Politica economica: Lezione 9
II canale: M - Z
Crediti: 9
Corsi di laurea:
•Nuovo Ordinamento (DM. 270)
•Vecchio ordinamento (DM. 590)
Politica Economica - Luca Salvatici
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Interventi diretti o indireti
L’intuizione:
Intervento
indiretto
Obiettivo
Settore privato
(mercato)
Risultato
non desiderato
Intervento diretto
Con l’intervento indiretto
si agisce sulle determinanti delle
azioni private, usando il mercato
Con l’intervento diretto
si vincolano le scelte private,
forzando il mercato
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Un modello esplicativo:
Obiettivo pubblico: W(x) , max W(x) => W’(x) = 0 quindi x = x*
Azione del settore privato: B(x) , max B(x) => B’(x) = 0 quindi x = x°
IPOTESI: x°> x*
Le scelte private comportano troppo di x, l’autorità deve intervenire
Intervento diretto (normalmente sulle quantità): Prq (x ≤ x*)
Legge (standard) + sanzione
comando & controllo
Intervento indiretto (normalmente sui prezzi): Prp (T = p*x)
tale che max [B(x) - p*x] => B’(x) = p => x = x*
Teorema Pool-Weitzman: in condizioni di certezza, l’intervento sulle quantità di
comando seguito da un adeguato enforcement dà lo stesso risultato di un intervento
indiretto sui prezzi (imposte o sussidi) che lascia poi decidere al mercato.
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L’efficienza microeconomica dell’intervento: indifferenza
Intervento diretto
Multa
Teorema Pool-Weitzman
x°
x
x*
B’(x)
B’(x) = p*
Imposta
p*
Intervento indiretto
x*
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L’efficienza microeconomica dell’intervento: preferenza
dell’intervento indiretto
x1 + x2 = x*
X*/2
B’(x1) < B’(x2)
1
Distribuzione efficiente
del vincolo:
B’(x1) = B’(x2)
2
Teorema Baumol-Oates: l’intervento
indiretto (imposte o sussidi) minimizza
automaticamente il costo sociale
dell’intervento
B’(x1) = B’(x2) = p*
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Mezzi per raggiungere l’equilibrio socialmente ottimale:
Es. tassa sulla produzione, tale da spostare la curva di offerta privata
verso quella del costo totale. l’esternalità viene internalizzata
Si incentivano i
produttori a
prendere in
considerazione
gli effetti
esterni da essi
prodotti
(assumendo
come proprio il
costo sociale).
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esternalità positive della produzione
Sono i casi in cui il costo sociale è inferiore al costo
privato.
Es. produzione di robot industriali diffusione della
tecnologia = esternalità positiva.
La quantità che massimizza il benessere sociale è
maggiore di quella determinata dall’equilibrio di
mercato.
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Un modo di internalizzare l’esternalità consisterebbe nell’offrire sussidi
ai produttori di robot. La loro curva di offerta si sposta verso il basso.
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esternalità del
consumo
Esempi:
- consumo di alcol
- consumo di istruzione
Anche in questi casi lo Stato può
intervenire con tasse e sussidi.
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Permessi di inquinamento negoziabili?
Supponiamo che:
- il governo assegni un tetto di emissioni nocive di 300 t/anno
- il governo consenta a un’acciaieria di aumentare di 100 t le
emissioni nocive a condizione che convinca p.e. una cartiera a ridurle
di ulteriori 100.
La soluzione è efficiente:
- l’inquinamento totale è invariato
- il maggiore inquinamento è allocato all’impresa per cui
probabilmente il costo delle misure anti-inquinamento è più alto
Il benessere totale è migliorato.
Si crea così una nuova risorsa scarsa con un suo mercato: i permessi
di inquinamento: le imprese i cui costi anti-inquinamento sono
maggiori sono disposte a pagare di più questi permessi.
L’allocazione finale è efficiente indipendentemente
dall’allocazione iniziale (≅
≅ teorema di Coase)
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NB. Tasse pigoviane e permessi
negoziabili ottengono gli stessi
effetti:
La curva di offerta è perfettamente elastica perché le
imprese possono inquinare
quanto vogliono purché
paghino la tassa…
La curva di offerta è perfettamente anelastica perché il
governo predetermina la
quantità di inquinamento
socialmente accettabile…
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Soluzioni private alle esternalità
In alcuni casi i privati, senza l’intervento del governo, possono porre
rimedio da soli alle inefficienze del mercato, spostando l’allocazione
delle risorse verso l’ottimo sociale.
- codici etici
- sanzioni sociali
- beneficenza e attività di organizzazioni non profit
- integrazione tra diversi tipi di attività: es. apicoltura e frutticoltura.
- contratti tra operatori privati (es. apicoltore e frutticoltore).
