derivate dal circuito principale, compreso coibentazione delle tubazioni dell'acqua calda. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico - Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico - Rumore durante l’uso del martello elettrico - Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello - Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello - Rumore durante l’uso della mazza e scalpello - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia - Rovesciamento della scala doppia durante l’uso - Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico - Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico - Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico. - Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico - Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico. - Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre emana gas tossici se bruciato - Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello ossiacetilenico. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è in funzione. - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è bloccata. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola. 2 1. 12. 2. - IMPIANTO ELETTRICO a partire dal quadro di alloggio o di zona, in esecuzione sotto traccia (esclusa assistenza muraria), in osservanza alle norme CEI-UNEL vigenti, costituito da: - Tubazioni in p.v.c. flessibili, autoestinguente, serie pesante; - Conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante l'incendio, sezione minima 1,5 mmq.. per le dorsali (tipo NO7V-K); - Apparecchi di tipo modulare, dove previsto con Imq., compresa la scatola da incasso, il supporto e la placca in resina od in alluminio; - Cassette di derivazione, morsetti ed ogni altro accessorio: punti luce; punti presa; quadro di protezione e comando; impianto di terra; impianto TV con antenna sul tetto; impianto citofonico. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico - Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico - Rumore durante l’uso del martello elettrico - Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello 99 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris - Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello Rumore durante l’uso della mazza e scalpello Proiezione della testa del martello Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia Rovesciamento della scala doppia durante l’uso Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico. Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico. Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre emana gas tossici se bruciato Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti Proiezione della testa del martello Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia Rovesciamento della scala doppia durante l’uso Ribaltamento del ponteggio mobile Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponteggio mobile Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello ossiacetilenico. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è in funzione. - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è bloccata. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al ponteggio mobile (trabattello), finchè lo stesso è in uso. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola. 1. 11. 3. - IMPIANTO IDRICO SANITARIO composto da: wc, lavabi e bidè in porcellana completi di scarichi e rubinetteria; alimentazione a mezzo di tubazioni derivate dal circuito principale, compreso coibentazione delle tubazioni dell'acqua calda. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 16,00 giorni lavorativi dal 10 AGO 2011 fino al 1 SET 2011 2,00 32 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 16,00 giorni Impresa impiantisti fornisce 32,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: LE OPERAZIONI DELL'IMPIANTISTA IDRAULICO POTREBBERO SOVRAPPORSI AD ALTRE OPERAZIONI, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, LO STESSO DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 5 1. 6 1. 8 1. 9 1. 29 1. 73 1. 78 1.156 2. 26 scheda scheda scheda scheda 3. 16 3. 66 4. 1. 1.19 4. 1. 1.45 MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE PONTE SU CAVALLETTI MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA DOPPIA CANNELLO OSSIACETILENICO FILIERA ELETTRICA PORTATILE PIASTRE PER SALDATURA POLIETILENICA SCHIUME ISOLANTI APPLICATE IN SITU: POLIURETANO ESPANSO A DUE COMPONENTI A BASE DI POLIURETANO ESPANSO PREPARATO IN CANTIERE MISCELANDO DUE COMPONENTI LIQUIDI LAVORI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Operaio Comune Polivalente... Capo Squadra (impianti)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 11. 2. - IMPIANTO DI RISCALDAMENTO composto da: - centrale termica con generatore di calore pressurizzato; - bruciatore e rampa gas a norme UNI, canna fumaria; - tubo di fumo in acciaio inox AISI 316, coibentato esternamente; - sistemi di sicurezza e controllo a norma ISPESL; - sistema di regolazione e controllo della temperatura ambiente; 100 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) - circolatori per adduzione acqua alle utenze; - tubazioni in acciaio nero coibentate esternamente a norma DPR 412.93, allegato B, con guaine in materiale espanso; - corpi scaldanti in ghisa a piastre nei servizi igienici ed aerotermi a lancio orizzontale nelle restanti parti del fabbricato, comprese valvole e detentori. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico - Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico - Rumore durante l’uso del martello elettrico - Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello - Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello - Rumore durante l’uso della mazza e scalpello - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia - Rovesciamento della scala doppia durante l’uso - Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico - Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico - Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico. - Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico - Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico. - Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre emana gas tossici se bruciato - Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello ossiacetilenico. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è in funzione. - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è bloccata. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola. 2 1. 12. 2. - IMPIANTO ELETTRICO a partire dal quadro di alloggio o di zona, in esecuzione sotto traccia (esclusa assistenza muraria), in osservanza alle norme CEI-UNEL vigenti, costituito da: - Tubazioni in p.v.c. flessibili, autoestinguente, serie pesante; - Conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante l'incendio, sezione minima 1,5 mmq.. per le dorsali (tipo NO7V-K); - Apparecchi di tipo modulare, dove previsto con Imq., compresa la scatola da incasso, il supporto e la placca in resina od in alluminio; - Cassette di derivazione, morsetti ed ogni altro accessorio: punti luce; punti presa; quadro di protezione e comando; impianto di terra; impianto TV con antenna sul tetto; impianto citofonico. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico - Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico - Rumore durante l’uso del martello elettrico - Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello - Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello - Rumore durante l’uso della mazza e scalpello - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia - Rovesciamento della scala doppia durante l’uso - Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico - Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico - Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico. - Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico - Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico. - Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre emana gas tossici se bruciato - Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia - Rovesciamento della scala doppia durante l’uso - Ribaltamento del ponteggio mobile - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponteggio mobile 101 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) - Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili - Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello ossiacetilenico. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è in funzione. - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è bloccata. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al ponteggio mobile (trabattello), finchè lo stesso è in uso. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola. 1. 12. IMPIANTO ELETTRICO CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 35,00 giorni lavorativi dal 6 SET 2011 fino al 25 OTT 2011 interno fabbricato 1. 12. 1. - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce di modesta sezione su muratura eseguite manualmente o con impiego di scanalatore, compresa la chiusura delle tracce e l'avvicinamento del materiale di risulta al luogo di deposito provvisorio, in attesa del trasporto allo scarico. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 10,00 giorni lavorativi dal 6 SET 2011 fino al 20 SET 2011 2,00 20 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 10,00 giorni Impresa edile fornisce 20,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Area stradale PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. L'ESECUZIONE DELLE TRACCE NELLA MURATURA E A PAVIMENTO NON DOVRANNO INTERFERIRE CON LE ALTRE EVENTUALI LAVORAZIONI. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 5 1. 6 1. 7 1. 8 1. 9 1. 29 3. 16 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.24 MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE PONTE SU CAVALLETTI SCANALATORE MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA DOPPIA LAVORI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE Muratore Polivalente... Operaio Comune (muratore)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 11. 1. - ASSISTENZA MURARIA: Esecuzione di tracce su murature e solai per la collocazione delle tubazioni per i vari impianti, eseguita a mano con martello e scalpello o con il martello demolitore elettrico. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico - Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico - Rumore durante l’uso del martello elettrico - Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Schegge negli occhi durante l’uso dello scanalatore - Danni a strutture sottostanti durante l’uso dello scanalatore - Rumore durante l’uso dello scanalatore - Inalazione di polveri durante l’uso dello scanalatore - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello - Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello - Rumore durante l’uso della mazza e scalpello - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia - Rovesciamento della scala doppia durante l’uso Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi allo scanalatore finchè lo stesso è in funzione. - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è 102 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) bloccata. 1. 12. 2. - IMPIANTO ELETTRICO a partire dal quadro di alloggio o di zona, in esecuzione sotto traccia (esclusa assistenza muraria), in osservanza alle norme CEI-UNEL vigenti, costituito da: - Tubazioni in p.v.c. flessibili, autoestinguente, serie pesante; - Conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante l'incendio, sezione minima 1,5 mmq.. per le dorsali (tipo NO7V-K); - Apparecchi di tipo modulare, dove previsto con Imq., compresa la scatola da incasso, il supporto e la placca in resina od in alluminio; - Cassette di derivazione, morsetti ed ogni altro accessorio: punti luce; punti presa; quadro di protezione e comando; impianto di terra; impianto TV con antenna sul tetto; impianto citofonico. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 25,00 giorni lavorativi dal 20 SET 2011 fino al 25 OTT 2011 3,00 75 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 25,00 giorni Impresa impiantisti fornisce 75,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. E' VIETATO ESEGUIRE QUALSIASI LAVORO SU O IN VICINANZA DI PARTI IN TENSIONE PERTANTO PRIMA DI QUALSIASI INTERVENTO SUGLI IMPIANTI ELETTRICI, L'OPERATORE SI ASSICURA CHE NON VI SIA TENSIONE APRENDO GLI INTERRUTTORI A MONTE E METTENDO LUCCHETTI O CARTELLI AL FINE DI EVITARE L'INTEMPESTIVA CHIUSURA DEGLI STESSI DA PARTE DI ALTRI; QUINDI PRIMA DI OPERARE ACCERTA, MEDIANTE ANALISI STRUMENTALE (AD ESEMPIO CON IL TESTER), L'AVVENUTA MESSA FUORI TENSIONE DELLE PARTI CON POSSIBILITÀ DI CONTATTI DIRETTI. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 29 1. 35 1. 63 1. 64 1. 65 1. 66 1. 67 1. 69 1. 70 1. 71 1.133 3. 68 4. 1. 1.18 4. 1. 1.21 4. 1. 1.45 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA DOPPIA PONTEGGIO MOBILE (TRABATTELLO) 01) Cavi elettrici 02) 03) 04) 05) Interruttori - Sezionatori 06) Prese a spina 07) Quadri elettrici 08) Impianto di terra 09) Luoghi conduttori ristretti 10) Illuminazione 11) Verifiche iniziali UTENSILI ELETTRICI PORTATILI LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI Elettricista (completo)... Operaio Comune Assistenza Impianti... Capo Squadra (impianti)... ATTIVITA' COORDINATE 1 1. 11. 2. - IMPIANTO DI RISCALDAMENTO composto da: - centrale termica con generatore di calore pressurizzato; - bruciatore e rampa gas a norme UNI, canna fumaria; - tubo di fumo in acciaio inox AISI 316, coibentato esternamente; - sistemi di sicurezza e controllo a norma ISPESL; - sistema di regolazione e controllo della temperatura ambiente; - circolatori per adduzione acqua alle utenze; - tubazioni in acciaio nero coibentate esternamente a norma DPR 412.93, allegato B, con guaine in materiale espanso; - corpi scaldanti in ghisa a piastre nei servizi igienici ed aerotermi a lancio orizzontale nelle restanti parti del fabbricato, comprese valvole e detentori. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico - Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico - Rumore durante l’uso del martello elettrico - Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello - Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello - Rumore durante l’uso della mazza e scalpello - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia - Rovesciamento della scala doppia durante l’uso - Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico - Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico - Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico. - Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico - Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico 103 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) - Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico. Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre emana gas tossici se bruciato - Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello ossiacetilenico. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è in funzione. - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è bloccata. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola. 2 1. 11. 3. - IMPIANTO IDRICO SANITARIO composto da: wc, lavabi e bidè in porcellana completi di scarichi e rubinetteria; alimentazione a mezzo di tubazioni derivate dal circuito principale, compreso coibentazione delle tubazioni dell'acqua calda. Rischi trasmessi dall'attività coordinata nei periodi di coordinamento - Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico - Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico - Rumore durante l’uso del martello elettrico - Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello - Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello - Rumore durante l’uso della mazza e scalpello - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia - Rovesciamento della scala doppia durante l’uso - Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico - Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico - Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico. - Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico - Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico. - Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre emana gas tossici se bruciato - Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti - Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico - Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico - Rumore durante l’uso del martello elettrico - Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico - Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti - Proiezione della testa della mazza - Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello - Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello - Rumore durante l’uso della mazza e scalpello - Proiezione della testa del martello - Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune - Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia - Rovesciamento della scala doppia durante l’uso - Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico - Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico - Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico. - Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico - Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico - Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico. - Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre emana gas tossici se bruciato - Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti Misure di prevenzione da attuare nei periodi di coordinamento - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello ossiacetilenico. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è in funzione. - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è bloccata. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. - I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello ossiacetilenico. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è in funzione. 104 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) - I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è bloccata. - I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. Dispositivi di protezione da adottare nei periodi di coordinamento - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola. - Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola. 1. 13. MASSETTI DI SOTTOFONDO CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 3,00 giorni lavorativi dal 25 OTT 2011 fino al 28 OTT 2011 interno fabbricato 1. 13. 1. - MASSETTO IN CALCESTRUZZO per la formazione di sottofondo dello spessore di 4 cm., completo di frattazzatura superficiale e rete in polipropilene della TENAX tipo RF1 con maglia da 42x27 mm., atto a ricevere le pavimentazioni superiori. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 25 OTT 2011 fino al 26 OTT 2011 5,00 5 uomini giorno. Pari a 5,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 5,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Area stradale PRESCRIZIONI OPERATIVE Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Transitare a velocità ridotta e lontano dalle strutture. Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico. Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante. I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento. Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo. Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio. Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un tirante (corda). Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni. Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione. Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro). Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts. I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici. Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione. Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili. Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 17 1.129 1.130 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1. 9 4. 1. 1.10 4. 1. 1.19 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO) AUTOBETONIERA AUTOPOMPA PER GETTO Muratore Polivalente... Muratore... Autista Pompa CLS... Autista Autobetoniera... Operaio Comune Polivalente... 1. 13. 2. - SOTTOFONDO PER PAVIMENTI, da realizzare mediante fornitura e posa di getto in calcestruzzo di cemento dosato a 3,5 ql./mc., fornito e posto in opera a livello di progetto, tirato a staggia. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 2,00 giorni lavorativi dal 26 OTT 2011 fino al 28 OTT 2011 3,00 6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa edile fornisce 6,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda 1. 9 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE 105 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris scheda scheda scheda scheda scheda 1. 34 2. 23 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.19 Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) BETONIERA A BICCHIERE CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA Muratore Polivalente... Muratore... Operaio Comune Polivalente... 1. 14. INTONACI CARATTERISTICHE Durata 22,00 giorni lavorativi dal 31 OTT 2011 fino al 30 NOV 2011 1. 14. 1. - INTONACI INTERNI eseguiti a più strati a piano perfetto con staggia e frattazzo, formazione di mazzette, strombature, spallature, spigolature di angoli e rientranze, in malta di calce idraulica e cemento (malta bastarda) su pareti interne e soffitti (sp. cm. 1,5÷2). CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 15,00 giorni lavorativi dal 31 OTT 2011 fino al 19 NOV 2011 4,00 60 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 15,00 giorni Impresa intonacatori fornisce 60,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 9 1. 15 1. 17 1. 29 1. 54 1.133 1.142 2. 23 4. 1. 1. 3 4. 1. 1.23 4. 1. 1.24 4. 1. 1.48 PONTE SU CAVALLETTI ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE INTONACATRICE ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO) SCALA DOPPIA PISTOLA PER INTONACO UTENSILI ELETTRICI PORTATILI SILOS PER PREMISCELATI CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA Riquadratore (intonaci tradizionali)... Operaio Comune (intonaci tradizionali)... Operaio Comune (muratore)... Capo Squadra (intonaci tradizionali)... 1. 14. 2. - INTONACO ESTERNO eseguito con malta di calce eminentemente idraulica, tirato a perfetto piano verticale semplicemente staggiato, compresa la formazione di spigoli arrotondati e la scheggiatura e spuntatura della muratura. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 7,00 giorni lavorativi dal 21 NOV 2011 fino al 30 NOV 2011 4,00 28 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 7,00 giorni Impresa intonacatori fornisce 28,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 15 1. 17 1. 29 1. 54 1.131 1.133 1.142 2. 23 4. 1. 1. 3 4. 1. 1.23 4. 1. 1.24 4. 1. 1.48 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE INTONACATRICE ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO) SCALA DOPPIA PISTOLA PER INTONACO PONTEGGIO FISSO UTENSILI ELETTRICI PORTATILI SILOS PER PREMISCELATI CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA Riquadratore (intonaci tradizionali)... Operaio Comune (intonaci tradizionali)... Operaio Comune (muratore)... Capo Squadra (intonaci tradizionali)... 1. 15. ASCENSORE CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 21,00 giorni lavorativi dal 16 MAG 2011 fino al 14 GIU 2011 Copertura 106 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1. 15. 1. - POSA STRUTTURA IN ACCIAIO CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice 1,00 giorni lavorativi dal 16 MAG 2011 fino al 17 MAG 2011 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa impiantisti fornisce 2,00 Uomini/Giorno PRESCRIZIONI OPERATIVE IMBRACARE I MATERIALI Dovrà essere sempre imbracato il carico in modo che resti intatto e stabile durante le operazioni di sollevamento e trasporto; la doppia imbracatura a cappio è la più idonea per sollevare travi, tavole in legno, tubi per ponteggio, ecc. Dovranno essere sempre usati due cavi, opportunamente distanziati per garantire un equilibrato sollevamento. Dovranno essere sempre riportate sui ganci le portate in modo che siano almeno uguali alla portata massima del mezzo di sollevamento. Dovranno essere verificate le alette di chiusura dei ganci, le cinghie e le funi. -Utilizzare idonei D.P.I. quali: scarpe antinfortunistiche, guanti e casco per i lavori all'interno del cantiere. -Dovranno essere utilizzati solo cinghie, funi e ganci in buono stato su cui è indicato il carico che possono reggere -Utilizzare ceste metalliche per sollevare mattoni e gli altri materiali sciolti. -Dovranno essere utilizzate le cinghie, le funi e i ganci che riportano il peso che devono reggere. LAVORARE IL FERRO Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai; eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro. -Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed occhiali di protezione. -Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri. -La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di protezione. SOLLEVARE I MATERIALI Dovrà essere segnalato l'agganciamento del carico e quando il carico comincia ad alzarsi bisognerà evitare di sostare sotto il carico sospeso. Va segnalato all'operatore la posa del carico, accompagnando il gancio per evitare che si impigli. Dovrà sempre essere indicato il peso che la gru può sollevare in appositi cartelli lungo il braccio. Dovranno essere verificati i limitatori di carico. Dovranno essere utilizzati gli argani a bandiera per sollevare i materiali, verificando che siano fissati su due montanti ancorati alle strutture dell'edificio o del ponteggio. Dovrà essere sollevato ed abbassato il carico con attenzione, seguendo il suo movimento. Dovranno essere avvertiti i lavoratori che si trovano nei piani sottostanti. -Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per le lavorazioni in cantiere. -Dovranno essere sempre rispettate le segnalazioni acustiche fatte dal gruista. -Non dovranno essere presenti lavoratori sotto il carico che la gru sta sollevando e trasportando. -Dovranno essere disposti in modo ordinato le attrezzature sfuse (elementi di ponteggio, puntelli, tavolame, ecc.). Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di protezione. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda S 1. 1.36 S 1. 1.45 S 1. 1.59 scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. S 4. S 4. 2. 5 2. 7 2.19 2.26 1. 1. 6 1. 1.19 1. 1.25 1. 1.39 Lavorazione ferro in cantiere Saldatura ossiacetilenica e taglio metalli Assemblaggio di elementi prefabbricati, previa imbracatura e sollevamento al piano di lavoro, mediante l'uso della gru di cantiere o dell'autogru. AUTOGRU' GRU PONTE SU CAVALLETTI UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Carpentiere Operaio Comune Polivalente Operaio Comune (carpentiere) Gruista (gru a torre) 1. 15. 2. - FORMAZIONE DI CONTROSOFFITTO INTERNO, su apposita struttura in profili zincati appesi alle soprastanti strutture con idonei appendini, costituiti da lastre in cartongesso, compresa l'installazione di appositi tenditori, posa di rete sulle giunzioni e successiva stuccatura delle fessure. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 10,00 giorni lavorativi dal 18 MAG 2011 fino al 1 GIU 2011 4,00 40 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 10,00 giorni Impresa edile fornisce 40,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Copertura PRESCRIZIONI OPERATIVE 107 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. DURANTE LE OPERAZIONI DI MONTAGGIO DEL CONTROSOFFITTO NELLA ZONA SOTTOSTANTE NON DOVRANNO ESSERE PRESENTI ALTRI LAVORATORI OLTRE AGLI ADDETTI STRETTAMENTE NECESSARI PER ESEGUIRE L'INSTALLAZIONE DELLO STESSO. GLI OPERATORI PRIMA DI PROCEDERE ALLE OPERAZIONI DOVRANNO ACCERTARSI CHE NELL'AREA DI PERTINENZA NON SIANO PRESENTI PERSONE NON ADDETTE AI LAVORI. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 8 1. 9 1. 29 1. 68 1. 92 1.100 1.133 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1. 6 PONTE SU CAVALLETTI MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA DOPPIA SALDATRICE ELETTRICA TRAPANO PORTATILE AD USO AVVITATORE SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE ) UTENSILI ELETTRICI PORTATILI MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Muratore... Carpentiere... 1. 15. 3. - SERRAMENTI INTERNI: formazione e posa in opera di serramenti in legno di ogni ordine e tipo per porte e finestre, comprese le opere accessorie, ecc. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 1 GIU 2011 fino al 8 GIU 2011 2,00 10 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Serramentisti fornisce 10,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Copertura PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 29 1. 92 1.133 2. 40 scheda scheda 4. 1. 1.16 4. 1. 1.19 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA DOPPIA TRAPANO PORTATILE AD USO AVVITATORE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI SCHIUME ISOLANTI DI POLIURETANO ESPANSO IN BOMBOLETTE O SPRUZZATO CON POMPA SPRUZZATRICE Serramentista... Operaio Comune Polivalente... 1. 15. 4. - CONVERSE E GRONDE IN LAMIERA PER COPERTI, fornite e poste in opera, con unione dei vari elementi a mezzo di chiodatura con ribattini in rame e saldatura. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 4,00 giorni lavorativi dal 8 GIU 2011 fino al 14 GIU 2011 2,00 8 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 4,00 giorni Impresa lattonieri fornisce 8,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Copertura PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 31 1. 92 1.131 1.133 3. 63 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.19 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE PISTOLA FISSACHIODI TRAPANO PORTATILE AD USO AVVITATORE PONTEGGIO FISSO UTENSILI ELETTRICI PORTATILI LAVORI IN ALTEZZA MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Operaio Comune Polivalente... 1. 16. POSA DI SERRAMENTI CARATTERISTICHE 108 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Durata Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 12,00 giorni lavorativi dal 17 GIU 2011 fino al 5 LUG 2011 Esterno fabbricato 1. 16. 1. Posa di telaio fisso, mobile. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 12,00 giorni lavorativi dal 17 GIU 2011 fino al 5 LUG 2011 3,00 36 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 12,00 giorni Serramentisti fornisce 36,00 Uomini/Giorno interno fabbricato FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 2. S 4. 2. 2 2.21 2.26 1. 1.16 TRAPANO SCALA PORTATILE UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Serramentista 1. 17. PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI INTERNI CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 14,00 giorni lavorativi dal 8 LUG 2011 fino al 28 LUG 2011 interno fabbricato 1. 17. 1. - ESECUZIONE DELLA PAVIMENTAZIONE INTERNA, costituita da piastrelle in pietra naturale e di ceramica, posati su sottofondo di malta cementizia completi di stuccatura. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 10,00 giorni lavorativi dal 8 LUG 2011 fino al 22 LUG 2011 2,00 20 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 10,00 giorni Impresa pavimentisti fornisce 20,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE IN QUANTO SUL PAVIMENTO POSATO NON DEVONO TRANSITARE PERSONE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE SOVRAPPOSIZIONI, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 47 1. 50 1. 99 1.133 2. 2 2. 15 3. 81 scheda scheda 4. 1. 1.13 4. 1. 1.20 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE LEVIGATRICE ELETTRICA PER PAVIMENTI BATTIPIASTRELLE TAGLIAPIASTRELLE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI ADESIVI PER PAVIMENTI. COLLANTE REALIZZAZIONE DI PAVIMENTI INTERNI - Posa in opera di pavimenti con piastrelle in ceramica monocottura, su sottofondo di malta cementizia o colla adesiva e relativa pulizia . Posatore Pavimenti e Rivestimenti... Operaio Comune (piastrellista)... 1. 17. 2. - RIVESTIMENTI DI PARETI CON PIASTRELLE di cotto smaltato, compreso la pulitura a lavoro ultimato, in opera con collante. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 4,00 giorni lavorativi dal 22 LUG 2011 fino al 28 LUG 2011 2,00 8 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 4,00 giorni Impresa pavimentisti fornisce 8,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE SOVRAPPOSIZIONI, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 6 1. 9 1. 99 1.133 2. 15 4. 1. 1.13 PONTE SU CAVALLETTI ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE TAGLIAPIASTRELLE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI COLLANTE Posatore Pavimenti e Rivestimenti... 109 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris scheda 4. 1. 1.20 Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Operaio Comune (piastrellista)... 1. 18. TINTEGGIATURE INTERNE ED ESTERNE CARATTERISTICHE Durata 15,00 giorni lavorativi dal 8 AGO 2011 fino al 27 AGO 2011 1. 18. 1. - TINTA INTERNA CON TEMPERA per pareti e soffitti uguali, data a due strati su intonaco civile nuovo. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 10,00 giorni lavorativi dal 8 AGO 2011 fino al 20 AGO 2011 3,00 30 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 10,00 giorni Impresa pittori fornisce 30,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Improbabile (1) x Danno medio (2) interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Sarà obbligo per gli operatori durante la fase lavorativa, garantire un adeguato ricircolo d'aria all'interno dei luoghi di lavoro. All'interno dei luoghi di lavoro, verranno utilizzati idonei ponti su cavalletti precedentemente allestiti o ponti mobili (trabatelli). Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 29 1. 35 2. 32 4. 1. 1.14 4. 1. 1.19 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA DOPPIA PONTEGGIO MOBILE (TRABATTELLO) PITTURE PER MANO DI FINITURA E DI FONDO. Imbianchino... Operaio Comune Polivalente... 1. 18. 2. - TINTA ESTERNA con idropittura acrilsiliconica, su intonaco civile nuovo, a due strati, previa stesura di una mano di appretto isolante pigmentato. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio 5,00 giorni lavorativi dal 22 AGO 2011 fino al 27 AGO 2011 3,00 15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Impresa pittori fornisce 15,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 32 1.131 2. 32 4. 1. 1.14 4. 1. 1.19 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SCALA IN METALLO PONTEGGIO FISSO PITTURE PER MANO DI FINITURA E DI FONDO. Imbianchino... Operaio Comune Polivalente... 1. 19. POSA ASCENSORE CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 12,00 giorni lavorativi dal 1 SET 2011 fino al 17 SET 2011 interno fabbricato 1. 19. 1. Posizionamento delle guide all'interno della fossa CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 2,00 giorni lavorativi dal 1 SET 2011 fino al 3 SET 2011 3,00 6 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 2,00 giorni Impresa impiantisti fornisce 6,00 Uomini/Giorno interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE 110 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Prima di iniziare i lavori, il vano dovrà essere perfettamente pulito, non dovranno essere presenti oggetti contundenti che escono dalle pareti (es. chiodi pezzi di ferro ecc.). Le guide vengono realizzate mettendo insieme più pezzi di guida di lunghezza pari a 5 m. Presentano un incastro con piastra di tenuta posteriore (del tipo maschio/femmina). Devono appoggiare su di un tavolato in legno preventivamente posto sul fondo della fossa, altrimenti si possono rovinare le estremità delle guide (incastri); se succede ciò in fase di installazione devono essere limate.Tutte le guide devono essere posizionate nello stesso senso all'interno della fossa, altrimenti devono essere estratte e reinserite girate (le guide sono oliate e quindi scivolose).Ogni guida presente in testa quattro fori, uno di questi viene anche utilizzato per agganciare la fune. Per l'operazione di posizionamento sono previste un numero adeguato di persone in relazione al peso delle guide. Un operatore cala la fune del 2° piano (si sporge nel vuoto), due trascinano la guida fino davanti alla porta del piano inferiore che è ad altezza di 1,5 metri dal fondo della fossa. Un operatore scende quindi in fossa con una scala per accompagnare la guida fino all'appoggio sulle tavole di legno. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 2. S 4. 2. 1 2. 5 2.21 2.26 1. 1.19 Posizionamento delle guide all'interno della fossa AUTOGRU' SCALA PORTATILE UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Operaio Comune Polivalente 1. 19. 2. Piombatura CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 5 SET 2011 fino al 6 SET 2011 3,00 3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa impiantisti fornisce 3,00 Uomini/Giorno interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Dall'impresa esecutrice delle stabile, dovrà essere costruito un impalcato con piani a norma ad ogni piano. Le operazioni descritte vengono eseguite con l'operatore in piedi su di un'impalcatura. L'operatore verifica le misure del progetto muovendosi sull'impalcato. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 2. S 4. 2. 2 2.20 2.21 2.26 1. 1.19 Piombatura PONTEGGIO SCALA PORTATILE UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Operaio Comune Polivalente 1. 19. 3. Installazione guide CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 6 SET 2011 fino al 7 SET 2011 3,00 3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa impiantisti fornisce 3,00 Uomini/Giorno interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE La superficie di incastro delle guide dovrà essere pulita. Se il vano è in muratura c'è bisogno dell'ausilio di un muratore esterno, per eseguire i fori degli ancoraggi. Se il vano è in cemento la foratura è generalmente un compito dell'installatore. Dopo aver posizionato una guida viene inserito un ancoraggio nel foro e solo successivamente il muratore cementa. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 2. S 4. S 4. 2. 3 2. 2 2.20 2.26 1. 1. 6 1. 1.19 Installazione guide TRAPANO PONTEGGIO UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Carpentiere Operaio Comune Polivalente 1. 19. 4. Installazione macchina in sala macchine CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 3,00 giorni lavorativi dal 7 SET 2011 fino al 10 SET 2011 3,00 9 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 3,00 giorni Impresa impiantisti fornisce 9,00 Uomini/Giorno interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Una volta in sala macchine gli uomini devono appoggiare la macchina sul cavalletto a braccia. La piattina è il pavimento provvisorio della cabina e diventa il nuovo piano di lavoro.Quando è possibile, per il trasporto della macchina in sala macchine si utilizza un prifilato ad "H" fissato sul soffitto od a parete della sala stessa. Sul profilato viene installato un paranco e si solleva la macchina, successivamente, si fa scorrere il paranco sul profilato fino al 111 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) punto in cui si deve posizionare la macchina. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 4. S 4. 2. 4 2. 7 2.26 1. 1.19 1. 1.21 Installazione macchina in sala macchine GRU UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Operaio Comune Polivalente Operaio Comune Assistenza Impianti 1. 19. 5. Installazione arcata e contrappeso CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 12 SET 2011 fino al 13 SET 2011 3,00 3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa impiantisti fornisce 3,00 Uomini/Giorno interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE In questa fase ci sono operazioni di messa in tiro delle funi e registrazione delle pulegge. In questa fase è tolta la parte superiore dell'impalcatura. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 4. 2. 5 2. 1 2.26 1. 1.19 Installazione di trefoli ARGANO UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Operaio Comune Polivalente 1. 19. 6. Installazione porte di piano e cabina CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 4,00 giorni lavorativi dal 13 SET 2011 fino al 17 SET 2011 4,00 16 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 4,00 giorni Impresa impiantisti fornisce 16,00 Uomini/Giorno interno fabbricato PRESCRIZIONI OPERATIVE Terminata l'installazione delle porte di piano interviene il muratore per rifinire la muratura e solo successivamente torna l'installatore a montare l'impianto elettrico della cabina.Tutte queste operazioni si effettuano con l'operatore in piedi sulla piattina, generalmente esposto al rischio di caduta nel vuoto. Prima di iniziare l'installazione delle cabine si carica il contrappeso, si blocca l'arcata con funi di sicurezza ancorate alle guide di cabina, si toglie la piattina e la zavorra di piattina e si inizia a costruire la cabina dal piano di cabina. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 4. 2. 6 1.23 2.26 1. 1.19 Installazione porte di piano e di cabina UTENSILI ELETTRICI PORTATILI UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Operaio Comune Polivalente 1. 20. POSA BUSSOLA DI INGRESSO CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 3 OTT 2011 fino al 8 OTT 2011 Esterno fabbricato 1. 20. 1. Posa di telaio fisso, mobile e dell'eventuale sistema di oscuramento. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 3 OTT 2011 fino al 8 OTT 2011 2,00 10 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Serramentisti fornisce 10,00 Uomini/Giorno interno fabbricato FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 2. S 4. 2. 2 2.21 2.26 1. 1.16 TRAPANO SCALA PORTATILE UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Serramentista 1. 21. FOGNATURE ESTERNE CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 18,00 giorni lavorativi dal 26 SET 2011 fino al 20 OTT 2011 Area esterna 112 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1. 21. 1. - SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA in terreni omogenei, fino a mt. 2,00 compresi aggottamenti, puntellamenti e sbadacchiature, è compreso altresì l'accantonamento del terreno per il tombamento dei vuoti ed il trasporto a rifiuto del materiale eccedente. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 3,00 giorni lavorativi dal 26 SET 2011 fino al 29 SET 2011 4,00 12 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 3,00 giorni Impresa edile fornisce 12,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) Area esterna PRESCRIZIONI OPERATIVE Qualunque lavoro di scavo deve essere preceduto da un'analisi geotecnica del terreno, e da una accurata relazione sulla presenza di eventuali sottostrutture (impianti esistenti). Durante lo scavo le persone non devono sostare o transitare o conunque essere presenti nel campo di azione dell'escavatore, né alla base o sul ciglio del fronte di attacco; il ciglio superiore dovrà essere pulito e spianato; le pareti devono essere controllate per eliminare le irregolarità ed evitare eventuali distacchi di blocchi (disgaggio); prima di accedere alla base degli scavi accertarsi del completamento dei lavori, armature comprese se previste; fare uso di casco di protezione; A scavo ultimato sul ciglio superiore verranno installati regolari delimitazioni dell'area aperta, i mezzi meccanici non dovranno mai avvicinarsi al ciglio dello scavo; non devono essere effettuati, anche se momentanei, depositi sul ciglio dello scavo. In caso di allagamento dello scavo, la ripresa dei lavori dovrà avvenire dopo un'accurata valutazione della sutuazione e stato delle pareti dello scavo. Prescrizioni di coordinamento: Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno rimanere ad una adeguata distanza di sicurezza da esse. NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI DI SCAVO DEVONO OPERARE SOLO LE MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 10 1. 11 1. 46 1.133 3. 22 3. 74 4. 1. 1.24 4. 1. 1.27 scheda scheda 4. 1. 1.40 4. 1. 1.41 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE ESCAVATORE PALA MECCANICA POMPA PER ESTRAZIONE ACQUA DI FALDA (WELLPOINT) UTENSILI ELETTRICI PORTATILI LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE LAVORI DI SCAVO Operaio Comune (muratore)... Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di fondazione)... Autista Autocarro... Escavatorista... 1. 21. 2. - POSA TUBI IN P.V.C. RIGIDI, colore arancione, previsti per impiego negli scarichi di acque calde e fredde, negli edifici di civile abitazione. Forniti e posti in opera compreso tagli, sfridi, ed incollaggio nei giunti con apposito collante o con saldature nei pezzi speciali di diametro variabile comprese curve, giunti, pozzetti, ecc. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 29 SET 2011 fino al 6 OTT 2011 3,00 15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Area esterna PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 27 1. 78 1.100 1.133 1.141 1.156 2. 15 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.24 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE SEGA A DENTI FINI FILIERA ELETTRICA PORTATILE SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE ) UTENSILI ELETTRICI PORTATILI CANNELLO PER GPL PIASTRE PER SALDATURA POLIETILENICA COLLANTE Muratore Polivalente... Muratore... Operaio Comune (muratore)... 1. 21. 3. - POSA VASCHE BIOLOGICHE E POZZETTI in c.a.v., con coperchio per traffico leggero con botole d'ispezione, forniti e posti in opera. CARATTERISTICHE 113 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 3,00 giorni lavorativi dal 6 OTT 2011 fino al 11 OTT 2011 3,00 9 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 3,00 giorni Impresa edile fornisce 9,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) Area esterna PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE MACCHINE OPERATRICI DOVRANNO TRANSITARE LONTANO DAGLI SCAVI, GLI STESSI DOVRANNO ESSERE PROTETTI CONTRO LA CADUTA DEGLI OPERATORI CON ADEGUATI PARAPETTI O NASTRO BIANCO ROSSO. DURANTE LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI CON L'AUTOGRU' NON DOVRANNO ESSERE PRESENTI OPERATORI NELLE VICINANZE DEL MEZZO. L'OPERATORE GRUISTA NON DOVRA' ESEGUIRE DELLE MANOVRE PERICOLOSE E NON DOVRA' PASSARE CON I CARICHI SOSPESI SOPRA I LAVORATORI. PRIMA DOVRA' ESEGUIRE UNA VALUTAZIONE DELLA CONSISTENZA DEL TERRENO AL FINE DI POTER POSIZIONARE CORRETTAMENTE L'AUTOGRU' E I STAZIONATORI. DURANTE LA POSA DELLE VASCHE NON DOVRANNO ESSERE PRESENTI OPERATORI ALL'INTERNO DELLO SCAVO STESSO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 9 1. 21 1.133 3. 66 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.34 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOGRU’ UTENSILI ELETTRICI PORTATILI MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI Muratore Polivalente... Muratore... Assistente tecnico di cantiere (muratore)... 1. 21. 4. - RIEMPIMENTO SABBIA DI FIUME fornita e posta in opera per riempimento scavi e letto di posa di tubazioni interrate. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 11 OTT 2011 fino al 12 OTT 2011 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Area esterna PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE MACCHINE OPERATRICI DOVRANNO TRANSITARE LONTANO DAGLI SCAVI, GLI STESSI DOVRANNO ESSERE PROTETTI CONTRO LA CADUTA DEGLI OPERATORI CON ADEGUATI PARAPETTI O NASTRO BIANCO ROSSO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 10 1.111 3. 70 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE ESCAVATORE COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE REINTERRO - Fornitura sabbia a piè d'opera. Stesa e compattazione della sabbia dentro lo scavo. scheda scheda 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.41 Muratore... Escavatorista... 1. 21. 5. ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA PUBBLICA CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 7,00 giorni lavorativi dal 11 OTT 2011 fino al 20 OTT 2011 Area esterna 1. 21. 5. 1. - DEMOLIZIONE DI MASSICCIATA STRADALE eseguita con mezzo meccanico, compreso carico e trasporto a rifiuto della risulta. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 11 OTT 2011 fino al 12 OTT 2011 3,00 3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) Area stradale 114 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. PRIMA DI ESEGUIRE LE OPERAZIONI SULLLA SEDE STRADALE GLI OPERATORI DOVRANNO AVERE INSTALLATO IDONEA CARTELLONISTICA DI INDICAZIONE STRADALE COME DA SCHEMI ALLEGATI. INOLTRE GLI OPERATORI DOVRANNO DURANTE TUTTE LE OPERAZIONI SULLA CARREGGIATA STRADALE UTILIZZARE ADEGUATI INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA'. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 10 1.118 3. 22 3. 31 3. 41 3. 75 scheda scheda scheda 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.30 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE ESCAVATORE TAGLIASFALTO A DISCO LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE LAVORI STRADALI (particolarità) LAVORI STRADALI (generalità) TAGLIO DELLA SEDE STRADALE - Taglio di sede stradale esterna al cantiere con apposita attrezzatura tagliasfalto. Muratore Polivalente... Muratore... Assistente tecnico di cantiere (opere esterne)... 1. 21. 5. 2. - SCAVO TERRA a sezione obbligata, eseguito in terreni di qualsiasi natura, con mezzo meccanico, compreso aggottamenti superficiali con pompa, compreso trasporto a rifiuto del materiale di risulta. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 13 OTT 2011 fino al 14 OTT 2011 4,00 4 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa scavi demolizioni fornisce 4,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) Area stradale PRESCRIZIONI OPERATIVE Qualunque lavoro di scavo deve essere preceduto da un'analisi geotecnica del terreno, e da una accurata relazione sulla presenza di eventuali sottostrutture (impianti esistenti). Durante lo scavo le persone non devono sostare o transitare o conunque essere presenti nel campo di azione dell'escavatore, né alla base o sul ciglio del fronte di attacco; il ciglio superiore dovrà essere pulito e spianato; le pareti devono essere controllate per eliminare le irregolarità ed evitare eventuali distacchi di blocchi (disgaggio); prima di accedere alla base degli scavi accertarsi del completamento dei lavori, armature comprese se previste; fare uso di casco di protezione; A scavo ultimato sul ciglio superiore verranno installati regolari delimitazioni dell'area aperta, i mezzi meccanici non dovranno mai avvicinarsi al ciglio dello scavo; non devono essere effettuati, anche se momentanei, depositi sul ciglio dello scavo. In caso di allagamento dello scavo, la ripresa dei lavori dovrà avvenire dopo un'accurata valutazione della sutuazione e stato delle pareti dello scavo. Prescrizioni di coordinamento: Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno rimanere ad una adeguata distanza di sicurezza da esse. NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI DI SCAVO DEVONO OPERARE SOLO LE MACCHINE PER MOVIMENTO TERRA. SE LO SCAVO RIMARRA' APERTO DURANTE LE OPRE NOTTURNE DOVRA' ESSERE PROTETTO CON IDONEI CAVALLETTI E SEGNALATO CON ADEGUATE SEGNALAZIONI LUMINOSE. INOLTRE GLI OPERATORI DOVRANNO DURANTE TUTTE LE OPERAZIONI SULLA CARREGGIATA STRADALE UTILIZZARE ADEGUATI INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA'. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 10 1.133 3. 22 3. 74 4. 1. 1.24 4. 1. 1.27 scheda scheda 4. 1. 1.40 4. 1. 1.41 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE ESCAVATORE UTENSILI ELETTRICI PORTATILI LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE LAVORI DI SCAVO Operaio Comune (muratore)... Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di fondazione)... Autista Autocarro... Escavatorista... 1. 21. 5. 3. - POSA TUBAZIONI E ALLACCIAMENTO posa di tubazioni in pvc compreso pezzi speciali di raccordo, pozzetto di collegamento e di raccolta. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice 1,00 giorni lavorativi dal 17 OTT 2011 fino al 18 OTT 2011 3,00 3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno 115 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Matrice di rischio Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) Area stradale PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. INOLTRE GLI OPERATORI DOVRANNO DURANTE TUTTE LE OPERAZIONI SULLA CARREGGIATA STRADALE UTILIZZARE ADEGUATI INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA'. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 21 1.100 1.133 2. 15 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.40 S 1. 1.13 S 1. 1.66 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOGRU’ SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE ) UTENSILI ELETTRICI PORTATILI COLLANTE Muratore Polivalente... Muratore... Autista Autocarro... Posa tubazioni e rinterro POSA TUBI IN CEMENTO PER FOGNATURA - Sollevamento tubi e posa entro lo scavo Assemblaggio dei tubi con utensili a mano. 1. 21. 5. 4. - RIEMPIMENTO SABBIA DI FIUME fornita e posta in opera per riempimento scavi e letto di posa di tubazioni interrate. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 17 OTT 2011 fino al 18 OTT 2011 2,00 2 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 2,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Area stradale PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. LE MACCHINE OPERATRICI DOVRANNO TRANSITARE LONTANO DAGLI SCAVI, GLI STESSI DOVRANNO ESSERE PROTETTI CONTRO LA CADUTA DEGLI OPERATORI CON ADEGUATI PARAPETTI O NASTRO BIANCO ROSSO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 10 1.111 3. 70 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE ESCAVATORE COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE REINTERRO - Fornitura sabbia a piè d'opera. Stesa e compattazione della sabbia dentro lo scavo. scheda scheda scheda 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.40 4. 1. 1.41 Muratore... Autista Autocarro... Escavatorista... 1. 21. 5. 5. - ESECUZIONE MISTO NATURALE STABILIZZATO a granulometria assortita, fornito e posto in opera compreso rullatura ed il compattamento a strati, sino ad ottenere il piano di progetto. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 18 OTT 2011 fino al 19 OTT 2011 3,00 3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) Area stradale PRESCRIZIONI OPERATIVE Posa sottofondo in misto granulare: Fornitura di misto a piè d'opera. Stesa e compattazione della sabbia dentro lo scavo ATTIVITA' GENERICA:POSA SOTTOFONDO IN MISTO GRANULARE Rischi lavorativi: Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi operativi. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti. Assistere gli operatori nelle operazioni di retromarcia. Rischi lavorativi: Urti contro ostacoli o opere provvisionali. 116 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Segnalare gli ostacoli lungo le zone operative. Mantenere le distanze di sicurezza dalle opere provvisionali eventualmente esistenti. Rischi lavorativi: Franamento delle pareti dello scavo e ribaltamento delle macchine. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: I mezzi d'opera non devono comunque avvicinarsi allo scavo se non in quanto la stabilità delle pareti non risulta comunque compromessa. Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete qualora possa compromettere la stabilità della parete. Rischi lavorativi: Investimenti da mezzi d'opera. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: I lavoratori non devono transitare o sostare nel raggio di azione e di manovra dei mezzi operativi. I conduttori delle macchine operatrici devono essere persone esperte e capaci e devono seguire passo passo le istruzioni di sicurezza fornite dal fabbricante del mezzo. Rischi lavorativi: Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante la fase di compattazione con la piastra. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine in buono stato. Rischi lavorativi: Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Proteggere la zona di lavoro dal traffico veicolare segregandola convenientemente con barriere rigide, recinzioni o quant'altro, previo accordo con le autorità comunali. Eventuale presenza di persona atta a segnalare il pericolo Far indossare le bretelle ad alta visibilità. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 76 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.19 4. 1. 1.40 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE RULLO COMPRESSORE Muratore... Operaio Comune Polivalente... Autista Autocarro... 1. 21. 5. 6. - FORMAZIONE CONGLOMERATO BITUMINOSO per strato di base, cm.6 di spessore reso per pavimentazione stradale, eseguito con impiego di inerti granulometricamente assortiti e di bitume, fornito e posto in opera, compresa mano di attacco con emulsione bituminosa. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 1,00 giorni lavorativi dal 19 OTT 2011 fino al 20 OTT 2011 3,00 3 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 1,00 giorni Impresa edile fornisce 3,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) Area stradale PRESCRIZIONI OPERATIVE Realizzazione di manto stradale bituminoso: Realizzazione di manto stradale in conglomerato bituminoso Binder, steso a caldo e tappetino ATTIVITA' GENERICA: REALIZZAZIONE DI MANTO STRADALE BITUMINOSO Rischi lavorativi: Danni a terzi. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Impedire l'accesso di terzi nell'area di lavoro, segregando la stessa con barriere rigide, recinzioni o quant'altro. Rischi lavorativi: Urti di veicoli contro le barriere di delimitazione della zona dell'area di lavoro. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Segnalare la presenza di barriere, recinzioni, ecc., con segnaletica di avvertimento e nastri gialli-neri tipo Vedo Segnalare durante le ore notturne il perimetro della zona di lavoro con le apposite lampade di color rosso. Rischi lavorativi: Possibile investimento da autoveicoli. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Idonea segnaletica stradale Eventuale transennamento Eventuale presenza di persona atta a segnalare il pericolo Far indossare le bretelle ad alta visibilità. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 41 1. 76 2. 9 3. 31 3. 41 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.19 AUTOCARRO CON MACCHINA SPRUZZA EMULSIONE BITUMINOSA RULLO COMPRESSORE BITUME - CATRAME LAVORI STRADALI (particolarità) LAVORI STRADALI (generalità) Muratore Polivalente... Muratore... Operaio Comune Polivalente... 1. 22. SMOBILIZZO DEL CANTIERE CARATTERISTICHE 117 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Durata Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 11,00 giorni lavorativi dal 25 OTT 2011 fino al 9 NOV 2011 Area esterna 1. 22. 1. Smontaggio gru CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 3,00 giorni lavorativi dal 25 OTT 2011 fino al 28 OTT 2011 3,00 9 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 3,00 giorni Impresa edile fornisce 9,00 Uomini/Giorno Area esterna FONTI DI RISCHIO scheda S 2. 2. 7 GRU 1. 22. 2. Rimozione dei ponteggi CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 4,00 giorni lavorativi dal 28 OTT 2011 fino al 3 NOV 2011 4,00 16 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 4,00 giorni Impresa edile fornisce 16,00 Uomini/Giorno Area esterna FONTI DI RISCHIO scheda S 1. 1.78 scheda scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 2. S 4. 3. 2 2. 7 2.20 2.21 1. 1.26 SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati. LAVORI IN ALTEZZA GRU PONTEGGIO SCALA PORTATILE Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi) 1. 22. 3. - SMOBILIZZO DEL CANTIERE comprensivo di smantellamento di impianti, macchine ed attrezzature nonchè del trasporto degli eventuali scarti a discarica. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 4,00 giorni lavorativi dal 3 NOV 2011 fino al 9 NOV 2011 3,00 12 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 4,00 giorni Impresa edile fornisce 12,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) Area esterna PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. DURANTE LE OPERAZIONI CON L'USO DELL'AUTOGRU' E DELL'AUTOCARRO GLI OPERATORI A TERRA DOVRANNO STARE A DISTANZA DI SICUREZZA. UN OPERATORE A TERRA SI DOVRA' COORDINARE COSTANTEMENTE GLI OPERATORI POSTI SULLE MACCHINE OPERATRICI, SPECIALMENTE DURANTE LE OPERAZIONI DI RETROMARCIA E IN PROSSIMITA' DELLA LINEA ELETTRICA AEREA. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 21 1.133 3. 9 scheda 3. 59 scheda 3. 66 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE AUTOGRU’ UTENSILI ELETTRICI PORTATILI OPERAZIONI DI CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO MATERIALI SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Terminati gli interventi, il cantiere viene smobilizzato e le attrezzature vengono inviate presso il magazzino deposito della Impresa per la loro manutenzione e ricovero in attesa di nuovo impiego. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI 1. 23. SISTEMAZIONE AREA ESTERNA CARATTERISTICHE Durata Zona di coordinamento 13,00 giorni lavorativi dal 10 NOV 2011 fino al 29 NOV 2011 Area esterna 1. 23. 1. - SISTEMAZIONE AREA ESTERNA, compreso i movimenti di terra, di sbancamento e riporto, stesura di materiali inerti per la formazione di pendenze verso i punti di raccolta acque meteoriche, trasporto a rifiuto del materiale di risulta. 118 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 5,00 giorni lavorativi dal 10 NOV 2011 fino al 17 NOV 2011 3,00 15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Area esterna PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno rimanere ad una adeguata distanza di sicurezza da esse. NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI DEVONO OPERARE SOLO LE MACCHINE PER LA MOVIMENTAZIONE E SISTEMAZIONE DEL TERRENO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 3 1. 9 1. 11 1. 72 3. 22 4. 1. 1. 4 4. 1. 1.40 4. 1. 1.41 S 1. 5. 1 scheda S 1. 5. 7 AUTOCARRO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE PALA MECCANICA CARRIOLA LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE Muratore Polivalente... Autista Autocarro... Escavatorista... Posizionamento macchine e segnaletica. Si predispone la segnaletica prevista e vengono posizionate le macchine sulla superficie su cui si deve intervenire Rimozione della segnaletica. Vengono rimosse le macchine dalla superficie su cui si interviene e si toglie la segnaletica prevista. 1. 23. 2. - PAVIMENTAZIONE CON MASSELLI AUTOBLOCCANTI, composta da elementi a vario disegno, in calcestruzzo Rck 50 N.mmq.., prefabbricati, anche integralmente colorati, posti in opera, con semplice accostamento, su sottofondo in ghiaia predisposto, con livellamento su strato di sabbia del brenta ed intasatura con sabbia lavata di Po per masselli dello spessore di cm. 6 o 8. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 3,00 giorni lavorativi dal 17 NOV 2011 fino al 22 NOV 2011 3,00 9 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 3,00 giorni Impresa edile fornisce 9,00 Uomini/Giorno Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) Area esterna PRESCRIZIONI OPERATIVE Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 8 1. 9 1. 72 1.100 1.111 4. 1. 1. 4 4. 1. 1. 5 4. 1. 1.19 MAZZA E SCALPELLO ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE CARRIOLA SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE ) COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE Muratore Polivalente... Muratore... Operaio Comune Polivalente... 1. 23. 3. - ESECUZIONE MARCIAPIEDE ESTERNO in opera confezionato con due o più pezzature di inerti nelle dovute proporzioni, gettato con l'ausilio dei casseri, compresa la posa di rete elettrosaldata. CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Matrice di rischio Zona di coordinamento 5,00 giorni lavorativi dal 22 NOV 2011 fino al 29 NOV 2011 3,00 15 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 5,00 giorni Impresa edile fornisce 15,00 Uomini/Giorno Rischio MEDIO (6) = Probabile (3) x Danno medio (2) Area esterna PRESCRIZIONI OPERATIVE Rischi derivanti dalla presenza dell'autobetoniera e della pompa. Misure di sicurezza per rischi lavorativi: Transitare a velocità ridotta e lontano dalle strutture. Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico. Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante. I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento. Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo. Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio. Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di un tirante (corda). Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni. 119 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione. Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro). Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts. I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici. Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione. Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili. Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda 1. 2 1. 9 1. 72 1.129 1.130 4. 1. 1. 5 4. 1. 1. 9 4. 1. 1.10 4. 1. 1.19 VIBRATORE ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE CARRIOLA AUTOBETONIERA AUTOPOMPA PER GETTO Muratore... Autista Pompa CLS... Autista Autobetoniera... Operaio Comune Polivalente... 1. 23. 4. Posa delle ringhiere e dei cancelli CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 4,00 giorni lavorativi dal 22 NOV 2011 fino al 26 NOV 2011 2,00 8 uomini giorno. Pari a 2,00 uomini al giorno per 4,00 giorni Impresa edile fornisce 8,00 Uomini/Giorno Area esterna PRESCRIZIONI OPERATIVE LAVORARE IL FERRO Per la manipolazione del ferro dovranno essere utilizzati sempre i guanti, sia sciolto che legato in gabbie. Per il taglio del tondino si dovrà collocare la trancia a mano su un piano solido, perfettamente orizzontale e fuori dai passaggi. Dovrà sempre essere disposta la leva in modo da evitare che cada accidentalmente; verrà inchiodata la piastra della piegaferri su una superficie solida e stabile; il ferro dovrà essere piegato dopo averlo tagliato della lunghezza voluta. Le gabbie dovranno essere disposte secondo prescrizioni precise; verranno accuratamente puliti i piani di appoggio dando il disarmante ai casseri. Non bisognerà mai camminare sulle pignatte dei solai; eventualmente verranno predisposti dei percorsi con tavole. Se i ferri di ripresa dei pilastri devono restare a lungo esposti, dovranno essere protetti con un perimetro di tavole. In ogni caso vanno segnalati e protetti con delle tavole qualsiasi gli spezzoni di ferro sporgente e che non siano ripiegati o non terminati con un gancio. Bisognerà mantenere il busto eretto quando si movimentano i tondini e le gabbie di ferro. -Dovranno essere utilizzati idonei DPI per mettere in opera le gabbie, quali: scarpe di sicurezza, guanti, casco ed occhiali di protezione. -Bisognerà fare attenzione alle mani evitando di metterle fra i coltelli della trancia e nella piegaferri. -La trancia e la piegaferri vanno usate correttamente. Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - occhiali protettivi tuta - guanti protettivi. FONTI DI RISCHIO scheda scheda scheda scheda S 1. S 2. S 2. S 4. 1.36 2. 4 2.26 1. 1. 6 Lavorazione ferro in cantiere TRANCIA-PIEGAFERRI UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE Carpentiere 1. 23. 5. Sistemazione delle opere a verde CARATTERISTICHE Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Impresa esecutrice Zona di coordinamento 4,00 giorni lavorativi dal 22 NOV 2011 fino al 26 NOV 2011 4,00 16 uomini giorno. Pari a 4,00 uomini al giorno per 4,00 giorni Impresa edile fornisce 16,00 Uomini/Giorno Area esterna FONTI DI RISCHIO scheda scheda S 1. 1.64 S 1. 1.76 scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda scheda S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 2. S 3. 1.19 1.21 1.22 2. 5 2.12 2.29 2.30 2.31 2.33 9 Opere da florovivaista ESECUZIONE TRINCEE - Vengono eseguiti gli scavi (trincee) per la posa delle condutture di urbanizzazione primaria di servizio al fabbricato realizzato e o ristrutturato. Trattassi di interventi estremamente limitati e la profondità degli scavi raramente supera metri 1,50. DECESPUGLIATORE A MOTORE MOTOFALCIATRICE MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE AUTOGRU' ESCAVATORE MOTOZAPPA ALBERO CARDANICO AUTOCARRO TRATTORE ANTIVEGETATIVI. 120 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris scheda S 3. 49 scheda S 4. 1. 1.15 Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) PRESIDI SANITARI: ERBICIDI, FISIOFARMACI, FITOREGOLATORI, ANTICRITTOGAMICI, INSETTICIDI, ADDITTIVI CONCIMI, ECC. Giardiniere 1. 24. Cantiere PRUSST CARATTERISTICHE Quantità Durata Uomini giorno Totale Uomini/Giorno Matrice di rischio 1 44,00 giorni lavorativi dal 29 NOV 2011 fino al 28 GEN 2012 0,25 11 uomini giorno. Pari a 0,25 uomini al giorno per 44,00 giorni Rischio BASSO (2) = Poco probabile (2) x Danno lieve (1) PRESCRIZIONI OPERATIVE Durante la fase di esecuzione dei lavori si prevedeono 64 gg di interruzione, anche in più tempi, da concordari tra la ditta appaltatrice e le ditte incaricate dell'esecuzione dei lavori PRUSST lungo la strada Pontebbana e strade limitrofe al fine di realizzare le opere previste dal progetto di competenza provinciale. FONTI DI RISCHIO scheda S 1. 1.72 scheda S 1. 1.73 scheda S 4. 1. 1.27 SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Terminati gli interventi, il cantiere viene smobilizzato e le attrezzature vengono inviate presso il magazzino deposito della Impresa per la loro manutenzione e ricovero in attesa di nuovo impiego. INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell’area e predisposizione della recinzione. Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento baracche servizi.Realizzazione impianti e posizionamento prime attrezzature. Tracciatura linee perimetrali dell’opera e predisposizione picchettatura (modine). Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di fondazione) 121 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Schede Tecniche Allegate Comune di Provincia di Udine Committente Comune di Tricesimo Cantiere Costruzione di un parcheggio interrato 122 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1. 1. MACCHINA PULISCI PANNELLI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 1) RISCHI 1. 2. Contatto con cinghie e pulegge della macchina pulisci pannelli Contatto con gli organi lavoratori (rulli di spinta, lame raschianti, ecc.) della macchina pulisci pannelli Elettrocuzione durante l’uso della macchina pulisci pannelli 3. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. La macchina pulisci pannelli sarà dotata di carter fissi apribili solo utilizzando attrezzi speciali. La macchina pulisci pannelli sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. La macchina pulisci pannelli prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo un’interruzione dell’alimentazione elettrica. Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la macchina in moto. Durante l’uso della macchina pulisci pannelli saranno vietati indumenti che si possano impigliare, bracciali od altro. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti : durante l’uso della macchina pulisci pannelli Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della macchina pulisci pannelli Tuta di protezione : durante l’uso della macchina pulisci pannelli 1. 2. VIBRATORE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 2) RISCHI 1. Elettrocuzione durante l’uso del vibratore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. I cavi elettrici del vibratore saranno integri come pure il loro isolamento. Il vibratore sarà alimentato a 50V verso terra. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Stivali in gomma : durante l’uso del vibratore Tuta di protezione : durante l’uso del vibratore 1. 3. AUTOCARRO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 3) RISCHI 1. 2. 3. 4. Ribaltamento dell’autocarro Investimento di persone durante l’uso dell’autocarro Incidenti con altri veicoli Schiacciamento del conducente per urto con l'eventuale mezzo di carico/scarico o con il materiale. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Durante l’uso dell’autocarro sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. Durante l’uso dell’autocarro sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. Durante l’uso dell’autocarro saranno allontanati i non addetti mediante sbarramenti e segnaletica di sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai lavori, ecc.). Durante l’uso dell’autocarro sarà controllato il percorso del mezzo e la sua solidità. Durante l’uso dell’autocarro i percorsi riservati allo stesso presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. Durante l’utilizzo dell'autocarro sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e lo stesso sarà equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autocarro. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autocarro finchè lo stesso è in uso. I lavoratori della fase coordinata, soprattutto in caso di carico e scarico materiale con apparecchi di sollevamento, dovranno tenersi a debita distanza e rispettare gli avvisi e gli sbarramenti. Dovranno essere predisposti percorsi segnalati per lo scarico ed il transito dell'autocarro. Alla guida dell'autocarro dovrà esserci personale con patente di guida idonea. Durante le fasi di carico e scarico gli operatori dovranno attenersi alle disposizioni del personale 123 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) preposto allo scarico il quale dovrà utilizzare segnali verbali e gestuali secondo il D.Lgs.493/96. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autocarro Tuta di protezione : durante l’uso dell’autocarro se necessario Casco di sicurezza : durante il carico e scarico del materiale con apparecchi meccanici. 1. 5. MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 5) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Elettrocuzione durante l’uso del martello elettrico Lesioni e contusioni durante l’uso del martello elettrico Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso del martello elettrico Schegge negli occhi durante l’uso del martello elettrico Vibrazioni durante l’uso del martello elettrico Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello elettrico Rumore durante l’uso del martello elettrico Inalazione di polveri durante l’uso del martello elettrico MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. Il martello elettrico sarà provvisto di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. Il martello elettrico prevederà un’impugnatura idonea a limitare la trasmissione delle vibrazioni al lavoratore. I cavi elettrici del martello elettrico saranno integri come pure il loro isolamento. Ai lavoratori sarà ribadito di utilizzare il martello elettrico in modo da non arrecare danni alle strutture sottostanti. Per l’uso del martello elettrico saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del martello elettrico Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso del martello elettrico Elmetto : durante l’uso del martello elettrico Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso del martello elettrico Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del martello elettrico Tuta di protezione : durante l’uso del martello elettrico 1. 6. PONTE SU CAVALLETTI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 6) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Offesa alle mani e in varie parti del corpo durante il montaggio del ponte su cavalletti Schiacciamento arti inferiori i superiori durante il montaggio del ponte su cavalletti Possibilità di contatto con parti elettriche durante il montaggio del ponte su cavalletti Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti Caduta di persone dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponte su cavalletti MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. II montaggio e lo smontaggio del ponte su cavalletti sarà eseguito da personale esperto e con materiali omologati. Durante il montaggio e lo smontaggio del ponte su cavalletti sarà presente una persona esperta per dirigere le varie fasi di lavorazione. Le tavole del ponte su cavalletti avranno spessore di 5 centimetri. Il ponte su cavalletti sarà costruito con altezza inferiore ai 2 metri e non sarà montato sugli impalcati dei ponteggi esterni. La distanza massima tra due cavalletti consecutivi del ponte su cavalletti sarà mantenuta sui 1,8 metri con tavole di larghezza inferiore ai 30 centimetri. La larghezza del ponte su cavalletti non sarà inferiore a 90 cm. Saranno evitati i depositi di materiali e attrezzi, sopra al ponte di servizio, eccettuati quelli temporanei necessari ai lavori. Il ponte su cavalletti sarà usato solo al suolo o nell’interno di edifici. Non vengono mai usate scale doppie al posto dei regolari cavalletti DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Cintura di sicurezza : se necessario durante il montaggio ed uso del ponte su cavalletti Elmetto : durante il montaggio ed uso del ponte su cavalletti Scarpe antinfortunistiche : durante il montaggio ed uso del ponte su cavalletti Guanti : durante il montaggio del ponte su cavalletti 1. 7. SCANALATORE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 7) 124 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Elettrocuzione durante l’uso dello scanalatore Lesioni e contusioni durante l’uso dello scanalatore Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso dello scanalatore Schegge negli occhi durante l’uso dello scanalatore Vibrazioni durante l’uso dello scanalatore Danni a strutture sottostanti durante l’uso dello scanalatore Rumore durante l’uso dello scanalatore Inalazione di polveri durante l’uso dello scanalatore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Lo scanalatore sarà provvisto di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. Lo scanalatore prevederà un’impugnatura idonea a limitare la trasmissione delle vibrazioni al lavoratore. I cavi elettrici dello scanalatore saranno integri come pure il loro isolamento. Ai lavoratori sarà ribadito di utilizzare lo scanalatore in modo da non arrecare danni alle strutture sottostanti. Per l’uso dello scanalatore saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Durante l’uso dello scanalatore sarà accertato che non vi siano cavi elettrici, tubi, tondini di ferro od altro all’interno dei materiali su cui intervenire. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi allo scanalatore finchè lo stesso è in funzione. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso dello scanalatore Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso dello scanalatore Elmetto : durante l’uso dello scanalatore Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso dello scanalatore Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso dello scanalatore Tuta di protezione : durante l’uso dello scanalatore 1. 8. MAZZA E SCALPELLO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 8) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Sfuggita di mano della mazza Proiezione della testa della mazza Lesioni e contusioni durante l’uso della mazza e scalpello Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso della mazza e scalpello Schegge negli occhi durante l’uso della mazza e scalpello Vibrazioni durante l’uso della mazza e scalpello Inalazione di polveri durante l’uso durante l’uso della mazza e scalpello Rumore durante l’uso della mazza e scalpello Elettrocuzione durante l’uso di mazza e scalpello MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Il manico in legno della mazza si presenterà liscio e non verniciato con fibre parallele al suo asse. La testa della mazza sarà assicurata al manico mediante apposito cuneo introdotto di sbieco rispetto all’asse della testa stessa. Durante l’uso della mazza e scalpello sarà adoperato porta-punta con elsa di protezione della mano. Per l’uso della mazza e scalpello saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Durante l’uso della mazza e scalpello sarà accertato che non vi siano cavi elettrici, tubi, tondini di ferro od altro all’interno dei materiali su cui intervenire. Durante l’uso della mazza e scalpello sarà accertato che lo scalpello sia sempre bene affilato e con la testa priva di ricalcature che potranno dare luogo a schegge. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della mazza e punta Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso della mazza e punta Elmetto : durante l’uso della mazza e punta Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso della mazza e punta Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della mazza e punta Tuta di protezione : durante l’uso del mazza e punta 1. 9. ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 9) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Sfuggita di mano del martello Proiezione della testa del martello Lesioni e contusioni durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune Schegge negli occhi durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune Elettrocuzione durante l’uso di attrezzi manuali di uso comune 125 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Il manico in legno del martello si presenterà liscio e non verniciato con fibre parallele al suo asse. La testa del martello sarà assicurata al manico mediante apposito cuneo introdotto di sbieco rispetto all’asse della testa stessa. La lima sarà munita di un manico con anello metallico nel quale il codolo sarà introdotto sufficientemente. Sarà ricordato ai lavoratori di usare non adoperare gli attrezzi manuali di uso comune su parti di impianti elettrici in tensione. Sarà ricordato ai lavoratori di accertare, durante l’uso del martello, che lo stesso abbia grandezza adeguata rispetto al lavoro da eseguire. Sarà ricordato ai lavoratori, durante l’uso del martello, di tenere il chiodo in prossimità della capocchia. Sarà ricordato ai lavoratori, durante l’uso del cacciavite, di controllare se lo stesso è idoneo per la vite su cui andare ad agire. Sarà ricordato ai lavoratori di gettare il cacciavite se presenta il manico fessurato o la lama consumata. Sarà ricordato ai lavoratori di non utilizzare la lima con il codolo introdotto troppo poco nel manico o di sbieco e di immanicare la lima battendola su una superficie solida dalla parte del manico. Sarà ricordato ai lavoratori di utilizzare chiavi fisse solo su viti della stessa precisa misura, non obliquamente rispetto all’asse della vite stessa ma a 90° gradi. Sarà cordato ai lavoratori di non serrare o allentare viti quando è necessario spingere la chiave fissa in quanto va sempre tirata e di non prolungare le chiavi fisse. Sarà ricordato ai lavoratori di usare chiavi a collare il più possibile lasciando le chiavi fisse solo per casi particolari. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Guanti : durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune 1. 10. ESCAVATORE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 10) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Investimento di persone durante l’uso dell’escavatore Rovesciamento dell'escavatore durante l'uso Investimento dell’operatore dal materiale movimentato durante l’uso dell’escavatore Rumore durante l’uso dell’escavatore Utilizzo dell'escavatore da parte di personale inesperto Inalazione di polveri durante l’uso dell’escavatore Incidenti con altri veicoli MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. L’escavatore sarà dotato di cabina di protezione dell’operatore in caso di rovesciamento (rops e fops). L'escavatore sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione. L’escavatore sarà dotato di adeguato segnalatore acustico e luminoso (lampeggiante). L’escavatore sarà dotato di impianto di depurazione dei fumi in luoghi chiusi (catalitico o a gorgogliamento). L’escavatore sarà usato da personale esperto. Durante l’uso dell’escavatore sarà vietato stazionare e transitare a distanza pericolosa dal ciglio di scarpate. Le chiavi dell'escavatore saranno affidate a personale responsabile che le consegnerà esclusivamente al personale preposto all’uso del mezzo. Sarà vietato trasportare o alzare persone sulla pala dell’escavatore. Durante l’uso dell’escavatore sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. Durante l’uso dell'escavatore sarà vietato lo stazionamento delle persone sotto il raggio d’azione. Durante l’uso dell’escavatore sarà eseguito un adeguato consolidamento del fronte dello scavo. Durante l’uso dell’escavatore sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. Durante l’uso dell'escavatore non ci si avvicinerà a meno di 5 metri da linee elettriche aeree non protette. Per l’uso dell’escavatore saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Durante l’uso dell’escavatore i materiali da movimentare saranno irrorati con acqua per ridurre il sollevamento della polvere. Durante l’utilizzo dell'escavatore sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e la stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati. L'escavatore sarà dotato di dispositivo acustico e di retromarcia. I percorsi riservati all'escavatore presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'escavatore. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi o sostare sotto il raggio d'azione dell'escavatore. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Indumenti distinguibili : durante l’uso dell’escavatore in strada Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso dell’escavatore nei modelli senza cabina insonorizzata Elmetto : durante l’uso dell’escavatore nei modelli senza cabina Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’escavatore Tuta di protezione : durante l’uso dell’escavatore Indumenti distinguibili : durante l’uso dell’escavatore in strada 126 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1. 11. PALA MECCANICA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 11) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Investimento di persone durante l’uso della pala meccanica Rovesciamento durante l’uso della pala meccanica Investimento dell’operatore dal materiale movimentato durante l’uso della pala meccanica Rumore durante l’uso della pala meccanica Caduta di persone dalla pala durante l’uso della pala meccanica Utilizzo della pala meccanica da parte di personale inesperto Inalazione di polveri durante l’uso della pala meccanica Incidenti con altri veicoli MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. La pala sarà dotata di cabina di protezione dell’operatore in casi di rovesciamento (rops e fops). La pala meccanica sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. La pala meccanica sarà dotata di adeguato segnalatore acustico e luminoso (lampeggiante). La pala meccanica viene dotata di impianto di depurazione dei fumi in luoghi chiusi (catalitico o a gorgogliamento) I percorsi riservati alla pala meccanica presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. La pala meccanica viene usata da personale esperto Le chiavi della pala meccanica sono affidate a personale responsabile che le consegna esclusivamente al personale preposto all’uso del mezzo Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato stazionare e transitare a distanza pericolosa dal ciglio di scarpate. Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato trasportare o alzare persone sulla pala. Durante l’uso della pala meccanica sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato lo stazionamento delle persone sotto il raggio d’azione. Durante l’uso della pala meccanica sarà eseguito un adeguato consolidamento del fronte dello scavo. Durante l’uso della pala meccanica sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. Durante l’uso della pala meccanica non ci si avvicerà a meno di cinque metri da linee elettriche aeree non protette. Per l’uso della pala meccanica saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Durante l’uso della pala meccanica i materiali da movimentare saranno irrorati con acqua per ridurre il sollevamento della polvere. Durante l’utilizzo della pala meccanica sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e la stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione della pala meccanica. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla pala meccanica finchè la stessa è in funzione. La pala meccanica sarà dotata di dispositivo acustico e di retromarcia. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Indumenti distinguibili : durante l’uso della pala meccanica in strada Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della pala meccanica nei modelli senza cabina insonorizzata Elmetto : durante l’uso della pala meccanica nei modelli senza cabina Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della pala meccanica Tuta di protezione : durante l’uso della pala meccanica 1. 14. POMPA PER MALTA CEMENTIZIA - CALCEST CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 14) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elettrocuzione durante l’uso della pompa per malta. Rottura delle tubazioni della pompa per estrazione acqua dallo scavo Annegamento di operatori in caso di non funzionamento della pompa per malta Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo. Caduta dell’operatore per durante l’uso della pompa per malta Inalazione di vapori dannose durante l’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. La pompa per estrazione acqua dallo scavo sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. La pompa per malta prevederà il collegamento all’impianto di terra. Prima dell’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo viene controllato lo stato dei tubi. Durante l’uso della pompa per malta saranno evitati bruschi spostamenti della tubazione della pompa. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Tuta di protezione : durante l’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo. Elmetto : durante l’uso della pompa per malta. 127 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 3. 4. 5. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo. Mascherina : durante l’uso della pompa per malta. Guanti : durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo. 1. 15. INTONACATRICE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 15) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Elettrocuzione durante l’uso dell’intonacatrice Rottura dei tubi dell’intonacatrice Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l’uso dell’intonacatrice Irritazioni epidermiche alle mani durante l’uso dell’intonacatrice Inalazione di vapori dannosi durante l’uso della intonacatrice MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. L’intonacatrice sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione. L’intonacatrice prevederà il collegamento all’impianto di terra. Durante l’uso dell’intonacatrice sarà vietata la sosta e il passaggio dei non addetti ai lavori. Prima dell’uso dell’intonacatrice sarà controllato lo stato dei tubi. I lavoratori della fase coordinata non devono sostare o avvicinarsi all'intonacatrice finchè la stessa è in uso. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Tuta di protezione : durante l’uso dell’intonacatrice Elmetto : durante l’uso dell’intonacatrice Mascherina : durante l’uso dell’intonacatrice Guanti : durante l’uso dell’intonacatrice 1. 17. ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO) CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 17) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Scoppio del tubo flessibile dell’attrezzo ad aria compressa Inalazioni di polveri durante l’uso dell’attrezzo ad aria compressa Danni agli occhi durante l’uso dell’attrezzo ad aria compressa Rumore durante l’uso dell’attrezzo ad aria compressa Danni agli occhi durante l’uso dell’attrezzo ad aria Rumore durante l’uso dell’attrezzo ad aria Inalazioni di polveri durante l’uso dell’attrezzo ad aria MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. I tubi flessibili per l'alimentazione dell’attrezzo ad aria saranno adatti alla pressione ed alle condizioni d'uso e saranno disposti in modo da non poter essere causa di inciampamenti e di cadute. Il fissaggio di tubi flessibili sugli appositi raccordi dell’attrezzo ad aria sarà eseguito mediante le apposite fascette stringitubo. Sarà vietato usare il getto d'aria dell’attrezzo ad aria compressa per motivi non inerenti la lavorazione ed in particolare per pulire i vestiti che si indossano. Sarà vietato ai lavoratori di dirigere il getto dell'aria contro se stessi o altre persone. Sarà ricordato ai lavoratori che le operazioni di collegamento e di scollegamento dei tubi di alimentazione dell’attrezzo ad aria compressa, non saranno effettuate con i tubi in pressione. Durante l’uso dell’attrezzo ad aria saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso di attrezzi ad aria compressa Guanti : durante l’uso di attrezzi ad aria a seconda del tipo di operazione svolta Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso di attrezzi ad aria compressa per rumori continui di elevata intensità Mascherina antipolvere : durante l’uso di attrezzi ad aria in tutte le operazioni con sviluppo di polveri Scarpe antinfortunistiche: durante l’uso di attrezzi ad aria compressa 1. 19. SCALA IN LEGNO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 19) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Rottura della scala Caduta dell’operatore durante l’uso della scala Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala Rovesciamento della scala in legno durante l’uso Rottura della scala Caduta dell’operatore durante l’uso della scala Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala 128 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 8. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Rovesciamento della scala in legno durante l’uso MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. I pioli della scala saranno incastrati nei montanti. La scala prevederà dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità dei montanti e dei tiranti in ferro sotto i pioli Sarà vietato l’uso della scala che presenti listelli chiodati sui montanti al posto di pioli rotti. Quando la scala supera gli 8 metri sarà munita di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione. Durante l’uso della scala la stessa sarà vincolata con ganci all’estremità superiore o altri sistemi per evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc. Durante l’uso saltuario della scala la stessa sarà trattenuta al piede da altra persona. Durante l’uso della scala presenterà sempre minimo un montante sporgente di almeno un metro oltre il piano di accesso. Durante l’uso della scala, una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa. Durante l’uso della scala sul ponteggio la stessa sarà posizionata sfalsata e non in prosecuzione di quella che la precede. I pioli della scala saranno incastrati nei montanti. La scala prevederà dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità dei montanti e dei tiranti in ferro sotto i pioli Sarà vietato l’uso della scala che presenti listelli chiodati sui montanti al posto di pioli rotti. Quando la scala supera gli 8 metri sarà munita di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione. Durante l’uso della scala la stessa sarà vincolata con ganci all’estremità superiore o altri sistemi per evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc. Durante l’uso saltuario della scala la stessa sarà trattenuta al piede da altra persona. Durante l’uso della scala presenterà sempre minimo un montante sporgente di almeno un metro oltre il piano di accesso. Durante l’uso della scala, una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa. Durante l’uso della scala sul ponteggio la stessa sarà posizionata sfalsata e non in prosecuzione di quella che la precede. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale Cintura di sicurezza : per lavori che richiedono entrambe le mani libere Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale Cintura di sicurezza : per lavori che richiedono entrambe le mani libere 1. 20. TRANCIA-PIEGAFERRI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 20) RISCHI 1. 2. 3. 4. Contatto con cinghie e pulegge della trancia-piegaferri Elettrocuzione durante l’uso della trancia- piegaferri Cesoiamento durante l’uso della trancia-piegaferri Schiacciamento durante l’uso della trancia-piegaferri MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. La trancia- piegaferri sarà dotata di carter fissi contro il contatto con cinghie e pulegge. La trancia- piegaferri sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. La trancia- piegaferri prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo un’interruzione dell’alimentazione elettrica. Sarà previsto il collegamento all’impianto di terra della trancia- piegaferri. Sarà previsto un arresto di emergenza nella trancia- piegaferri. Il pedale della trancia- piegaferri sarà protetto contro l’azionamento accidentale sopra ed ai lati. Alla trancia-piegaferri sarà adibito personale esperto e informato sui notevoli rischi della macchina. Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la macchina in moto. Durante l’uso della trancia-piegaferri saranno vietati indumenti che si possono impigliare, bracciali od altro. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti : durante l’uso della trancia-piegaferri Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della trancia-piegaferri Tuta di protezione : durante l’uso della trancia-piegaferri 1. 21. AUTOGRU’ CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 21) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Rovesciamento dell’autogrù Caduta del carico durante l’uso dell’autogrù Rottura di una fune durante l’uso dell’autogrù Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’autogrù Investimento di persone durante l’uso dell’autogrù Incedenti con altri veicoli MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 129 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) I ganci dell'autogru saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno l’indicazione della loro portata massima ammissibile. Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi. L’autogru sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. L’autogru sarà dotata di dispositivo di segnalazione acustico. Sull’autogru sarà indicata in modo visibile la portata . L’autogru sarà regolarmente denunciata all’ISPESL. L’autogru sarà provvista di limitatori di carico. Durante l’uso l’autogru si piazzerà sugli staffoni. Le funi e il gancio saranno muniti del contrassegno previsti. I percorsi riservati all’autogrù presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. Durante l’uso dell’autogrù saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità della stessa e dei carichi (cesti, imbracature idonee, ecc.). Durante l’uso dell’autogrù le postazioni fisse di lavoro, sotto il raggio di azione, saranno protette con un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di tre metri da terra. Durante l’uso dell’autogrù i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in casi particolari si rifaranno al capocantiere. Essendoci più autogrù sarà tenuta una distanza di sicurezza, tra le stesse, in funzione dell’ingombro dei carichi. Nei pressi dell’autogrù sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi sospesi, vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.). Durante l’uso dell’autogrù sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. Durante l’uso dell’autogrù sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. L’autogrù sarà utilizzata a più di cinque metri da linee elettriche aeree non protette. Le modalità di impiego dell’autogrù ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno richiamati con avvisi chiaramente leggibili. Durante l’utilizzo dell'autogru sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e lo stesso sarà equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati. Nel caso di sollevamento con due funi a tirante le stesse non formeranno tra loro un angolo maggiore di 90 gradi. Nel caso di sollevamento con due funi a tirante la lunghezza delle due corde sarà maggiore o uguale ad una volta e mezzo la distanza dei ganci di sollevamento Durante le operazioni con funi di guida sarà garantito il coordinamento degli addetti alle manovre, sia alla vista che alla voce, eventualmente con l'ausilio di un radiotelefono. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autogrù finchè la stessa è in uso. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autogrù. I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il raggio d'azione dell'autogrù. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autogru Tuta di protezione : durante l’uso dell’autogru Elmetto: durante le manovre al corredo dell'autogrù Guanti: durante le manovre al corredo dell'autogrù Scarpe antinfortunistiche: durante le manovre al corredo dell'autogrù 1. 22. SCALA DOPPIA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 22) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Rottura della scala Caduta dell’operatore per l’apertura accidentale della scala Caduta dell’operatore durante l’uso della scala doppia Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia Rovesciamento della scala doppia durante l’uso Rottura della scala Caduta dell’operatore per l’apertura accidentale della scala Caduta dell’operatore durante l’uso della scala doppia Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia Rovesciamento della scala doppia durante l’uso MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. I gradini o i pioli della scala doppia saranno incastrati nei montanti. La scala doppia avrà un’altezza inferiore ai 5 metri. La scala doppia prevederà un efficace dispositivo contro la sua accidentale apertura. Sarà vietato l’uso della scala doppia che presenti listelli chiodati sui montanti al posto dei gradini o dei pioli rotti. Sarà vietato di salire sugli ultimi gradini o pioli della scala doppia. Durante l’uso della scala doppia, una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa. Sarà vietato usare la scala doppia come supporto per ponti su cavalletto. Sarà vietato usare la scala doppia su qualsiasi tipo di opera provvisionale. Sarà vietato usare la scala doppia per lavori che richiedono una spinta su muri o pareti che comprometta la stabilità della stessa. I gradini o i pioli della scala doppia saranno incastrati nei montanti. La scala doppia avrà un’altezza inferiore ai 5 metri. La scala doppia prevederà un efficace dispositivo contro la sua accidentale apertura. Sarà vietato l’uso della scala doppia che presenti listelli chiodati sui montanti al posto dei gradini o dei pioli rotti. 130 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 14. 15. 16. 17. 18. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Sarà vietato di salire sugli ultimi gradini o pioli della scala doppia. Durante l’uso della scala doppia, una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa. Sarà vietato usare la scala doppia come supporto per ponti su cavalletto. Sarà vietato usare la scala doppia su qualsiasi tipo di opera provvisionale. Sarà vietato usare la scala doppia per lavori che richiedono una spinta su muri o pareti che comprometta la stabilità della stessa. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale 1. 25. ARGANO A BANDIERA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 25) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elettrocuzione durante l'uso dell'argano a cavalletto Caduta del carico durante l’uso dell’argano a cavalletto Rottura di una fune durante l’uso dell’argano a cavalletto Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’argano a cavalletto Rovesciamento dell’argano a cavalletto Caduta delle persone durante l’uso dell’argano a cavalletto MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. I ganci saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno l’indicazione della loro portata massima ammissibile. Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi. L’argano a cavalletto sarà installato da personale qualificato ed esperto. Per l'argano a cavlletto sarà previsto il collegamento all’impianto di terra. L’argano a cavalletto sarà dotato di fine corsa automatico. L’argano a cavalletto sarà dotato di dispositivo di segnalazione acustico. Sull’argano a cavalletto sarà indicata in modo visibile la portata massima. L’argano a cavalletto sarà regolarmente denunciato all’ISPESL. La trave portante sarà predisposta al bloccaggio dell’argano all’estremità posteriore della rotaia. Le funi e il gancio saranno muniti del contrassegno previsti. Durante l’uso dell’argano a cavalletto saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità dell’apparecchio (cassoni contenitori con chiusura a serramento per una efficace e sicura sistemazione del contrappeso). L’argano a cavalletto sarà dotato di puntone di reazione che sarà utilizzato quando non saranno presenti i cassoni. In corrispondenza del supporto anteriore dell’argano a cavalletto sarà posizionata una fascia di arresto al piede alta 30 centimetri. Il cavalletto dell’argano prevederà due staffoni sporgenti 20 centimetri per l’appoggio e riparo del lavoratore. Durante l’uso dell’argano a cavalletto i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in casi particolari si rifaranno al capocantiere. Durante l’uso dell’argano a cavalletto saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità del carico (cesti, imbracature idonee, ecc.). Durante l’uso dell’argano a cavalletto non saranno previste postazioni fisse di lavoro sotto l’apparecchio. L’argano a cavalletto sarà posizionato in modo da distare almeno 5 metri, con ogni sua parte, dalle linee elettrice aeree. Durante l’uso dell’argano a cavalletto nei pressi dello stesso sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi sospesi, vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.). Le modalità di impiego dell’argano a cavalletto ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno richiamati con avvisi chiaramente leggibili. I lavoratori della fase coordinata non devono realizzare postazioni fisse sotto l'argano a cavalletto. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Guanti : durante l’uso dell’argano Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’argano Tuta di protezione : durante l’uso dell’argano Elmetto : durante l’uso dell’argano 1. 27. SEGA A DENTI FINI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 27) RISCHI 1. 2. Rottura accidentale della lama durante l’uso della sega a denti fini Contatto accidentale con parti del corpo durante l’uso della sega a denti fini MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. La lama della sega sarà ben fissata al telaio. Durante l’uso della sega a denti fini sarà controllato frequentemente lo stato della lama e del manico. Durante l’uso della sega a denti fini sarà ricordato ai lavoratori di iniziare il taglio con la sega leggermente inclinata e non in maniera repentina. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla sega a denti fini finchè la stessa è in 131 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) funzione. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Guanti : durante l’uso della sega a denti fini Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della sega a denti fini 1. 29. SCALA DOPPIA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 29) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Rottura della scala Caduta dell’operatore per l’apertura accidentale della scala Caduta dell’operatore durante l’uso della scala doppia Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala doppia Rovesciamento della scala doppia durante l’uso MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. I gradini o i pioli della scala doppia saranno incastrati nei montanti. La scala doppia avrà un’altezza inferiore ai 5 metri. La scala doppia prevederà un efficace dispositivo contro la sua accidentale apertura. Sarà vietato l’uso della scala doppia che presenti listelli chiodati sui montanti al posto dei gradini o dei pioli rotti. Sarà vietato di salire sugli ultimi gradini o pioli della scala doppia. Durante l’uso della scala doppia, una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa. Sarà vietato usare la scala doppia come supporto per ponti su cavalletto. Sarà vietato usare la scala doppia su qualsiasi tipo di opera provvisionale. Sarà vietato usare la scala doppia per lavori che richiedono una spinta su muri o pareti che comprometta la stabilità della stessa. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale 1. 31. PISTOLA FISSACHIODI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 31) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Partenza accidentale di colpi durante l'uso della pistola fissachiodi Elettrocuzione durante l’uso della pistola fissachiodi normale Rifiuto del proiettile o proiezione di schegge durante l’uso della pistola fissachiodi Attraversamento delle pareti sottili da parte del proiettile durante l’uso della pistola fissachiodi Deviazione della punta dalla traiettoria prevista durante l’uso della pistola fissachiodi Rumore durante l’uso della pistola fissachiodi normale MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. La pistola fissachiodi prevederà uno schermo paraschegge. La pistola fissachiodi prevederà l’impossibilità di impiego con una sola mano. La pistola fissachiodi sarà conservata e trasportata dentro un apposita custodia con chiusura a chiave. La pistola fissachiodi sarà utilizzata da personale addestrato ed autorizzato e di età superiore ai 18 anni. Durante l’uso della pistola fissachiodi saranno allontanati i non addetti ai lavori, saranno eseguiti sbarramenti e saranno esposti avvisi di pericolo. Durante l’uso della pistola fissachiodi sarà accertato che non vi siano cavi elettrici, tubi, tondini di ferro od altro all’interno dei materiali su cui intervenire sbarramenti e saranno esposti avvisi di pericolo. La pistola fissachiodi non sarà utilizzata su materiale molto duro o fragile, su pareti sottili o in materiale tenero, su superfici elastiche, su spigoli e vicino a proiettili già infissi. Durante l’uso della pistola fissachiodi la stessa sarà tenuta in posizione perpendicolare rispetto alla superficie di infissione. Per l’uso della pistola fissachiodi saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Quando non usata la pistola fissachiodi sarà portata a tracolla mediante cinghia. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla pistola fissachiodi finchè la stessa è in uso. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della pistola fissachiodi normale Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della pistola fissachiodi normale Elmetto resistente a tesa larga: durante l’uso della pistola fissachiodi normale Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della pistola fissachiodi normale 1. 32. SCALA IN METALLO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 32) 132 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) RISCHI 1. 2. 3. 4. Caduta dell’operatore durante l’uso della scala in metallo Caduta di utensili e/o materiale durante l’uso della scala in metallo Rovesciamento della scala in metallo durante l’uso Elettrocuzione durante l’uso della scala in metallo MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. La scala prevederà dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti. Quando la scala supera gli 8 metri sarà munita di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione. Durante l’uso della scala la stessa sarà vincolata con ganci all’estremità superiore o altri sistemi per evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, ecc. Durante l’uso saltuario della scala la stessa sarà trattenuta al piede da altra persona. Durante l’uso la scala presenterà sempre minimo un montante sporgente di almeno un metro oltre il piano di accesso. Durante l’uso della scala una persona eserciterà da terra una continua vigilanza della stessa. Durante l’uso della scala sul ponteggio la stessa sarà posizionata sfalsata e non in prosecuzione di quella che la precede. La scala in metallo non sarà usata per lavori su parti in tensione. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso delle scale Cintura di sicurezza : per lavori che richiedono entrambe le mani libere 1. 33. SCALA IN METALLO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 33) 1. 34. BETONIERA A BICCHIERE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 34) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Schiacciamento tra le razze del volante della betoniera a bicchiere Ribaltamento accidentale del bicchiere della betoniera Contatto con cinghie e pulegge della betoniera a bicchiere Contatto con la ghiera e il pignone della betoniera a bicchiere Elettrocuzione durante l’uso della betoniera a bicchiere MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Sulla betoniera a bicchiere sarà installato uno schermo che impedisce il passaggio tra le razze del volante. Il pedale di sblocco del bicchiere della betoniera sarà munito superiormente e lateralmente di una protezione atta ad evitare azionamenti accidentali dello stesso. Sarà previsto il collegamento all’impianto di terra della betoniera a bicchiere. La betoniera a bicchiere sarà dotata di carter fisso contro il contatto con la cinghia e la relativa puleggia (non trattasi dello sportello). La betoniera a bicchiere prevederà la protezione del pignone e dei denti della corona con apposito carter. La betoniera a bicchiere sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione e dalla dichiarazione di stabilità al ribaltamento firmata da un professionista abilitato. La betoniera a bicchiere prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo un’interruzione dell’alimentazione elettrica. I pulsanti di avvio dell betoniera a bicchiere saranno incassati sulla pulsantiera. Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la betoniera a bicchiere in moto. Durante l’uso della betoniera a bicchiere saranno vietati indumenti che si possono impigliare, bracciali od altro. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla betoniera a bicchiere, finchè la stessa è in uso. La betoniera a bicchiere sarà posizionata sul terreno stabile, con adeguato spazio per la lavorazione. Sarà protetto da una custodia idonea il pedale di sgancio del bicchiere. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti : durante l’uso della betoniera Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della betoniera Tuta di protezione : durante l’uso della betoniera 1. 35. PONTEGGIO MOBILE (TRABATTELLO) CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 35) RISCHI 1. 2. Offesa alle mani e in varie parti del corpo durante il montaggio del ponteggio mobile Schiacciamento arti inferiori i superiori durante il montaggio del ponteggio mobile 133 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 3. 4. 5. 6. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Possibilità di contatto con parti elettriche durante il montaggio del ponteggio mobile Ribaltamento del ponteggio mobile Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponteggio mobile Caduta di persone dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponteggio mobile MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. II montaggio e lo smontaggio del ponteggio mobile sarà eseguito da personale esperto. Le tavole del ponteggio mobile avranno sezione 4x30 o 5x20 centimetri. I parapetti del ponteggio mobile saranno quelli previsti dal costruttore (alti 1 metro, tavola fermapiedi e corrente intermedio ovvero alti 1 metro, tavola fermapiedi e luce libera minore di 60 centimetri). Le ruote del ponteggio mobile saranno saldamente bloccate da ambo i lati. Il ponteggio mobile sarà ancorato saldamente alla costruzione almeno ogni 2 piani. Il ponteggio mobile sarà impiegato dove il piano di scorrimento delle ruote risulta livellato. Sarà vietato salire o scendere lungo i montanti e gettare gli elementi metallici dal ponteggio mobile. Saranno evitati i depositi sopra i ponti di servizio di materiali e attrezzi eccettuati quelli temporanei necessari ai lavori. Per i lavori superiori ai cinque giorni sarà costruito, per il ponteggio mobile, il sottoponte in maniera identica al ponte di lavoro. Per assicurare la stabilità del ponteggio mobile sarà necessario usare gli stabilizzatori, esso perderà il carattere di "ponte mobile" per cui risponderà agli obblighi descritti per i ponteggi fissi. Saranno tenuti sempre a portata di mano il libretto o la documentazione del ponteggio mobile . Durante il montaggio e lo smontaggio del ponteggio mobile sarà presente una persona esperta per dirigere le varie fasi di lavorazione. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al ponteggio mobile (trabattello), finchè lo stesso è in uso. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Cintura di sicurezza : durante il montaggio del ponteggio mobile Elmetto : durante il montaggio ed uso del ponteggio mobile Scarpe antinfortunistiche : durante il montaggio ed uso del ponteggio mobile Guanti : durante il montaggio del ponteggio mobile 1. 41. AUTOCARRO CON MACCHINA SPRUZZA EMULSIONE BITUMINOSA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 41) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Esplosioni dovute a fughe di gas dalla bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa. Caduta della bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa. Esplosione della bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa Esplosione dei tubi di gomma della bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa Contatto con il volano di messa in moto a fune della macchina spruzza emulsione bituminosa Urto dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa da altro mezzo durante l’occupazione della sede stradale. Investimento di persone durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa. Utilizzo dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa da parte di personale inesperto Inalazione di vapori organici durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa. Incidenti con altri veicoli MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa vi sarà un estintore a polvere a disposizione. La bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà impiegata con apposito riduttore di pressione. La bombola del GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà efficacemente assicurata in modo da garantirne la stabilità. Durante l’uso della bombola per GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà tenuta lontana ed efficacemente protetta da forti irradiazioni di calori provocate anche dai raggi solari. I tubi di gomma della bombola per GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa saranno mantenuti in buone condizioni. Per il bloccaggio delle giunzioni e collegamenti della bombola per GPL montata sull’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa si farà uso di fascette stringitubo. La macchina spruzza emulsione bituminosa prevederà una protezione del volano di messa in moto a fune da utilizzare durante il lavoro. L’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione. L’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà dotato di adeguato segnalatore acustico e luminoso (lampeggiante). Durante l’utilizzo dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sulla sede stradale sarà sistemata una idonea segnaletica in accordo con il codice della strada. I percorsi riservati all’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. L’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà usato da personale esperto. Durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. Durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. 134 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 15. 16. 17. 18. 19. 20. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) L’autocarro con macchina spruzza soluzione bituminosa sarà usato da personale esperto. Le chiavi dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa saranno affidate a personale responsabile che le consegnerà esclusivamente al personale preposto all’uso del mezzo. Per l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Durante l’utilizzo dell'autocarro con macchina spruzza soluzione bituminosa sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatorio- con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e la stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa finchè lo stesso è in uso. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Indumenti distinguibili : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa su strada. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa. Tuta di protezione : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa. Maschera di protezione per vapori organici : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa. Tuta ignifuga : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa con bombola per GPL. Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa con bombola per GPL. 1. 46. POMPA PER ESTRAZIONE ACQUA DI FALDA (WELLPOINT) CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 46) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Elettrocuzione durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo. Rottura delle tubazioni della pompa per estrazione acqua dallo scavo Annegamento di operatori in caso di non funzionamento della pompa per estrazione dell'acqua dello scavo. Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo. Caduta dell’operatore per durante l’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo Inalazione di vapori dannose durante l’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo Allagamento dello scavo in caso di non funzionamento della pompa per estrazione dell'acqua. Cedimento di fronte dello scavo durante l'uso della pompa estrazione acqua dallo scavo. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. La pompa per estrazione acqua dallo scavo prevederà il collegamento all’impianto di terra. Prima dell’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo viene controllato lo stato dei tubi. Durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo sarà utilizzata una fonte alternativa di alimentazione elettrica (gruppo elettrogeno) in riserva alla normale alimentazione. Nel caso in cui la pompa per estrazione acqua dallo scavo non funzioni per danneggiamenti meccanici o elettrici interni, saranno allontanati tutti gli operatori dai fronti dello scavo fino a che non sarà riabassato il livello della falda al di sotto del livello scavo. Le tubazioni di adduzione dell'acqua estratta dalla falda dovranno scaricare negli appositi pozzetti predisposti. La pompa per estrazione acqua dallo scavo sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. Durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo saranno evitati bruschi spostamenti della tubazione della pompa. Durante l'uso della pompa per estrazione dovrà essere vietato l'avvicinamento delle persone medianti avvisi o sbarramenti. I lavoratori della fase coordinata, durante l'uso della pompa per estrazione, non dovranno avvinarsi per alcun motivo all'attrezzatura in questione. Dovrà essere controllata la base di appoggio della pompa per estrazione affinché questa non sia in condizioni precarie in relazione soprattutto al suo posizionamento vicino allo scavo o verso l'acqua. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo. Guanti : durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo. Stivali : durante l'installazione della pompa per estrazione dell'acqua e le altre operazioni su terreno bagnato. 1. 47. LEVIGATRICE ELETTRICA PER PAVIMENTI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 47) RISCHI 1. 2. 3. Elettrocuzione durante l'uso della levigatrice elettrica Inalazione di polveri durante l'uso della levigatrice Rumore durante l'uso della levigatrice MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. La levigatrice sarà provvista di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. 135 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) La levigatrice non sarà collegata all'impianto di terra. La levigatrice sarà alimentata da tensione non superiore a 50V verso terra. La levigatrice sarà alimentata mediante separazione elettrica con un solo componente elettrico collegato a ciascun avvolgimento secondario del trasformatore d'isolamento. Il cavo di alimentazione della levigatrice sarà provvista di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. La levigatrice prevederà una impugnatura antivibrazioni. La levigatrice sarà dotata aspirazione incorporata atta a rimuovere la polvere prodotta dalla lavorazione. Per l'uso della levigatrice saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nei locali dove essa è in uso prima che gli stessi siano stati adeguatamente aereati. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Guanti : durante l'uso della levigatrice per pavimenti Cuffie o tappi antirumore : durante l'uso della levigatrice per pavimenti Tuta di protezione: durante l'uso della levigatrice per pavimenti Maschera antipolvere : durante l'uso della levigatrice per pavimenti Maschera antipolvere con filtro combinato per acidi : durante l'uso della levigatrice per pavimenti in caso di utilizzo di acidi per pavimenti 1. 50. BATTIPIASTRELLE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 50) RISCHI 1. 2. 3. 4. Vibrazioni e scuotimenti durante l'uso del battipiastrelle Urti, colpi, impatti e compressioni durante l'uso del battipiastrelle Elettrocuzione durante l'uso del battipiastrelle Rumore durante l'uso del battipiastrelle MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Prima dell'uso del battipiastrelle saranno verificate l'efficienza delle protezioni, delle parti elettriche visibili e dei comandi. Durante l'uso del battipiastrelle sarà segnalata la zona esposta ad un elevato livello di rumore. Durante l'uso del battipiastrelle le protezioni non saranno rimosse o alterate. Durante l'uso del battipiastrelle sarà evitato che il cavo di alimentazione si danneggi e crei intralcio ai passaggi. Dopo l'uso del battipiastrelle lo stesso sarà scollegato dalla fonte di alimentazione elettrica, pulito accuratamente e manuteso. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al battipiastrelle, finchè lo stesso è in uso. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti durante l'uso del battipiastrelle. Calzature di sicurezza: durante l'uso del battipiastrelle. Otoprotettori durante l'uso del battipiastrelle. 1. 54. PISTOLA PER INTONACO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 54) RISCHI 1. 2. 3. Rumore durante l'uso della pistola per intonaco Schizzi durante l'uso della pistola per intonaco Esposizione di allergeni durante l'uso della pistola per intonaco MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. La pistola sarà corredata di libretto d'uso e manutenzione. Ai lavoratori sarà raccomandato, prima dell'uso, di effettuare la pulizia delle tubazioni e di verificare la connessione tra tubi e pistola. Ai lavoratori sarà raccomandato, di staccare il compressore, chiudere i rubinetti e interrompere l'afflusso dell'aria. Ai lavoratori sarà raccomandato, dopo l'uso, di eseguire la pulizia della pistola e di segnalare eventuali anomalie. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Guanti: durante l'uso della pistola per intonaco Calzature di sicurezza: durante l'uso della pistola per intonaco Copricapo: durante l'uso della pistola per intonaco Otoprotettori: durante l'uso della pistola per intonaco Occhiali o visiera: durante l'uso della pistola per intonaco Indumenti protettivi (tuta): durante l'uso della pistola per intonaco 1. 63. 01) Cavi elettrici CARATTERISTICHE 136 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Tipologia fonte di rischio Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Attrezzatura (scheda n. 1. 63) RISCHI 1. 2. Elettrocuzione Incendio MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 01a) I cavi per posa fissa (destinati a non essere spostati durante la vita del cantiere come ad esempio nel tratto che va dal contatore al quadro generale) utilizzabili: FROR 450/750V; N1VV-K (anche posa interrata); FG7R 0,6/1kV (anche posa interrata); FG7OR 0,6/1kV (anche posa interrata). 01b) I cavi per posa mobile (destinati spostamenti durante la vita del cantiere come ad esempio i cavi che alimentano un quadro prese a spina e apparecchi trasportabili) utilizzabili: H07RN-F; FG1K 450/750V; FG1OK 450/750V. 01c) I cavi per posa mobile vengono, per quanto possibile, tenuti alti da terra e seguono percorsi brevi, e non vengono arrotolati in prossimità dell’apparecchio. 01d) I cavi non attraversano le vie di transito all’interno del cantiere e non intralciano la circolazione oppure sono protetti contro il danneggiamento, sono interrati o su palificazioni (posa aerea). 01e) Le giunzioni e/o derivazioni dei cavi vengono eseguite in apposite scatole di derivazione con grado di protezione minimo IP43 o IP55 se sottoposte a polvere e/o getti d’acqua. L’ingresso dei cavi nelle cassette di derivazione avviene mediante appositi pressacavi. 1. 64. 02) 03) 04) 05) Interruttori - Sezionatori CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 64) RISCHI 1. 2. Elettrocuzione Incendio MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 02) Viene utilizzato un interruttore automatico magnetotermico e differenziale generale di cantiere subito a valle della fornitura e tale interruttore viene posto in un contenitore isolante (doppio isolamento). 03a) Le prese a spina vengono protette con interruttori differenziali Idn minore/uguale a -0,03A. 03b) Ogni interruttore differenziale Idn minore o uguale a 0,03A protegge al massimo sei prese a spina. 04a) I dispositivi di sezionamento vengono chiaramente identificati (ad esempio per mezzo di apposita etichetta che indica il circuito su cui sono installati). 5. 04b) Per evitare che un circuito sia richiuso intempestivamente, i dispositivi di sezionamento e/o interruttori vengono dotati di blocco nella posizione di aperto o posti all’interno di un quadro chiudibile a chiave. 