Università di Siena - Dipartimento Economia Politica INTRODUZIONE ALL’ECONOMIA AMBIENTALE Prof. Daniele Verdesca Dipartimento di Economia Politica Università di Siena ESTERNALITA’ Un’esternalità è l’effetto dell’azione di un soggetto economico sul benessere di altri soggetti non direttamente coinvolti. Effetto dannoso: Effetto benefico: esternalità negativa. esternalità positiva. L’interesse sociale non è limitato a quello di compratori e venditori, perché questi ultimi tendono a non considerare gli effetti esterni delle loro scelte nel decidere quanto domandare e offrire, e quindi… L’equilibrio di mercato non massimizza il benessere sociale Fallimento del mercato? EQUILIBRIO DEL MERCATO In generale l’equilibrio di mercato viene considerato efficiente, poiché massimizza la differenza tra il valore per i consumatori e il costo per i produttori. ESTERNALITA’ NEGATIVE DELLA PRODUZIONE Esempio: una fabbrica emette agenti inquinanti. A causa dell’esternalità negativa, il costo sociale della produzione è maggiore di quello sostenuto dai produttori Per ogni unità prodotta va calcolato, oltre al costo privato per i produttori, anche quello sostenuto dai terzi danneggiati dagli inquinanti. COSTO SOCIALE La curva del costo sociale è più alta di quella del costo privato. La distanza tra le due curve misura il costo dell’inquinamento. MASSIMIZZARE IL BENESSERE Quale quantità dovrebbe essere prodotta per massimizzare il benessere totale, cioè il surplus totale che deriva dal mercato? È quel livello per il quale la curva di domanda interseca quella del costo sociale. QUANTITA’ La quantità di equilibrio di mercato è maggiore della quantità di equilibrio sociale, perché non considera il costo sociale. Riducendo la produzione è possibile aumentare il benessere totale. INTERNALIZZAZIONE Il mezzo per raggiungere l’equilibrio socialmente ottimale può essere, ad es. una tassa sulla produzione, tale da spostare la curva di offerta privata verso quella del costo totale. L’esternalità viene internalizzata. Si incentivano i produttori a prendere in considerazione gli effetti esterni da essi prodotti (assumendo come proprio il costo sociale). ESTERNALITA’ POSITIVE Sono i casi in cui il costo sociale è inferiore al costo privato. Esempio: Produzione di robot industriali ⇒ diffusione della tecnologia ⇒ esternalità positiva. La quantità che massimizza il benessere sociale è maggiore di quella determinata dall’equilibrio di mercato. INTERNALIZZAZIONE POSITIVA Un modo per internalizzare l’esternalità positiva potrebbe essere quello di offrire sussidi ai produttori di robot. La loro curva di offerta si sposterebbe verso il basso. PROBLEMATICHE Gli economisti guardano con diffidenza a sussidi di questa natura, poiché è difficile misurare il beneficio sociale della diffusione delle tecnologie. Senza sussidi, tuttavia, c’è il rischio che l’offerta di tecnologie avanzate sia inferiore a quella ottima. Si guarda con maggiore favore ai brevetti: creano un diritto di proprietà sulle invenzioni e quindi danno un monopolio temporaneo dei vantaggi delle invenzioni stesse, incentivandole. Il brevetto internalizza le esternalità positive delle invenzioni. ESTERNALITA’ DEL CONSUMO In entrambi i casi i modi per internalizzare le esternalità positive e/o negative è quello di offrire sussidi od imporre tasse. La curva di offerta si sposterebbe, rispettivamente, verso il basso o verso l’alto. SOLUZIONI PRIVATE ALLE ESTERNALITA’ In alcuni casi i privati, senza l’intervento del governo, possono porre rimedio da soli alle inefficienze del mercato, spostando l’allocazione delle risorse verso l’ottimo sociale. - Codici etici. - Sanzioni sociali - Beneficenza e attività di organizzazioni non profit. - Integrazione tra diversi tipi di attività: es. apicoltura e frutticoltura. - Contratti tra operatori privati (es. apicoltore e frutticoltore). Teorema di Coase. (R. Coase, The Problem of Social Cost, 1960) Se le parti possono negoziare senza costi l’allocazione delle risorse, il mercato riesce a risolvere il problema delle esternalità allocando le risorse in maniera efficiente. ESEMPIO 1 Faccio passeggiare (con piacere) la mia cagnetta Zoe al parco. Incontro tutti i giorni una marciatrice che si sente disturbata dal cane e mi chiede di tenerlo legato o di portarlo altrove. Se il mio beneficio è superiore al costo della marciatrice, il benessere sociale sarebbe massimizzato