Teorema di Coase. (R. Coase, The Problem of Social Cost, 1960)
Se le parti possono negoziare senza costi l’allocazione delle risorse,
il mercato riesce a risolvere il problema delle esternalità allocando
le risorse in maniera efficiente.
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Teorema di Coase
Il "teorema" di Coase, frutto degli studi di Ronald H. Coase che lo
pubblicò nel 1960 nell'articolo The Problem of Social Cost che gli valse il
Premio Nobel per l'economia nel 1991, è un tentativo di dimostrare come
attraverso il mercato, quale insieme della domanda e dell’offerta, si possa
giungere ad un'efficienza, intesa come somma netta del benessere sociale
(un succedaneo più facilmente misurabile della felicità) superiore rispetto a
quella che si può ottenere con l'intervento dello stato o di altre
regolamentazioni. Su queste basi è stato stipulato, ad esempio, il Protocollo
di Kyōto, trattato internazionale in materia ambientale riguardante il
riscaldamento globale sottoscritto nella città giapponese di Kyōto l'11
dicembre 1997 da più di 160 paesi in occasione della Conferenza COP3
della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici
(UNFCCC). Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la
ratifica anche da parte della Russia.
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Teorema di Coase
Più precisamente, l'enunciato di Coase afferma che se i
costi di negoziazione e transazione sono nulli, la
contrattazione tra agenti economici porterà a soluzioni
efficienti da un punto di vista sociale (dette Paretoefficienti) anche in presenza di esternalità ed a
prescindere da chi detenga inizialmente i diritti legali.
Una formulazione equivalente, afferma che in assenza di
costi di transazione, tutti i modi in cui un governo può
allocare inizialmente delle proprietà sono ugualmente
efficienti, perché le parti interessate contratteranno
privatamente per correggere ogni esternalità.
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Teorema di Coase
• Originariamente, nel contesto della regolamentazione della
assegnazione delle frequenze radio, Coase propose nel 1959 che,
finché i diritti di proprietà sulle frequenze sono ben definiti, non ha
importanza se inizialmente alcune stazioni radio adiacenti
interferiscono reciprocamente trasmettendo nella stessa banda di
frequenza: la stazione in grado di trarre maggiore vantaggio
economico è incentivata a pagare l'altra stazione per non interferire.
Se non ci sono costi in questa transazione, ad esempio, tasse,
entrambe le stazioni raggiungeranno un compromesso mutualmente
vantaggioso a prescindere da chi detiene inizialmente il diritto di
trasmettere.
• L'argomentazione principale di Coase, chiarita nel citato articolo del
1960, è che i costi di transazione non possono essere ignorati e,
quindi, l'allocazione dei diritti di proprietà iniziale ha importanza in
presenza di effetti collaterali o esternalità.
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Teorema di Coase
Ad esempio, per illustrare l'idea di Coase, si consideri che il
diritto di proprietà nei confronti di un lago venga
inizialmente assegnato a una fabbrica che trova
economicamente conveniente inquinarlo.
La fabbrica dovrà confrontare i benefici che derivano
dall'inquinamento
Bf
con
il
costo/opportunità
dell'inquinamento, dove il costo Cf è rappresentato dalla
rinuncia a ciò che sarebbero disposti a pagare per la
conservazione, ad esempio, gli abitanti dei dintorni, per
poter disporre del lago per praticare sport. A sua volta, Cf
dipenderà dai benefici ottenuti dall'uso ricreativo Ba, quindi
Cf = k—Ba
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Teorema di Coase
Se
Cf > Bf
i proprietari della fabbrica troveranno conveniente
rinunciare ad inquinare e cedere il diritto di proprietà o
d'uso agli abitanti del lago. Con questa transazione
emerge un uso efficiente della risorsa. Se, viceversa, il
diritto di proprietà venisse inizialmente assegnato agli
abitanti del lago per l'uso sportivo, essi dovranno
confrontare i benefici Ba con il costo/opportunità della
conservazione; in questo caso, il costo Ca è
rappresentato da quanto sarebbe disposta a pagare la
fabbrica per poter inquinare
Ca = k—Bf
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Teorema di Coase
Se
Ca < Ba
cioè se la fabbrica è disposta a pagare meno del beneficio degli abitanti
del lago, questo non verrà inquinato.
Se invece
Ca > Ba
cioè l'inquinamento procura alla fabbrica un beneficio che è disposta a
pagare maggiore dei benefici associati alla conservazione, gli abitanti
del lago cederanno il diritto di proprietà o d'uso. In ogni caso,
dall'assegnazione iniziale del diritto di proprietà nascerà un mercato dal
quale emergerà il valore economico dei due usi alternativi del lago.
Viceversa, in mancanza di un'assegnazione del diritto di proprietà non
è assicurato un uso efficiente della risorsa. Infatti, il lago potrebbe
venire inquinato nonostante che l'inquinamento produca un danno,
quantificato dall'impossibilità di praticare sport, superiore ai benefici
procurati dall'inquinamento.
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