6. 05a) Vengono predisposti comandi di emergenza per interrompere rapidamente l’alimentazione all’intero impianto elettrico (sul quadro generale) e a sue parti (sui quadri di zona); tali comandi sono noti a tutte le maestranze e sono facilmente raggiungibili ed individuabili. 05b) I comandi d’emergenza sono costituiti o da pulsanti a fungo rosso su sfondo giallo posizionati all’esterno del quadro o dei quadri e agiscono sul relativo inter. gen. mediante diseccitazione della bobina (minima tensione), o dall’inter. gen. del quadro poichè lo stesso non è chiudibile a chiave e l'inter. gen. viene espressamente contraddistinto con apposita targa. 7. 1. 65. 06) Prese a spina CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 65) RISCHI 1. 2. Elettrocuzione Incendio MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 06a) Vengono utilizzate prese a spina mobili (volanti) ad uso industriale di tipo CEE IP43 o IP67 qualora queste si vengano a trovare, anche accidentalmente, in pozze d’acqua. 06b) Vengono utilizzate prese a spina fisse (installate all’interno o all’esterno dei quadri) ad uso industriale di tipo CEE IP43 o IP67 qualora queste siano soggette a getti d’acqua. 06c) Vengono anche utilizzate prese a spina alimentate da un proprio trasformatore di sicurezza o di isolamento (ad esempio per alimentare lampade portatili o proiettori trasportabili) in alternativa alle altre prese protette da differenziali. 06d) Vengono utilizzate prese incorporate su avvolgicavo ed il cavo è del tipo H07RN-F. 1. 66. 07) Quadri elettrici CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 66) 137 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) RISCHI 1. 2. Elettrocuzione Incendio MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 07a) Vengono utilizzati quadri elettrici costruiti in serie (ASC) dotati di targhe indelebili apposte dai costruttori con ivi riportato: il marchio di fabbrica del costruttore; un numero per ottenere dal costruttore tutte le informazioni; EN60439-4 (N.CEI 17/13/4); natura e valore nominale della I (A) del quadro e della f (hz); tensioni di funzionamento nominali. 1. 67. 08) Impianto di terra CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 67) RISCHI 1. Elettrocuzione MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 08a) All’atto dell’installazione degli apparecchi elettrici viene eseguito l’impianto di terra predisponendo, in prossimità dei principali apparecchi utilizzatori fissi del cantiere, alcuni picchetti e questi vengono collegati fra loro; in seguito saranno collegati i ferri delle fondazioni in cemento armato. 08b) L’impianto di terra viene costituito da: dispersore, nodo di terra, conduttori di protezione, conduttori di terra e conduttori equipotenziali principali. 08c) Come dispersori si utilizzano tubi, profilati, tondini, ecc. con le dimensioni minime di cui alla seguente tabella: 08d) Viene realizzato il nodo principale di terra con una barra alla quale sono collegati i conduttori di protezione che collegano a terra le masse, il conduttore di terra del dispersore ed i conduttori equipotenziali che collegano le masse estranee. 08e) I conduttori di protezione vengono utilizzati con le sezioni minime riportate nella seguente tabella: 08f) Il conduttore di terra, che collega il nodo di terra al sistema disperdente ed i dispersori fra loro, avrà sezione minima pari a 16 mmq se in rame rivestito o 35 mmq se in rame nudo. 08g) I conduttori equipotenziali principali, che sono i conduttori che collegano il nodo di terra alle masse estranee (tubazioni acqua, ecc.), vengono utilizzati con le sezioni minime riportate nella seguente tabella: 1. 68. SALDATRICE ELETTRICA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 68) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Elettrocuzioni derivanti da difetti dei componenti della saldatrice elettrica Inalazione di fumi e gas durante l’uso della saldatrice elettrica Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso della saldatrice elettrica Ustioni durante l’uso della saldatrice elettrica Incendio di materiali infiammabili durante l’uso della saldatrice elettrica Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso della saldatrice elettrica Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso della saldatrice elettrica MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. La saldatrice elettrica mobile sarà provvista di cavo di derivazione della corrente elettrica di lunghezza limitata onde evitare che lo stesso possa essere di intralcio e causa di elettrocuzioni in seguito a danneggiamenti. La carcassa metallica della saldatrice sarà collegata a terra; i morsetti di attacco dei cavi della pinza e della massa, saranno protetti contro i contatti accidentali. I cavi della saldatrice elettrica saranno sostituiti quando deteriorati. I collegamenti della saldatrice elettrica saranno effettuati con cura e in modo da non dare luogo a scintillio e surriscaldamento; i bulloni o i morsetti dei cavi della pinza e della massa saranno serrati a fondo e, nei limiti del possibile, disposti in modo da non costituire intralcio al passaggio e non essere soggetti a danneggiamenti. Le pinze portaelettrodi della saldatrice elettrica saranno munite di impugnatura isolante ed incombustibile. Sarà previsto un interruttore unipolare sul circuito primario di derivazione della corrente e di trasformatore a doppio isolamento. Ai lavoratori sarà ripetuto che l'inserimento e il disinserimento della spina dalla presa di alimentazione della saldatrice elettrica, devono essere effettuati a circuito aperto; che prima di effettuare tali manovre, deve essere disinserito sia l'interruttore della presa che quello della saldatrice; che la stessa precauzione va adottata per l'attacco ed il distacco dei cavi della pinza e della massa. II cavo di massa della saldatrice elettrica sarà collegato al pezzo da saldare nelle immediate vicinanze della zona nella quale si deve saldare. Il collegamento di massa della saldatrice elettrica sarà effettuato mediante morsetti, pinze, prese magnetiche o altri sistemi che offrono un buon contatto elettrico. Sarà vietato usare tubazioni o profilati metallici di sezione inadeguata, od altri mezzi di fortuna. Negli impianti in cui l'impiego dell'arco della saldatrice elettrica sarà abbinato a quello di idrogeno o di gas inerti, le relative bombole di gas compresso saranno posizionate a qualche metro di distanza dal posto di saldatura e saranno elettricamente isolate da terra e da qualsiasi parte metallica appoggiandole sopra sostegni isolati e legandole con funi o cinghie in materiale isolante. 138 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Durante l’uso della saldatrice elettrica saranno allontanati gli eventuali materiali che, per la loro natura, risultino infiammabili, facilmente combustibili o danneggiabili. Quando ciò non sarà possibile detti materiali saranno opportunamente protetti contro le scintille e l'irraggiamento di calore. Nelle immediate vicinanze della saldatrice elettrica sarà posizionato un estintore. Durante l’uso della saldatrice elettrica nei locali chiusi sarà assicurata una buona ventilazione generale ricorrendo eventualmente all'uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno di fumi nel locale. Durante l’uso della saldatrice elettrica saranno prese le necessarie precauzioni (ripari o schermi) per evitare che radiazioni dirette o scorie prodotte, investano altri lavoratori. Durante l’uso della saldatrice elettrica, nei lavori in quota, saranno adottate idonee precauzioni per evitare che materiali, attrezzi, utensili o spruzzi incandescenti possano arrecare danno a persone o cose che eventualmente si trovassero nella zona sottostante. I lavori di saldatura elettrica su recipienti o tubi chiusi, che contengano o che abbiano contenuto sostanze pericolose saranno eseguiti solo dopo aver provveduto ad eliminare le condizioni di pericolo. I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nei locali dove essa è in uso prima che gli stessi siano stati adeguatamente aereati. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Berretto ignifugo : durante l’uso della saldatrice Maschera per saldatori con vetro inattinico : durante l’uso della saldatrice Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della saldatrice per le operazioni di martellinatura, spazzolatura, molatura ecc. Maschera ad insufflazione d'aria : durante l’uso della saldatrice lavorando in ambienti chiusi e non ventilati Maschera di protezione respiratoria (A1P2) : durante l’uso della saldatrice se necessaria Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso della saldatrice per le operazioni di martellinatura, spazzolatura, molatura ecc. Tuta ignifuga : durante l’uso della saldatrice per operazioni a carattere continuo Guanti di protezione per saldatori : durante l’uso della saldatrice Grembiule di cuoio : durante l’uso della saldatrice Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso della saldatrice Ghette: durante l’uso della saldatrice 1. 69. 09) Luoghi conduttori ristretti CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 69) RISCHI 1. Elettrocuzione MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 09a) Nei luoghi conduttori ristretti (all’interno di piccole cisterne metalliche, di cunicoli umidi, di tubazioni metalliche, di scavi ristretti nel terreno, ecc.) o in situazioni in cui si opera con larga parte del corpo con superfici conduttrici (su un traliccio metallico) vengono utilizzati apparecchi elettrici trasportabili alimentati a bassissima tensione di sicurezza (SELV). 09b) Nei luoghi conduttori ristretti (all’interno di piccole cisterne metalliche, di cunicoli umidi, di tubazioni metalliche, di scavi ristretti nel terreno, ecc.) o in situazioni in cui si opera con larga parte del corpo con superfici conduttrici (su un traliccio metallico) vengono utilizzati apparecchi elettrici trasportabili alimentati singolarmente con un trasformatore d'isolamento. 09c) Nei luoghi conduttori ristretti (all’interno di piccole cisterne metalliche, di cunicoli umidi, di tubazioni metalliche, di scavi ristretti nel terreno, ecc.) o in situazioni in cui si opera con larga parte del corpo con superfici conduttrici (su un traliccio metallico) vengono utilizzati apparecchi elettrici trasportabili alimentati da una sorgente autonoma come una batteria di accumulatori. 09d) Le lampade portatili che vengono utilizzate nei luoghi conduttori ristretti vengono alimentate unicamente mediante bassissima tensione di sicurezza (SELV). 1. 70. 10) Illuminazione CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 70) RISCHI 1. 2. Elettrocuzione Incendio MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 10a) Gli apparecchi di illuminazione utilizzati hanno un grado di protezione minimo IP55. 10b) Essendo il cantiere di notevoli dimensioni o essendoci lavori nei piani interrati, o all’interno di fabbricati con tamponamenti già eseguiti, ecc., è prevista l’illuminazione di sicurezza con apparecchi autonomi che illumina le vie di esodo conducono a luoghi sicuri o all’aperto ed in particolar modo le rampe di scale non ultimate e i varchi di uscita. 1. 71. 11) Verifiche iniziali CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 71) RISCHI 139 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 1. 2. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Elettrocuzione Incendio MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 11a) Prima della consegna e della messa in servizio, dell’impianto elettrico, l’installatore esegue le verifiche prescritte dalle norme CEI per l’accertamento della rispondenza alle stesse. 11b) L’installatore esegue come verifiche, l’esame a vista durante la costruzione dell’impianto per accertare (senza l’effettuazione di prove) le corrette condizioni dell’impianto elettrico e ad impianto ultimato con particolare cura controlla eventuali danneggiamenti dei materiali e dei componenti, infine procede alle prove strumentali; gli esami a vista e le prove strumentali sono evidenziate nella seguente tabella: ESEMPIO DI VERIFICA DELL’IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE 3. 11c) Gli esami a vista e le prove strumentali sono evidenziate nella seguente tabella: 1. 72. CARRIOLA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 72) RISCHI 1. 2. Ribaltamento del materiale durante l’uso della carriola Contatto con gli arti inferiori durante l’uso della carriola MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. La ruota della carriola sarà mantenuta gonfia a sufficienza. Nei manici della carriola saranno previsti all’estremità manopole antiscivolo. Ai lavoratori sarà vietato utilizzare la carriola con la ruota sgonfia e priva delle manopole antiscivolo. Ai lavoratori sarà ordinato di spingere la carriola e vietato trainarla. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Guanti : durante l’uso della carriola 1. 73. CANNELLO OSSIACETILENICO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 73) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico. Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico Incendi a contatto con oli e grassi durante l’uso del cannello ossiacetilenico Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello ossiacetilenico Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello ossiacetilenico Ustioni durante l’uso del cannello ossiacetilenico Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello ossiacetilenico Caduta delle bombole del cannello ossiacetilenico durante il trasporto. Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello ossiacetilenico Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello ossiacetilenico. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Le bombole del cannello ossiacetilenico saranno impiegate con apposito riduttore di pressione. Le valvole situate in testa alle bombole del cannello ossiacetilenico, salvo quando vi sarà applicato il riduttore di pressione, saranno sempre protette col relativo cappuccio. Immediatamente a valle del riduttore del cannello ossiacetilenico sarà montata una valvola di sicurezza contro i ritorni di fiamma. Altre valvole antiritorno saranno installate sulle tubazioni dei gas del cannello ossiacetilenico il più vicino possibile al cannello ad una distanza non superiore ai 2 metri. I tubi di gomma per i due gas del cannello ossiacetilenico saranno mantenuti in buone condizioni. Per il bloccaggio delle giunzioni e collegamenti del cannello ossiacetilenico si farà uso di fascette stringitubo. Durante l’uso del cannello ossiacetilenico le bombole saranno tenute lontane ed efficacemente protette da forti irradiazioni di calori provocate anche dai raggi solari, forni, stufe, ecc. Durante l’uso del cannello ossiacetilenico saranno prese le necessarie precauzioni (ripari o schermi) per evitare che radiazioni dirette o scorie investano altri lavoratori. Le bombole del cannello ossiacetilenico saranno efficacemente assicurate con collari o con catenelle, a parti fisse o ad appositi carrelli che ne garantiranno la stabilità sia durante il trasporto che sul posto di lavoro. Sarà raccomandato ai lavoratori che il cannello, il riduttore, le valvole e le altre apparecchiature dell'impianto di saldatura non devono mai essere lubrificate con oli e grassi in quanto queste sostanze, a contatto con l'ossigeno, si infiammano facilmente. II trasporto degli apparecchi mobili di saldatura sarà effettuato usando mezzi atti ad assicurare la stabilità dei recipienti dei gas compressi e ad evitare urti pericolosi. In caso di trasporto di bombole del cannello ossiacetilenico mediante gru sarà fatto ricorso all'uso di appositi portabombole o contenitori per rendere il trasporto il più sicuro possibile. Durante l’uso del cannello ossiacetilenico saranno allontanati gli eventuali materiali che, per la loro 140 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 14. 15. 16. 17. 18. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) natura, risulteranno infiammabili, facilmente combustibili o danneggiabili. Quando ciò non sarà possibile detti materiali saranno opportunamente protetti contro le scintille e l'irraggiamento di calore. Durante l’uso del cannello ossiacetilenico vi sarà un estintore a polvere a disposizione. Durante l’uso del cannello ossiacetilenico nei locali chiusi sarà assicurata una buona ventilazione generale ricorrendo eventualmente all'uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno di fumi nel locale. Durante l’uso del cannello ossiacetilenico, nei lavori in quota, saranno adottate idonee precauzioni per evitare che materiali, attrezzi, utensili o spruzzi incandescenti possano arrecare danno a persone o cose che eventualmente si trovano nella zona sottostante. I lavori di saldatura o taglio non saranno eseguiti su recipienti o tubi chiusi o che contengano o che abbiano contenuto sostanze pericolose prima di aver provveduto ad eliminare le condizioni di pericolo. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del cannello ossiacetilenico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Berretto ignifugo : durante l’uso del cannello ossiacetilenico. Occhiali con ripari laterali dotati di vetri inattinici : durante l’uso del cannello ossiacetilenico. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del cannello ossiacetilenico per le operazioni di martellinatura, spazzolatura, molatura ecc. Maschera ad insufflazione d'aria : durante l’uso del cannello ossiacetilenico in ambienti chiusi e non ventilati. Maschera di protezione respiratoria (A1P2) : durante l’uso del cannello ossiacetilenico se necessaria. Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso del cannello ossiacetilenico per le operazioni di martellinatura, spazzolatura, molatura ecc. Tuta ignifuga : durante l’uso del cannello ossiacetilenico per operazioni a carattere continuo. Guanti di protezione per saldatori : durante l’uso del cannello ossiacetilenico. Grembiule di cuoio : durante l’uso del cannello ossiacetilenico. Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso del cannello ossiacetilenico. Ghette : durante l’uso del cannello ossiacetilenico. 1. 76. RULLO COMPRESSORE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 76) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Movimento accidentale del rullo compressore Erroneo azionamento del rullo compressore Vibrazioni durante l’uso del rullo compressore Urto del rullo compressore da altro mezzo durante l’occupazione della sede stradale. Investimento di persone durante l’uso del rullo compressore Utilizzo del rullo compressore da parte di personale inesperto Inalazioni di vapori organici durante l’uso del rullo compressore Incidenti con altri veicoli MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. Il rullo compressore prevederà un dispositivo che impedirà la messa in moto se il motore non si trova in folle. I dispositivi di comando del rullo compressore saranno contrassegnati da apposite indicazioni delle manovre a cui si riferiscono. Il rullo compressore sarà dotato di sedile ergonomico antivibrazioni. Il rullo compressore sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione. Il rullo compressore sarà oggetto di periodica e regolare manutenzione come previsto dal costruttore. Il rullo compressore sarà dotato di dispositivo acustico (clacson). Ai lavoratori sarà raccomandato di segnalare immediatamente qualsiasi inconveniente che possa aumentare le vibrazioni al conducente. Durante l’utilizzo del rullo compressore sulla sede stradale sarà sistemata una idonea segnaletica in accordo con il codice della strada. Durante l’utilizzo del rullo compressore sarà pretesa dal conducente la minima velocità di spostamento possibile compatibilmente con il lavoro da eseguire. La zona antistante e retrostante al rullo compressore sarà mantenuta libera da qualsiasi persona. Durante l’uso del rullo compressore sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. I percorsi riservati al rullo compressore presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. Durante l’uso del rullo compressore ai lavoratori sarà frequentemente ricordato di non lavorare o passare davanti o dietro allo stesso. L’utilizzo del rullo compressore avverrà solo da parte di personale esperto ed adeguatamente istruito. Le chiavi del rullo compressore saranno affidate a personale responsabile che le consegnerà esclusivamente al personale preposto all’uso del mezzo. Per l’uso del rullo compressore saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Durante l’utilizzo del rullo compressore sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale Passaggio obbligatorio con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e la stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione del rullo compressore. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al rullo compressore finchè lo stesso è in funzione. Il rullo compressore sarà munito di lampeggiante. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del rullo compressore. Maschera per vapori organici : durante l’uso del rullo compressore. Scarpe antinfortunistiche : durante i lavori con il rullo compressore. 141 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 4. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Indumenti distinguibili : durante l’uso del rullo compressore in strada. 1. 78. FILIERA ELETTRICA PORTATILE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 78) RISCHI 1. 2. Elettrocuzione durante l’uso della filiera elettrica portatile. Impigliamento degli indumenti durante l’uso della filiera elettrica portatile MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. La filiera elettrica portatile sarà provvista di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. La filiera elettrica portatile non sarà collegata all’impianto di terra. Il cavo di alimentazione della filiera elettrica portatile sarà provvisto di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. La filiera elettrica portatile sarà dotata di comando a uomo presente. La filiera elettrica portatile sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. Durante l’uso della filiera elettrica portatile saranno vietati indumenti che si possono impigliare, bracciali od altro. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla filiera elettrica portatile finchè la stessa è in funzione. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti : durante l’uso della filiera elettrica portatile. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della filiera elettrica portatile. Tuta di protezione: durante l’uso della filiera elettrica portatile. 1. 91. SEGA CIRCOLARE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 91) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Contatto con l’utensile della sega circolare Contatto con cinghie e pulegge Contatto con organi di trasmissione del moto della sega circolare Elettrocuzione Proiezione del disco o di parti di esso durante l'uso della sega circolare Impigliamento degli indumenti durante l’uso della sega circolare Rifiuto del pezzo con proiezione dello stesso durante l’uso della sega circolare Proiezione di trucioli durante l’uso della sega circolare Rumore durante l’uso della sega circolare MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. Sulla sega circolare saranno installati schermi fissi ai due lati dell’utensile e una cuffia registrabile per impedire il contatto con la stessa ed eventuali schegge. Presso la sega circolare sarà reperibile uno spingipezzo per pezzi e sarà dotata di una guida. La sega circolare sarà dotata di coltello divisore regolato a 3 mm dalla dentatura e più basso di 5 mm rispetto alla sporgenza della lama. Il disco della sega circolare sarà fissato all’albero in maniera efficace. La sega circolare sarà dotata di carter contro il contatto con gli organi di trasmissione. La sega circolare prevederà il collegamento all’impianto di terra. Sulla sega circolare sarà installato un arresto di emergenza. Il disco della sega circolare sarà mantenuto affilato. La sega circolare sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. La sega circolare prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo un’interruzione dell’alimentazione elettrica. Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la sega circolare in moto. Sarà vietato ai lavoratori l’uso dell’aria compressa per la pulizia della sega circolare. Durante l’uso della sega circolare saranno vietati indumenti che si possono impigliare, bracciali od altro. Durante l’uso della sega circolare per il taglio di tavolame in lungo sarà ordinato ai lavoratori di utilizzare il coltello divisore opportunamente regolato. Durante l’uso della sega circolare sarà ordinato ai lavoratori di utilizzare la cuffia di protezione opportunamente regolata. Per l’uso della sega circolare saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla sega circolare finchè la stessa è in funzione. La sega circolare sarà posizionata su terreno stabile, in luogo piano, lontana da vie di transito e con adeguato spazio per la lavorazione. Saranno utilizzati adeguati dpi contro il rumore e contro l'investimento da schegge. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Guanti : durante l’uso della sega circolare se il pezzo presenta il rischio di tagli e/o abrasioni Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della sega circolare Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della sega circolare Tuta di protezione: durante l’uso della sega circolare Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della sega circolare se necessario 142 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1. 92. TRAPANO PORTATILE AD USO AVVITATORE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 92) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Elettrocuzione durante l'uso del trapano portatile Contatto con l’utensile Proiezione di trucioli durante l'uso del trapano portatile Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso del trapano portatile Rumore durante l’uso del trapano portatile Inalazione di polvere durante l’uso del trapano portatile Tagli e abrasione alle mani durante l’uso del trapano portatile MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Il trapano portatile sarà provvisto di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del "doppio quadrato". Il trapano portatile non sarà collegato all’impianto di terra. Il cavo di alimentazione del trapano portatile sarà provvisto di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. Il trapano portatile sarà dotato di comando a uomo presente. Il trapano portatile sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione. Per l’uso del trapano portatile saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. Durante l’uso del trapano portatile sarà accertato che non vi siano cavi elettrici, tubi, tondini di ferro od altro all’interno dei materiali su cui intervenire. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Guanti : durante l’uso del trapano portatile se necessario Scarpe antinfortunistiche: durante l’uso del trapano portatile Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del trapano portatile se necessario Tuta di protezione : durante l’uso del trapano portatile Occhiali protettivi o visiera: durante l’uso del trapano portatile se necessario Mascherina antipolvere : durante l’uso del trapano portatile 1. 99. TAGLIAPIASTRELLE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1. 99) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Punture, tagli e abrasioni durante l'uso della macchina tagliapiastrelle Elettrocuzione durante l'uso della macchina tagliapiastrelle Rumore durante l'uso della macchina tagliapiastrelle Formazione di polvere durante l'uso della macchina tagliapiastrelle Punture, tagli e abrasioni durante l'uso della macchina tagliapiastrelle Rumore durante l'uso della macchina Formazione di polvere durante l'uso della macchina MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Il tagliapiastrelle sarà corredato di libretto d'uso e manutenzione. Prima dell'uso sarà verificata l'integrità dei collegamenti elettrici. Durante l'uso della macchina l'area di lavoro sarà tenuta sgombra da materiale di scarto. Durante l'uso sarà utilizzato il carrello portapezzi. Dopo l'uso, la macchina sarà lasciata in perfetta efficienza, curando in particolare la pulizia della vaschetta. La manutenzione sarà eseguita secondo le istruzioni del libretto. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al tagliapiastrelle, finchè lo stesso è in uso. Prima dell'uso sarà verificata l'efficienza della lama di protezione del disco. Prima dell'uso sarà verificata la presenza delle protezioni agli organi di trasmissione (pulegge, cinghie). Sarà verificato il funzionamento dell'interruttore della macchina. Il passaggio sarà libero da intralci (cavo di alimentazione). Sotto il piano di lavoro sarà controllato il livello dell'acqua nella vaschetta. Sarà segnalato ogni eventuale malfunzionamento della macchina. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Guanti: durante l'uso del tagliapiastrelle Calzature di sicurezza: durante l'uso del tagliapiastrelle Otoprotettori: durante l'uso del tagliapiastrelle Indumenti protettivi (tute): durante l'uso del tagliapiastrelle 1.100. SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE ) CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.100) RISCHI 1. Elettrocuzione durante l'uso della smerigliatrice 143 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Contatto con l’utensile Inalazione di polveri durante l’uso della smerigliatrice Offesa alle mani e in varie parti del corpo durante l’uso della smerigliatrice Proiezione di schegge durante l’uso della smerigliatrice Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso della smerigliatrice Bruciature durante l’uso della smerigliatrice Rumore durante l’uso della smerigliatrice MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. La smerigliatrice angolare sarà provvista di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. L’utensile non sarà collegato all’impianto di terra. Il cavo di alimentazione della smerigliatrice angolare sarà provvisto di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. La smerigliatrice angolare prevederà una impugnatura antivibrazioni. L’utensile sarà dotato di comando a uomo presente e di cuffia protettiva. Sulla smerigliatrice angolare sarà riportata l’indicazione del senso di rotazione e il numero massimo di giri. La macchina sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. Il lavoro sarà iniziato progressivamente per permettere alla mola fredda della smerigliatrice di raggiungere gradualmente la temperatura di regime. Sarà evitato di far esercitare alla mola della smerigliatrice una pressione eccessiva contro il pezzo. Durante la lavorazione ci si assicurerà che l’usura della mola della smerigliatrice avvenga in modo uniforme; in caso contrario sarà verificato l’esatto montaggio della mola. Nell’appoggiare la molatrice su piani o pezzi sarà fatta attenzione che la mola non sia più in rotazione e sarà evitato di farle subire degli urti. Per l’uso della smerigliatrice saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla smerigliatrice angolare finchè la stessa è in uso. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso della smerigliatrice Occhiali con ripari laterali : durante l’uso della smerigliatrice Visiera trasparente : in alternativa agli occhiali durante l’uso della smerigliatrice Maschera antipolvere : durante l’uso della smerigliatrice Grembiule in cuoio : se necessario durante l’uso della smerigliatrice Guanti : durante l’uso della smerigliatrice Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della smerigliatrice 1.111. COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.111) RISCHI 1. 2. 3. 4. Vibrazioni durante l'utilizzo del compattatore a piatto vibrante Rumore durante l'uso del compattatore Inalazioni di gas durante l'uso del compattatore Incendio durante l'uso del compattatore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Il compattatore a piatto vibrante sarà corredato di libretto d'uso e manutenzione. Prima dell'uso sarà valutata la consistenza del terreno da compattare. Ai lavoratori sarà raccomandato, prima dell'uso, di verificare il funzionamento dell'interruttore di comando, nonchè l'efficienza della strumentazione del compattatore(cinghia, carter, ecc). Durante il funzionamento della macchina sarà sempre presente un operatore addetto alla stessa. Il compattatore non sarà installato in ambienti chiusi e poco ventilati. Ai lavoratori sarà raccomandato, durante l'uso, di effettuare il rifornimento del carburante a motore spento e di non fumare, di segnalare tempestivamente gravi anomalie del compattatore. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti: durante l'uso del compattatore a piatto vibrante Calzature di sicurezza: durante l'uso del compattatore Otoprotettori: durante l'uso del compattatore 1.118. TAGLIASFALTO A DISCO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.118) RISCHI 1. 2. 3. 4. Rumore durante l'uso del tagliasfalto a disco Tagli, abrasioni e punture durante l'uso del tagliasfalto a disco Iincendio durante l'uso del tagliasfalto a disco Investimento durante l'uso della tagliasfalto a disco MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. Il tagliasfalto a disco sarà corredato di libretto d'uso e manutenzione. 144 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Prima dell'uso sarà raccomandato di verificare il funzionamento dell'interruttore di comando e di protezione nonchè l'efficienza della strumentazione. Prima dell'uso sarà verificato il disco, la tubazione d'acqua e la cuffia. Durante l'uso della macchina sarà necessario non forzare l'operazione di taglio e mantenere l'erogazione dell'acqua costante. Ai lavoratori sarà raccomandato di spegnere la macchina per effettuare il rifornimento di carburante. Il tagliasfalto non sarà utilizzato in ambienti chiusi e poco ventilati. Ai lavoratori sarà raccomandato, dopo l'uso, di eseguire le operazioni di manutenzione e revisione del tagliasfalto a motore spento, segnalando eventuali anomalie. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al tagliasfalto a disco, finchè lo stesso è in funzione. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Guanti: durante l'uso del tagliasfalto a disco Calzature di sicurezza: durante l'uso del tagliasfalto a disco Copricapo: durante l'uso del tagliasfalto a disco Otoprotettori: durante l'uso del tagliasfalto a disco Indumenti protettivi (tute) : durante l'uso del tagliasfalto a disco 1.123. GRU A TORRE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.123) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Elettrocuzione Rovesciamento della gru a torre durante l'uso Caduta del carico durante l’uso della gru a torre Rottura di una fune durante l’uso della gru a torre Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso della gru a torre Elettrocuzione Rovesciamento della gru a torre durante l'uso Caduta del carico durante l’uso della gru a torre Rottura di una fune durante l’uso della gru a torre Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso della gru a torre MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. I ganci della gru a torre saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno l’indicazione della loro portata massima ammissibile. Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi. La gru a torre sarà installata ed eretta da personale qualificato ed esperto. La gru è dotata di freno e arresto automatico. Sarà previsto il collegamento all’impianto di terra della gru a torre. La gru è dotata di dispositivo di segnalazione acustico. Sulla gru a torre sarà indicata in modo visibile la portata alle diverse distanze dal fulcro. La gru sarà regolarmente denunciata all’ISPESL. La gru a torre sarà provvista di limitatori di carico e di momento. Durante l’uso della gru a torre non saranno adoperate le forche se non per il prelievo e il deposito del materiale dai mezzi di trasporto su strada. Durante l’uso della gru a torre saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità della gru e dei carichi (cesti, imbracature idonee, ecc.). Durante l’uso della gru a torre i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in casi particolari si rifaranno al capocantiere, inoltre la gru con carico sospeso non sarà mai lasciata senza sorveglianza. Durante l’uso della gru a torre sarà impedito l’accesso nello spazio di rotazione con parapetti normali alti un metro. Durante l’uso della gru a torre le postazioni fisse di lavoro sotto il raggio di azione saranno protette con un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di tre metri da terra. Durante l’uso della gru non sarà possibile arrivare ad una distanza inferiore ai 5 metri dalle linee elettrice aeree. Essendoci più gru a torre sarà tenuta una distanza di sicurezza, tra le stesse, in funzione dell’ingombro dei carichi, si viaggerà a velocità limitata per essere sicuri di potersi fermare in caso di bisogno. Nei pressi della gru a torre sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi sospesi, vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.). Le modalità di impiego della gru ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno richiamati con avvisi chiaramente leggibili. I lavoratori della fase coordinata non devono sostare o avvicinarsi alla gru a torre finchè la stessa è in uso. Sarà vietato compiere qualsiasi operazione di manutenzione, riparazione, su elementi della gru in moto. In caso che il raggio d'azione della gru non sia sufficiente, sarà vietato fare oscillare il carico per posizionarlo oltre l'area stabilita. Sarà opportuno controllare che non si verifichino versamenti di liquido sui conduttori in tensione per evitare pericoli di folgorazione. Le apparecchiature elettriche e i dispositivi automatici di fine corsa non dovranno essere manomessi, in caso di funzionamento irregolare sarà necessario richiedere l'intervento del personale specializzato. Sarà vietato usare la cabina come deposito per oggetti o indumenti, per il riscaldamento si utilizzerà una stufetta elettrica. Per evitare folgorazione sarà necessario tenere a disposizione un estintore a CO2 da utilizzare in caso d'incendio di apparecchiature elettriche sotto tensione. Durante la salita e la discesa per le scale della gru, le mani dovranno essere libere da impedimenti per potersi tenere ai montanti delle scale in caso di necessità. I dispositivi di protezione e i mezzi di sicurezza non dovranno mai essere manomessi. Prima di iniziare qualsiasi manovra, assicurarsi che non vi siano materiali sciolti che potrebbero cadere dall'alto provocando pericolo agli operatori a terra. Sarà necessario attenersi alla portata della gru per sollevarne i carichi, evitando che lo stesso carico 145 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. 61. 62. 63. 64. 65. 66. 67. 68. 69. 70. 71. 72. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) oscilli; inoltre sarà vietato adoperare la gru per il sollevamento di persone. Per il trasporto di bombole di gas compressi, sarà necessario assicurarle in contenitori e telai per evitarne la caduta. Per arrivare alla cabina sarà necessario predisporre apposite scale evitando di usare mezzi di fortuna o percorsi che potrebbero creare situazioni di pericolo. Il gruista prima di iniziare le manovre dovrà accertarsi del funzionamento dei comandi e degli organi della gru, provandoli a vuoto inoltre dovrà assicurarsi che non vi sia personale sul ponte della gru e oggetti o materiali di qualsiasi genere sulle passerelle. Il gruista dovrà attenersi alle indicazione che gli verranno fornite dall'uomo a terra, solo in caso di pericolo improvviso dovrà eseguire manovre dirette dando comunque il segnale di allarme. Prima di eseguire qualsiasi manovra sarà necessario verificare che il personale a terra sia in posizione di sicurezza solo allora si potrà sollevare il carico a velocità regore; se non fosse possibile evitare il passagio del carico in luoghi dove sono presenti operatori sarà necessario utilizzare il segnalatore acustico per permettere l'allontanamento del personale. Per evitare rischi sarà necessario tenere i ganci e le catene ad un'altezza superiore a quella d'uomo; portare a zero tutti i comandi ed esporre una bandierina che segnala la mancanza dell'operatore addetto. Sarà obbligatorio cambiare il turno del gruista a terra mettendolo al corrente di eventuali malfunzionamenti. I ganci della gru a torre saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno l’indicazione della loro portata massima ammissibile. Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi. La gru a torre sarà installata ed eretta da personale qualificato ed esperto. La gru è dotata di freno e arresto automatico. Sarà previsto il collegamento all’impianto di terra della gru a torre. La gru è dotata di dispositivo di segnalazione acustico. Sulla gru a torre sarà indicata in modo visibile la portata alle diverse distanze dal fulcro. La gru sarà regolarmente denunciata all’ISPESL. La gru a torre sarà provvista di limitatori di carico e di momento. Durante l’uso della gru a torre non saranno adoperate le forche se non per il prelievo e il deposito del materiale dai mezzi di trasporto su strada. Durante l’uso della gru a torre saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità della gru e dei carichi (cesti, imbracature idonee, ecc.). Durante l’uso della gru a torre i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in casi particolari si rifaranno al capocantiere, inoltre la gru con carico sospeso non sarà mai lasciata senza sorveglianza. Durante l’uso della gru a torre sarà impedito l’accesso nello spazio di rotazione con parapetti normali alti un metro. Durante l’uso della gru a torre le postazioni fisse di lavoro sotto il raggio di azione saranno protette con un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di tre metri da terra. Durante l’uso della gru non sarà possibile arrivare ad una distanza inferiore ai 5 metri dalle linee elettrice aeree. Essendoci più gru a torre sarà tenuta una distanza di sicurezza, tra le stesse, in funzione dell’ingombro dei carichi, si viaggerà a velocità limitata per essere sicuri di potersi fermare in caso di bisogno. Nei pressi della gru a torre sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi sospesi, vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.). Le modalità di impiego della gru ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno richiamati con avvisi chiaramente leggibili. I lavoratori della fase coordinata non devono sostare o avvicinarsi alla gru a torre finchè la stessa è in uso. Sarà vietato compiere qualsiasi operazione di manutenzione, riparazione, su elementi della gru in moto. In caso che il raggio d'azione della gru non sia sufficiente, sarà vietato fare oscillare il carico per posizionarlo oltre l'area stabilita. Sarà opportuno controllare che non si verifichino versamenti di liquido sui conduttori in tensione per evitare pericoli di folgorazione. Le apparecchiature elettriche e i dispositivi automatici di fine corsa non dovranno essere manomessi, in caso di funzionamento irregolare sarà necessario richiedere l'intervento del personale specializzato. Sarà vietato usare la cabina come deposito per oggetti o indumenti, per il riscaldamento si utilizzerà una stufetta elettrica. Per evitare folgorazione sarà necessario tenere a disposizione un estintore a CO2 da utilizzare in caso d'incendio di apparecchiature elettriche sotto tensione. Durante la salita e la discesa per le scale della gru, le mani dovranno essere libere da impedimenti per potersi tenere ai montanti delle scale in caso di necessità. I dispositivi di protezione e i mezzi di sicurezza non dovranno mai essere manomessi. Prima di iniziare qualsiasi manovra, assicurarsi che non vi siano materiali sciolti che potrebbero cadere dall'alto provocando pericolo agli operatori a terra. Sarà necessario attenersi alla portata della gru per sollevarne i carichi, evitando che lo stesso carico oscilli; inoltre sarà vietato adoperare la gru per il sollevamento di persone. Per il trasporto di bombole di gas compressi, sarà necessario assicurarle in contenitori e telai per evitarne la caduta. Per arrivare alla cabina sarà necessario predisporre apposite scale evitando di usare mezzi di fortuna o percorsi che potrebbero creare situazioni di pericolo. Il gruista prima di iniziare le manovre dovrà accertarsi del funzionamento dei comandi e degli organi della gru, provandoli a vuoto inoltre dovrà assicurarsi che non vi sia personale sul ponte della gru e oggetti o materiali di qualsiasi genere sulle passerelle. Il gruista dovrà attenersi alle indicazione che gli verranno fornite dall'uomo a terra, solo in caso di pericolo improvviso dovrà eseguire manovre dirette dando comunque il segnale di allarme. Prima di eseguire qualsiasi manovra sarà necessario verificare che il personale a terra sia in posizione di sicurezza solo allora si potrà sollevare il carico a velocità regore; se non fosse possibile evitare il passagio del carico in luoghi dove sono presenti operatori sarà necessario utilizzare il segnalatore acustico per permettere l'allontanamento del personale. Per evitare rischi sarà necessario tenere i ganci e le catene ad un'altezza superiore a quella d'uomo; portare a zero tutti i comandi ed esporre una bandierina che segnala la mancanza dell'operatore addetto. Sarà obbligatorio cambiare il turno del gruista a terra mettendolo al corrente di eventuali malfunzionamenti. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Guanti : durante l’uso della gru a torre Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della gru a torre su rotaie 146 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 3. 4. 5. 6. 7. 8. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Tuta di protezione : durante l’uso della gru a torre su rotaie Elmetto : durante l’uso della gru a torre su rotaie Guanti : durante l’uso della gru a torre Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della gru a torre su rotaie Tuta di protezione : durante l’uso della gru a torre su rotaie Elmetto : durante l’uso della gru a torre su rotaie 1.124. AUTOGRU’ CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.124) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Rovesciamento dell’autogrù Caduta del carico durante l’uso dell’autogrù Rottura di una fune durante l’uso dell’autogrù Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’autogrù Investimento di persone durante l’uso dell’autogrù Incedenti con altri veicoli Rovesciamento dell’autogrù Caduta del carico durante l’uso dell’autogrù Rottura di una fune durante l’uso dell’autogrù Contatto del carico con persone o strutture durante l’uso dell’autogrù Investimento di persone durante l’uso dell’autogrù Incedenti con altri veicoli MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. I ganci dell'autogru saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno l’indicazione della loro portata massima ammissibile. Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi. L’autogru sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. L’autogru sarà dotata di dispositivo di segnalazione acustico. Sull’autogru sarà indicata in modo visibile la portata . L’autogru sarà regolarmente denunciata all’ISPESL. L’autogru sarà provvista di limitatori di carico. Durante l’uso l’autogru si piazzerà sugli staffoni. Le funi e il gancio saranno muniti del contrassegno previsti. I percorsi riservati all’autogrù presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. Durante l’uso dell’autogrù saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità della stessa e dei carichi (cesti, imbracature idonee, ecc.). Durante l’uso dell’autogrù le postazioni fisse di lavoro, sotto il raggio di azione, saranno protette con un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di tre metri da terra. Durante l’uso dell’autogrù i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in casi particolari si rifaranno al capocantiere. Essendoci più autogrù sarà tenuta una distanza di sicurezza, tra le stesse, in funzione dell’ingombro dei carichi. Nei pressi dell’autogrù sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi sospesi, vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.). Durante l’uso dell’autogrù sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. Durante l’uso dell’autogrù sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. L’autogrù sarà utilizzata a più di cinque metri da linee elettriche aeree non protette. Le modalità di impiego dell’autogrù ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno richiamati con avvisi chiaramente leggibili. Durante l’utilizzo dell'autogru sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e lo stesso sarà equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati. Nel caso di sollevamento con due funi a tirante le stesse non formeranno tra loro un angolo maggiore di 90 gradi. Nel caso di sollevamento con due funi a tirante la lunghezza delle due corde sarà maggiore o uguale ad una volta e mezzo la distanza dei ganci di sollevamento Durante le operazioni con funi di guida sarà garantito il coordinamento degli addetti alle manovre, sia alla vista che alla voce, eventualmente con l'ausilio di un radiotelefono. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autogrù finchè la stessa è in uso. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autogrù. I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il raggio d'azione dell'autogrù. I ganci dell'autogru saranno provvisti di dispositivi di chiusura degli imbocchi e riporteranno l’indicazione della loro portata massima ammissibile. Sarà effettuala e segnata sul libretto la verifica trimestrale delle funi. L’autogru sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. L’autogru sarà dotata di dispositivo di segnalazione acustico. Sull’autogru sarà indicata in modo visibile la portata . L’autogru sarà regolarmente denunciata all’ISPESL. L’autogru sarà provvista di limitatori di carico. Durante l’uso l’autogru si piazzerà sugli staffoni. Le funi e il gancio saranno muniti del contrassegno previsti. I percorsi riservati all’autogrù presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. Durante l’uso dell’autogrù saranno adottate misure idonee per garantire la stabilità della stessa e dei carichi (cesti, imbracature idonee, ecc.). Durante l’uso dell’autogrù le postazioni fisse di lavoro, sotto il raggio di azione, saranno protette con un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di tre metri da terra. Durante l’uso dell’autogrù i lavoratori imbragheranno il carico secondo quanto insegnato loro; in casi 147 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) particolari si rifaranno al capocantiere. Essendoci più autogrù sarà tenuta una distanza di sicurezza, tra le stesse, in funzione dell’ingombro dei carichi. Nei pressi dell’autogrù sarà posizionata diversa segnaletica di sicurezza (attenzione ai carichi sospesi, vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi, ecc.). Durante l’uso dell’autogrù sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. Durante l’uso dell’autogrù sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. L’autogrù sarà utilizzata a più di cinque metri da linee elettriche aeree non protette. Le modalità di impiego dell’autogrù ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre saranno richiamati con avvisi chiaramente leggibili. Durante l’utilizzo dell'autogru sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e lo stesso sarà equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati. Nel caso di sollevamento con due funi a tirante le stesse non formeranno tra loro un angolo maggiore di 90 gradi. Nel caso di sollevamento con due funi a tirante la lunghezza delle due corde sarà maggiore o uguale ad una volta e mezzo la distanza dei ganci di sollevamento Durante le operazioni con funi di guida sarà garantito il coordinamento degli addetti alle manovre, sia alla vista che alla voce, eventualmente con l'ausilio di un radiotelefono. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autogrù finchè la stessa è in uso. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autogrù. I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il raggio d'azione dell'autogrù. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autogru Tuta di protezione : durante l’uso dell’autogru Elmetto: durante le manovre al corredo dell'autogrù Guanti: durante le manovre al corredo dell'autogrù Scarpe antinfortunistiche: durante le manovre al corredo dell'autogrù Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autogru Tuta di protezione : durante l’uso dell’autogru Elmetto: durante le manovre al corredo dell'autogrù Guanti: durante le manovre al corredo dell'autogrù Scarpe antinfortunistiche: durante le manovre al corredo dell'autogrù 1.129. AUTOBETONIERA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.129) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Sganciamento del secchio dell'autobetoniera Investimento di persone durante l’uso dell'autobetoniera Ribaltamento dell’autobetoniera per cedimento fondo stradale Ribaltamento dell’auto betoniera per smottamento del ciglio dello scavo Contatto e inalazione di sostanze chimiche durante l’uso dell’autobetoniera Incidente con altri veicoli MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. L'autobetoniera prevederà un idoneo aggancio del secchione che sarà controllato frequentemente. Il mezzo sarà corredato da un libretto d’uso e manutenzione. I percorsi riservati all’autobetoniera presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. Durante l’uso dell’autobetoniera sarà costantemente controllato il percorso del mezzo e la sua solidità. Durante l’uso dell’autobetoniera saranno allontanati i non addetti mediante sbarramenti e segnaletica di sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai lavori, ecc.). Durante l’uso dell’autobetoniera sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. Durante l’uso dell’autobetoniera sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. Durante l’utilizzo dell'autobetoniera sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatoriocon freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e la stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autobetoniera finchè la stessa è in uso. I lavoratori della fase coordinata devono rispettarele indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autobetoniera. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Tuta di protezione : durante l’uso dell’autobetoniera Elmetto: durante l’uso dell’autobetoniera Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo. Mascherina antipolvere : durante l’uso dell’autobetoniera con calcestruzzo additivato 1.130. AUTOPOMPA PER GETTO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.130) 148 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Investimento di persone durante l’uso dell’autopompa per getto Contatto accidentale con il mezzo e l’impianto di pompaggio durante l’uso dell’autopompa per getto Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l’uso dell’autopompa per getto Caduta dell’operatore per durante l’uso dell’autopompa per getto Inalazione di vapori dannosi durante l’uso dell’autopompa per getto Irritazioni epidermiche alle mani durante l’uso dell’autopompa per getto Ribaltamento dell’autopompa MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. L'autopompa per getto sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. I percorsi riservati all’autopompa per getto presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. Durante l’uso dell’autopompa per getto saranno evitati bruschi spostamenti della tubazione della pompa. Durante l’uso dell’autopompa per getto, sarà vietato il sollevamento di materiali con il braccio. Durante l’uso dell’autopompa per getto sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. Durante l’uso dell’autopompa per getto sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. Durante l’uso dell’autopompa per getto sarà rispettata la distanza di 5 metri da linee elettriche aeree non protette. Durante l’uso dell’autopompa saranno allargati gli stabilizzatori. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autopompa per getto. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autopompa per getto finchè la stessa è in uso. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Tuta di protezione : durante l’uso della pompa per getto Elmetto : durante l’uso della pompa per getto Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo. Mascherina : durante l’uso della pompa per getto con calcestruzzo additivato 1.131. PONTEGGIO FISSO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.131) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Offesa alle mani e in varie parti del corpo durante il montaggio del ponteggio fisso Schiacciamento arti inferiori i superiori durante il montaggio del ponteggio fisso Possibilità di contatto con parti elettriche durante il montaggio del ponteggio fisso Taglio degli arti superiori durante il montaggio del ponteggio fisso Caduta di materiali dall'alto durante il montaggio e l’uso del ponteggio fisso Caduta di persone dall'alto durante il montaggio l’uso del ponteggio fisso MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Le tavole del ponteggio fisso avranno sezione 4x30 o 5x20 centimetri. I parapetti del ponteggio fisso saranno quelli previsti dal costruttore (alti 1 metro, tavola fermapiedi e corrente intermedio ovvero alti 1 metro, tavola fermapiedi e luce libera minore di 60 centimetri). II montaggio e lo smontaggio del ponteggio fisso sarà eseguito da personale esperto e con materiali omologati. Sarà vietato salire o scendere lungo i montanti e gettare gli elementi metallici dal ponteggio fisso. Saranno evitati i depositi sopra i ponti di servizio di materiali e attrezzi eccettuati quelli temporanei necessari ai lavori. Per i lavori superiori ai cinque giorni, per il ponteggio fisso, sarà costruito il sottoponte in maniera identica al ponte di lavoro. I ponteggi fissi con altezza superiore a 20 m osserveranno le norme costruttive del progetto che sarà firmato da un progettista abilitato. Tutte le zone di lavoro e di passaggio poste a ridosso dell'edificio o altro saranno protette contro i rischi di caduta di materiali dall'alto del ponteggio fisso mediante la predisposizione di mantovane o para sassi e delimitazione delle aree di transito. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al ponteggio fisso finchè lo stesso è in allestimento. I ponteggi metallici saranno muniti di un'autorizzazione ministeriale per la costruzione e l'utilizzo degli stessi. Saranno adottate idonee protezione per l'utilizzo di ponteggi posti a distanza minore di cinque metri dalle linee elettriche aeree. La casa costruttrice dovrà dichiarare idonei in base al ponteggio in uso, i tavolati metallici ( piano di calpestio). Il responsabile del cantiere dovrà controllare che il ponteggio sia realizzato secondo gli schemi e che sia montato correttamente (ancorato a parti stabili dell'edificio con un ancoraggio ogni 18 mq della facciata). DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Cintura di sicurezza : durante il montaggio del ponteggio fisso Elmetto : durante il montaggio ed uso del ponteggio fisso Scarpe antinfortunistiche : durante il montaggio ed uso del ponteggio fisso Guanti : durante il montaggio del ponteggio fisso 149 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 1.133. UTENSILI ELETTRICI PORTATILI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.133) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elettrocuzione durante l'uso di utensili elettrici portatili Contatto con l’utensile Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili Bruciature durante l’uso degli utensili elettrici portatili Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Gli utensili saranno provvisti di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. Gli utensili saranno quasi tutti provvisti del marchio di qualità. Gli utensili ove manca, sono in via di sostituzione. Gli utensili elettrici portatili provvisti di doppio isolamento elettrico non saranno collegati all’impianto di terra. I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. Gli utensili elettrici portatili saranno corredati da un libretto d’uso e manutenzione. Per l’uso degli utensili elettrici portatili saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Guanti : durante l’uso degli utensili elettrici se necessario Scarpe antinfortunistiche: durante l’uso degli utensili elettrici Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso degli utensili elettrici se necessario Tuta di protezione : durante l’uso degli utensili elettrici Occhiali protettivi o visiera: durante l’uso degli utensili elettrici se necessario 1.141. CANNELLO PER GPL CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.141) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Esplosione della bombola del cannello per GPL Esplosione dei tubi di gomma della bombola del cannello per GPL Inalazione di fumi o gas durante l’uso del cannello per GPL Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l’uso del cannello per GPL Ustioni durante l’uso del cannello per GPL Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l’uso del cannello per GPL Caduta della bombola del cannello per GPL durante il trasporto Esplosioni dovute a fughe di gas dalla bombola del cannello per GPL. Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l’uso del cannello per GPL Incendio di materiali infiammabili durante l’uso del cannello per GPL. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. La bombola del cannello per GPL sarà impiegata con apposito riduttore di pressione. I tubi di gomma del cannello per GPL sarà mantenuto in buone condizioni. Per il bloccaggio delle giunzioni e collegamenti del cannello per GPL si farà uso di fascette stringitubo. Durante l’uso del cannello per GPL la bombola sarà tenuta lontana ed efficacemente protetta da forti irradiazioni di calori provocate anche dai raggi solari, forni, stufe, ecc. La bombola del cannello per GPL sarà efficacemente assicurata con collari o con catenelle, a parti fisse o ad appositi carrelli che ne garantiranno la stabilità sia durante il trasporto che sul posto di lavoro. II trasporto della bombola per GPL sarà effettuato usando mezzi atti ad assicurarne la stabilità e ad evitarne urti pericolosi. In caso di trasporto della bombola del cannello per GPL mediante gru sarà fatto ricorso all'uso di appositi portabombole o contenitori per rendere il trasporto il più sicuro possibile. Durante l’uso del cannello per GPL saranno allontanati gli eventuali materiali che, per la loro natura, risulteranno infiammabili, facilmente combustibili o danneggiabili. Quando ciò non sarà possibile detti materiali saranno opportunamente protetti contro le scintille e l'irraggiamento di calore. Durante l’uso del cannello per GPL vi sarà un estintore a polvere a disposizione. Durante l’uso del cannello per GPL nei locali chiusi sarà assicurata una buona ventilazione generale ricorrendo eventualmente all'uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno di fumi nel locale. Durante l’uso del cannello per GPL, nei lavori in quota, saranno adottate idonee precauzioni per evitare che materiali, attrezzi, utensili o spruzzi incandescenti possanno arrecare danno a persone o cose che eventualmente si trovino nella zona sottostante. I lavori con il cannello per GPL non saranno eseguiti su recipienti o tubi chiusi o che contengano o che abbiano contenuto sostanze pericolose prima di aver provveduto ad eliminare le condizioni di pericolo. Durante l’uso del cannello per GPL sarà effettuata saltuariamente la verifica di eventuali fughe di gas adottando una soluzione saponosa. Durante e dopo l’uso del cannello per GPL saranno ventilati abbondantemente i locali scantinati. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Berretto ignifugo : durante l’uso del cannello per GPL. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del cannello per GPL 150 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 3. 4. 5. 6. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Maschera di protezione respiratoria (A1P2) : durante l’uso del cannello per GPL se necessaria Tuta ignifuga : durante l’uso del cannello per GPL per operazioni a carattere continuo Guanti di protezione per saldatori : durante l’uso del cannello per GPL Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso del cannello per GPL 1.142. SILOS PER PREMISCELATI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.142) RISCHI 1. 2. 3. Ribaltamento del Silos Elettrocuzione Contatto con organi di trasmissione del moto MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. Il silos deve essere installato su terreno resistente Il silos deve prevedere il calcolo di resistenza al ribaltamento per agenti atmosferici. Il silos deve essere collegato all'impianto di terra del cantiere. Deve essere previsto il calcolo della probabilità di fulminazione in base alla Norma CEI 81-1. Tutti gli organi di trasmissione devono devono risultare protetti contro i contatti accidentali. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Scarpe antinfortunistiche: durante l'uso del Silos Guanti: durante l'uso del Silos 1.156. PIASTRE PER SALDATURA POLIETILENICA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. 1.156) RISCHI 1. 2. Elettrocuzione Bruciature - scottature MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. Dovrà essere posta particolare attenzione onde evitare il contatto con le parti calde della piastra e della tubazione. La piastra dovrà essere corredata da libretto d'uso e manutenzione. La piastra dovrà essere marcata CE. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Guanti: durante l'uso della piastra. 2. 2. ADESIVI PER PAVIMENTI. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. 2. 2) RISCHI 1. 2. Incendio e/o esplosione durante l'uso dell'adesivo. Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'adesivo. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Lo stoccaggio dell'adesivo a contatto avverrà in contenitori sigillati in luogo asciutto. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'adesivo. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con dell'adesivo. Lo smaltimento dei rifiuti dell'adesivo avverrà tramite impresa specializzata ed autorizzata. In caso di bruciature ai lavoratori sarà raccomandato di applicare abbondante acqua fredda sulla zona colpita, coprire con una compressa umida, non rimuovere l'adesivo dalla pelle e ricorrere al medico. In caso d'ingestione dell'adesivo ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'adesivo con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'adesivo con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con detergente per la pelle, lavarsi con acqua e sapone e non ricorrere a solventi. Durante l'uso dell'adesivo nell'ambiente di lavoro sarà garantita una buona ventilazione. Ai lavoratori durante l'uso dell'adesivo sarà raccomandato di non fumare e di non usare fiamme libere e non inalare i vapori. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti: durante l'uso dell'adesivo. Occhiali: durante l'uso dell'adesivo. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'adesivo. 151 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 2. 9. BITUME - CATRAME CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. 2. 9) RISCHI 1. 2. Inalazione di vapori organici durante l’uso del bitume Irritazione cutanea durante l’uso del bitume MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Durante l’uso del bitume e/o catrame saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e con gli occhi. Nel caso di contatto cutaneo con bitume e/o catrame ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con abbondante acqua e sapone. Sarà evitata il più possibile l'applicazione del bitume e/o catrame a caldo. Il bitume e/o catrame applicati a caldo, saranno posati partendo dal basso, in modo che l'operatore non sia a contatto con i vapori liberati dal prodotto già posato. Gli operatori addetti all'utilizzo del bitume e/o catrame saranno sottoposti a visita medica periodica (semestrale) e a tempestiva visita dermatologica nel caso di sospetto di tumore. Per gli addetti all'utilizzo del bitume e/o catrame sarà istituito un registro di esposizione, apposite cartelle sanitarie e di rischio e un registro tumori. I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con il bitume - catrame, devono lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Guanti : durante l’uso del bitume Tuta di protezione : durante l’uso del bitume Mascherina per vapori organici (idrocarburi) : durante l’uso del bitume Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso del bitume Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del bitume se necessario Mascherina per vapori organici (idrocarburi): per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il bitume - catrame. Occhiali protettivi o visiera : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il bitume catrame. 2. 15. COLLANTE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. 2. 15) RISCHI 1. 2. 3. Inalazione di vapori di solvente durante l’uso del collante. Irritazione cutanea durante l’uso del collante Incendio durante l’uso del collante MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. Durante l’uso del collante saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e con gli occhi. Nel caso di contatto cutaneo con collante ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con abbondante acqua e sapone. Durante l’uso del collante sarà tenuto nelle vicinanze un estintore. I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con collante, devono lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Guanti : durante l’uso del collante Tuta di protezione : durante l’uso del collante Mascherina per solventi : durante l’uso del collante Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del collante Mascherina per solventi : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano del collante. Occhiali protettivi o visiera : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano del collante. 2. 22. AERANTI PER CALCESTRUZZO. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. 2. 22) RISCHI 1. 2. 3. Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'aerante Corrosione durante l'uso dell'aerante Intossicazione durante l'uso dell'aerante. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. Lo stoccaggio dell'aerante avverrà in luogo asciutto. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'aerante. 152 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 3. 4. 5. 6. 7. 8. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'aerante. Lo smaltimento dei rifiuti dell'aerante avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione dell'aerante ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'aerante con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'aerante con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con acqua. Durante l'uso dell'aerante al lavoratore sarà raccomandato di tenerlo lontano dagli occhi. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti: durante l'uso dell'aerante. Occhiali: durante l'uso dell'areante. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'areante. 2. 23. CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. 2. 23) RISCHI 1. 2. Inalazione di polveri durante l’uso del cemento Contatto con la pelle e con gli occhi durante l’uso del cemento MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. Durante l’uso del cemento saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e con gli occhi. Nel caso di contatto cutaneo esteso con il cemento ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con abbondante acqua. I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con cemento o malta cementizia, devono lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Mascherina antipolvere : durante l’uso del cemento o della malta Guanti : durante l’uso del cemento Tuta di protezione : durante l’uso del cemento o della malta Mascherina antipolvere : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano cemento o malta cementizia. 2. 26. SCHIUME ISOLANTI APPLICATE IN SITU: POLIURETANO ESPANSO A DUE COMPONENTI A BASE DI POLIURETANO ESPANSO PREPARATO IN CANTIERE MISCELANDO DUE COMPONENTI LIQUIDI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. 2. 26) RISCHI 1. 2. Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre emana gas tossici se bruciato Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Lo stoccaggio del poliuretano espanso a due componenti avverrà all'aperto e lontano da fonti di calore. Lo smaltimento dei rifiuti del poliuretano espanso a due componenti avverrà tramite impresa specializzata. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso del poliuretano espanso a due componenti. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con il poliuretano espanso a due componenti ed eliminare gli indumenti contaminati.. In caso di contatto del poliuretano espanso a due componenti con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto del poliuretano espanso a due componenti con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente. Durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti sarà raccomandato garantire una buona ventilazione. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare il poliuretano espanso a due componenti solo tramite personale addestrato dal produttore. In caso d'inalazione del poliuretano espanso a due componenti sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Tuta protettiva: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola. Guanti: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola. Occhiali: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola. Stivali in gomma: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola. 2. 32. PITTURE PER MANO DI FINITURA E DI FONDO. 153 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. 2. 32) RISCHI 1. 2. 3. Esplosione in quanto i vapori delle pitture per mano di finitura e di fondo reagiscono con l'aria Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo Incendio durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Lo stoccaggio delle pitture per mano di finitura e di fondo avverrà in contenitori sigillati ed in luogo asciutto. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani con detergente delicato e non con solvente, e cambiare gli indumenti contaminati dopo il lavoro con le pitture di mano di finitura e di fondo. Lo smaltimento dei rifiuti delle pitture per mano di finitura e di fondo avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione delle pitture per mano di finitura e di fondo ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto delle pitture per mano di finitura e di fondo con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto delle pitture per mano di finitura e di fondo con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con detergente e poi lavarsi con acqua e sapone. Durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo sarà raccomandato di non fumare e di non utilizzare fiamme libere, garantire una buona ventilazione. In caso di inalazione delle pitture per mano di finitura e di fondo sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Guanti: durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo. Occhiali: durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo. Apparecchio respiratore: durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano le pitture per mano di finitura e di fondo. 2. 40. SCHIUME ISOLANTI DI POLIURETANO ESPANSO IN BOMBOLETTE O SPRUZZATO CON POMPA SPRUZZATRICE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. 2. 40) RISCHI 1. 2. Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso in bombola Esplosione durante l'uso del poliuretano espanso in bombola, in quanto il prodotto è contenuto in bombole sotto pressione MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Lo stoccaggio del poliuretano espanso in bombola avverrà in contenitori sigillati in luogo asciutto. Lo smaltimento dei rifiuti del poliuretano espanso in bombola avverrà tramite impresa specializzata. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso del poliuretano espanso in bombola. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con il poliuretano espanso in bombola ed eliminare gli indumenti contaminati.. In caso di contatto del poliuretano espanso in bombola con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto del poliuretano espanso in bombola con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare il poliuretano espanso in bombola solo tramite personale addestrato dal produttore. Durante l'uso del poliuretano espanso in bombola sarà raccomandato garantire una buona ventilazione. In caso d'inalazione del poliuretano espanso in bombola sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Tuta protettiva: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola. Guanti: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola. Occhiali: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola. Stivali in gomma: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in bombola. 2. 43. DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. 2. 43) RISCHI 1. Esplosione in quanto i vapori dei disarmanti, reagiscono con l'aria 154 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 2. 3. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Incendio durante l'uso dei disarmanti Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dei disarmanti MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Lo stoccaggio dei disarmanti avverrà in contenitori sigillati. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dei disarmanti. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con i disarmanti ed eliminare gli indumenti contaminati. Lo smaltimento dei rifiuti dei disarmanti avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione dei disarmanti ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dei disarmanti con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dei disarmanti con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente. Durante l'uso della pittura per casseformi sarà raccomandato di non inalare i vapori del solvente, non fumare, non usare fiamme libere e garantire una buona ventilazione. In caso di inalazione dei disarmanti chimici sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Guanti: durante l'uso dei disarmanti. Occhiali: durante l'uso dei disarmanti. Apparecchio respiratore: durante l'uso dei disarmanti. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti. Apparecchio respiratore: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti. 3. 9. OPERAZIONI DI CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO MATERIALI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 9) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Caduta, investimento di carichi in movimento Caduta di materiale dall'alto Abrasioni e schiacciamenti delle mani e dei piedi Investimenti da parte di mezzi meccanici Ribaltamento del mezzo di trasporto Ribaltamento di materiale accatastato Investimenti in partenza e in arrivo dei carichi Ribaltamento di materiali e attrezzature Inalazione di polveri durante la movimentazione di materiale friabile MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Per le operazioni di scarico: i materiali dovranno essere scaricati su terreno solido, piano e livellato Per le operazioni di scarico: l'operatore che dirigerà lo scarico dovrà stare a debita distanza dal camion Per le operazioni di scarico: per sistemare i pezzi fuori posto non si dovranno mai infilare le mani sotto i pacchi, ma dovranno essere utilizzati dei pezzi di legno facendo attenzione ai pacchi slegati Per le operazioni di scarico: il pacco da scaricare dovrà essere legato (la doppia imbracatura a cappio è la più idonea) con due cinghie (sulle cinghie e funi dovrà essere indicata la lunghezza ed il carico che possono reggere; N.B. prima di usare le funi ci si dovrà accertare che le stesse siano in buono stato facendole, ad esempio, strisciare su un pezzo di legno: se non scorrono bene cioè restano impigliate nei trefoli significa che non sono in buone condizioni) di uguale lunghezza e in fase di tiro, prima del sollevamento, le stesse dovranno essere tenute discoste fra di loro in modo che il pacco sia bilanciato; sui ganci dovrà essere sempre indicata la portata che sarebbe bene fosse almeno pari alla massima portata del mezzo di sollevamento, ci si dovrà assicurare che l'aletta di chiusura sia sempre efficiente; successivamente si dovrà avvertire l'operatore allontanandosi dal carico. Qualora il carico sia costituito da tavole o tubi, le cinghie dovranno comprenderli tutti e, in fase di tiro, si dovrà controllare che il fascio resti orizzontale, in caso contrario si dovrà fermare l'operazione e sistemare meglio le cinghie Per le operazioni di scarico: i carichi dovranno essere imbracati con cinghie o funi che resistano al peso da reggere; i materiali e le attrezzature dovranno essere imbracati in modo che durante il trasporto restino come sono stati disposti Per le operazioni di scarico: i mattoni e gli altri materiali sciolti dovranno essere sollevati con apposite ceste Per il trasporto in generale: si dovrà evitare di percorrere terreni poco consistenti e, se non è possibile, la superficie dovrà essere consolidata con ghiaia o tavole; si dovrà evitare di passare su rialzi scalini e altri ostacoli (in tal caso creare eventualmente delle piccole rampe). Non si dovrà correre, passare sotto i carichi sospesi e, qualora si utilizzi un mezzo meccanico, si dovrà tenere sempre la destra. Si dovrà utilizzare il mezzo di trasporto adeguato al carico da trasportare senza sovraccaricarlo. Prima di passare o sostare in prossimità dei luoghi di lavoro sopraelevati si dovrà avvertire chi vi lavora ed avere il loro consenso Per il trasporto sui solai: si dovrà passare distante dai fori Per lo stoccaggio dei ponteggi: i telai e gli altri elementi dei ponteggi dovranno essere riposti negli appositi contenitori in modo ordinato; se non si dispone di tali contenitori si dovranno posare ad una parete i telai leggermente inclinati, vicino ed in modo ordinato si dovranno disporre gli altri elementi; se non si dispone dei contenitori per gli elementi tubolari, gli stessi dovranno essere posati su due travi sollevate dal terreno mettendo dei fermi agli estremi delle travi stesse onde evitare che i tubi rotolino giù Per lo stoccaggio di tavole e pannelli in legno: si dovranno accatastare ordinatamente tavole e pannelli suddividendoli per lunghezza e interponendo ogni 50-70 cm una traversina di legno in modo da poter infilare agevolmente le cinghie per il trasporto Per lo stoccaggio di attrezzature: tutte le attrezzature una volta utilizzate dovranno essere riposte in un posto visibile o concordato e comunque in modo che non intralcino il lavoro ed il passaggio; se l'attrezzatura lo prevede vi dovrà essere rimessa la custodia controllando che vi siano tutti i pezzi; 155 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 12. 13. 14. 15. 16. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) qualora si trovi un attrezzo abbandonato, lo stesso dovrà essere portato al proprio superiore Per il sollevamento dei materiali: dovranno essere posizionati appositi cartelli, sugli apparecchi di sollevamento, indicanti il peso che gli stessi possono reggere; non si dovranno mai sollevare pesi superiori a quelli ammissibili e sarà vietato manomettere il limitatore di carico; quando il carico sarà agganciato lo si dovrà segnalare, con un gesto della mano, all'operatore dell'apparecchio di sollevamento quindi, quando il carico comincerà ad alzarsi, lo si dovrà accompagnare per un momento, bisognerà poi spostarsi e allontanare qualsiasi operatore in modo che non vi sia nessuno sotto il carico sospeso; ci si dovrà avvicinare al carico in discesa solo quando lo stesso sarà a un metro dal piano di arrivo avendo già predisposto delle traversine di legno al fine di poter togliere le funi o le cinghie quindi segnalare all'operatore che posi il carico, che lo stesso è stato sganciato e accompagnare il gancio evitando che si impigli Per il caricamento dei materiali: si dovrà condurre il camion sotto all'apparecchio di sollevamento, far calare il carico ad un metro sopra il pianale, salire sul camion e far posare il carico accompagnandolo nella giusta posizione quindi legare il carico al pianale facendo passare le corde per gli appositi anelli; qualora si dovessero caricare travi o tavole bisognerà disporle a pacchi interponendo ogni tanto delle traversine di legno al fine dell'infilaggio di cinghie o funi; le carriole dovranno essere disposte rovesciate; la betoniera dovrà essere disposta in piedi e legata al pianale; nel caso si carichi del terreno si dovrà stare a debita distanza dal camion e dalla macchina che sta caricando e qualora si dovesse salire su un cassone per la sistemazione del terreno si dovrà prima avvertire l'operatore della macchina caricatrice affinchè fermi la macchina stessa I lavoratori della fase coordinata devono rimanere a debita distanza durante le operazioni di carico, scarico, sollevamento, ecc.. I lavoratori della fase coordinata dovranno munirsi di filtranti facciali contro le polveri interti in caso di movimentazione di materiale friabile e polveroso. Durante le operazioni gli operatori dovranno utilizzare i segnali verbali e gestuali secondo la norma. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Scarpe antinfortunistiche con puntale in acciaio: durante il carico-scarico, lo stoccaggio e il sollevamento dei materiali Guanti da lavoro: durante il carico-scarico, lo stoccaggio e il sollevamento dei materiali Elmetto: durante il carico-scarico, lo stoccaggio, il trasporto e il sollevamento dei materiali Scarpe antinfortunistiche con suola antiforo: durante il trasporto a piedi del materiale Filtrante facciale per polveri inerti: durante la movimentazione di materiale friabile e polveroso. 3. 16. LAVORI ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 16) RISCHI 1. 2. 3. Caduta di persone dalle scale a gradini Caduta di persone nelle aperture lasciate nei solai Caduta di persone attraverso le aperture lasciate nei muri MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Le scale a gradini saranno dotate di regolare parapetto con arresto al piede quando il dislivello supera i 50 centimetri. Le aperture lasciate nei solai saranno circondate da normale parapetto. Le aperture lasciate nei solai saranno coperte da tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quello dei piani di calpestio dei ponti di lavoro. Le aperture lasciate nei muri prospicienti il vuoto o vani saranno chiuse con parapetto normale con arresto al piede quando il dislivello supera i 50 centimetri. Sarà impedito l’accesso alla struttura in costruzione bloccando le vie di accesso. Le aperture che saranno usate per il passaggio di materiale avranno un lato del parapetto costituito da una barriera mobile non asportabile, aperto per il tempo strettamente necessario al lavoro. I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è bloccata. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Scarpe Antinfortunistiche : durante i lavori all’interno della struttura in costruzione Cintura di sicurezza : durante il carico e lo scarico del materiale dalle strutture con parapetto aperto. 3. 22. LAVORI IN PROSSIMITA' DI LINEE ELETTRICHE AEREE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 22) RISCHI 1. 2. Elettrocuzione per contatto di parti meccaniche delle macchine operatrici o grù con linee elettriche aeree. Elettrocuzione per arco elettrico dovuto alla vicinanza di parti meccaniche delle macchine operatrici o grù con linee elettriche aeree nude. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. Gli operatori dovranno accertarsi che il raggio di azione delle manovre delle macchine operatrici o della grù sia ad una distanza di5 metri dalla linea elettriche aeree. In via preliminare le linee elettriche aeree dovranno essere spostate o interrate se interferiscono con il raggio di manovra delle macchine operatrici o della grù. Nel caso non sia possibile spostare o interrare le linee elettriche aeree queste devono essere protette con una bariera rigida ben solida al fine di evitare contatti accidentali durante la manovra di macchine 156 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) operatri o grù. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Guanti dielettrici Scarpe isolanti. 3. 24. POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù. Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 24) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi di trasporto del cls. Caduta di materiale dentro lo scavo. Franamento delle pareti dello scavo. Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo. Contatto con sostanze aggressive (cemento). MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. Non sostare o passare sotto i carichi sospesi. L'operatore del mezzo di sollevamento deve rispettare le regole generali per le operazioni di sollevamento e per l'uso della macchina. Per il rischio: Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi di trasporto del cls. 2. Tenere pulito il ciglio dello scavo. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Per il rischio: Caduta di materiale dentro lo scavo. 3. Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella dei stabilità naturale. Per pendenze superiori , le pareti devono essere sbadacchiate quando superano la profondità di 1,5 m. I mezzi d'opera non devono comunque avvicinarsi allo scavo se non in quanto la stabilità delle pareti non risulta comunque compromessa. Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete qualora possa compromettere la stabilità della parete. VIETARE L'ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO FINO A QUANDO NON E' ASSICURATA LA STABILITA' DELLE PARETI, ad esclusione degli addetti alle opere di puntellamento. Per il rischio: Franamento delle pareti dello scavo. 4. Utilizzare idonee scale a mano. I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 m oltre il piano dello sbarco. La scala deve essere vincolata in sommità. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo. 5. Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del cls devono indossare anche i guanti protettivi. Per il rischio: Contatto con sostanze aggressive (cemento). 3. 31. LAVORI STRADALI (particolarità) CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 31) RISCHI 1. 2. Investimento di persone e mezzi da parti di altri autoveicoli durante i lavori su strada Incidenti tra gli automezzi circolanti durante i lavori su strada. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. Durante i lavori su strada, con larghezza utile rimanente della carreggiata di almeno 5,6 m e linea discontinua di separazione delle due semicarreggiate, saranno posti segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti da segnali di «Fine limitazione della velocità»), di seguito sarà segnalato l’ingombro con il segnale «Lavori» (Fig.II.383) che sarà posto prima e dopo l’ingombro stesso (quello opposto sarà posizionato sul ciglio stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito sarà posto il segnale «Strettoia asimmetrica» (Fig.II.385) corredato da pannello integrativo indicante la distanza della strettoia; di seguito saranno posti almeno due segnali «Freccia d’obbligo» (Fig.II.082/a) distanti alcuni metri uno dall’altro e in allineamento obliquo.Durante i lavori su strada con larghezza utile rimanente della carreggiata di almeno 5,6 m,saranno delimitate le testate ed il lato strada del luogo di lavoro con barriere disposte in modo continuo. Durante i lavori su strada, con larghezza utile rimanente della carreggiata di almeno 5,6 m e linea continua di separazione delle due semicarreggiate, saranno posti segnali di «Limitazione della velocità» da entrambi i lati (seguiti da segnali di «Fine limitazione della velocità»), di seguito sarà segnalato l’ingombro con il segnale «Lavori» (Fig.II.383) da entrambi i lati (quello opposto sarà posizionato sul ciglio stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito sarà posto il segnale «Strettoia asimmetrica» (Fig.II.385) corredato da pannello integrativo indicante la distanza della strettoia da entrambi i lati (quello opposto (Fig.II.386) sarà posizionato sul ciglio stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito saranno posti almeno due segnali «Freccia d’obbligo» (Fig.II.082 A) distanti alcuni metri uno dall’altro e in allineamento obliquo e saranno posti in opera un congruo numero di coni o birilli, distanti tra loro circa 4 metri, per la demarcazione delle nuove semicarreggiate la cui larghezza rimarrà non inferiore a 2,8 metri. Durante i lavori su strada con larghezza utile rimanente della carreggiata inferiore a 5,6 m, con istituzione del senso unico alternato del tipo «Transito alternato a vista» autorizzato dall’Ente proprietario della strada, saranno posti segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal segnale di «Fine limitazione della velocitàŒ); di seguito sarà segnalato l’ingombro con il segnale «Lavori» (Fig.II.383) che sarà posto prima e dopo l’ingombro stesso (quello opposto sarà posizionato sul ciglio 157 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito sarà posto un segnale «Senso unico alternato» posto prima «Dare precedenza nel senso unico alternato» (Fig.II.41) e dopo l’ingombro «Diritto di precedenza nel senso unico alternato» (Fig.II.45) (quello opposto, posizionato sul ciglio stradale); di seguito saranno posti almeno due segnali «Freccia d’obbligo» (Fig.II.082/a) distanti alcuni metri uno dall’altro e in allineamento obliquo; di seguito saranno posti in opera un congruo numero di coni o birilli, distanti tra loro circa 4 metri, per la demarcazione dell’unica semicarreggiata disponibile la cui larghezza rimarrà non inferiore a 2,8 metri. Durante i lavori su strada con larghezza utile rimanente della carreggiata inferiore a 5,6 m, con istituzione del senso unico alternato del tipo «Transito alternato da movieri» autorizzato dall’Ente proprietario della strada, saranno posti segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal segnale di «Fine limitazione della velocitàŒ); di seguito sarà segnalato l’ingombro con il segnale «Lavori» (Fig.II.383) che sarà posto prima e dopo l’ingombro stesso (quello opposto sarà posizionato sul ciglio stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito saranno posti almeno due segnali «Freccia d’obbligo» (Fig.II.082/a) distanti alcuni metri uno dall’altro e in allineamento obliquo; di seguito saranno posti in opera un congruo numero di coni o birilli, distanti tra loro circa 4 metri, per la demarcazione dell’unica semicarreggiata disponibile la cui larghezza rimarrà non inferiore a 2,8 metri. Con questo sistema saranno previsti almeno due movieri muniti di apposita paletta, posti a ciascuna estremità della strettoia, i quali presenteranno al traffico uno la faccia verde, l’altro la faccia rossa della paletta. Il coordinamento dei due movieri sarà stabilito a vista o con apparecchi radio ricetrasmittenti o tramite un terzo moviere intermedio munito anch’esso di paletta. Le palette in dotazione saranno circolari (Fig.II.403) del diametro di 30 cm e munite di manico di 20 cm di lunghezza con rivestimento in pellicola rifrangente verde da un lato e rosso dall’altro. Durante i lavori su strada con larghezza utile rimanente della carreggiata inferiore a 5,6 m, con istituzione del senso unico alternato del tipo «Transito alternato da movieri» autorizzato dall’Ente proprietario della strada, saranno utilizzate bandiere di colore arancio fluorescente, delle dimensioni non inferiori a 80 x 60 cm, esclusivamente per indurre gli utenti della strada al rallentamento e ad una maggiore prudenza. Il movimento delle stesse sarà affidato anche a dispositivi meccanici. Durante i lavori su strada in prossimità di curve sarà posta la massima attenzione nella presegnalazione dell’ostacolo adottando una segnaletica comunque non inferiore a quella prevista per i tratti rettilinei. Durante i lavori su centro strada con larghezza utile rimanente per ogni semicarreggiata di almeno 2,8 metri saranno posti, per ogni senso di marcia, segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal segnale di «Fine limitazione della velocità); di seguito sarà posto un segnale «Lavori» (Fig.II.383) ed almeno due segnali «Freccia d’obbligo» (Fig.II.082/a). Durante i lavori su centro strada, con senso unico di marcia e larghezza utile rimanente per ogni semicarreggiata di almeno 2,8 metri saranno posti segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal segnale di «Fine limitazione della velocitàŒ); di seguito sarà posto un segnale «Lavori» (Fig.II.383) e due copie di segnali «Freccia d’obbligo» (Figg.II.082/a, II.82/b) o una copia di segnali «Doppia freccia d’obbligo» (Fig.II.083) nel senso della direzione di marcia. Durante i lavori su strada, con necessità di interruzione momentanea del traffico, in caso di autorizzazione dell’ente proprietario, saranno posti per ogni senso di marcia, segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal segnale di -Fine limitazione della velocità-; di seguito sarà posto un segnale di «Lavori» (Fig.II.383); di seguito sarà posto un segnale «Strettoia asimmetrica» (Fig.II.385) corredato da pannello integrativo indicante la distanza della strettoia; di seguito saranno poste delle transenne, poste a 4-6 metri dall’area interessata dai lavori, se richieste dalle particolari condizioni di traffico e sarà impiegato un lavoratore situato sulla strada ad una distanza dall’area interessata dai lavori proporzionale alla velocità prevalente sulla strada (min. 20 m - max 100 m), dotato di paletta verde/rossa, che interromperà il traffico fino alla completa esecuzione del lavoro. Durante i lavori su strada con larghezza utile rimanente della carreggiata inferiore a 5,6 m, con istituzione del senso unico alternato del tipo «Transito alternato a mezzo semafori», autorizzato dall’Ente proprietario della strada, saranno posti segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal segnale di «Fine limitazione della velocitàŒ); di seguito sarà segnalato l’ingombro con il segnale «Lavori» (Fig.II.383) che sarà posto prima e dopo l’ingombro stesso (quello opposto sarà posizionato sul ciglio stradale opposto al cantiere o luogo di lavoro); di seguito saranno posti almeno due segnali «Freccia d’obbligo» (Fig.II.082/a) distanti alcuni metri uno dall’altro e in allineamento obliquo; di seguito saranno posti in opera un congruo numero di coni o birilli, distanti tra loro circa 4 metri, per la demarcazione dell’unica semicarreggiata disponibile la cui larghezza rimane non inferiore a 2,8 metri. Con questo sistema il senso alternato sarà regolato da due semafori comandati a mano o con funzionamento automatico. Fuori dei centri abitati l’impianto semaforico sarà preceduto dal segnale di pericolo temporaneo «Semaforo» (Fig.II.404) con una luce gialla lampeggiante inserita al posto del disco giallo del simbolo. L’ente proprietario o concessionario della strada avrà la facoltà di stabilire o modificare la durata delle fasi in relazione alle situazioni di traffico. Durante i lavori su strada, con la necessità di -Deviazione di itinerario-, previo accordo tra tutti gli enti proprietari o concessionari, sarà posto a 100 m un segnale di Preavviso di deviazione (Fig.II.405) e in corrispondenza delle intersezioni sarà posto un segnale di direzione» (Fig.II.407/a fig.II.407/b). Nel caso di limitazioni di sagoma o di massa sull’itinerario normale saranno installati, alla intersezione che precederà il cantiere, diversi segnali di -Preavviso di deviazione- sui quali saranno inseriti i simboli relativi alle limitazioni, per segnalare l’itinerario deviato (Fig.II.408). In caso di deviazione obbligatoria solo per una o più particolari categorie di veicoli sarà posto un segnale di -Direzione obbligatoriaintegrato dal o dai simboli delle categorie veicolari escluse (Figg.II.409/a, II.409/b). In caso di deviazione facoltativa solo per un o più particolari categorie di veicoli sarà posto un segnale di -Direzione consigliata- integrato dal o dai simboli delle categorie veicolari escluse (Figg.II.410/a, II.410/b). Durante i lavori su strada, con carreggiate separate con più corsie per senso di marcia, con la necessità di Deviazione di itinerario, previo accordo tra tutti gli enti proprietari o concessionari, oltre ai normali segnali saranno impiegati segnali di indicazione per la disponibilità e l’uso delle corsie. Saranno posti segnali di «Corsia o corsie chiuse» (Figg.II.411/a, II.411/b, II.411/c, II.411/d) quando su una carreggia a più corsie si ridurrà il numero di quelle disponibili per il senso di marcia. Sarà posto il segnale «Carreggiata chiusa» (Figg.II.412/a, II.413/a, II.413/b) quando una di esse sarà chiusa al traffico. Successivamente sarà posto il segnale «Rientro in carreggiata» (Figg.II.412/b, II.413/c ) per indicare il ripristino delle condizioni viabili normali. In relazione alle condizioni del traffico sarà posto un segnale «Uso di corsie» (fig.II.414) per indicare l’utilizzo delle corsie disponibili per le diverse categorie di veicoli. Durante i lavori su strada, con la necessità di -Deviazione di itinerario-, previo accordo tra tutti gli enti proprietari o concessionari, in rapporto alle esigenze specifiche saranno posti segnali Dare precedenza (secondo le condizioni di visibilità) a tutte le intersezioni del percorso deviato qualora la strada interrotta goda del diritto di precedenza, segnali di -Divieto di transito-, segnali di «Direzione obbligatoria» e barriere direzionali. In casi particolari sarà effettuato il segnalamento del possibile accesso ai residenti lungo la strada interrotta, ma in modo da escludere dubbi od esitazioni per il traffico a transito vietato. Duranti i lavori su strada, durante le ore notturne, saranno utilizzati fari di potenza tale da garantire una illuminazione, di tutta la zona di lavoro, tale da garantire l’esecuzione dei lavori in completa 158 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) sicurezza.Durante i lavori su strada i segnali saranno posizionati su appositi supporti in grado di assicurare la stabilità degli stessi in qualsiasi condizione della strada ed atmosferica e stabilizzati con sacchetti di zavorra. Durante i lavori su strada in ore notturne e in tutti i casi di scarsa visibilità, lo sbarramento obliquo che precede la zona di lavoro sarà integrato da dispositivi a luce gialla lampeggiante, in sincrono o in progressione (luci scorrevoli). Durante i lavori su strada in ore notturne e in tutti i casi di scarsa visibilità non saranno usate le lanterne od altre sorgenti luminose a fiamma libera in quanto non ammesse. Durante i lavori su strada, in caso di manovra dei mezzi non delimitabili con transenne fisse saranno impiegati addetti alla segnalazione di emergenza per gli automobilisti con mezzi di segnalazione adeguati (palette o bandiere). Durante i lavori su strada saranno utilizzati esclusivamente cartelli per cantieri stradali rifrangenti a sfondo giallo. I lavori su strada saranno iniziati solamente in seguito all’ottenimento del permesso di occupare l’area pubblica da parte degli enti competenti. Durante i lavori su strada il cantiere, gli scavi, i mezzi e le macchine operatrici, nonché il loro raggio d’azione, saranno delimitati, soprattutto sul lato dove potranno transitare i pedoni, con barriere, parapetti o altro tipo di recinzione e le stesse saranno segnalate con luci rosse fisse e dispositivo rifrangente della superficie minima di 50 cmq opportunamente intervallati lungo il perimetro interessato dalla circolazione. Durante i lavori su strada, in caso di passaggio di pedoni, se non esisterà il marciapiede, o questo sarà occupato dal cantiere, sarà delimitato e protetto un corridoio di transito pedonale, lungo il lato od i lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno 1 metro. Durante i lavori su strada, i tombini e ogni portello, aperti anche per brevissimo tempo, situati sulla carreggiata o in banchine o su marciapiedi, saranno completamente recintati. Durante i lavori su strada l’impiego dei segnali sarà subordinato all’autorizzazione da parte dell’ente proprietario. Durante i lavori su strada, in prossimità della testata di ogni cantiere di durata superiore ai sette giorni lavorativi sarà apposto un apposito pannello (fig. II.382) recante le varie indicazioni. Durante i lavori su strada, quando gli stessi si protraggono oltre i 7 giorni lavorativi, saranno apposti segnali orizzontali, antisdrucciolevoli, di colore giallo, sporgenti non più di 5 mm dal piano della pavimentazione e a carattere temporaneo in corrispondenza del cantiere, dell’area di lavoro o delle deviazioni allo scopo di guidare i conducenti. Durante i lavori su strada con cantiere mobile sarà eseguito un «presegnalamento» disposto sulla banchina ad una distanza che consentirà ai conducenti una normale manovra di decelerazione e spostato in avanti in maniera coordinata all’avanzamento dei lavori e costituito da un cartello composito contenente il segnale «LavoriŒ, il segnale «Corsie disponibiliŒ, il pannello integrativo indicante la distanza del cantiere ed eventuali luci gialle lampeggianti (Figg.II.399/a e II.399/b). Durante i lavori su strada con cantiere mobile sarà eseguito un «segnalamento» di localizzazione posto a terra e spostato in maniera coordinata all’avanzamento dei lavori. Il segnale assumerà la configurazione di un «Segnale mobile di protezione» (Fig.II.401) costituito da un pannello a strisce bianche e rosse contenente un segnale di passaggio obbligato con freccia orientata verso il lato dove potrà essere superata la zona del cantiere integrato da luci gialle lampeggianti alcune delle quali disposte a forma di freccia orientata come il segnale di passaggio obbligato. La segnaletica «sul posto» comprenderà anche la delimitazione della zona di lavoro con coni o paletti, quest’ultimi eventualmente integrati da luci gialle lampeggianti. Durante i lavori su strada con cantiere mobile sarà eseguito un «presegnalamento» disposto su un primo veicolo a copertura e protezione anticipata ad una distanza che consenta ai conducenti una normale manovra di decelerazione e costituito da un «Segnale mobile di preavviso» (Fig. II.400). Durante i lavori su strada con cantiere mobile sarà eseguito un «segnalamento» di localizzazione sistemato su un veicolo di lavoro, oppure su un carrello trainato dal veicolo stesso, ovvero posto su un secondo veicolo di accompagnamento. Il segnale assumerà la configurazione di un «Segnale mobile di protezione» (Fig.II.401) costituito da un pannello a strisce bianche e rosse contenente un segnale di passaggio obbligato con freccia orientata verso il lato dove potrà essere superata la zona del cantiere integrato da luci gialle lampeggianti alcune delle quali disposte a forma di freccia orientata come il segnale di passaggio obbligato. Durante i lavori su strada con cantiere mobile sarà posto un segnale di «Lavori» (Fig.II.383) sulle strade intersecanti nel caso in cui il cantiere mobile può presentarsi all’improvviso ai veicoli che svoltano. Durante i lavori su strada, in caso di cantiere più lungo dei 100 metri, il segnale «Lavori» sarà corredato da un pannello integrativo indicante l’estesione del cantiere. Durante i lavori su strada con cantiere mobile, eseguiti in galleria, la stessa sarà chiusa al traffico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Scarpe antinfortunistiche : Tuta di protezione : durante i lavori su strada compatibilmente con la temperatura ambiente. Indumenti distinguibili fluorescenti e rifrangenti : con base fluorescente di colore arancio o giallo o rosso con applicazione di fasce rifrangenti di colore bianco argento durante i lavori su strada per interventi di lunga durata. Indumenti distinguibili fluorescenti e rifrangenti : una bretella realizzata con materiale sia fluorescente che rifrangente di colore arancio durante i lavori su strada per interventi di breve durata. Maschera di protezione per vapori organici : durante i lavori su strada in caso di utilizzo di bitume. Guanti anticalore : durante i lavori su strada in caso di utilizzo bitume caldo. 3. 41. LAVORI STRADALI (generalità) CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 41) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Rischi derivanti da attività di scavo, sbancamenti e fondazioni. Rischi derivanti da preparazione e pulizia del terreno. Rischi derivanti da movimentazione manuale dei carichi. Rischi derivanti da movimentazione meccanica ed utilizzo di macchine da cantiere. Rischi derivanti da utilizzo di macchine a portata manuale e di vibrofinitrici. Rischi derivanti da uso di materiali bituminosi caldi e di materiali o sostanze chimico-nocive. Rischi derivanti da uso di attrezzature elettriche, a gas, a gasolio, ecc. Rischi derivanti da formazione ed utilizzo dell'impianto elettrico di cantiere. 159 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 9. 10. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Rischi derivanti da stoccaggio del materiale (di cantiere e di risulta). Rischi derivanti da vibrazioni, rumore e polveri. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. Saranno predisposti mezzi sonori, luminosi, e relativa cartellonistica, in caso di cantiere temporaneo su percorso stradale attivo o parzialmente deviato. Saranno organizzate modalità operative al fine dell'avanzamento per fasi e stesure successive del manto, per evitare il sovrapporsi di uomini e mezzi, durante la rullatura e la compattazione. Sarà realizzato un programma di interventi relativi alla presenza di canalizzazioni per il convogliamento e lo scarico degli apporti meteorici (pioggia, neve, ecc.). Tutti gli addetti del cantiere saranno dotati di adeguati dispositivi di protezione individuale quali, in particolare, guanti, tute e cuffie otoprotettrici. Nel caso di impossibilità di organizzare un'area di stoccaggio e deposito del materiale di risulta all'esterno dell'area di lavoro, sarà individuata una specifica zona all'interno; tale zona sarà segnalata e protetta nonchè spostata di volta in volta secondo le fasi di avanzamento dei lavori. Sarà continuamente verificato lo stato di manutenzione ed esercizio delle macchine. Sarà continuamente accertato che lo stato di conservazione delle opere provvisionali, sotto il profilo della qualità e della resistenza dei loro elementi, sia ottimale. Sarà assicurata una sufficiente illuminazione delle aree di lavoro soprattutto durante la notte. Saranno predisposte e controllate la cartellonistica e le segnalazioni luminose atte ad evidenziare la presenza del cantiere. Saranno predisposti, in caso di manovre dei mezzi non delimitabili con transennature fisse, e nel caso di presenza di flusso veicolare, turni e relative postazioni degli addetti alla segnalazione di emergenza per gli automobilisti; tali addetti saranno dotati di indumenti idonei con bande fluorescenti e palette o mezzi di segnalazione adeguati. Sarà garantita la presenza di un Direttore a Terra che, in caso di mancanza di spazio e visibilità per il lavoro contemporaneo di uomini e mezzi, dirige le funzioni, le fasi, i tempi e le modalità di intervento dei soggetti interessati; tale direttore indossa abbigliamento che lo rende facilmente riconoscibile agli operatori delle macchine. Sarà utilizzata una specifica imbracatura idonea, durante le fasi di sollevamento e posa dei carichi e delle opere di finitura, adatta alle caratteristiche dell'elemento sollevato (imbracature a tensione, ganci, funi, ecc.). Sarà data adeguata informazione ai lavoratori sulle procedure di sicurezza in generale ed inerenti ai materiali chimici e tossici impiegati nonchè alla movimentazione manuale dei carichi ed al rumore, in particolare. Saranno assicurate, con opportune azioni di coordinamento, la distribuzione e l'utilizzo dei dispositivi individuali di protezione. Sarà verificato che i sistemi di compattazione e vibrofinitura presentino i dispositivi di attenuazione delle vibrazioni a trasmissione diretta. Sarà verificato che il rullo compressore sia dotato degli appositi sostegni laterali e posteriori per evitare la caduta del manovratore. Sarà verificato che il posto di guida delle pale meccaniche sia protetto da idonea cabina. Sarà verificato che il dumper sia dotato di idonei schermi protettivi contro il rischio di tranciamento degli arti del manovratore. Sarà vietato, durante le opere di finitura (tombini, marciapiedi, ecc.), l'uso dei mezzi di scavo o movimentazione per lo spostamento dei carichi relativi alle opere di finitura a cui sono destinati (griglie e chiusini dei tombini, dei vespai e/o canali sotterranei); per effettuare tali movimentazioni saranno utilizzati specifici mezzi di sollevamento idonei alla natura, alla forma, al peso, ed all'ingombro del carico. Sarà designato, durante la fase di sollevamento o posa dei carichi di finitura, un addetto alla sorveglianza dell'operazione in modo da guidare le fasi e la precisione e che allontani chiunque risulti estraneo e/o possa essere interessato dalla manovra dall'area di azione della benna; particolare attenzione sarà posta nelle fasi di avviamento ed arresto della macchina. Sarà coordinato il servizio di assistenza diretta e di pronto soccorso designando appositi addetti. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona dei lavori stradali finchè gli stessi non sono terminati. I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione delle macchine. 3. 44. ESECUZIONE OPERE MURARIE INTERNE - Vengono realizzate le opere murarie di tamponamento e tramezzi con laterizi e malta cementizia. Non sono da escludersi tamponamenti con pannelli prefabbricati. La fase lavorativa viene svolta all'interno della struttura. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 44) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Cadute dall'alto. Caduta di materiali in fase di sollevamento. Caduta di materiali dall'alto. Caduta in piano (scivolamento, inciampo). Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani. Caduta in profondità (entro vani scale, vani ascensore, vani tecnici, ecc.). Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature. Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). Esposizione a rumore (nell'uso di attrezzatura portatile). Microclima (caldo, freddo). Movimentazione manuale di carichi. Spostamento degli impalcati del ponteggio (sfalsati rispetto ai piani standard del ponteggio) per realizzazione muro faccia a vista. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. Verificare la presenza e l'efficienza delle opere provvisionali (impalcati, parapetti, ecc.) già predisposte in fase di elevazione della struttura. Provvedere al ripristino dei regolari parapetti eventualmente rimossi e/o non più affidabili. 160 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Non utilizzare ponti su cavalletti posti su ponteggi e/o in vani che presentino aperture verso il vuoto. Fare uso di ponti su ruote allestiti in modo corretto. Non sovraccaricare i ponteggi. Per il rischio: Cadute dall'alto. 2. Il sollevamento dei carichi deve essere effettuata solo previa corretta imbracatura degli stessi. Deve essere controllata l'efficienza dei mezzi utilizzati nel sollevamento. Non sostare/passare nelle zone interessate dal sollevamento. Si deve fare uso dei mezzi personali di protezione con particolare riferimento al casco, ai guanti, alle calzature di sicurezza. Per il rischio: Caduta di materiali in fase di sollevamento. 3. Evitare i depositi di laterizi sui ponteggi se non per la quantità strettamente necessaria all'uso. Se il deposito avviene sull'impalcato di un ponte, si deve avere cura di non eccedere in altezza la tavola fermapiede. Il materiale depositato sugli eventuali ponti di servizio deve essere ritirato al più presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico. Per il rischio: Caduta di materiali dall'alto. 4. Impedire che i passaggi predisposti per l'accesso alle zone di lavoro risultino ostacolati da materiali e sfridi. Assicurare sufficiente illuminazione (artificiale) nei passaggi interni alla struttura. Per il rischio: Caduta in piano (scivolamento, inciampo). 5. Fare uso dei necessari DPI con particolare riferimento a guanti e calzature di sicurezza. Per il rischio: Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani. Applicare regolari e solidi parapetti su ogni lato prospiciente il vuoto. Non devono essere manomesse le opere provvisionali predisposte. Per il rischio: Caduta in profondità (entro vani scale, vani ascensore, vani tecnici, ecc.) 6. 7. Rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature. 8. Non devono essere eseguiti interventi (riparazioni, sostituzioni) su parti in tensione. A fronte di anomalie di natura elettrica, avvertire il preposto affinché faccia intervenire personale competente. Deve essere fatto uso solo di utensili elettrici portatili di tipo a doppio isolamento. Non devono essere lasciati cavi elettrici/prolunghe a terra, sulle aree di transito/passaggio e comunque esposti al rischio di schiacciamento. Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). 9. Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori. Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore (nell'uso di attrezzatura portatile). 10. Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo). 11. Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di sollevamento. Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi ed utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta. Informazione e formazione. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi. 12. Ripristino idonei impalcati e relativi parapetti. Per il rischio: Spostamento degli impalcati del ponteggio (sfalsati rispetto ai piani standard del ponteggio) per realizzazione muro faccia a vista. 3. 50. ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti fondazioni continue, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 50) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Caduta materiali (casserature, legname) in fase di sollevamento, trasporto, posizionamento. Movimentazione manuale di carichi. Caduta dall'alto. Caduta di materiale dall'alto. Rischi vari connessi all'uso delle attrezzature (con particolare riferimento alla sega circolare. Caduta in piano (scivolamento, inciampo). Ribaltamento e crollo delle casseforme. Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante le fasi di taglio e casseratura. Elettrocuzione. Manipolazione di disarmanti. Esposizione a rumore. Microclima (caldo, freddo). MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del carico; non usare come punti di attacco le semplici legature dei fasci realizzate a mezzo filo di ferro. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo, ai guanti, alle calzature di sicurezza. Assistere agli operatori dei mezzi di sollevamento con segnalazioni da terra. Per il rischio: Caduta materiali (casserature, legname) in fase di sollevamento, trasporto, posizionamento. 2. Per la movimentazione manuale di carichi prendere tutte le possibili precauzioni per evitare lo schiacciamento degli arti. In caso di compresenza di più operatori procedere con cautela coordinando in anticipo le azioni dei singoli. Sollevare i carichi con l'aiuto dei muscoli delle gambe piuttosto che con quelli del dorso. Per la movimentazione di carichi troppo pesanti occorre fare ricorso ad idonei mezzi meccanici. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi. 161 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 3. Verificare l'integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi, prima di ogni inizio di attività sui medesimi. Evitare di rimuovere le tavole dei ponteggi esterni anche se in quel punto i lavori sono stati completati. Ripristinare le opere provvisionali di protezione manomesse o rimosse per esigenze di lavoro, appena ultimate le lavorazioni stesse e comunque sempre prima di abbandonare il luogo di lavoro. Le scale a mano devono essere rispondenti ai criteri di sicurezza previsti per le stesse ed avere altezza tale da superare di almeno 1 m il piano di arrivo; provvedere al loro fissaggio. Se le scale a mano sono disposte verso la parte esterna del ponteggio devono essere provviste di parapetto di protezione Nei punti non protetti dai ponteggi esterni occorre approntare passerelle di circolazione e parapetti. Quando gli addetti operano in condizioni ove non è possibile predisporre idonei ponteggi, essi devono fare uso di cintura di sicurezza e di sistema anticaduta collegato a parti stabili. Per il rischio: Caduta dall'alto. 4. Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzi non più in uso. Non gettare materiale dall'alto. Per il rischio: Caduta di materiale dall'alto. 5. Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi vari connessi all'uso delle attrezzature (con particolare riferimento alla sega circolare). 6. Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro). Per il rischio: Caduta in piano (scivolamento, inciampo). 7. 8. Le casseforme preassemblate devono essere posate in modo che sia garantita la loro stabilità al vento. Per il rischio: Ribaltamento e crollo delle casseforme. Utilizzare scarpe antinfortunistiche e guanti. Operare con attenzione e con l'ausilio di attrezzature in buono stato. Per il rischio: Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante le fasi di taglio e casseratura. 9. Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti meccanici. Usare solo apparecchiature elettriche in perfetta efficienza. Per il rischio: Elettrocuzione. 10. Prima di procedere alla manipolazione di disarmanti verificare la presenza e consultare le relative "Schede di sicurezza". Attenersi scrupolosamente alle norme contenute nelle schede di sicurezza del prodotto relativamente alle modalità di esecuzione dell'operazione e all'uso dei mezzi di protezione individuale. Verificare la presenza ed il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature richieste dalle schede di sicurezza (guanti, maschera, materiale adsorbente, ecc.). Per il rischio: Manipolazione di disarmanti. 11. Predisporre segnaletica nelle zone in cui sono presenti le attività particolarmente rumorose (classificate >90 dBA), esempio in prossimità della sega circolare. Fare uso di DPI ortoprotettori.Per il rischio: Esposizione a rumore. 12. Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole.Per il rischio: Microclima (caldo, freddo). 3. 51. LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura, lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 51) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Caduta materiali (fasci di ferri, reti, gabbie preconfezionate) in fase di sollevamento, trasporto, posizionamento. Caduta dall'alto. Caduta in piano (inciampo, scivolamento). Cadute di persone o cose dalle rampe scale e/o vano ascensore. Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante fase di posa del ferro. Ribaltamento e crollo delle armature. Rischi vari connessi all'uso delle attrezzature specifiche. Elettrocuzione. Microclima (caldo, freddo). MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. Delimitare la zona interessata dalle operazioni di sollevamento, trasporto e posizionamento al fine di evitare passaggio sotto i carichi sospesi. Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del carico; non usare come punti di attacco le semplici legature dei fasci realizzate a mezzo filo di ferro. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo, ai guanti, alle calzature di sicurezza. Assistere agli operatori dei mezzi di sollevamento con segnalazioni da terra. Per il rischio: Fornitura, lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai. 2. Verificare l'integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi, prima di ogni inizio di attività sui medesimi. Evitare di rimuovere le tavole dei ponteggi esterni anche se in quel punto i lavori sono stati completati. Ripristinare le opere provvisionali di protezione manomesse o rimosse per esigenze di lavoro, appena ultimate le lavorazioni stesse e comunque sempre prima di abbandonare il luogo di lavoro. Le scale a mano devono essere rispondenti ai criteri di sicurezza previsti per le stesse ed avere altezza tale da superare di almeno 1 m il piano di arrivo; provvedere al loro fissaggio. Se le scale a 162 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) mano sono disposte verso la parte esterna del ponteggio devono essere provviste di parapetto di protezione Nei punti non protetti dai ponteggi esterni occorre approntare passerelle di circolazione e parapetti. Quando gli addetti operano in condizioni ove non è possibile predisporre idonei ponteggi, essi devono fare uso di cintura di sicurezza e di sistema anticaduta collegati a parti stabili. Per il rischio: Caduta dall'alto. 3. Non depositare materiale che ostacoli la normale viabilità. Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro). Per il rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento). 4. Le rampe scale e/o vano ascensore devono essere protetti con parapetti fin dalla fase di armatura; essi vanno poi rifatti subito dopo il disarmo e mantenuti in essere fino alla posa in opera di ringhiere e porte (per vano ascensore). Per il rischio: Cadute di persone o cose dalle rampe scale e/o vano ascensore. Utilizzare scarpe antinfortunistiche e guanti Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Per il rischio: Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante fase di posa del ferro. 5. 6. 7. Le armature devono essere posate in modo che sia garantita la loro stabilità (a mezzo punti di fissaggio). Per il rischio: Ribaltamento e crollo delle armature. Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi vari connessi all'uso delle attrezzature specifiche. 8. Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti meccanici. Usare solo apparecchiature elettriche in perfetta efficienza. Per il rischio: Elettrocuzione. 9. Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo). 3. 53. POSA CLS (MAGRONE) - Esecuzione di magrone di fondazione reso da autobetoniera o centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù. Esecuzione entro scavi di fondazione. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 53) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi di trasporto del cls. Caduta di materiale dentro lo scavo. Franamento delle pareti dello scavo. Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo. Contatto con sostanze aggressive (cemento). MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. Non sostare o passare sotto i carichi sospesi. L'operatore del mezzo di sollevamento deve rispettare le regole generali per le operazioni di sollevamento e per l'uso della macchina. Per il rischio: Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi di trasporto del cls. 2. Tenere pulito il ciglio dello scavo. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Per il rischio: Caduta di materiale dentro lo scavo. 3. Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella dei stabilità naturale. Per pendenze superiori , le pareti devono essere sbadacchiate quando superano la profondità di 1,5 m. I mezzi d'opera non devono comunque avvicinarsi allo scavo se non in quanto la stabilità delle pareti non risulta comunque compromessa. Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete qualora possa compromettere la stabilità della parete. VIETARE L'ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO FINO A QUANDO NON E' ASSICURATA LA STABILITA' DELLE PARETI, ad esclusione degli addetti alle opere di puntellamento. Per il rischio: Franamento delle pareti dello scavo. 4. Utilizzare idonee scale a mano. I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 m oltre il piano dello sbarco. La scala deve essere vincolata in sommità. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo. 5. Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del cls devono indossare anche i guanti protettivi. Per il rischio: Contatto con sostanze aggressive (cemento). 3. 56. SCAVI DI SBANCAMENTO E O SPLATEAMENTO - Esecuzione di scavi con escavatore o pala caricatrice, carico ed allontanamento materiale di risulta a mezzo autocarri. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 56) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Accesso del fondo degli scavi dei mezzi di trasporto. Caduta delle maestranze nello scavo durante l'accesso allo scavo. Caduta delle maestranze nello scavo. Caduta di materiali dentro lo scavo. Cedimento delle pareti dello scavo. 163 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 6. 7. 8. 9. 10. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Contatto, rottura di servizi e/o sottoservizi da cui possono derivare rischi di diversa natura e gravità. Esposizione a rumore. Investimento, schiacciamento da mezzi operativi. Microclima (caldo, freddo). Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. Assicurare alle pareti dello scavo adeguata stabilità dando ad esse pendenza di naturale declivio (rapportata alla tipologia del terreno) o, in alternativa, provvedendo alla loro armatura. Impedire il transito dei mezzi operativi in prossimità del ciglio dello scavo. A tale scopo, tenere la delimitazione dello scavo ad una distanza di sicurezza dal ciglio. Allontanare l'acqua che si accumula al ciglio dello scavo qualora possa compromettere la stabilità della parete. Vietare l'accesso al fondo dello scavo fino a quando non è assicurata la stabilità delle pareti. Durante il rischio: Cedimento delle pareti dello scavo. 2. Durante l'avanzamento dello scavo, usare nastro di segnalazione, posizionando il medesimo ad una distanza di almeno 1,5 metri dal ciglio dello scavo. Al termine dello scavo, (per scavi profondi più di metri 2) delimitare con opera provvisionale il ciglio dello scavo (parapetto alto 1 m, composto da due correnti e tavola fermapiede di 20 cm). L'opera provvisionale di cui al punto precedente deve essere estesa anche sul lato prospiciente il vuoto della eventuale rampa di accesso al fondo scavo. Durante il rischio: Caduta delle maestranze nello scavo. 3. Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori. Informazione e formazione. Durante il rischio: Esposizione a rumore. 4. Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Durante il rischio: Microclima (caldo, freddo). 5. Non sostare e/o passare nel raggio d'azione dei mezzi operativi; detto divieto risulta esposto sui predetti mezzi con appropriata segnaletica. Informazione e formazione. Durante il rischio: Investimento, schiacciamento da mezzi operativi. 6. Predisporre rampe solide con un franco di almeno cm 70. Durante il rischio: Accesso del fondo degli scavi dei mezzi di trasporto. Rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature. Informazione e formazione. Durante il rischio: Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature. 7. 8. Tenere pulito il ciglio dello scavo. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Durante il rischio: Caduta di materiali dentro lo scavo. 9. Utilizzare idonee scale a mano. I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 metro oltre il piano di sbarco. La scala deve essere vincolata in sommità e avere una opportuna inclinazione. Durante il rischio: Caduta delle maestranze nello scavo durante l'accesso allo scavo. 10. Verificare che nell'area dei lavori non siano presenti linee elettriche aeree. Qualora presenti, rispettare un franco di sicurezza di m 5 dalle stesse. Prima di iniziare i lavori di escavazione, reperire tutte le necessarie informazioni circa la presenza o meno nel sottosuolo di servizi (gas, linee elettriche, acqua, ecc.). Qualora presenti, evidenziare in superficie la loro posizione ed eseguire gli scavi con un adeguato franco di sicurezza dalle segnalazioni poste in superficie. Durante il rischio: Contatto, rottura di servizi e/o sottoservizi da cui possono derivare rischi di diversa natura e gravità. 3. 57. SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 57) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Cadute dall'alto durante lo smontaggio degli elementi del ponteggio. Caduta dall'alto durante le operazioni di allontanamento del carico. Caduta di materiali o parti di ponteggio. Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento. Caduta degli addetti per errato smontaggio del ponteggio. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. Gli addetti al montaggio devono operare su piani protetti da regolari parapetti o fare uso di cintura di sicurezza collegata a fune di trattenuta. La cintura di sicurezza deve essere del tipo con bretelle e cosciali .La fune di trattenuta non deve essere più lunga di 1,5 m.Per potersi agganciare rapidamente a montanti e correnti del ponteggio, si raccomanda l'uso degli appositi dispositivi tipo "Manutube" collegati al moschettone della fune di trattenuta.La fune alla quale dovesse essere necessario agganciarsi tramite il moschettone della fune di trattenuta, deve avere una resistenza di almeno 2000 kg e deve essere fissata ai montanti del ponteggio tramite morsetti od altri sistemi garantiti.Le tavole d'impalcato devono sempre essere posate operando dall'impalcato sottostante e utilizzando le protezioni di cui sopra. E' severamente vietato salire e scendere utilizzando i correnti dei ponteggi, occorre invece utilizzare le apposite scalette fornite dal costruttore del ponteggio, complete di impalcati metallici e botole incernierate; in alternativa utilizzare idonee scale metalliche vincolate in sommità, posizionate con pendenza inferiore a 75° e sporgenti di almeno m 1,00 oltre il piano dell'impalcato. Per 164 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 2. 3. 4. 5. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) il rischio: Caduta degli addetti durante il montaggio del ponteggio. Gli addetti devono operare in sicurezza o operando su un piano protetto da parapetti regolari ovvero operando assicurati a cintura di sicurezza collegata a parti stabili. Per il rischio: Caduta dall'alto durante le operazioni di allontanamento del carico. L'addetto al ricevimento dei carichi a terra deve allontanarsi dal punto di sollevamento. Deve indossare il casco di protezione. Deve assicurarsi della stabilità dei carichi prima di liberarlo dalle imbracature. La zona destinata al sollevamento deve essere delimitata e vietata ai non addetti. Tutta la zona adiacente il ponteggio in fase di smontaggio deve essere delimitata fino dal momento in cui vengono rimossi i sistemi di contenimento di eventuali corpi cadenti dall'alto (mantovane o parasassi). Non sovraccaricare i piani di lavoro. I morsetti devono essere sollevati all'interno di contenitori che garantiscano idonea resistenza contro il loro cedimento sotto il peso dei morsetti sollevati. Per il rischio: Caduta di materiali o parti di ponteggio. Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini . Vincolare le scale a pioli e far proseguire la scala per almeno 1 m. fuori dello scavo. La pendenza della scala deve essere adeguata. Le scale con pendenza superiori a 75° devono avere una gabbia di protezione. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento. Gli addetti alle operazioni di smontaggio devono essere esperti e operare sotto la direzione di un preposto. Lo smontaggio deve essere svolto secondo gli schemi forniti dal fabbricante o secondo il progetto firmato da ingegnere abilitato. Gli ancoraggi devono essere rimossi parallelamente al proseguire del montaggio.Lo smontaggio deve proseguire in altezza con tutte le parti che lo compongono completamente assemblate e regolari. Per il rischio: Caduta degli addetti per errato smontaggio del ponteggio. 3. 58. INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 58) RISCHI 1. 2. 3. Caduta degli addetti durante il montaggio del ponteggio. Caduta di materiali vari o parti di ponteggio. Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. Gli addetti al montaggio devono operare su piani protetti da regolari parapetti o fare uso di cintura di sicurezza collegata a fune di trattenuta. La cintura di sicurezza deve essere del tipo con bretelle e cosciali .La fune di trattenuta non deve essere più lunga di 1,5 m.Per potersi agganciare rapidamente a montanti e correnti del ponteggio, si raccomanda l'uso degli appositi dispositivi tipo "Manutube" collegati al moschettone della fune di trattenuta.La fune alla quale dovesse essere necessario agganciarsi tramite il moschettone della fune di trattenuta, deve avere una resistenza di almeno 2000 kg e deve essere fissata ai montanti del ponteggio tramite morsetti od altri sistemi garantiti.Le tavole d'impalcato devono sempre essere posate operando dall'impalcato sottostante e utilizzando le protezioni di cui sopra. E' severamente vietato salire e scendere utilizzando i correnti dei ponteggi, occorre invece utilizzare le apposite scalette fornite dal costruttore del ponteggio, complete di impalcati metallici e botole incernierate; in alternativa utilizzare idonee scale metalliche vincolate in sommità, posizionate con pendenza inferiore a 75° e sporgenti di almeno m 1,00 oltre il piano dell'impalcato. Per il rischio: Caduta degli addetti durante il montaggio del ponteggio. L'addetto al sollevamento a terra deve agganciare i carichi in maniera sicura ed allontanarsi dalla zona sottostante il mezzo di sollevamento. La zona destinata al sollevamento deve essere delimitata e vietata ai non addetti. La zona adiacente il ponteggio in fase di montaggio deve essere delimitata tramite parapetti rigidi. Gli impalcati del ponteggio non devono essere ingombri di materiali. I morsetti devono essere sollevati all'interno di contenitori. I contenitori non devono essere riempiti oltre l'altezza delle sponde. Per il rischio: Caduta di materiali vari o parti di ponteggio. Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini .Vincolare le scale a pioli e far proseguire la scala per almeno 1 m. oltre il piano di sbarco. La pendenza della scala deve essere adeguata. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento. 3. 59. SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Terminati gli interventi, il cantiere viene smobilizzato e le attrezzature vengono inviate presso il magazzino deposito della Impresa per la loro manutenzione e ricovero in attesa di nuovo impiego. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 59) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico. Caduta dall’alto. Caduta in piano (inciampo, scivolamento). Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione dei materiali in movimentazione. Rischi vari derivanti dallo smontaggio di attrezzature/impianti. Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). Movimentazione manuale di carichi. Esposizione a rumore (nell’uso di attrezzatura portatile). Microclima (caldo, freddo). MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo. Informazione e formazione. Per il rischio: Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico. Predisporre ogni possibile cautela (scale, ponti su ruote, autocestelli, ecc) nelle fasi di smantellamento del cantiere che richiedano interventi in quota. Fare uso di cinture di sicurezza nel caso in cui il personale non risulti assicurato in altro modo contro al rischio. Per il rischio: Caduta dall’alto. 165 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Assicurare passaggi non ostacolati da depositi di sfridi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento alle calzature di sicurezza. Per il rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento). Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai guanti protettivi. Informazione e formazione. Per il rischio: Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali in movimentazione. Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature/impianti. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti. Lo smontaggio dell’impianto elettrico deve avvenire in modo organico e razionale in modo da non lasciare parti di impianto scoperte da relative protezioni. In ogni modo, provvedere affinché lo smantellamento dell’impianto elettrico di cantiere venga eseguito solo da personale qualificato. Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di sollevamento. Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi ed utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta.Informazione e formazione. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori. Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore (nell’uso di attrezzatura portatile). Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo). 3. 61. INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell’area e predisposizione della recinzione. Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento baracche servizi.Realizzazione impianti e posizionamento prime attrezzature. Tracciatura linee perimetrali dell’opera e predisposizione picchettatura (modine). CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 61) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Caduta attrezzature/materiali in fase di scarico e/o posizionamento. Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali. Caduta in piano (inciampo, scivolamento). Rischi vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti. Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). Esposizione a rumore nell’uso della sega circolare, macchine operatrici, utensili elettrici o ad aria compressa. Microclima (caldo, freddo). Esposizione a polveri. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo. Informazione e formazione. Per il rischio: Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai guanti protettivi. Informazione e formazione. Per il rischio: Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali in movimentazione. Curare la viabilità di cantiere; predisporre passaggi sicuri e non ostacolati da depositi di materiali di consumo e/o sfridi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento alle calzature di sicurezza. Per il rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento). Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature/impianti. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti. Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti meccanici. Per guasti, rotture, danneggiamenti di apparecchi elettrici e/o componentistica di natura elettrica, fare intervenire solo personale tecnico competente. Usare solo apparecchiature elettriche in perfetta efficienza.Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori.Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore nell’uso della sega circolare, macchine operatrici, utensili elettrici o ad aria compressa. Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo). Impedire, per quanto possibile, la formazione di nubi di polvere tenendo bagnata la principale viabilità predisposta per i mezzi di cantiere. Fare uso di apposita mascherina. Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a polveri. 3. 63. LAVORI IN ALTEZZA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 63) RISCHI 1. 2. Caduta accidentale di persone durante i lavori in altezza Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. I lavori in altezza su tetti e coperture saranno successivi alla verifica di stabilità e resistenza in considerazione del peso dei lavoratori e del materiale. Durante i lavori in altezza saranno utilizzati ponteggi autosollevanti. Durante i lavori in altezza saranno utilizzate idonee scale. Durante i lavori in altezza saranno utilizzati idonei ponteggi metallici. Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti mobili (trabatelli). Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti su cavalletti. Durante i lavori in altezza saranno usati idonei sistemi anticaduta. 166 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 8. 9. 10. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Durante i lavori in altezza gli utensili inutilizzati saranno tenuti attaccati ad apposite cinture. Durante i lavori in altezza sarà usata la rete anticaduta. I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Cintura di sicurezza : durante l’uso dei sistemi anticaduta 3. 66. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 66) RISCHI 1. 2. Lesione dorso-lombare durante la movimentazione di materiali pesanti Schiacciamento e abrasioni durante la movimentazione di materiali pesanti MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Sarà evitato il sollevamento di materiali di peso superiore ai 30 Kg da parte di un singolo lavoratore. Prima dell’inizio della movimentazione di materiali pesanti sarà studiata la maniera più sicura di presa e trasporto. Durante la movimentazione manuale di carichi pesanti ai lavoratori sarà raccomandato di usare appositi attrezzi manuali che evitano lo schiacciamento con le funi, con il materiale e con le strutture circostanti. Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata la gru a torre. Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata la gru a torre su rotaie. Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usato l’argano a bandiera. Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usato l’argano a cavalletto. Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata l’autogrù. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti finchè la stessa non sara terminata. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto : durante la movimentazione di materiali pesanti Guanti : durante la movimentazione di materiali pesanti Scarpe antinfortunistiche : durante la movimentazione di materiali pesanti Tuta di protezione : durante la movimentazione di materiali pesanti 3. 68. LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 68) RISCHI 1. 2. Elettrocuzione durante l'installazione di impianti elettrici Arco elettrico durante i lavori su impianti elettrici MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. AI lavoratori è fatto divieto di eseguire lavori su elementi in tensione, o nelle loro immediate vicinanze, se la tensione verso terra è superiore a 25V in ca o 50V in cc. Ai lavoratori verrà specificato che si potrà operare su elementi in tensione, per tensioni comunque inferiori a 1000V, purchè l'ordine di eseguire il lavoro sulle parti in tensione sia dato dal capo responsabile e adottate le necessarie misure di sicurezza. Ai lavoratori, per tensioni superiori a 1000V, verrà vietato eseguire lavori elettrici su apparecchiature in tensione o in loro vicinanza, prima di aver tolto la tensione, sezionato opportunamente il circuito, esposto i cartelli monitori, isolato e messa a terra la parte sezionata. Per lavori fino a 1000V in ca e 1.500V in cc, la norma CEI 11-27 fornisce delle procedure di intervento che possono essere considerate come "misure idonee", indicate dal D.P.R. n. 547/55, a garantire la incolumità degli operatori. La norma fornisce indicazioni sia per i lavori elettrici fuori tensione, sia per quelli sotto tensione. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, sezionare e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro, informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. La messa sotto tensione e in sicurezza, consiste nel sezionamento delle parti attive, nell'apposizione di cartelli monitori, nel rendere inaccessibili i dispositivi di sezionamento, nella verifica dell'assenza di tensione, nella messa in corto circuito e a terra della parte sezionata. Nei "lavori a contatto", è inoltre necessario: - limitare e contenere al massimo le zone di intervento; - proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; - fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. Durante l'esecuzione dei lavori, l'operatore deve indossare guanti isolanti, visiera di protezione, elmetto e vestiario in modo da non lasciare scoperte parti del corpo pericolose. Deve inoltre realizzare la condizione di doppia protezione isolante (es. guanti isolanti + attrezzo isolante) verso le parti in tensione e mantenere la distanza minima di 15 cm fra parti in tensione e parti del corpo non protette. Prima dell'inizio dei lavori, l'addetto ai lavori deve controllare l'efficienza delle attrezzature in dotazione personale. Nei casi di maggiore complessità, oltre all'operatore, sul posto di lavoro deve essere presente una seconda persona. 167 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Guanti dielettrici: durante i lavori su parti in tensione Scarpe isolanti: durante i lavori su impianti elettrici 3. 70. REINTERRO - Fornitura sabbia a piè d'opera. Stesa e compattazione della sabbia dentro lo scavo. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 70) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi operativi presenti. Rischi connessi alla presenza dell'escavatore in azione. Franamento delle pareti dello scavo. Caduta di materiale dentro lo scavo. Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo o sul camion. Investimenti da parte della benna dell'escavatore. Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante la fase di compattazione con la piastra. Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti. Assistere gli operatori nelle operazioni di retromarcia. Per il rischio: Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi operativi presenti. 2. Far rispettare agli addetti il divieto di sostare o transitare nel raggio di azione dell'escavatore. Far rispettare all'addetto all'escavatore le norme di sicurezza e di prudenza. Per il rischio: Rischi connessi alla presenza dell'escavatore in azione. 3. Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella dei stabilità naturale. Per pendenze superiori , le pareti devono essere sbadacchiate quando superano la profondità di 1,5 m. I mezzi d'opera non devono comunque avvicinarsi allo scavo se non in quanto la stabilità delle pareti non risulta comunque compromessa. Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete qualora possa compromettere la stabilità della parete. VIETARE L'ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO FINO A QUANDO NON E' ASSICURATA LA STABILITA' DELLE PARETI, ad esclusione degli addetti per la puntellatura. Per il rischio: Franamento delle pareti dello scavo. 4. Tenere pulito il ciglio dello scavo. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Per il rischio: Caduta di materiale dentro lo scavo. 5. Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini . Vincolare le scale a pioli e far proseguire la scala per almeno 1 m. fuori dello scavo. La pendenza della scala deve essere adeguata. Le scale con pendenza superiori a 75° devono avere una gabbia di protezione. Le scale a gradini o le passerelle lungo le scarpate devono avere almeno un parapetto. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo o sul camion. 6. Allontanare gli addetti dal punto di scarico. Far rispettare il divieto di non sostare o passare nel raggio di azione dell'escavatore. Per il rischio: Investimenti da parte della benna dell'escavatore. 7. Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine in buono stato. Per il rischio: Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante la fase di compattazione con la piastra. Proteggere la zona di lavoro dal traffico veicolare segregandola convenientemente con barriere rigide, recinzioni o quant'altro, previo accordo con le autorità comunali. Eventuale presenza di persona atta a segnalare il pericolo Far indossare le bretelle ad alta visibilità. Per il rischio: Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli. 8. 3. 74. LAVORI DI SCAVO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 74) RISCHI 1. 2. Cedimento delle pareti degli scavi e conseguente franamento Caduta accidentale di persone nello scavo MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Prima delle operazioni di scavo sarà verificata con la D.L. la consistenza e la stabilità del terreno e della muratura, stabilendo così la tratta di scavo possibile in funzione di tali parametri. Le pareti dei fronti di attacco degli scavi saranno tenute con una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti. L’escavo manuale con scalzamento alla base sarà effettuato solo per altezza inferiore a metri 1,5. Durante i lavori di scavo il terreno sarà armato o consolidato in presenza del rischio di frane o scoscendimenti. I depositi di materiali non saranno costituiti presso il ciglio dello scavo. Lo scavo sarà circondato da un parapetto normale. 168 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 7. 8. 9. 10. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Durante i lavori di scavo sarà vietata la sosta ed il passaggio dei non addetti ai lavori. Lo scavo sarà coperto dopo i lavori essendo di entità limitata. Durante i lavori di scavo il terreno sarà armato o consolidato in presenza del rischio di frane o scoscendimenti con tavole che sporgono di 30 centimetri dal bordo dello scavo. I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi o sostare nelle zone di scavo finchè le stesse non sono terminate. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Elmetto : durante i lavori di scavo Scarpe Antinfortunistiche : durante i lavori di scavo Tuta di protezione : durante i lavori di scavo 3. 75. TAGLIO DELLA SEDE STRADALE - Taglio di sede stradale esterna al cantiere con apposita attrezzatura tagliasfalto. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 75) RISCHI 1. 2. 3. 4. Ferite e contusioni all'addetto. Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli. Danni a terzi. Urti di veicoli contro le barriere di delimitazione della zona dell'area di lavoro. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. Controllare la presenza dei carter di protezione nell'attrezzatura tagliasfalto. Per il rischio: Ferite e contusioni all'addetto. Proteggere la zona di lavoro dal traffico veicolare segregandola convenientemente con barriere rigide, recinzioni o quant'altro, previo accordo con le autorità comunali. Eventuale presenza di persona atta a segnalare il pericolo Far indossare le bretelle ad alta visibilità. Per il rischio: Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli. Impedire l'accesso di terzi nell'area di lavoro, segregando la stessa con barriere rigide, recinzioni o quant'altro. Per il rischio: Danni a terzi. Segnalare la presenza di barriere, recinzioni, ecc., con segnaletica di avvertimento e nastri gialli-neri tipo Vedo. Segnalare durante le ore notturne il perimetro della zona di lavoro con le apposite lampade di color rosso. Per il rischio: Urti di veicoli contro le barriere di delimitazione della zona dell'area di lavoro. 3. 81. REALIZZAZIONE DI PAVIMENTI INTERNI - Posa in opera di pavimenti con piastrelle in ceramica monocottura, su sottofondo di malta cementizia o colla adesiva e relativa pulizia . CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attività Generica (scheda n. 3. 81) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Rischi derivanti dal contatto ed inalazione di sostanze dannose. Rischi di ustione da acidi. Esposizione a rumore. Esposizione a polveri. Movimentazione manuale dei carichi. Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. E' necessario il preventivo esame della scheda tossicologica delle colle utilizzate, con l'indicazione delle specifiche misure di sicurezza. I prodotti tossici e nocivi, specie se liquidi, devono essere custoditi in recipienti con indicate le prescrizioni per l'uso e l'indicazione delle sostanze componenti. I lavoratori esposti all'azione di sostanze e agenti nocivi devono essere informati, devono utilizzare idonei mezzi di protezione personale (maschere respiratorie) ed essere sottoposti a visita medica periodica, secondo le tabelle ministeriali. Mantenere ventilati gli ambienti di lavoro. Per il rischio: Rischi derivanti dal contatto ed inalazione di sostanze dannose. 2. Usare protezioni facciali con maschera respiratoria e impedire il transito sotto le zone in cui si usa l'acido mediante opportuni sbarramenti. Il datore di lavoro, anche sulla base delle norme d'uso individua le condizioni in cui un DPI deve essere usato, informa preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il DPI lo protegge. Per il rischio: Rischi di ustione da acidi. 3. Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori per i lavoratori che usano il flessibile. Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore. 4. Ridurre il più possibile l'uso del flessibile per il taglio piastrelle; quando si usa il flessibile spostarsi in luoghi ben aerati e fare uso di mascherina protettiva. Per il rischio: Esposizione a polveri. Sollevare i pacchi di piastrelle in quantitativi ridotti Privilegiare il piegamento delle ginocchia piuttosto che della schiena. Per il rischio: Movimentazione manuale dei carichi. 169 5. ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 6. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Non devono essere eseguiti interventi (riparazioni, sostituzioni) su parti in tensione. A fronte di anomalie di natura elettrica, avvertire il preposto affinché faccia intervenire personale competente. Deve essere fatto uso solo di utensili elettrici portatili di tipo a doppio isolamento. Non devono essere lasciati cavi elettrici/prolunghe a terra, sulle aree di transito/passaggio e comunque esposti al rischio di schiacciamento. Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). 4. 1. 1. 3. Riquadratore (intonaci tradizionali)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 3) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Caduta di persone dall'alto Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Getti o schizzi Allergeni MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 3. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 4. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 5. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 6. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, 7. 170 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali 4. 1. 1. 4. Muratore Polivalente... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 4) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Schiacciamento Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Allergeni Rumore fra gli 80 e 85 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 6. SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò 171 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 7. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 8. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 9. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 10. 11. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale 4. 1. 1. 5. Muratore... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 5) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Allergeni Rumore fra 80 e 85 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, 172 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. 3. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 6. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 7. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 8. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 9. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i 10. 173 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale 4. 1. 1. 6. Carpentiere... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 6) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Caduta di persone dall'alto Seppellimento Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni Rumore fra 80 e 85 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici, devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni. Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane, crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo. La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in tutti i casi adeguatamente segnalata. Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli. 3. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 4. 5. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 6. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei 174 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 7. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 8. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 9. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 10. 11. 12. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Otoprotettore - cuffia 4. 1. 1. 7. Ponteggiatore... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 7) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Caduta oggetti dall'alto 175 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 6. 7. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Movimentazione carichi Oli minerali e derivati MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 7. OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es. stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Cinture di sicurezza 4. 1. 1. 9. Autista Pompa CLS... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 9) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Colpi e urti Inciampi e scivolamenti Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Getti o schizzi 176 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 6. 7. 8. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Allergeni Oli minerali e derivati Rumore minore di 80 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 3. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 4. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 5. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es. stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. 6. 7. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti 4. 1. 1.10. Autista Autobetoniera... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.10) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Colpi e urti Inciampi e scivolamenti Schiacciamento Caduta oggetti dall'alto Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni Rumore minore a 80 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 177 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 1. 2. 3. 4. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 5. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 6. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. 7. 8. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Mascherina - facciale 4. 1. 1.12. Autogru... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.12) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Colpi e urti Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Schiacciamento Movimentazione carichi Rumore fra 80 e 85 dB(A) 178 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Otoprotettore - cuffia Tuta da lavoro 4. 1. 1.13. Posatore Pavimenti e Rivestimenti... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.13) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Ferite per abrasioni o tagli Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Allergeni Rumore fra 80 e 85 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 2. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di 179 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 3. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 4. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 7. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 8. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. 9. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Otoprotettore - cuffia 4. 1. 1.14. Imbianchino... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.14) 180 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni Rumore minore a 80 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 4. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 7. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 8. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. 181 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 9. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). 10. RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale 4. 1. 1.16. Serramentista... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.16) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Ferite per abrasioni o tagli Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Allergeni Rumore fra 85 e 90 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 2. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 3. 4. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti 182 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 7. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 8. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. 9. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale 4. 1. 1.17. Ferraiolo - aiuto ferraiolo... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.17) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Schiacciamento Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 183 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 2. 3. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 6. SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 7. 8. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Copricapo Guanti Scarpe antinfortunistiche 4. 1. 1.18. Elettricista (completo)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.18) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Movimentazione carichi 184 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 10. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Rumore superiore a 90 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. 5. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 6. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 7. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 8. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 9. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di 185 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 10. RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale 4. 1. 1.19. Operaio Comune Polivalente... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.19) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni Rumore fra 85 e 90 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. 5. 6. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei 186 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 7. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 8. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 9. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 10. 11. 12. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Guanti Scarpe antinfortunistiche Occhiali Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale 4. 1. 1.20. Operaio Comune (piastrellista)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.20) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto 187 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 6. 7. 8. 9. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Movimentazione carichi Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 4. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 7. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 8. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità 9. 10. 188 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale 4. 1. 1.21. Operaio Comune Assistenza Impianti... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.21) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. 5. 6. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona 189 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 7. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 8. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 9. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale 4. 1. 1.23. Operaio Comune (intonaci tradizionali)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.23) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni Rumore fra 80 e 85 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con 3. 190 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 6. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 7. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 8. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 9. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. 10. 11. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali 191 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 5. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Mascherina - facciale 4. 1. 1.24. Operaio Comune (muratore)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.24) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni Rumore fra 85 e 90 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 6. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 7. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare 192 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 8. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 9. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). 10. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale 4. 1. 1.26. Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.26) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Caduta oggetti dall'alto Oli minerali e derivati MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere 193 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es. stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Cinture di sicurezza 4. 1. 1.27. Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di fondazione)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.27) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Seppellimento Colpi e urti Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Incidenti con mezzi Polveri fibre Rumore minore a 80 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici, devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni. Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane, crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo. La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in tutti i casi adeguatamente segnalata. Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 3. 4. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 194 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) 5. INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei alle zone di lavoro. All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi. Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti. 6. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 7. RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti 4. 1. 1.30. Assistente tecnico di cantiere (opere esterne)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.30) RISCHI 1. 2. 3. 4. Seppellimento Colpi e urti Inciampi e scivolamenti Incidenti con mezzi MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici, devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni. Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane, crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo. La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in tutti i casi adeguatamente segnalata. Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 3. 4. INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei alle zone di lavoro. All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere 195 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi. Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti 4. 1. 1.34. Assistente tecnico di cantiere (muratore)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.34) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Inciampi e scivolamenti Caduta oggetti dall'alto Polveri fibre Rumore minore a 80 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 3. 4. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 5. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 6. RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è 196 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Casco Scarpe antinfortunistiche Guanti 4. 1. 1.36. Assistente tecnico di cantiere (generico)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.36) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Caduta di persone dall'alto Seppellimento Colpi e urti Inciampi e scivolamenti Caduta oggetti dall'alto Incidenti con mezzi MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici, devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni. Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane, crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo. La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in tutti i casi adeguatamente segnalata. Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli. 3. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 4. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei alle zone di lavoro. All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi. Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici. 197 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Elmetto Copricapo Scarpe antinfortunistiche 4. 1. 1.38. Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.38) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Caduta di persone dall'alto Seppellimento Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Schiacciamento Caduta oggetti dall'alto Getti o schizzi Allergeni Rumore fra 80 e 85 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici, devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni. Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane, crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo. La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in tutti i casi adeguatamente segnalata. Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli. 3. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 4. 5. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 6. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in 198 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 7. 8. 9. 10. 11. SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali 4. 1. 1.40. Autista Autocarro... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.40) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Caduta oggetti dall'alto Polveri fibre Oli minerali e derivati MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi 199 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 4. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 5. OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es. stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Tuta da lavoro 4. 1. 1.41. Escavatorista... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.41) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Vibrazioni Schiacciamento Polveri fibre Oli minerali e derivati Rumore fra 80 e 85dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es. stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 200 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 1. 2. 3. 4. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Tuta da lavoro 4. 1. 1.45. Capo Squadra (impianti)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.45) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Incendio ed esplosione Elettrocuzione - Folgorazione Radiazioni non ionizzanti Caduta oggetti dall'alto Polveri fibre Rumore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. INCENDIO ED ESPLOSIONE - Nei lavori effettuati in presenza di materiali, sostanze o prodotti infiammabili, esplosivi o combustibili, devono essere adottate le misure atte ad impedire i rischi conseguenti. In particolare: fi l e attrezzature e gli impianti devono essere di tipo idoneo all'ambiente in cui si deve operare; fi le macchine, i motori e le fonti di calore eventualmente preesistenti negli ambienti devono essere tenute inattive; gli impianti elettrici preesistenti devono essere messi fuori tensione; fi non devono essere contemporaneamente eseguiti altri lavori suscettibili di innescare esplosioni od incendi, né introdotte fiamme libere o corpi caldi; fi gli addetti devono portare calzature ed indumenti che non consentano l'accumulo di cariche elettrostatiche o la produzione di scintille e devono astenersi dal fumare; fi nelle immediate vicinanze devono essere predisposti estintori idonei per la classe di incendio prevedibile; fi all'ingresso degli ambienti o alla periferie delle zone interessate dai lavori devono essere poste scritte e segnali ricordanti il pericolo. Nei lavori a caldo con bitumi, catrami, asfalto e simili devono essere adottate misure contro i rischi di: traboccamento delle masse calde dagli apparecchi di riscaldamento e dai recipienti per il trasporto; incendio; ustione. Durante le operazioni di taglio e saldatura deve essere impedita la diffusione di particelle di metallo incandescente al fine di evitare ustioni e focolai di incendio. Gli addetti devono fare uso degli idonei dispositivi di protezione individuali. 6. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. 201 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 7. 8. RADIAZIONI NON IONIZZANTI - I posti di lavoro in cui si effettuano lavori di saldatura, taglio termico e altre attività che comportano l'emissione di radiazioni e/o calore devono essere opportunamente protetti, delimitati e segnalati. I lavoratori presenti nelle aree di lavoro devono essere informati sui rischi in modo tale da evitare l'esposizione accidentale alle radiazioni suddette. Gli addetti devono essere adeguatamente informati/formati, utilizzare i DPI. idonei ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 9. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 10. RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Otoprotettore - cuffia Visiera 4. 1. 1.48. Capo Squadra (intonaci tradizionali)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.48) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Caduta di persone dall'alto Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Schiacciamento Caduta oggetti dall'alto Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, 202 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 4. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 5. SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. 7. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 8. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). 9. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali 4. 1. 1.50. Capo Squadra (murature)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 1.50) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Schiacciamento Caduta oggetti dall'alto Polveri fibre 203 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 9. 10. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Allergeni Rumore minore a 80 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 6. SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 7. 8. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 9. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, 204 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 10. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Mascherina - facciale Tuta da lavoro 4. 1. 2. 5. Ponteggiatore... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 2. 5) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Oli minerali e derivati MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione 205 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 7. OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es. stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Cinture di sicurezza 4. 1. 2.12. Muratore (generico)... CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. 4. 1. 2.12) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni Rumore fra 80 e 85 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del 206 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 7. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 8. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. 9. 10. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali S 1. 1. 4. Uso dell'autocestello CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 1. 4) RISCHI 1. 2. 3. 4. Incidente per guasto meccanico Ustioni e ferite Incidenti stradali Ribaltamento del veicolo MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. Verificare annualmente l'autocestello dalla USL competente. Copia del verbale deve essere consegnata all'autista che è responsabile del mezzo e del suo assetto. L'autista deve verificare:l' efficienza della macchina; il regolare funzionamento del servofreno a/m manometro che deve segnare pressione costante anche a motore fermo; il regolare funzionamento del servosterzo; la pressione dei pneumatici; il regolare livello dei liquidi; il regolare funzionamento delle luci, delle frecce, dei tergicristalli; la visibilità dal posto di guida (assenza di ostacoli, corretto posizionamento degli specchietti, ecc.); l'assenza di materiali sul pavimento della cabina; la presenza di un estintore. L'autista è responsabile del mezzo e del suo posizionamento. Dovrà essere verificato anche il regolare funzionamento del cestello, rilevando l'assenza di perdite d'olio dall'impianto idraulico e la sua pressione, che non vi siano segni di rigonfiamento sulla struttura, che sia inserito il dispositivo di blocco del cambio che impedisca lo spostamento del veicolo con cestello in funzione, che sia l'autista e l'operatore devono attenersi alle istruzioni fornite dal costruttore e contenute nell'apposito libretto. Dovrà essere fatto: rifornimento di carburante, arrestare il motore e non fumare per evitare pericolo d'incendio. Con rabbocco del radiatore con motore caldo, usare uno straccio, ruotare il tappo fino al primo scatto, attendendo che la pressione si arresti prima di togliere il tappo. (se si aggiunge acqua, riavviare il motore). Se si staziona il mezzo in sede stradale o in luogo aperto al traffico, esibire la segnaletica stradale prevista dal codice della strada Si dovrà posizionare il mezzo su terreno stabile e bloccarlo con il freno a mano; con terreno in pendenza (max circa 8%), posizionare la parte anteriore rivolta verso la salita ed applicare le calzatoie alle ruote anteriori. Con terreno soffice (esempio: prati, giardini, ecc.), è necessario, prima di abbassare i piedini stabilizzatori, applicare agli stessi le piastre in dotazione e, se necessario, tavole 207 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) per ripartire il carico sul terreno Si dovrà verificare la messa in forza del sistema idraulico controllandone la pressione attraverso l'apposita strumentazione. S 1. 1.13. Posa tubazioni e rinterro CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 1.13) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Ribaltamento dei mezzi Possibile rottura delle funi e delle brache Sbilanciamento e caduta del carico Collisione di mezzi ed investimento di persone Contatto con macchine Caduta di persone nello scavo Lesioni in varie parti del corpo MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Si dovranno verificare le vie di accesso provvedendo, ove necessario, al loro allargamento e consolidamento (procedere a velocità ridotta). Durante le operazioni di carico e/o scarico con gru, stabilizzare l'autocarro con gli appositi piedini, dopo aver verificato la portanza del terreno. Si dovranno controllare le funi ed i ganci e la portata ammissibile. Si dovrà verificare la chiusura del gancio e la corretta imbracatura. Si dovrà esibire la segnaletica per i cantieri stradali prevista dal Nuovo codice della strada e regolare il traffico, ove necessario, con apposito personale (di notte illuminare il cantiere con luci regolamentari). Si dovrà vietare l'avvicinamento del personale e di terzi alle macchine operatrici mediante avvisi e sbarramenti. Si dovrà procedere a sbarrare lo scavo. Si dovranno utilizzare gli appositi DPI (vestiario e scarpe in dotazione, casco e guanti). S 1. 1.32. Montaggio ponteggi esterni CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 1.32) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Crollo del ponteggio Caduta di persone Caduta di persone durante il montaggio del ponteggio Caduta di materiale dall'alto durante il montaggio del ponteggio Cedimento delle strutture Altezza massima Caduta di materiale dall'alto Elettrocuzione MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Il capo cantiere deve dirigere tutte le operazioni di montaggio; dovrà altresì tenere in cantiere il libretto del ponteggio contenente l'autorizzazione ministeriale, la relazione tecnica, gli schemi e montarlo in conformità ai disegni contenuti nel libretto stesso. Dovranno essere montati tutti gli elementi del ponteggio (basette, diagonali di pianta e di facciata, spine a verme, ecc.). Dovranno essere eseguiti gli ancoraggi regolamentari (ad intervalli stabiliti nel libretto). Dovrà essere montato il ponteggio a meno di 20 cm dalla facciata dell'edificio in costruzione; dovranno essere montati i parapetti normali muniti di tavola ferma-piede; i ponti di servizio devono essere muniti di sottoponte ad una distanza massima di m 2,50. Per il montaggio e lo smontaggio del ponteggio il personale deve essere trattenuto da cintura di sicurezza munita di bretelle, con fune di m 1,50. Dovranno essere allontanate le persone dall'area sottostante con avvisi e sbarramenti; il personale dovrà essere provvisto di idonea borsa porta attrezzi legata ai fianchi. Dovranno essere usate tavole della sezione di cm 30x4, oppure 20x5 e non dovranno essere depositate macerie o materiali pesanti sugli impalcati. I carichi ammessi sono: kg 600/mq su un impalcato; kg 300/mq su due impalcati; kg 150/mq su quattro impalcati; ecc. m. 20 Dovranno essere messe in opera le mantovane parasassi a protezione dei posti di passaggio e per posa di reti o di cartelloni pubblicitari è necessario porre in opera degli ancoraggi supplementari, secondo la relazione di calcolo e lo schema di montaggio predisposta da ingegnere o architetto. Dovrà essere collegato a terra il ponteggio ogni 18 mq. S 1. 1.36. Lavorazione ferro in cantiere CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 1.36) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Ferite alle mani ed ad altre parti del corpo Caduta di materiale Caduta del carico per sbilanciamento Caduta del personale nel vuoto Elettrocuzione Inalazione di vapori, gas tossici, ecc. (disarmanti additivi, gas di scarico, ecc.) 208 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Dovranno essere dotate di dispositivi per la protezione delle mani: le macchine piegaferro e le cesoie mosse a motore. Dovrà essere impedito il transito e lo stazionamento sotto i carichi sospesi; con la movimentazione del ferro mediante gru, sarà opportuno costruire un impalcato di protezione dell'operatore sovrastante il luogo di taglio, sagomatura ed assemblaggio delle armature ad una altezza non maggiore di 3,00 m da terra. Dovranno essere imbracati i carichi correttamente e con mezzi idonei. Per lavori eseguiti ad una altezza superiore a 2,00 m, devono essere adottate impalcature o ponteggi, muniti di parapetto normale con tavola di arresto al piede dell'altezza di 20 cm. Dovrà essere controllato e verificato lo stato dei cavi elettrici e del loro isolamento. Saranno eseguiti i collegamenti elettrici a terra Dovranno essere vietate le soste nelle vicinanze di macchine con motore endotermico e dovranno essere utilizzati gli appositi DPI (maschere respiratorie, ecc.). Saranno sottoposti gli addetti alle visite mediche periodiche (la sua periodicità è condizionata alla composizione chimica del disarmante). S 1. 1.45. Saldatura ossiacetilenica e taglio metalli CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 1.45) RISCHI 1. 2. 3. 4. Scoppio delle bombole Scoppio delle tubazioni Asfissia Ferite in varie parti del corpo MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. Particolare attenzione bisogna prestare alle bombole (caratterizzate da fascia arancione: acetilene; fascia bianca: ossigeno) che devono essere tenute sempre verticali e lontane da fonti di calore; dovranno essere depositate all'aperto nei mesi invernali ed i gas non vanno mai esauriti. Le tubazioni devono essere contraddistinte con il colore arancione per l'acetilene e grigio scuro per l'ossigeno e non vanno mai invertite. Dovranno essere controllate le valvole, i riduttori e le giunzioni con acqua saponata, per individuare eventuali perdite. Dovranno essere utilizzate le apparecchiature per l'ossitaglio solo in locali ben ventilati. Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: abbigliamento da lavoro; schermo protettivo, munito di vetro inattinico; occhiali per proteggersi da schegge durante la picchettatura o molatura del cordone di saldatura; grembiule da saldatore; scarpe antinfortunistiche; altro, da scegliere sulla base del luogo ove si deve operare; vietare i lavori di saldatura di: recipienti e tubi chiusi; recipienti o tubi aperti che contengono materie che sotto l'azione del calore possono dar luogo ad esplosioni o altre reazioni pericolose; recipienti o tubi aperti che abbiano contenuto materie che evaporando sotto l'azione del calore o dell'umidità possano generare miscele esplosive. S 1. 1.66. POSA TUBI IN CEMENTO PER FOGNATURA - Sollevamento tubi e posa entro lo scavo Assemblaggio dei tubi con utensili a mano. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 1.66) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi operativi. Caduta di materiale dentro lo scavo. Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo. Caduta di carichi sospesi. Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante la fase di infilatura dei tubi. Possibile investimento da autoveicoli. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti. Assistere gli operatori nelle operazioni di retromarcia. Per il rischio: Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi operativi. 2. Tenere pulito il ciglio dello scavo. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Per il rischio: Caduta di materiale dentro lo scavo. 3. Utilizzare idonee scale a mano. I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 m oltre il piano dello sbarco. La scala deve essere vincolata in sommità. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo. 4. Far imbracare bene i carichi. Utilizzare imbracature robuste e verificate Allontanare gli addetti dal punto di scarico. Per il rischio: Caduta di carichi sospesi. 5. Operare con attenzione e con l'ausilio di utensili in buono stato. Assicurarsi della stabilità del tubo prima di togliere la imbracatura. Non frapporre mai le mani fra i due elementi di tubo che si devono innestare. Per il rischio: Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante la fase di infilatura dei tubi. 209 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 6. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Idonea segnaletica stradale Eventuale transennamento Eventuale presenza di persona atta a segnalare il pericolo Far indossare le bretelle ad alta visibilità. Per il rischio: Possibile investimento da autoveicoli. S 1. 1.72. SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Terminati gli interventi, il cantiere viene smobilizzato e le attrezzature vengono inviate presso il magazzino deposito della Impresa per la loro manutenzione e ricovero in attesa di nuovo impiego. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 1.72) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico. Caduta dall’alto. Caduta in piano (inciampo, scivolamento). Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione dei materiali in movimentazione. Rischi vari derivanti dallo smontaggio di attrezzature/impianti. Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). Movimentazione manuale di carichi. Esposizione a rumore (nell’uso di attrezzatura portatile). Microclima (caldo, freddo). MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo. Informazione e formazione. Per il rischio: Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico. Predisporre ogni possibile cautela (scale, ponti su ruote, autocestelli, ecc) nelle fasi di smantellamento del cantiere che richiedano interventi in quota. Fare uso di cinture di sicurezza nel caso in cui il personale non risulti assicurato in altro modo contro al rischio. Per il rischio: Caduta dall’alto. Assicurare passaggi non ostacolati da depositi di sfridi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento alle calzature di sicurezza. Per il rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento). Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai guanti protettivi. Informazione e formazione. Per il rischio: Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali in movimentazione. Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature/impianti. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti. Lo smontaggio dell’impianto elettrico deve avvenire in modo organico e razionale in modo da non lasciare parti di impianto scoperte da relative protezioni. In ogni modo, provvedere affinché lo smantellamento dell’impianto elettrico di cantiere venga eseguito solo da personale qualificato. Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di sollevamento. Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi ed utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta.Informazione e formazione. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori. Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore (nell’uso di attrezzatura portatile). Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo). S 1. 1.73. INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell’area e predisposizione della recinzione. Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento baracche servizi.Realizzazione impianti e posizionamento prime attrezzature. Tracciatura linee perimetrali dell’opera e predisposizione picchettatura (modine). CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 1.73) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Caduta attrezzature/materiali in fase di scarico e/o posizionamento. Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali. Caduta in piano (inciampo, scivolamento). Rischi vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti. Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). Esposizione a rumore nell’uso della sega circolare, macchine operatrici, utensili elettrici o ad aria compressa. Microclima (caldo, freddo). Esposizione a polveri. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo. Informazione e formazione. Per il rischio: Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai guanti protettivi. Informazione e formazione. Per il rischio: Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali in movimentazione. Curare la viabilità di cantiere; predisporre passaggi sicuri e non ostacolati da depositi di materiali di consumo e/o sfridi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento alle calzature di sicurezza. Per il rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento). Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature/impianti. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi 210 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 5. 6. 7. 8. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) vari derivanti dall’uso delle attrezzature/impianti. Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti meccanici. Per guasti, rotture, danneggiamenti di apparecchi elettrici e/o componentistica di natura elettrica, fare intervenire solo personale tecnico competente. Usare solo apparecchiature elettriche in perfetta efficienza.Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti). Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori.Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore nell’uso della sega circolare, macchine operatrici, utensili elettrici o ad aria compressa. Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo). Impedire, per quanto possibile, la formazione di nubi di polvere tenendo bagnata la principale viabilità predisposta per i mezzi di cantiere. Fare uso di apposita mascherina. Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a polveri. S 1. 1.76. ESECUZIONE TRINCEE - Vengono eseguiti gli scavi (trincee) per la posa delle condutture di urbanizzazione primaria di servizio al fabbricato realizzato e o ristrutturato. Trattassi di interventi estremamente limitati e la profondità degli scavi raramente supera metri 1,50. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 1.76) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Rischi derivanti dalla macchina movimento terra (escavatore) e dai mezzi di trasporto (autocarro). Possibile intersezione e/o rottura di servizi presenti nell'area oggetto di scavo. Caduta o distacco di materiale dentro lo scavo. Franamento della parete di scavo. Caduta di lavoratori durante la discesa o la salita all'interno dello scavo. Pericolo di caduta di persone (lavoratori e/o terzi) o cose entro lo scavo. Inalazione di polveri. Esposizione a rumore. Microclima (caldo, freddo). Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. Deve essere vietata la sosta e/o il transito in vicinanza del mezzo operativo. Detto divieto deve altresì risultare esposto anche su tutti i lati della macchina. Per il rischio: Rischi derivanti dalla macchina movimento terra (escavatore) e dai mezzi di trasporto (autocarro). Verificare che nell'area dei lavori non siano presenti linee elettriche aeree. Qualora presenti, rispettare un franco di sicurezza di m 5 dalle stesse. Prima di iniziare i lavori di escavazione, reperire tutte le necessarie informazioni circa la presenza o meno nel sottosuolo di servizi (gas, linee elettriche, acqua, ecc.). Qualora presenti, evidenziare in superficie la loro posizione ed eseguire gli scavi con un adeguato franco di sicurezza dalle segnalazioni poste in superficie. Per il rischio: Possibile intersezione e/o rottura di servizi presenti nell'area oggetto di scavo. 3. Tenere pulito il ciglio dello scavo. Le pareti devono essere controllate per eliminare le irregolarità ed evitare eventuali distacchi di blocchi. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo. Per il rischio: Caduta o distacco di materiale dentro lo scavo. 4. Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale del terreno. Quando la parete del fronte di attacco supera m 1, 5 è vietato lo scalzamento manuale della base per provocare il franamento della parete, in tali casi è consigliabile procedere dall'alto verso il basso con sistema a gradini. Per sezioni di scavo (trincee) ristrette, avente profondità superiore a metri 1,50,le pareti verticali devono essere adeguatamente armate. Non armare le pareti inclinate con sbadacchi orizzontali, poiché i puntelli ed i traversi possono slittare verso l'alto, per effetto della spinta del terreno Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete qualora possa compromettere la stabilità della parete. Vietare l'accesso al fondo dello scavo fino a quando non è assicurata la stabilità delle pareti. Per il rischio: Franamento della parete di scavo. 5. Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini. I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 m oltre il piano di sbarco. La scala deve essere vincolata in sommità. Le scale a mano devono essere opportunamente distanziate dalla parete di appoggio, in quanto i pioli non devono aderire alla parete per non impedire il normale appoggio del piede. La pendenza della scala deve essere adeguata. Non si devono usare i puntelli delle armature per l'accesso agli scavi. Per il rischio: Caduta di lavoratori durante la discesa o la salita all'interno dello scavo. 6. Le persone non devono accedere al ciglio superiore del fronte di scavo, la zona di pericolo deve essere delimitata con robuste barriere mobili. L'attraversamento delle trincee e degli scavi deve essere realizzato mediante passerelle larghe almeno cm 60, se destinate al passaggio pedonale ed almeno cm 120 se destinate al trasporto di materiale, munite su due lati di parapetto con fascia di arresto al piede. Per il rischio: Pericolo di caduta di persone (lavoratori e/o terzi) o cose entro lo scavo. 7. Utilizzare idonee mascherine antipolvere. Provvedere alla bagnature delle superfici mediante inaffiamento con spruzzatori o inaffiatori e non con getti violenti di acqua. Per il rischio: Inalazione di polveri. 8. 9. Fare uso di DPI otoprotettori. Per il rischio: Esposizione a rumore. Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo). 10. Proteggere la zona di lavoro dal traffico veicolare segregandola convenientemente con barriere rigide, recinzioni o quant'altro, previo accordo con le autorità comunali. Eventuale presenza di persona atta a segnalare il pericolo. Far indossare le bretelle ad alta visibilità. Per il rischio: Investimento degli addetti da parte degli autoveicoli. 211 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) S 1. 1.78. SMONTAGGIO PONTEGGI - Smontaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 1.78) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Cadute dall'alto durante lo smontaggio degli elementi del ponteggio. Caduta dall'alto durante le operazioni di allontanamento del carico. Caduta di materiali o parti di ponteggio. Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento. Caduta degli addetti per errato smontaggio del ponteggio. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. Gli addetti al montaggio devono operare su piani protetti da regolari parapetti o fare uso di cintura di sicurezza collegata a fune di trattenuta. La cintura di sicurezza deve essere del tipo con bretelle e cosciali .La fune di trattenuta non deve essere più lunga di 1,5 m.Per potersi agganciare rapidamente a montanti e correnti del ponteggio, si raccomanda l'uso degli appositi dispositivi tipo "Manutube" collegati al moschettone della fune di trattenuta.La fune alla quale dovesse essere necessario agganciarsi tramite il moschettone della fune di trattenuta, deve avere una resistenza di almeno 2000 kg e deve essere fissata ai montanti del ponteggio tramite morsetti od altri sistemi garantiti.Le tavole d'impalcato devono sempre essere posate operando dall'impalcato sottostante e utilizzando le protezioni di cui sopra. E' severamente vietato salire e scendere utilizzando i correnti dei ponteggi, occorre invece utilizzare le apposite scalette fornite dal costruttore del ponteggio, complete di impalcati metallici e botole incernierate; in alternativa utilizzare idonee scale metalliche vincolate in sommità, posizionate con pendenza inferiore a 75° e sporgenti di almeno m 1,00 oltre il piano dell'impalcato. Per il rischio: Caduta degli addetti durante il montaggio del ponteggio. Gli addetti devono operare in sicurezza o operando su un piano protetto da parapetti regolari ovvero operando assicurati a cintura di sicurezza collegata a parti stabili. Per il rischio: Caduta dall'alto durante le operazioni di allontanamento del carico. L'addetto al ricevimento dei carichi a terra deve allontanarsi dal punto di sollevamento. Deve indossare il casco di protezione. Deve assicurarsi della stabilità dei carichi prima di liberarlo dalle imbracature. La zona destinata al sollevamento deve essere delimitata e vietata ai non addetti. Tutta la zona adiacente il ponteggio in fase di smontaggio deve essere delimitata fino dal momento in cui vengono rimossi i sistemi di contenimento di eventuali corpi cadenti dall'alto (mantovane o parasassi). Non sovraccaricare i piani di lavoro. I morsetti devono essere sollevati all'interno di contenitori che garantiscano idonea resistenza contro il loro cedimento sotto il peso dei morsetti sollevati. Per il rischio: Caduta di materiali o parti di ponteggio. Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini . Vincolare le scale a pioli e far proseguire la scala per almeno 1 m. fuori dello scavo. La pendenza della scala deve essere adeguata. Le scale con pendenza superiori a 75° devono avere una gabbia di protezione. Per il rischio: Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento. Gli addetti alle operazioni di smontaggio devono essere esperti e operare sotto la direzione di un preposto. Lo smontaggio deve essere svolto secondo gli schemi forniti dal fabbricante o secondo il progetto firmato da ingegnere abilitato. Gli ancoraggi devono essere rimossi parallelamente al proseguire del montaggio.Lo smontaggio deve proseguire in altezza con tutte le parti che lo compongono completamente assemblate e regolari. Per il rischio: Caduta degli addetti per errato smontaggio del ponteggio. S 1. 2. 5. Installazione di trefoli CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 2. 5) RISCHI 1. 2. Schiacciamento delle mani dell'operatore durante la movimentazione ed il posizionamento del telaio del contrappeso e dei pani del contrappeso Rischi connessi alla movimentazione manuale di carichi MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. Formazione del personale in merito ai rischi considerati Formazione sulla corretta movimentazione dei carichi ed utilizzo, dove possibile, di apparecchi di sollevamento Cinture di sicurezza per gli operatori adeguatamente ancorate a parti fisse DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Calzature antinfortunistiche Guanti Casco Cinture di sicurezza S 1. 3. 2. LAVORI IN ALTEZZA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 3. 2) RISCHI 212 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 1. 2. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Caduta accidentale di persone durante i lavori in altezza Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. I lavori in altezza su tetti e coperture saranno successivi alla verifica di stabilità e resistenza in considerazione del peso dei lavoratori e del materiale. Durante i lavori in altezza saranno utilizzati ponteggi autosollevanti. Durante i lavori in altezza saranno utilizzate idonee scale. Durante i lavori in altezza saranno utilizzati idonei ponteggi metallici. Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti mobili (trabatelli). Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti su cavalletti. Durante i lavori in altezza saranno usati idonei sistemi anticaduta. Durante i lavori in altezza gli utensili inutilizzati saranno tenuti attaccati ad apposite cinture. Durante i lavori in altezza sarà usata la rete anticaduta. I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Cintura di sicurezza : durante l’uso dei sistemi anticaduta S 1. 5. 1. Posizionamento macchine e segnaletica. Si predispone la segnaletica prevista e vengono posizionate le macchine sulla superficie su cui si deve intervenire CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 5. 1) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Schiacciamento (durante il posizionamento dei macchina). Cesoiamento Taglio e abrasione (sovente vengono accatastati diversi macchinari sui carrelli trasportatori anche se talvolta non possono essere scaricati in completa situazione di sicurezza); Impigliamento Urto (benché quasi tutte le macchine sono dotate di avvisatore acustico di retromarcia può accadere che il rumore di fondo provocato dal traffico ne impediscano l'ascolto). Scivolamento, inciampo, caduta. Contatto elettrico. Posizioni insalubri (soprattutto nello scaricamento di piccoli macchinari). Interazioni con il traffico autoveicolare (particolare attenzione va applicata in caso di traffico intenso o di cantiere notturno). MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Dovranno essere dotate di illuminazione le parti a rischio, segnalazioni acustiche e luminose per le macchine in movimento (avanti e retromarcia), automazione di tutte le parti utilizzate nei carrelloni trasportatori nelle attività di carico e scarico (rampe bracci mobili, fermi) per evitare il più possibile il movimento dei carichi. Dovranno essere automatizzate tutte le parti utilizzate nei carrelloni trasportatori nelle attività di carico e scarico (rampe bracci mobili, fermi) per evitare il più possibile il movimento dei carichi. Per evitare gli investimenti, durante la predisposizione della segnaletica, sarà utile servirsi di una macchina posa coni. E' consigliabile l'uso di una segnaletica di grosse dimensioni fornita di luci lampeggianti per segnalare la presenza del cantiere. Dovrà essere adottata una corretta descrizione e dimensionamento dei dispositivi di trattenimento delle macchine operatrici (funi, catene, fermi, scarpe, ecc.) Per il caricamento e lo scarico del rullo compattatore, se non è gommato, saranno necessari degli assi di legno per aumentare l'attrito ed evitare il contatto ferro-ferro. Problemi di interazione con il traffico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Tute e corpetti con bande catarifrangenti (soprattutto nei cantieri notturni) Guanti. Scarpe antisdrucciolo e antinfortunistiche. S 1. 5. 7. Rimozione della segnaletica. Vengono rimosse le macchine dalla superficie su cui si interviene e si toglie la segnaletica prevista. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Intrinseco (scheda n. S 1. 5. 7) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Schiacciamento (durante la rimozione dei macchinari) Cesoiamento Taglio e abrasione (sovente vengono accatastati diversi macchinari sui carrelli trasportatori) Impigliamento Urto (benché quasi tutte le macchine sono dotate di avvisatore acustico di retromarcia può accadere che il rumore di fondo provocato dal traffico ne impedisca l'ascolto) Scivolamento, inciampo, caduta Contatto elettrico Posizioni insalubri (soprattutto nel caricamento di piccoli macchinari) Interazioni con il traffico autoveicolare (Particolare attenzione va applicata in caso di traffico intenso o di cantiere notturno). 213 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. Dovranno essere illuminate le parti a rischio e le segnalazioni acustiche e luminose per le macchine in movimento (avanti e retromarcia). Dovranno essere automatizzate tutte le parti utilizzate nei cartelloni trasportatori nelle attività di carico e scarico (rampe bracci mobili, fermi) per evitare il più possibile il movimento dei carichi. Dovrà essere utilizzata una segnaletica di grosse dimensioni fornita di luci lampeggianti per segnalare la presenza del cantiere. Dovrà essere utilizzata una corretta descrizione e dimensionamento dei dispositivi di trattenimento delle macchine operatrici (funi, catene, fermi, scarpe, ecc.) Per il caricamento e lo scarico del rullo compattatore, se non gommato, sono necessari degli assi di legno per aumentare l'attrito ed evitare il contatto ferro-ferro. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Dovranno essere indossate tute e corpetti con bande catarifrangenti (soprattutto nei cantieri notturni) Dovranno essere utilizzati i guanti Dovranno essere indossate le scarpe antisdrucciolo e antinfotunistiche. S 2. 1. 9. AUTOPOMPA PER GETTO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1. 9) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Investimento di persone durante l’uso dell’autopompa per getto Contatto accidentale con il mezzo e l’impianto di pompaggio durante l’uso dell’autopompa per getto Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l’uso dell’autopompa per getto Caduta dell’operatore per durante l’uso dell’autopompa per getto Inalazione di vapori dannosi durante l’uso dell’autopompa per getto Irritazioni epidermiche alle mani durante l’uso dell’autopompa per getto Ribaltamento dell’autopompa MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. ATTREZZATURA: Durante l’uso dell’autopompa saranno allargati gli stabilizzatori. ATTREZZATURA: L'autopompa per getto dovrà essere corredata da un libretto d’uso e manutenzione. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata dovranno rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autopompa per getto. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autopompa per getto dovrà essere impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autopompa per getto dovranno essere evitati bruschi spostamenti della tubazione della pompa. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non dovranno avvicinarsi all'autopompa per getto finchè la stessa è in uso. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autopompa per getto, dovrà essere vietato il sollevamento di materiali con il braccio. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autopompa per getto dovrà essere rispettata la distanza di 5 metri da linee elettriche aeree non protette. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autopompa per getto dovrà essere esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. LUOGO DI LAVORO: I percorsi riservati all’autopompa per getto presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Tuta di protezione : durante l’uso della pompa per getto Elmetto : durante l’uso della pompa per getto Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo. Mascherina : durante l’uso della pompa per getto con calcestruzzo additivato S 2. 1.12. TRIVELLA A STELO TELESCOPICO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.12) RISCHI 1. 2. 3. Impigliamento degli indumenti durante l’uso della trivella a stelo Rumore durante l’uso della trivella a stelo telescopico Inalazione di polveri durante l’uso della trivella a stelo telescopico MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. ATTREZZATURA: La trivella a stelo dovrà essere corredata da un libretto d’uso e manutenzione. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori dovranno essere vietate le operazioni di manutenzione o pulizia con la trivella a stelo telescopico in moto. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso della trivella a stelo telescopico dovranno essere vietati gli indumenti che si possono impigliare come bracciali od altro. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso della trivella a stelo telescopico dovrà essere vietata la sosta e il passaggio dei non addetti ai lavori. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non dovranno sostare o avvicinarsi alla trivella a stelo telescopico, finchè la stessa è in funzione. 214 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 6. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) LUOGO DI LAVORO: Per l’uso della trivella a stelo telescopico dovranno essere osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Guanti : durante l’uso della trivella a stelo telescopico Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della trivella a stelo telescopico Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della trivella a stelo telescopico se necessario Tuta di protezione : durante l’uso della trivella a stelo telescopico Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della trivella a stelo telescopico Maschera antipolvere : durante l’uso della trivella a stelo telescopico S 2. 1.14. MARTELLO PNEUMATICO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.14) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Lesioni e contusioni durante l’uso del martello pneumatico Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso del martello pneumatico Schegge negli occhi durante l’uso del martello pneumatico Vibrazioni durante l’uso del martello pneumatico Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello pneumatico Inalazione di polveri durante l’uso del martello pneumatico Rumore durante l’uso del martello pneumatico MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. ATTREZZATURA: Il martello pneumatico dovrà avere un’impugnatura idonea a limitare la trasmissione delle vibrazioni al lavoratore. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Dovrà essere utilizzato il martello pneumatico in modo da non arrecare danni alle strutture sottostanti. LUOGO DI LAVORO: Per l’uso del martello pneumatico dovranno essere osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del martello pneumatico Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso del martello pneumatico Elmetto : durante l’uso del martello pneumatico Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso del martello pneumatico Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del martello pneumatico Tuta di protezione : durante l’uso del martello pneumatico S 2. 1.15. AUTOBETONIERA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.15) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Sganciamento del secchio dell'autobetoniera Investimento di persone durante l’uso dell'autobetoniera Ribaltamento dell’autobetoniera per cedimento fondo stradale Ribaltamento dell’auto betoniera per smottamento del ciglio dello scavo Contatto e inalazione di sostanze chimiche durante l’uso dell’autobetoniera Incidente con altri veicoli MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. ATTREZZATURA: L'autobetoniera dovrà essere dotata di un idoneo aggancio del secchione che sarà controllato frequentemente. ATTREZZATURA: Il mezzo dovrà essere corredato da un libretto d’uso e manutenzione. ATTREZZATURA: Durante l’utilizzo dell'autobetoniera sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, dovrà essere attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatorio- con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato e la stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non divranno avvicinarsi all'autobetoniera finchè la stessa è in uso. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autobetoniera dovrà essere impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata dovranno rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autobetoniera. LUOGO DI LAVORO: I percorsi riservati all’autobetoniera presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autobetoniera dovrà essere costantemente controllato il percorso del mezzo e la sua solidità. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autobetoniera dovranno essere allontanati i non addetti mediante sbarramenti e segnaletica di sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai lavori, ecc.). LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autobetoniera dovrà essere esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Tuta di protezione : durante l’uso dell’autobetoniera 215 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 2. 3. 4. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Elmetto: durante l’uso dell’autobetoniera Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo. Mascherina antipolvere : durante l’uso dell’autobetoniera con calcestruzzo additivato S 2. 1.19. DECESPUGLIATORE A MOTORE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.19) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Durante l'uso del decespugliatore pericolo di tagli e abrasioni Rumore durante l'uso del decespugliatore Incendio durante l'uso del decespugliatore Investimento di materiale vario durante l'uso del decespugliatore Vibrazioni durante l'uso del decespugliatore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. ATTREZZATURA: Il decespugliatore a motore sarà corredato di libretto d'uso e manutenzione. ATTREZZATURA: Ai lavoratori sarà raccomandato, prima dell'uso, di controllare l'efficienza delle protezioni degli organi lavorativi e dei dispositivi di accensione e arresto. ATTREZZATURA: Ai lavoratori sarà raccomandato di lavorare in condizioni di sicurezza allontanando dall'area personale non addetto. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l'uso non saranno manomesse le protezioni. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI. Ai lavoratori sarà raccomandato durante l'uso, di effettuare a motore spento il rifornimento di carburante e di non fumare. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, dopo l'uso, di eseguire la manutenzione del decespugliatore e di segnalare eventuali anomalie. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Dopo l'uso del decespugliatore sarà controllata l'efficienza della lama o del rocchetto portafilo. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Guanti: durante l'uso del decespugliatore Visiera: durante l'uso del decespugliatore Calzature di sicurezza: durante l'uso del decespugliatore Otoprotetti: durante l'uso del decespugliatore Grembiule: durante l'uso del decespugliatore Gambali o ghette: durante l'uso del decespugliatore S 2. 1.20. TAGLIAERBA A BARRA FALCIANTE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.20) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Cesoiamento e stritolamento durante l'uso del tagliaerbe a barra falciante Punture, tagli, abrasioni durante l'uso del tagliaerba a barra falciante Durante l'uso del tagliaerba a barra falciante rischio di urti, colpi, impatti, compressioni Incendi durante l'uso del tagliaerba a barra falciante Vibrazioni durante l'uso del tagliaerba a barra falciante Rumore durante l'uso del tagliaerba a barra falciante MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. ATTREZZATURA: Il tagliaerbe a barra falciante sarà corredato di libretto d'uso e manutenzione. ATTREZZATURA: Prima dell'uso sarà controllata l'efficienza dei comandi e delle protezioni per gli organi di trasmissione. ATTREZZATURA: Prima dell'uso sarà necessario controllare il fissaggio delle lame. ATTREZZATURA: Durante l'uso in caso di blocco non sarà mai toccato il materiale dalle lame. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non sarà mai lasciata la macchina in moto senza sorveglianza. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: L'operazione di revisione sarà eseguita a motore spento, segnalando eventuali guasti. LUOGO DI LAVORO: I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi al tagliaerba a barra falciante, finchè lo stesso è in uso. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti: durante l'uso del tagliaerba Calzature di sicurezza: durante l'uso del tagliaerba Copricapo: durante l'uso del tagliaerba S 2. 1.21. MOTOFALCIATRICE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.21) RISCHI 1. 2. 3. Urti, impatti e compressioni durante l'uso della motofalciatrice. Cesoiamento, stritolamento e schiacciamento durante l'uso della motofalciatrice. Rumore. 216 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. ATTREZZATURA: Barra falciante: durante le operazioni per liberare la lama dagli intasamenti, bisognerà disinnestare la trasmissione o usure attrezzi a palo lungo (mai usare le mani o i piedi) e porsi fuori dal fronte di avanzamento della falciatrice. Durante il trasferimento del mezzo la barra falciante dovrà essere protetta da una custodia. ATTREZZATURA: Avviamento a strappo del motore: dispositivo che non dovrà permettere l'accensione del motore con marcia inserita. Messa in moto con dispositivo autoavvolgente o nel caso di disinnesto automatico della fune, carter che impedirà il contatto con il volano motore. ATTREZZATURA: Tubo di scarico: si dovrà applicare idonea protezione contro i contatti accidentali. ATTREZZATURA: Abbandono della macchina: verrà installata sulla stegola un dispositivo di blocco automatico (leva a pressione continua). ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare la macchina ad una velocità che garantisca la necessaria sicurezza in relazione alla conformazione del terreno in quanto la forma del seggiolino e la terza ruota a trampolo potranno provocare cadute in conseguenza di sobbalzi dovuti all'asperità del terreno. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Scarpe antinfortunistiche: durante l'uso della motofalciatrice. Guanti antivibrazione: durante l'uso della motofalciatrice. Tuta: durante l'uso della motofalciatrice. Visiera: durante l'uso della motofalciatrice. Cuffie: durante l'uso della motofalciatrice. S 2. 1.22. MOTOSEGA CON MOTORE A COMBUSTIONE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.22) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Contatto con l’utensile Proiezione di trucioli durante l’uso della motosega con motore a combustione Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso della motosega Inalazione di polveri durante l’uso della motosega con motore a combustione interna Rumore durante l’uso della motosega Contatto con l’utensile Proiezione di trucioli durante l’uso della motosega elettrica Inalazione di polveri durante l’uso della motosega elettrica MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. ATTREZZATURA: La motosega sarà munita di dispositivo frizione con manopola di trattenuta che interrompe la trasmissione del moto alla catena in caso di improvviso rilascio. ATTREZZATURA: La motosega con motore a combustione sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla motosega con motore a combustione finchè la stessa è in uso. LUOGO DI LAVORO: Per l’uso della motosega con motore a combustione saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Elmetto : durante l’uso della motosega Guanti antitaglio : durante l’uso della motosega Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della motosega Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della motosega Tuta di protezione : durante l’uso della motosega Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della motosega Mascherina antipolvere : durante l’uso della motosega S 2. 1.23. UTENSILI ELETTRICI PORTATILI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.23) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elettrocuzione durante l'uso di utensili elettrici portatili Contatto con l’utensile Proiezione di trucioli durante l’uso degli utensili elettrici portatili Proiezione dell’utensile o di parti di esso durante l’uso degli utensili elettrici portatili Bruciature durante l’uso degli utensili elettrici portatili Rumore durante l’uso degli utensili elettrici portatili MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. ATTREZZATURA: Gli utensili saranno provvisti di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio quadrato. ATTREZZATURA: Gli utensili saranno quasi tutti provvisti del marchio di qualità. Gli utensili ove manca, sono in via di sostituzione. ATTREZZATURA: Gli utensili elettrici portatili provvisti di doppio isolamento elettrico non saranno collegati all’impianto di terra. 217 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 4. 5. 6. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) ATTREZZATURA: I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e sicurezza elettrica. ATTREZZATURA: Gli utensili elettrici portatili saranno corredati da un libretto d’uso e manutenzione. LUOGO DI LAVORO: Per l’uso degli utensili elettrici portatili saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Guanti : durante l’uso degli utensili elettrici se necessario Scarpe antinfortunistiche: durante l’uso degli utensili elettrici Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso degli utensili elettrici se necessario Tuta di protezione : durante l’uso degli utensili elettrici Occhiali protettivi o visiera: durante l’uso degli utensili elettrici se necessario S 2. 1.38. ESCAVATORE CON PINZA IDRAULICA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.38) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Urti, colpi, impatti e compressioni durante l'uso dell'escavatore con pinza idraulica Vibrazioni durante l'uso dell'escavatore Durante l'uso dell'escavatore pericolo di scivolamento, cadute a livello Rumore durante l'uso dell'escavatore con pinza idraulica Irritazione per contatto di olii minerali e derivati durante l'uso dell'escavatore Ribaltamento durante l'uso dell'escavatore con pinza idraulica Incendio durante l'uso dell'escavatore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. ATTREZZATURA: L'escavatore con pinza idraulica sarà corredata di libretto d'uso e manutenzione. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, prima dell'uso, di controllare il funzionamento dell'interruttore di comando nonchè l'efrficienza della strumentazione (girofaro, avvisatore acustico, connessione dei tubi, chiusura sportelli). ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato di verificare le condizioni delle aree di lavoro. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, durante l'uso di tenere libera la cabina e di non far salire a bordo della macchina altre persone. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, durante le soste e dopo, di bloccare il comando e di tenere lontano il braccio dell'escavatore dai lavoratori. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, durante l'uso, di effettuare il rifornimento di carburante a motore spento, di non fumare e di segnalare eventuali anomalie. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Dopo l'uso sarà raccomandato ai lavoratori, di eseguire le opere di manutenzione e revisione dell'escavatore, seguendo le indicazioni del libretto e di segnalare eventuali anomalie. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non devono sostare sotto il braccio dell'escavatore con pinza idraulica finchè lo stesso è in uso. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Calzature di sicurezza: durante l'uso dell'escavatore. Elmetto: durante l'uso dell'escavatore. Guanti: durante l'uso dell'escavatore. Otoprotettori: durante l'uso dell'escavatore. Indumenti protettivi (tute): durante l'uso dell'escavatore. S 2. 1.42. MACCHINA PULISCI PANNELLI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.42) RISCHI 1. 2. 3. Contatto con cinghie e pulegge della macchina pulisci pannelli Contatto con gli organi lavoratori (rulli di spinta, lame raschianti, ecc.) della macchina pulisci pannelli Elettrocuzione durante l’uso della macchina pulisci pannelli MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. ATTREZZATURA: La macchina pulisci pannelli sarà dotata di carter fissi apribili solo utilizzando attrezzi speciali. ATTREZZATURA: La macchina pulisci pannelli sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. ATTREZZATURA: La macchina pulisci pannelli prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo un’interruzione dell’alimentazione elettrica. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la macchina in moto. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della macchina pulisci pannelli saranno vietati indumenti che si possano impigliare, bracciali od altro. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti : durante l’uso della macchina pulisci pannelli Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della macchina pulisci pannelli Tuta di protezione : durante l’uso della macchina pulisci pannelli 218 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) S 2. 2. 1. ARGANO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 1) RISCHI 1. 2. 3. Caduta di materiali dall'alto Elettrocuzione Caduta dall'alto MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. ATTREZZATURA: Verificare prima di installare ed utilizzare l'argano, che ci sia il libretto di uso e manutenzione (contenente schema di installazione, istruzioni per la manutenzione e schema dei circuiti elettrici. Per l'utilizzo dell'argano su di un ponteggio occorre raddoppiare il montante di fissaggio, rinforzando il ponteggio secondo progetto obbligatorio redatto da tecnico abilitato. Verificare la presenza del marchio CE per argani e strumenti di sollevamento immessi sul mercato dopo il 22 settembre 1996. Verifiche obbligatorie per argani con portata superiore a 200 Kg: - Richiesta di verifica di prima installazione all'ISPESL competente per territorio o nel caso sia installazione successiva alla prima richiesta di verifica di installazione in nuovo cantiere all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...). - Richiesta di verifica annuale all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...) dell'apparecchio montato in cantiere. - Verifica trimestrale di funi e catene, con annotazione dei risultati sul libretto di omologazione dell'argano (art.11 DM 12/09/59). Quando l'argano è comandato da radiocomando, questo deve essere conforme a quanto previsto dal DM 10/5/88 n° 347: in particolare con pulsanti di emergenza, tensione sul circuito di manovra non superiore a 24 volt e conforme alle norme CEI ATTREZZATURA: Posizionare e montare l'argano conformemente alle istruzioni tecniche contenute all'interno del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore; Verificare la presenza dei dispositivi di sicurezza ed in particolare: - i fine corsa di discesa e salita del gancio; - i dispositivi limitatori di carico; - l'arresto automatico del carico in caso di interruzione; dell'energia elettrica; - il dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo del carico e del mezzo; Verificare la presenza della targhetta con indicate la portata massima ammissibile. ATTREZZATURA: Argano a cavalletto: Realizzare l'ancoraggio come previsto o secondo le indicazioni di un tecnico abilitato (riempire i cassoni di zavorra (1), posti sulla parte posteriore del sistema portante con materiali inerti, di peso specifico conosciuto e chiuderli con un lucchetto); Verificare la presenza di parapetto di protezione nella zona di arrivo del carico con presenza di stocchetti mobili; (3) Verificare i fine corsa di traslazione del carrello; Le basi del cavalletto devono essere collegate con traverse metalliche di rinforzo (2), imbullonate, incastrate o altro sistema equivalente. ATTREZZATURA: Argano a bandiera: Verificare il funzionamento dello snodo di sostegno dell'elevatore; Fissare i bracci girevoli mediante staffe con bulloni a vite muniti di dado e controdado a parti stabili quali pilastri di cemento armato, ferro o legno; Accertarsi sempre del buon fissaggio del palo di sostegno dell'argano. LUOGO DI LAVORO: Verificare lo stato di conservazione di materiali elettrici e apparecchi e la loro conformità alle norme CEI/UNEL; il loro grado di protezione deve essere IP 44; Verificare la presenza di interruttore generale e differenziale ubicati sul quadro elettrico; Verificare la presenza di collegamento elettrico a terra (morsetto e spinotti di terra). LUOGO DI LAVORO: Proteggere l'apertura di carico con barriera mobile non asportabile, apribile verso l'interno. Per l'argano a cavalletto realizzare sulla parte anteriore un normale parapetto lasciando aperto un varco per il passaggio del carico; Realizzare regolare parapetto quando si effettuano manovre attraverso aperture nei solai; Verificare che la distanza dell'argano e dei materiali movimentati sia di almeno 5 m dalle linee elettriche. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare, prima dell'uso, l'effettiva portata dei ganci che devono essere di portata superiore di quella massima della macchina; nel caso dovessero essere di portata inferiore questa deve essere considerata come la massima sollevabile; Utilizzare la macchina per sollevare materiali in tiri verticali (mai obliqui); L'argano non deve mai essere utilizzato per: - portate superiori - trasportare persone; - con presenza di persone non autorizzate nell'area sottostante l'argano. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare benne e cassoni metallici (5) per sollevare laterizi, pietrame, ghiaia e altri materiali minuti; non sono ammesse piattaforme e imbracature; Verificare sempre il corretto imbrago dei carichi prima di sollevare; Accompagnare all'esterno del ponteggio il gancio dell'argano per evitare che si impigli nella struttura provocando gravi danni. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare guanti, casco di sicurezza e scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo; Quando necessario utilizzare cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali e indumenti aderenti al corpo. S 2. 2. 2. TRAPANO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 2) 219 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) RISCHI 1. 2. 3. Elettrocuzione conseguente a inidoneità dell'apparecchio Contatto accidentale con gli utensili in movimento Lesioni da proiezione di schegge MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. ATTREZZATURA: Libretto d'uso e manutenzione con le istruzioni del costruttore Verificare la presenza della marcatura CE nel caso di trapano immesso sul mercato dopo il 22/9/96 ATTREZZATURA: Non modificare alcuna parte dell'utensile anche se vi sembra di migliorare le condizioni di lavoro; Verificare la funzionalità dell'interruttore di comando; Verificare la perfetta pulizia delle feritoie di raffreddamento presenti sulla carcassa; Verificare il corretto posizionamento dell'impugnatura laterale; Verificare lo stato di conservazione del cavo di alimentazione elettrica; non lavorare con cavi spelacchiati; Verificare che la presa a spina sia conforme alla norma CEI 23-12, CEI 17; Verificare che la tensione di rete sia quella prevista dal costruttore dell'utensile; Prima dell'allacciamento al quadro di distribuzione verificare l'apertura dell'interruttore posto a monte della presa; Verificare che l'utensile sia dotato del doppio isolamento (simbolo del doppio quadrato) ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Maneggiare l'utensile con cura e fare attenzione a non azionare accidentalmente l'interruttore di avviamento; Mantenere l'impugnatura pulita tale da garantire una presa sicura; Non fissare al trapano le chiavi del mandrino con catenelle, cordicelle o simili; L'organo lavoratore deve rimanere in movimento per il tempo strettamente necessario; Controllare sempre il buono stato di conservazione dell'organo lavoratore: la punta per i fori deve essere sempre ben affilata; Riporre sempre l'utensile in punti sicuri al fine di evitare cadute dello stesso; Usare sempre l'utensile per gli scopi ed i lavori per i quali è stato costruito e seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione; Mantenere sempre la massima attenzione in ciò che fai e non dare confidenza all'apparecchio che si sta utilizzando ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prima di prendere in mano gli utensili elettrici, o i cavi di alimentazione, verificare d'avere mani e piedi asciutti; Se mentre si lavora con l'utensile "scatta" l'interruttore differenziale, non tentare di risolvere da soli il problema ma informare il preposto; Non staccare mai la spina tirandola per il cavo collegato; afferrarla sempre tramite l'apposita impugnatura; Sconnettere sempre il cavo dalla presa sul quadro elettrico prima di iniziare qualsiasi operazione di manutenzione sull'utensile; Riavvolgere i cavi elettrici eventualmente utilizzati come prolunghe LUOGO DI LAVORO: Assicurarsi della stabilità del pezzo o della struttura su cui ci si accinge a lavorare; Utilizzare, se necessario, appositi attrezzi per tenere fermo il pezzo da forare o mani; Usare il trasformatore di corrente (MAX 50 VOLT VERSO TERRA) se si deve impiegare l'utensile sotto la pioggia, in ambienti umidi o bagnati, o a contatto con grandi masse metalliche; Fare in modo che le giunzioni di prolunghe poggino su superfici asciutte; Verificare che il cavo di alimentazione non urti contro spigoli vivi: lo sfregamento del cavo può provocare pericolosi spelamenti dell'isolamento DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare otoprotettori, occhiali di protezione o visiera, guanti, scarpe antinfortunistiche e casco di sicurezza. Indossare sempre indumenti che non abbiano parti svolazzanti S 2. 2. 3. DRAG LINE: Il drag line lavora soprattutto mediante una serie di argani alloggiati nella torretta che permettono il lancio e il richiamo della benna nonché la variazione dell'angolo rispetto alla verticale del braccio. Le caratteristiche principali, sempre in proporzione al peso della macchina e alla potenza del motore termico, sono quindi le forze di tiro e il diametro dei vari argani e le dimensioni delle frizioni che ne comandano l'arresto. Questo tipo di macchina è caratterizzato da un lungo braccio tralicciato brandeggiabile; tale antenna ha le funzioni della canna da pesca nel lancio dell'amo e rende la macchina esclusivamente adatta al lavoro prima descritto; in alcuni casi può essere utilizzata come gru per sollevare pesi di non grande dimensione, giacché gli argani di sollevamento non sono di solito molto potenti. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 3) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Ribaltamento della macchina e conseguente possibile schiacciamento dell'operatore e delle persone presenti nelle vicinanze della macchina Elettrocuzione e/o ustioni per il contatto del ribaltabile con linee elettriche interrate o aeree Investimento persone o oggetti presenti nella zona di lavoro Schiacciamento, lesioni per investimento da mezzi e tra mezzi, circolanti nella zona di lavoro Rovesciamento, ribaltamento per presenza di scavi e/o terreno sconnesso Schiacciamento, lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e gli interventi di manutenzione Schiacciamento, lesioni per franamenti del terreno e/o caduta di gravi Caduta dal posto di guida Ipoacusia da rumore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. ATTREZZATURA: Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i comandi e circuiti di manovra. Verificare la presenza dei dispositivi antiribaltamento (di tipo ROPS) e antischiacciamento (di tipo FOPS) (2). Verificare la presenza di bandella di protezione denti della pala dentata per circolazione stradale. Prima di eseguire la lavorazione, accertarsi sempre dell'idoneo gonfiaggio delle ruote ATTREZZATURA: Verificare prima di utilizzare la macchina movimento terra che ci sia il libretto d'uso e manutenzione con istruzioni del costruttore. Verificare la presenza di targhetta con dati del costruttore e indicante la potenza sonora in normali condizioni di lavoro della macchina. Le macchine immesse sul mercato dopo il 22 settembre 1996, devono essere marcate CELa circolare 50/94 del Ministero del Lavoro precisa che l'escavatore universale (a seconda degli attrezzi che usa puo essere: pala diritta, benna strisciante, pala rovescia a braccio diritto, pala rovescia a braccio angolato, pala raschiante diritta, benna mordente, gru per sollevamento, battipalo o berta, trivellatrice, perforatrice o fresa) in qualità di macchina polifunzionale deve rispettare le prescrizioni di sicurezza previste per le macchine 220 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) singole di cui l'escavatore ne svolge le funzioni; così l'escavatore quale macchina per lo scavo ed il caricamento, ovvero per il sollevamento e trasporto dovrà risultare conforme agli artt. dal 166 al 185 del DPR 547/55 e al titolo III dello stesso DPR..Quando svolge funzione di gru per sollevamento deve essere conforme agli artt. dal 186 al 194 del DPR 547/55.. ATTREZZATURA: Seguire le istruzioni del costruttore contenute nel libretto d'uso e manutenzione. Verificare la presenza della targhetta con i dati del costruttore e indicazioni sulla potenza sonora emessa dalla macchina, nonché i cartelli per le principali norme di sicurezza all'uso della macchina ATTREZZATURA: Verificare la presenza delle protezioni al motore e agli organi di trasmissione del moto. Verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico. ATTREZZATURA: Verificare la presenza e l'efficienza dei dispositivi di avvertimento e segnalazione: avvertitore acustico (per retromarcia)sistema di segnalazione luminosa (girofaro) ATTREZZATURA: Verificare che il posto di manovra sia ben raggiungibile, costruito e difeso in maniera da consentire l'esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta, in condizioni di sicurezza ed ergonomiche e che permetta la perfetta visibilità di tutta la zona di azione del mezzo LUOGO DI LAVORO: Valutare sempre la consistenza del terreno e, in caso di vicinanza di opere di sostegno, assicurarsi anche dello stato di queste ultime, onde evitare, per il sovrappeso della macchina, il cedimento del muro ed il ribaltamento del mezzo. Verificare preventivamente che, nella zona di lavoro, non vi siano cavi, tubazioni interrate, interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua. In mancanza di tali informazioni procedere sempre con estrema cautela negli scavi LUOGO DI LAVORO: Verificare che nella zona di lavoro le eventuali linee elettriche aeree rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai 5 metri, in caso contrario provvedere ad idoneo isolamento della linea LUOGO DI LAVORO: Non salire o scendere dalla macchina in movimento, né lasciare il motore in moto quando si scende. Prima di mettere in moto la macchina accertarsi che non ci siano persone nel raggio d'azione e azionare l'avvisatore acustico. In presenza di persone fermarsi e sospendere il lavoro. Verificare che ci sia spazio sufficiente per i passaggi pedonali attorno alla macchina (in caso contrario procedere alla interdizione della zona) ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Evitare di usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati. Evitare di trasportare persone sulla macchina. Evitare di usare le macchine movimento terra come apparecchi di sollevamento se non specificamente previsti a tale scopo ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Nell'uso di piccole macchine movimento terra , quali i bobcat seguire le seguenti indicazioni: -moderare sempre la velocità, in rettilineo e soprattutto in curva, facendo attenzione agli avvallamenti del terreno (possono provocare ribaltamenti del mezzo) -segnalare gli spostamenti con gli avvertitori acustici e luminosi. Eseguire la manutenzione della macchina movimento terra secondo le specifiche prescrizioni del libretto, ricordando comunque che la manutenzione deve essere effettuata solo da personale formato e competente. CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI: La principale caratteristica che definisce le prestazioni di queste macchine, oltre al peso delle stesse, è l'altezza dell'antenna che determina la distanza di scavo. La capacità di sollevamento è importante in funzione del peso della benna che può essere manovrata, peso a sua volta determinante per la capacità di penetrazione nel materiale e quindi di riempimento della benna stessa. La forza di tiro dell'argano di recupero, ma soprattutto la sua velocità, sono anch'esse importanti per definire il livello di produttività. MODALITA' DI IMPIEGO: Questo tipo di macchine è impiegato per lo scavo di materiale sciolto in presenza di acqua; la macchina si posiziona sull'argine del fiume o comunque sul bordo dello specchio d'acqua e facendo oscillare la benna, la lancia nella direzione voluta entro cui bisogna operare lo scavo; la benna affonda per peso proprio e viene quindi trainata sul fondo dalla fune di richiamo della macchina con forza tanto più efficace quanto più la macchina è al livello dell'acqua stessa, lo specchio d'acqua è poco profondo e quindi la componente orizzontale della forza di traino è massima.La benna si riempie nel corso del trascinamento e ciò obbliga a lavorare sempre su materiali sciolti. Sono stati fatti tentativi con benne molto pesanti per ottenere la spaccatura del materiale nel momento dell'impatto della benna, ma i risultati sono stati modestissimi, influenzati negativamente anche dalla casualità del punto di impatto stesso ottenibile con questa tecnica. ACCESSORI: Essendo una macchina specializzata per un preciso tipo di lavoro, non dispone in genere di accessori. A seconda delle caratteristiche dello scavo da effettuare e del materiale interessato, possono essere utilizzati vari tipi di benna, diversi sia per capienza che per peso e forma. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare casco di sicurezza, scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo, guanti S 2. 2. 4. TRANCIA-PIEGAFERRI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 4) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Contatto con cinghie e pulegge della trancia-piegaferri Elettrocuzione durante l’uso della trancia- piegaferri Cesoiamento durante l’uso della trancia-piegaferri Schiacciamento durante l’uso della trancia-piegaferri Danni agli occhi ed al volto cagionati dall'emissione di schegge, frammenti e scintille Danni all'udito per eccessive esposizioni a fonti di rumore, e con intensità superiore alla soglia consentita Lesioni dorso-lombari per incorretta od impropria movimentazione del materiale MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. ATTREZZATURA: Verificare che la trancia- piegaferri sia dotata di carter fissi contro il contatto con cinghie e pulegge. ATTREZZATURA: Verificare che la posa in sito avvenga in modo da assicurare una perfetta stabilità alla macchina e, in particolare, procedere alla corretta valutazione circa i rischi e le relative modalità di trasmissione degli stessi al suolo o al piano di appoggio. ATTREZZATURA: Verificare che la trancia- piegaferri sia corredata da un libretto d’uso e manutenzione. ATTREZZATURA: Veficare che la trancia- piegaferri abbia un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo un’interruzione dell’alimentazione elettrica. 221 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) ATTREZZATURA: Sarà previsto il collegamento all’impianto di terra della trancia- piegaferri. ATTREZZATURA: Si dovrà prevedere un arresto di emergenza nella trancia- piegaferri. ATTREZZATURA: Il pedale della trancia- piegaferri dovrà essere protetto contro l’azionamento accidentale sopra ed ai lati. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Alla trancia-piegaferri verrà adibito personale esperto e informato sui notevoli rischi della macchina. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Accertare in via preliminare all'avvio della macchina che il livello d'illuminazione della posatazione di lavoro sia quello necessario ad un utilizzo in sicurezza della stessa e nel caso ricorrere ad illuminazione sussidiaria.. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la macchina in moto. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso della trancia-piegaferri dovrà essere vietato l'uso di indumenti che si possono impigliare, bracciali od altro. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti : durante l’uso della trancia-piegaferri Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della trancia-piegaferri Tuta di protezione : durante l’uso della trancia-piegaferri S 2. 2. 5. AUTOGRU' CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 5) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. Caduta materiali per imbracature o manovre errate; eventuale ribaltamento dell'autogru Danni da rumore e da vibrazioni Elettrocuzione per contatto con linee elettriche Contatto, tagli, abrasioni per errore di manovra o per errata imbracatura del carico Schiacciamento da carico in tiro per rottura di funi o per sfilacciamento dell'imbracatura MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. ATTREZZATURA: Le macchine immesse sul mercato dal 22 settembre 1996, devono essere marcate CE.Verificare la presenza del libretto e fascicolo della documentazione tecnica. Verifiche necessarie per autogrù con portata superiore a 200 kg.: Verifica di omologazione ISPESL. Verifica annuale all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...) dell'autogrù. Verifica trimestrale delle funi e delle catene, annotando i risultati sul libretto di omologazione (art. 11 DM 12/09/1959). La stabilità dell'autogru su gomme è garantita dal buono stato dei pneumatici e dalla loro corretta pressione di gonfiaggio; mentre la stabilità sui martinetti stabilizzatori dipende sia dalla resistenza del terreno sia dal piatto degli stabilizzatori. L'autogrù dovrà essere periodicamente revisionata e manutenuta. Adibire all'uso dell'autogrù solo persone formate ed esperte. Effettuare sempre le manutenzioni all'autogrù previste nel libretto d'uso e manutenzione in particolare al termine di ogni operazione di montaggio controllare sempre i dispositivi di sicurezza e gli elementi del carico (ganci, funi e catene). ATTREZZATURA: Verificare la presenza di dispositivi di sicurezza ed in particolare: - dispositivo di fine corsa di discesa e salita del carico; - dispositivo di fine corsa per lo sfilamento del braccio telescopico; - limitatori di carico e di momento; - dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo carico e del mezzo; - dispositivo che provoca l'arresto automatico del carico per mancanza di forza motrice in caso di rottura dei tubi flessibili di addizione dell'olio; Verificare il funzionamento del motore innestato anche durante la discesa del carico. ATTREZZATURA: Verificare il funzionamento dei dispositivi di segnalazione e avvertimento acustici e luminosi, nonché d'illuminazione del campo di manovra. ATTREZZATURA: Nel caso in cui la gru sia comandata da radiocomando verificare che: - sia dotato di omologazione ispesl; - sia provvisto di targhetta indicante marchio della ditta costruttrice, modello, numero di serie, numero di frequenze e tensioni di lavoro, potenza di alimentazione e del sistema a radiofrequenza; - libretto di istruzione tecnica ATTREZZATURA: Autogrù su stabilizzatori: Verificare che gli stabilizzatori siano completamente estesi e bloccati prima dell'inizio del lavoro; Verificare la stabilità del mezzo e la planarita del piano di appoggio. Ricordarsi che prima di utilizzare il mezzo si dovra' verificare percorsi e aree di manovra, approntando eventuali rafforzamenti del piano. LUOGO DI LAVORO: Verificare che le funi siano contrassegnate con il nominativo del fabbricante e che siano provviste di impiombatura o legatura o morsettatura. Eseguire gli attacchi delle funi in modo da evitare sollecitazioni pericolose, impigliamenti e accavallamenti; Verificare che i ganci siano provvisti di dispositivi di chiusura in modo da impedire lo sganciamento della presa, che portino in rilievo o incisa indicazione della portata massima ammissibile e che siano provvisti di marchio del fabbricante; Verificare che le catene siano provviste di marchio del fabbricante e che siano eseguiti attacchi in modo da evitare sollecitazioni pericolose. LUOGO DI LAVORO: Verificare che ci sia spazio sufficiente per i passaggi pedonali attorno alla macchina (in caso contrario procedi alla interdizione della zona); Verificare che la distanza dell'autogru e dei suoi pesi movimentati siano almeno 5 metri dalle linee elettriche (in caso contrario procedi ad idoneo isolamento della linea avvisando l'Ente erogatore). ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare l'autogrù nei limiti del diagramma di carico, indicante le portate massime in funzione dell'inclinazione e della lunghezza del braccio, dell'area di lavoro, delle condizioni di lavoro su pneumatici o stabilizzatori; Utilizzare l'autogrù per sollevare e trasportare materiali esclusivamente in tiri verticali; Non utilizzare mai l'autogrù nelle seguenti condizioni: - per portate superiori a quelle previste dal libretto; - per strappare casseforme di getti importanti; - come mezzo di trasporto di persone per raggiungere postazioni in quota. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare che il carico sia correttamente imbracato e rispondente al limite di carico indicato dal libretto dell'autogru; Controllare la chiusura del gancio; Sollevare solo carichi ben imbracati ed equilibrati. Verificare sempre l'equilibratura del carico prima del sollevamento. 222 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 10. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: In presenza di più apparecchi di sollevamento presta attenzione alle interferenze dei bracci; Effettuare le manovre di partenza e di arresto con gradualità in modo da evitare bruschi strappi e ondeggiamenti del carico; Non sostare sotto il carico una volta effettuato il sollevamento; Accompagnare il carico al di fuori delle zone di interferenza con ostacoli fissi; Non abbandonare il posto di manovra durante l'utilizzo della autogrù. (Ricordarsi che è vietato lasciare carichi sospesi durante le pause di lavoro). ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare che durante l'esecuzione delle manovre di sollevamento e trasporto la parte inferiore del carico si trovi sempre ad almeno due metri dal suolo per evitare contatti accidentali con persone che si trovino sulla traiettoria di passaggio del carico. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Avvicinare il carico per pilotarlo nel punto di scarico solo quando questo è prossimo al punto di appoggio e non metterti mai sotto il carico in arrivo; Nelle operazioni di ricezione del carico, su castelli o ponteggi, utilizzare appositi bastoni muniti di uncino e non sporgerti mai fuori dalle protezioni; una volta ricevuto il carico accompagnare il gancio fuori dalle zone dove potrebbe rimanere impigliato; Prima di eseguire la manovra per lo sgancio del carico, accertarsi della sua stabilità; Ricordare che è vietato: - pulire oliare o ingrassare a mano gli organi o gli elementi in moto delle macchine; - compiere su organi in moto operazioni di riparazione o registrazione; - procedere a qualsiasi riparazione senza avere ottenuto il permesso dei superiori. 11. 12. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali, casco di sicurezza; scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo, guanti. S 2. 2. 7. GRU CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 7) RISCHI 1. 2. 3. 