Genere: differenze e disuguaglianze

Genere: differenze e disuguaglianze
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GIULIANA MANDICH CORSO DI SOCIOLOGIA
28/03/2014
Obiettivi di apprendimento

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28/03/2014
Discutere la spiegazione funzionalista
delle disuguaglianze di genere
Analizzare l’approccio delle teorie
femministe.
Utilizzare il concetto di ordine e
gerarchia di genere
Indicatori di disuguaglianza di genere
GIULIANA MANDICH CORSO DI
SOCIOLOGIA
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Disuguaglianza= accesso differenziato
risorse e ricompense sociali
GENERE
CLASSE
DISUGUAGLIANZA
ETA’
RAZZA
Le differenze di genere sono una fonte di
disuguaglianze sociali
•
Il genere influenza,
cioè le chances di
vita, le diverse
opportunità alle
quali ognuno può
avere accesso solo
per il fatto di
essere uomo o
donna
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Le differenze di genere sono una fonte di
disuguaglianze sociali
•
divisione sessuale
del lavoro: I ruoli
maschili sono più
reputati e
premiati di quelli
femminili:
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Le differenze di genere sono una fonte di
disuguaglianze sociali
•
alle donne sono
affidati i lavori
domestici e la cura
dei figli, gli uomini
provvedono al
mantenimento della
famiglia
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approcci alla natura delle
disuguaglianze di genere
approcci
funzionalisti
approcci
femministi
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Approcci funzionalisti
Le differenze di genere
contribuiscono alla stabilità
e all’integrazione sociale.
Parsons: la famiglia è un
agente di socializzazione
efficiente se esiste una
netta divisione sessuale del
lavoro
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le donne svolgono i ruoli
espressivi: garantiscono
sicurezza, affetto,
comprensione
gli uomini svolgono ruoli
strumentali
sostentamento della
famiglia e gestione
dell’autorità
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Approcci funzionalisti
Sfera privata
Sfera pubblica
Approcci funzionalisti
•
La versione psicologica di questa concezione
funzionalista ha prodotto una teoria
dell’indispensabilità del ruolo materno
“tradizionale” per una crescita equilibrata dei
figli.
•
Bowlby: la madre svolge un ruolo centrale
nella socializzazione primaria dei figli => se la
madre è assente, si crea una situazione di
privazione
materna
che
rischia
di
compromettere
gravemente
la
socializzazione.
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Approcci femministi
•
femminismo liberale
- lavorano all’interno del sistema culturale
per riformarlo gradualmente
- attenzione ai singoli fattori che
contribuiscono alle disuguaglianze di
genere (es. sessismo, discriminazione sul
lavoro)
LIMITI: è una lettura parziale; non si coglie la natura
sistemica del problema
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Approcci femministi
•
femminismo radicale
– la subordinazione femminile è il prodotto di un
sistema complessivo (patriarcato)
– l’uguaglianza si può raggiungere solo con il
rovesciamento dell’ordine patriarcale;
LIMITI: il patriarcato non può essere considerato un
modello universale. Non si considerano le varianti
storiche che può assumere.
Restano fuori dall’analisi altri fattori che possono
intervenire a creare disuguaglianza di genere, come
l’etnia, la classe sociale, ecc.
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R.W. Connell: l’ordine di genere
Recentemente la sociologia ha sviluppato una teoria
complessiva delle relazioni di genere
Col termine genere si identifica oggi non solo il
carattere socialmente costruito – simbolicamente
mediato e ritualmente sostenuto – delle differenze tra
uomini e donne, ma anche il fatto che il maschile e il
femminile
si
costruiscono
reciprocamente,
intrecciandosi in un ordine, in un sistema di relazioni,
conflitti
ed
accomodamenti
reciproci:
una
«cooperazione conflittuale» come scriveva Armartya
Sen o una «orchestrazione» come proponeva Erving
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Goffman.
Ordine di genere
“ambito organizzato di pratiche umane e relazioni
sociali” che definisce le forme della maschilità e della
femminilità”
L’ordine di genere è composto da tre dimensioni:
-
-
il lavoro: divisione sessuale delle attività;
il potere: relazioni basate sull’autorità, sulla violenza
o sull’ideologia nelle istituzioni sociali e nella vita
domestica;
la catessi: dinamica dei rapporti intimi, emozionali e
affettivi.
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La maschilità e la femminilità vengono
viste
• come entità prismatiche e conflittuali, nelle
quali si fronteggiano visioni egemoniche e
definizioni marginali
• complesso mosaico di differenze modulate
nelle più disparate occasioni della vita
ordinaria, sostenute dal basso, nei piccoli
rituali quotidiani con l’attiva partecipazione
dei soggetti che le incarnano, oltre che
imposte dall’alto della struttura sociale.
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Gerarchia di genere
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crisi dell’ordine di genere
• L’ordine di genere così come proposto da
Connell va incontro, nella società
contemporanea ad una crisi che è il
risultato di :
– Tre tendenze
– Trasformazioni socio-economiche
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tre tendenze di base
• una crisi dell’istituzionalizzazione. Le istituzioni
tradizionalmente sostenitrici del potere maschile, in
particolare stato e famiglia, stanno gradualmente
declinando e si vanno affermando risposte sociali che
implicano una gerarchia di genere diversa
• la crisi della sessualità data dal crescente peso della
sessualità femminile e di quella omosessuale.
• una crisi della formazione di interessi. Si creano
all’interno della società dei gruppi di interessi che vanno
contro la gerarchia tradizionale di genere (movimento delle
donne e movimento gay).
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Fattori socio-economici
La crisi del male breadwinner è dovuta a
trasformazioni socio-economiche in ambito:
•
•
lavorativo: disoccupazione, contenimento delle
retribuzioni, più tempo di lavoro, timore di
licenziamento;
affettivo-familiare: relazioni meno stabili, divorzio
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Nuovi modelli
Gli uomini sono lacerati da dubbi sul proprio
valore e sulla propria utilità
evoluzione della figura maschile:
Uomo castigatore
difende la propria
virilità e il proprio onore.
Uomo nuovo
attento alle proprie
esigenze emotive e
sensibile.
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