se io faccio passeggiare il cane; viceversa se è inferiore. Secondo il teorema di Coase, il mercato raggiunge da solo la soluzione efficiente: posso offrire una somma alla marciatrice per lasciarmi passeggiare col cane. Questa accetterà se il beneficio della somma sarà superiore al costo necessario per spostarmi più lontano. Es.1 Es.2 Beneficio del cane = 800 € Disagio della marciatrice = 500 € Compensazione offerta = 600 € Accettata! Disagio della marciatrice = 1000 € Non accettata: risultato efficiente! ESEMPIO 2 Un altro aspetto del teorema di Coase è che la distribuzione iniziale dei diritti non influenza il raggiungimento di una soluzione efficiente. Stanti le leggi attuali, la marciatrice ha diritto a passeggiare nel parco senza essere disturbata da cani non tenuti al laccio. Ma se esistesse un parco dove i cani possono passeggiare senza guinzaglio e la marciatrice volesse passeggiarvi, potrebbe offrirmi una somma per spostarmi altrove. Si potrebbe raggiungere una transazione efficiente se il mio beneficio fosse inferiore al disagio della marciatrice. Es. Beneficio del cane = 800 € Disagio della marciatrice = 1000 € Compensazione offerta = 900 € accettata! Naturalmente la distribuzione iniziale dei diritti è rilevante perché determina la distribuzione del benessere economico! TEOREMA DI COASE Qualunque sia la distribuzione iniziale dei diritti, le parti in causa possono negoziare un accordo il cui risultato sia efficiente per entrambi. Limite del teorema di Coase: Vale solo quando non vi siano costi di transazione. Se vi fossero costi di transazione, i benefici tratti dall’accordo potrebbero essere inferiori ai costi totali. Altri problemi: Le parti protraggono la negoziazione cercando di fare il migliore affare. Le parti in causa sono molte ed è costoso coordinarle. Può diventare utile l’intervento dello Stato. INTERVENTO PUBBLICO ED ESTERNALITA’ Lo Stato può intervenire in due modi: - Regolamentazione - Politiche di mercato (incentivi e disincentivi) Regolamentazione Proibire l’inquinamento? Stabilire limiti tollerabili di inquinamento! Può essere costoso ricercare i limiti giusti e si può discriminare coloro per i quali la regolamentazione è più costosa da sopportare. Tasse pigoviane/sussidi (A.C.Pigou, The Economics of Welfare, 1920) Utilizzo dei meccanismi di mercato creando incentivi o disincentivi all’inquinamento. TASSAZIONE La tassazione è preferibile alla regolamentazione. Riduce l’inquinamento nella stessa proporzione, se ben calcolata; ottiene la riduzione dell’inquinamento in maniera più efficiente. (La regolamentazione impone ad ognuno di ridurre l’inquinamento della stessa quantità, ma a uguali quantità non corrispondono necessariamente costi identici.) La tassazione definisce un prezzo per il diritto a inquinare. Alloca l’inquinamento su quegli impianti che dovrebbero sopportare un costo più alto per eliminarlo (costo > tassa). L’imposta crea un incentivo per sviluppare tecnologie più pulite. Le tasse pigoviane sono diverse da tutte le altre tasse. Pur generando entrate per l’erario, aumentano, anziché diminuire il benessere sociale. PERMESSI NEGOZIABILI D’INQUINAMENTO Supponiamo che: - Il governo assegni un tetto di emissioni nocive di 300 t/anno. - Il governo consenta a un’acciaieria di aumentare di 100 t le emissioni nocive a condizione che convinca p.e. una cartiera a ridurle di ulteriori 100. La soluzione è efficiente: - L’inquinamento totale è invariato. - Il maggiore inquinamento è allocato all’impresa per cui probabilmente il costo delle misure anti-inquinamento è più alto Il benessere totale è migliorato. migliorato PERMESSI NEGOZIABILI D’INQUINAMENTO Si crea così una nuova risorsa scarsa con un suo mercato: i permessi di inquinamento. Le imprese i cui costi anti-inquinamento sono maggiori sono disposte a pagare di più questi permessi. L’allocazione finale è efficiente indipendentemente dall’allocazione iniziale (≅ teorema di Coase) PERMESSI NEGOZIABILI E TASSAZIONE Tasse pigoviane e permessi negoziabili ottengono gli stessi effetti. La curva di offerta è perfettamente elastica perché le imprese possono inquinare quanto vogliono purché paghino la tassa… PERMESSI NEGOZIABILI E TASSAZIONE Tasse pigoviane e permessi negoziabili ottengono gli stessi effetti. La curva di offerta è perfettamente anelastica perché il governo predetermina la quantità di inquinamento socialmente accettabile…