4. Caduta dall'alto di materiali e persone nelle fasi di montaggio e smontaggio, manutenzione e accesso alla cabina Ribaltamento gru per mal posizionamento della stessa o inadeguata platea di basamento Elettrocuzione dovuta a manomissione degli obbligatori dispositivi di sicurezza, o ad un mancato rispetto delle distanze da linee elettriche in tensione; Lesioni alle mani durante le operazioni di imbracatura e ricezione dei carichi Cadute del carico per cedimenti di funi e catene e ganci di portata insufficiente al carico da sollevare o usurati dal tempo, o per imbracature mal fatte, o per mancato funzionamento dei dispositivi di sicurezza della macchina; Urti del braccio della gru o del carico sospeso contro elementi fissi o persone per utilizzo incauto MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. ATTREZZATURA: Verifiche richieste per gru con portata superiore a 200 kg.:richiesta di omologazione ISPESL; richiesta di installazione all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...) della gru in cantiere; richiesta di verifica annuale all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...) della gru montata in cantiere; Verifica trimestrale delle funi e delle catene con annotazione dei risultati sul libretto di omologazione; Verifica del libretto del costruttore e fascicolo della documentazione. Per le macchine provviste di libretto di omologazione, quindi solo per quelle gru che hanno ricevuto la verifica di primo impianto da parte dell'ISPESL, prima di ogni montaggio in cantiere bisogna inoltrare una richiesta, su carta legale, all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...) affinché possano compiere la verifica di installazione. Questa avviene in due fasi successive delle quali la prima è in un controllo della macchina smontata per verificarne la rispondenza al libretto di omologazione ed alle norme di sicurezza, nonché lo stato di conservazione della struttura; la seconda avviene dopo il montaggio della macchina in cantiere e serve a verificarne la stabilità ed il suo funzionamento in sicurezza. A seguito di queste ispezioni è rilasciato un certificato che deve essere conservato in cantiere, durante tutta la permanenza della macchina, per essere mostrato agli ispettori degli organi preposti al controllo. Le gru a torre immesse sul mercato dopo l'entrata in vigore del DM 588/87 e D.Lgs. 137/92 devono essere corredate da certificato di conformità delle prestazioni acustiche. Inoltre sulle macchine dovranno essere presenti due targhette metalliche esagonali (di dimensioni e tipo codificati) delle quali una indicante il Livello di Potenza Sonora massimo e l'altra il Livello di Pressione Sonora massimo emessi dalla macchina. Adibire all'uso della gru ed alle operazioni di imbracatura solo personale formato ed esperto. ATTREZZATURA: Verificare zavorra e contrappesi;(1) Verificare la presenza dei seguenti dispositivi di sicurezza: - arresto automatico di fine corsa per la salita e la discesa del carico; - fine corsa di traslazione del carrello; - limitatori di carico e di momento; - arresto automatico graduale della gru e del carico in caso di interruzione dell'energia elettrica; - dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo del carico e del mezzo; - dispositivi acustici e luminosi di segnalazione del moto; - funzionamento motore innestato anche durante la discesa del carico; Per le gru provviste di tamburi di avvolgimento e di pulegge di frizione, è necessario la presenza di dispositivi: - contro l'avvolgimento e lo svolgimento delle funi o catene - la fuoriuscita delle funi o catene dalle sedi dei tamburi e delle pulegge; - i tamburi e le pulegge sono conformati in modo da evitare accavallamenti o sollecitazioni anormali. ATTREZZATURA: Verificare la presenza di cartello indicante la portata massima dell'apparecchio di sollevamento. Per la gru a torre è necessario che tale indicazione sia presente lungo il braccio della gru, indicando la portata massima (2) nelle diverse posizioni (i cartelli devono essere visibili al manovratore e all'imbracatore dei carichi); Verificare inoltre la presenza dei cartelli con le seguenti indicazioni: segnalazioni per comunicare con il manovratore, istruzioni per il corretto esercizio della gue, attenzione per i carichi sospesi e per le gru su rotaie il divieto di sostare sul binario. ATTREZZATURA: Nel caso in cui la gru sia comandata da radiocomando verifica che: - sia dotato di omologazione ispesl, - sia provvisto di targhetta indicante marchio della ditta costruttrice, modello, numero di serie, numero di frequenze e tensioni di lavoro, potenza di alimentazione e del sistema a radiofrequenza; 223 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) - libretto di istruzione tecnica. ATTREZZATURA: Verificare che le funi siano contrassegnate con il nominativo del fabbricante e che siano provviste di impiombatura o legatura o morsettatura. Eseguireri gli attacchi delle funi in modo da evitare sollecitazioni pericolose, impigliamenti e accavallamenti; Verificare che i ganci (4) siano provvisti di dispositivi di chiusura in modo da impedire lo sganciamento della presa; con marcatura della portata massima ammissibile e di marchio del fabbricante; Verificare che le catene (3) siano provviste di marchio del fabbricante e che siano eseguiti attacchi in modo da evitare sollecitazioni pericolose. ATTREZZATURA: Gru con cabina di manovra: Verificare: - presenza di scala di accesso contornata da gabbia metallica di sicurezza da 2,5 m da terra e con un ballatoio ogni 8 metri (la parete della gabbia opposta al piano dei pioli non deve distare da questi più di 60 cm); - presenza in cabina di: idonee protezioni contro l'irraggiamento solare; riscaldamento alimentato elettricamente con trasformatore di isolamento e tutte le istruzioni necessarie per il corretto utilizzo delle gru, poste in modo chiaramente visibile. ATTREZZATURA: Verificare lo stato di conservazione di materiali elettrici e loro grado di protezione (almeno IP 44), inoltre verifica che le derivazioni a spina siano conformi alla norma CEI 23-12, CEI 17; Verificare la presenza di interruttore generale e differenziale per la gru ubicati sul quadro elettrico; Verificare la presenza di collegamento elettrico a terra (morsetto di terra per carcasse metalliche o spinotto di terra per macchine provviste di spina) e protezione dalla scariche atmosferiche (L'impianto di terra e quello contro le scariche atmosferiche di cantiere sono soggetti a omologazione da parte dell'ISPESL e ogni due anni di esercizio a verifica da parte dell'USL competente per territorio). ATTREZZATURA: Gru interferenti: Verificare che i bracci delle gru siano sfalsati in altezza in modo da evitare ogni possibile collisione fra elementi strutturali, tenendo conto delle massime oscillazioni; Verificare che la distanza minima fra le gru sia tale da impedire il contatto tra il braccio, le funi od il carico di una gru e la controfreccia di quella limitrofa, Installare i dispositivi per la limitazione di traslazione del carrello di una o più gru. ATTREZZATURA: Gru a torre su rotaie: Verificare: -lo stato di usura delle rotaie asportando le eventuali bave che sono responsabili dell'usura prematura dei bordini delle ruote; -il piano di appoggio perfettamente orizzontale per la posa delle rotaie; -che i binari siano perfettamente orizzontali e paralleli; -che le rotaie siano provviste alle estremità di corsa di tamponi di arresto o respingenti aventi altezza non inferiore ai 6/10 del diametro delle ruote ed adeguati per resistenza ed azione; Verificare che sulle rotaie non ci siano presenti eventuali ostacoli depositati accidentalmente; in tal caso rimuoverli. LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza di solidi recinti intorno al basamento della gru. LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza di solidi recinti intorno al basamento della gru. LUOGO DI LAVORO: Verificare che la distanza della gru e dei suoi pesi movimentati sia almeno di 5 metri dalle linee elettriche (idoneo isolamento della linea in caso contrario). ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Eseguire quotidianamente verifica "a vista" della struttura portante della macchina, la quale dovrà mantenere sagoma geometrica immutata senza deformazioni degli elementi componenti; Ricordare però che è vietato compiere sugli organi in moto qualsiasi operazione di riparazione o registrazione o ingrassaggio delle sue parti. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Usare per il sollevamento dei carichi contenitori idonei al materiale da innalzare. La forca deve essere utilizzata solo per operazioni di scarico degli autocarri, senza mai superare con il carico altezze superiori a 2m, mentre per il sollevamento di materiali minuti si devono utilizzare cassoni metallici tali da impedire la caduta del carico. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Proteggere le funi e le catene dal contatto con gli spigoli vivi del materiale da sollevare mediante angolari paraspigoli metallici. Ricordare che l'angolo tra i tiranti dell'imbracatura non deve essere superiore di 60° per evitare eccessive sollecitazione; Fare sollevare solo carichi di peso inferiore alle portate massime della gru. Non usare la gru per sradicare alberi, pali o massi o qualsiasi altra opera interrata; per strappare casseforme di getti importanti. Non farsi trasportare o permettere che si trasportino persone anche per brevi tratti; Sollevare solo carichi ben imbracati ed equilibrati; Verificare che durante l'esecuzione delle manovre di sollevamento e trasporto la parte inferiore del carico si trovi sempre ad almeno due metri dal suolo per evitare contatti accidentali con persone che si trovino sulla traiettoria di passaggio del carico; Effettuare le manovre di partenza e di arresto con gradualità in modo da evitare bruschi strappi e ondeggiamenti del carico. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare, prima dell'uso, l'effettiva portata dei ganci che devono risultare di portata superiore di quella massima della gru; nel caso dovessero risultare di portata inferiore questa deve essere considerata come la massima sollevabile dalla gru; Verificare prima di ogni operazione di sollevamento la perfetta chiusura dei dispositivi di sicurezza del gancio. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Eseguire le manovre di sollevamento solo in condizioni di perfetta visibilità di tutta la zona di azione oppure con l'ausilio di un servizio di segnalazione svolto da lavoratori incaricati esperti. Fare eseguire le manovre solo dopo che le persone non autorizzate si sono allontanate dal raggio di azione della gru a torre; Non sostare sotto il carico una volta effettuato il sollevamento. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: All'inizio di ogni turno di lavoro si dovrà provvedere alla verifica: del funzionamento dei freni, dei limitatori di corsa e degli altri dispositivi di sicurezza e segnalazione; dei dispositivi di chiusura dei ganci che devono essere sempre perfettamente funzionanti; Provvedere alla pulizia e alla lubrificazione dei ganci specialmente dopo il sollevamento di calcestruzzo; Si dovrà sospendere le manovre quando: -le persone che si trovano esposte al pericolo di caduta dei carichi non accolgano l'invito a spostarsi dalla traiettoria di passaggio; -ci si trovi in presenza di nebbia intensa o di scarsa illuminazione -in caso di vento superiore ai 70 Km/h; in questo caso provvedere all'ancoraggio supplementare della gru ed allo sbloccaggio del braccio lasciandolo libero di ruotare. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Avvicinarsi al carico per pilotarlo nel punto di scarico solo quando questo è ormai prossimo a terra e non metterti mai, per nessun motivo sotto il carico in arrivo; Accertarsi della stabilità del carico prima di eseguire la manovra di sgancio; Nelle operazioni di ricezione del carico, su castelli o ponteggi, dovrete usare appositi bastoni muniti di uncino e non sporgersi mai fuori dalle protezioni; Accompagnare il carico al di fuori delle zone di interferenza con ostacoli fissi, solo per lo stretto necessario; Dopo aver ricevuto il carico accompagnare il gancio fuori dalle zone dove potrebbe rimanere accidentalmente impigliato. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare, guanti, scarpe antinfortunistiche e casco di protezione S 2. 2. 8. PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO CARATTERISTICHE 224 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Tipologia fonte di rischio Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 8) RISCHI 1. 2. 3. Caduta dall'alto dell'operatore Caduta di materiali o attrezzi dall'alto Elettrocuzione per contatto con linee elettriche MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. ATTREZZATURA: Le macchine immesse sul mercato dopo il 22 settembre 1996, devono essere marcate CE. Verifiche necessarie per ponti sviluppabili su carro: Verifica di omologazione ISPESL, i ponti devono portare ben visibile la targa di immatricolazione. Le apparecchiature che sono costruite ed utilizzate sia come piattaforme elevabili che come gru su autocarro devono essere omologati dall'ISPESL sia come gru che come ponte sviluppabile su carro. Il datore di lavoro deve comunicare, all'ente territorialmente competente, l'ubicazione dell'apparecchio per le verifiche periodiche che hanno periodicità annuale. Collaudo dell'automezzo presso la motorizzazione civile. ATTREZZATURA: Verificare che ci siano doppi comandi (1). L'operatore sulla piattaforma deve avere a disposizione tutti i comandi di manovra, escluso l'azionamento degli stabilizzatori; questi hanno precedenza rispetto a quelli a terra che possono essere azionati per emergenza dopo aver tolto la precedenza ai comandi della piattaforma. ATTREZZATURA: Verificare che la piattaforma sia dotata su tutti i lati di una protezione rigida costituita da parapetto di altezza non inferiore a 1 m, dotata di corrente superiore, corrente intermedio e tavola fermapiede; (2) Verificare le dimensioni della piattaforma di lavoro, che deve avere un'area non inferiore a 0,25 mq per la prima persona con incrementi non inferiori a 0,35 per ogni persona in più; la dimensione minima trasversale non deve essere inferiore a 0,5 m; (3) Verificare che la piattaforma sia fornita di dispositivo di autolivellamento in modo da poter rimanere in posizione orizzontale in qualsiasi condizione di lavoro; Controllare periodicamente le condizioni delle strutture ed in particolare lo stato delle funi e dei relativi attacchi, delle carrucole e dei nottolini di sicurezza; Verificare la presenza di cartelli indicanti la portata massima. LUOGO DI LAVORO: Utilizzare cintura di sicurezza e fune di trattenuta fissate alla barra di attacco della piattaforma; (4) Verificare che il passaggio per l'accesso alla piattaforma sia dotato di chiusura non apribile verso l'esterno e tale da ritornare automaticamente nella posizione di chiusura; Evitare di superare la portata massima dell'apparecchio (persone e attrezzature) stabilita dal costruttore ed indicata sulla tabella esposta sulla piattaforma; Evitare di utilizzare la piattaforma per il sollevamento dei carichi. LUOGO DI LAVORO: Verificare, prima dell'uso, che siano in funzione gli stabilizzatori; (5) Gli stabilizzatori telescopici devono essere realizzati in robusti profili d'acciaio a sezione quadra; devono avere sfilamento regolabile in funzione dell'altezza o dello spazio a disposizione per conferire la massima stabilità alla piattaforma. I registri posti alle estremità dei bracci sono azionati a manovella. Controllare che il piano di appoggio del carro di base sia costituito da terreno consistente e livellare il ponte agendo sugli stabilizzatori a vite verificando la perfetta verticalità dei montanti mediante appositi pendolini o bolle di controllo del livellamento; Verificare che lo spazio soprastante la piattaforma sia libero prima di effettuare qualsiasi movimento; Verificare che non ci siano linee elettriche a meno di 5 m. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Effettuare lo spostamento dell'apparecchio soltanto con ponte totalmente rientrato e senza persone a bordo; Fare attenzione a non imprimere al ponte oscillazioni pericolose durante il lavoro e soprattutto a non imprimere violenti sforzi di trazione; Evitare di collocare scale, gradini o altri oggetti simili sul pavimento della piattaforma per aumentarne l'altezza. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Effettuare sempre le manutenzioni alla macchina previste nel libretto d'uso e manutenzione; in particolare controllare, al termine del lavoro, i dispositivi di sicurezza. Ricordare che è vietato: - pulire oliare o ingrassare a mano gli organi o gli elementi in moto delle macchine; - compiere su organi in moto operazioni di riparazione o registrazione; - procedere a qualsiasi riparazione senza avere ottenuto il permesso dei superiori. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali, casco di sicurezza; scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo, guanti. S 2. 2. 9. BETONIERA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 9) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elettrocuzione dovuta a manomissione degli obbligatori dispositivi di sicurezza e/o utilizzo di impianti elettrici non a norma e/o mancanti di adeguata protezione di terra. Contatto accidentale con organi di trasmissione del moto. Lesioni e schiacciamenti a mani e piedi per azionamenti accidentali. Danni da rumore. Dermatiti e danni all'apparato respiratorio per contatto con cemento. Investimento per rovesciamento della betoniera. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. ATTREZZATURA: Verificare, prima di installare ed utilizzare la betoniera che ci sia libretto d'uso e manutenzione (contenente schema di installazione, istruzioni per la manutenzione, documentazione tecnica relativa al rumore e schema dei circuiti elettrici); Per le betoniere a bicchiere e ad inversione di marcia in allegato al libretto d'uso e manutenzione il costruttore dovrà rilasciare la dichiarazione di stabilità al ribaltamento; tale documento dovrà essere redatto da un tecnico abilitato a norma di legge; Verificare la presenza di marcatura CE nel caso di betoniere immesse sul mercato dopo il 22/9/96. ATTREZZATURA: Verificare la presenza di protezione degli organi di trasmissione del moto; (1) Verificare la presenza del carter su corona e pignone; (3) Verificare che i pulsanti di comando siano incassati nella pulsantiera o protetti da un anello rigido; (2) Verificare la presenza del dispositivo contro il riavviamento automatico della betoniera; (2) Verificare che il dispositivo al ristabilirsi della tensione di 225 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) rete di arresto di emergenza sia, esterno, ben visibile e facilmente raggiungibile; (2) Verificare che non vi siano ossidazioni tali da compromettere la stabilità della struttura portante ATTREZZATURA: Verificare lo stato di conservazione della parte elettrica, nonché il grado di protezione almeno IP 44 (IP 55 qualora la betoniera sia sottoposta a getti d'acqua); Verificare che le derivazioni a spina siano conformi alla norma CEI/UNEL con dispositivo di ritenuta della spina atto ad evitare lo sfilamento accidentale; Verificare la presenza del collegamento all'impianto elettrico di messa a terra. ATTREZZATURA: Verificare che i bulloni delle ruote siano perfettamente serrati e che le guarnizioni siano in ottimo stato; controllare inoltre lo stato e il gonfiaggio del pneumatico; (6) utilizzare solo punti di appoggio previsti dal costruttore (ruote o stabilizzatori; (7) ATTREZZATURA: Per la betoniera a bicchiere Verificare che il volante di comando ribaltamento bicchiere abbia i raggi accecati ; (4) Verificare la presenza della protezione del comando a pedale con apposita nicchia; (5). ATTREZZATURA: Per la betoniera con benna di sollevamento Verificare la presenza di motore di tipo autofrenante; Verificare la presenza del dispositivo di fine corsa automatico per l'arresto della benna in posizione verticale; Durante le fasi di caricamento degli inerti tramite la benna si deve provvedere affinché si evitino bruschi strappi alla fune di caricamento; La benna inoltre non deve mai essere lasciata in alto oltre il tempo necessario; in posizione di riposo dovrà trovarsi sempre in basso. ATTREZZATURA: Per la betoniera ad inversione di marcia, protezioni nella zona di carico della benna su ambo i lati; (1) dispositivo di fine corsa per pala raschiante; comando di trascinamento della pala raschiante a "uomo presente" LUOGO DI LAVORO: Prima di posizionare la betoniera si dovrà procedere:alla verifica della stabilità e planarità del terreno che dovrà essere in grado di sopportare, senza dar luogo a cedimenti, il carico trasmesso dalla macchina per mezzo degli appoggi; Non utilizzare materiali cedevoli (laterizi) come base di appoggio; Proteggere il posto di lavoro con impalcato alto non più di 3 metri da terra quando c'è pericolo di caduta di materiale dall'alto ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prima di procedere a qualsiasi riparazione o registrazione informare sempre i superiori; Non effettuare manutenzioni su organi in movimento, ma interrompere sempre la tensione dal quadro di alimentazione ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Eseguire pulizia giornaliera della macchina controllando che il posto di lavoro sia in ordine (ricordati che potrai effettuare pulizia con getti d'acqua solo se la betoniera ha protezione elettrica di tipo IP 55); Evitare di introdurre attrezzi o parti del corpo nella tazza in rotazione; Non sovraccaricare la betoniera a bicchiere rispetto alle indicazioni del costruttore DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare guanti e scarpe antinfortunistiche; Quando la betoniera è posizionata in zone in cui ci sia pericolo di caduta di materiale dall'alto, si dovrà utilizzare il casco anche quando si è sotto la tettoia di protezione della postazione di lavoro; Per betoniere rumorose usare tappi o cuffie auricolari; Indossare sempre indumenti che non abbiano parti svolazzanti. S 2. 2.12. ESCAVATORE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.12) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Ribaltamento della macchina e conseguente possibile schiacciamento dell'operatore e delle persone presenti nelle vicinanze della macchina Elettrocuzione e/o ustioni per il contatto degli utensili di scavo con linee elettriche interrate o aeree Esplosione per il contatto degli utensili di scavo con tubazioni di gas in esercizio o ordigni bellici interrati Investimento persone o oggetti presenti nella zona di lavoro Schiacciamento, lesioni per investimento da mezzi e tra mezzi, circolanti nella zona di lavoro Schiacciamento, lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e gli interventi di manutenzione Schiacciamento, lesioni per franamenti del terreno e/o caduta di gravi Proiezione di schegge e/o detriti durante le lavorazioni Caduta dal posto di guida Ipoacusia da rumore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. ATTREZZATURA: La circolare 50/94 del Ministero del Lavoro precisa che l'escavatore universale (a pala diritta, benna strisciante, pala rovescia a braccio angolato, pala raschiante diritta, benna mordente, gru per sollevamento, battipalo, trivellatrice, perforatrice o fresa) in qualità di macchina polifunzionale deve rispettare le prescrizioni di sicurezza previste per le macchine singole di cui l'escavatore svolge le funzioni; così l'escavatore quale macchina per lo scavo ed il caricamento, ovvero per il sollevamento e trasporto dovrà risultare conforme agli artt. compresi tra il 186 e il 194 del DPR 547/55. ATTREZZATURA: Verificare la presenza della targhetta con i dati del costruttore e indicazioni sulla potenza sonora emessa dalla macchina, nonché i cartelli per le principali norme di sicurezza all'uso della macchina. ATTREZZATURA: Verificare che i comandi e gli indicatori principali rispondano alle seguenti caratteristiche: - siano facilmente accessibili e che le interferenze elettromagnetiche parassite (EMC - radio e telecomunicazioni, trasmissione elettrica o elettronica dei comandi) non provochino accidentalmente movimenti della macchina o delle sue attrezzature. Verificare che tutti i comandi tornino alla loro posizione di folle quando l'operatore li lascia, a meno che il comando funzionale della macchina o delle sue attrezzature non preveda altrimenti (per esempio nel caso di attivazione continua; attivazione automatica; posizione di blocco in rapporto con la funzione da svolgere. Verificare che i comandi siano disposti o disattivati o protetti in modo tale da non poter essere azionati inavvertitamente, in particolare quando l'operatore entra o esce dal suo posto. ATTREZZATURA: Gli escavatori devono essere dotati di freno di servizio e di stazionamento conformi ai seguenti requisiti: - il freno di servizio deve essere in grado di arrestare completamente la struttura superiore per dieci volte partendo dalla velocità nominale con incremento dell'angolo di decelerazione di rotazione non superiore al 20%. Questi dieci azionamenti devono essere consecutivi; 226 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) - il freno di stazionamento deve poter essere azionato automaticamente o manualmente a motore spento o acceso;e rimanere efficiente anche in caso di interruzione dell'energia di alimentazione (il freno di stazionamento degli escavatori deve essere interamente meccanico ad esempio freno ad attrito a molla). Negli escavatori con massa operativa < 6000 Kg, il freno di stazionamento può essere sostituito da un blocco meccanico in almeno una delle posizioni della struttura superiore. I movimenti dei comandi per la guida e la sterzatura non devono necessariamente corrispondere alla direzione di movimento voluta qualora la struttura superiore non si trovi nella normale direzione di guida. ATTREZZATURA: Verificare che a motore spento sia possibile: - abbassare l'attrezzo fino a terra; - eliminare la pressione residua in ogni circuito idraulico e pneumatico (il comando del dispositivo per eliminare la pressione residua può essere posizionato fuori dalla cabina). Il lento e graduale abbandono della posizione di arresto, per ragioni che non siano l'azionamento dei comandi dovrà essere tale da non creare rischi per le persone esposte. Quando si accende il motore o quando si interrompe la fonte di energia, dovrà essere evitato ogni movimento rischioso della macchina o delle sue attrezzature di lavoro ATTREZZATURA: Verificare la presenza di protezioni al motore e agli organi di trasmissione del moto ATTREZZATURA: Verificare che le parti mobili atte a trasmettere energia all'interno di una macchina movimento terra o le parti calde siano posizionate o munite di protezioni per ridurre al minimo il rischio di schiacciamenti, cesoiamenti , tagli e contatto con superfici calde. Schermi e ripari dovranno essere progettati in modo da rimanere ben fissati al loro posto. L'apertura e il bloccaggio dovranno poter essere effettuati in modo facile e sicuro. Nei casi in cui l'accesso è necessario solo raramente, dovranno essere montati ripari fissi smontabili per mezzo di attrezzi. Quando l'accesso è necessario di frequente per motivi di riparazione o di manutenzione, potranno essere installati ripari mobili. Se possibile schermi e ripari dovranno rimanere incernierati alla macchina quando sono aperti. ATTREZZATURA: Verificare integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico. Tubi e tubi flessibili dovranno essere installati, montati e se necessario fissati in modo tale da ridurre al minimo il contatto con superfici calde, l'attrito o altri danni esterni non intenzionali. Dovà essere possibile l'ispezione a vista di tubi e relativi accessori, eccezion fatta per quelli posizionati all'interno di elementi strutturali. Ogni componente o elemento della macchina in grado di deviare un possibile getto di fluido potrà essere considerato un dispositivo di protezione sufficiente. I tubi flessibili che devanno sopportare una pressione superiore 15 Mpa (150 bar) non dovranno essere muniti di raccordi smontabili ATTREZZATURA: Verificare la presenza delle seguenti strutture protettive: - struttura di protezione ROPS in caso di ribaltamento; - struttura di protezione FOPS contro la caduta di oggetti dall'alto; - struttura di protezione TOPS in caso di rovesciamento laterale (per gli escavatori compatti con cabina) ATTREZZATURA: Verificare che l'escavatore sia dotato di sistemi di accesso adeguati, che garantiscano accesso sicuro al posto dell'operatore e alle zone da raggiungere per la manutenzione. Le macchine per le quali è previsto che l'operatore stia seduto dovranno essere dotate di un sedile regolabile concepito in modo ergonomico, in grado di attenuare le vibrazioni e che mantenga l'operatore in una posizione stabile e gli permetta di comandare la macchina in tutte le condizioni operative prevedibili. Verificare che il livello di potenza sonora all'interno della nel posto dell'operatore non sia superiore a 85 dB(A) ATTREZZATURA: Verificare che la forma e la posizione del posto dell'operatore siano tali da garantire visibilità sufficiente della zona di guida e della zona di lavoro. Per ovviare a una visione diretta insufficiente, dovranno essere previsti dei dispositivi supplementari, quali specchietti, congegni a ultrasuoni o dispositivi video. Se venissero usati specchietti retrovisori esterni, questi dovranno garantire una sufficiente visibilità. Il finestrino anteriore e, se necessario, quello posteriore, dovranno essere dotati di tergicristallo e di lavacristallo motorizzati. Dovrà essere previsto un sistema di sbrinamento dei finestrini anteriori. ATTREZZATURA: Verificare che le macchine movimento terra siano dotate di: -luci di arresto e indicatori di direzione per macchine con velocità per costruzione superiore a 30 Km/h; -un dispositivo di segnalazione acustica comandato dal posto dell'operatore, il cui livello sonoro deve essere di almeno 93 dB(A) a 7 m di distanza dall'estremità frontale della macchina; -un dispositivo che permetta di installare un mezzo di segnalazione luminosa rotante. ATTREZZATURA: Controlla l'efficienza delle luci e dei dispositivi di avvertimento e segnalazione: -avvertitore acustico; -sistema di segnalazione luminosa. ATTREZZATURA: Il costruttore della macchina deve definire la gamma di accessori che possono essere utilizzati con la macchina e stabilire i criteri per un montaggio e un successivo uso dell'accessorio sicuri. ATTREZZATURA: Verificare che gli escavatori destinati ad essere utilizzati nelle operazioni di movimentazione dei carichi e aventi capacità nominale massima di sollevamento > 1000 Kg, o momento di ribaltamento di 40000 Nm, siano provvisti di: - un dispositivo di avvertimento acustico o visivo che segnali all'operatore che sono stati raggiunti la capacità limite di movimentazione dei carichi o il momento limite corrispondente e che continui a funzionare per tutto il periodo in cui il carico o il momento superino tale limite. Tale dispositivo può essere disattivato mentre l'escavatore sta eseguendo operazioni diverse da quelle di movimentazione dei carichi. Il modo "attivato" dovrà essere chiaramente indicato; - un dispositivo di controllo dell'abbassamento del braccio di sollevamento. ATTREZZATURA: Verificare che il dispositivo di agganciamento del carico sia fisso o smontabile. Deve inoltre: - essere installato e progettato in modo tale da ridurre al minimo il rischio di essere danneggiato durante le normali operazioni di movimento terra; - essere progettato in modo tale da impedire lo sganciamento accidentale; - poter resistere a un carico pari a due volte la capacità nominale di sollevamento. Il carico di prova deve essere applicato nella posizione più svantaggiosa dell'intero sistema di agganciamento. ATTREZZATURA: Verificare che il sistema di bloccaggio dell'attacco rapido soddisfi i requisiti seguenti: - deve mantenere l'accessorio in posizione bloccata in qualsiasi condizione di utilizzazione mediante un sistema ad accoppiamento positivo; - deve essere possibile verificare dal posto di guida o da dove viene azionato il comando di bloccaggio che l'attacco rapido e l'accessorio siano in posizione bloccata; - il comando di bloccaggio e sbloccaggio del sistema di attacco rapido deve essere protetto contro qualsiasi sganciamento improvviso; - in nessun caso deve verificarsi uno sblocco accidentale dell'accessorio a seguito di cattivi funzionamenti o della diminuzione delle forze di bloccaggio. ATTREZZATURA: Escavatori a ruote e a cingoli L'azionamento dei comandi deve essere possibile soltanto da un'unità di comando a distanza portatile. L'unità di comando a distanza deve essere munita di un commutatore a tasto per l'attivazione/disattivazione del comando a distanza. Deve essere progettata in modo tale da non ostacolare la libertà di movimento dell'operatore e non deve essere soggetta ad urti che potrebbero provocare movimenti improvvisi della macchina. L'unità deve essere munita di un arresto di 227 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) emergenza. Un dispositivo di avvertimento visivo deve indicare a coloro che si trovano in prossimità della macchina che quest'ultima è nella modalità di comando a distanza, e deve essere possibile azionare l'avvisatore dall'unità di comando a distanza ATTREZZATURA: Verificare che le direzioni di spostamento della macchina nonché i movimenti delle sue attrezzature siano chiaramente indicati sull'unità di comando, la quale deve essere altresì protetta contro azionamenti involontari (es. pulsanti incassati). Deve essere possibile bloccare i comandi nel modo "disattivato" per evitare ogni possibile azionamento involontario o non autorizzato. All'interno del posto di guida, deve essere installato un commutatore per la selezione del modo principale o di quello di comando a distanza. ATTREZZATURA: Escavatori compatti Per immobilizzare la macchina (freno di stazionamento), è possibile utilizzare l'attrezzatura usuale (per esempio braccio escavatore con benna) o una speciale (per esempio lama apripista). La procedura da seguire per bloccare l'escavatore compatto deve essere riportata nel manuale di istruzioni. ATTREZZATURA. E' necessario consultare i costruttori di pneumatici e cerchi per determinare se il pneumatico e il cerchio sono sufficientemente dimensionati (pressione di gonfiaggio e prestazioni con carico) per le condizioni di utilizzazione previste. I cerchi devono poter essere facilmente identificati. Le istruzioni relative alle norme di sicurezza, pressione, metodo di gonfiaggio e controllo devono essere fornite nel manuale di istruzioni. ATTREZZATURA: Verificare che i punti di attacco per effettuare operazioni di soccorso e di traino siano installati sulla parte anteriore e/o posteriore della macchina, eccezion fatta per le macchine aventi una massa totale superiore a 60000 Kg. Per permettere il loro trasporto in sicurezza, le macchine movimento terra devono essere munite di dispositivi di ancoraggio chiaramente identificati. Per sollevare macchine movimento terra con sicurezza, devono essere presenti sulla macchina appositi punti di attacco chiaramente identificati. Le istruzioni per il loro uso e per il sollevamento di componenti e accessori devono essere riportate nel manuale istruzioni. I martinetti stabilizzatori o altri dispositivi che possono comportare pericoli devono essere bloccabili nella loro posizione di trasporto LUOGO DI LAVORO: I segnali di avvertimento e i pittogrammi di segnalazione pericoli devono attenersi ai principi generali della ISO 9244 ed essere realizzati con materiali durevoli LUOGO DI LAVORO: Per il carico/scarico ed il trasporto della macchina, utilizzare gli appositi pianali ribassati, dotati di rampe d'accesso di adeguata pendenza e dei necessari sistemi di bloccaggio della macchina; compiere sempre questa operazione in una zona pianeggiante, con terreno di adeguata portanza. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prima di utilizzare la macchina assicurarsi della sua perfetta efficienza, nonché dell'eliminazione di qualsiasi condizione pericolosa. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe), ostacoli, limiti di ingombro. In caso di spostamenti su strada, informarsi preventivamente delle eventuali limitazioni di ingombro, carico della pavimentazione stradale. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare che nella zona di lavoro le eventuali linee elettriche aeree rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai 5 metri, in caso contrario provvedi ad idoneo isolamento della linea ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare sempre la consistenza del terreno e, in caso di vicinanza di opere di sostegno, assicurarsi anche dello stato di queste ultime, onde evitare, per il sovrappeso della macchina, il cedimento del muro ed il ribaltamento del mezzo. Verificare preventivamente che, nella zona di lavoro, non vi siano cavi, tubazioni interrate, interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente la zona di lavoro; utilizzare comunque, tutte le luci disponibili ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Mantenere sempre puliti da grasso, olio, fango, i gradini di accesso e gli appigli per la salita al posto di guida.q Non utilizzare, come appigli per la salita sulla macchina, né le tubazioni flessibili, né i comandi, in quanto non offrono garanzie per una sicura tenuta; inoltre, lo spostamento di un comando può provocare un movimento della macchina o dell'attrezzatura di scavo. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento. Dopo essere saliti in cabina, usare la macchina solo rimanendo seduti al posto di guida. Rimanere sempre con la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad eventuali rischi presenti all'esterno (rami, caduta di gravi). Garantirsi, prima di muovere la macchina una buona visione della zona circostante; pulire sempre i vetri della cabina di guida. Prima di avviare la macchina regolare e bloccare il sedile di guida in posizione ottimale ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Tenere, durante gli spostamenti, l'attrezzatura di scavo ad un altezza dal terreno, tale da assicurare una buona visibilità e stabilità. Utilizzare la macchina sempre a velocità tali da poterne mantenere costantemente il controllo ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati. Non usare mai l'attrezzatura di scavo per il sollevamento di persone MANUTENZIONE: Eseguire tutti gli interventi sull'impianto idraulico, solo quando la pressione è nulla; comunque, nel caso in cui si debba ricercare una perdita nel sistema idraulico, procedere sempre con estrema cautela, visto il pericolo derivante dall'eventuale esistenza di un foro (anche minuscolo) su uno dei flessibili idraulici, con fuoriuscita in pressione dell'olio idraulico MANUTENZIONE: Effettuare gli interventi sull'impianto elettrico seguendo le istruzioni contenute nel libretto di manutenzione della macchina; non adottare soluzioni che non diano adeguate garanzie (ponticelli vari, giunzioni con nastro, ecc.). Durante la pulizia con l'aria compressa ed il lavaggio della macchina, utilizzare getti a bassa pressione ed utilizzare gli occhiali protettivi. Non utilizzare mai liquidi infiammabili per pulire i pezzi meccanici, ma gli appositi liquidi detergenti ininfiammabili e non tossici MANUALE DI ISTRUZIONI E MANUALE DI MANUTENZIONE: Manuale di istruzioni Deve essere fornito insieme con la macchina un manuale di istruzioni per il funzionamento e la manutenzione scritto in una delle lingue ufficiali della Comunità Europea e tradotto in una delle lingue ufficiali del paese in cui la macchina verrà usata. Il manuale di istruzioni deve contenere quanto segue: - informazioni circa la necessità di equipaggiamento di protezione personale; - informazioni sulla emissione sonora; - informazioni sulla emissione di vibrazioni (vibrazioni trasmesse al corpo intero); inoltre nel caso specifico dell'escavatore: - la necessità di un operatore competente e ben addestrato; - le norme di sicurezza da rispettare, in particolare quelle riguardanti la stabilità della macchina, le sue attrezzature e il suo funzionamento sicuro; - tutte le capacità nominali si basano sul presupposto che la macchina poggi su un terreno piano e compatto. Quando la macchina opera in condizioni differenti (su terreno sciolto o irregolare, in pendenza), l'operatore deve tenere conto di queste condizioni; - indicare che l'utilizzatore della macchina deve determinare l'eventuale presenza di pericoli specifici nelle condizioni di utilizzazione previste, quali, per esempio, gas tossici, particolari condizioni del terreno che richiedono particolari precauzioni, e indicare che spetta all'utilizzatore stesso prendere le necessarie misure per eliminare o ridurre tali pericoli; - una descrizione della configurazione dell'escavatore richiesta per l'operazione di movimentazione dei carichi; - la necessità di indossare dispositivi di protezione individuale; 228 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) - i limiti di temperatura entro i quali si prevede che la macchina sia utilizzata o quando è in deposito; - disposizioni per limitare i pericoli connessi con la vicinanza. Accanto al posto dell'operatore deve essere predisposto un vano destinato alla conservazione del manuale ed alla sua protezione. Il manuale di manutenzione deve fornire informazioni adeguate per mettere il personale in grado di montare, riparare e smontare la macchina con il minimo rischio. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Per il sollevamento di parti di macchine, particolarmente pesanti, avvalersi di mezzi di sollevamento rispondenti alle norme di legge; controllare, preventivamente, la portata del mezzo, lo stato delle funi o catene utilizzate per imbracare il pezzo, la loro portata e l'eventuale presenza di persone nella zona prospiciente la macchina ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Procedere con estrema cautela, in caso di operazioni in zone potenzialmente pericolose: terreni con forti pendenze, prossimità di burroni, presenza di ghiaccio sul terreno.Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di scarpate, sia che si trovino a valle che a monte della macchina ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prestare la massima attenzione durante l'attraversamento di zone che manifestino irregolarità superficiali; quest'ultime potrebbero interrompere la continuità dell'aderenza o della trazione sul terreno della macchina con pericolo di scivolamenti laterali e/o ribaltamenti. Evitare, quando possibile, l'attraversamento e/o il superamento di ostacoli; nel caso in cui ciò non fosse possibile, ridurre la velocità, procedere obliquamente, portarsi sul punto di "bilico", bilanciare la macchina sull'ostacolo e scendere lentamente ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: In fase di carico del materiale su camion, assicurarsi che nel raggio di azione della macchina non ci siano persone; effettuare, quando possibile, il carico del camion dal lato di guida ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: In caso di arresto della macchina, riportare i comandi in folle ed inserire il freno; non abbandonare mai la macchina con il motore acceso. Chiudere la macchina nelle soste per il pranzo o alla fine della giornata lavorativa, al fine di evitare avviamenti a personale non autorizzato ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare otoprotettori, scarpe di sicurezza, casco di sicurezza e guanti. Indossare indumenti aderenti al corpo, evitando assolutamente abiti con parti sciolte e svolazzanti, eventuali capelli lunghi vanno tenuti legati MANUTENZIONE: Le manutenzioni principali sono la costante pulizia e la lubrificazione della macchina nonché tutte le operazioni previste dalle specifiche contenute nel libretto di manutenzione. Seguire sempre le istruzioni contenute nell'apposito libretto della macchina durante l'esecuzione degli interventi di manutenzione. Evitarere sempre che gli interventi di manutenzione vengano effettuati da personale inesperto o non autorizzato. Al termine dell'intervento, rimettere a posto tutte le protezioni della macchina (carter, ecc.), che erano state asportate per eseguire la manutenzione. Durante il rifornimento di carburante o la ricarica delle batterie, evitare accuratamente la presenza di fiamme libere o la produzione di scintille MANUTENZIONE: Tutti gli interventi di manutenzione dovranno essere eseguiti senza la presenza di personale nella cabina guida, a meno che si tratti di personale esperto, incaricato di collaborare all'operazione. Le eventuali operazioni di saldatura sulla macchina, vanno eseguite utilizzando tutti i mezzi di protezione personale necessari (occhiali, maschere, aspiratori, ) MANUTENZIONE: Non eseguire mai interventi di manutenzione con il motore acceso, salvo ciò sia prescritto nelle istruzioni per la manutenzione della macchina. In caso di intervento in luogo chiuso (officina) o ambiente confinato (galleria) predisporre un sistema di depurazione o allontanamento dei gas di scarico. In caso di interventi sulla macchina o su parti di essa, con sollevamento delle stesse, bloccare sempre il tutto, utilizzando mezzi esterni; nel caso in cui la stessa non sia stata ancora bloccata adeguatamente, evitare il passaggio di persone, sotto l'attrezzatura o nelle immediate vicinanze. Per la manutenzione dell'attrezzatura di scavo (braccio, benna, lama, ecc.) in posizione sollevata, bloccare la stessa prima di intervenire (con l'apposito dispositivo) MANUTENZIONE: Le operazioni di sostituzione dei denti delle benne devono essere effettuati utilizzando gli occhiali protettivi, al fine di evitare che i colpi di martello, necessari per estrarre e sostituire i denti consumati, possano provocare la proiezione di schegge, con grave pericolo per gli occhi dell'addetto MANUTENZIONE: Nel caso di manutenzioni su parti della macchina irraggiungibili da terra, utilizzare scale, piattaforme, ecc., rispondenti ai criteri di sicurezza (appoggi, parapetti, ecc.). In caso di utilizzo di martinetti di sollevamento, controllarne preventivamente l'efficienza; posizionarli solo nei punti della macchina indicati dalle istruzioni per la manutenzione. I martinetti devono essere sempre considerati solo come un mezzo d'opera; il bloccaggio del carico deve essere effettuato trasferendo il peso ad appositi supporti predisposti, di adeguata portata S 2. 2.15. SEGA CIRCOLARE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.15) RISCHI 1. 2. 3. 4. Elettrocuzione Lesioni e tagli a mani per contatto con la lama Schiacciamenti e contusioni sul resto del corpo per rigetto del pezzo in lavorazione, per impigliamento di abiti nella lama e per proiezione di schegge e nodi durante la lavorazione Danni da rumore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. ATTREZZATURA: Verificare, prima di installare ed utilizzare la sega circolare che ci sia libretto d'uso e manutenzione (contenente schema di installazione, istruzioni per la manutenzione documentazione tecnica relativa al rumore e schema dei circuiti elettrici). Verificare la presenza della marcatura CE nel caso di sega circolare immessa sul mercato dopo il 22/9/96. ATTREZZATURA: Verificare la presenza dispositivo contro il riavviamento automatico al ristabilirsi della corrente di rete; Verificare che il dispositivo di arresto di emergenza sia, esterno, ben visibile e facilmente raggiungibile; (1) Verificare la presenza di schermi di protezione del disco da taglio nella parte sottostante il tavolo di lavoro; (2) Verificare la presenza di protezione delle parti in movimento (cinghia e motore). (2) ATTREZZATURA: Verificare la presenza di solida cuffia regolabile di protezione disco da taglio, con parte trasparente in sommità (3); Verificare la presenza di coltello divisore posto posteriormente alla lama del disco a non più di 3 mm. (4). ATTREZZATURA: Verificare la presenza di spingitoi (5) per tagli di piccoli pezzi e sagome per taglio cunei 229 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 5. 6. 7. 8. 9. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) ATTREZZATURA: Verificare lo stato di buona conservazione dei collegamenti elettrici e di terra visibili; Verificare che le derivazioni dei cavi siano conformi alle norme CEI / UNEL con dispositivo di ritenuta della spina atto ad evitare lo sfilamento accidentale.Verificare che il grado di protezione dei materiali elettrici sia almeno IP 44. LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza, in prossimità della sega circolare, di cartello con le principali norme d'uso in sicurezza. LUOGO DI LAVORO: Accertarsi che la sega circolare sia in una posizione stabile; Proteggere il posto di lavoro con solida tettoia alta non più di 3 metri quando c'è pericolo di caduta di materiale dall'alto ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non distrare durante il lavoro, pensare sempre a come fare il taglio con le mani il più possibile dal disco; Controllare lo stato di conservazione della lama praticando una percussione col martello (ricordare che la lama deve risultare senza fessure o incrinature, ben affilata ed allicciata) ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Pulire al termine di ogni lavorazione il piano di lavoro e la zona sottostante; Non modificare mai o rimuovere i dispositivi di sicurezza; Prima di procedere a qualsiasi riparazione o registrazione informare sempre i superiori; Non effettuare manutenzioni su organi in movimento, ma interrompere sempre la tensione dal quadro di alimentazione DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare otoprotettori, guanti e scarpe antinfortunistiche; Quando la sega circolare è posizionata in zone in cui ci sia pericolo di caduta di materiale dall'alto, si dovrà utilizzare il casco anche sotto la tettoia di protezione della postazione di lavoro; Utilizzare occhiali di protezione quando la cuffia del disco da taglio non protegge sufficientemente dall'emissione di schegge; Indossare sempre indumenti che non abbiano parti svolazzanti S 2. 2.17. AUTOCARRO - DUMPER CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.17) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Ribaltamento della macchina e conseguente possibile schiacciamento dell'operatore e delle persone presenti nelle vicinanze della macchina Elettrocuzione e/o ustioni per il contatto del ribaltabile con linee elettriche interrate o aeree Investimento persone o oggetti presenti nella zona di lavoro Schiacciamento, lesioni per investimento da mezzi e tra mezzi, circolanti nella zona di lavoro Rovesciamento/caduta di carico Rovesciamento, ribaltamento per presenza di scavi e/o terreno sconnesso Schiacciamento, lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e gli interventi di manutenzione Schiacciamento, lesioni per franamenti del terreno e/o caduta di gravi Caduta dal posto di guida; Ipoacusia da rumore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. ATTREZZATURA: Verificare la presenza della targhetta con i dati del costruttore e indicazioni sulla potenza sonora emessa dalla macchina, nonché i cartelli per le principali norme di sicurezza all'uso della macchina ATTREZZATURA: Verificare che i comandi e gli indicatori principali rispondano alle seguenti caratteristiche: - siano facilmente accessibili e che le interferenze elettromagnetiche parassite (EMC - radio e telecomunicazioni, trasmissione elettrica o elettronica dei comandi) non provochino accidentalmente movimenti della macchina o delle sue attrezzature. Verificare che tutti i comandi tornino alla loro posizione di folle quando l'operatore li lascia, a meno che il comando funzionale della macchina o delle sue attrezzature non preveda altrimenti (per esempio nel caso di attivazione continua; attivazione automatica; posizione di blocco in rapporto con la funzione da svolgere. Verificare che i comandi siano disposti o disattivati o protetti in modo tale da non poter essere azionati inavvertitamente, in particolare quando l'operatore entra o esce dal suo posto. ATTREZZATURA: Gli autocarri devranno essere dotati di freno di servizio, di soccorso e di stazionamento, efficiente intutte le condizioni di servizio, carico, velocità, stato del terreno e pendenza previste dal produttore e corrispondenti alle situazioni che si verificano normalmente. L'operatore dovrà essere in grado di rallentare e di arrestare la macchina per mezzo del freno di servizio. In caso di guasto del freno di servizio dovrà essere previsto un freno di soccorso per rallentare e fermare la macchina. Dovrà essere previsto un dispositivo meccanico di stazionamento per mantenere immobile la macchina già ferma; questo freno di stazionamento dovrà essere bloccabile e potrà essere combinato con uno degli altri dispositivi di frenatura. ATTREZZATURA: Le macchine con telaio articolato dovranno essere dotate di un elemento di bloccaggio dell'articolazione ATTREZZATURA: Verificare la presenza di protezioni al motore e agli organi di trasmissione del moto. Verificare che le parti mobili atte a trasmettere energia all'interno di una macchina movimento terra o le parti calde siano posizionate o munite di protezioni per ridurre al minimo il rischio di schiacciamenti, cesoiamenti , tagli e contatto con superfici calde. Schermi e ripari devono essere progettati in modo da rimanere ben fissati al loro posto. L'apertura e il bloccaggio devono poter essere effettuati in modo facile e sicuro. Nei casi in cui l'accesso è necessario solo raramente, devono essere montati ripari fissi smontabili per mezzo di attrezzi. Nei casi in cui l'accesso è necessario di frequente per motivi di riparazione o di manutenzione, possono essere installati ripari mobili. Per quanto possibile schermi e ripari devono rimanere incernierati alla macchina quando sono aperti ATTREZZATURA: Verificare integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamicoTubi e tubi flessibili dovranno essere installati, montati e se necessario fissati in modo tale da ridurre al minimo il contatto con superfici calde, l'attrito o altri danni esterni non intenzionali. Dovrà essere possibile l'ispezione a vista di tubi e relativi accessori, eccezion fatta per quelli posizionati all'interno di elementi strutturali. Ogni componente o elemento della macchina in grado di deviare un possibile getto di fluido potrà essere considerato un dispositivo di protezione sufficiente. I tubi flessibili che dovranno sopportare una pressione superiore 15 Mpa (150 bar) non dovranno essere muniti di raccordi smontabili ATTREZZATURA: Verificare la presenza delle seguenti strutture protettive: - struttura di protezione ROPS in caso di ribaltamento; - struttura di protezione FOPS contro la caduta di oggetti dall'alto. Gli autoribaltabili compatti provvisti di cabina dovranno essere progettati e costruiti in modo tale da accogliere una struttura FOPS di livello 230 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) I, mentre gli autoribaltabili compatti provvisti di attrezzatura di autocaricamento dovranno essere dotati di una struttura FOPS di livello II. ATTREZZATURA: Gli autoribaltabili compatti con potenza <=45kW non richiedono necessariamente una cabina ATTREZZATURA: Verificare che l'autocarro sia dotato di sistemi di accesso adeguati, che garantiscano accesso sicuro al posto dell'operatore e alle zone da raggiungere per la manutenzione. Le macchine per le quali è previsto che l'operatore stia seduto dovranno essere dotate di un sedile regolabile concepito in modo ergonomico, in grado di attenuare le vibrazioni e che mantenga l'operatore in una posizione stabile e gli permetta di comandare la macchina in tutte le condizioni operative prevedibili. Verificare che il livello di potenza sonora all'interno della nel posto dell'operatore non sia superiore a 85 dB(A). Nel caso in cui il posto dell'operatore sia provvisto di un sedile reversibile (con rotazione di 180°) per la marcia in avanti e indietro, il senso del movimento impresso al comando dello sterzo dovrà corrispondere al voluto mutamento della direzione di marcia della macchina. Verificare che la forma e la posizione del posto dell'operatore siano tali da garantire visibilità sufficiente della zona di guida e della zona di lavoro.Per ovviare a una visione diretta insufficiente, dovranno essere previsti dei dispositivi supplementari, quali specchietti, congegni a ultrasuoni o dispositivi video. Se verranno usati specchietti retrovisori esterni, questi dovanno garantire una sufficiente visibilità. Il finestrino anteriore e, se necessario, quello posteriore, dovranno essere dotati di tergicristallo e di lavacristallo motorizzati. Dovrà essere previsto un sistema di sbrinamento dei finestrini anteriori ATTREZZATURA: Verificare che le macchine movimento terra siano dotate di: -luci di arresto e indicatori di direzione per macchine con velocità per costruzione superiore a 30 Km/h; -un dispositivo di segnalazione acustica comandato dal posto dell'operatore, il cui livello sonoro deve essere di almeno 93 dB(A) a 7 m di distanza dall'estremità frontale della macchina; -un dispositivo che permetta di installare un mezzo di segnalazione luminosa rotante. ATTREZZATURA: Controllare l'efficienza delle luci e dei dispositivi di avvertimento e segnalazione: -avvertitore acustico; -sistema di segnalazione luminosa ATTREZZATURA: Verificare la presenza del dispositivo di blocco per l'azione ribaltabile del cassonetto al limite della sua corsa e la buona efficienza dei dispositivi di chiusura delle sponde. Deve ssere previsto un dispositivo meccanico di supporto del cassone per sostenere il cassone nella posizione sollevata. Il cassone deve poter essere abbassato fino alla posizione di trasporto (telaio) anche a motore spento. Se il cassone ribaltabile può essere aperto manualmente, il dispositivo di comando dell'apertura deve essere progettato e installato in modo tale che l'apertura e la chiusura possano avvenire in modo sicuro, per esempio dal posto dell'operatore o da un lato diverso da quello che si trova nella direzione di scarico. Se il cassone ribaltabile non è visibile all'operatore quando questi si trovi in posizione seduta, deve essere previsto un indicatore della posizione del cassone che segnali che quest'ultimo non è in posizione di trasporto ATTREZZATURA: L'attrezzatura di autocaricamento deve essere progettata in modo tale da poter caricare unicamente il cassone della macchina sulla quale è montata ATTREZZATURA: Qualora esista il rischio di perdita di stabilità durante lo scarico a causa del gelo o dell'incollamento del carico al cassone, è necessario prevedere adeguate misure per facilitare lo scarico, per esempio riscaldando il cassone stesso ATTREZZATURA: Verificare che le direzioni di spostamento della macchina nonché i movimenti delle sue attrezzature siano chiaramente indicati sull'unità di comando, la quale deve essere altresì protetta contro azionamenti involontari (es. pulsanti incassati).Deve essere possibile bloccare i comandi nel modo "disattivato" per evitare ogni possibile azionamento involontario o non autorizzato ATTREZZATURA: Autoribaltabile a telaio rigido e snodato. E' necessario consultare i costruttori di pneumatici e cerchi per determinare se il pneumatico e il cerchio sono sufficientemente dimensionati (pressione di gonfiaggio e prestazioni con carico) per le condizioni di utilizzazione previste. I cerchi devono poter essere facilmente identificati. Le istruzioni relative alle norme di sicurezza, pressione, metodo di gonfiaggio e controllo devono essere fornite nel manuale di istruzioni. ATTREZZATURA: I segnali di avvertimento e i pittogrammi di segnalazione pericoli devono attenersi ai principi generali della ISO 9244 ed essere realizzati con materiali durevoli. VERIFICA DEL LUOGO DI LAVORO: Prima di utilizzare la macchina assicurarsi della sua perfetta efficienza, nonché dell'eliminazione di qualsiasi condizione pericolosa. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe), ostacoli, limiti di ingombro. In caso di spostamenti su strada, informarsi preventivamente delle eventuali limitazioni di ingombro, carico della pavimentazione stradale. LUOGO DI LAVORO: Verificare che nella zona di lavoro le eventuali linee elettriche aeree rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai 5 metri, in caso contrario provvedi ad idoneo isolamento della linea LUOGO DI LAVORO: Verificare sempre la consistenza del terreno e, in caso di vicinanza di opere di sostegno, assicurarsi anche dello stato di queste ultime, onde evitare, per il sovrappeso della macchina, il cedimento del muro ed il ribaltamento del mezzo. Verificare preventivamente che, nella zona di lavoro, non vi siano cavi, tubazioni interrate, interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente la zona di lavoro; utilizzare comunque, tutte le luci disponibili. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Mantenere sempre puliti da grasso, olio, fango, i gradini di accesso e gli appigli per la salita al posto di guida. Non utilizzare, come appigli per la salita sulla macchina, né le tubazioni flessibili, né i comandi, in quanto non offrono garanzie per una sicura tenuta; inoltre, lo spostamento di un comando può provocare un movimento della macchina o dell'attrezzatura di scavo. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento. Dopo essere saliti in cabina, usare la macchina solo rimanendo seduti al posto di guida. Rimanere sempre con la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad eventuali rischi presenti all'esterno (rami, caduta di gravi) ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Garantirsi, prima di muovere la macchina una buona visione della zona circostante; pulire sempre i vetri della cabina di guida. Prima di avviare la macchina regolare e bloccare il sedile di guida in posizione ottimale ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare la macchina sempre a velocità tali da poterne mantenere costantemente il controllo ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante le manovre ed il caricamento del mezzo sarà fatto divieto a chiunque di sostare in vicinanza dello stesso; detto divieto andrà impartito anche all'operatore il quale nelle fasi di carico e scarico del mezzo non dovrà sostare al posto di guida. Per l'esecuzione di manovre in spazi ristretti, l'operatore dovrà farsi supportare da altra persona a terra. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: L'operatore dovrà astenersi dal salire sul cassone; a fronte di esigenze contingenti che necessiti tale operazione, dovrà procedere con massima cautela controllando preventivamente che le proprie scarpe siano prive di fango e/o bagnate nella suola e che i pedalini di salita (di tipo antiscivolo) siano puliti ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: In caso di arresto della macchina, riportare i comandi in folle ed inserire il freno; non abbandonare mai la macchina con il motore acceso. Chiudere la macchina nelle 231 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 28. 29. 30. 31. 32. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) soste per il pranzo o alla fine della giornata lavorativa, al fine di evitare avviamenti a personale non autorizzato ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prestare la massima attenzione durante l'attraversamento di zone che manifestino irregolarità superficiali; quest'ultime potrebbero interrompere la continuità dell'aderenza o della trazione sul terreno della macchina con pericolo di scivolamenti laterali e/o ribaltamenti. Evitare l'attraversamento e/o il superamento di ostacoli; nel caso in cui ciò non fosse possibile, ridurre la velocità, procedere obliquamente, portarsi sul punto di "bilico", bilanciare la macchina sull'ostacolo e scendere lentamente ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare otoprotettori, scarpe di sicurezza, casco di sicurezza e guanti. Indossa indumenti aderenti al corpo, evitando assolutamente abiti con parti sciolte e svolazzanti, eventuali capelli lunghi vanno tenuti legati MANUTENZIONE ATTREZZATURA: Le manutenzioni principali sono la costante pulizia e la lubrificazione della macchina nonché tutte le operazioni previste dalle specifiche contenute nel libretto di manutenzione. Seguire sempre le istruzioni contenute nell'apposito libretto della macchina durante l'esecuzione degli interventi di manutenzione. Evitare sempre che gli interventi di manutenzione vengano effettuati da personale inesperto o non autorizzato. Al termine dell'intervento, rimettere a posto tutte le protezioni della macchina (carter, ecc.), che erano state asportate per eseguire la manutenzione. MANUTENZIONE ATTREZZATURA: Tutti gli interventi di manutenzione dovranno essere eseguiti senza la presenza di personale nella cabina guida, a meno che si tratti di personale esperto, incaricato di collaborare all'operazione. MANUTENZIONE ATTREZZATURA: Non eseguire mai interventi di manutenzione con il motore acceso, salvo ciò sia prescritto nelle istruzioni per la manutenzione della macchina. In caso di intervento in luogo chiuso (officina) o ambiente confinato (galleria) predisporre un sistema di depurazione o allontanamento dei gas di scarico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Nuovo Dispositivo di Protezione S 2. 2.19. PONTE SU CAVALLETTI CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.19) RISCHI 1. 2. 3. 4. Caduta dall'alto degli utilizzatori dovute a cedimento della base di appoggio, cedimento o mancanza dei parapetti, rottura delle tavole dell'impalcato Caduta dall'alto di materiali Scivolamento Elettrocuzione dovuta a mancato rispetto delle distanze da linee elettriche in tensione MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. ATTREZZATURA: Utilizzare il ponte su cavalletti rispettando altezza massima consentita (senza aggiunte di sovrastrutture), portata massima, e numero di persone ammesse contemporaneamente all'uso ATTREZZATURA: Prima del montaggio del ponte su cavalletti provvedi al controllo ed alla manutenzione di tutti gli elementi che lo costituiscono; Utilizzare tavole di legno di dimensioni adeguate e poggianti su tre cavalletti (1) con distanza massima di 1,8 m tra gli stessi. Nel caso di tavole di dimensioni 30x5 cm x4m di lunghezza è consentito l'uso di due cavalletti con luce massima di 3,6 m.; L'impalcato deve avere una larghezza minima di 90 cm (2), una sporgenza massima a sbalzo di 20 cm e le tavole devono risultare ben accostate tra loro e fissate. L'accesso al ponte su cavalletti deve essere garantito da scale poste all'esterno evitando di appoggiarle al ponte ATTREZZATURA: Non utilizzare pannelli per casseforme per formare l'impalcato del ponte su cavalletti. Proteggere gli sporti (3) della cavalla da ponteggio usata come cavalletto (lo scivolamento in piano e l'urto di parte del corpo contro tali sporti e causa di infortuni anche gravi); Quando si utilizza la cavalla da ponteggio si deve unire sempre con gli appositi correnti e diagonali per rendere stabile il ponte su cavalletti; Per tavole metalliche verificare la funzionalità e l'inserimento del perno di bloccaggio; Verificare la presenza di regolare parapetto (alto almeno 1 metro, con tavola fermapiede, corrente superiore e intermedio) su tutti i piani in uso del ponte per altezze superiori a 2 m ATTREZZATURA: Privilegiare sempre la presenza del terzo cavalletto al centro; Non utilizzare mai cavalletti improvvisati quali scale portatili o pianali in legno posti verticalmente LUOGO DI LAVORO: Verificare che il carico del ponte sul terreno sia opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente, qualora il terreno non risulti ben livellato o di portanza adeguata ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non depositare materiale in eccesso sul ponte, su quest'ultimo può rimanere solo il materiale strettamente necessario per la lavorazione in corso; è necessario mantenere il materiale in ordine e assicurare un transito sicuro sull'impalcato; evitare carichi concentrati sul ponte (ripartire il peso del materiale, non sostare in più persone in uno stesso punto del ponte, non saltare sull'impalcato) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Per le normali attività di muratura sul ponte su cavalletti utilizzare casco di sicurezza, scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo, guanti S 2. 2.20. PONTEGGIO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.20) RISCHI 1. Caduta dall'alto di materiali e/o persone (mancanza parapetto, cedimenti del ponteggio, mancanza ancoraggi, rottura delle tavole dell'impalcato) 232 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 2. 3. 4. 5. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Caduta in piano (scivolamento inciampo contro materiali ingombranti al piano) Elettrocuzione dovuta a mancato rispetto delle distanze da linee elettriche in tensione Lesioni, schiacciamenti alle mani durante le operazioni di imbracatura e ricezione dei carichi Investimento di persone per caduta dall'alto di elementi del ponteggio o di materiali da lavoro durante l'operazione di sollevamento al piano MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. ATTREZZATURA: E' obbligatorio l'uso del ponteggio per ogni lavoro svolto ad altezza superiore a m 2,0 (DPR 164/56 art.17).Utilizzare esclusivamente ponteggi metallici dotati di regolare autorizzazione ministeriale (DPR 164/56 art. 30).Tenere in cantiere, a disposizione degli organi di vigilanza, l'autorizzazione ministeriale all'impiego del ponteggio firmata dal responsabile di cantiere e, nei casi in cui il ponteggio superi i 20 m di altezza dal suolo o sia difforme dagli schemi tipo del fabbricante, il progetto (disegni e calcoli) firmato da un ingegnere o architetto abilitato.Verificare che ci sia tutta la documentazione: libretto d'uso del ponteggio con la relativa autorizzazione ministeriale, disegno esecutivo del ponteggio firmato cosi come sarà montato o progetto del ponteggio firmato da tecnico abilitato se supera i 20 m. o se difforme dagli schemi tipo. Adibire alle operazioni di montaggio, smontaggio e uso del ponteggio solo personale formato ed esperto, che non soffra di disturbi legati all'altezza ATTREZZATURA: Eseguire il montaggio secondo gli schemi del libretto del ponteggio e in conformità al disegno esecutivo (firmato dal capocantiere) o al progetto del ponteggio (firmato da tecnico abilitato se supera i 20 m. o se è difforme dagli schemi tipo).In particolare - verificare sempre la presenza di regolari parapetti sulla facciata e in testata (1); - verificare la presenza di diagonali correnti e controventi strutturali ATTREZZATURA: Verificare la presenza dei marchi sui singoli elementi del ponteggio ATTREZZATURA: Controllare, prima del montaggio del ponteggio tutti gli elementi che lo costituiscono ed in particolare: -scartare o sostituire i tubi che non sono perfettamente diritti o che presentano estremità deformate; -scartare i giunti che presentano ossidazioni o fessurazioni; -togliere le incrostazioni dalle tavole; -eliminare le tavole di legno che presentano fessurazioni, nodi passanti di notevole dimensioni o segni di deterioramento; oppure, per quelle metalliche, eliminare quelle che presentano ossidazioni o fessurazioni pregiudizievoli per un loro uso sicuro; Impedire, durante l'allestimento del ponteggio il transito delle persone nell'area sottostante tramite la cartellonistica di sicurezza LUOGO DI LAVORO: Prima di iniziare il montaggio del ponteggio è necessario verificare la resistenza del piano d'appoggio, che dovrà essere protetto contro infiltrazioni d'acqua o cedimenti; Nel caso che il terreno non sia in grado di resistere alle pressioni trasmesse dalla base d'appoggio, si devono interporre elementi resistenti atti a ripartire le azioni sul terreno quali ad es. assi di legno di adeguato spessore (4 o 5 cm); ogni elemento di ripartizione deve interessare almeno due montanti ed è bene fissarvi le basette LUOGO DI LAVORO: Utilizzare sempre le basette alla base dei montanti del ponteggio; Nel caso in cui il terreno non sia perfettamente orizzontale si deve procedere ad un suo livellamento, oppure bisogna usare basette regolabili e mai altri materiali cedevoli che potrebbero rompersi sotto il carico trasmesso dal montante quali pietre, mattoni ecc.. LUOGO DI LAVORO: Verificare, in fase di sollevamento, la corretta imbracatura degli elementi del ponteggio e segrega l'area interessata dalle operazioni di montaggio LUOGO DI LAVORO: Operare, durante il montaggio del ponteggio, su piani protetti da regolari parapetti o facendo uso di imbracatura di sicurezza collegata a fune di trattenuta (ricordati che il moschettone deve avere una resistenza di almeno 2000 kg e deve essere fissata ai montanti del ponteggio tramite morsetti o altri sistemi garantiti) LUOGO DI LAVORO: Utilizzare per gli impalcati tavole di legno con spessore e larghezza non inferiori a 4X30 cm, oppure 5x20 cm. (E' vietato usare i pannelli per cassaforma); Sovrapporre tra loro le tavole di circa 40 cm in corrispondenza di un traverso (20 cm da una parte e 20 dall'altra); ogni tavola deve appoggiare almeno su tre traversi e non presentare parti a sbalzo; Accostare bene le tavole evitando fessure attraverso le quali potrebbero cadere materiali; Verificare, per le tavole metalliche, la funzionalità del perno di bloccaggio e il suo effettivo inserimento LUOGO DI LAVORO: Sistemare sempre il sottoponte di sicurezza, cioè un impalcato con regolare parapetto sottostante a non più di 2,5 m il piano di lavoro (il sottoponte può essere omesso solo per lavori di manutenzione di durata inferiore a 5 gg.) LUOGO DI LAVORO: Realizzare gli ancoraggi del ponteggio previsti dagli schemi (almeno ogni 22 mq. di ponteggio); Vincolare sempre il ponteggio a parti stabili dell'edificio; (Ricordarsi che i canali pluviali, le ringhiere ecc. non sono considerati parti stabili) LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza di regolare parapetto (alto almeno 1 metro, con tavola fermapiede, corrente superiore e corrente intermedio) su tutti i piani del ponteggio e sui sottoponti di sicurezza, compreso le testate; Presenza del parapetto anche verso la costruzione, quando il ponteggio fisso dista più di 20 cm dall'edificio; Parapetto sporgente di almeno 120 cm oltre il piano di gronda o oltre l'ultimo impalcato del ponteggio LUOGO DI LAVORO: Utilizzare le apposite scale interne per salire e scendere dal ponteggio. Le scale devono essere sfalsate da un piano all'altro (evita di posizionarle una in prosecuzione dell'altra) LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza della mantovana quando è necessario proteggere il passaggio di persone sotto al ponteggio dalla caduta di materiali e reti di nylon o teli per trattenere la polvere LUOGO DI LAVORO: Verificare la verticalità dei montanti ed il loro collegamento assiale e l'inserimento della spina verme LUOGO DI LAVORO: Verificare la corretta installazione dei canali di scarico per allontanare i materiali di risulta, ricordandosi di recintare la zona di fuoriuscita del materiale. (E' vietato gettare materiale dal ponteggio) LUOGO DI LAVORO: Il ponteggio deve essere collegato elettricamente "a terra" ogni 20-25 mt. di sviluppo lineare secondo il percorso più breve possibile, evitando strozzature o brusche svolte; i conduttori di terra devono avere sezione non inferiore a 35 mm2. LUOGO DI LAVORO: I castelli di carico del ponteggio devono essere progettati da tecnico laureato e devono riportare l'indicazione del carico massimo ammissibile; Il montaggio di apparecchi di sollevamento è consentito quando questi non superino i 200 Kg di portata e non abbiano uno sbraccio superiore a 1200 mm.; bisogna altresì realizzare il raddoppio del montante interessato e un adeguato sistema di ancoraggio ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non si deve modificare alcuna parte del ponteggio senza l'autorizzazione del capocantiere; in ogni modo si deve informare il preposto ogni qualvolta si verifichi la necessità di una modifica della struttura; Non utilizzare elementi di ponteggio di tipi e/o marche diverse senza prima avere interpellato il preposto ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non sovraccaricare il ponteggio depositandovi materiale e attrezzature in quantità eccessive; su quest'ultimo può rimanere solo il materiale strettamente 233 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 21. 22. 23. 24. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) necessario per la lavorazione in corso mantenuto in ordine per assicurare un transito sicuro; Ripartire il peso del materiale ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non si deve per nessun motivo salire o scendere lungo i montanti o farti portare al piano da argani o simili ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non sostare con più persone in uno stesso punto del ponteggio; Evitare di correre o saltare sul ponteggio; Non si deve gettare alcun oggetto o materiale dal ponteggio; Ê vietato consumare pasti sopra al ponteggio ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non si deve utilizzare ponteggi posti ad una distanza inferiore a 5 metri da linee elettriche aeree, senza aver chiesto l'autorizzazione preventiva al preposto ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Si deve sempre accompagnare all'esterno del ponteggio il gancio della gru dopo la ricezione di un carico, per evitare che questo si impigli nella struttura provocando gravi danni DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare durante le fasi di smontaggio e montaggio, cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali, e fune di trattenuta scorrevole su di una guida rigida orizzontale applicata ai montanti interni del ponteggio; casco di sicurezza, scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo e guanti S 2. 2.21. SCALA PORTATILE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.21) RISCHI 1. 2. 3. Caduta dall'alto persone per rottura, per scivolamento, per ribaltamento Caduta dall'alto materiali per distrazione Elettrocuzione per lavori in prossimità di linee elettriche MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. ATTREZZATURA: Le scale a mano devono servire esclusivamente per lavori assolutamente particolari in cui non è possibile la realizzazione di opere provvisionali e come percorso temporaneo ed occasionale per il superamento di dislivelli e per l'accesso ai diversi piani di opere provvisionali; Verificare che le scale siano dotate di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due montanti e di ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolo alle estremità superiori; Verificare che l'appoggio (inferiore o superiore) sia piano e non cedevole (sono da preferire le scale dotate di piedini regolabili per la messa a livello) ATTREZZATURA: Verificare che i pioli delle scale di legno siano fissati ad incastro ATTREZZATURA: Verificare la presenza di piedino regolabile e antisdrucciolo; In presenza di dislivelli utilizzare l'apposito prolungamento. Evitare l'uso di pietre o altri mezzi di fortuna per livellare il piano ATTREZZATURA: Verificare lo stato di conservazione degli elementi costituenti la scala. Evitare scale arrugginite e senza piedi antisdrucciolo ATTREZZATURA: Posizionare correttamente la scala e fissala in sommità (lega un montante nella parte superiore) e se necessario anche al suolo per evitare scivolamenti o rovesciamenti; Accertarsi che nessun lavoratore si trovi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale ATTREZZATURA: Verificare, prima dell'uso, la sporgenza dei montanti di almeno 1 metro oltre il piano di accesso ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non usare altri mezzi di fortuna per raggiungere i punti di lavoro in quota; Le scale non vanno usate come passerelle o come montanti di ponti su cavalletti; Non usare le scale in prossimità di linee elettriche (> 5 m) a meno che non siano schermate o isolate; Prima di salire sulla scala verificarne sempre la stabilità, scuotendo leggermente la scala per accertarsi che le estremità superiori e quelle inferiori siano correttamente appoggiate E' necessario salire o scendere dalla scala sempre col viso rivolto verso la scala stessa; La scala deve essere utilizzata da una persona per volta; Non sporgersi dalla scala; Evitare di utilizzare la scala oltre il terzultimo piolo. Se necessario ricorrere a scala più lunga LUOGO DI LAVORO: Controllare l'angolo di inclinazione della scala. Per determinare la corretta inclinazione della scala ci si deve mettere in piedi contro l'appoggio del montante coi piedi paralleli ai pioli; sollevare un braccio piegato fino all'altezza delle spalle e toccare la scala col gomito se l'inclinazione è corretta. Il piede è appoggiato ad 1/4 della altezza di sbarco della scala LUOGO DI LAVORO: Scala ad elementi innestati Verificare che la lunghezza della scala in opera non superi i 15 m, salvo particolari situazioni in cui le estremità superiori dei montanti devono essere assicurate a parti fisse; Controllare che tra gli elementi della scala a sfilo ci sia una sovrapposizione di almeno 5 pioli (1 metro); Verificare, in caso di scale innestate di lunghezza superiore agli 8 metri, la presenza di rompitratta centrale per ridurre la freccia d'inflessione LUOGO DI LAVORO: Scala doppia Utilizzare scale che non superino i 5 m di altezza; Verificare, prima di salire sulla scala, che i dispositivi di trattenuta siano correttamente posizionati; Evitare di lavorare stando a cavalcioni sulla scala, poichè può subentrare una forza orizzontale in grado di ribaltarla LUOGO DI LAVORO: Verificare che la scala sia provvista di catena di adeguata resistenza o di altro dispositivo che impedisca l'apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza.(5) Si può salire sulla piattaforma della scala doppia solo se i montanti sono prolungati di almeno 60 cm oltre la piattaforma DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare casco di sicurezza per proteggerti in caso di caduta e quando lavori in prossimità di una scala con lavoratori su di essa. Usare scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo per evitare di scivolare e guanti se il lavoro lo richiede S 2. 2.24. MARTELLO DEMOLITORE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.24) 234 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Vibrazioni e scuotimenti Rumore Contusioni, lesioni, schiacciamenti, dovuti a: caduta dell'utensile sull'operatore; proiezione di materiale in lavorazione; proiezione violenta dell'organo lavoratore se l'utensile è sprovvisto di dispositivo di trattenuta e viene azionato accidentalmente Irritazioni cutanee causate dai materiali e dalle polveri prodotte da questi Inalazione di gas tossici, polveri, vapori Elettrocuzione dovuta a : manomissione degli obbligatori dispositivi di sicurezza; utilizzo utensili non a norma e/o mancanti di adeguate protezioni di terra MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. ATTREZZATURA: Gli apparecchi immessi sul mercato dopo l'entrata in vigore del D.M. 588/87 devono essere corredati dal certificato di conformità alle prestazioni acustiche. A tale proposito si deve verificare che sulla macchina sia applicata la targhetta riportante il Livello di Potenza Acustica emesso dalla macchina durante le verifiche di legge; le nuove macchine poste in commercio che espongano il lavoratore, che le utilizzi in modo appropriato e continuativo, al rumore pari o superiore ad 85 dbA devono essere corredate da un'adeguata informazione relativa al rumore prodotto nelle normali condizioni di utilizzazione, ed ai rischi che questa comporta; sarà quindi dovere del datore di lavoro privilegiare all'atto dell'acquisto/noleggio quelle macchine nuove, o comunque poste in vendita dopo l'entrata in vigore del decreto in questione, che producono nelle normali condizioni di funzionamento il più basso livello di rumore. I martelli demolitori devono soddisfare le norme previste dal D.P.R. 547/55 ed inoltre devono rispondere alle esigenze del D.M. 9-10-80 relativi ai disturbi radio.Verificare la presenza di libretto d'uso e manutenzione con le istruzioni del costruttore e la documentazione tecnica relativa al rumore ATTREZZATURA: Martello demolitore a compressione: Per le caratteristiche del compressore si rimanda all'apposita scheda. Martello demolitore elettrico: Verificare lo stato di conservazione della parte elettrica (attenzione in particolare ai cavi spelacchiati), nonché il grado di protezione almeno IP 44; Verificare che le derivazioni a spina siano conformi alla norma CEI/UNEL con dispositivo di ritenuta della spina atto ad evitare lo sfilamento accidentale; Verificare che l'utensile sia dotato del doppio isolamento (simbolo del doppio quadrato sulla targhetta); Verificare che la tensione di rete sia quella prevista dal costruttore dell'utensile e riportata nella targhetta applicata sulla carcassa dell'utensile stesso ATTREZZATURA: Verificare che le tubazioni siano perfettamente funzionanti; Verificare che gli attacchi dei tubi flessibili al serbatoio d'aria compressa e alla rete di distribuzione, e i giunti intermedi di collegamento siano perfettamente integri; (Gli attacchi non devono potersi sciogliere per effetto delle vibrazioni, degli urti, della torsione o della pressione interna. A tale scopo non sono ammesse connessioni ad avvitamento, ne legature con fili metallici o di fibre tessili, ma è necessario utilizzare fascette metalliche con bordi non taglienti fissate con morsetti o altri sistemi; in particolare si consigliano giunti a baionetta) ATTREZZATURA: Verificare che l'interruttore di comando sia perfettamente funzionante; Verificare che l'impugnatura dell'utensile correttamente posizionata e serrata; Verificare che le aperture di raffreddamento sulla carcassa motore siano pulite e libere; Verificare che il carter di protezione del motore sia correttamente posizionato e serrato; Controllare l'efficienza di tutti i dispositivi atti a ridurre il rumore e le vibrazioni prodotte dagli utensili; Verificare che l'utensile sia provvisto di dispositivo che impedisca il riavviamento automatico della macchina al ristabilirsi della fonte di alimentazione dopo una interruzione; Verificare che l'utensile lavorante (punta, scalpello, valigetta) che si va a montare sia appropriato all'uso che ne si deve fare e sia sempre in condizioni di piena efficienza e ben fissato all'utensile ATTREZZATURA: Verificare la presenza di targhetta leggibile indicante: -valore della velocità nominale massima di rotazione (giri/min.); -valore della pressione di alimentazione; -valore, in dB, della potenza sonora emessa nel suo normale funzionamento ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ricordare che prima di procedere a qualsiasi operazione di manutenzione o riparazione occorre: togliere alimentazione all'utensile (spegnere il motore, chiudere l'alimentazione pneumatica, oppure togliere tensione dal quadro di alimentazione e staccare la spina); Ricordare che non si deve: -pulire, oliare od ingrassare a mano gli organi o gli elementi in moto dell'utensile; -compiere su organi in moto qualsiasi operazione di riparazione o registrazione; Usare solo accessori e ricambi originali LUOGO DI LAVORO: Controllare che: la struttura su cui si andrà ad operare non sia in tensione e che comunque non ci siano impianti tecnologici attivi; Se si lavora su pavimenti o muri, o su zone in cui non si può escludere che passino cavi di tensione elettrica, tenere l'attrezzo sempre e solo con le mani sulle impugnature (ricordare che sono isolanti); Se si lavora su scale, ponti su cavalletti o altro, controllare che siano ben fissati o legati ad altre strutture e mantenere sempre una posizione di equilibrio poiché quando si demolisce un oggetto la spinta che esercita sull'utensile, a demolizione avvenuta, potrebbe far perdere l'equilibrio; Mantenere ordine sul posto di lavoro in quanto il disordine può realizzare le condizioni per un rischio di infortunio; Non toccare gli utensili lavoranti subito dopo la lavorazione poiché potrebbero essere molto caldi DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Indossare indumenti aderenti al corpo, evitando assolutamente abiti con parti svolazzanti o sciolte come la sciarpa, i cinturini slacciati o bracciali; e ricordare che le maniche vanno tenute allacciate ben strettamente al polso. Utilizzare idonei otoprotettori, cuffia o tappi auricolari, occhiali di protezione, guanti e scarpe antinfortunistiche. Quando si lavora in zone in cui ci sia pericolo di caduta di materiale dall'alto, utilizzare il casco di protezione S 2. 2.26. UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.26) RISCHI 1. 2. 3. Lesioni da proiezione di schegge Lesioni e tagli per contatto con parti taglienti Lesioni conseguenti a rottura dell'utensile 235 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. ATTREZZATURA: Controllare a vista lo stato di efficienza degli utensili e delle attrezzature in dotazione individuale; Evitare l'utilizzo di martelli, picconi, pale e, in genere, attrezzi muniti di manico o d'impugnatura se tali parti sono deteriorate, spezzate o scheggiate o non siano ben fissate all'attrezzo stesso; Rimuovere le sbavature della testa di battuta degli utensili (es. scalpelli) per evitare la proiezione di schegge ISTRUZIONI: Utilizzare sempre l'apposita borsa porta attrezzi; Utilizzare l'utensile o l'attrezzo solamente per l'uso a cui è destinato e nel modo più appropriato; Non prolungare con tubi, o altri mezzi di fortuna, l'impugnatura delle chiavi. Utilizzare mezzi adeguati, quali chiavi a battere, nel caso di dadi di difficile sbloccaggio; Spingere, e non tirare verso di se, la lama del coltello spelacavi; Non tenere piccoli pezzi nel palmo della mano per serrare o allentare viti: il pezzo va appoggiato o stretto in morsa; Azionare la trancia con le sole mani. Non appoggiare un manico al torace mentre con le due mani fai forza sull'altro; Non appoggiare cacciaviti, pinze, forbici o altri attrezzi in posizione di equilibrio instabile; Riporre entro le apposite custodie, quando non utilizzati, gli attrezzi affilati o appuntiti (asce, roncole, accette, ecc.) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Utilizzare occhiali di protezione o schermi facciali, guanti e scarpe antinfortunistiche S 2. 2.29. MOTOZAPPA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.29) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Rumore durante l'uso della motozappa Cesoiamento e stritolamento durante l'uso della motozappa Inalazione di gas durante l'uso della motozappa Incendio durante l'uso della motozappa Scivolamento e cadute a livello durante il lavoro Irritazioni per contatto di olii minerali e derivati durante l'uso della motozappa MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. ATTREZZATURA: Utensili di zappatura: dovranno essere ricoperti da un carter resistente e solidamente fissato. Sono ammesse protezioni ribaltabili quando queste si dispongono automaticamente in posizione di sicurezza. Dispositivo atto ad impedire che la fresa possa funzionare quando sarà innestata la retromarcia. ATTREZZATURA: Avviamento a strappo del motore: dispositivo che non dovrà permettere l'accensione del motore con marcia inserita. Messa in moto con dispositivo autoavvolgente o nel caso di disinnesto automatico della fune, carter che impedirà il contatto con il volano motore. ATTREZZATURA: Tubo di scarico: verrà applicata idonea protezione contro i contatti accidentali. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Sarà raccomandato ai lavoratori, durante l'uso, di effettuare il rifornimento di carburante a motore spento di non fumare e di segnalare gravi anomalie. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Abbandono della macchina: verrà installato sulla stegola un dispositivo di blocco automatico (leva a pressione continua). ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà raccomandato, dopo l'uso, di staccare l'interruttore della pompa e spegnere il motore, di eseguire le operazioni di manutenzione e revisione della pompa a motore spento, con particolare attenzione alla vasca di miscelazione delle tubazioni e di segnalare eventuali anomalie. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Sarà raccomandato ai lavoratori di verificare il funzionamento dell'interruttore di comando e di protezione, nonchè l'efficienza della strumentazione. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Guanti: durante l'uso della motozappa Calzature di sicurezza: durante l'uso della motozappa Otoprotettori: durante l'uso della motozappa Copricapo: durante l'uso della motozappa Indumenti protettivi (tute): durante l'uso della motozappa S 2. 2.30. ALBERO CARDANICO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.30) RISCHI 1. 2. 3. Urti, impatti, compressione durante l'uso dell'albero cardanico. Cesoiamento, stritolamento e schiacciamento durante l'uso dell'albero cardanico. Rumore. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. Dovrà essere montata una protezione che racchiuda l'albero almeno fino alle crociere. La parte di albero che rimane scoperta (forcelle esterne) verrà protetta con le protezioni applicate alle prese di potenza della trattrice e delle macchine operatri. Il pulsante di fermo per il bloccaggio o lo sbloccaggio delle forcelle dalle prese di potenza, dovrà essere riparato con opportuno scudo. Le estremità delle protezioni dovranno essere dotate di due catenelle che agganciate rispettivamente alla trattrice e alla macchina operatrice evitando la rotazione della protezione. 236 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Con il recepimento della direttiva macchine tutti gli alberi cardanici dovranno essere marcati CE e corredati da dichiarazione di conformità e manuali di istruzioni d'uso. Per evitare la rottura delle protezioni, quando l'albero cardanico verrà staccato dalla trattrice dovrà essere posizionato su un apposito sostegno posto sulla macchina operatrice. Dovranno essere usati alberi protetti e verificato che la parte di giunto che rimarrà scoperta sia protetta da altre cuffie montate alla presa di potenza della trattrice e della macchina operatrice. Dovrà essere conservata in azienda un conguo quantitativo di ricambi dei dispositivi di protezione. Dovranno essere sostituiti immediatamente i dispositivi di protezione in caso di rottura o di usura degli stessi. Dovrà essere ingrassata la trasmissione secondo i tempi indicati dal costruttore e comunque dopo ogni periodo di inattività, controllando che lo stato dei dispositivi di sicurezza siano efficienti. L'albero dovrà essere correttamente fissato alle prese di potenza. Dovrà essere disinserita la presa di potenza alle manovre in cui la trasmissione lavorerebbe con forti angolazioni, se non saranno utilizzati alberi con giunti omocinetici. Si dovrà evitare il vestiario, cinture o sciarpe che potrà impigliarsi. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Guanti: durante l'installazione dell'albero cardanico. Scarpe antinfortunistiche: durante l'installazione dell'albero cardanico. S 2. 2.31. AUTOCARRO CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.31) RISCHI 1. 2. 3. 4. Ribaltamento dell’autocarro Investimento di persone durante l’uso dell’autocarro Incidenti con altri veicoli Schiacciamento del conducente per urto con l'eventuale mezzo di carico/scarico o con il materiale. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autocarro dovrà essere controllato il percorso del mezzo e la sua solidità. LUOGO DI LAVORO: Dovranno essere predisposti percorsi segnalati per lo scarico ed il transito dell'autocarro. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso dell’autocarro i percorsi riservati allo stesso presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. LUOGO DI LAVORO: Durante l’utilizzo dell'autocarro sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatorio- con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato e lo stesso sarà equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autocarro dovranno essere allontanati i non addetti mediante sbarramenti e segnaletica di sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai lavori, ecc.). ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autocarro dovrà essere esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso dell’autocarro dovrà essere impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autocarro. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi all'autocarro finchè lo stesso è in uso. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata, soprattutto in caso di carico e scarico materiale con apparecchi di sollevamento, dovranno tenersi a debita distanza e rispettare gli avvisi e gli sbarramenti. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Alla guida dell'autocarro dovrà esserci personale con patente di guida idonea. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante le fasi di carico e scarico gli operatori dovranno attenersi alle disposizioni del personale preposto allo scarico il quale dovrà utilizzare segnali verbali e gestuali secondo il D.Lgs.493/96. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autocarro Tuta di protezione : durante l’uso dell’autocarro se necessario Casco di sicurezza : durante il carico e scarico del materiale con apparecchi meccanici. S 2. 2.32. PALA MECCANICA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.32) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Investimento di persone durante l’uso della pala meccanica Rovesciamento durante l’uso della pala meccanica Investimento dell’operatore dal materiale movimentato durante l’uso della pala meccanica Rumore durante l’uso della pala meccanica Caduta di persone dalla pala durante l’uso della pala meccanica Utilizzo della pala meccanica da parte di personale inesperto Inalazione di polveri durante l’uso della pala meccanica Incidenti con altri veicoli 237 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. ATTREZZATURA: Durante l’utilizzo della pala meccanica sulla strada non all’interno di un’area di cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale -Passaggio obbligatorio- con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato (Fig.II.398) e la stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati. ATTREZZATURA: Durante l’uso della pala meccanica sarà esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l’obbligo di moderare la velocità. ATTREZZATURA: La pala meccanica sarà dotata di dispositivo acustico e di retromarcia. ATTREZZATURA: La pala sarà dotata di cabina di protezione dell’operatore in casi di rovesciamento (rops e fops). ATTREZZATURA: La pala meccanica sarà corredata da un libretto d’uso e manutenzione. ATTREZZATURA: La pala meccanica sarà dotata di adeguato segnalatore acustico e luminoso (lampeggiante). ATTREZZATURA: La pala meccanica viene dotata di impianto di depurazione dei fumi in luoghi chiusi (catalitico o a gorgogliamento) ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: La pala meccanica viene usata da personale esperto ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Le chiavi della pala meccanica sono affidate a personale responsabile che le consegna esclusivamente al personale preposto all’uso del mezzo ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato trasportare o alzare persone sulla pala. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato lo stazionamento delle persone sotto il raggio d’azione. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione della pala meccanica. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla pala meccanica finchè la stessa è in funzione. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della pala meccanica non ci si avvicerà a meno di cinque metri da linee elettriche aeree non protette. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della pala meccanica sarà impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili. LUOGO DI LAVORO: Per l’uso della pala meccanica saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della pala meccanica i materiali da movimentare saranno irrorati con acqua per ridurre il sollevamento della polvere. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della pala meccanica sarà vietato stazionare e transitare a distanza pericolosa dal ciglio di scarpate. LUOGO DI LAVORO: I percorsi riservati alla pala meccanica presenteranno un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. LUOGO DI LAVORO: Durante l’uso della pala meccanica sarà eseguito un adeguato consolidamento del fronte dello scavo. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Indumenti distinguibili : durante l’uso della pala meccanica in strada Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della pala meccanica nei modelli senza cabina insonorizzata Elmetto : durante l’uso della pala meccanica nei modelli senza cabina Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della pala meccanica Tuta di protezione : durante l’uso della pala meccanica S 2. 2.33. TRATTORE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Attrezzatura (scheda n. S 2. 2.33) RISCHI 1. 2. 3. 4. Rumore durante l'uso del trattore Cesoiamento e stritolamento durante l'uso del trattore Irritazioni per contatto di olii minerali e derivati durante l'uso del trattore Incendio durante l'uso del trattore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. ATTREZZATURA: Ribaltamento impennamento: verranno applicati dei telai o cabina o arco di sicurezza omologati (obbligo solo per trattori a ruote). ATTREZZATURA: Salita e discesa del posto di guida: verranno applicati dei maniglioni di presa e di montatoi con gradini di appoggio del piede antiscivolo e dimensionati a regola d'arte. ATTREZZATURA: Si dovrà rinnovare il parco macchine qualora non fosse possibile installare le adeguate protezioni del posto di guida. ATTREZZATURA: Organi di trasmissione del moto: carter alle cinghie e pulegge del ventilatore del radiatore. ATTREZZATURA: Tubo di scarico: si dovrà applicare adeguata protezione contro i contatti accidentali. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non dovrà essere avviato o manovrato il trattore senza essere al posto di guida. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Sarà raccomandato ai lavoratori di verificare il funzionamento dell'interruttore di comando, nonchè l'efficienza della strumentazione (luci e segnalatori acustici e luminosi). ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prestare particolare attenzione nelle operazioni di manovra, specie quando non vi sarà piena visibilità. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Si dovrà evitare il trasporto di persone su trattrici non omologate allo scopo. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Si dovrà evitare di far condurre le trattrici da personale non in possesso di patente di guida per autoveicoli. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Sarà raccomandato ai lavoratori, durante l'uso, di effettuare il rifornimento di carburante a motore spento di non fumare e di segnalare gravi anomalie. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Presa di potenza: verà utilizzata una cuffia o degli schermi fissati alla trattrice contornanti il tratto terminale dell'albero scanalato, di forma e dimensione idonea a proteggere la forcella esterna del cardano e che si sovrapponga di almeno 5 cm alla protezione dello 238 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 13. 14. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) stesso. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Garantire il coordinamento fra operatore alla guida della trattore e quello a terra durante il collegamento meccanico degli attrezzi oppure verranno adottati sistemi con attacchi rapidi. LUOGO DI LAVORO: La velocità di esercizio dovrà garantire la necessaria sicurezza in relazione alla conformazione del terreno su cui si lavora come ad esempio pendenze e franosità. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Copricapo: durante l'uso del trattore Calzature di sicurezza: durante l'uso del trattore Otoprotetti: durante l'uso del trattore Guanti: durante l'uso del trattore Indumenti protettivi (tute): durante l'uso del trattore S 3. 6. ACCELERANTI PER CALCESTRUZZO. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. S 3. 6) RISCHI 1. 2. Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'accelerante per calcestruzzo Intossicazione in quanto le polveri dell'accelerante per calcestruzzo sono pericolose per i polmoni MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. Lo stoccaggio dell'accelerante per calcestruzzo avverrà in luogo asciutto. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'accelerante per calcestruzzo. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'accelerante per calcestruzzo. Lo smaltimento dei rifiuti dell'accelerante per calcestruzzo avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione dell'accelerante per calcestruzzo ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'accelerante per calcestruzzo con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'accelerante per calcestruzzo con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con acqua. Durante l'uso dell'accelerante per calcestruzzo al lavoratore sarà raccomandato di tenerlo lontano dagli occhi. Lo stoccaggio dell'accelerante per calcestruzzo avverrà in luogo asciutto. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'accelerante per calcestruzzo. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'accelerante per calcestruzzo. Lo smaltimento dei rifiuti dell'accelerante per calcestruzzo avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione dell'accelerante per calcestruzzo ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'accelerante per calcestruzzo con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'accelerante per calcestruzzo con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con acqua. Durante l'uso dell'accelerante per calcestruzzo al lavoratore sarà raccomandato di tenerlo lontano dagli occhi. In caso d'inalazione delle polveri dell'accelerante per calcestruzzo ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti: durante l'uso dell'accellerante per calcestruzzo. Occhiali: durante l'uso dell'accelerante per calcestruzzo. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'accelerante per calcestruzzo. S 3. 9. ANTIVEGETATIVI. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. S 3. 9) RISCHI 1. 2. 3. Intossicazione durante l'uso degli antivegetativi Incendio durante l'uso degli antivegetativi Esplosione durante l'uso degli antivegetativi, se il prodotto è misto a combustibili o è esposto a calore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Lo stoccaggio degli antivegetativi avverrà in contenitori sigillati e lontano da materiali combustibile. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso degli antivegetativi. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con gli antivegetativi, e lavare immediatamente gli indumenti contaminati. Lo smaltimento dei rifiuti degli antivegetativi avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione degli antivegetativi ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto degli antivegetativi con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto degli antivegetativi con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua 239 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 8. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente. Durante l'uso degli antivegetativi sarà raccomandato di non scuotere i cristalli che lo compongono. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Guanti: durante l'uso degli antivegetativi. S 3. 15. TRATTAMENTI PROTETTIVI PER CALCESTRUZZO E MURATURA. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. S 3. 15) RISCHI 1. 2. 3. Esplosione in quanto i vapori della membrana impermeabilizzante reagiscono con l'aria Incendio durante l'uso della membrana impermeabilizzante Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso della membrana impermeabilizzante MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Lo stoccaggio della membrana impermeabilizzante avverrà in contenitori sigillati. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso della membrana impermeabilizzante. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani con acqua e sapone, pulire la pelle con detergente speciale e non con solvente, dopo il lavoro con la membrana impermeabilizzante. Lo smaltimento dei rifiuti della membrana impermeabilizzante avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione della membrana impermeabilizzante ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto della membrana impermeabilizzante con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto della membrana impermeabilizzante con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con detergente e poi lavarsi con acqua e sapone. Durante l'uso della membrana impermeabilizzante sarà raccomandato di non fumare e di non utilizzare fiamme libere. In caso di inalazione della membrana impermeabilizzante (vapori del solvente) sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Guanti: durante l'uso della membrana impermeabilizzante. Occhiali: durante l'uso della membrana impermeabilizzante. Apparecchio respiratore: durante l'uso della membrana impermeabilizzante. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano la membrana impermeabilizzante. S 3. 16. ADDITIVO PER MALTE CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. S 3. 16) RISCHI 1. 2. Irritazione cutanea durante l’uso dell’additivo per malte Inalazione di vapori derivanti dall’additivo per malte MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. Nel caso di contatto cutaneo con l’additivo per malte ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. Durante l’uso dell’additivo per malte saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e con gli occhi. I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con additivi per malte devono lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Guanti : durante l’uso dell’additivo per malte Tuta di protezione : durante l’uso dell’additivo per malte Mascherina : durante l’uso dell’additivo per malte Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso dell’additivo per malte Mascherina: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano addittivi per malte. Occhiali protettivi o visiera: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano addittivi per malte. S 3. 21. AERANTI PER CALCESTRUZZO. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. S 3. 21) RISCHI 1. 2. 3. Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'aerante Corrosione durante l'uso dell'aerante Intossicazione durante l'uso dell'aerante. 240 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Lo stoccaggio dell'aerante avverrà in luogo asciutto. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'aerante. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'aerante. Lo smaltimento dei rifiuti dell'aerante avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione dell'aerante ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'aerante con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'aerante con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con acqua. Durante l'uso dell'aerante al lavoratore sarà raccomandato di tenerlo lontano dagli occhi. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Guanti: durante l'uso dell'aerante. Occhiali: durante l'uso dell'areante. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'areante. S 3. 22. CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. S 3. 22) RISCHI 1. 2. Inalazione di polveri durante l’uso del cemento Contatto con la pelle e con gli occhi durante l’uso del cemento MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. Durante l’uso del cemento saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e con gli occhi. Nel caso di contatto cutaneo esteso con il cemento ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con abbondante acqua. I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con cemento o malta cementizia, devono lavarsi abbondantemente con acqua e sapone. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Mascherina antipolvere : durante l’uso del cemento o della malta Guanti : durante l’uso del cemento Tuta di protezione : durante l’uso del cemento o della malta Mascherina antipolvere : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano cemento o malta cementizia. S 3. 40. DISARMANTI: OLIO DISARMANTE A BASE DI OLI MINERALI LEGGERI A VOLTE COMBINATI CON ACQUA CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. S 3. 40) RISCHI 1. 2. 3. Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dell'olio disarmante Intossicazione durante l'uso dell'olio disarmante in quanto emana fumi tossici se riscaldato Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dell'olio disarmante MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Lo stoccaggio dell'olio disarmante avverrà in contenitori sigillati in luogo asciutto. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'olio disarmante. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'olio disarmante ed eliminare gli indumenti contaminati. Lo smaltimento dei rifiuti dell'olio disarmante avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione dell'olio disarmante ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'olio disarmante con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dell'olio disarmante con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente. Durante l'uso dell'olio disarmante sarà raccomandato di garantire una buona ventilazione. In caso di inalazione dell'olio disarmante sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico. Lo stoccaggio dell'olio disarmante avverrà in contenitori sigillati in luogo asciutto. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. Ai lavoratori è raccomandato di portare guanti durante l'uso dell'olio disarmante. Ai lavoratori è raccomandato di portare guanti durante l'uso dell'olio disarmante. S 3. 41. DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME. CARATTERISTICHE 241 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Tipologia fonte di rischio Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) Sostanza (scheda n. S 3. 41) RISCHI 1. 2. 3. Esplosione in quanto i vapori dei disarmanti, reagiscono con l'aria Incendio durante l'uso dei disarmanti Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dei disarmanti MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Lo stoccaggio dei disarmanti avverrà in contenitori sigillati. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dei disarmanti. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con i disarmanti ed eliminare gli indumenti contaminati. Lo smaltimento dei rifiuti dei disarmanti avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione dei disarmanti ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dei disarmanti con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto dei disarmanti con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente. Durante l'uso della pittura per casseformi sarà raccomandato di non inalare i vapori del solvente, non fumare, non usare fiamme libere e garantire una buona ventilazione. In caso di inalazione dei disarmanti chimici sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Guanti: durante l'uso dei disarmanti. Occhiali: durante l'uso dei disarmanti. Apparecchio respiratore: durante l'uso dei disarmanti. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti. Apparecchio respiratore: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti. S 3. 42. PITTURE PER CASSEFORMI. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. S 3. 42) RISCHI 1. 2. 3. Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso della pittura per casseformi Esplosione in quanto i vapori della pittura per casseformi, reagiscono con l'aria Incendio durante l'uso della pittura per casseformi MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Lo stoccaggio della pittura per casseformi avverrà in contenitori sigillati in luogo asciutto. Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso della pittura per casseformi. Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con la pittura per casseformi. Lo smaltimento dei rifiuti della pittura per casseformi avverrà tramite impresa specializzata. In caso d'ingestione della pittura per casseformi ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto della pittura per casseformi con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico. In caso di contatto della pittura per casseformi con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente. Durante l'uso della pittura per casseformi sarà raccomandato di non inalare i vapori del solvente, non fumare, non usare fiamme libere e garantire una buona ventilazione. In caso di inalazione della pittura per casseformi sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Guanti: durante l'uso della pittura per cassefomi. Occhiali: durante l'uso della pittura per casseformi. Apparecchio respiratore: durante l'uso della pittura per casseformi. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano la pittura per casseformi. S 3. 49. PRESIDI SANITARI: ERBICIDI, FISIOFARMACI, FITOREGOLATORI, ANTICRITTOGAMICI, INSETTICIDI, ADDITTIVI CONCIMI, ECC. CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Sostanza (scheda n. S 3. 49) RISCHI 1. 2. Irritazione agli occhi, alle vie respiratorie ed alla pelle. Intossicazioni mortali. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. Dovranno essere preferibilmente utilizzati presidi all'interno di sacchetti idrosolubili in modo da evitare operazioni di premiscelazione e qualsiasi contatto diretto. Per l'impiego di presidi sanitari di prima e seconda classe tossicologica, gli operatori dovranno essere 242 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) in possesso di apposita autorizzazione "patentino". Sul mezzo di trasporto dei presidi sanitari non devono esserci sporgenze, chiodi, ecc. in grado di danneggiare le confezioni; non devono esservi promiscuità con alimenti, bevande, ecc..In caso di incidente durante il trasporto bisognerà attuare quanto possibile per evitare ulteriori inquinamenti e avvertire tempestivamente l'ente proprietario della strada o dell'area (Comune e AUSL). Prima di preparare una miscela deve essere letta attentamente l'etichetta per conoscere le indicazioni particolari e gli accorgimenti da seguire. La preparazione delle miscele dovrà avvenire preferibilmente all'aperto secondo le dosi indicate dal produttore con gli appositi misurini graduati o confezioni monodose. Dopo il lavoro tutti gli strumenti utilizzati nella preparazione delle miscele devono essere lavati e le acque di lavaggio recuperate nel serbatoio dell'irroratrice. Ci si dovrà accertare che il presidio sanitario da impiegare sia consentito per la coltura da trattare. Per l'uso dei presidi non si dovrà operare contro vento, nelle giornate umide e nelle ore più calde e inoltre non si dovranno contaminare altre colture o bacini idrici. Nella zona del trattamento dei presidi sanitari non dovranno sostare persone e animali domestici. Ogni operatore che utilizza presidi deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria a visite mediche ed esami periodici. Dovrà essere vietato fumare, mangiare e bere durante l'uso di presidi sanitari. Durante l'uso di presidi non si dovranno compiere atti fisiologici se non dopo essersi allontanati dal luogo del trattamento e lavate le mani. Nei giorni in cui l'operatore sarà esposto a contatto o inalazione di presidi sanitari egli dovrà curare particolarmente l'alimentazione per non affaticare ulteriormente organi come il fegato e i reni, ovvero dovrà eliminare i cibi grassi, salati o piccanti e soprattutto gli alcolici nonchè il latte. Si dovrà evitare l'esposizione a presidi sanitari in caso di terapie mediche con antibiotici o altri farmaci che impegnano fegato e reni. Durante il trattamento con i presidi l'operatore dovrà evere al seguito una tanica d'acqua con rubinetto per i lavaggi personali e per l'eventuale decontaminazione dei mezzi di protezione; tale recipiente dovrà essere tenuto a riparo dall'irrorazione In caso di guasto meccanico dell'irroratrice la riparazione andrà effettuata con idonei strumenti e senza togliere i mezzi protettivi (tenere a disposizione uno spazzolino in plastica per spazzolare la punta dell'ugello al fine di rimuovere lo sporco). In caso di contaminazione accidentale da presidi sanitari si dovrà interrompere il lavoro, togliersi i mezzi di protezione e fare una doccia. In caso di incidente o sospetto avvelenamento acuto da presidi sanitari seguire le norme generali di primo soccorso ovvero: allontanare l'infortunato dalla zona di trattamento trasportandolo in luogo aperto, ben ventilato ed all'ombra; spogliarlo immediatamente dagli indumenti se inquinati da presidio; lavare accuratamente la pelle e gli occhi con abbondante acqua tiepida o fredda senza strofinare onde evitare l'assorbimento maggiore; non provocare vomito almenochè il tossico non sia stato prevalentemente ingerito e l'operatore sia coscente; evitare la somministrazione di latte e alcolici; portare il prima possibile l'infortunato al più vicino ospedale mostrando al medico l'etichetta del prodotto impiegato. Nessun operatore estraneo all'impiego dei presidi sanitari potrà stazionare nell'area del trattamento. Ogni confezione di presidio sanitario dovrà riportare una serie di indicazioni e dichiarazioni appositamente prescritte per il formulato in questione, in modo leggibile ed indelebile: queste costituiscono l'etichetta. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. Casco integrale, cappuccio ventilato, maschera e semimaschera per la protezione delle vie respiratorie e digerente. Sono consigliati i caschi alimentati con batteria ricaricabile da utilizzare durante la preparazione della miscela e con la batteria del trattore, da impiegare durante l'irrorazione. La guarnizione superiore della visiera del casco dovrà essere sempre ben mantenuta in maniera che non si deteriori, così da evitare infiltrazione del prodotto dalla calotta all'interno del casco. Sono consigliate le maschere e/o semimaschere con doppia valvola di espirazione; per l'uso delle stesse dovrà essere controllata la tenuta otturando con la mano l'orifizio dei filtri ed inspirando e verificando che il dpi rimanga in depressione; non è garantita la tenuta in soggetti con barba e basette lunghe. 2. Guanti, occhiali, stivali e tuta per la protezione della cute. I guanti dovranno essere a cinque dita, impermeabili (neoprene, gomma di nitrile), quando contaminati da presidio sanitario devono essere lavati, ancora calzati, con acqua pulita, al termine dell'irrorazione, lavarli, sempre calzati, con acqua e sapone e riporli in armadietto metallico, sostituire i guanti in caso di rottura o logoramento. Gli occhiali devono essere a tenuta, per evitare appannamenti si potranno usare dischi anti appannanti o applicare sulle lenti un leggero strato di glicerina, al termine del trattamento dovranno essere lavati con acqua e sapone e riposti in armadietto metallico. Gli stivali dovranno essere in gomma e calzati sotto la tuta, se contaminati dal presidio sanitario, dovranno essere lavati ancora calzati con acqua pulita, al termine del trattamento dovranno essere lavati sempre calzati, con acqua e sapone e quindi riposti nell'armadietto metallico, dovranno essere sostituiti in caso di rottura o logoramento. La tuta dovrà essere impermeabile nei periodi invernali, di cotone al 100% nelle stagioni più calde, le maniche ed i pantaloni dovranno essere indossati al di sopra di guanti e stivali, la tuta in cotone dovrà essere lavata in lavatrice (minimo a 60 gradi) subito dopo ogni trattamento. S 4. 1. 1. 6. Carpentiere CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1. 6) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Caduta di persone dall'alto Seppellimento Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni Rumore fra 80 e 85 dB(A) 243 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici, devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni. Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane, crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo. La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in tutti i casi adeguatamente segnalata. Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli. 3. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 4. 5. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 6. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 7. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 8. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 9. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e 244 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 10. 11. 12. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Otoprotettore - cuffia S 4. 1. 1. 9. Autista Pompa CLS CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1. 9) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Colpi e urti Inciampi e scivolamenti Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Getti o schizzi Allergeni Oli minerali e derivati Rumore minore di 80 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 3. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 4. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione 245 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 5. 6. 7. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es. stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti S 4. 1. 1.10. Autista Autobetoniera CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.10) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Colpi e urti Inciampi e scivolamenti Schiacciamento Caduta oggetti dall'alto Getti o schizzi Allergeni Rumore minore a 80 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte 246 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 6. 7. 8. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Mascherina - facciale S 4. 1. 1.12. Autogruista CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.12) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Colpi e urti Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Schiacciamento Movimentazione carichi Rumore fra 80 e 85 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. 5. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo 247 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 6. RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Otoprotettore - cuffia Tuta da lavoro S 4. 1. 1.15. Giardiniere CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.15) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Vibrazioni Moviventazione dei carichi Polveri fibre Allergeni Microrganismi Rumore fra 85 e 90 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. 2. 3. 4. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 5. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 6. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). MICRORGANISMI - Prima dell'inizio dei lavori di bonifica deve essere eseguito un esame della zona e 7. 248 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) devono essere assunte informazioni per accertare la natura e l'entità dei rischi presenti nell'ambiente e l'esistenza di eventuali malattie endemiche. Sulla base dei dati particolari rilevati e di quelli generali per lavori di bonifica, deve essere approntato un programma tecnico-sanitario con la determinazione delle misure da adottare in ordine di priorità per la sicurezza e l'igiene degli addetti nei posti di lavoro e nelle installazioni igienico assistenziali, da divulgare nell'ambito delle attività di informazione e formazione. Quando si fa uso di mezzi chimici per l'eliminazione di insetti o altro, si devono seguire le indicazioni dei produttori. L'applicazione deve essere effettuata solamente da persone ben istruite e protette. La zona trattata deve essere segnalata con le indicazioni di pericolo e di divieto di accesso fino alla scadenza del periodo di tempo indicato. Gli addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e devono utilizzare indumenti protettivi e DPI appropriati. 8. RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Visiera Otoprotettore - cuffia Tuta da lavoro S 4. 1. 1.16. Serramentista CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.16) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Ferite per abrasioni o tagli Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Allergeni Rumore fra 85 e 90 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 2. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 3. 4. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in 249 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 7. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 8. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. 9. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale S 4. 1. 1.19. Operaio Comune Polivalente CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.19) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni Rumore fra 85 e 90 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere 250 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. 3. 4. 5. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 6. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 7. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 8. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 9. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 10. 11. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e 251 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris 12. Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Guanti Scarpe antinfortunistiche Occhiali Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale S 4. 1. 1.21. Operaio Comune Assistenza Impianti CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.21) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Vibrazioni Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. 5. 6. VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee 252 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 7. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 8. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 9. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali Otoprotettore - cuffia Mascherina - facciale S 4. 1. 1.25. Operaio Comune (carpentiere) CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.25) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Caduta di persone dall'alto Seppellimento Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Caduta oggetti dall'alto Movimentazione carichi Polveri fibre Getti o schizzi Allergeni Rumore MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici, devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni. Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione 253 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane, crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo. La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in tutti i casi adeguatamente segnalata. Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli. 3. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 6. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 7. MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. 8. POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. 9. GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari. ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali etc.). RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è 10. 11. 254 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Occhiali S 4. 1. 1.26. Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi) CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.26) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Caduta di persone dall'alto Colpi e urti Ferite per abrasioni o tagli Inciampi e scivolamenti Caduta oggetti dall'alto Oli minerali e derivati MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la traiettoria. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.). 3. 4. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 5. CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta. Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale. 6. OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es. stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 1. 2. 3. 4. Elmetto Scarpe antinfortunistiche Guanti Cinture di sicurezza 255 ALPE PROGETTI - Arch. Federico Fabris Costruzione di un parcheggio in piazza Ellero in Tricesimo (UD) S 4. 1. 1.27. Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di fondazione) CARATTERISTICHE Tipologia fonte di rischio Mansione (scheda n. S 4. 1. 1.27) RISCHI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Seppellimento Colpi e urti Inciampi e scivolamenti Elettrocuzione - Folgorazione Incidenti con mezzi Polveri fibre Rumore minore a 80 dB(A) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE 1. SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici, devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni. Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane, crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo. La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere in tutti i casi adeguatamente segnalata. Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli. 2. COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione. INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone. I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. 3. 4. ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato. 5. INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei alle zone di lavoro. All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi. Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti. 6.