INTROSPETTIVA ,IL NUOVO LIBRO DI POESIE DI SERENA

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Lentini li 14.03.2017
INTROSPETTIVA ,IL NUOVO LIBRO DI POESIE DI SERENA BILANCERI
INTERVISTA ALL’AUTRICE
Di Damiano Conchieri
E' una giovane e brillante attrice toscana Serena Bilanceri che ha appena dato alle
stampe uno splendido libro di poesie intitolato "Introspettiva".
Questi i suoi prossimi incontri letterari:
25 marzo Presentazione del suo libro al Centro Donna, di Livorno
31 marzo Presentazione del suo libro al Centro Culturale Le Creste, di Rosignano
Solvay.
A che età e in che modo nasce la passione del mondo dello spettacolo?
La passione per lo spettacolo nasce da sin da piccola. Ero affascinata dal mondo della
moda e a soli tredici anni partecipai alla mia prima sfilata.
Come ti sei avvicinata allo show business e quando hai debuttato?
Ho iniziato a lavorare come modella, prima in Toscana e poi a Milano, ma la mia
passione per la recitazione e il sogno di diventare una brava attrice mi hanno portato
successivamente a Roma, alla scuola di Beatrice Bracco. E’ stato dal mio arrivo nella
Capitale, che ho iniziato a lavorare in cortometraggi, docufiction, e lungometraggi.
Il lavoro teatrale o televisivo che ti ha resa più orgogliosa e che rifaresti?
Il lavoro teatrale o televisivo che ti ha resa più orgogliosa e che rifaresti?
Rifarei un lavoro teatrale che ho adorato: la commedia tragicomica “Come restare
vedove senza intaccare la fedina penale”, di e con Stella Saccà, per la regia di Luca
Manzi. Uno spettacolo che ha ricevuto tantissimi applausi, sia dal pubblico femminile
che maschile.
Il tuo film preferito e uno a cui ti sei ispirata?
Il mio film preferito è "Ip man".
Quello a cui mi ispiro è “In the mood for love”, di Wong Kar-Wai.
Si sente molto la differenza tra uno spot pubblicitario ed un prodotto
cinematografico recitativamente parlando?
Secondo me si. Lo spot di solito dura pochi secondi e il lavoro è più “concentrato”,
rispetto a un film. Devi seguire le indicazioni del regista quasi alla lettera.
Nel cinema è diverso. Dopo le linee guida che ti vengono date, puoi, anzi devi fare
Tuo, il personaggio da interpretare. E questo ti dà molta libertà.
Io, per esempio, amo particolarmente lavorare alla preparazione del personaggio. E’
un’esperienza che mi arricchisce immensamente, ogni volta. Vado a studiarmi tutto
della sua vita, del suo passato, delle sue emozioni, per immedesimarmi meglio in lui e
poterlo rendere più vero e credibile agli occhi di chi mi guarda.
Alla luce del tuo lavoro da scrittrice o meglio poetessa, è stata pubblicata una
raccolta di poesie dal titolo "Introspettiva", da cosa nasce l'ispirazione per le
poesie in essa contenute e soprattutto l'idea del nome?
Un anno e mezzo fa ho attraversato un momento molto riflessivo in cui ho avuto la
possibilità di soffermarmi su me stessa e la scrittura per me è stata una importante
valvola di sfogo. Quando, a freddo, ho messo insieme tutto ciò che avevo scritto, mi
sono stupita di me stessa. E’ stato in quel momento che ho deciso di pubblicare i miei
versi, intitolando il libro per cosa è in realtà, un’introspettiva. Introspettiva nasce
come esortazione a guardarsi meglio dentro per accettare e convivere con le proprie
fragilità. Leggendosi con più attenzione, ogni persona potrà scoprirsi e ri-scoprirsi.
In quale fra tutte queste poesie senti che è maggiormente contenuta l'essenza
della tua vita?
Sicuramente nella poesia numero uno, “La zucca”. In quei versi per me è il riassunta
la meraviglia della creazione, la gioia della vita, e l’importanza delle piccole cose che
ci circondano.
Hai mai considerato l'idea di poterla trasporre in una serie di cortometraggi in
modo da poterne costituire un filma episodi?
Non ancora, ma è un’idea veramente interessante.
credito foto michele falorni